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9 IL DOMENICALE

LABIRINTI DELLA COMUNICAZIONE S A B AT O 2 2 M A G G I O 2 0 0 4

Monster, la colpa e il perdono


A GUARDAR BENE SIMULACRI
di Pietrangelo
Don Matteo Buttafuoco
o Grande Fratello?
I
dati parlano chiaro: ci sono due Italie, tele-
visive ma non solo. C’è quella che ha guar- Registi e sceneggiatori fanno a gara per rappresentare i tormenti della coscienza umana. Da Monster Achille contro Ettore,
dato Don Matteo (media ascolti superiore nell’eterno Polemos
ai 7 milioni) e c’è quella che si è appassionata a a Mystic River, da Dogville a Kill Bill, prospettive e risposte sulla responsabilità, sul rimorso, sulla vita
«P
olemos è di tutte le cose padre, e
Il Grande Fratello (media superiore agli 8). Si
le“regala” la possibilità di essere giudicata zato del regista di Pulp Fiction, violenza e gli uni rivela dei e gli altri uomini,
potrà anche sorridere, ma il problema c’è ed è
senza gli alibi di una riduzione sociologica morte chiamano una giustizia primitiva e gli uni fa schiavi e gli altri liberi».
culturale, quindi è grave. Nella stessa serata di
e in questo riconosce a ognuno la dignità di implacabile e le sottigliezze di chi si giustifi- Così sentenziava Eraclito di Efeso tra il VI e il
giovedì, quasi fianco a fianco. La casa chiusa
essere umano a cui corrisponde il diritto di ca in nome dell’amore o della miseria non V secolo avanti Cristo. Era il suo il Logos che
gestita da Barbara D’Urso, con i muscoli fac-
essere giudicati. È chiaro che l’unico esito hanno spazio alcuno. si faceva parola, il ragionamento che si espli-
ciali incipriati, strozzati in una ridente paresi,
possibile, date queste premesse, è un casti- Ma allora dove cercare, nel panorama citava: la filosofia come l’hegeliana nottola
carichi di acido lattico, mentre su Raiuno il
go di stampo veterotestamentario che si del cinema di questa stagione, un ritratto di Minerva, l’uccello notturno che viene do-
parroco investigatore Terence Hill, amico del-
estende anche a chi ancora non ha il lume dell’uomo che ne rispetti tutta la dignità po il giorno. Troy, il film di Wolfgang Peter-
l’animo umano, mette i puntini sulle i dello
della ragione. senza dimenticarne la miseria e la possibi- sen che sta per invadere le sale cinematogra-
scoramento che ha cacciato qualcuno nell’e-
lità di male? A parere di chi scrive bisogna fiche italiane, ripercorre le note vicende nar-
nigma di puntata, e lo dissolve. Piacciono en-
Ritratto dell’uomo, con dignità lasciare gli spazi della contemporaneità più rate nell’Iliade. Il polemos, la guerra tra
trambi, a due pubblici diversi: è il dramma,
Apparentemente vicino a Dogville, ma o meno realisticamente rappresentata da Troiani e Achei, Achille contro Ettore.
forse di sempre, soprattutto, però, del nostro
in realtà più sensibile e meno intellettual- tanti registi e sceneggiatori per gettarsi tra Non sappiamo come Brad Pitt, scelto
presente. Per capire il dramma, bisogna risa-
mente astratto, è l’ultimo capolavoro di le onde impetuose dell’oceano e nella pia- dal regista per impersonare il ruolo di Achil-
lirne il corso: la tv è industria culturale, perciò
Clint Eastwood. Mystic River disegna una nure sconvolte dalle battaglie della Terra di le, interpreterà la scena del duello in cui l’in-
sgocciolamento diluito di riserve concettuali
parabola esistenziale complessa attraverso Mezzo. Sulla nave del“capitano coraggio- vincibile eroe uccide Ettore. Quello che col-
concentrate a monte, ai vertici dove è respon-
le vicende di tre uomini segnati dalla violen- so” Russell Crowe (Master and Comman- pisce però è l’estrema attualità delle parole
sabilità dei colti, auspicabilmente anche colti-
za. Nella fredda periferia dove vivono der di Peter Weir), un uomo che non teme di che i due eroi si scambiano poco prima della
vatori, elaborare idee. Don Matteo incarna il
Jimmy, Dave e Sean il male entra durante prendere decisioni impopolari, ma neces- sfida. Omero, il vate cieco della cui esistenza
pensiero tradizionale, valori rodati per millen-
l’infanzia (Dave viene rapito da due pedofi- sarie ed è pronto a risponderne e farne ri- la storia nulla sa, mostra la spietatezza del-
ni cui si deve se il carrozzone del mondo, no-
li e violentato) e continua a stendere i suoi spondere, il gesto dell’individuo, giusto o l’eroe, rivela in versi dall’odore acre, odore
nostante tutto, è ancora in pista. L’arcivesco-
tentacoli sull’adolescenza e sulla maturità sbagliato che sia, parte dalla consapevolez- amaro del sangue che sta per scorrere, come
vo Caffarra ha ricordato che, qualora ce ne li-
dei protagonisti, come una macchia che za che ogni uomo ha un destino in una certa il polemos sia un germe innato nel cuore
berassimo, non ci sarebbe un fuori ove trova- Monster: così Charlize Theron, a destra nella foto insieme a Christina Ricci, ha vinto l’Oscar 2004
non si può cancellare e che l’uomo è desti- misura sempre misterioso. La responsabi- dell’uomo. Inestirpabile. Ma altresì come
re una D’Urso a consolarci con le sue specia- come migliore attrice. In basso, il regista Clint Eastwood catechizza Laurence Fishburne in Mystic River
nato ad assumersi liberamente in tutta la lità personale, quindi, è una sfida accettata diversamente, nel cuore di ogni uomo, viva
lità. Quando il pensiero tradizionale filtra ai

È
uscito da un paio di settimane nelle ne cinematografica, però, ci accorgiamo sua tragica evidenza. Questo vale soprattut- per ardimento e per grandezza di cuore, il sentimento della pietas. Altrettanto ine-
piani più bassi, dall’iperuranio della filosofia
sale, preceduto dagli incensi dell’O- che questa pellicola è solo l’ultima di una to per il personaggio di Sean Penn. Jimmy è con un occhio all’avventura e l’altro alla Pa- stirpabile: scintilla tenace sotto la polvere
all’etere televisivo, si semplifica, certo, ma re-
scar assegnato all’attrice protagonista serie che ha affrontato, in modo più o meno un delinquente pentito, ma prima ha ucciso tria e alle famiglie. Weir, in questo molto dell’odio. Come nelle parole di Ettore, poco
sta forte. Don Matteo è l’Italia che si ricorda di
(la bellissima Charlize Theron, imbruttita e diretto, il tema della colpa e della responsa- un traditore; vedrà sua figlia uccisa proprio aiutato dai testi di partenza, i bei romanzi di prima dello scontro mortale, quando si ri-
sé, che ha percezione di esistere tutti i giorni, a
ingrassata per l’occasione), Monster, della bilità, a partire da storie molto diverse, dal figlio dell’uomo assassinato; lui, però, Patrick O’Brian, pur senza mettere a tema volge ad Achille: «Io, sappilo, non intendo
prescindere da Nassiriya e da Shanghai. Reli-
regista e sceneggiatrice Patty Jenkins. È la spesso scabrose come quella di Monster, non lo sa e prima ucciderà il suo amico ap- specificamente il problema della colpa rie- far strazio di te selvaggiamente se ti tolgo la
gione o no, con la serie dedicata al prete inve-
storia della “prima serial-killer donna degli muovendosi come un pendolo tra gli estre- parentemente colpevole. Decisamente si sce a centrare una caratterizzazione dei vita, ma dopo averti spogliato delle armi fa-
stigatore la gente scopre la verità nella fiction,
Stati Uniti”, processata e giustiziata un paio mi della deresponsabilizzazione totale e tratta di un altro modo personaggi e delle loro mose, darò indietro il cadavere agli Achei. E
ritrova il suo quotidiano lavoro, le fatiche, le
d’anni fa per l’omicidio di sette uomini. della condanna senza appello. Se, infatti, la di guardare all’uomo, azioni con una profon- così fai anche tu!». Come tesoro sepolto e
risposte che sa darsi da sé, ma che una spinta-
La tesi dell’autrice del film, sostenuta posizione di Patty Jenkins sposa una sorta alla sua miseria e alla dità e verità che colpi- introvabile nella risposta di Achille: «Non
rella narrativa aiuta a tenere allenate. Sono i
in modo evidentemente unilaterale, è che di determinismo sociologico solo apparen- sua grandezza. Jimmy, scono cuore e mente. c’è tra leoni ed uomini alleanza, né lupi ed
motivi per cui la serie si è rivelata la più solida
la protagonista Aileen Wuornos fosse in temente magnanimo, è interessante vedere infatti, intuisce un lega- Come fanno anche agnelli vanno d’accordo, ma si vogliono
controprogrammazione alla Casa.
qualche modo una vittima della sua storia che all’altro estremo la situazione è egual- me tra il lutto che l’ha gli eroi grandi e piccoli male a vicenda senza tregua. Tra noi non ci
A differenza di quello tradizionale, il
familiare e non solo, una donna alla quale mente senza via d’uscita. L’alternativa, colpito e il suo passato de Il ritorno del re, pro- saranno impegni giurati, prima uno dei due
pensiero debole, quando filtra nella cultura
la società, gli eventi e le violenze subite aliena da ogni compromesso (ma forse an- (e quindi riconosce al- tagonisti di un’impre- deve cadere e saziare la sete di sangue».
di massa, diventa pensiero flaccido, casca-
hanno tolto ogni possibilità di scegliere, in- che da un po’ di umano buonsenso), è Dog- meno in modo confuso sa disperata, la distru- Il resto è noto. La morte di Ettore, lo
me popoloso che segue i ragazzi del bordel-
dirizzandola verso l’omicidio con impla- ville, pellicola che porta al limite la ricerca la relazione tra atti e zione dell’anello del scempio. Ma ecco il vecchio re Priamo, pa-
lo di Canale 5 – ci sono altri postriboli da
cabile necessità. del regista danese Lars Von Trier attraverso scorrere degli eventi), potere, che giunge infi- dre di Ettore, recarsi da solo al campo degli
sbirciare in diretta, ma quello che ha dato i
È evidente che ci troviamo di fronte a una messa in scena volutamente antireali- ma non può capire dav- ne al suo compimento. Achei,chiedere il cadavere del proprio figlio,
piaceri a Taricone resta il primo e più rino-
una concezione dell’uomo e del mondo in stica, ma fortemente drammatica ed effica- vero di quale natura es- I personaggi dell’ulti- risvegliare in Achille l’umana pietas. L’ulti-
mato. È l’Italia che cerca la fusion di corpo e
cui, per difendere il valore di una vita uma- ce. Nella crudele e spietata visione di Von so sia; l’esito del suo mo capitolo della saga mo saluto prima dell’oblio. Questo racconta
spirito al bagno turco e che si arena – provia-
na (quella dell’assassina), da una parte si è Trier l’uomo ha il dono/maledizione di una percorso all’interno del de Il Signore degli Anel- con immutato dolore il polemos che travol-
mo a scovare l’anglolatinismo adatto – nel
disposti a mettere in secondo piano quelle libertà fatalmente disposta al male. La citta- film diventa quello di li, infatti, sono chi più ge in ogni epoca, la differenza è solo tra chi
mental pipping.
delle sue vittime (per lo più violenti e sfrut- dina di Dogville è popolata da uomini e un eroe tragico e negativo che, assumendo chi meno segnati dall’imperfezione e dal vede nel nemico un avversario degno di ri-
Tra Don Matteo e Big Brother, più che
tatori) e dall’altra si priva quello stesso in- donne (ma anche bambini e infanti) che pienamente in sé il peso della colpa, prende peso dei loro errori. Grazie al sostegno l’u- spetto e chi una cosa da umiliare nell’an-
un testa a testa, è un testa a coda.
dividuo di una vera libertà. La colpa indivi- compiono scelte e atti terribili (l’asservi- però definitivamente la strada del male. no dell’altro, però, sanno farsene carico, nientamento.
Paolo Braga
duale viene cancellata in nome di una pie- mento della straniera, lo stupro e il tradi- La visione di Eastwood, grandiosa e ter- consapevoli che l’unica colpa imperdona- Achille trapassa con la sua spada il collo
tas irragionevole e disonesta che, per di- mento) e sulla base di essi vengono giudi- ribile, ha il respiro di un dramma shake- bile è quella di chi perde la speranza e certi di Ettore: «E ora cani e uccellacci ti trascine-
fendere l’uomo dalle conseguenze del suo cati senza possibilità di perdono. Qui la re- speariano e gli echi della tragedia greca che che la morte non è comunque l’ultima paro- ranno sconciamente».
IL FRANCOBOLLO “peccato” (ma è chiaro che in una simile sponsabilità, dunque, ha il peso di una con- chiude l’uomo in un intreccio di fato e li- la. E in questo intreccio di verità umana e
visione questo concetto è estraneo) lo pri- danna che non lascia spazio né al penti- bertà dagli esiti quasi sempre negativi. Un capacità di raccontare una grande avventu-
Koda salta con noi va di ogni responsabilità, riducendolo a mento di chi ha compiuto l’errore né alla accenno meritano, anche se la sua forma ra, che il frutto della penna di Tolkien e di
prodotto di circostanze più o meno favore- magnanimità di chi deve amministrare il volutamente e provocatoriamente antirea- quella degli sceneggiatori del film, il dilem- LETTERE
A
dimostrazione del fatto che l’intratte-
nimento è ormai globale, nel senso voli della sua esistenza. Ben poca cosa sa- castigo. Una volta che il giudizio è emesso listica richiederebbe un’analisi più ap- ma della colpa trova una via d’uscita ina- CORSARE
che ci insegue attraverso tutti i media rebbe l’uomo se questo fosse davvero il non c’è appello e la natura stessa dell’uomo profondita, i due capitoli di Kill Bill: qui, ab- spettata che esalta la libertà e, nello spazio
e gli ambienti in cui viviamo, Disney dà vita a suo destino... anche perché la società in sembra condurlo inevitabilmente al male e bandonata ogni fine ricerca psicologica o di un racconto cinematografico di altissimo
un’efficace versione interattiva di uno degli cui tutto si consuma prevede una pena quindi alla morte. esistenziale dell’aspetto soggettivo della livello, rende giustizia all’uomo nella sua
ultimi film prodotti. E così la perigliosa avven- senza appello, la morte. La gente di Dogville è miserevole quan- colpa, Tarantino si concentra sulla sua im- gloria e miseria. • Caro Eugenio
tura del ragazzo trasformato in orso diventa
un percorso affidato all’attenzione e all’abilità
Dando un’occhiata alla passata stagio- to la prostituta Wuornos, ma Von Trier placabile oggettività. Nel mondo estremiz- Luisa Cotta Ramosino
e ora che farai?
di chi vuole farsene protagonista: vale a dire,

«Le donne, i cavallier, l’arme, C


aro Eugenio Scalfari. Potevi almeno
bambini dai tre anni in su che riceveranno aspettare, prima di raccogliere i tuoi
questo cd-rom, presumibilmente acquistato articoli dal 1955 a oggi in «5 preziosi
dai genitori. volumi», come dice la pagina pubblicitaria
Abbiamo visto titoli Disney più geniali e di Repubblica, con una fraseologia ormai
più raffinati. Questo è nella media, buona,
della produzione ordinaria. Il che significa
molti spunti di gioco, buona percentuale di in-
teresse mantenuto nel tempo, alto coinvolgi-
gli amori» di Frank Frazetta fantozziana, da televendita trash che nep-
pure Roberto da Crema.
Potevi almeno aspettare, prima che le
redazioni, nel panico, sguinzagliassero una
mento affettivo per chiunque si fosse goduto Orrori e terrori a ricordare che il nostro è sì il migliore dei mondi possibili a caso, Mirella Serri, per redigere l’apologia
il film. G. R. sull’Espresso: «50 anni controcorrente», un
noniche e vestite da sarte perennemente a di draghi nemici dell’uomo. e per i disegni western (gli unici dove final- uomo, una storia, un racconto che «prende
Koda fratello orso, Action game, Disney corto di stoffe – divengono oggetti nelle Frazetta, invece, prova l’esperimento mente la luce squarcia le ombre della bru- le mosse a metà degli anni Cinquanta», le
Interactive, 2004, per Pc Windows mani (letteralmente) di guerrieri tirannici, su carta e su tela. Ci mette l’uomo – ci met- ghiera e il nero delle caverne). Né sono cer- mosse prese da «un giornalista di razza»,
prede prostrate ai piedi di barbari sangui- te sempre l’uomo – e quel che ne risulta è to da dimenticare nemmeno i suoi disegni che ha fatto «una lunga carriera», insom-
gni e sanguinari o regine al cui confronto un uomo simile alla belva, in un panora- di ambientazione fantascientifica, alcuni ma, «il Nostro», dice Mirella scodinzolando,
quella di Saba era una dilettante. Sensuali ma dove pietà e misericordia non esistono dei quali gustosissimi (come Moon Rider, con la n maiuscola, perché «come tutti i
ÁGON e seminude, sono sovente lascive negli perché davvero non possono esistere. dove un cavaliere pararomano carica, lan- grandi scrittori il Nostro è anche un abile
sguardi e nelle movenze; ma altrettanto Saccheggiando liberamente nel mon- cia in resta, due enormi trogloditi simili a mentitore».
Sulla natura dell’acqua spesso sussurrano innocenza, se non tal- do degl’incubi della storia parallela, Fra- dei troll per salvare una maliarda da urlo, il Pensa te, dandoti del mentitore è riusci-
volta addirittura leggiadria. Sono vittime, zetta disegna lo stato di natura «nasty, bru- tutto sulla superficie del nostro satellite).

D
all’acqua provengono i germi, i nu- ta a far passare il concetto che sei uno scrit-

I
clei primi da cui sbocciò la vita. Iddio terrori delle sue matite emergono dalle più che messaline, di mondi improbabili. tish and wild» di Thomas Hobbes in cui Ma il vero love affair Frazetta l’ha avu- tore, e pure grande, che furbetta. Comun-
stesso, peraltro, ci pare di vederlo brume. I suoi barbari si stagliano su cime Per loro la trappola è sempre pronta a scat- l’uomo si misura con il caos, il disordine, la to con il barbaro Conan di Cimmeria crea- que «lo stile Scalfari non sciopera mai». E
affogare e riemergere come la più colossale innevate, deserti aridi, paludi senza tem- tare dietro l’angolo, anche quando imper- natura brada in uno scontro impari che to da Robert E.H. Howard. I suoi Conan so- però potevi aspettare, o Nostro, già che sei
balena bianca, spruzzare dalle sue fauci gi- po, mondi sconosciuti. Un suo disegno sonificano il ruolo delle mangiauomini o però lo vede tenere bene le posizioni. Una no davvero sublimi (nel senso del bello arrivato a ottant’anni sopravvivendo illeso a
gantesche i brillanti flutti che, suddividendosi piuttosto famoso, The Neanderthal, ritrae la delle succhiasangue della progenie di Li- sfida che poi però l’uomo vince, trionfan- evaporato in un orrido splendente che dà ogni dialogo con io, potevi aspettare, e non
prima della caduta e del rimbalzo, sarebbero carica di un gruppo di cavernicoli sfuggiti a lith. Difficile che siano volgari anche do sui suoi brutali, ma stupidi nemici, se è vertigini, proprio come lo intendeva l’e- costringere il delfino Ezio Mauro, direttore
divenuti qualche stirpe di nautici, di alati o di ogni legge scientifica (?) per popolare storie quando, dotatissime e rotondissime, giac- vero – com’è naturalmente vero – che i be- stetica romantica). di Repubblica, nonché prefatore dei prezio-
ometti zampettanti. Già, poiché l’essere uo- immaginarie. Lui è Frank Frazetta, fra i ciono schiave impaurite ma ammiccanti stioni non ci sono più e invece l’uomo sì, e Il cimmero dai capelli corvini è del resto si volumi, a impantanarsi, per forza, in
mo proviene dalle acque, da un improvviso maestri dell’illustrazione heroic fantasy, 76 (tipo non-farlo-ma-fallo-in-fretta). la vera incarnazione di strambe circonlocuzioni classificatorie, de-
addensamento di questa causa il soffio calo- anni lo scorso 9 febbraio (nacque a quell’universo ucronico scrivendo un mondo dove «ci sono i diretto-
roso del Padre e di quelle sente premere in Brooklyn nel 1928). Colpito da diverse pa- La rivincita dell’uomo in cui l’uomo non do- ri che fanno i giornali, e ci sono i direttori che
petto sempre una sorta di malinconia. Ora ralisi nel corso degli anni, ha oramai la ma- I cattivi di Frazetta sono sempre credi- vrebbe esserci, pena l’e- scrivono. Poi c’è Eugenio Scalfari», ossia
questi nostri ragazzi a Madrid tornano, nella no destra inservibile. E così ha imparato a bilmente cattivi e i suoi buoni… quali sono stinzione, e in cui invece uno «che i giornali li ha costruiti pezzo per
vasca colma di cloro mordicchiante, che con- disegnare solo con la sinistra. i buoni? I suoi set sono imperterritamente c’è; il rozzo, ma per nulla pezzo con l’assemblaggio di uomini, idee,
suma e affila la pelle, alle origini della creazio- Dal 9 giugno 2001 le sue creazioni – gotici, ma che dico, di più: angoscianti e stupido uomo che, mal- moduli e innovazioni, e li ha anche scritti».
ne. Filippo Magnini, quell’acuminata faccia, ti quadri, disegni a colori, bozzetti e studi in claustrofobici, nonostante cantino mondi grado tutto, prelude, dal- Potevi aspettare, con tutto questo daffare
vince con nobiltà i 100 stile libero scalzando bianco e nero – sono raccolte ed esposte in infiniti, spazi aperti e universi paralleli. l’era hyboriana in cui che avevi e ancora hai, tra pezzi da incastra-
dal podio sua sovranità Van den Hoogen- un museo, The Frank Frazetta Museum, di I suoi habitat preferiti sono infatti gl’im- abita, al trionfo del gene- re, e assemblaggi, moduli, uomini, mosse,
baand che detiene il record mondiale e sigla il East Stroudsburg, in Pennsylvania, aperto possibilia di “quando l’uomo non c’era” ep- re umano sulla brutalità innovazioni, lo stile Scalfari. Potevi aspetta-
nuovo miglior tempo dei nostri. Italia che col- il sabato e la domenica (dalle 11,00 alle pure c’è. Nelle sue preistorie, più anacroni- e sulla beluinità che av- re e per esempio scrivere un libro, un altro
leziona fiondate di medaglie di ogni fatta, 16,00 ora locale) dalla primavera al fine stiche che ucroniche, i guerrieri si scontra- verrà un giorno nel no- ancora, un monologhetto dialogato tra te e
preferibilmente nobili, insomma. Ma non vi- settimana che precede il Natale ($10,00 no con i titani; e i dinosauri, i lucertoloni, i stro tempo, storico. Schopenauer, tra te e te. Potevi aspettare,
vacchiamo troppo, le Olimpiadi sono ai pressi l’ingresso). Quest’anno il museo ha ria- mostri e le mille altre creature abnormi e gi- Frazetta si è interes- prima di dare la stura alle frasi fatte della
e i campioni hanno aggiustato corpo e prepa- perto i battenti il 1° maggio. gantesche nate dal suo genio visionario sfi- sato anche a J.R.R. piaggeria giornalistica, prima di questa foto
Qui sopra: Moon Rider. In alto: l’inimitabile Conan di Frazetta
razione atletica per quell’evento. Ce lo spiega In realtà, la struttura esisteva già nella dano in lotte impari le spade, le asce e le Tolkien, ha ritratto dei lapidaria in bianco nero e cinque, preziosi
alla mercé di un mostro impossibile. Impossibile dubitare del vincitore
bene il ragazzotto Galenda, arrivato alle spal- metà degli anni Ottanta del secolo scorso, lance di piccoli (al loro confronto) uomini, Tarzan imperdibili, non ma mortuari volumi. Potevi aspettare per-
le dell’olandese volante: intervistato da due ma, dopo un piccolo, pericoloso incendio, comunque decisi a vendere cara la pelle. per di più ingentilito, incivilito, urbanizza- ha lasciato in pace nemmeno Dracula e i ché il sommo Indro Montanelli si è scritto il
simpaticoni della RAI egli – terzo in Europa, è stata completamente rinnovata e modifi- Tempi da incubo, fra pterodattili e to. E Cro-Magnon e non Neanderthal. lupi mannari, ed è il primo, mitico dise- necrologio da solo, senza mai pensare di
mica coca e pop corn – fa la faccia torva e dice cata. Ora è un omaggio permanente alla scimmioni giganteschi, sauri come basili- Il mondo a briglia sciolta – dove la furia gnatore dell’incredibile Vampirella. farsi rilegare e storicizzare anzitempo. Pote-
che ha fatto un tempo ignobile, da schifo: sua arte. Visionaria e inquietante, quanto schi e nemici sovrannaturali. Tutto è in- degli elementi di pianeti ancora giovani e Una capatina al museo vale proprio la vi aspettare, ma devi aver avuto paura che
questo è l’animo di colui al quale la Moira sus- inconfondibile e inimitabile. somma avvolto dall’oscurità in queste ere immaturi tempra gli uomini sferzandoli e pena di farla. Se non altro per ricordarsi altri, dopo di te, non lo avrebbero fatto. Po-
surra successi che verranno. Per il resto ce lo Frazetta graffia la carta con un tratto remote che provvidenzialmente sono sta- frustandoli – finirebbe infatti per estingue- quale avrebbe potuto essere il mondo di tevi aspettare, ma comprendo, magari ave-
dicono proprio i tempi: il Rosolino che arriva sporco perfettamente adatto ai personaggi te fatte prima dell’uomo. L’uomo non sa- re quella razza (la nostra) di esseri implumi morte preparato per l’uomo da Crom, la vi bisogno di riempire lo spazio della tua bi-
trafelato terzo nei 200 misti dovrà viaggiare in cupi che la sua fantasia mette in scena e rebbe infatti sopravvissuto un secondo a e deboli cioè fortissimi. L’arte di Frazetta lo divinità guerriera e insensibile alle preci blioteca con cinque volumi, cinquanta cen-
terra greca almeno 6 secondi sotto la quota colora con nuance di (t)orrida maestria quelle razze animali che sono l'incompa- ricorda puntualmente. Anzi lo sottolinea. che Conan, più che venerare, sfida com- timetri di costole in similpelle, in cui poterti
ottenuta per stare alle caviglie dello statuni- per mascherare sfondi, scenari e partico- tibilità stessa con l’umanità, bestie di Frank è noto per le copertine del famo- piaciuto. Un mondo che invece è fortuna- specchiare felice e finalmente, più o meno,
tense Michael Phelps. Insomma, chi parlerà lari. Frazetta, infatti, sussurra e cela, inve- fronte ai primi resti fossili delle quali non è so periodico horror statunitense Creepy (in tamente andato diversamente. L’ucronia, scrittore. Potevi aspettare, non hai aspetta-
con Lui faccia a faccia sott’acqua attende il ce che svelare. I suoi eroi (ma sono eroi?) mancato chi ipotizzò trattarsi di giganti Italia Zio Tibia), un po’ meno per i fairy ac- del resto, serve anche a questo. • to, e ora, da morto, che farai?
momento dell’Olimpiade fatale. Tirteo sono tenebrosi, le sue donne – sempre giu- per fortuna estinti, di demoni terrificanti o coccolati fra le grazie di fanciulle da pin-up Samwise Massimiliano Parente

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