Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Gesù ha detto che nel Regno del Padre suo ci sono “molti posti” e
che Lui andava a “prepararci un posto”.
I “molti posti” non si devono intendere in termini numerici, essendo
l’aldilà una dimensione priva di spazio, ma in termini di “varie
dimensioni d’esistenza per l’anima” a seconda dei diversi gradi
vibratori d’energia.
Quando si muore, l’anima vibra in modo differente a seconda di
come ha vissuto ed è attratta da quella stessa onda vibratoria di cui
è composta; ecco i vari gradi di beatitudine, o di purificazione, o di
dannazione.
E’ importante, quindi, su questa terra preparare la propria anima a
livelli vibratori molto elevati, con un’ascesi spirituale e un distacco
da ciò che è materiale (cibo, oggetti, persone…) e soprattutto con la
frequenza ai Sacramenti, per eccellenza all’Eucarestia che ci
assimila sempre più a Cristo, la più eccelsa e sublime onda
vibratoria. Ecco perché Egli ci dice che “ci prepara un posto”! Ci
rende cioè capaci di vibrare a quella stessa intensità della
dimensione soprannaturale che ci aspetta.
L’Eucarestia, la preghiera, le opere buone modificano in splendore
e spessore il nostro corpo di energia, formando pian piano il “Corpo
glorioso di resurrezione” già su questa terra.
Mosè, per particolare privilegio che gli veniva dall’aver contatto
diretto col Signore, irradiava luce e splendore dal suo volto, che
abbagliava chi lo guardava, tanto da doversi velare.
Chi non è stato capace di giungere a tale elevata vibrazione, avrà
modo all’aldilà di continuare l’ascesi per la sua elevazione, fino a
raggiungere il giusto grado di vibrazione.
Il peccato, sotto le sue varie forme e gradi, apporta un
cambiamento in questo nostro corpo di energia; e come c’è
splendore e irraggiamento in un corpo in grazia di Dio, così ci sono
colori tenebrosi in un corpo energetico di un peccatore, che attira
già su questa terra esseri tenebrosi per quella famosa Legge
dell’affinità, per cui si attira il simile. E più si pecca e più aumentano
gli esseri tenebrosi che insidiano la vita di quell’individuo, fino a
rendergliela infernale già su questa terra; e invano cercherà rimedi
umani a quella sua condizione.
1
Se si muore in questa situazione, l’anima sarà attirata nei vortici
energetici della sua stessa vibrazione.
Anche i legami d’amore-odio che si sono annodati su questa terra e
non si sono sciolti prima di morire, saranno perpetuati all’aldilà con
grandi sofferenze.
E’ necessario sempre ricordare che il perdono “scioglie” e il rancore
“lega”.
All’aldilà, l’anima vede chiaramente a che stadio di crescita sia e
per luce e grazia divina può ancora perfezionarsi, semprechè non
abbia rifiutato volontariamente l’amore del Padre, non sia ostinata a
voler vivere nella sua terribile situazione che le procura solo
disperazione.
In Paradiso, l’ego non esiste più, poiché lo spirito è altamente
sviluppato, anche se a gradi differenti per ogni anima che così gode
differenti gradi di beatitudine.
In Purgatorio, persistono tracce di ego a gradi differenti per ogni
anima, a seconda della sua situazione al momento della morte. Lo
spirito non è ancora altamente sviluppato, ma a vari gradi, crescerà
man mano che l’ego si ridurrà.
Nella condizione infernale, l’ego è “cresciuto” a tal punto da
soffocare del tutto la scintilla divina; l’ego, nelle sue più alte forme di
odio, di bramosìa, ecc., assume sfumature sempre più orribili di
disperazione e, avendo volontariamente rigettato l’amore, viene
automaticamente a ritirarsi da lui la scintilla divina che in vita
attenuava un po’ la sua disperazione.
Non sta scritto che la pena più grande dei dannati è quella di non
poter vedere Dio e che i puri di cuore vedranno Dio?
Il grado di purezza di un’anima determinerà il grado di beatitudine,
perché potrà percepire la presenza divina a vari livelli.
2
IL MONDO FENOMENICO E IL MONDO SPIRITUALE
3
INNO ALLA MORTE
4
IL TRIONFO DELL’AMORE