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“Dōnĕc ĕrīs felix, mūltōs nŭmĕrābĭs ămīcōs ǀ tēmpŏră sī fŭĕrīnt ‖ nūbĭlă, sōlŭs ĕrīs.”1.

Questo scriveva il
poeta latino Ovidio, quando venne cacciato da Roma per i suoi poemi licenziosi e la traduzione in italiano
suonerebbe così: “Finchè sarai felice, potrei contare molti amici, se i tempi saranno oscuri, sarai solo”.
Questo è il contrario di quello che ………. e ……….. prometteranno fra poco, dicendo: “prometto di esserti
fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della
mia vita”. Qual è allora la differenza?

Un grande vescovo americano, Mons. Fulton Sheen, scriverà un libro: “In tre per sposarsi”. Chiaramente
questo “terzo” non è il terzo incomodo, ma è il primo, perché è Dio, ed è Lui che tiene uniti il marito e la
moglie. È Dio che dà l’unità al matrimonio, che dà le grazie necessarie e benedice gli sposi. Tutto questo
avviene perché è qui, davanti all’altare, che avviene la loro promessa.

Per capire la forza di una promessa fatta davanti all’altare, possiamo pensare, chiaramente facendo i dovuti
“distinguo”, a ciò che avvenne ad Annibale. Quando aveva nove anni, il padre gli fece giurare sull’altare
degli idoli odio eterno ai Romani. Annibale rimase sempre fedele a questo giuramento e divenne il più
grande nemico di Roma. Lì c’erano le suggestioni di un bambino di nove anni, qui abbiamo la volontà chiara
e libera di due adulti. Lì c’era l’altare degli idoli menzogneri e impotenti, qui abbiano abbiamo l’altare sacro
dell’unico e vero Dio, Onnipotente e fedele alle sue promesse. Lì c’erano i sacrifici umani offerti ai demoni,
qui abbiamo l’Agnello Senza Macchia, l’unica offerta a Dio gradita, di valore infinito. Lì c’era un empio
giuramento d’odio, qui abbiamo un patto sacro d’amore. Lì tutto si appoggiava ai nervi di un uomo, qui
tutto si appoggia alle abbondanti grazie di Dio. Ora, Annibale fu fedele al suo vano giuramento, perché gli
sposi cristiani non dovrebbero esserlo molto di più, visto che il loro patto supera in tutto quello del
Cartaginese?

Ma nel mondo di oggi, dove se ne vedono di tutti i colori, cosa può aiutare gli sposi a rimanere fedeli a
quanto promesso? La prima cosa l’abbiamo un po’ già vista: dovete avere chiaro ciò che state facendo.
State facendo un patto tra di voi, ma con Dio come testimone. Lo fate nel luogo più sacro della terra, cioè
sul suo altare. Non è uno scherzo, non è un gioco, non si torna indietro. Si, questo è veramente il momento
delle decisioni irrevocabili. Ricordate: si può ingannare un uomo, non si può ingannare Dio.

La seconda cosa che vi consiglio è quello di parlare tra di voi. Ditevi le cose. Avete scelto di condividere
tutta la vostra vita: cominciate allora a parlare tra voi. Chiaritevi, tante volte un piccolo problema all’inizio,
se non si risolve, se non si affronta, può diventare un problema enorme.

La terza cosa che vi voglio dire è questa. Il matrimonio è una via di santità. Ma la santità passa
necessariamente attraverso due cose: le virtù e la croce. Per quanto riguarda le virtù, cercate di diventare
migliori nel tempo, più pazienti, più generosi, più caritatevoli, e così via. In questo, ognuno deve darsi da
fare in prima persona per amore all’altro, non deve aspettare che l’altro migliori: deve migliorare lui. Per
quanto riguarda la croce, sappiate che non mancherà. Il vostro matrimonio non si svolge nei Campi Elisi,
ma in questa valle di lacrime. Abbiatelo chiaro. La famiglia del mulino bianco è solo nella pubblicità. Ci
saranno difficoltà, ci saranno problemi. Bene, avanti, sempre avanti! Ricordate che Dio aiuta, dà la forza per
portare le croci. E ricordate che anche in mezzo alle difficoltà potete essere felici, perché “chi ha Dio, non
manca di nulla”, come dice Santa Teresa. Quindi si, “Boia chi molla”, boia, perché chi molla, qui si ammazza
da solo, visto che ha tutti i mezzi per salvarsi!

Chiediamo allora alla Vergine Maria, la nostra madre celeste, che protegga in tutta la loro vita ………..…. e
……….. che oggi si uniscono nel patto nuziale. Sia lodato Gesù Cristo!

1
Ovidio, Tristia, I,9, 5-6

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