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Il Vangelo di oggi ci presenta Gesù che opera un miracolo in Galilea, la zona dove era

cresciuto, la sua patria, potremmo dire. Poco prima era stato in Samaria, dove i
Samaritani avevano creduto in lui. In Galilea, invece Gesù si scontra con una grande
incredulità nei suoi confronti, al punto che Giovanni ci dice che “Gesù stesso infatti
aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella propria patria”.
San Giovanni ci fa capire che colui che voleva che il Signore si recasse a casa sua per
guarirgli il figlio, non credeva ancora. Dice Sant’Agostino: “se credette lui con tutta la
sua casa perché gli fu annunziato che suo figlio stava bene, e confrontò l'ora
precisata dai servitori con quella in cui Gesù gli diede il preannuncio, vuol dire che
quando pregava non credeva ancora. I Samaritani non avevano preteso alcun segno,
avevano creduto unicamente sulla sua parola; i concittadini di Gesù, invece,
meritarono il rimprovero: Voi, se non vedete segni e prodigi, non credete. Inoltre,
dopo un così grande miracolo credettero in lui solamente quell'ufficiale e la sua
casa.”
Sant'Agostino poi dice che l’incredulità dei Galilei verso Cristo era stata poi condivisa
anche dai Giudei, al punto che anch’essi potevano essere considerati la patria del
Signore in quanto anch’essi non lo avevano onorato, a differenza dei Gentili. Dice
Sant’Agostino: “lo videro compiere tanti segni, eppure così pochi credettero. … I
Giudei furono, e sono, simili ai Galilei, così come noi siamo simili a quei Samaritani.
Abbiamo udito il Vangelo, abbiamo aderito al Vangelo e per mezzo del Vangelo
abbiamo creduto in Cristo: non abbiamo visto alcun prodigio, non pretendiamo
alcun prodigio”.
Tuttavia anche noi dobbiamo fare attenzione. Infatti, anche noi, come i Galilei,
abbiamo una vicinanza speciale con Cristo: siamo il suo popolo e siamo consacrati a
lui. È facile quindi per noi non trattare Cristo col dovuto rispetto, agendo per
abitudine e non per amore, perché rischiamo di abituarci, dimenticandoci che di
fronte a noi, nel tabernacolo, c’è Dio Onnipotente.
Chiediamo allora alla Vergine Maria di essere sempre consci di chi è colui che
abbiamo di fronte e di comportarci in modo consono. Sia lodato Gesù Cristo!

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