Sei sulla pagina 1di 11

Area Analisi

Modulo Limiti e Continuità

Unità Limiti e Continuità

PREREQUISITI (Unità)
Funzioni

CONTENUTI
SOMMARIO

Intorno di un Punto, Limite di una Funzione, Limite Infiniti di una Funzione, Funzioni Continue, Teoremi sui
Limiti, Teoremi sulle Funzioni Continue, Operazioni sui Limiti e Continuità, Risoluzione delle Forme
Indeterminate di Funzioni Algebriche, Limiti Notevoli, Infiniti e Infinitesimi.
DETTAGLI
INTORNO DI UN PUNTO: boccia, intorno di un punto, intorno destro e sinistro, punto isolato, punto di accumulazione.
LIMITE DI UNA FUNZIONE: limite finito di una funzione in un punto, interpretazione della definizione, limite destro e sinistro,
condizione necessaria e sufficiente di esistenza del limite di una funzione,.
LIMITE INFINITI DI UNA FUNZIONE: concetto di infinito, intorno di infinito, limiti infinti.
FUNZIONI CONTINUE: funzione continua, calcolo di limiti di funzioni continue, continuità da destra e da sinistra, punti di discontinuità,
discontinuità di prima specie, discontinuità di seconda specie, discontinuità di terza specie.
TEOREMI SUI LIMITI: teorema di unicità del limite, teorema della permanenza del segno, teorema del confronto.
TEOREMI SULLE FUNZIONI CONTINUE: teorema di bolzano-weierstrass, teorema di continuità dei valori, teorema di esistenza degli
zeri.
OPERAZIONI SUI LIMITI E CONTINUITÀ: limite della somma algebrica, limite del prodotto, limite del quoziente, operazioni fra
funzioni continue, continuità di funzioni composte, funzioni elementari continue.
RISOLUZIONE DELLE FORME INDETERMINATE DI FUNZIONI ALGEBRICHE: forme indeterminate, forma indeterminata     

per funzione razionale intera, forma indeterminata    per funzione razionale fratta, forma indeterminata  0  per funzione razionale
   0
 
fratta, forma indeterminata      per funzione irrazionale.
x
LIMITI NOTEVOLI: limiti notevoli, limite notevole lim sin x , limiti notevoli derivati, limite notevole lim 1  1  , limiti notevoli derivati
x 0 x x 
 x
.
INFINITI E INFINITESIMI: infinito, confronto fra infiniti, ordine di un infinito, infinitesimo, confronto fra infinitesimi, ordine di un
infinitesimo.

OBIETTIVI
Conoscere il concetto di intorno di un punto – Conoscere il concetto di limite di una funzione – Conoscere il concetto d’infinito –
Conoscere il concetto di funzione continua - Saper determinare e riconoscere i punti di discontinuità di una funzione - Conoscere i
Teoremi sui Limiti e sulla Continuità – Conoscere le regole sulle operazioni fra limiti e fra funzioni continue - Saper riconoscere limiti in
forma indeterminata -Saper calcolare il valore di limiti di funzioni – Conoscere i limiti notevoli - Saper utilizzare alcuni limiti notevoli per
il calcolo di limiti di funzioni trascendenti – Saper riconoscere e confrontare infiniti e infinitesimi.

TEMPI PREVISTI (ORE)


Totale Esposizione teorica Esercitazione Laboratorio
16 8 7 1

© Gabbi Enrico
LIMITI e CONTINUITÀ

INTORNO DI UN PUNTO
ARGOMENTO DEFINIZIONE/ENUNCIATO ESEMPLIFICAZIONI

Dato un punto P, si definisce boccia B(P,) di centro P e


x0- x0 x0+
raggio  l’insieme dei punti X la cui distanza da P è minore di
, ovvero:

B(P,)={X/ d(P,X)<} P
Sull’asse cartesiano, preso un punto x0, la boccia di centro x0 e
BOCCIA X
raggio  è l’intervallo ]x0-,x0+[.

Sul piano preso un punto P, la boccia di centro P e raggio 



coincide con i punti del cerchio di centro P e raggio . P

Nello spazio, preso un punto P, la boccia di centro P e raggio  X


coincide con i punti interni alla sfera di centro P e raggio .

Un insieme U non vuoto è un intorno del punto P se esiste un


numero >0 tale che la boccia di centro P e raggio  è 
contenuta nell’ insieme U, ovvero: P

B(P,)U
U
Sull’asse cartesiano, preso un punto x0, un intorno di x0 deve
INTORNO DI UN
PUNTO contenere l’intervallo ]x0-,x0+[, con >0. P
W

Sul piano preso, un punto P, un intorno di P deve contenere un


cerchio di centro P e raggio .
W non è un intorno di P
Nello spazio, preso un punto P, un intorno di P deve contenere
una sfera di centro P e raggio . a x0- x0 x0+ b

Ogni boccia di centro P è un intorno di P.


Sull’asse cartesiano, preso un punto x0 e >0, l’intervallo
OSSERVAZIONE
]x0-,x0+[
è un intorno di x0.

Dato un punto x0 e un numero reale >0, Esempio:


INTORNO
DESTRO E  Un intorno destro è un intervallo del tipo ]x0,x0+ [ x0 x0+
SINISTRO
 Un intorno sinistro è un intervallo del tipo ]x0-,x0[ x0- x0

Dato un insieme A e un suo punto P, P si dice che è un punto Esempio:


isolato se esiste almeno un intorno di P che non contiene
PUNTO ISOLATO
elementi di A oltre a P, ovvero se  UP / UA-{P}= x0 a b

Dato un insieme A e un punto P, P si dice che è un punto di Esempio:


PUNTO DI accumulazione per A se ogni intorno di P che contiene elementi
ACCUMULAZIONE
di A, ovvero se  UP  UA≠ a b

Ogni punto di un insieme A è di accumulazione per A stesso.


OSSERVAZIONE Gli estremi di un intervallo sono punti di accumulazione per
l’intervallo anche se non sono compresi nello stesso.

2
© Gabbi Enrico
LIMITI e CONTINUITÀ

LIMITE DI UNA FUNZIONE


ARGOMENTO DEFINIZIONE/ENUNCIATO ESEMPLIFICAZIONI

Data una funzione y=f(x) e un punto x0 di accumulazione al dominio


della funzione, si dice che il limite per x che tende ad x0 di f(x) è
uguale ad , ovvero in simboli

LIMITE FINITO DI lim f x   


x x 0
UNA FUNZIONE IN
UN PUNTO se

V Ux V / xUD(f)-{x0}f(x)V


0

(>0 x0>0 / x]x0-,x0+[D(f)-{x0}|f(x)-|<

La definizione di limite di una funzione si può dividere in due parti:


Esempio:
 V … f(x)V
 Ux0V / xUD(f)-{x0}
Dimostriamo che lim 2x  1  3 , dove
x1
f(x)=2x+1 ed x0=1
Pertanto da un qualsiasi intorno V di  piccolo a piacere f(x) Fissato un >0 piccolo a piacere si ha che:
appartiene quell’intorno V (f(x)V). |f(x)-|< ovvero |(2x+1)-3|<
INTERPRETAZIONE
DELLA  |2x-2|< -<2x-2<
DEFINIZIONE La proposizione Ux0V equivale ad individuare l’intorno del
 2-<2x<2+ dividendo per 2
punto x0 che dipende da x0 e da V. Quindi l’intorno U è una

conseguenza della scelta dell’intorno V di .  


1  x  1
Togliendo a tale intorno il punto x0 e intersecandolo con il dominio 2 2
della funzione si è certi di andare a considerare dei valori della Preso =/2 si è individuato l’intorno di 1
variabile x diversi da x0 in cui la funzione è definita.
tale che x]1-,1+[|f(x)-|<

Data una funzione y=f(x) e un punto x0 di accumulazione al dominio


della funzione…
o il limite destro per x che tende ad x0 di f(x) è lim f x   
x x 0
LIMITE DESTRO E ovvero
SINISTRO V Ux0V / xUD(f)-{x0}, x>x0 f(x)V
o il limite sinistro per x che tende ad x0 di f(x) è lim f x   
x x 0
ovvero
V Ux0V / xUD(f)-{x0}, x<x0 f(x)V
La differenza fra le due definizioni di limite destro e sinistro consiste
OSSERVAZIONI
nel considerare un intorno destro o sinistro di x0.

CONDIZIONE Data una funzione y=f(x) e un punto x0 di accumulazione al dominio Esempio:


-
NECESSARIA E
della funzione, il lim f x    esiste se e solo se esistono il limite Nel diagramma precedente  ≠ +,
SUFFICIENTE DI x x 0
pertanto il limite non esiste.
ESISTENZA DEL
LIMITE DI UNA destro lim f x  e sinistro lim f x  e sono entrambi uguali a .
x x 0 x x 0
FUNZIONE

3
© Gabbi Enrico
LIMITI e CONTINUITÀ

LIMITE INFINITI DI UNA FUNZIONE


ARGOMENTO DEFINIZIONE/ENUNCIATO ESEMPLIFICAZIONI

L’infinito è un concetto astratto tale che presa comunque grande


una quantità M, l’infinito ∞ è sempre più grande, ovvero M<∞.
CONCETTO DI x→+∞
INFINITO L’infinito matematico si distingue in:
0 M x
o +∞: preso comunque grande un numero M, M<+∞.
o -∞: preso comunque piccolo un numero m, m>-∞. x→-∞

L’intorno di infinito si indica con le seguenti proposizioni: x m 0


o preso un numero M grande a piacere, l’intorno di +∞ è formato
INTORNO DI da tutti gli x>M.
INFINITO
o preso un numero m piccolo a piacere, l’intorno di -∞ è formato
da tutti gli x<m.

Si consideri una funzione y=f(x), il cui dominio sia illimitato, e un Esempi:


punto x0 di accumulazione al dominio della funzione.

lim f x    equivale ad affermare che


x 

>0 Mx0>0 / x>M |f(x)-|<

lim f x    equivale ad affermare che


x 

>0 mx0>0 / x<-m  |f(x)-|<

lim f x    equivale ad affermare che


x x 0
LIMITI INFINTI
M>0 x0M>0 / x]x0-,x0+[D(f)-{x0}  f(x)>M

lim f x    equivale ad affermare che


x x 0

m>0 x0m>0 / x]x0-,x0+[D(f)-{x0}  f(x)<-m

lim f x    equivale ad affermare che


x 

M>0 Nx0>0 / x>N  f(x)>M

lim f x    equivale ad affermare che


x 

m>0 nx0>0 / x<-n  f(x)<-m

Nel considerare l’intorno di -∞ dopo aver preso un numero m>0


OSSERVAZIONI
comunque grande, -m sarà comunque piccolo.

4
© Gabbi Enrico
LIMITI e CONTINUITÀ

FUNZIONI CONTINUE
ARGOMENTO DEFINIZIONE/ENUNCIATO ESEMPLIFICAZIONI

La funzione y=f(x) si dice continua in un punto x0 appartenente al suo


dominio se y
FUNZIONE  lim f x   f x 0  +
x x 0
CONTINUA
f(x0)
La funzione y=f(x) si dice continua in un intervallo [a,b] se è continua per
ogni x[a,b]. -
Da un punto di vista geometrico, il concetto di continuità di una funzione
OSSERVAZIONE equivale ad affermare che il diagramma della funzione non subisce
interruzioni.
x0 x
CALCOLO DI Dalla definizione di funzione continua, se si vuole calcolare il limite per x x0- x0+
LIMITI DI che tende a x0 di una funzione y=f(x) ivi continua è sufficiente calcolare
FUNZIONI
CONTINUE il valore di f(x0).

La funzione y=f(x) si dice continua da destra in un punto x0 y


appartenente al suo dominio se  lim f x   f x 0 
CONTINUITÀ DA 
xx 0
DESTRA E DA f(x0)
SINISTRA La funzione y=f(x) si dice continua da sinistra in un punto x0
appartenente al suo dominio se  lim f x   f x 0 
x  x 0

x0 x
Dall’analogo teorema sui limiti si deduce che una funzione è continua in
OSSERVAZIONI un punto se se è continua sia da destra che da sinistra. In alternativa
l’eventuale continuità da destra esclude quella da sinistra e viceversa.

PUNTI DI Data una funzione y=f(x) e un punto x0 appartenente al dominio della funzione, x0 si dice punto di discontinuità o
DISCONTINUITÀ singolare se in esso la funzione non è continua. È possibile classificare i punti di discontinuità in tre specie.

Data una funzione y=f(x), un punto x0 si dice punto di discontinuità y


di prima specie se esistono e sono finiti il limite destro e sinistro per  
DISCONTINUITÀ
x che tende ad x0 di f(x) ma sono diversi fra loro, ovvero  
DI PRIMA
SPECIE  lim f x       lim f x          
x x 0 xx 0
+ -
La differenza  - è detta salto della funzione. x0 x

y y
Data una funzione y=f(x), un punto x0 si dice punto di discontinuità
di seconda specie se almeno uno dei due limiti destro e/o sinistro
DISCONTINUITÀ
DI SECONDA per x che tende ad x0 di f(x) sono infiniti o non esistono, ovvero
SPECIE x0 x
 lim f x      lim f x 
x x 0 xx 0
x0 x

Data una funzione y=f(x), un punto x0 si dice punto di discontinuità y


di terza specie se esiste ed è finito il limite per x che tende ad x0 di f(x0)
f(x) ed è diverso da f(x0) oppure in x0 la funzione non è definita,
DISCONTINUITÀ ovvero 
DI TERZA
SPECIE  lim f x     f x 0  oppure  lim f x     x 0  Df 
x x0 xx 0

Un punto di discontinuità di terza specie è detto anche eliminabile, in


quanto è sufficiente ridefinire f(x0)= per renderla continua. x0 x

5
© Gabbi Enrico
LIMITI e CONTINUITÀ

TEOREMI SUI LIMITI


ARGOMENTO DEFINIZIONE/ENUNCIATO ESEMPLIFICAZIONI

TEOREMA DI Se una funzione y=f(x) per x che tende a x0 ammette limite , allora
UNICITÀ DEL
LIMITE questo è unico.

TEOREMA Se una funzione y=f(x) per x che tende a x0 ammette limite ≠0,
DELLA esiste un intorno del punto x0 in cui la funzione assume valori dello
PERMANENZA
DEL SEGNO stesso segno di .

Date tre funzioni y=f(x), y=g(x), y=h(x) tali che


1. esiste un intorno U di un punto x0 in cui f(x)g(x) h(x) per
ogni xU
TEOREMA DEL
CONFRONTO 2. lim f ( x )  lim h( x )  
x x 0 x x 0

allora  lim g ( x )  
x  x0

TEOREMI SULLE FUNZIONI CONTINUE


ARGOMENTO DEFINIZIONE/ENUNCIATO ESEMPLIFICAZIONI

TEOREMA DI Una funzione y=f(x) continua in un intervallo chiuso [a,b] ammette y


BOLZANO- in tale intervallo almeno un punto di massimo assoluto e un punto di
WEIERSTRASS minimo assoluto.

TEOREMA DI Una funzione y=f(x) continua in un intervallo [a,b] assume in tale


CONTINUITÀ DEI intervallo tutti i valori compresi fra il massimo assoluto e il minimo a b x
VALORI assoluto.

Data una funzione y=f(x) tale che


TEOREMA DI
y
1. sia continua in un intervallo [a,b]
ESISTENZA
2. f(a) ed f(b) siano di segni opposti x
DEGLI ZERI a x0 b
allora esiste un valore x0]a,b[ tale che f(x0)=0.

6
© Gabbi Enrico
LIMITI e CONTINUITÀ

OPERAZIONI SUI LIMITI E CONTINUITÀ


ARGOMENTO DEFINIZIONE/ENUNCIATO ESEMPLIFICAZIONI

Date due funzioni y=f(x) e y=g(x) entrambe definite in un intorno del Esempio:
punto x0, se:
lim 2x  1  3 
o lim f ( x )   1 e lim g( x )   2  lim f ( x )  g( x )    1   2 x 1 
x x 0 x x 0 x x 0 
LIMITE DELLA lim 5 x  3  2
SOMMA o lim f ( x )   e lim g( x )    lim f ( x )  g( x )    x 1 
ALGEBRICA
xx0 xx0 x x 0
lim 2 x  1  5 x  3  3  2  5
x 1
o lim f ( x )   e lim g( x )    lim f ( x )  g( x )   
xx0 xx0 xx0

o lim f ( x )   e lim g( x )     lim f ( x )  g( x )   


xx0 xx0 x x 0

Date due funzioni y=f(x) e y=g(x) entrambe definite in un intorno del Esempio:
punto x0, se:
lim 2x  1  3 
o lim f ( x )   1 e lim g( x )   2  lim f ( x )  g( x )    1   2 x 1 
LIMITE DEL x x 0 x x 0 x x 0 
PRODOTTO
lim 5 x  3  2
o lim f ( x )    0 e lim g( x )    lim f ( x )  g( x )    x 1 
xx0 xx0 xx0
lim 2 x  1  5 x  3   3  2  6
x 1
o lim f ( x )   e lim g( x )    lim f ( x )  g( x )   
xx0 xx0 x x 0

Date due funzioni y=f(x) e y=g(x) entrambe definite in un intorno del Esempio:
punto x0, se:
lim 2x  1  3  2x  1 3
o lim f ( x )   1 e lim g( x )   2  0  lim
f ( x)  1 x 1 
  lim 
x x 0 xx0 x x 0 g( x ) 2 lim 5 x  3  2 x1 5 x  3 2
LIMITE DEL x 1 
QUOZIENTE f ( x)
o lim f ( x )   e lim g( x )    lim 0
xx0 xx0 x  x 0 g( x )

f ( x)
o lim f ( x )   e lim g( x )  0   lim  
xx0 xx0 x x 0 g( x )
Dai teoremi sulle operazioni fra limiti deriva che date due funzioni Esempi:
y=f(x) e y=g(x) continue nel punto x0, si ha che: y  2 x  1 è una retta → continua
OPERAZIONI
FRA FUNZIONI o y=f(x)+g(x) è continua in x0
y  x  1 è una retta → continua
CONTINUE o y=f(x)·g(x) è continua in x0
2x  1
o y=f(x)/g(x) è continua in x0, purchè g(x0)≠0 y
x 1
CONTINUITÀ DI Data la funzione y=g(f(x)), se f(x) è continua in x0 e g è continua quoziente di funzioni continue→ continua nel
FUNZIONI
in f(x0), allora g(f(x)) è continua in x0.
COMPOSTE dominio x≠1

Dalle considerazioni fatte si deduce che sono continue nel loro


FUNZIONI dominio le funzioni algebriche razionali intere e fratte.
ELEMENTARI Inoltre si può dimostrare che sono continue nel loro dominio tutte le
CONTINUE funzioni algebriche irrazionali e trascendenti (esponenziali,
logaritmiche, goniometriche)

7
© Gabbi Enrico
LIMITI e CONTINUITÀ

RISOLUZIONE DELLE FORME INDETERMINATE DI FUNZIONI ALGEBRICHE


ARGOMENTO DEFINIZIONE/ENUNCIATO ESEMPLIFICAZIONI

Date due funzioni y=f(x) e y=g(x) definite entrambe in un intorno del Esempi:
punto x0, di cui sono noti i limiti per x che tende a x0, possono realizzarsi lim x  1  0 
x 1 x 2  1 0 
una delle seguenti forme indeterminate non risolvibili con le regole  
FORME
INDETERMINATE sopracitate: x 1 
lim  
x  x 2  1
   ,  0  , 00 ,  0 , 1 
    , 0  ,     0 
    
Si consideri la funzione algebrica razionale intera y=f(x) di equazione Esempi:
FORMA n
f ( x )  a0 x  a1x  ...  an 1x  an n 1
x  

lim 2 x 3  5 x 2  10 x  12  
INDETERMINATA
    PER con a0, a1, …,an numeri reali. Si ha che      lim 2 x 3  
x  
FUNZIONE  a a a 
RAZIONALE lim f ( x )  lim x n   a0  1  ...  nn 11  nn   lim a0 x n x  
 
lim 10 x 3  x 7     
INTERA x   x  
 x x x  x  
7
 lim  x  
x  
ovvero al limite per x che tende a ±∞ del termine di grado massimo

Si consideri la funzione algebrica razionale fratta y=f(x) di equazione Esempi:

N x  2x 3  x  
f (x)  lim  
x   3 x 2  4 x
Dx   
3
con N(x) e D(x) espressioni algebriche intere. Per calcolare il 2x 2
 lim  lim x  
x   3 x 2 x   3

FORMA N x 
lim f ( x )  lim
INDETERMINATA x   x   Dx  2x 2  x 
lim  
   PER i casi sono tre: x   3 x 5  4 x

   1. Il grado di N(x) ha grado maggiore di D(x) → lim f ( x )   2x 2 2
FUNZIONE
x   lim  lim 0
x   3 x 5 x   3 x 3
RAZIONALE 2. Il grado di D(x) ha grado maggiore di N(x) → lim f ( x )  0
FRATTA x  
2x 3  x 
lim  
x   3 x 3  4 x
3. N(x) e di D(x) hanno lo stesso grado: se n e d sono i coefficienti dei 
3
termini di grado massimo rispettivamente di N(x) e di D(x), allora 2x 2 2
 lim  lim 
x   3 x 3 x   3 3
n
lim f ( x ) 
x   d

Si consideri la funzione algebrica razionale fratta y=f(x) di equazione Esempi:

N x  2x 3  x 0 
f (x)  lim  
Dx  x 0 3 x 2  4x
0 
e sia x0D(f) un valore tale che di N(x0)=0 e di D(x0)=0, ; allora (per  lim
 2
x  2 x  1
 lim
 
2x 2  1 1


continuità)
x 0 x  3 x  4  x  0 3 x  4  4
FORMA
INDETERMINATA N(x )  0 
lim  x2 1 0
 0  PER x  x0 D x   0  lim
 
x 1 x 2  5 x  6
0 0
  Per il Teorema di Ruffini i polinomi N(x) e D(x) sono entrambi divisibili  x  1  x  1 x  1  2
FUNZIONE  lim  lim
RAZIONALE per il binomio (x-x0); pertanto si possono scomporre nel modo seguente: x 1 x  1  x  6  x 0 x  6  7
FRATTA  N(x)=N’(x)(x-x0)
x2 1 0 
 D(x)=D’(x)(x-x0) lim  
x 1 x 2  2 x  1
0 
Pertanto semplificando (x-x0) fra numeratore e denominatore si ha:
 lim
x  1  x  1
 lim
x  1  
N(x ) N ' ( x )  x  x 0  N' (x ) x 1
x  1 2 x 0  x  1
lim  lim  lim
x  x0 Dx  x x0 D' x   x  x0  x x0 D' x 

8
© Gabbi Enrico
LIMITI e CONTINUITÀ

ARGOMENTO DEFINIZIONE/ENUNCIATO ESEMPLIFICAZIONI

Si consideri la funzione algebrica irrazionale y=f(x) di Esempi:


equazione lim  x  1  x  3x  
x  
2 2

f ( x )  Ax   Bx 
 lim
 x  1  x  3 x   x  1 
2 2 2
x 2  3x 
con A(x) e B(x) espressioni algebriche tali che,
x  
 x  1  x  3x  2 2


x 2  1  x 2  3x 
lim Ax   lim B x     lim
x  x0 x  x0
x  
x 2
 1  x 2  3x 
x 2  1 x 2  3x
Allora si ha lim f ( x )  lim
x  x0 x  x0
 
Ax   B x        lim
x
x   2
 1  x 2  3x 
FORMA
INDETERMINATA 
1. Si moltiplica e divide per Ax   B x  ottenendo   lim
1 3x

    PER x
x   2
1 x2  3x 
l’espressione 1 3x
FUNZIONE  lim 
IRRAZIONALE lim f ( x )  lim

Ax   B x   Ax   B x    x    2 
 x  1  1   x 2   1  3  

x x0 x  x0
Ax   B x    
  x2   x  
1 3x
2. Per la regola del prodotto notevole [sommadifferenza] si  lim 
x    
 x  1  1   x   1  3  
ottiene  x2  x  
  
Ax   B x  1 3x 1 3x 3
lim f ( x )  lim  lim  lim
x  x0 x  x0  Ax   B x   x     1  
x   1  2   1   
3   x  x  2

2
  x   x  
3. Si svolgono i calcoli a numeratore e si procede al calcolo del 
limite di funzione irrazionale fratta.

9
© Gabbi Enrico
LIMITI e CONTINUITÀ

LIMITI NOTEVOLI
ARGOMENTO DEFINIZIONE/ENUNCIATO ESEMPLIFICAZIONI

I limiti notevoli sono due particolari casistiche di forme indeterminate fra funzioni algebriche e trascendenti:
x
LIMITI NOTEVOLI sin x  0   1
lim
x
  lim 1    1  
x 0
0  x 
 x

LIMITE Esempi:
NOTEVOLE sin x
sin x
lim 1 sin 2 x sin z
x 0 x lim  lim 1
lim x 0 2x z 0 z
x 0 x
sin 2 x 2  sin 2 x
1  cos x lim  lim 
 lim 0 x 0 3x x 0 2  3x
x 0 x  lim
2 sin 2 x 2
  lim
sin 2 x 2

x 0 3 2x 3 x 0 2 x 3
LIMITI NOTEVOLI 1  cos x 1
 lim 
DERIVATI x 0 x2 2 sin2 x  1
lim  z  2x  1 
x
1 2x  1
tan x 2
 lim 1 sin z
x 0 x  lim 1
z 0 z

LIMITE x
Esempi:
NOTEVOLE  1 2
x lim 1    e  1
2x
 x
1 
 1 x 
 x lim  1    lim 1     e 2
lim 1   x  x x x  
x 
 x  

 1
x
lim
e2x  1
 lim
 
2  e 2x  1

 lim 1    e x 0 x x 0 2x
x 
 x e 2x  1
 2  lim  2 1  2
1 x 0 2x
LIMITI NOTEVOLI
 lim 1  x x  e
x 0
DERIVATI
ln1  x 
 lim 1
x 0 x
ex  1
 lim 1
x 0 x
Il numero di Nepero e=2,7182818284… è un numero irrazionale definito dal valore del limite notevole
x
OSSERVAZIONE  1
lim  1    e
x 
 x

10
© Gabbi Enrico
LIMITI e CONTINUITÀ

INFINITI E INFINITESIMI
ARGOMENTO DEFINIZIONE/ENUNCIATO ESEMPLIFICAZIONI

Una funzione y=f(x) è detta infinito in un punto x0 di accumulazione al Esempi:


suo dominio se x 1 x 1
INFINITO y  lim 2 
f x   
2
lim x 4 x  2 x 4
xx 0 L’infinito campione è pertanto
1
Siano y=f(x) e y=g(x) due infiniti in un punto x0 di accumulazione ai loro
x 2
rispettivi domini; se si studia il Si studia
f x  x 1
lim x 2
 4  lim x  1  x  2 n 
x  x0 g x  lim
x 2 1 x 2 x 2  4
CONFRONTO i casi sono tre:
FRA INFINITI x  2n
1. Il valore del limite è un numero reale: i due infiniti hanno lo stesso
x 1 n
ordine.  lim  x  2  
x 2 x  2   x  2 
2. Il valore del limite è  : f(x) ha ordine maggiore di g(x) n
 3  x  2 
 lim   
3. Il valore del limite è 0: f(x) ha ordine minore di g(x)   x  2 
x 2 4

Se n=1 si ha
Dato l’infinito y=f(x) in un punto x0 di accumulazione al suo dominio, si
 3  x  2  3
 lim    
definisce ordine dell’infinito il numero n tale che abbia lo stesso ordine   x  2  4
x 2 4

ORDINE DI UN dell’infinito campione Quindi l’infinito ha ordine 1


INFINITO y  3 x 5  2x 2  x  3 
1
lim 3 x 5  2 x 2  x  3   
x  x0 n x 

3 x 5  2x 2  x  3 3x 5
lim  lim n
Se y=f(x) in un infinito per x che tende a , l’infinto campione per x  x n x  x
OSSERVAZIONE n Se n=5 si ha
stabilirne l’ordine è x .
3x 5
lim  3 l’infinito ha ordine 5
x  x 5
PRINCIPIO DI Il limite della somma algebrica di più infiniti è uguale al limite dell’infinito
ELIMINAZIONE
di ordine maggiore.
DEGLI INFINITI

Una funzione y=f(x) è detta infinitesimo in un punto x0 di Esempi:

INFINITESIMO
accumulazione al suo dominio se y  x 2  4  lim x 2  4  0
x 2
 
lim f x   0 L’infinitesimo campione è pertanto
x  x0
x 2
Si studia
Siano y=f(x) e y=g(x) due infinitesimi in un punto x0 di accumulazione
ai loro rispettivi domini; se si studia il lim
x 2
4   lim x  2  x  2
n
x 2
x  2 x 2
x  2n
f x  Se n=1 si ha
lim
x  x0 g x 
 lim 4  
x  2  4
CONFRONTO
FRA i casi sono tre:
x 2 x  2
INFINITESIMI 1. Il valore del limite è un numero reale: i due infinitesimi hanno lo Quindi l’infinitesimo ha ordine 1

stesso ordine. y  3x 5  2x 2 
lim 3 x 5  2 x 2  0 
2. Il valore del limite è  : g(x) ha ordine maggiore di f(x) x 0

3. Il valore del limite è 0: g(x) ha ordine minore di f(x) lim


3 x 5  2x 2
 lim
x 2  3x 3  2  
n
x 0 x x 0 xn
Dato l’infinitesimo y=f(x) in un punto x0 di accumulazione al suo Se n=2 si ha
2
 3
dominio, si definisce ordine dell’infinitesimo il numero n tale che abbia lo lim x  3 x  2  lim 3 x 3  2  2   
ORDINE DI UN x 0 x2 x 0
INFINITESIMO stesso ordine dell’infinitesimo campione Quindi l’infinitesimo ha ordine 2
x  x0 n

11
© Gabbi Enrico

Potrebbero piacerti anche