QUADERNO TECNICO

La difesa da coltello

A cura di Massimo Fenu per la confraternita degli istruttori

Copyright NOVA SCRIMIA 2007

Parte prima di tre:

Difesa da coltello, norme di sopravvivenza

Bibliografia:
Arte di Daga - G.Galvani -Nova Scrimia
Flos Duellatorum. - ed. critica G.Galvani -Nova Scrimia
Flos Duellatorum – ed critica Cesari ; Rubbioli - Il Cerchio
Ars Gladiatoria Dimicandi ed critica Cesari; Rubbioli - Il Cerchio
 La difesa da coltello
Struttura del quaderno tecnico

Il presente quaderno tecnico è diviso in tre parti. 1. Difesa da coltello, norme di sopravvivenza
Ognuna di queste verrà dedicata ad un particolare aspetto
dell'aggressione armata. Introduzione alla difesa da coltello.
Cosa aspettarvi da questo quaderno tecnico
Quaderno numero 1 Difesa da coltello. Due parole su di noi
Norme di sopravvivenza. Scrimia antica ... e Nova
Il valore dell'esperienza
Nova Scrimia e difesa da coltello
Quaderno numero 2 Difesa da coltello. L'aggressione di coltello
L'aggressore, la paura, le strategie d'ambiente. L'errore di partire dalla soluzione peggiore
Le cinque strategie
Quaderno numero 3 Difesa da coltello Cinque strategie contro un avversario armato
Gli effetti del taglio e della punta, le strategie del La prima strategia
corpo. Perché la fuga è la miglior difesa possibile
La prova sul campo
Smettiamola di raccontarci balle

Si ringrazia per le foto e la consulenza scenografica l'amico ed entusiasta praticante

Carlo Porcu. Si ringraziano per la loro disponibilità i Messeri Moro e Punta e gli
irriducibili praticanti: Alberto Corpino, Alberto Nioi, Pietrangelo Sanna, Antonello
Melis e Silvia Barroccu.

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 ATTENZIONE:

Tutte le azioni presentate in questi quaderni e nei

video collegati sono realmente pericolose e vanno
eseguite con estrema attenzione esclusivamente
sotto la guida di un Istruttore Qualificato o di un
esperto.

I quaderni presuppongono l’esecuzione della tecnica Tutti i video si trovano nella sezione “VIDEO”
del sito
in situazione didattica controllata. NOVASCRIMIA

I video mostrano l’esecuzione tecnica dell’azione in www.novascrimia.com

situazione didattica controllata: velocità, intensità
ritmo e complessità sono correlate all’esperienza
maturata ed al livello di preparazione raggiunto.

E’ vivamente sconsigliato modificare l’esecuzione

delle tecniche o la loro esecuzione senza il controllo
di un Istruttore Qualificato o di un esperto.

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 “Aquesto è un guastare caschadun braco.
Al modo che tu senti che io tegno e faco.”1

“Io farò un carco acquesto cubbito.

Romperoti el bracio senza dubbito.”2

1
Flos Duellatorum – Fiore de' Liberi - Codice Pisano Dossi – Carta 8b
2
Ars Gladiatoria Dimicandi – Magistro Filippo Vadi – Pagina 35 Verso

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 Introduzione alla difesa da coltello
Cosa aspettarvi da questo quaderno tecnico

Questo quaderno tecnico tratta la difesa da coltello.

Il coltello è un'arma semplice, diretta e senza
compromessi. Uscire vivi da un confronto contro un
arma simile richiede tecniche e strategie almeno
altrettanto, semplici, dirette e senza compromessi.
La trattazione seguirà lo stesso stile.
Niente fronzoli, niente varianti delle varianti... molto
poco insomma, ma forse, quel poco che serve
allenare. Nessun compromesso, infatti, è accettabile
quando si tratta di portare a casa la pelle.
Naturalmente, la scelta è vostra.

Lo sappiamo.
A voler essere semplici si rischia di essere banali; a
voler essere diretti si rischia di essere brutali; a non
accettare compromessi rischia di diventare antipatici
e di attirarsi le ire di molti.
Lo sappiamo.

Ma pensiamo sia il male minore:

A farsi idee sbagliate su come si gestisce un
aggressore armato di coltello si rischia di finire
molto peggio.
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 Due parole su di noi
Scrimia antica e ... Nova
Nova Scrimia è il nuovo con radici antiche.
Lo studio e il recupero delle tecniche spiegate nei manuali
dell'epoca (dalla scherma medioevale sino ai trattati di fine
secolo) viene messa a tutto prova sul campo e adattata alle
necessità odierne.
La tradizione marziale italiana, un vero e proprio tesoro
nato dal confluire delle esperienze della scherma militare
romana con quella germanica, si sviluppò nei secoli di
conflitti tra medioevo e rinascimento e in particolar modo
durante il periodo Comunale grazie alla propria anomala
storia di eserciti formati da cittadini addestrati, caso
rarissimo, all'uso delle armi. Si creò così un intreccio di
esperienze e di abilità di cui oggi sono testimoni il
grandissimo numero di trattati di scherma pubblicati.
Oggi, proprio attraverso quei trattati, le voci di quei maestri
che provarono in duello o sotto aggressione le loro tecniche
e le loro strategie, si fanno sentire nuovamente
Sono voci che parlano di scontri brutali e realistici ma anche
di una scherma a tutto campo, capace di adattarsi alle
situazioni, di usare le armi (anche improvvisate) a pari delle
nude mani. Sono voci che, messe assieme, tracciano la via
di un'arte marziale che si è evoluta attraverso i secoli
mantenendo saldi principi d'efficacia e adattandosi ai tempi.
Nova Scrimia non ha scoperto nulla. Ha solo ripreso quel
filo interrotto e l'ha reso nuovamente attuale.
Così come fece ci ci precedette.
Così come farà chi verrà dopo di noi.
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Il valore dell'esperienza
Nova Scrimia e difesa da coltello
Tutte le procedure che funzionano, qualsiasi sia l'ambito,
hanno una caratteristica comune: sono state testate più volte
con successo.
Quando si parla di arti marziali e di difesa da coltello in
particolare, questa caratteristica assume un ruolo cruciale.
L'esperienza viva, reale di chi ha messo in pratica in una
situazione a rischio una difesa efficace, sono patrimonio
condiviso di tutte le arti marziali che possano vantare un
passato di verifica sul campo.
Gli antichi maestri italiani così come i loro allievi dovevano
confrontarsi quotidianamente con una realtà in cui la
differenza tra la vita e la morte passava per una coverta3 ben
eseguita.
Duelli, battaglie, aggressioni da parte di malviventi, ciò che
passava queste dure prove meritava alla fine un posto nei
testi di Scrimia, un posto nella tradizione.
Questa scherma che viveva le rigide regole della selezione
naturale è per questo la fonte di esperienze dirette più
grande cui si posa attingere: sono le esperienze di chi ha
fronteggiato più volte un'aggressione armata ed è
sopravvissuto per raccontarlo.
Non stiamo parlando di qualche strana arma esotica o di
spadoni a due mani, parliamo di lame corte, letali nel 1400,
quando Magistro Fiore ne mostrava l'uso e la difesa,
esattamente come lo sono oggi.... più di 600 anni dopo.
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Coverta: Termine antico per parata – bloccaggio sia in armi che a mano nuda.

L'aggressione di coltello
L'errore di partire dalla soluzione peggiore
Per quale se dobbiamo piantare un chiodo come prima cosa
cerchiamo un martello? Di fronte ad un problema nessuno
cerca di risolverlo usando come prima opzione la soluzione
meno efficace.
Solo se questo non dovesse esserci allora cercheremo
qualcosa che il più possibile si avvicini alla sua funzione.
Per assurdo, nell'ambito della difesa da coltello, la soluzione
che statisticamente da i peggiori risultati è spesso non solo
quella più studiata ma anche l'unica che si prenda in
considerazione: La difesa a mano nuda.
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Intendiamoci: Allenare la difesa a mano nuda è sicuramente
importante e ha dei benefici secondari innegabili (sviluppo
di riflessi e abilità coordinative, confidenza con i tipi
d'attacco dell'arma, capacità di manipolazione
dell'avversario) e spesso, soprattuto in una palestra, è anche
l'unico scenario proponibile durante una lezione.
Eppure uno studio serio della difesa da coltello deve
necessariamente considerare e allenare anche tutte le altre e
ben più efficaci possibilità.
Ciò che da, statisticamente, non solo le migliori possibilità
di uscire vivi ma anche di riportare il minor numero di ferite
da un'aggressione di coltello è proprio la fuga.
Certo, non sempre si può scappare. A volte la via di fuga
non è praticabile o siamo chiamati a dover difendere
qualcuno. Altre volte l'attacco è inaspettato come in tutti
quei casi in cui il nostro aggressore non intende ottenere
nulla da noi e usa l'arma non come minaccia ma col
deliberato proposito di ferirci o ucciderci.
Ma anche allora, l'uso delle mani nude come strategia
difensiva è l'ultima di una serie, l'estrema risorsa di chi non
dispone di altro o non ha fatto a tempo a fare di meglio.
Invece l'uso degli oggetti come arma o come scudo, l'uso
dell'ambiente come ostacolo al nostro aggressore, i nostri
stessi vestiti possono diventare uno strumento utilissimo per
guadagnare tempo e riuscire ad attuare una difesa efficace, o
ancora meglio una fuga sicura. Banale forse...
...ma quanti ci si allenano davvero?
 Le cinque strategie
Cinque strategie contro un avversario armato
“Chi sceglie per prima la soluzione peggiore,
per primo si sceglie la fine peggiore.”

Difesa personale è saper “fiutare “ la situazione a rischio ed

evitarla in anticipo.
Difesa personale è saper gestire e disinnescare una
situazione potenzialmente pericolosa.
Difesa personale è, infine, avere un piano quando le cose si
mettono male.
Alla fine si tratta solo di sapere cosa fare.
Chi lavora in ambiti in cui si devono prendere soluzioni
veloci in situazioni di forte stress psicologico (piloti d'aereo,
chirurghi, militari in situazioni operative) sa benissimo comportarsi avrete accanto a voi un alleato formidabile.
quanto sia importante essere abituati a gestire la situazione: Il vostro istinto agirà per voi.
sapere esattamente cosa fare senza aver bisogno di pensarci. In caso contrario sappiate che:
Perché quando l'aereo perde un motore, il tuo paziente sta Se non avete mai provato a difendervi da seduti, ad usare
per andarsene o ti sparano addosso, è l'istinto che prende il una sedia come scudo, a farlo in spazi stretti o anche
comando... semplicemente con gli abiti di tutti i giorni, bene se non
... e l'istinto ti salva solo se è stato ben addestrato. l'avete fatto in una situazione di forte stress non saprete
Spiacenti di deludervi. In una situazione di pericolo di vita farlo. Non vi verrà là sul momento. Non importa se
la parte cosciente del vostro cervello si scollega. Il normalmente in palestra più o meno ci arrivate.
raziocinio, le capacità che rendono il nostro pensiero Non importa se la vostra forma della gru è ormai
superiore a quello animale, semplicemente scompaiono. impeccabile o se facendo sparring nella Thai-Boxe date filo
Tutto viene lasciato alla parte ancestrale del nostro cervello, da torcere a chiunque. Non importa nemmeno se avete un
quella a cui vengono demandati gli istinti primari come diploma di difesa personale. Al vostro istinto non interessa.
alimentazione, riposo, riproduzione e sopravvivenza. Nemmeno al vostro aggressore.
Se a questa parte primordiale avete saputo insegnare come
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Ecco perché allora è importante sapere esattamente come ci
si deve comportare e cosa si può fare in questi casi.
Saperlo e averlo allenato così tanto da averlo reso un
riflesso automatico. Così come quando guidate non avete
bisogno di pensare alla frenata quando l'auto di fronte a voi
si arresta bruscamente, allo stesso modo di fronte ad una
lama dovrà venirvi naturale attuare immediatamente la
strategia più appropriata.
Nel programma di Nova Scrimia di difesa personale Primus
Vivere le strategie da scegliere in questi casi sono cinque,
ordinate, secondo possibilità di successo, dalla più
favorevole alla meno favorevole.
Queste sono:
− Allontanarsi da: Ovvero la fuga. Da attuare e mettere in
pratica tutte le volte che questo sia possibile. Il sistema è molto semplice. Ogni qual volta non sia
− Frapporre ostacoli: Prima strategia d'ambiente . Usare
attuabile la soluzione più efficace si passa a quella
tutto ciò che il luogo offre per rendersi inavvicinabili al successiva. Se non posso scappare, frappongo ostacoli. Se
proprio aggressore non posso frapporre ostacoli cerco sul luogo oggetti che mi
− Utilizzare oggetti del luogo: Seconda strategia possano essere utili. Se non ve ne sono provo ad usare ciò
d'ambiente. Usare qualsiasi oggetto del luogo come arma che porto appresso o che ho indosso. Se l'attacco è
o come scudo per proteggersi o neutralizzare l'attacco. improvviso e non ho il tempo di fare nemmeno questo allora
− Utilizzare oggetti propri: Prima strategia del corpo.
uso la mani nude.
Vestiti, cellulare, mazzo di chiavi, qualsiasi cosa che Tenete ben presente che le quattro strategie successive alla
possa essere lanciato per guadagnare tempo, usato come prima sono solo mezzi per guadagnare la fuga o allontanarsi
arma o come mezzo di protezione improvvisata. portando via in sicurezza una persona da proteggere. Non è
− Usare il proprio corpo: Seconda strategia del corpo.
una gara, né un combattimento. Partire dal presupposto che
Ovvero la salvazione. Usare le mani nude per proteggere un confronto col coltello si possa vincere è la cosa più
le aree vitali, direzionare, neutralizzare per quanto è sbagliata che si possa fare. Va bene se non si perde.
possibile l'attacco.
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La prima strategia
Perché la fuga è la miglior difesa possibile
“Non siate ingordi di avventure,
se non sapete affrontare le sventure.”
Ogni volta che si parla di fuga si solleva un polverone.
Il popolo dei “duri e puri” delle arti marziali non scappa:
Sta e combatte e se necessario cade in battaglia.
L'idea romantica della difesa da coltello, nutrita
abbondantemente di film in cui l'eroe di turno pur soffrendo
qualche ferita alla fine sopravvive e vince, è dura da
smontare almeno tanto quanto l'ego di chi la propugna.
Difficile spiegare che non c'è niente di romantico in un
taglio in pancia. Né nell'averlo subito né nell'averlo inferto.
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Inoltre che onore c'è ad accettare lo scontro con un
imbecille che non ha il coraggio di affrontarci a mani nude?
Dimostra intelligenza chi per cento euro nel portafoglio
rischia la pelle propria o del proprio rapinatore?
La scelta è vostra, ma se il vostro agire di fronte ai
problemi, qualsiasi essi siano, è quello di usare la soluzione
di maggior successo allora sapete già cosa fare:
Iniziate a correre ...funzionerà benissimo...
...mandate tranquillamente al diavolo il vostro stupido Ego.
Correre, è una delle risorse più naturali che abbiamo.
Chiunque, fatti salvi impedimenti fisici, può farlo e scoprirsi
in caso di necessità anche piuttosto bravo. Se mai siete stati
inseguiti da un cane avete ben presente di quanto possiate
fare da “zero a cento” in un batter di ciglio.
Statisticamente inoltre è la risorsa che da in assoluto le
maggiori percentuali di successo. Un rapinatore ha
l'interesse di ottenere il massimo guadagno con il minimo
sforzo. E' più semplice lasciar perdere piuttosto che
lanciarsi all'inseguimento con il rischio di attirare
l'attenzione.
Un aggressore occasionale, magari spinto dall'ira, invece,
nella maggior parte dei casi si riterrà soddisfatto nell'avervi
spaventato vedendovi scappare. Naturalmente ci sono le
eccezioni e d'altronde non sempre si può scappare.
Tuttavia, anche per evitare le complicazioni legali e morali
che una diversa scelta può avere, sarebbe opportuno tenerla
sempre come quella principale in prima istanza e sempre e
comunque come scelta di “sicurezza” per abbandonare il
luogo dello scontro nel caso si sia dovuto agire.
 La prova sul campo
Smettiamola di raccontarci balle.
“Le convinzioni più delle bugie
sono nemiche pericolose della verità”
A conclusione di questa prima sezione vi proponiamo un
esercizio. E' semplice, richiede delle risorse facilmente
reperibili, ed ha il grosso vantaggio se viene eseguito
correttamente di eliminare il peggior ostacolo al vostro
allenamento: il vostro Ego. Per eseguirlo bastano un grosso
pennarello a inchiostro lavabile di colore preferibilmente
rosso (abbiate cura di sceglierlo di quelli che non
gocciolano se agitati) e due paia di occhialini rigidi di quelli
usati come protezione dai giardinieri quando usano il
tosaerba a filo.
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Così attrezzati siete pronti a fare qualche esperimento.
Il primo: fatevi attaccare nel modo più veloce possibile
come se il pennarello fosse un coltello vero sia di taglio che
di punta. Colpite in modo continuo, con la possibilità da
parte di chi ha il “coltello-pennarello” di afferrarvi,
spingervi, cambiare mano o colpirvi, esattamente come se
fosse un'aggressione vera.
In queste condizioni provate a disarmare il vostro compagno
o anche semplicemente a metterlo in leva.
Il secondo: Stesse modalità ma questa volta l'obbiettivo
dell'esercizio è semplicemente quello di afferrare il braccio
o il polso del compagno.
Il terzo: Provate semplicemente a non farvi colpire. Dovete
resistere per quindici secondi. Un'inezia.
Consigliamo di eseguire gli esercizi senza maglietta e in
pantaloncini corti con lo scopo di verificare a sessione
conclusa quanto e dove sareste stati tagliati o centrati da un
colpo di punta.
Se tutto è andato bene, e avete eseguito correttamente
l'esercizio senza barare, avrete un bel po' di materiale su cui
riflettere.
Se invece avete barato, il vostro compagno è stato
condiscendente o state cominciando a darvi delle
improbabili giustificazioni.... beh...
... allora avete davvero molto su cui riflettere.