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L’ECONOMIA DIGITALE

La terza rivoluzione industriale


Si tratta di una nuova convergenza nel campo delle
comunicazioni , dell’energia , della logistica e dei trasporti.
Stiamo andando verso un super Internet! Ossia la creazione
di una piattaforma chiamata “internet of things” che
monitora in tempo reale l’attività economica (per esempio
in tutta Italia).
E’ possibile quindi andare su questa piattaforma e guardare
tutti i big data che interessano la catena del valore
economico (di un azienda,organizzazione no profit,
cittadino). Avendo così ottimi dati per creare una propria
analisi , incrementando la produttività e riducendo il costo
marginale .In questo modo potremmo fare e condividere
gratuitamente (sharing economy).
Internet dell’energia
Una prospettiva di questa rivoluzione digitale
potrebbe riguardare le energie rinnovabili.
Si ha sempre più la tendenza a diventare
autonomi sotto il punto di vista energetico
installando pannelli solari, turbine eoliche e
pompe di calore geotermiche. Una volta pagato il
costo fisso di tali tecnologie, i costi marginali di
produzioni tendono allo zero. Quindi si può
produrre energia rinnovabili nelle case uffici .. E
venderne una quota a chi ne bisogna in una sorta
di internet dell’energia.
Trasporto e Logistica

Abbiamo il car-sharing , con l’integrazione


della tecnologia GPS in un sistema di trasporto
digitalizzato ci si muove in maniera più
sostenibile.
La rete è entrata nelle nostre vite e trasforma tutto
quello che è migliorabile
Questa economia digitale ha due aspetti chiave :
- Trasformazione della domanda
- Trasformazione del lavoro e dell’offerta di lavoro.
La trasformazione della domanda è dovuta alla grande
facilità di accesso alla rete da parte degli utenti e alla
numerosa quantità di servizi da migliorare , rendere più
accessibili ,smart, efficenti. Non c’è più spazio per
cattive esperienze.
Atteggiamento propositivo
In questi ultimi mesi in Europa tira una brutta aria per
Internet e per il mondo digitale. Si Accusano compagnie
come Uber, Amazon di essere dei “cannibali digitali” che
devastano il nostro sistema economico.
La maggior parte dei colossi digitali sono Americani questo
perché la ricerca Americana sponsorizzata dal governo ha
creato grandi poli di ricerca alimentando il ciclo
dell’innovazione .
L’Europa invece di combattere gli Stati Uniti con tassazioni
e regolamenti dovrebbe creare un ecosistema
dell’innovazione competitivo. Entrando in competizione
con l’America a beneficio dell’economia mondiale.
L’economia digitale sta cambiando in modo
radicale la struttura dell’azienda.
La necessità di interagire e collaborare con
partner e cittadini , è profondamente
distruttiva per le strutture gerarchiche e
burocratiche.
Cambiare prospettiva
La regolamentazione che le nostre istituzioni
amministrative adottano è quella sull’ “ottieni
il nostro permesso e poi fai”.
La nuova regolamentazione prevede un punto
di vista più permissivo , “innova pure , noi ti
tracceremo e se ti comporti male la tua
reputazione sarà macchiata”.
Capitalismo digitale

Internet ha creato una ricchezza enorme e


costruito una nuova economia che ha inglobato la
vecchia. Però ha anche democratizzato l’accesso
alla ricchezza . Dando la ricchezza a nuovi pochi
potenti ma ha anche dato a molti più possibilità.
In un paese di spintarelle e corruzione, Internet
potrebbe essere la possibilità.
Post-industrializzazione
La prospettiva di mercato non è più lineare ,
ossia l’azienda possiede i mezzi di produzione
e i lavoratori accedono a essi per porre
prodotti.
La prospettiva post industriale di mercato-
società è reticolare , i mezzi di produzione
sono dispersi nella società e accessibili a tutti

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