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CONGIUNTURA AGROALIMENTARE DEL I TRIMESTRE

I trimestre 2022
ACQUISTI anticipazioni e prospettive
DOMESTICI 3/2022

I CONSUMI ALIMENTARI DELLE FAMIGLIE


La spesa domestica ai tempi dell’inflazione nei primi nove mesi

3
del 2022

Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare


CONSUMI ALIMENTARI
ACQUISTI Consumi domestici delle famiglie 2

SOMMARIO
SINTESI 3

1. Dinamiche di vendita dei canali distributivi 3


2. Le famiglie che più sentono la crisi 3
3. Come cambia lo scontrino 3
5. Proteici di origine animale 3
6. Ortofrutticoli 3
7. Oli vegetali 3
8. Prodotti ittici 3
Il carrello della spesa a settembre 6

Volumi, spesa e prezzi medi 7

I derivati dei cereali 7


I prodotti lattiero-caseari 8
Le uova 8
Le carni e i salumi 9
I condimenti 10
I prodotti ortofrutticoli 11
I prodotti ittici 13
I vini e le bevande 14

novembre 2022
CONSUMI ALIMENTARI
ACQUISTI Consumi domestici delle famiglie 3

SINTESI

1. Dinamiche di vendita dei canali distributivi


+ 4,4% su base annua la spesa per i consumi alimentari domestici nei primi nove mesi 2022
Il supermercato resta il canale predominante con il 40% di share e con una performance positiva che
rispetto al pre-Covid gli fa guadagnare 2 punti percentuali. Il Discount con il 22% di share guadagna 4
punti percentuali rispetto al 2019 con fatturati incrementati quasi del 25%. Parziale ritorno al punto di
vendita fisico: -6% le famiglie che acquistano su canale digitale nel 2022.

2. Le famiglie che più sentono la crisi


Sono le famiglie più giovani e con figli piccoli quelle che più di altre sentono la crisi e contraggono la
spesa per i consumi in casa (-13% vs 2019). Le famiglie mature sono meno sensibili alla crisi, manten-
gono il carrello quasi inalterato assorbendo un incremento della spesa.

3. Come cambia lo scontrino


Aumento della spesa per tutti i comparti ad eccezione di quello dei prodotti ittici e del vino. In netto
aumento la spesa per gli olii (+15,5%), seguito da quello per bevande analcoliche (+11,2%) e derivati
dei cereali (+8,9%). Importanti anche gli incrementi di spesa per le carni (+7,7%).

4.Derivati dei cereali


Pane e pasta sono tra i prodotti che più evidenziano un aumento di prezzo in questi ultimi mesi. Per la
pasta si tratta di un +21%

5. Proteici di origine animale


L’aumento della spesa del 7,7% per i prodotti carnei e del 4,1% per i lattiero-caseari riflette un pesante
aumento dei prezzi e una sostanziale contrazione dei volumi acquistati. Contrazioni in volume più evi-
denti sulle bovine (-7%), mentre sono in controtendenza gli acquisti delle carni suine per le quali i
volumi sono cresciuti del 4,4% anche a fronte di un aumento dei prezzi (+4%)

6. Ortofrutticoli
La spesa per il comparto ortofrutta cresce di oltre il 3% con oscillazioni dei prezzi relazionati anche a
fattori meteorologici e produttivi che rendono difficile una lettura generalizzata. Per tutti aumento del
prezzo e flessione dei volumi.

7. Oli vegetali
Evidente espansione della spesa per gli oli vegetali (+15,5%) con contributo eccezionale degli oli di
semi (+33%), da evidenziare all’interno del comparto grassi vegetali l’aumento della spesa per burro
di arachidi (+40%). Olio EVO +11,6% il prezzo e -3,9% i volumi

8. Prodotti ittici
È l’unico segmento tra tutti a segnare una concreta riduzione della spesa a fronte di volumi con flessioni
fino al 30%. Una dinamica legata forse più alla percezione che ad una scelta ragionata.

novembre 2022
CONSUMI ALIMENTARI
ACQUISTI Consumi domestici delle famiglie 4

Secondo le stime preliminari ISTAT, nel mese di settembre 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per
l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dell’8,9% su base annua (da +8,4% del mese
precedente). È necessario risalire a luglio 1983 (quando registrarono una variazione tendenziale del +12,2%) per tro-
vare una crescita dei prezzi del “carello della spesa”, su base annua, superiore a quella di settembre 2022
(+11,1%).

Se finora si poteva parlare di scarsa propensione degli italiani al risparmio nell’acquisto di beni alimentari, da settembre
la situazione comincia a farsi più pesante: la continua corsa dei prezzi causata dall’aumento del costo di energia e delle
materie prime ha portato l’inflazione a pesare ancor di più sul bilancio delle famiglie italiane, pertanto, nell’ultima parte
dell’anno, i consumi potrebbero variare sensibilmente. Gli italiani compressi tra i prezzi che aumentano e i salari che
rimangono inchiodati a un +0,8%, vedono scivolare in basso il loro potere d’acquisto e cercano vie d’uscita che impat-
tano anche sull’approvvigionamento alimentare.
Su questo fronte, recenti elaborazioni dell’Istat ribadiscono quantitativamente come l’inflazione trainata da alimentari
e prodotti energetici abbia i connotati di una tassa fortemente asimmetrica che colpisce maggiormente le famiglie dal
reddito più basso e meno quelle dal reddito più alto.
Il carrello della spesa secondo i dati dell’Osservatorio sui consumi alimentari Ismea-NielsenIQ, nel periodo cumulato
da gennaio a settembre 2022, sta costando agli italiani il 4,4% in più rispetto allo scorso anno, con dinamiche che si
acuiscono nei mesi di agosto e settembre (+10,4%). Tale valore percentuale, inferiore all’inflazione, è frutto della com-
posizione merceologica del carrello della spesa che si modifica in conseguenza proprio delle strategie messe in atto
da parte dei consumatori per ridurre l’impatto dell’inflazione.
Gli incrementi della spesa coinvolgono tutto il territorio nazionale con un’intensità leggermente superiore al Nord dove
superano il 5,3%. Gli incrementi di prezzo al consumo sono frutto non solo dell’aumento dei prezzi dei prodotti agricoli
ma, lungo la filiera, si caricano dei vari aumenti che interessano anche gli step intermedi come la logistica e il confe-
zionamento. In questo senso appare quanto mai interessante il fatto che l’aumento dei prezzi al dettaglio è più evidente
sui prodotti confezionati (+5% vs. il +3,2% dello sfuso). Tale dinamica potrebbe influire non poco sul processo di orien-
tamento verso il prodotto confezionato che da anni caratterizza la spesa agroalimentare.
Dinamica della spesa nelle quattro Macro-aree geografiche-Periodo gennaio settembre 2022/2021- Dinamica e quote
del prodotto confezionato (EAN)

NO EAN 3,2%

EAN 5,0%

+4,4%

Valore NO EAN
30%

valore EAN
70%

Fonte: Elaborazioni ISMEA su dati NielsenIQ - Consumer Panel

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Ripartizione e dinamica dei canali di vendita

2022 quote in valore dinamica "fatturati"gen-ago


2019 quota in valore
2022 vs gen-ago 2019(pre-Covid)
TRADIZIONALI
TRADIZIONALI LIBERO 10% IPERMERCATI
12% SERVIZIO 22% TRADIZIONALI 6,2%
IPERMERCATI
LIBERO 6%
25%
SERVIZIO -5,6%
7% LIBERO SERVIZIO

DISCOUNT
DISCOUNT 24,8%
22%
DISCOUNT SUPERMERCATI
SUPERMERCATI 15,3%
18% SUPERMERCATI
40%
38%
IPERMERCATI 6,6%

Fonte: Elaborazioni ISMEA su dati NielsenIQ - Consumer Panel

Tra i canali distributivi il supermercato resta il canale predominante con il 40% di share e con una performance positiva
che rispetto al pre-Covid gli fa guadagnare 2 punti percentuali. Il Discount con il 22% di share guadagna 4 punti
percentuali rispetto al 2019 con fatturati incrementati quasi del 25%. Secondo l’osservatorio sull’inflazione di Nielsen
però il Discount è anche il canale dove l’inflazione è più alta: sfiora il 20% a inizio ottobre.

Numero di famiglie che acquistano “food on line” e variazione della spesa rispetto al periodo precovid per tipo famiglia
Numero di famiglie acquirenti alimentari
attraverso canali e-commerce Var% spesa 2022/2019

12.629.593 PRE-FAMILY 3,2%


12.140.614 11.840.667
10.214.690 NEW-FAMILIES
-13,7%
MATURING-FAMILIES -9,0%

ESTABILISHED-FAMILIES 4,0%

POST FAMILIES 1,5%

OLDER COUPLES 0,9%

OLDER SINGLES 9,5%


A T agosto 2019 A T agosto 2020 A T agosto 2021 A T agosto 2022
Fonte: Elaborazioni ISMEA su dati NielsenIQ - Consumer Panel

Scende il numero di famiglie che per fare acquisti alimentari utilizza il canale digitale, dopo il boom del 2020 e 2021,
infatti, la scelta del canale fisico torna a prevalere su quasi un milione di famiglie che nell’anno precedente avevano
provato il digitale. Di fatto però gli acquisti attraverso canali digitali restano superiori dell’80% al periodo pre-Covid, ma
sono il 6% in meno le famiglie che lo hanno fatto nel 2022 rispetto al 2021.
Tra le tipologie di famiglie acquirenti sono quelle giovani con figli molto piccoli (le cosiddette new families) a incontrare
le maggiori difficoltà economiche e a dover introdurre strategie di risparmio volte a contenere gli aumenti di spesa e
addirittura a contrarla (-13,7% rispetto al pre-Covid). Bollette, baby-sitter, mutui o affitti assorbono buona parte degli
stipendi costringendo a rinunce che investono anche il comparto alimentare.

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Il peso dei comparti sullo scontrino medio 2022- Dinamica della spesa su base annua per comparto

VINI E SPUMANTI -4,1


2,1
BEVANDE ANALCOLICHE 11,2
Bevande alcoliche 5,9
analcoliche e vino
Altri OLI E GRASSI VEGETALI 15,5
10,9% Derivati -8,1
prodotti dei
alimentar FRUTTA 3,7
cereali -0,6
i 14,4%
ORTAGGI 3,2
13,4% -2,2
Carni 5,1
10,9% UOVA FRESCHE
Oli e -11,9
grassi ITTICI -3,5
vegetali 6,2
4,1
1,7% LATTE E DERIVATI
Salumi -3,7
3,8
6,3% SALUMI -0,1
Frutta CARNI 7,7
8,9% Latte e -0,5
derivati 8,9
DERIVATI DEI CEREALI
13,2% 1,1
Ortaggi Uova Ittici
10,9% fresche 8,1% gen-sett 2022 vs gen-sett 2021 2021 vs 2020
1,1%
Fonte: Elaborazioni ISMEA su dati NielsenIQ

Variazione Variazione
della spesa Peso sulla della spesa Peso sulla
Categoria merceologica 22/21 spesa totale Categoria merceologica 22/21 spesa totale

Caffè, te e infusi -1,3 2,3 Riso 6,3 0,4


Dolci e dessert 7,6 5,9 Frutta fresca 3,7 7,5
Altri dolci 1,5 0,8 Agrumi 6,1 1,3
Creme spalmabili e dessert 16,8 0,7 Frutta con guscio -2,7 0,9
Gelati 15,8 1,7 Frutta trasformata 3,3 1,6
Snack salati 9,8 1 Ittici surgelati -3,6 1,5
Zucchero e dolcificanti -3,6 1,5 Conserve ittiche 3,8 1,9
Acqua 11 2,7 Ittici Freschi -6,9 4
Bevande analcoliche 11,2 2,7 Ittici salati e affumicat -0,8 0,7
Birra -0,8 2,2 Yogurt 3,4 1,6
Carni Avicole 14,5 3 Formaggi e latticini 4,3 8,3
Carni Bovine 3,3 4,1 Latte 4,9 2,5
Carni Suine 9,1 1,7 Miele -0,6 0,1
Dolci da ricorrenza 24,3 0,2 Oli e grassi vegetali 15,5 1,7
Farine e semole 6,8 0,4 Olio Extravergine 7,1 0,9
Merendine 5,1 1,6 Olio di semi 33,5 0,6
Pane e sostituti del pane 12,5 5,5 Ortaggi freschi 3,5 6,4
Pasta fresca 2,7 0,8 Ortaggi trasformati 2,7 4
Pasta secca 19,9 1,5 Patate e ortaggi surgelati 1,3 1,1
Piatti pronti 3 0,3 Prodotti a base di pomodoro 3,2 1
Prodotti prima colazione 2,6 2,2 Prosciutto cotto 7,2 1,5
Spumanti e champagne -1,9 0,6 Prosciutto crudo 2,3 1,3
Vino -4,6 2,4 Uova fresche 5,1 1,1

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Il carrello della spesa a settembre


Volumi, spesa e prezzi medi

Per tutte le categorie, ad eccezione di vino e prodotti ittici si registra, nei primi nove mesi del 2022, un incremento di
spesa rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. In evidenza tra tutte le categorie merceologiche quella degli oli e
grassi vegetali per i quali la spesa è cresciuta del 15%, trainata da un aumento dei prezzi degli oli di semi legato alle
carenze di offerta dovute al conflitto tra Russia-Ucraina e quella delle bevande analcoliche (+11%), presumibilmente
favorita da un’estate molto calda che ne ha favorito i consumi. Il cibo a cui non si intende rinunciare sembra essere
soprattutto quello più sobrio e basico e, qualora si intenda individuare qualche elemento driver italianità e sostenibilità
continuano a essere considerati elementi di priorità. Dunque, sulle tavole si riducono i cibi etnici e le varie tipologie di
“senza” (senza glutine, senza lattosio, senza sale, ecc.), e anche cibi pronti e bio paiono subire una battuta d’arresto.
Infine, il consumo di prodotti a “marca del distributore” raggiunge a settembre il 30% sul totale food inclusi i Discount,
mantenendo stabile la crescita di questa categoria.

I derivati dei cereali


Per il segmento dei derivati dei cereali, che pesa sullo scontrino per il 14,4%, l’incremento della spesa nei primi nove
mesi del 2022 è dell’8,9% con una forte spinta data dal maggior costo delle materie prime farinacee di base.
Il prezzo del pane di settembre 2022 cresce del 17% rispetto all’analogo dell’anno prima, dunque, a un tasso superiore
alla media a causa dell’aumento dei costi energetici. In misura più limitata, ha inciso l’andamento del prezzo del grano
che, a metà dello scorso maggio, ha raggiunto il livello record di 438 euro a tonnellata.
Considerando il periodo cumulato dei primi nove mesi dell’anno, l’incremento medio della spesa è stato dell’11,5%
determinando una reazione dei consumatori che ha portato a una riduzione dei volumi acquistati del -7,7%, ma ciò
non è bastato ad assorbire gli aumenti di prezzo, per cui la spesa è cresciuta del 2,9%
Secondo uno studio di Eurostat la situazione relativa all’incremento dei prezzi dei beni alimentari si presenta analoga
in tutti i paesi europei: in Ungheria, ad esempio, l’incremento del prezzo del pane al consumo è stato addirittura del 66
per cento; in Lituania, Estonia e Slovacchia di oltre il 30 per cento.
PANE FRESCO - Andamento dei prezzi e tendenza su base annua di volumi spesa e prezzi medi (€/Kg e Var%)

4,00 3,92
3,90
11,5%
3,80
3,70
3,60
3,50 2,9%
€/Kg

3,40
3,30
3,36
3,20
3,10
3,00
2,90
1 4 7 10 13 3 6 9 12 2 5 8 11 1 4 7
-7,7%
2019 2020 2021 2022 volumi spesa prezzo
Fonte: Elaborazioni ISMEA su dati NielsenIQ - Consumer Panel

Per la pasta di semola la situazione si presenta differente; nonostante, il ritorno alle normali abitudini di consumo e la
maggior frequentazione dei ristoranti i volumi acquistati per il consumo domestico sono rimasti stabili malgrado l’evi-
dente aumento dei prezzi. Il forte radicamento nelle abitudini di consumo, la flessibilità nell’utilizzo, la facilità di prepa-
razione e, soprattutto il fatto di poter comunque fornire un piatto appetitoso e di buone capacità nutritive a un prezzo
che rimane piuttosto limitato sono le caratteristiche che hanno reso piuttosto rigida la domanda di pasta rispetto al
prezzo.

novembre 2022
CONSUMI ALIMENTARI
ACQUISTI Consumi domestici delle famiglie 8

Nella media del periodo cumulato dei primi nove mesi dell’anno, i prezzi della pasta sono cresciuti del 21,9% rispetto
all’analogo periodo 2021, comportando a parità di volume acquistato un aggravio per questa voce sul portafoglio delle
famiglie di oltre il 22%. I prezzi puntuali del mese di settembre si attestano su livelli superiori del 29% rispetto a
settembre 2021.;

PASTA DI SEMOLA - Andamento dei prezzi e tendenza su base annua di volumi spesa e prezzi medi (€/Kg e Var%)
1,90 22,1%
1,83 21,9%
1,80
1,70
1,60
1,50
1,40 1,42
1,30 1,32
1,36
1,20
1,10 0,1%
mar-20

nov-20

mar-21

nov-21

mar-22
gen-20

mag-20

set-20

gen-21

mag-21

set-21

gen-22

mag-22
lug-20

lug-21

lug-22

volumi spesa prezzo

Fonte: Elaborazioni ISMEA su dati NielsenIQ – Market Track Service

I prodotti lattiero-caseari
La spesa per i prodotti lattiero-caseari, che pesa sullo scontrino il 13,2%, è aumentata nei primi nove mesi del 4,1%.
La componente dei formaggi ha incrementi di spesa di diversa entità, con una crescita che va dal +0,8% dei molli al
+3,8% dei duri, ai +7,2% degli industriali. Rispetto ad altri prodotti, è evidente che la filiera e riuscita in qualche maniera
a contenere gli incrementi dei costi di produzione. Per il latte si rileva invece un complessivo aggravio di spesa sul
cumulato a settembre del 5% circa.
Il prezzo del latte fresco evidenzia un’impennata a partire dal mese di aprile 2022 che rispecchia la dinamica espansiva
della materia prima che ha dovuto fare i conti con incrementi notevoli (l’indice dei costi alla produzione Ismea per
l’allevamento fa registrare nello stesso periodo un +13%) oltre che ai maggiori costi per i trasporti e gli imballaggi e
alle minori disponibilità in ambito europeo. I primi di settembre il latte fresco al consumo ha raggiunto la quotazione
media di 1,60 €/litro, segnando un +13% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Il dato cumulato nei primi
nove mesi dell’anno evidenzia una lieve contrazione dei volumi che si inserisce comunque in un contesto di flessione
protratta nel tempo.
LATTE FRESCO - Andamento dei prezzi e tendenza su base annua di volumi spesa e prezzi medi (€/Kg e Var%)
1,65
1,60 6,3%
1,60
5,0%
1,55
1,50
1,45
1,40 1,42
1,35
1,30
gen-20
apr-20

gen-21

gen-22
apr-21

apr-22
lug-20

lug-21

lug-22
ott-20

ott-21

-1,1%
volumi spesa prezzo
Fonte: Elaborazioni ISMEA su dati NielsenIQ – Market Track

Le uova

novembre 2022
CONSUMI ALIMENTARI
ACQUISTI Consumi domestici delle famiglie 9

Le uova sembrano far parte di quel paniere caratterizzato da facilità d’uso ed economicità verso il quale si stanno
orientando i consumi alimentari delle famiglie italiane.

Proprio grazie a queste caratteristiche la categoria evidenzia un recupero di terreno in termini di volumi acquistati,
grazie al maggior utilizzo come sostituto di altri proteici come carne o salumi ben più costosi.

L’aumento dei prezzi in termini percentuali è consistente registrando un +6,6% nel periodo cumulato dei primi nove
mesi dell’anno e, addirittura, +14% agosto 22 su agosto 21. La combinazione dell’incremento di prezzo e dei volumi
acquistati ha portato la spesa sostenuta dai consumatori nei nove mesi per questo prodotto a crescere del 10% rispetto
allo scorso anno.

Uova da allev. a terra - Andamento dei prezzi e tendenza su base annua di volumi spesa e prezzi medi (€/Kg e Var%)
0,250 0,241
0,240
10,1%
0,230

0,220
6,6%
0,210
0,211
0,200
3,3%
0,190

0,180
1 2 3 4 5 6 7 8 9101112131 2 3 4 5 6 7 8 9101112131 2 3 4 5 6 7 8 9
2020 2021 2022 volumi spesa prezzo

Fonte: Elaborazioni ISMEA su dati NielsenIQ – Market Track Service

Le carni e i salumi
Il settore delle carni, con un peso sullo scontrino del 10,6%, fa registrare un incremento di spesa del 7,7% cui è corri-
sposta una lieve diminuzione delle quantità acquistate (dell’1,6%) e uno spostamento verso tagli e aree merceologiche
più economiche.
La riapertura dei canali di ristorazione ha favorito il consumo di carne nel complesso; tuttavia, i prezzi elevati e in
evidente crescita hanno spesso frenato gli acquisti per il consumo domestico con conseguente riduzione dei volumi
nel carrello., In particolare, tra tutte le carni, i maggiori aumenti di prezzo si sono registrati per le avicole, con alcuni
tagli che hanno accumulato, nel giro di un anno, rincari del 25%. L’innalzamento dei prezzi delle carni bianche ha
innescato uno spostamento dei consumi verso le suine, uniche carni per le quali si registra anche un incremento dei
volumi, (+4,9% le suine e -2,9 le avicole). Sull’incremento dei prezzi delle carni avicole e sulla loro riduzione dei volumi
acquistati ha però influito anche il diffondersi dell’influenza aviaria che ha ridotto notevolmente la disponibilità soprat-
tutto di carne di tacchino di provenienza nazionale. Quest’ultima, infatti, ha registrato un arretramento dei volumi ac-
quistati del28%. . Un arretramento non irrilevante dei volumi venduti si è registrato anche per i tagli di carne bovina (-
4,9%).
In particolare, tra le carni bovine si evidenzia una sempre maggiore propensione verso gli hamburger (+2% i volumi
su un complessivo a -5,2%) che hanno un costo contenuto e un servizio aggiunto che ne facilita la preparazione.
La fettina di bovino adulto ha toccato a settembre il livello record di prezzo medio degli ultimi tre anni, registrando
nella media dei primi nove mesi del 2022 un incremento complessivo del 9% che ne ha fatto contrarre i volumi del
7,4%.

novembre 2022
CONSUMI ALIMENTARI
ACQUISTI Consumi domestici delle famiglie 10

Carni bovine - fettine - Andamento dei prezzi e tendenza su base annua di volumi spesa e prezzi medi (€/Kg e Var%)
15,00
14,64 9,0%
14,50

14,00

13,50 0,9%

13,00 13,09

12,50

12,00
-7,4%
set-20

set-21
nov-20

lug-21

nov-21
gen-20
mar-20

lug-20

gen-21
mar-21

gen-22
mar-22

lug-22
mag-20

mag-21

mag-22
volumi spesa prezzo

Fonte: Elaborazioni ISMEA su dati NielsenIQ - Consumer Panel

E se si cerca di risparmiare sui prodotti ritenuti non di prima necessità e ne fanno le spese alcune eccellenze quali i
prodotti di qualità certificata della salumeria. Il prosciutto di Parma DOP, per esempio, per il quale l’aumento del prezzo
si è inserito su una base già di alto livello per la categoria, ha costretto i consumatori della fascia economica più debole
a ridurre drasticamente i volumi (-11,5%) di prodotto nei carrelli con un risparmio complessivo del 6,7% rispetto al
2021.

Prosciutto crudo DOP - Andamento dei prezzi e tendenza su base annua di volumi spesa e prezzi medi (€/Kg e Var%)

5,4%
27,04

24,85

-6,7%

-11,5%
set-20

set-21
nov-20

lug-21

nov-21

lug-22
gen-20
mar-20

lug-20

gen-21
mar-21

gen-22
mar-22
mag-20

mag-21

mag-22

volumi spesa prezzo


Fonte: Elaborazioni ISMEA su dati NielsenIQ - Consumer Panel

I condimenti
La spesa per gli oli vegetali è quella che più risente dei rincari -con un complessivo +15,5% sul periodo cumulato
gennaio settembre 2021 – registra rilevanti aumenti per l’olio di semi (in particolare quello di girasole) dell’orine del
+33%. È evidente che in questo caso si fa sentire con particolare energia l’effetto diretto della difficoltà di reperimento
di materia prima direttamente acquistata dall’Ucraina prima del conflitto con la Russia.
L’olio extra vergine di oliva, con un aumento del prezzo medio del 11,6%, assiste a un alleggerimento della presenza
nel carrello del 3,9%.

novembre 2022
CONSUMI ALIMENTARI
ACQUISTI Consumi domestici delle famiglie 11

Olio E.V.O. - Andamento dei prezzi e tendenza su base annua di volumi spesa e prezzi medi (€/Kg e Var%)
5,80
5,60
5,34
5,40 11,6%
5,20
5,00 7,2%
4,80
4,60
4,40
4,44
4,20
4,00
1 7 13192531374349 3 9 15212733394551 5 1117232935
2020 2021 2022 -3,9%
volumi spesa prezzo
Fonte: Elaborazioni ISMEA su dati NielsenIQ – Market Track Service

Passata di pomodoro - Andamento dei prezzi e tendenza su base annua di volumi spesa e prezzi medi (€/Kg e Var%)

1,5 4,4%
1,4 1,4
1,4
1,3 2,0%
1,3
1,2
1,2
1,2
1,1
1,1
1,0
1 7 13192531374349 3 9 15212733394551 5 1117232935 -2,3%
2020 2021 2022 volumi spesa prezzo

Fonte: Elaborazioni ISMEA su dati NielsenIQ – Market Track Service

Anche per le passate di pomodoro come per tutti gli altri prodotti l’incremento dei prezzi ha innescato una maggior
oculatezza nell’acquisto con volumi in flessione del 2,3% nel complesso degli otto mesi ma con un trend crescente nel
tempo inversamente proporzionale all’aumento del prezzo, che a fine agosto si posizionava al 16% in più rispetto ad
un anno prima.

I prodotti ortofrutticoli

Per tutti i prodotti ortofrutticoli si rileva un incremento dei prezzi al consumo, con una conseguente contrazione dei
volumi acquistati. Impattano su questi una primavera piuttosto siccitosa che ne ha determinato una generalizzata con-
trazione produttiva; fanno eccezione solo le insalate di IV gamma che presentano un contesto di dinamiche opposte a
quelle delle altre verdure con prezzi in lieve ridimensionamento (-3,2%) e importante incremento della presenza nel
carrello (+9,8%). Aumenti anche per le patate con prezzi che nel complesso si sono innalzati del 4,6% sullo scorso
anno e con volumi acquistati in contrazione del 3,2%.

novembre 2022
CONSUMI ALIMENTARI
ACQUISTI Consumi domestici delle famiglie 12

Pomodori - Andamento dei prezzi e tendenza su base annua di volumi spesa e prezzi medi nel periodo cumulato
gennaio agosto 2022 vs analogo 2021 (€/Kg e Var%)

4,00
19,4%
3,50
12,2%
3,00

2,50
2,31 2,30
2,00

1,50

1,00
1 3 5 7 9 11 13 2 4 6 8 10 12 1 3 5 7 9 -6,1%
2020 2021 2022 volumi spesa prezzo

Insalata IV gamma - Andamento dei prezzi e tendenza su base annua di volumi spesa e prezzi medi (€/Kg e Var%)

7,20
9,8%
7,10 7,12
7,00
6,90
6,3%
6,86 6,81
6,80
6,70 6,71
6,60 6,61
6,50
6,40
6,30
1 3 5 7 9 11 13 2 4 6 8 10 12 1 3 5 7
-3,2%
2020 2021 2022 volumi spesa prezzo

Melanzane - Andamento dei prezzi e tendenza su base annua di volumi spesa e prezzi medi (€/Kg e Var%)
3,00

2,50
14,6%
2,00
1,62
1,50
1,36
1,00
-1,6%
0,50

0,00 -14,1%
1 3 5 7 9 11 13 2 4 6 8 10 12 1 3 5 7
volumi spesa prezzo
2020 2021 2022

Fonte: Elaborazioni ISMEA su dati NielsenIQ - Consumer Panel

novembre 2022
CONSUMI ALIMENTARI
ACQUISTI Consumi domestici delle famiglie 13

Patate - Andamento dei prezzi e tendenza su base annua di volumi spesa e prezzi medi (€/Kg e Var%)
1,20
4,6%
1,15
1,10
1,12
1,2%
1,05
1,03
1,00
0,95
0,90
1 3 5 7 9 11 13 2 4 6 8 10 12 1 3 5 7 -3,2%
volumi spesa prezzo
2020 2021 2022

Kiwi - Andamento dei prezzi e tendenza su base annua di volumi spesa


6,00
7,2%
5,00 4,69
4,00 4,47
3,00 4,4%
2,00 2,8%
1,00
0,00
1 3 5 7 9 11 13 2 4 6 8 10 12 1 3 5 7
volumi spesa prezzo
2020 2021 2022
Fonte: Elaborazioni ISMEA su dati NielsenIQ – Consumer Panel

I prodotti ittici
Per i prodotti ittici nel complesso si assiste a un calo di spesa complessivo del 3,4% su cui pesa in maniera
determinante il calo di acquisti del pesce fresco (-6,9% ). A prima vista l’atteggiamento sembra riflettere più un aspetto
“percettivo” che una scelta ragionata. Nel tentativo di contenere la spesa totale, il pesce sembra infatti che per alcuni
consumatori sia stato la “vittima sacrificale”, è infatti l’unica categoria in cui le rinunce in termini di volume hanno
determinato una flessione dell’esborso finale.
In cedimento non solo il segmento del fresco ma anche quello dell’affumicato (-0,8%) e del surgelato (-3,6%).
Di contro tiene bene il tonno in scatola per il quale i volumi venduti sono in ulteriore aumento (+0,8%) con una spesa
che aumenta del 5,5%.
Nel segmento del fresco emerge il caso del salmone per il quale l’incremento del prezzo arriva a toccare il 25% e per
il quale i consumatori hanno contratto i volumi nel carrello del 31%.
Meno pesanti i rincari sul pesce di allevamento quale l’orata per la quale a fronte di un aumento di prezzo del 10% si
è registrata una contrazione dei volumi acquistati del 7,6%.
Tonno in scatola - Andamento dei prezzi e volumi spesa e prezzi medi nel periodo cumulato e nell’ultimo mese

12,50 tonno
5,5%
12,00 11,87 4,6%
11,50
11,00
10,50 10,59
10,00 0,8%
9,50
1 2 3 4 5 6 7 8 9101112131 2 3 4 5 6 7 8 9101112131 2 3 4 5 6 7 8 9
volumi spesa prezzo
2020 2021 2022

novembre 2022
CONSUMI ALIMENTARI
ACQUISTI Consumi domestici delle famiglie 14

Salmone- Andamento dei prezzi e tendenza su base annua di volumi spesa e prezzi medi (€/Kg e Var%)

24,00 25,7%
22,00 22,10

20,00
18,00
16,00
14,00 15,08 -14,1%

12,00
1 3 5 7 9 11 13 2 4 6 8 10 12 1 3 5 7 9 -31,7%
volumi spesa prezzo
2020 2021 2022

Orata - Andamento dei prezzi e tendenza su base annua di volumi spesa

13,00 12,63 10,0%


12,50
12,00
11,50
11,00 1,7%
10,50 10,55
10,00
9,50
9,00
1 3 5 7 9 11 13 2 4 6 8 10 12 1 3 5 7 9 -7,6%
2020 2021 2022 volumi spesa prezzo

Fonte: Elaborazioni ISMEA su dati NielsenIQ – Consumer Panel

I vini e le bevande
Acqua e bevande analcoliche sostituiscono, nel carrello, vino, aperitivi e birre.
Complici un’estate calda e la riapertura del “fuori casa” sono in netta flessione tutti gli alcolici nel carello.
In particolare, si registra una flessione del 7,3% per il vino e del 2,7% per la birra in termini di volume, -8% anche per
gli aperitivi. Nel segmento dei vini fermi sono i vini DOC, che rappresentano il 35% dell’offerta, a mostrare le maggiori
contrazioni (-5,2% in spesa e --8,6% in volume nei primi nove mesi 2022 su base annua). Sugli spumanti la flessione
dei volumi nel periodo cumulato è più contenuta: solo del 2,3% con una contrazione di spesa del 1,7%.
Di contro +5% in volume e +11% in valore per l’acqua in bottiglia e +6% in volume, +12% in valore per le bevande
analcoliche.
Vino e bevande analcoliche – Andamento delle vendite e del prezzo nel periodo cumulato gennaio settembre

Birra 2,5% Bevande analcoliche


11,8%

6,0% 5,5%
-0,3%

-2,7%
Volume Spesa Prezzo Volume Spesa Prezzo
Fonte: Elaborazioni ISMEA su dati NielsenIQ – Market Track Service

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Responsabile Fabio Del Bravo

Coordinamento tecnico Michele Di Domenico

Redazione
Paola Parmigiani

Contatti redazione@ismea.it p.parmigiani@ismea.it

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