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Introduzione
Un po' di storia della chitarra
La chitarra è uno strumento che fa parte dei Cordofoni, e più precisamente dei Cordofoni
a corde pizzicate, classificazione che la distingue dai cordofoni a corde percosse di cui fa
parte, per esempio, il pianoforte. E' uno strumento di derivazione medio-orientale e
probabilmente i primi esemplari risalgono al 13° secolo, infatti dall'etimologia della parola,
"tar" significa corda (vedi ad esempio la parola sitar, cordofono indiano, che significa "tre
corde", ed infatti è una specie di chitarra a 3 corde). Inizialmente dotata di 4 corde, si è
accresciuta nel Rinascimento di un'altra corda, arrivando poi nel periodo Barocco
all'attuale numero di 6.
La chitarra come tutti la conosciamo è identificata come strumento acustico, con una
cassa armonica (cassa di risonanza) a forma di "otto" e un foro centrale che serve a
raccogliere le vibrazioni delle corde e a renderle udibili.
Dalla cassa si diparte il manico alla cui estremità si trova la
paletta, alle cui meccaniche sono agganciate le corde, che sono generalmente sei, ma
alcune chitarre presentano qualche corda in più (12 corde, 8 corde, 9 corde).
Il capotasto, posto
all'estremità del manico,
dove si attacca la paletta, può essere in osso o in plastica.
Sul manico sono sistemati i tasti che indicano il punto in cui premere le corde
per ottenere le varie note. Nella chitarra classica i tasti dalla paletta
all'attaccatura sulla cassa sono in numero di 19
e l'insieme dei tasti rappresenta appunto la
tastiera.
La chitarra "acustica" invece, può essere generalmente di due tipi: la chitarra folk o
chitarra acustica (amplificata o meno) e a 12 corde.
1- Paletta;
2- Meccanica;
3- Piolo;
4- Capotasto;
5- Tasto;
6- Manico;
7-
8- Equalizzatore;
9- Cassa di risonanza;
10- Buca;
11- Battipenna;
12- Ponte;
13- Selletta (osso del
ponte)
14- Pioli fermacorde;
15- Alloggiamento
batteria;
16- Accordatore;
17- Controllo del
volume;
18- Controllo degli
acuti;
19- Controllo dei bassi;
Le parti della chitarra elettrica
Il primo vero modello di chitarra elettrica, invece, ha visto la luce negli anni ‘40; in questo
strumento le vibrazioni delle corde vengono raccolte non dalla cassa, ma da magneti (
Single Coil o humbucker a seconda del tipo di chitarra elettrica) posti sulla cassa stessa,
congegni che trasmettono un segnale elettrico ad un amplificatore il quale oltre a dare
volumi altissimi allo strumento permette anche di maneggiare il timbro dello strumento
stesso per ottenere effetti più o meno spettacolari.
Nelle chitarre elettriche, dunque, la cassa serve in pratica da supporto alle varie
meccaniche e per questo motivo la tradizionale forma a "otto" viene sconvolta fino ad
ottenere figurazioni fantasiose.
1. Paletta
1.1 Meccaniche
1.2 Copertura del truss rod
1.3 Capotasto
2. Manico
2.1 Tastiera
2.2 Segnatasti
2.3 Tasti
3. Corpo (body)
3.1 Pickup al manico
3.2 Pickup al ponte
3.3 Sellette
3.4 Ponte
3.6 Leva del vibrato
3.7 Selettore pickup
3.8 Controlli di volume e
tono
3.9 Connettore del jack
3.10 Strap buttons
4. Corde
4.1 Mi, la, re
4.2 Sol, si, mi
Ci sono anche tipologie di chitarre cosiddette semiacustiche,
con le classiche "f" laterali al posto della buca centrale. Si
tratta di chitarre particolarmente adatte a stili quali il jazz, il
blues e così via. Sono chitarre che possono avere un'altezza
di cassa più o meno ampia. Ad ogni modo sono sempre
amplificate.
È chiaro che premendo le corde in corrispondenza dei vari tasti, otterremo altre note. Per
es. premendo la corda LA al terzo tasto, avremo un DO, premendo la corda RE al terzo
tasto avremo un FA ecc. Qui di seguito abbiamo lo schema che illustra le note
corrispondenti per ogni tasto presente sul manico. Tenete presente che le note hanno la
siglatura inglese ( più comoda perché hanno una lettera sola):
• A = LA
• B = SI
• C = DO
• D = RE
• E = MI
• F = FA
• G = SOL
e che i diesis ( # ) vanno aggiunti alla nota che li precede mentre i bemolli a quella che
segue ( b ), per cui partendo dalla corda E, abbiamo: Fa poi Fa#, poi Sol, poi Sol#, etc.
Esaminiamo adesso il nostro pentagramma non dal punto di vista chitarristico, ma da
quello prettamente musicale. In questo momento abbiamo le note corrispondenti alle sei
corde della chitarra. Ma che nota c'è sul primo spazio? E sul quinto rigo? Per saperlo
basta aggiungere le note in sequenza: partendo dal primo Mi a sinistra metteremo un Fa
poi un Sol poi un La e così via. Il risultato è questo:
Senza volerlo abbiamo già costruito una scala musicale maggiore, che è quella di Do,
costituita appunto dalle note che vediamo. In realtà la scala maggiore di Do è composta da
sette note ( do re mi fa sol la si ), mentre sul pentagramma sono ripetute alzandosi man
mano di ottava.