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Realizzare o utilizzare un contenuto che non sia proprio durante la creazione di un’opera.
Dematerializzazione -> collegata all’uso dei sistemi digitali, file in formato binario e non oggetti materiali.
Il riuso di contenuti può essere rappresentato in tre scenari differenti:
1. Utilizzo del contenuto di qualcun altro.
1. Utilizzare il contenuto così com’è
2. Utilizzare il contenuto di un terzo (fin tanto che l’utilizzo non comporti modifiche e quindi
realizzazione della così detta opera derivata)
3. Utilizzo del contenuto editandolo. Non ha rilevanza se la modifica è molta o tanta. Richiede
l’esercizio di un diritto patrimoniale: diritto d’uso + modifica. Es. mashup
2. Riutilizzo del contenuto che io stesso ho realizzato
1. Verifica di essere ancora il titolare di tutti i diritti di proprietà intellettuale relativi al contenuto.
Le cause per cui potrei non possedere più i diritti potrebbero essere:
- Non ho l’esclusiva, altri possono avere parte dei diritti
- Alcuni dei diritti nello spettro dei diritti di proprietà intellettuale non mi appartengono più
perché sono stati trasferiti a qualcun altro
- Possibilità in cui il trasferimento non è stato ponderato. Esempio: dal momento che una
persona è stata assunta ed è assunta per creare (programmatore), l’azienda che la assume
trasferisce parte di diritti
Il riutilizzo di un contenuto deriva dal fatto che il diritto d’autore (realizzare l’opera basta per acquisire
diritto d’autore e tutti i diritti patrimoniali). Nel momento di un contratto di licenza, se esistono parti poco
chiare sui trasferimenti/opere derivate, i diritti d’autore automaticamente saranno dell’autore.
Anche nel caso di un contenuto abbandonato, nell’ambito del diritto d’autore non ci sono dubbi su chi è
titolare dei diritti.
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