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Incontro 1 – DIO SOGNA ME

Obiettivo:
Lo sapevi che anche Dio sogna? È proprio così! Dio ha un sogno per ciascuno di noi, tutti siamo nati per un
motivo. Non siamo frutto del caso ma ciascuno è stato desiderato, voluto, amato fin dal principio. Ciascuno
di noi nasce con addosso una vocazione, un progetto. Ciò non vuol dire che l'uomo sia vittima di un destino
già scritto, ma che ciascuno di noi ha una propria unicità. Il difficile è scoprire quale sia! Capire quale
sia il sogno di Dio per noi equivale per prima cosa a rendersi conto che il Signore ci ha dato la vita perché ci
ama a prescindere, così come siamo, limiti compresi. Una volta compreso questo e cioè che siamo amati,
scopriamo la nostra unicità. La vita di ciascuno di noi ha un meraviglioso significato e non è detto che la vita
sognata da Dio per noi sia sempre corrispondente ad una vita di prestigio o di grande risalto sociale. Il
Signore opera grandi cose con “strumenti semplici”. Dietro ogni vita c'è un motivo, siamo nati tutti con
addosso un significato. Per questo la strada che non percorreremo, scritta e pensata solo per noi, non potrà
percorrerla nessun altro, perché è unica e irripetibile. Non realizzare il sogno che Dio ha per noi non
significa che saremo
rimpiazzati da qualcun altro: quello che noi non saremmo e quello che noi non faremmo, non potrà né
esserlo né farlo nessun altro! Il nostro ruolo in un progetto unico e irripetibile. Scoprire qual è il sogno di
Dio per ciascuno di noi implica azione, ricerca, confronto costante con Dio e con gli altri. Il Signore desidera
ardentemente che io realizzi pienamente me stesso, che metta a frutto tutti i talenti che mi ha donato
senza risparmiarmi mai, che compia quel disegno di Amore che sa che solo io posso fare! Dobbiamo trovare
il nostro posto nel mondo senza cercare la comodità dell'omologazione, anche se conformandoci agli altri ci
sentiamo più sicuri! Non siamo chiamati ad accontentarci di indossare un vestito qualsiasi semplicemente
per pigrizia o per paura, ma quello che ci calza a pennello e ci valorizza...insomma che ci rende più belli!
Dio sogna per noi non un qualsiasi abito firmato, ma quello con cui ci esprimiamo almeglio!
Attività
- Attività di presentazione: fippel tippel
- Presentazione chiamati per nome: cartoncino con significato del proprio nome (origine significato
curiosità) che gli facciamo già trovare appena arrivano chiuso in una busta.
- Condivisione blanda:
o Rivedi qualcosa di te nell’origine del nome?  pensi che sia un nome giusto per te
o Verificare se ci sono persone con lo stesso nome e cercare di capire le differenze.
- Condivisione più profonda:
o Secondo te hai delle caratteristiche che nell’etimologia del nome non c’era ma che era
importante
o Elencare i loro pregi e limiti (caratteriali)
o Esposizione prima dei pregi+caratteristica non emersa dalla storia del nome e poi dei limiti.
- Punto dell’incontro:
o Mostrare video in cui viene fuori il fatto che Dio ci ama come siamo 
https://www.youtube.com/watch?v=B8gp2wH9HyQ
o Chiediamo se hanno capito perché abbiamo fatto la condivisione così
o Ragionare su quello che è venuto fuori (se qualcuno ha fatto fatica a parlarne; se ha fatto
più fatica a parlare dei pregi e dei limiti).
- Chiedere ai ragazzi di valutarsi nel loro contesto:
o come pensano di fare la differenza nel contesto in cui si trovano proprio grazie a come sono
(scuola; amici; sport; famiglia)
- bigliettino che gli ricordi che ciascuno di loro è amato proprio per come è
INCONTRO 2 – IO SONO CAPACE DI SOGNARE
Obiettivo:
Dio è il maestro del sogno. E quando ha sognato, lo ha fatto in grande. Ogni cosa che esiste è la
realizzazione di questo sogno e noi, gli uomini, la sua incarnazione più bella. Egli ci insegna che siamo liberi
di immaginare un mondo molto più bello, più vero, più buono di quello che ci circonda e che niente può
fermare il nostro desiderio che esso si realizzi. È necessario andare oltre il nostro limite per trasformarlo in
potenzialità: il sogno più profondo che accompagna la nostra vita, il desiderio di felicità di Dio per noi, non è
dato una volta per tutte: va scoperto e coltivato perché essere liberi significa proprio scegliere giorno per
giorno quelle strade, quelle modalità di relazione, quegli stili di vita che segnano la strada che conduce
verso il nostro sogno.
C’è chi pensa che essere sognatori sia una fuga dalla realtà e segno di debolezza caratteriale. Ma c’è
differenza fra sogno vero e fantasticheria: sognare infatti significa anche pensare in grande, allargare i
propri orizzonti e guardare oltre, ma senza perdere il contatto con la realtà, volare senza perdere la terra.
E noi siamo capaci di sognare? Cosa significa per noi sognare?
La capacità di sognare è essenziale per vivere, per crescere, per costruire la propria identità. Chi non sogna
non osa, non sceglie, si chiude al futuro e “muore” lentamente. Oggi, l’unica possibilità che ci viene
presentata è quella di cogliere l’attimo, di accontentarsi del presente, di godere tutto e subito. Al contrario,
sognare significa anche sapere attendere; ogni grande sogno ha bisogno di tempo e di pazienza, di fiducia e
di speranza nel domani.
Attività:
- fare mimare il loro sogno (così de botto)
- brain storming: chiediamo ai ragazzi di scrivere quello che gli viene in mente scrivendo su un
cartello con su scritto “sognare è” [guardare definizioni di sognare, desiderare e sinonimi vari*]
- momento nostro: dove commentiamo quello che hanno scritto e gli leggiamo il brano del vangelo
per fargli capire un po’ meglio cosa vuol dire sognare.
Matteo 2,9-11
Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva,
finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una
grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi
aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
- Distribuiamo nuvola: chiediamo ai ragazzi di raccontare cosa sognano per loro stessi facendoli
partire con “caro/a …. Sogno per te”
- Gli poniamo le domande:
o sono capace di sognare?
o Ho dei sogni su di me? oppure fatica a vedermi nel futuro?
o Ho fatto fatica a scrivere la lettera?
o *Nella lettera quali emozioni sono emerse?*
o Mi spaventa pensare al mio futuro?

*guardare definizioni di sognare, desiderare e sinonimi vari:


SOGNARE/so·gnà·re/transitivo
1. Vedere, immaginare in sogno: ieri notte ho sognato mio fratello, la casa dei miei genitori; con l'ogg.
interno: s. strani sogni; + che e ind. o + di e inf.: ho sognato che scoppiava la guerra; s. di volare;
anche tr. pronom. ( fam. ). "mi sono sognato mio nonno"
2. FIG. FAM: immaginare che qualcosa possa accadere; prevedere (anche + che e ind. o + di e inf.):
non avrei mai sognato che la vita mi riservasse tutto questo, di vincere il primo premio; anche tr.
pronom. "chi si sarebbe sognato di ottenere un aumento!"
3. Fare dei sogni durante il sonno: "s. tutte le notti"
4. FIG. Guardare alla realtà in modo non realistico, fantasticare: "guardati intorno e smetti di s."

DESIDERARE /de·si·de·rà·re/
verbo transitivo
1. Volere fortemente qualcosa che può appagare le proprie esigenze o i propri gusti : d. un'auto; d. il
successo; mia moglie desidera un figlio; + che e cong. o + inf. (anche retto da di ): desidero che tu
venga al più presto; desidero (di) comprare una moto nuova; per esprimere in modo attenuato una
volontà, un ordine. "desidero che nessuno mi disturbi"
2. Avvertire la mancanza, sentire il bisogno di qualcosa : "desidero un po’ di riposo"

FANTASTICARE /fan·ta·sti·cà·re/
intransitivo
1. Abbandonarsi alla fantasia, vagare con la mente (anche + di, su ). "passa ore e ore a f."
transitivo
2. Immaginare, concepire con la fantasia, spec. cose inattuabili o difficilmente realizzabili : f. un viaggio
in mondi lontani; + di e inf. "fantasticava di compiere grandi imprese"

INCONTRO 3 – dormire per sognare


Obiettivo: Comprendere che quando ci si deve spostare per lunghe distanze - anche in senso metaforico- è
necessario viaggiare leggeri, non farsi zavorrare da troppi pesi e legami. Ogni scelta comporta una rinuncia.
«Potare aiuta gli alberi a portar più frutto. Anche quando porto frutto, anche quando agisco per il regno di
Dio, anche quando le persone mi ringraziano per averle aiutate ad avvicinarsi a Gesù, ho bisogno di ulteriori
potature. Molti rami e ramoscelli non necessari impediscono alla vite di portare tutto il frutto che potrebbe.
Devono essere tagliati. Si tratta di una operazione dolorosa, perché spesso non sono cosciente della loro
inutilità.» (Henri J.Nouwen, Verso l'alba di un mondo nuovo)
La strada che conduce a costruire il nostro sogno e la nostra felicità, però, non è libera da ostacoli e
difficoltà. Ogni scelta, infatti, comporta una rinuncia. Dio ha rinunciato alla sua perfezione e autosufficienza
per amore
dell’uomo! La preghiera è il momento in cui possiamo metterci in ascolto della voce di Dio. Solo
conoscendo meglio Lui, infatti, possiamo comprendere il valore del sogno di felicità che ha per ciascuno di
noi, e abbandonare tutto ciò che appesantisce il nostro viaggio, tutto quello che non è utile a proseguire il
nostro progetto, tutte le relazioni che frenano il nostro desiderio di realizzare cose grandi. Vivere questo
significa
diventare più liberi e lasciare maggiore spazio a tutto ciò che, invece, può sostenere, accompagnare e
rinforzare il nostro sogno.
Attività
- Domande di circostanza sugli incontri precedenti per capire come sono andati (se è tutto chiaro, se
sono piaciuti,…)
- Brano biblico dell’incontro 3: sperare in qualche assist da Don Filo e spiegare il brano del vangelo:
puntando sull’importanza di “vendere tutto” ovvero dedicare tutto se stessi per raggiungere il
proprio sogno e l’importanza di tagliare le cose che ci impediscono di volare.
Matteo 13,44-52
Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo,
poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande
valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando
è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i
cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno
nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete capito tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba
divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose
nuove e cose antiche».
- Distriubuire i fogli con le mongolfire: diciamo ai ragazzi di immaginare che la mongolfiera sia il loro
sogno e di provare a scrivere/disegnare sotto le zavorre che secondo loro gli impediscono di
raggiungerlo. Diamo inoltre qualche esempio di zavorra (noia, denaro, comodità, pigrizia, gelosia,
invidia, possesso).
- Dopo che hanno finito le mongolfiere gli chiediamo di rispondere alle domande:
o È stato facile/ difficile individuare i pesi che ci legano e limitano il nostro volo? Perché?
o Avevo mai pensato che c’è “qualcosa” che mi impedisce di andare avanti nella vita in piena
o libertà?
o Quale criterio ho usato per scegliere le zavorre da lasciare a terra?
o Quali azioni concrete sono chiamato a fare per “vendere quello che ho” e poter proseguire
o più leggero il mio cammino?
o Se dovessi individuare alcuni aspetti che, al contrario delle zavorre, mi fanno volare alto,
o quali sarebbero?
- Condivisione: parliamo di quello che è venuto fuori. Aggiungiamo eventuali cose non dette sul
vangelo (come il fatto che non tutti sono allo stesso punto ma che alcuni sanno bene che cosa
cercare e altri se ne rendono conto con il tempo e all’improvviso) + scopo dell’incontro
sull’importanza di eliminare le cose che ci impediscono di volare.
- Attività del sasso: diamo ad ogni ragazzo dei sassi che simboleggiano le loro zavorre (queste le
metteremo dentro un contenitore da legare alla lanterna) e chiediamo anche di scrivere il loro
sogno su dei foglietti (anche questi da mettere in un contenitore da legare alla lanterna).
- Attività della lanterna: usciamo all’esterno e leghiamo i contenitori alla lanterna. Mostriamo ai
ragazzi che la lanterna non vola quando è legata alle zavorre e che invece spicca il volo quando è
senza.

INCONTRO 4 – che persona sogno di essere


Obiettivo: La società moderna è impostata prevalentemente sulle cose materiali, sul denaro, sul successo,
sui beni di lusso, sulla possibilità di permettersi eccessi ed eccedenze. Ma questi aspetti non appartengono
all’uomo, appartengono soltanto alle cose di cui si circonda, per sentirsi apprezzato, invidiato, desiderato,
imitato, emulato da altre persone che hanno i suoi stessi fini. Non dobbiamo dimenticarci però, che non
sono le cose costose di cui ci circondiamo che ci danno la felicità, la serenità, la fiducia nelle persone
accanto e la sicurezza che queste ci ameranno sempre e nello stesso modo.
Se noi siamo ciò che esponiamo, gli altri noteranno prima e soltanto le cose e non la persona che ci sta
dietro, inutile poi lamentarsi che anche le persone che ci circondano siano della stessa tipologia,
opportunisti e pronti a vendersi al miglio offerente.
Se vogliamo circondarci di persone di valore, quel valore lo dobbiamo imparare per primi noi! Quello che
dovremmo ricercare durante la nostra vita, è la crescita personale, seguire i nostri valori, essere
consapevoli che ogni persona è diversa dalle altre ed essere fieri della nostra unicità… Ciò che diventiamo è
molto più importante di ciò che otteniamo.
Da piccoli una delle domande che ci veniva rivolta più spesso era: “Cosa vuoi fare da grande?” Questa
semplice domanda però, può nascondere un significato più profondo, che è quello di chiederci “qual è il
nostro scopo nella vita”, quindi non tanto il fatto di voler essere dottori, avvocati, calciatori, insegnanti,
ecc…ecc…ma che persone vogliamo essere o comunque diventare.
L’obiettivo è quindi quello di aiutare i ragazzi a scoprirsi e a cogliere quegli aspetti fondamentali che li
possono aiutare a diventare autentici ragazzi, giovani, uomini e donne a partire già dal loro presente.
Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore. (Albert Einstein)
Attività
- Partire chiedendo ai ragazzi qual è il loro idolo e scriverlo in un foglietto
- Chiediamo che cosa hanno scelto
- Attività dell’eroe: mostriamo il video degli eroi e poi chiediamo ai ragazzi di inventare il loro
supereroe e gli chiediamo o di disegnarlo e/o scriverne le caratteristiche).
https://www.youtube.com/watch?v=OOwoS861JXs
- Condivisione: chiediamo ai ragazzi quello che è venuto fuori e poi gli facciamo le domande:
o Perché l’ho creato con quelle caratteristiche?
o Perché sono importanti per me quegli aspetti?
o Quali penso di avere anche io?
o Quali mi piacerebbe avere?
o Quali sarebbe importante avere e perché?
o Cosa lo rende davvero forte?
- Riguardo all’idolo:
o Cosa mi piace di lui/lei?
o Perché è così speciale ai miei occhi?
o Vorrei essere come lui/lei? Perché?
o Cosa mi insegna? Che esempio mi da?
o Come il suo parlare e il suo agire sono volti al bene comune? Lo sono?
- Carlo acutis: https://www.youtube.com/watch?v=oOAz-Hk3m3M
- Punto dell’incontro: tirare le fila riguardo al fatto che è importante sognare (dal vangelo esempio
dei due discepoli che comunque non si vergognano di provare a chiedere con Gesù nonostante gli
altri discepoli li rimproverino) e sull’importanza di sognare bene (come dalle parole di Gesù).
Marco 10,35-45
E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, noi vogliamo che
tu ci faccia quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Cosa volete che io faccia per voi?». Gli
risposero: «Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù
disse loro: «Voi non sapete ciò che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il
battesimo con cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse: «Il calice che io
bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete. Ma sedere alla mia
destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
All'udire questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù, chiamatili a sé,
disse loro: «Voi sapete
che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il
potere. Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, e chi vuol
essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. Il Figlio dell’uomo, infatti, non è venuto per essere
servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
- Gesto finale: creare barattolo dei sogni per la comunità la persona che sogniamo di essere per
apportare qualcosa di buono alla comunità

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