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Domenica22 novembre 2015

Momenti di Musàr

L’anima che hai soffiato in noi

DOMANDA: Com’è composta l’anima che è dentro di noi? Dove

risiede? Qual è il compito di ogni parte di essa?

RISPOSTA: La parte spirituale della nostra esistenza ossia l’anima è

composta principalmente da 5 parti: Nefesh, Ruach, Neshamà, Chaià

e Iechidà.

Il Nefesh è nel sangue com’è scritto “Poiché il sangue è il nefesh”. La sua

origine è il fegato organo colmo di sangue, ed è sede delle tentazioni

e dei desideri. Questa è presente anche negli animali e spinge, nel

nostro caso la persona, verso i godimenti materiali. Così come l’auto ha

bisogno del carburante, l’uomo necessità del Nefesh.

Il Ruach risiede nel cuore e rappresenta la forza della parola che è dotato

solo l’essere umano. Nel cuore risiedono inoltre le emozioni: l’amore,

l’odio, la compassione, l’invidia ecc. Il Ruach induce l’uomo a ricercare

l’onore, il prestigio per questo nel linguaggio rabbinico l’altezzosità è

chiamata Gaavat Alev – superbia del cuore. Così come l’auto ha bisogno

del motore, l’uomo necessità del Ruach.

La Neshamà rappresenta la saggezza e risiede nel cervello come un Re a

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22 capo delle sue truppe. Questa detesta i piaceri materiali, e al contrario

spinge l’uomo ad attaccarsi alla sua Fonte Hashem Itbarach e a ricercare

la saggezza, tutta la sua brama è servire D.o con timore. (il cuore invece

deve servire l’uomo a farlo con il sentimento). Così come l’auto ha

bisogno del conducente, l’uomo necessità della Neshamà.

La Chaià rappresenta l’ “Or Amakif” la luce che avvolge tutte le

componenti dell’anima. E la Iechidà costituisce il “filo spirituale” che

lega l’anima ai mondi superiori, che grazie alle azioni dell’uomo riversa

su tutta la creazione benedizione o chas veshalom il contrario.

Pertanto, se la Nefesh e il Ruach sovrastano la Neshamà (ciò è implicato

nel libero arbitrio dell’uomo), questa si indebolirà e perderà la forza pian

piano di opporsi a loro. Ma al contrario, se l’uomo vincerà gli stimoli del

Nefesh e del Ruach rinnegando i desideri materiali (Nefesh) e le brutte

inclinazioni come la superbia, la rabbia ecc. (Ruach), allora gli “occhi”

della Neshamà si apriranno e capirà le vie di Hashem, elevando con sé

le parti più basse della sua anima il Nefesh e il Ruach, compiendo così

la sua mansione nel mondo (Torà Mizwot) con tutte le parti della sua

esistenza, con la sua anima eterna.

Oh mio D.o, la Neshamà che mi hai dato è pura. Tu l’hai creata, Tu me

l’hai soffiata in me e Tu la riservi in me! E tu in futuro la tirerai fuori da

me e nel mondo futuro la ridisporrai in me. Ogni attimo che l’anima

è in me Ti ringrazierò oh D.o dei miei padri!.... (birchot ashachar –

berachot mattutine) (tratto dal libro 101 Domande sull’Ebraismo)

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