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LANIMA E IL CORPO-ANIMA - di Max Heindel

Qual la differenza fra anima e corpo-anima? A questa domanda riguardante i misteri pi profondi della crescita spirituale non possiamo rispondere direttamente, ma solo con un paragone. Come i bambini imparano mediante immagini illustrazioni alcune verit intellettuali superiori alla loro comprensione, alla giovane umanit si dato modo di imparare profonde verit religiose tramite i miti e le allegorie. Il corpo vitale composto di quattro eteri. I due eteri inferiori servono per la crescita e la riproduzione. Nel corpo vitale di una persona che abbia particolare interesse per la vita fisica e vive solo per soddisfare i sensi, questi due eteri predominano, mentre in una persona pi o meno indifferente ai piaceri materiali della vita, e che cerchi di progredire spiritualmente, i due eteri superiori formeranno la maggior parte del corpo vitale. Essi costituiscono quello che San Paolo ha chiamato soma psuchicon, ovvero il corpo-anima che resta con luomo durante la sua esperienza nel Purgatorio e nel Primo Cielo, dove viene estratta lessenza dellesistenza vissuta. Questo estratto lanima, le cui due principali qualit sono la coscienza e la virt. La coscienza il frutto degli errori delle passate vite terrene: questo sentimento guida da allora lo Spirito sul giusto cammino, insegnandogli ad evitare errori simili. La virt lessenza di tutto il bene fatto nelle esistenze precedenti ed agisce incoraggiando lo Spirito a continuare nei suoi sforzi sul sentiero dellaspirazione. Nel Terzo Cielo lanima, fondendosi completamente con lo Spirito, ne diventa parte integrante. Cos, di esistenza in esistenza, lanima delluomo fiorisce, e le qualit di coscienza e di virt che le sono proprie influiscono sempre pi profondamente sulla condotta della vita. Ma un migliore concetto sulla differenza fra lanima e il corpo-anima potremo forse averlo considerando lallegoria scritta nel Tempio degli antichi Misteri Atlantidei, il Tabernacolo nel Deserto. Questo Tempio, concepito divinamente, conteneva tutti gli elementi del progresso spirituale necessari allo sviluppo delluomo, e particolarmente la Tavola dei Pani di Proposizione che si trovava nel Santuario. Su detta tavola vi erano dodici pani disposti in due pile di sei, ciascuna sormontata da un pizzico dincenso. Dio, come ricorderete, aveva dato alluomo il grano con il quale erano stati fatti, ma luomo aveva dovuto seminare il seme, lavorare la terra, concimarla e irrigarla, raccogliere il grano, batterlo e macinarlo per trasformarlo in farina. Aveva dovuto, infine, impastare la pasta e cuocere il pane prima di portarlo al Tempio. Solo allora egli aveva il pane da proporre come prodotto del lavoro compiuto sul grano che gli era stato dato da Dio. Questo grano dato da Dio rappresenta le occasioni di agire bene. Dodici variet di occasioni si presentano alluomo, di anno in anno, mediante i dodici settori di vita raffigurati dalle dodici Case del suo oroscopo. Tuttavia, molti possono trascurare queste occasioni, come gli antichi Israeliti avrebbero potuto gettare il grano in un angolo e abbandonarlo. Luomo che agisce cos non avrebbe alcun pane da proporre al Signore; sarebbe uguale a chi, avendo

solo un talento, lo sotterr. Ma se lavora il terreno e fa crescere il grano delle occasioni, se si mette al servizio della Vigna del Signore, avr un raccolto al momento opportuno, e potr portarlo al Tempio, mostrando cos di avere agito al meglio delle sue capacit. Osserviamo, tuttavia, che non soltanto i dodici pani di proposizione erano offerti al Signore: in ogni pila di sei si trovava un poco di incenso che ne rappresentava la quintessenza. Per analogia, questo incenso simbolizza lessenza del nostro servizio: un altro paragone con le esperienze che attraversiamo per ottenere facolt fisiche ci far capire perch. Al tempo in cui andavamo a scuola e cominciavamo a scrivere, quanti movimenti buffi e quanto goffi sforzi abbiamo fatto per arrivare a tracciare le lettere sulla carta? I nostri quaderni erano pieni di macchie e i nostri tentativi di scrivere erano lungi dallessere dei capolavori. Tuttavia, abbiamo finito per acquistare questa facolt e gli anni ci hanno fatto dimenticare tutte le esperienze spiacevoli superate allinizio. Se non avessimo attraversato quel noioso periodo di addestramento, non avremmo ora la facolt di scrivere; daltra parte, dopo averla acquisita, non necessario pensare alle difficolt incontrate per ottenerla. In modo analogo la grezza sostanza fisica, il grano dei pani di proposizione, non doveva essere offerto al Signore, ma solo la loro essenza o aroma, cio la facolt di SERVIRE sempre meglio e labnegazione coltivata facendo bene agli altri. Per questa ragione le due pile di incenso venivano posate sullaltare dei profumi, di fronte al secondo velo, e bruciato. Una nube di fumo si elevava nella parte esterna o orientale del Tempio, ma solo laroma puro ed esente da fumo penetrava attraverso il velo nel santuario interno. Per analogia, possiamo paragonare i pani di proposizione alle esperienza fatte servendo e aiutando gli altri. Lincenso sulla pila dei pani di proposizione pu essere paragonato allessenza di compassione e dedizione con cui questo servizio contribuisce alla nostra crescita spirituale. Possiamo vedere questa essenza attorno alluomo come unaura dorata che costituisce il suo corpo-anima. Ma sebbene sia formato dai due eteri superiori, questo glorioso veicolo non potrebbe mai unirsi allo Spirito stesso, cos come lincenso non pu bruciare senza produrre fumo e senza lasciare cenere. perci mediante lalchimia spirituale nellesercizio della sera, o Retrospezione, o anche mediante il processo naturale dopo la morte, che il corpo-anima brucia davanti al velo (al Primo Cielo) quando laroma o anima attraversa questo velo per penetrare nellinterno stesso del santuario ove alimenta lo Spirito. Lo Spirito porta quindi con s laroma di tutte le sue vite passate. Unanima giovane, che ha avuto poche esistenze per assicurarsi lesperienza e lavanzamento spirituale, sar crudele ed egoista in quanto le mancato il tempo necessario per imparare a rendere servizio agli altri. Chi, invece, ha attraversato numerose vite, imparando nella sofferenza a sentire e ad agire per gli altri, risponde immediatamente al richiamo del dolore, perch la sua anima rappresenta la quintessenza del servizio e si trova sempre pronta ad aiutare gli altri, senza badare al proprio benessere o alla soddisfazione personale.

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