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Fondo / Bestand:
Genio Militare Austriaco – Trento /
K.u.k. Geniedirektion Trient
Caro Visitatore!
Benvenuto a questa mostra dedicata alla trincea conosciuta con il nome di “Forra del
Lupo/Wolfsschlucht”. Questa piccola guida che stai sfogliando vuole essere un semplice
strumento di approfondimento di alcuni dei documenti che abbiamo trovato presso l’Archivio
di Stato di Trento.
L’idea di esporre anche questo materiale è sorta in conseguenza ad un periodo di ricerca
iniziato un anno dopo l’inizio del progetto di ripristino della “Forra del Lupo/Wolsschlucht”
(2013) e concretizzatosi tra i mesi di dicembre 2014 e febbraio 2015. Questo particolare
lavoro è stato possibile grazie alla disponibilità di alcuni volontari, i quali si sono imbattuti nel
Fondo del «Genio Militare Austriaco di Trento/K.u.k. Geniedirektion Trient», già inventariato
a sua volta dallo storico Wilibald Rosner a metà degli anni Novanta.
Il suo lavoro di catalogazione ci ha permesso – grazie anche alla collaborazione e disponibilità
del personale dell’Archivio – di recuperare importanti documenti che sono stati poi foto-
riprodotti e che oggi siamo in grado di mettere a disposizione di tutti in forma gratuita. Questo
minuzioso lavoro ci ha permesso di ‘riscoprire’ alcuni carteggi che hanno a che fare con
progetti, mappe, disegni e un’ingente quantità di dati che ci forniscono dettagli
importantissimi sulla costruzione di questa linea: dalle opere di fortificazione dei forti e delle
trincee, alla reti di collegamento stradale e idrica; dagli atti degli espropri dei terreni
comunali, alle suddivisioni catastali o alle relazioni dei consigli comunali, solo per citare alcuni
esempi. Si tratta quindi di un materiale che, sebbene non sia stato possibile stampare
(abbiamo selezionato solo alcuni documenti, fra i più importanti), è però qui in parte
riprodotto affinché tutti abbiano la possibilità di conoscere ed apprezzare questo eccezionale
percorso storico anche attraverso i documenti che lo resero possibile.
‘Viaggeremo’ quindi insieme in luoghi carichi di memoria e lo faremo, sin da quando sono
iniziati i lavori nel 2013, nel rispetto di tutti coloro che sperimentarono in prima persona la
Grande Guerra sugli Altipiani, ed in special modo in quella che oggi conosciamo come la
trincea della “Forra del Lupo/Wolfsschlucht”.
Buona visita!
Il Gruppo dei volontari della
Forra del Lupo/Wolfsschlucht
GMA | Scatola Nr. 51 – Sperre Lavarone/Folgaria (1907-1915)
Sez. 3
20) Situazione del fronte alpino nel giugno-luglio 1915 / Die Alpenfront im Juni-Juli 1915
21) Sistema idrico presso le località di Mezzaselva, Erspameri, Francolini e Malga Fontanelle /
Wasserversorgungsanlagen in den Ortschaften Mezzaselva, Erspameri, Francolini e Malga Fontanelle
22) Sistema idrico di Folgaria – fontane / Wasserversorgungsanlagen Folgaria - Brunnen
GMA | Scatola Nr. 96 – Mobilisierung und Krieg (1914-1918)
Sez. 2 Grenzabschnitt V
23) Collegamento idrico dello Sbarramento (Cisterna della Forra del Lupo-Wolfsschlucht) /
Wasserleitung die Sperre (Tank auf die Forra del Lupo-Wolfsschlucht)
La “Forra” nella propaganda di guerra austriaca: i quadri di albin egger-lienz
nel TIROLER SOLDATEN-ZEITUNG.
Gli scorci più suggestivi del percorso di guerra della Forra ispirarono uno dei più famosi “pittori di
guerra” del Tirolo, Albin Egger-Lienz, che li ritrasse nei suoi quadri; riproduzioni di queste opere
vennero utilizzate per illustrare il supplemento letterario del Tiroler Soldaten-Zeitung, un
settimanale destinato alle truppe ma diffuso anche alla popolazione civile
Il giornale, dalla grafica raffinata e aperto anche alla partecipazione di collaboratori esterni, fu
strumento di propaganda per aggiornare soldati e civili con versioni controllate sull'andamento dei
combattimenti, esaltando nel contempo il contributo alla guerra dato dagli Standschützen e
presentando una versione “rassicurante” della vita al fronte.
Nella rivista le riproduzioni dei quadri e le fotografie dalle trincee e dalle retrovie sono distanti
dagli orrori dell'azione e della carneficina; raccontano la bellezza e maestosità del paesaggio
alpino, trasmettono immagini positive con le pose valorose dei soldati e l'atteggiamento vigile delle
vedette, celebrano la determinazione e le fatiche degli uomini chiamati a difendere la patria
comune dall'aggressione nemica.
Die reizvollsten Einblicke des Kriegspfads der Wolfsschlucht inspirierten einen der berühmtesten
Tiroler Kriegsmaler, Albin Egger-Lienz, der sie in seinen Bildern malte. Darstellungen dieser
Kunstwerke dienten zur Abbildung der Literaturbeilage der Tiroler Soldaten-Zeitung, einer
wöchentlichen Zeitung, die an die Truppen gerichtet war, welche aber auch unter den Bürgern
verbreitet wurde.
Zu dieser mit einer verfeinerten Grafik veröffentlichten Zeitung konnten auch externe Mitarbeiter
beitragen; zudem diente die Zeitung zur Propaganda, um Soldaten und Bürger auf dem Laufenden
zu halten. Mit dieser Zeitung wurden sie über den Verlauf der Kämpfe anhand von überwachten
Berichten informiert. Somit konnten der von den Standschützen geleistete Beitrag zum Krieg
gelobt und eine „beruhigende“ Version des Lebens an der Front dargestellt werden.
In der Zeitschrift sind Abbildungen sowie Fotos der Schützengraben und der Etappe, die aus dem
Fernen die Gräuel der Kampfhandlungen und des Gemetzels zeigen. Die schöne und hoheitsvolle
Alpenlandschaft wurde bevorzugt: damit wurden sowohl positive Abbilder der tapferen Soldaten
und der wachsamen Posten übermittelt als auch die Entschlossenheit und die Mühe der Männer
gepriesen, die zur Verteidigung ihrer Heimat gegen den Feind aufgerufen wurden.
(Fonte: So schlagen wir mit ganzer Wucht/Die Feinde krumm und klein. La costruzione della propaganda nei
Supplementi letterari della «Tiroler Soldaten-Zeitung»).
Tesi di PhD della Prof.ssa Maria Rita Murgia Università degli studi di Cagliari -2009/2010)
In questa sede vengono presentate alcune immagini tratte dal suo archivio, gentilmente concesse dai figli,
mentre numerose altre sono state utilizzate nell’edizione del Diario di Fasser, per la prima volta tradotto in
italiano. Il Diario viene proposto in abbinamento ad un volume, curato dal Museo dei Kajeserjӓger, che
comprende tutte le 165 foto personali dell’Autore.
Ugo Leitempergher war ein begeisterter Forscher von Urkunden des großen Kriegs auf den Hochebenen; er
war der Sohn von Ettore Leitempergher, welcher an diesem Weltkrieg teilnahm. Ugo wurde während des
zweiten Weltkriegs nach dem 8. September bis zum 26. April 1945 in zwei Lagern in Berlin interniert. Später
lernte er ehemalige Kämpfer des großen Kriegs und Vertreter der wichtigsten österreichischen
Organisationen zur Erinnerung an die Gefallenen (wie das österreichische Schwarze Kreuz) kennen. Hieraus
fing er an, Materialien und historische Dokumente zu sammeln.
Als er nach Folgaria zurückkehrte, arbeitete er jahrelang als Kellner und Holzfäller sowie als Begleiter nach
ehemaligen Kampffeldern für Wissenschaftler und Heimkehrer. Außerdem war er auch Schöpfer der
Initiative zur Sanierung des österreichischen Gefallenenfriedhofs in Folgaria, der 1971 eröffnet wurde.
Zusammen mit Tullio Liber veröffentlichte er den ersten detaillierten Bericht über die Kriegsereignisse auf
den Hochebenen: Dieser „Klassiker“ verlieh ihm internationalen Ruhm unter den Kriegsliebhabern und –
Wissenschaftlern.
Mit freundlicher Genehmigung seiner Kinder können in diesem Werk einige Bilder aus seinem Archiv gezeigt
werden, während viele andere Bilder in der erstmaligen italienischen Übersetzung vom Fassers Tagesbuch
verwendet wurden. Das Tagebuch wird in Verbindung mit einem vom Kaiserjägermusem Bergisel
herausgegebenen Band präsentiert, der alle 165 persönlichen Fotos des Autors enthält.