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SOMMARIO

Introduzione 5
Organigramma della conferenza di consenso 7
Metodologia 9
Le figure coinvolte e i loro compiti 9
Le domande per la giuria 10
Le fasi dell’organizzazione 10
La preparazione delle relazioni degli esperti 10
La selezione della letteratura 11
QUESITO 1:
Qual è la definizione della Medicina Narrativa? 13
Premessa 13
Raccomandazione 13
Motivazioni 13
Bibliografia 17
QUESITO 2:
Quali sono le metodologie e gli strumenti utilizzati nella Medicina Narrativa? 18
Premessa 18
Raccomandazione 18
Motivazioni 18

A cura di:

direttore responsabile
ROBERTO NAPOLETANO
vice direttore
ROBERTO TURNO
Allegato al n. 7
24 feb.-2 mar. 2015
reg. Trib. Milano n. 679 del 7/10/98

Febbraio 2015 3
Bibliografia 19
QUESITO 3:
Quale può essere l’utilità della Medicina Narrativa e in quali ambiti e contesti? 20
Premessa 20
Raccomandazione 20
Motivazioni 20
Bibliografia 21
Raccomandazione per la formazione 22
Premessa 22
Raccomandazione 22
Motivazioni 22
Raccomandazione per la ricerca 22
Premessa 22
Raccomandazione 22
Motivazioni 22
Glossario 23
Allegato - Relazioni degli esperti 24

4 Febbraio 2015
Introduzione

L
a narrazione può essere riferita alla Tra le diverse accezioni di narrazione che hanno
pratica della medicina in diversi modi diritto di cittadinanza in medicina, la conferenza
e in vari contesti. Tutti legittimi; è di consenso ha ristretto il suo interesse alle
necessario tuttavia che non vengano pratiche attinenti al contesto clinico-assistenzia-
confusi concettualmente e operativa- le. Non sono state prese in considerazione sia la
mente. La conferenza di consenso ha convocato narrazione in senso formale-letterario, sia quella
cultori, a vario titolo, di “Medicina Narrativa”, che fa dei vissuti patologici oggetto di conversa-
con lo scopo di favorire un chiarimento concet- zione. La prima vede nella narrazione letteraria
tuale, delimitando un ambito rispetto al più va- (ma estesa anche ad altri linguaggi, come il cine-
sto spettro di pratiche narrative in medicina. In ma, le serie televisive ecc.) uno strumento per la
concreto, la conferenza ha sollecitato gli esperti crescita di consapevolezza rispetto a tutte le
a trovare risposte condivise a tre quesiti: defini- dimensioni antropologiche e sociali della patolo-
re la Medicina Narrativa a cui facevano riferimen- gia e della cura. Facoltà mediche hanno introdot-
to; descrivere le metodologie e gli strumenti to corsi di letteratura o sessioni cinematografi-
utilizzati; indicare gli ambiti nei quali si dispone che per la formazione di futuri professionisti
di prove di utilità dimostrata. sanitari. La seconda accezione di narrazione
Fondamentalmente la Medicina Narrativa si de- prende invece le mosse dal bisogno di racconta-
marca dalle pratiche terapeutiche che si colloca- re e lo favorisce. Il sito “ilmiolibro.it” vi fa esplici-
no al di fuori della medicina nell’accezione più tamente riferimento: “Perché abbiamo tutti una
diffusa che si qualifica come scientifica. Non vuol storia da raccontare”. Soprattutto sente questo
essere, quindi, annoverata tra le medicine alter- bisogno chi è stato visitato da malattia destabiliz-
native o complementari, né pone in discussione zante e ha intrapreso un periglioso cammino
la medicina nella sua massima tensione di rigore terapeutico. Ai nostri giorni il web ha democra-
metodologico, quale si esprime nel movimento tizzato questo tipo di “conversazioni”, favoren-
della Evidence-Based Medicine (EBM). Aderisce do la nascita di blog tra malati, tra professionisti
alla richiesta che qualsiasi trattamento sia giustifi- della cura, tra cittadini a vario titolo coinvolti. Il
cato in base a prove di efficacia (evidence), anche neologismo “blogterapia” esprime efficacemen-
se ogni approccio ha diritto di modulare le pro- te il beneficio che persone coinvolte in questi
ve secondo criteri appropriati. scambi dichiarano di ricevere dalla pratica della
In senso molto generale, la Medicina Narrativa narrazione.
(Narrative-Based Medicine - NBM) non è antagoni- L’oggetto della conferenza di consenso è stato
sta di quella basata sulle prove di efficacia (EBM). invece, in senso più ristretto, la narrazione quale
Ne riconosce però i limiti. Come altri movimen- elemento costitutivo del percorso di cura forma-
ti sviluppatisi in Occidente negli ultimi decenni to da diagnosi-terapia-riabilitazione-palliazione.
(ad esempio, il movimento delle Medical Humani- Molti elementi del vissuto umano di malattia han-
ties, della bioetica, la Slow Medicine, la personaliz- no bisogno di essere tenuti in considerazione.
zazione delle cure, la medicina centrata sul pa- Diverse istanze avanzate dal vasto ventaglio delle
ziente, ecc.), cerca una via per recuperare quelle scienze umane proclamano il loro diritto di com-
dimensioni della cura che vengono metodologi- pletare l’approccio riduzionistico di una medici-
camente messe tra parentesi dalla medicina basa- na come scienza naturale: la psicologia, l’antropo-
ta sulle scienze della natura. Da questo punto di logia culturale, la sociologia - per non parlare
vista EBM e NBM si completano, non si elidono dell’etica e del diritto - chiedono di diventare
né si svalutano reciprocamente. Risultano per- parte integrante del processo di cura. La narra-
tanto fuori luogo sia atteggiamenti polemici nei zione non si confonde con queste esigenze, ma si
confronti di trattamenti misurati con il criterio aggiunge a esse, anche perché la narrazione non
delle prove scientifiche di efficacia sia svalutazio- è una disciplina ma una pratica transdisciplinare.
ni opposte (ad esempio: “Fateci sapere quando Le risposte ai quesiti della conferenza di consen-
guarirete polmoniti con le narrazioni”). so sono finalizzate a individuare questa specifici-

Febbraio 2015 5
tà e a descrivere le competenze in questo ambi- della narrazione richiesta dalla Medicina Narrati-
to che si richiedono oggi per i professionisti che va è riconducibile alla domanda: il processo di
vogliano esercitare la “buona medicina”. cura è stato finalizzato a erogare una prestazio-
La Medicina Narrativa in ambito clinico si demar- ne sanitaria (magari anche a debellare una malat-
ca, pertanto, da una generica esortazione rivolta tia), oppure a rispondere a una persona malata?
ai professionisti della cura a lasciare che il pazien- Per questo la Medicina Narrativa non si limita a
te “si racconti”... Non si tratta di aggiungere alle esortare i sanitari a un atteggiamento accoglien-
pratiche terapeutiche richieste da una corretta te e filantropico nei confronti del bisogno di
medicina un tempo dedicato alla narrazione, ma- raccontare che può avere il malato (e che questi
gari riconducendo anche questa alla generica può soddisfare attraverso altri canali, come quel-
categoria di “umanizzazione della medicina”. La li riconducibili alla medicina narrativa nel senso
nozione di tempo che sta a cuore alla Medicina che abbiamo chiamato di “conversazione” o
Narrativa non è quella cronologica, bensì il tem- scambio sociale); né la Medicina Narrativa può
po qualificato che nella lingua greca si esprime essere confinata nella formula semplicistica di un
con il termine kairòs (contrapposto a krònos). tempo supplementare da dedicare alle narrazio-
ni. Richiede piuttosto una competenza per discri-
Questa precisazione può disinnescare resisten-
minare tra le narrazioni che confluiscono nella
ze ad accogliere la Medicina Narrativa da parte
pratica quelle disfunzionali da quelle funzionali,
di operatori sanitari che si esprimono con l’obie- che promuovono una medicina “sobria-rispetto-
zione: “Ma chi mi dà il tempo per ascoltare le sa-giusta” (come richiesto da Slow Medicine). La
narrazioni dei pazienti (e dei familiari!), quando Medicina Narrativa non richiede solo buona vo-
mi viene contabilizzato il tempo da dedicare alla lontà, ma apprendimento metodico.
visita?”. Delimitando l’ambito di quella che, a buon
La Medicina Narrativa va ricondotta a una moda- diritto, può essere chiamata Medicina Narrati-
lità diversa di fare ciò che oggi è richiesto dalla va nel più vasto scenario della presenza della
“buona medicina”, così che tutte le fasi del pro- narrazione nei territori di cura, la conferenza
cesso di cura siano “tagliate su misura” della di consenso si propone di favorire l’adesione
persona malata. Non si potrà affermare che sia dei professionisti sanitari al movimento che
stata fatta “medicina narrativa” sulla semplice intende integrare la narrazione al processo di
base di una valutazione empirica di quanto tem- cura. Apre inoltre un percorso di ricerca relati-
po è stato utilizzato da chi riceve le cure per le vo alle metodologie più appropriate e alle pro-
sue narrazioni. Il criterio per valutare la qualità ve di efficacia. ●

6 Febbraio 2015
Organigramma della conferenza di consenso

Responsabile del progetto


Domenica Taruscio (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Promotore
Centro Nazionale Malattie Rare - Istituto Superiore di Sanità
Coordinatori
Franca D’Angelo (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Amalia Egle Gentile (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Nicola Vanacore (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Comitato scientifico
Pierluigi Brustenghi (ASL 2 Umbria, Foligno)
Guido Giarelli (Università Magna Graecia, Catanzaro)
Roberto Lala (Città della Salute e della Scienza di Torino, Torino)
Gaia Marsico (Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Chieti)
Sasha Perugini (Syracuse University, Firenze)
Stefania Polvani (ASL 10, Firenze)
Domenica Taruscio (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Alfredo Zuppiroli (ASL 10, Firenze)
Autori e relatori della conferenza
Pierluigi Brustenghi (ASL 2 Umbria, Foligno)
Lorenza Garrino (Università degli Studi di Torino, Torino)
Guido Giarelli (Università Magna Graecia, Catanzaro)
Roberto Lala (Città della Salute e della Scienza di Torino, Torino)
Mariella Lombardi Ricci (Facoltà Teologica, Torino)
Gaia Marsico (Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Chieti)
Domenica Taruscio (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Coautori
Francesco Corea (ASL 2 Umbria, Foligno)
Anna Maria Delpiano (ASL 2 Liguria, Savona)
Marta De Santis (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Valerio Dimonte (Università degli Studi di Torino, Torino)
Giorgia Fenocchio (Città della Salute e della Scienza di Torino, Torino)
Silvano Gregorino (Università degli Studi di Torino, Torino)
Ilaria Lesmo (Università degli Studi Milano-Bicocca, Milano)
Paola Montanari (Università degli Studi di Torino, Torino)
Elisa Picco (AUSL Valle d’Aosta, Aosta)
Patrizia Rustighi (ASL 2 Liguria, Savona)
Francesca Scapinelli (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Mirella Taranto (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Supporto bibliografico
Alessandra Ceccarini (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Maurella Della Seta (Istituto Superiore di Sanità, Roma)

Giuria

Presidente
Sandro Spinsanti (Istituto Giano, Roma)

Febbraio 2015 7
Segretari
Franca D’Angelo (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Marta De Santis (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Membri del panel
Giovanna Artioli (IPASVI - Federazione Nazionale Collegi Infermieri, Roma)
Renza Barbon Galluppi (UNIAMO FIMR onlus, Federazione Italiana Malattie Rare, Roma)
Marco Bobbio (ANMCO, Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, Cuneo)
Paola Caruso (SIFiR, Società Italiana Fisioterapia e Riabilitazione, Roma)
Fabrizio Consorti (SIPeM, Società Italiana di Pedagogia Medica, Roma)
Michele Cortelazzo (Università degli Studi, Padova)
Claudio Cricelli (SIMG, Società Italiana di Medicina Generale, Firenze)
Mauro Doglio (Istituto Change, Torino)
Raffaele Felaco (CNOP, Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi, Napoli)
Umberto Giani (Università degli Studi di Napoli Federico II, Napoli)
Raimondo Ibba (FNOMCeO, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Roma)
Federica Monti (ESTAV-SUDEST, Siena)
Sabrina Nardi (Coordinamento nazionale Associazioni dei Malati Cronici, Cittadinanza Attiva, Roma)
Maddalena Pelagalli (APMAR Onlus, Associazione Persone con Malattie Reumatiche, Roma)
Ciro Ruggerini (SIDiN, Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo, Reggio Emilia)
Maria Rosa Strada (AIOM, Associazione Italiana di Oncologia Medica, Pavia)
Luigi Tarani (SIP, Società Italiana di Pediatria, Roma)
Maria Vaccarella (King’s College, Londra)
Antonio Virzì (Società Italiana di Medicina Narrativa, Catania)
Comitato di scrittura: Sandro Spinsanti (Presidente), Umberto Giani (Vicepresidente), Marco Bobbio,
Michele Cortelazzo, Mauro Doglio, Maddalena Pelagalli, Antonio Virzì
Segretario del Comitato di scrittura: Franca D’Angelo
Segreteria scientifica
Franca D’Angelo (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Marta De Santis (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Amalia Egle Gentile (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Nicola Vanacore (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Segreteria tecnico-organizzativa
Linda Agresta (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Sara Bernabovi (Havas PR, Milano)
Fabrizio Marzolini (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Chiara Mattavelli (Havas PR, Milano)
Norina Serpa (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Giorgio Vincenti (Istituto Superiore di Sanità, Roma)
Finanziamento
La conferenza di consenso è stata organizzata e sostenuta economicamente nell’ambito del progetto
“Laboratorio sperimentale di medicina narrativa”, coordinato dal Centro Nazionale Malattie Rare
(CNMR) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), i cui partner sono l’Azienda Sanitaria Locale (ASL) 10 di
Firenze, la European Society for Health and Medical Sociology (ESHMS) e la Pfizer Italia.

8 Febbraio 2015
Metodologia

L
a conferenza di consenso è stata rea- zionati dal comitato promotore sulla base di
lizzata secondo lo standard definito criteri di autonomia intellettuale, rappresentativi-
dal Consensus Development Program tà, autorità in campo scientifico e levatura mora-
dei National Institutes of Health (NIH) le e culturale in modo da garantire la necessaria
statunitensi. La metodologia seguita multidisciplinarietà e multiprofessionalità, ha avu-
è descritta nel manuale metodologico “Come to il compito di:
organizzare una conferenza di consenso” del ● sottoscrivere un regolamento di discussione

Sistema Nazionale Linee Guida, disponibile al che descrivesse le procedure da applicare all’in-
seguente link: http://www.snlg-iss.it/cms/files/ma- terno del panel stesso;
nuale_metodologico_consensus_0.pdf. ● esaminare le relazioni preparate dagli esperti;
● assistere alla presentazione e alla discussione
Le figure coinvolte e i loro compiti delle relazioni durante la celebrazione della con-
Nella promozione, organizzazione e svolgimen- ferenza di consenso;
to della conferenza di consenso sono stati coin- ● discutere, redigere e approvare il documento

volti diversi soggetti, i cui compiti sono di segui- preliminare di consenso da presentare al mo-
to descritti sinteticamente. mento della chiusura della conferenza;
● redigere e approvare il documento definitivo
Il promotore (composto da ricercatori del di consenso secondo le modalità e i tempi previ-
Centro Nazionale malattie Rare dell’Istituto Su- sti dal regolamento.
periore di Sanità) si è occupato di: All’interno del panel giuria è stato identificato un
● promuovere la conferenza;
comitato di scrittura che ha provveduto alla
● organizzarne le varie fasi all’interno di un pro-
redazione del documento definitivo, integrando
gramma; le raccomandazioni del documento preliminare
● individuare i membri del comitato tecnico-
con la premessa e le motivazioni.
scientifico;
● individuare i membri del panel-giuria;
Gli esperti sono stati selezionati in base alle
● definire una politica precisa riguardo al conflit-
loro competenze specifiche sui temi da trattare
to di interessi e alla politica editoriale; individuati dal promotore e dal comitato tecni-
● definire gli argomenti da trattare e assegnarli
co-scientifico, ovvero:
● la definizione di Medicina Narrativa;
ai diversi esperti;
● le metodologie e gli strumenti utilizzati nella
● fornire le indicazioni e il supporto metodologi-
co agli esperti per la preparazione delle relazioni Medicina Narrativa;
● l’utilità, gli ambiti e i contesti (esperienze appli-
da presentare al panel giuria;
● garantire la sostenibilità economica della rea-
cative).
lizzazione della conferenza di consenso; Gli esperti hanno redatto relazioni di sintesi
● garantire la divulgazione mediatica delle linee delle prove scientifiche disponibili per ciascun
di indirizzo. tema loro assegnato, relazioni che sono state
consegnate alla giuria prima della celebrazione
Il comitato tecnico-scientifico, composto
della conferenza e che sono state successivamen-
da membri di riconosciuta esperienza e rappre-
te presentate durante la discussione pubblica. Le
sentatività individuati e invitati dal promotore, si
relazioni sono state elaborate sulla base di una
è occupato di:
revisione della letteratura effettuata mediante
● designare gli esperti che hanno presentato le
una strategia di ricerca sviluppata in modo siste-
relazioni su singoli argomenti durante la confe- matico dagli esperti documentalisti del Settore
renza di consenso; Documentazione dell’Istituto Superiore di Sani-
● formulare, in accordo con il comitato promo-
tà. Le informazioni estratte dai singoli studi sono
tore, i quesiti da sottoporre agli esperti del state sintetizzate in tabelle specifiche per cia-
panel-giuria. scun quesito.
Il panel giuria, composto da 20 membri sele- Per facilitare la convergenza di competenze mul-

Febbraio 2015 9
tidisciplinari, più esperti hanno collaborato alla Al termine delle presentazioni, durante il pome-
stesura delle relazioni, e le stesse relazioni sono riggio del primo giorno e la mattina e il pomerig-
state condivise tra tutti gli autori. gio del secondo giorno, la giuria si è riunita a
Uno/due autori hanno poi presentato le relazio- porte chiuse per redigere e approvare una boz-
ni alla conferenza, figurando come relatori nel za delle raccomandazioni, sulla base delle proce-
programma. dure stabilite nel regolamento.
Le fasi di preparazione del materiale da parte Il documento preliminare è stato presentato dal
degli esperti e di circolazione delle bozze delle presidente della Giuria a tutti i partecipanti nella
relazioni sono state curate dai coordinatori del- mattina del terzo giorno nell’ambito del Second
la conferenza; la segreteria organizzativa, a sua International Congress “NARRATIVE MEDICINE AND
volta, ha coordinato le fasi logistiche e operative RARE DISEASES” (13 giugno 2014, ISS, Roma).
della conferenza. Successivamente il comitato di scrittura, nomina-
to dalla Giuria, ha stilato la bozza del documen-
Le domande per la giuria to definitivo di consenso, integrando le racco-
Il comitato tecnico-scientifico, in accordo con il mandazioni contenute nel documento prelimina-
promotore, ha definito i quesiti ai quali la giuria re con le relative motivazioni. La bozza è stata
doveva dare risposta nel proprio documento fatta circolare tra i membri della Giuria per
conclusivo (vedi paragrafo successivo, Le fasi del- consentire suggerimenti e/o integrazioni. Una
l’organizzazione): volta raggiunto l’accordo, il documento definiti-
1. Qual è la definizione di Medicina Narrativa? vo è stato pubblicato sul sito del Centro Nazio-
2. Quali sono le metodologie e gli strumenti nale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sani-
utilizzati nella Medicina Narrativa? tà (www.iss.it/cnmr).
3. Quale può essere l’utilità e in quali ambiti e La preparazione
contesti (esperienze applicative)? delle relazioni degli esperti
Le fasi dell’organizzazione Per favorire il lavoro degli esperti e garantire
Il formato utilizzato per realizzare la conferenza l’uniformità nella presentazione delle prove
di consenso è quello standard sviluppato dai scientifiche sui diversi argomenti, l’Istituto Supe-
National Institutes of Health statunitensi. Se ne riore di Sanità ha realizzato una revisione siste-
indicano sinteticamente le fasi principali. matica della letteratura, aggiornata all’8 maggio
Il promotore ha individuato e invitato sia i mem- 2013.
bri del comitato tecnico-scientifico sia i membri Sono state interrogate le banche dati Medline ed
della giuria, identificando poi, sulla base dei quesi- EMBASE senza applicare limiti.
In Medline, il termine “Narrative Medicine” è
ti formulati da parte del comitato tecnico-scienti-
stata ricercato con l’utilizzo di descrittori MeSH
fico, una serie di temi sui quali invitare gli esperti
e combinando parole libere tratte dal linguaggio
a produrre le proprie relazioni.
naturale:
Il comitato tecnico-scientifico ha individuato i
● Medicina narrativa come descrittore MeSH
nominativi degli esperti che sono stati formal-
(Narration), limitando a descrittore principale
mente invitati a partecipare alla conferenza da
(/MJ) e a parola libera (Narrative Medicine)
parte del promotore. ● Terapia narrativa come descrittore MeSH
Gli esperti, in base alle indicazioni metodologi- (Narrative Therapy)
che fornite dal promotore (vedi paragrafo La
preparazione delle relazioni degli esperti) hanno Il descrittore MeSH “Narration” include le se-
raccolto le prove scientifiche disponibili sugli guenti espressioni:
argomenti loro assegnati e hanno preparato le ● Ethics, Narrative;

relazioni, che sono state consegnate alla giuria ● Medicine, Narrative;


● Narrations;
nel mese precedente la conferenza.
● Narrative Ethics;
La conferenza si è svolta nell’arco di due giorna-
● Narrative Medicine.
te e mezzo. Nel corso della prima giornata, alla
presenza della giuria, gli esperti invitati hanno La ricerca è stata completata nell’archivio Emba-
presentato le proprie relazioni in un dibattito se combinando Narrative e Medicine a parola
pubblico che ha previsto uno spazio dedicato libera ed eliminando i doppioni degli articoli già
alla discussione. reperiti in Medline.

10 Febbraio 2015
L’interrogazione delle banche dati ha prodotto dell’afferenza dell’autore, del tipo di articolo,
un file di 1669 record relativi a titoli e abstract. della definizione di Medicina Narrativa, delle mo-
Il promotore, tramite il team di coordinamento, dalità di elaborazione della definizione, eventuali
ha fornito agli esperti precise indicazioni meto- implicazioni e/o commenti, conflitti di interesse
dologiche sulle modalità di selezione delle fonti e fonti di finanziamento;
da includere in bibliografia. Gli Autori hanno ● per il quesito 2, la tabella richiedeva l’indicazio-

selezionato i titoli dei lavori pertinenti, integran- ne della citazione bibliografica (studio, anno),
doli con riferimenti bibliografici da loro stessi dell’afferenza dell’autore, del tipo di articolo,
individuati. della definizione di metodologia e riferimento
del proponente, dell’ambito di applicazione,
La selezione della letteratura eventuali implicazioni e/o commenti, conflitti di
Le indicazioni fornite ad autori e co-autori per la interesse e fonti di finanziamento;
● per il quesito 3, la tabella richiedeva l’indicazio-
selezione degli studi sono state le seguenti:
● per il primo quesito:
ne della citazione bibliografica (studio, anno),
dell’afferenza dell’autore, del tipo di articolo,
- selezionare gli articoli, se nell’abstract è presen-
dell’ambito di applicazione medica, della metodo-
te la definizione di Medicina Narrativa o l’indica-
logia utilizzata e delle caratteristiche dei soggetti
zione che tale definizione sia inclusa nell’articolo; in studio, eventuali implicazioni e/o commenti,
● per il secondo e terzo quesito:
conflitti di interesse e fonti di finanziamento.
- selezionare gli articoli se nell’abstract è esplicita- In tutti i casi sono stati forniti esempi di compila-
ta una metodologia applicata a un gruppo di 3 o zione delle tabelle sinottiche.
più soggetti (escludere i case-report);
- selezionare gli studi che riguardano malattie Il promotore ha fornito anche indicazioni su
rare e cronico-degenerative. come strutturare le relazioni, che dovevano pre-
vedere i seguenti capitoli:
Per sintetizzare le informazioni relative agli studi ● Abstract;
selezionati, gli autori e coautori hanno utilizzato ● Introduzione;
delle tabelle sinottiche specifiche per ciascun ● Excursus;
quesito: ● Implicazioni;
● per il quesito 1, la tabella richiedeva l’indicazio- ● Commenti;
ne della citazione bibliografica (studio, anno), ● Conclusioni. ●

Febbraio 2015 11
QUESITO 1

Qual è la definizione della Medicina Narrativa?

P
remessa Approccio terapeutico. È
Fondandosi sul stato sviluppato in ambito psi-
dualismo cartesia-
La narrazione cologico, psicoterapeutico, psi-
no, che distingue è lo strumento canalitico, psichiatrico, neurolo-
mente e corpo, la gico e neuropsichiatrico, si con-
medicina contemporanea spes- fondamentale figura come una sorta di tera-
pia alternativa o complementa-
so ha messo al centro del pro- per acquisire, re rispetto ad altre forme di
cesso di cura gli aspetti tecni-
co-scientifici e le conoscenze comprendere e integrare terapia. Questo tipo di approc-
del professionista sanitario, cio si fonda sull’idea che il pro-
concentrandosi sul “disease”,
i diversi punti di vista cesso psicoterapeutico sia fon-
damentalmente uno scambio di
ovvero sulla malattia come con- di quanti intervengono significati e che i testi delle nar-
cettualizzata dalla scienza medi-
ca, e non tenendo sufficiente- nella malattia razioni dei pazienti non abbia-
mente conto degli aspetti relati- no un senso univoco ma una
vi a “illness” e “sickness”, ovve-
e nel processo di cura pluralità di significati possibili
ro del vissuto soggettivo del che dipendono dai processi di
paziente e dei familiari e della creazione di senso tra terapeu-
percezione sociale della malat- mentale per acquisire, compren- ta e paziente, dove però il pun-
tia. La medicina narrativa, pre- dere e integrare i diversi punti di to di vista privilegiato appare
supponendo una concezione vista di quanti intervengono nella essere principalmente quello
unitaria della natura umana, malattia e nel processo di cura. Il del terapeuta. Diversi tentativi
rappresenta un’importante ri- fine è la costruzione condivisa di sono stati fatti per dare consi-
sorsa per modificare questo un percorso di cura personalizza- stenza e chiarezza all’approccio
quadro. La Medicina Narrativa, to (storia di cura). terapeutico1-2, anche se, a oggi,
infatti, permette che le voci di La Medicina Narrativa (NBM) si non sembra possibile ricavare
tutti i soggetti coinvolti nel pro- integra con l’Evidence-Based Me- una definizione univoca del con-
cesso di cura siano accolte e dicine (EBM) e, tenendo conto cetto di terapia narrativa3.
contribuiscano a una narrazio- della pluralità delle prospettive, Approccio di tipo umanisti-
ne condivisa. È però necessario rende le decisioni clinico-assisten- co-narratologico. Fa capo
individuare una definizione con- ziali più complete, personalizzate, principalmente ai lavori della
cettualmente univoca e operati- efficaci e appropriate. dottoressa americana Rita Cha-
vamente precisa per questo ti- La narrazione del paziente e di ron, che definisce la medicina
po di intervento, in modo da chi se ne prende cura è un ele- narrativa come un’arte di tipo
renderlo utilizzabile dal perso- mento imprescindibile della medi- umanistico che permette di ri-
nale sanitario e condivisibile cina contemporanea, fondata sul- conoscere, interpretare ed es-
nelle pratiche di cura. la partecipazione attiva dei sogget- sere spinti all’azione dalle diffi-
ti coinvolti nelle scelte. Le perso- coltà dei pazienti. In diversi arti-
Raccomandazione ne, attraverso le loro storie, di- coli e testi4 la Charon sostiene
ventano protagoniste del proces- che la dimensione narrativa è
Con il termine di Medicina Narra- so di cura. parte integrante del processo
tiva (mutuato dall’inglese Narrati- di cura e prevede, da parte del
ve Medicine) si intende una meto- curante, la capacità di utilizzare
dologia d’intervento clinico-assi- Motivazioni competenze narrative. Le impli-
stenziale basata su una specifica QUATTRO APPROCCI TEORI- cazioni di questo approccio pe-
competenza comunicativa. La nar- CI. Esistono quattro approcci teo- rò non si fermano all’ascolto
razione è lo strumento fonda- rici alla Medicina Narrativa. della narrazione del paziente,

Febbraio 2015 13
ma si ampliano proponendo rale che modella la realtà defini- CIO TERAPEUTICO. Il ruolo
pratiche narrative che favori- ta “clinica” e l’esperienza che il della narrazione nella terapia
scano la riflessione del profes- malato fa della propria malat- neurologica, psichiatrica e neu-
sionista su se stesso, con i col- tia. A partire da queste conside- ropsichiatrica è certamente
leghi e una comunicazione più razioni assume particolare im- fondamentale, al punto che si
chiara tra medicina e società. portanza la differenza tra disea- può affermare che l’origine
L’approccio proposto dalla se, illness e sickness10. Le storie stessa di questi approcci tera-
Charon apre a stimolanti rifles- non si limitano, infatti, a raccon- peutici affonda le proprie radici
sioni in relazione alla definizio- tare le esperienze di malattia nella narrazione clinica. Ne con-
ne stessa di narrazione e alla ma le costituiscono, collegan- segue che qualsiasi definizione
‘autenticità’5 della stessa, non- do l’esperienza del singolo al di “terapia narrativa” deve te-
ché a rischi potenzialmente pre- più generale contesto di senso ner conto della lunga esperien-
senti in un uso non sufficiente- in cui esse avvengono. Questo za maturata in questi ambiti.
mente meditato del concetto6. approccio ha sviluppato un’im- Tuttavia, si possono riscontra-
Approccio di tipo fenome- portante tipologia dei modelli re alcuni elementi di debolezza
nologico-ermeneutico. Af- di analisi narrativa, mettendo in di questo approccio, consisten-
fonda le sue radici nella feno- luce il rapporto tra l’ordine ti, prima di tutto, nella mancan-
menologia husserliana, in Hei- temporale e la rappresentazio- za di una definizione univoca e
degger, nell’ermeneutica di Ga- ne narrativa e sottolineando la condivisa del concetto di tera-
damer e nella filosofia di Ricoe- pia narrativa. Accanto a ele-
ur e Taylor. Questo approccio menti sui quali vige un consen-
mette in discussione l’idea di so generale (la rilevanza del-
una pretesa oggettività della Nelle linee l’esperienza del paziente per
modalità di utilizzare le narra- di indirizzo definire il significato dei sinto-
zioni di malattia: le narrazioni mi, la necessità della presa in
non sono principalmente uno sono stati considerazione del contesto so-
strumento per raccogliere ma- cio-culturale per la loro inter-
teriali da elaborare successiva- considerati pretazione, l’importanza della
mente, ma rappresentano il diversi approcci narrazione come strumento ca-
modo in cui le persone si orien- pace di far emergere storie al-
tano rispetto ai significati e di teorici ternative), ve ne sono altri sui
conseguenza rispetto alle azio- quali manca un’ampia condivi-
ni e alle scelte7. L’incontro clini- sione (la valenza politica e di
co può così essere letto in chia- struttura e la coerenza testuale giustizia sociale della terapia, il
ve ermeneutica8 come caratte- nella loro connessione con le ruolo del terapeuta in qualità
rizzato da una molteplicità di funzioni delle narrazioni in rap- di esperto, la relazione fra tera-
testi dotati di natura interattiva porto ai diversi contesti sociali, pia narrativa e altri tipi di tera-
e dialogica. La pluralità dei signi- psicologici e culturali11. Ha an- pia)13.
ficati rimanda alla pluralità dei che studiato le modalità di co- Ma soprattutto, l’esperienza e i
punti di vista espressi dalle nar- struzione delle “trame terapeu- princìpi che stanno alla base
razioni e l’esito dell’incontro di tiche”12, che costituiscono lo dell’uso della narrazione nella
questa molteplicità narrativa spazio di una continua rinego- cura del disagio psichico o del
può essere una co-costruzione ziazione di strutture di significa- disturbo mentale (dove la tera-
di senso, a patto che il curante ti tra curanti e pazienti. L’esito pia narrativa persegue finalità
sia in grado di facilitare la condi- più rilevante di questo approc- direttamente terapeutiche del-
visione delle storie e la loro cio è quindi l’idea della narra- la malattia mentale) difficilmen-
comprensione. zione come una co-costruzio- te possono estendersi al cam-
Approccio socio-antropolo- ne (costruzione condivisa) in po della cura delle malattie ra-
gico. È frutto dell’applicazione cui le diverse visioni alternati- re e cronico-degenerative (do-
dell’antropologia e della socio- ve, incontrandosi, permettono ve la medicina narrativa si pre-
logia allo studio della medici- una nuova comprensione della senta come metodologia d’in-
na9. Parte dal presupposto che malattia. tervento clinico, i cui effetti te-
la medicina sia un sistema cultu- ESCLUSIONE DELL’APPROC- rapeutici di tipo collaterale o

14 Febbraio 2015
secondario sono conseguenze promuovere una “cultura di per acquisire, comprendere e
intenzionali delle finalità di al- partecipazione e di diritto”; integrare i diversi punti di vista
tra natura primariamente per- 4. una metodologia dal grande di coloro che sono coinvolti
seguite). valore pedagogico per medici e nel processo di cura, finalizzan-
Gli altri approcci presentati, sanitari, pazienti e caregiver: do questo intervento al miglio-
senz’altro più omogenei e com- promuovere Medicina basata ramento del processo di cura
patti, si prestano meglio a offri- sulle narrazioni implica costrui- stesso, nella direzione di una
re una definizione coerente di re percorsi educativi e progetti maggiore efficacia, appropria-
Medicina Narrativa, basata sul- che prevedano la partecipazio- tezza e condivisione.
la competenza narrativa. Per ne attiva di pazienti, familiari, La Medicina Narrativa, intesa
questi motivi, in queste racco- associazioni e abbiano rilevan- in questa accezione, è apparsa
mandazioni si è escluso l’ap- za in termini di salute pubblica. capace di accogliere e condivi-
proccio terapeutico. I quattro La giuria, dopo approfondita di- dere le narrazioni di tutti i sog-
approcci non sono inconciliabi- scussione, ha scelto di fare pro- getti coinvolti nel processo di
li e coesistono in diversi inter- pria la prima delle definizioni cura, ed è sembrata uno stru-
venti. presentate nella prima relazio- mento capace di unire il piano
MOTIVAZIONI PER LA SCEL- ne14, motivando questa scelta tecnico-scientifico rappresenta-
TA DELLA PRIMA DEFINIZIO- come segue: to dalla EBM, rivolto al tratta-
NE. Sono state fornite alla giu- La definizione di medicina nar- mento clinico della malattia (di-
ria diverse definizioni della me- sease), con quello dell’esperien-
dicina narrativa: za diretta e unica del paziente
1. una metodologia d’interven- e dei familiari, che vivono la
to clinico-assistenziale che con- Il professionista realtà soggettiva della malattia
sidera la narrazione come uno che utilizza (illness). La logica alla base del
strumento fondamentale di ac- concetto qui accolto di Medici-
quisizione e comprensione del- la Medicina Narrativa na Narrativa unisce quindi le
la pluralità di prospettive che acquisizioni dell’approccio uma-
intervengono nell’evento-malat- deve avere specifiche nistico narratologico, centrate
tia, finalizzata a un’adeguata rile- competenze comunicative sull’importanza di ascoltare
vazione della storia della malat- con rispetto le storie di malat-
tia che, mediante la costruzio- e relazionali tia e di considerarle a tutti gli
ne condivisa di una possibile effetti un elemento fondamen-
trama alternativa, consenta la tale del processo di cura15 con
definizione e la realizzazione di rativa come intervento sanita- quelle delle riflessioni fenome-
un percorso di cura efficace, rio in senso lato, basato su nologico-ermeneutiche, che
appropriato e condiviso (storia competenze comunicative, è mettono in evidenza come le
di cura); apparsa soddisfare pienamente strutture di senso risultino dal-
2. uno strumento dal valore la connessione, sviluppata du- l’interazione e dalla fusione del-
epidemiologico e organizzativo rante la discussione, tra narra- le diverse narrazioni16 e con
(nel senso che può contribuire zione e comunicazione e ha quelle di tipo socio-antropolo-
a rilevare i miglioramenti orga- permesso di mettere in chiaro gico, che mettono l’accento sul-
nizzativi necessari) che può da- l’importante concetto che la la molteplicità dei livelli, clinico,
re visibilità ai diritti violati, ai medicina narrativa non consi- personale e sociale (sickness)
bisogni inevasi, integrare i dati ste principalmente in attività, all’interno dei quali si svolge la
quantitativi su accessibilità ai pure importanti, che facilitino comunicazione sanitaria17.
servizi e qualità della cura e del- la raccolta di bisogni e l’indivi- È risultato anche evidente che
la vita; duazione di violazione di diritti il professionista che utilizza la
3. un momento culturale attra- e la loro restituzione, di occa- Medicina Narrativa deve posse-
verso la presa di coscienza e sioni pedagogiche per persona- dere specifiche competenze co-
conquista-restituzione di dirit- le sanitario, parenti e caregiver, municative e relazionali che gli
ti, in particolare del diritto ad ma è un intervento che utilizza permettano di facilitare le nar-
avere voce, che può favorire la narrazione del pazienti, dei razioni di pazienti e familiari, di
situazioni di empowerment e familiari e degli stessi curanti mettere in relazione e integra-

Febbraio 2015 15
re le diverse istanze che emer- ne), di matrice britannica. La sia sull’insieme delle pagine del-
gono da queste narrazioni e di seconda denominazione è cer- le singole lingue, ricercando la
individuare in esse i punti rile- tamente più esatta e meno sequenza esatta di parole (rac-
vanti per costruire un percor- equivoca di “medicina narrati- chiudendo, quindi, l’espressione
so di cura efficace, appropriato va”, dato che in italiano narrati- indagata tra virgolette), dà i se-
e condiviso18. vo significa “che narra”, oppu- guenti risultati (vedi tabella 1).
MOTIVAZIONE DELLA SCEL- re “che è proprio del narrare”, È necessario prendere atto che
TA DELLA DENOMINAZIONE e non “che si basa sulla narra- la scelta della denominazione è
“MEDICINA NARRATIVA”. Ol- zione”. Tuttavia, il tipo ormai avvenuta, in modo irre-
tre alla formalizzazione di una “Medicina Narrativa” è molto versibile, anche se tacito. Un
definizione, la giuria si è trova- più utilizzato di “Medicina basa- tentativo di proporre una deno-
ta a dover decidere la denomi- ta sulla narrazione” ed è dizio- minazione diversa da quella or-
nazione dell’oggetto trattato. ne ormai consolidata, con una mai consolidata difficilmente
Sia in ambito anglofono, sia in distribuzione che supera l’80% porterebbe a un mutamento
quello italiano (e, in misura di- delle occorrenze rilevate in sia nell’uso comune sia nell’uso
versa, anche in altre aree lingui- ogni lingua, in italiano, come an- medico, dato che le scelte lessi-
stiche), sono in uso, infatti, due che in inglese e nelle altre mag- cali, anche se imprecise, una
denominazioni, da una parte giori lingue europee (con l’uni- volta assestatesi nella comunità
“Medicina Narrativa” (Narrati- ca, e certamente rilevante, ec- parlante, difficilmente possono
ve Medicine), di matrice preva- cezione dello spagnolo). essere cambiate19. Si tratta,
lentemente statunitense, dall’al- Un rilevamento su Google (ag- quindi, non di mutare la deno-
tra “Medicina basata sulla narra- giornato al 1˚ novembre 2014), minazione, ma di darne con
zione” (Narrative-based medici- effettuato sia sull’intero web, esattezza la definizione. ●

Tabella 1
Valori assoluti
Corpus Denominazione (numero di pagine web) Percentuali

Narrative Medicine 104.000 81


Web nel suo complesso
Narrative-based medicine 24.300 18
Narrative Medicine 89.900 88
Pagine in inglese
Narrative-based medicine 11.600 11
Medicina narrativa 66.100 91
Pagine in italiano Medicina basata sulla narrazione / sulle narrazio- 5.810 8
ni / sulla narrativa
Narrative Medizin 1.230 92
Pagine in tedesco
Narrativbasierte Medizin 102 7
Médecine narrative 2.690 99
Pagine in francese
Médecine basée sur la narration 8 0
Medicina narrativa 8.640 12
Pagine in spagnolo
Medicina basada en la narración / en la narrativa 60.700 87

16 Febbraio 2015
Bibliografia

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Settings (DMSC). A new coding system for analysing the patient’s narratives. Psychology and Psycotherapy:
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Methodology to Explore Accounts of White and Epston’s (1990) Approach to a Narrative Therapy. Clinical
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3. White M, Epston D, Narrative Means to Therapeutics Ends. New York: Norton, 1990.
4. Charon R, Narrative Medicine: Form, Function, and Ethics. Annals of Internal Medicine January 2001;
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5. Strawson G, Against Narrative. Ratio 2004; 17: 428-52.
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8. Greenhalgh T, Hurwitz B, Narrative Based Medicine. Dialogue and Discourse in Clinical Practice.
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9. Good BJ, Narrare la malattia. Lo sguardo antropologico sul rapporto medico-paziente, Edizioni di
Comunità, Milano, 1999 (ed originale: Medicine, rationality, and experience: an anthropological perspecti-
ve, Cambridge University Press, Cambridge, MA, 1994).
10. Kleinman A, The Illness narratives: Suffering, healing, and the Human condition, New York: Basic
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11. Mishler EG, Models of narrative Analisys: A typology. Journal of Narrative and Life History 1995; 5, 2:
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12. Mattingly C, The concept of therapeutic “emplotment”, Social Science and Medicine 1994; 38, 6:
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13. Sestini P, Epistemology and ethics of evidence-based medicine: putting goal-setting in the right place. J Eval
Clin Pract 2010; 16: 301-5.
14. Vedi “Relazioni degli esperti”, allegato al documento della Consensus Conference “Linee di indirizzo per
l’utilizzo della medicina narrativa in ambito clinico-assistenziale, per le malattie rare e cronico-degenerative”,
disponibile nella sezione “medicina narrativa” del sito web del Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto
Superiore di Sanità www.iss.it/cnmr.
15. Charon R, Narrative medicine. Honoring the Stories of Illness. New York, Oxford University Press,
2006.
16. Greenhalgh T, Hurwitz B, Narrative Based Medicine. Dialogue and Discourse in Clinical Practice.
London: BMJ Books, 1998.
17. Good BJ, Narrare la malattia. Lo sguardo antropologico sul rapporto medico-paziente, Edizioni di
Comunità, Milano, 1999 (ed originale: Medicine, rationality, and experience: an anthropological perspecti-
ve, Cambridge University Press, Cambridge, MA, 1994).
18. Bert G, Medicina narrativa. Storie e parole nella relazione di cura, Roma, il Pensiero Scientifico Editore,
2007; 99-104.
19. Cortelazzo, MA, Le istituzioni europee e la lingua italiana, in Tolanini F./Lupia M.T. (ed.), L’italiano
come risorsa per il Sistema Italia. Idee e sinergie per il futuro. Atti del seminario organizzato dal Consorzio
interuniversitario ICoN, Consorzio Icon, Pisa, 2014: 51-59.

Febbraio 2015 17
QUESITO 2

Quali sono le metodologie e gli strumenti


utilizzati nella Medicina Narrativa?

P
remessa cente;
Conoscere le me- - contenere la dimensione del
todologie e gli stru-
Esiste una pluralità racconto, finalizzandolo ad un ri-
menti della Medici- di strumenti, svolto operativo nelle cure.
na Narrativa sta di-
ventando, più che mai, un’esi- in rapporto Motivazioni
genza fondamentale che mira a a differenti contesti, Allo stato attuale della conoscen-
rispondere al bisogno d’indivi- za è difficile, e forse inopportu-
duazione di una linea comune obiettivi e autori, no, paragonare la “efficacia” di
che permetta di fronteggiare strumenti diversi, perché ciascu-
l’uso improprio della Medicina
che possono no di essi risponde a specifici
Narrativa, e che al contempo, essere utilizzati obiettivi ed è soggetto a partico-
possa essere esperibile ai fini lari vincoli specifici, sia sul piano
della ricerca rispettando i prin- rispettando teorico sia su quello pratico. Inol-
cìpi di efficacia ed efficienza1. specifici criteri tre i diversi strumenti tengono
Dato l’ampio spettro di situa- conto dei diversi fattori in gioco,
zioni che si possono verificare primo fra tutti, l’unicità e l’irripe-
e il ventaglio di esperienze ana- tibilità del paziente2-3. Non sem-
lizzate nella relazione, non sem- 1. narratologico (letteratura); bra che gli approcci basati sulle
bra ragionevole ipotizzare che 2. fenomenologico-ermeneutico prove di efficacia, così come ven-
vi sia un unico strumento per (filosofia); gono usualmente concepiti ed
l’utilizzazione dell’approccio 3. socio-antropologico (scienze applicati nell’ambito dell’Eviden-
narrativo nel processo di care/ sociali). ce-Based Medicine, possano esse-
cure. Pertanto, vista la pluralità Nella letteratura scientifica esi- re semplicisticamente trasferiti
di strumenti a disposizione, il ste una pluralità di strumenti pro- al contesto della Medicina Narra-
professionista deve essere ca- posti in rapporto a differenti con- tiva. Tuttavia, ancorché sia neces-
pace di analizzare preventiva- testi, obiettivi e attori. Non esi- sario sviluppare nuovi strumenti
mente il contesto specifico, in stono prove che uno strumento di analisi, quelli più utilizzati e
modo da adottare lo strumen- sia migliore dell’altro. cioè il colloquio condotto con
to e la metodologia più idonea. Di seguito alcuni esempi: competenze narrative, le intervi-
Tuttavia, è importante evitare - colloquio condotto con compe- ste narrative semi-strutturate, le
di finalizzare la medicina narra- tenze narrative; parallel charts, lo Story Sharing
tiva al solo contesto della cura - interviste narrative semi-strut- Intervention (SSI), la scrittura ri-
di un singolo paziente perché turate; flessiva, il narratore vicario, i Ti-
non è possibile eludere la ri- - parallel charts; me Slips, la narrative inquiry, la
chiesta che essa debba essere - Story Sharing Intervention (SSI); narrazione di una storia illustrata
sottoposta a stringenti requisiti - scrittura riflessiva; nel caso in cui si tratti di bambini,
di validità scientifica. - narratore vicario; la videointervista associata ad al-
- Time Slips; tre metodologie come il diario
Raccomandazione
- Videointervista. scritto o quello elettronico e le
La Medicina Narrativa fa riferi- Criteri di utilizzo degli strumenti: interviste separate dalla ripresa
mento prevalentemente a tre dif- - importanza di lasciare libero delle immagini, la metodologia di
ferenti approcci analitici derivan- l’intervistato nell’usare la mo- Delphi, nonché il McGill Illness
ti da diversi ambiti disciplinari: dalità narrativa a lui più confa- Narrative Interview (MINI)4, non

18 Febbraio 2015
sono al momento disponibili, se genitori di bambini affetti da ma- co al processo di care/cure fonda-
non in forma embrionale. È co- lattie rare metaboliche) perché to anche su una visione interpro-
me se ci trovassimo in una fase nelle narrative di queste malattie fessionale7. Ma anche in questo
pre-paradigmatica nella quale di- si nasconde con ogni probabilità caso è necessario valutare scien-
versi approcci “competono” informazione sepolta che i nostri tificamente la loro efficienza ed
per il loro potere esplicativo e strumenti conoscitivi non sono efficacia.
pratico. È pertanto importante ancora in grado di evidenziare e Infine, bisogna inquadrare l’ap-
che i risultati dell’applicazione studiare. A ogni modo “la meto- proccio narrativo nel contesto
dei diversi “strumenti narrativi” dologia narrativa ha una precisa dell’empowerment e del passag-
siano sottoposti ad analisi scien- articolazione che procede per gio dalla medicina paternalistica
tifica, onde evitare di ricadere stadi: stimolare la narrazione, al modello di relazione in cui il
nell’arbitrario interpretativo raccoglierne i contenuti, marca- paziente è partner e non solo og-
che l’approccio basato sulle pro- re e indicizzare gli stessi, costrui- getto di cura. Da questo punto
ve di efficacia ha tentato di re dei significati, elaborare il lin- di vista, è importante evitare il
espungere dalla modalità di ac- guaggio narrativo, valutare in ba- rischio che la Medicina Narrativa
quisizione della conoscenza se all’impatto”5. venga usata come un ulteriore
scientifica in medicina. Un’ulteriore riflessione riguarda strumento direttivo da parte del
I modelli qualitativi e quali-quanti- il ruolo della Medicina Narrativa professionista, rischio che spes-
tativi sembrerebbero offrire una nella formazione dei professioni- so si nasconde subdolamente
soluzione, ma non sono immuni sti della salute6. In tale contesto nelle pieghe della retorica del-
da critiche anche radicali. Il pro- la pluralità degli strumenti dispo- l’ascolto8.
blema della metodologia della ri- nibili, e soprattutto la loro aper- Queste considerazioni aprono
cerca narrativa è particolarmen- tura a potenziali sviluppi ulterio- un vasto campo di studio, al qua-
te rilevante nel dominio delle ma- ri, dovrebbe stimolare lo svilup- le sono chiamati a partecipare
lattie rare (si veda, ad esempio, po di un’attitudine a un approc- tutti gli attori del processo di
l’utilizzo delle storie scritte dai cio flessibile e meno meccanicisti- care/cure. ●

Bibliografia

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2006.
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5. Vedi “Relazioni degli esperti”, allegato al documento della Consensus Conference “Linee di indirizzo per
l’utilizzo della medicina narrativa in ambito clinico-assistenziale, per le malattie rare e cronico-degenerative”,
disponibile nella sezione “medicina narrativa” del sito web del Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto
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8. Zannini L, Medicina Narrativa e Medical Humanities. Cortina, Milano: 2008.

Febbraio 2015 19
QUESITO 3

Quale può essere l’utilità della Medicina Narrativa


e in quali ambiti e contesti?

P
remessa ri sanitari e socio-sanitari;
Dietro l’apparente - prevenzione del burn-out de-
semplicità del que-
Sono molteplici gli operatori e dei caregiver;
sito, si rileva una gli ambiti nei quali - promozione e implementazio-
certa complessità ne dei PDTA;
che dipende dall’essere costret- può essere utilizzata - ottimizzazione delle risorse
economiche;
ti a interpretare in maniera tra- nella pratica - prevenzione dei contenziosi
dizionale un campo che sfugge
alla valutazione statistico-quan- e nella relazione clinica, giuridici e della medicina difen-
titativa. siva.
Innanzitutto, la Medicina Narra-
ma è necessario
Raccomandazione
tiva si propone come una mo- approfondire
dalità di “fare medicina” che Alla luce delle esperienze applica-
parta dalla storia della persona, gli aspetti della ricerca tive a oggi realizzate, in carenza
spesso non sovrapponibile alla e della formazione di una metodologia valutativa
storia medica ufficiale: l’anam- consolidata, sulla base delle cono-
nesi. In tal senso si potrebbe scenze degli esperti, la Medicina
ribaltare la domanda iniziale: Narrativa, riportando il paziente
esiste un ambito in Medicina diverso rispetto all’EBM. As-
semblare i lavori prodotti dalla al centro del processo di cura,
dal quale vada esclusa la Medici- può essere utilizzata nei seguenti
na Narrativa? La risposta è: nes- ricerca bibliografica ha richie-
sto un grande sforzo per scova- ambiti:
suno. Pertanto è chiaro il moti- - prevenzione, diagnosi, terapia e
vo per cui non ci si può aspetta- re quelli che si possono consi-
derare i “germogli” di qualcosa riabilitazione;
re di misurare una modalità di - aderenza al trattamento;
essere medici, cioè l’essenza che si sta diffondendo in terre-
ni diversi, la cui capacità di cre- - funzionamento del team di cura;
stessa dell’essere curanti. - consapevolezza del ruolo pro-
In secondo luogo la Medicina scita sarà più in funzione della
natura del terreno che l’acco- fessionale e del proprio mondo
Narrativa non è una tecnica emotivo da parte degli operatori
standardizzata, ma una modali- glie che del risultato.
Alla luce delle esperienze appli- sanitari e socio-sanitari;
tà di lavoro che dipende più - prevenzione del burn-out degli
cative a oggi realizzate, in ca-
dalla sensibilità del professioni- operatori e dei caregiver;
renza di una metodologia valu-
sta della salute che dalla reale - promozione e implementazione
tativa consolidata, sulla base
diffusione o possibilità di appli- dei PDTA;
delle conoscenze degli esperti,
cazione. Pertanto non è un’al- la Medicina Narrativa, riportan- - ottimizzazione delle risorse eco-
tra medicina, o una medicina do il paziente al centro del pro- nomiche;
alternativa, da validare. cesso di cura, è stata applicata - prevenzione dei contenziosi giu-
In attesa di verifiche ancora e valutata nei seguenti ambiti: ridici e della medicina difensiva.
premature, il punto di partenza - prevenzione, diagnosi, tera-
della conferenza di consenso, pia, riabilitazione e palliazione; Motivazioni
la tradizionale ricerca bibliogra- - aderenza al trattamento; Qualunque malattia è caratte-
fica, non poteva che essere - funzionamento del team di cura; rizzata da una traiettoria che
l’unico e più appropriato, a pat- - consapevolezza del ruolo pro- può essere, in generale, lunga e
to di ricordarsi che il significa- fessionale e del proprio mondo articolata nelle malattie croni-
to di ogni lavoro trovato è ben emotivo da parte degli operato- co-degenerative, breve e linea-

20 Febbraio 2015
re nelle malattie infettive, com- correlati ad esse. li7, la percezione della qualità
plessa e peculiare nella malattie Va premesso che, dall’analisi della vita8. Ci sono anche ricer-
rare1. In ogni momento della della letteratura, risulta non sia- che nelle quali si sottolineano i
storia di una malattia si può no state pubblicate ricerche cli- rischi che la Medicina Narrati-
applicare la Medicina Narrati- niche nelle quali si dimostri va venga utilizzata a scopo ma-
va, pur potendo individuare con una metodologia rigorosa nipolatorio da parte del pazien-
momenti più idonei, durante i l’efficacia di interventi di Medici- te, dell’operatore o di attori
quali la Medicina Narrativa na Narrativa nel modificare la terzi.
esprime un contributo essen- storia naturale di malattia e Si possono immaginare scenari
ziale e altri durante i quali il l’occorrenza di esiti rilevanti. non ancora dimostrati nei quali
contributo è meno pregnante. Gran parte delle attuali cono- la Medicina Narrativa potenzia
La Medicina Narrativa si decli- scenze si basa su esperienze l’efficacia diagnostica e terapeu-
na in diversi ambiti: la pratica e suggestive e foriere di ulteriori tica, il funzionamento dell’équi-
la relazione clinica, l’attività di spunti di ricerca, ma non diri- pe, la consapevolezza da parte
ricerca e produzione di cono- menti secondo i paradigmi del- dell’operatore del proprio
scenza, l’attività di formazione l’Evidence-Based Medicine. In mondo emotivo, la comunica-
di operatori e pazienti2. Per letteratura vengono riportate zione tra operatori, il senso cri-
quanto questi ambiti siano esperienze che evidenziano il tico.
strettamente interrelati, per ri- ruolo della medicina narrativa Il significato più importante del-
spondere al quesito posto ci nel migliorare la compliance te- la Medicina Narrativa è fornire,
soffermeremo prevalentemen- rapeutica3, l’empowerment dei attraverso la personalizzazione
te sul primo, cioè la pratica e la pazienti4, la soddisfazione degli degli interventi, motivazioni e
relazione clinica, considerando operatori5, la consapevolezza scopi alla EBM, ampliando così
soltanto gli aspetti di ricerca e dei pazienti6, l’efficienza dei ser- le possibilità di diverse opzioni
formazione più strettamente vizi evitando prestazioni inuti- terapeutiche. ●

Bibliografia

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Febbraio 2015 21
Raccomandazione per la formazione

P remessa
La Medicina Narrativa è un metodo di
lavoro che offre potenzialità non ancora
esplorate nel rapporto di cura. Accanto a per-
Si raccomanda la progettazione di percorsi multi-
disciplinari e interprofessionali con uso di meto-
di attivi e strumenti come:
- raccolte di storie di pazienti, familiari e opera-
tori sanitari;
corsi formativi specialistici, e quindi destinati a
un numero di operatori contenuto, va sottoline- - scrittura riflessiva;
ata la necessità di utilizzare diverse modalità - letteratura, cinema e altre arti espressive;
(letteratura, cinema, teatro, canzoni, pittura - web 2.0.
ecc.) attraverso le quali una storia può essere
narrata. In tal modo si può creare una prepara- Motivazioni
zione di base per una cultura della narrazione La medicina narrativa deve diventare parte inte-
negli operatori sanitari. grante della formazione e dell’aggiornamento, in
modo che gli operatori socio-sanitari disponga-
Raccomandazione no di adeguati strumenti di supporto ai tratta-
menti farmacologici, chirurgici e fisici. L’utilizza-
Si raccomanda di introdurre la competenza nar- zione delle opere di scrittori, artisti, registi è
rativa in tutti i suoi aspetti e ambiti di applicazio- enormemente più efficace e penetrante delle
ne nei percorsi formativi accademici e di sanità stesse storie reali e permette un distacco molto
pubblica degli operatori sanitari e socio-sanitari. utile in ambito didattico. ●

Raccomandazione per la ricerca

P remessa
Nella letteratura sono state pubblicate
finora descrizioni di esperienze di appli-
cazioni della Medicina Narrativa in alcuni ambiti
logie miste quali-quantitative.
Motivazioni
La metodologia di ricerca utilizzata per valutare
l’efficacia dei trattamenti farmacologici e chirurgi-
clinici, più che ricerche sperimentali di valuta-
zione di efficacia. ci non si adatta a valutare la rilevanza di interven-
ti di medicina narrativa che non va intesa in
Raccomandazione contrapposizione a interventi evidence-based.
Pertanto, si deve sviluppare dapprima una ricer-
Si raccomanda la promozione di un’attività di ca sulle metodologie miste quali-quantitative più
ricerca in Medicina Narrativa orientata preva- adatte a studiare l’impatto della medicina narrati-
lentemente alla sanità pubblica che favorisca va sulla qualità della vita dei pazienti, dei familiari
l’integrazione tra EBM e NBM usando metodo- e degli operatori sanitari. ●

22 Febbraio 2015
Glossario

Buona pratica. In medicina, attività, procedura o comportamento riguardante percorsi assi-


stenziali basata su standard di qualità e sicurezza.
Burn-out. Il concetto di burn-out letteralmente significa essere bruciati, esauriti, scoppiati.
Sebbene non esista una definizione univoca, per burn-out si può intendere una sindrome
complessa che si instaura come risposta a una condizione di stress lavorativo prolungato nelle
professioni di aiuto, che viene definita da tre dimensioni caratteristiche: l’esaurimento emotivo,
la depersonalizzazione e la mancata realizzazione personale.
Caregiver. Persona che si prende cura del paziente.
Competenza narrativa. Con competenza narrativa si intende in generale la capacità di
narrare (cioè di raccontare, ma anche ascoltare, una storia, sapendo attribuire senso agli eventi
oggetto della narrazione). Nell’ambito della medicina narrativa si intende la capacità del persona-
le sanitario di utilizzare le narrazioni per favorire la comprensione e l’integrazione dei punti di
vista dei soggetti coinvolti nel processo di cura (personale sanitario, pazienti e familiari).
Compliance. La compliance è classicamente definita come “il grado in cui il comportamento di
una persona (assunzione di farmaci, osservanza di diete, cambiamenti nello stile di vita) coincide
con le raccomandazioni del medico”. Successivamente, il termine “adherence” ha, nella sua
stessa definizione, incluso un cambiamento concettuale, parlando di “coinvolgimento attivo e
collaborativo del paziente a cui si chiede di partecipare alla pianificazione e all’attuazione del
trattamento elaborando un consenso basato sull’accordo”. Più di recente, il termine
“concordance” sposta l’attenzione dal comunicare prescrizioni al paziente al supportare il
paziente nella decisione di intraprendere un trattamento.
Costruzione congiunta della storia. La medicina narrativa, attraverso le competenze comu-
nicative e le competenze narrative di cui dispone il personale sanitario appositamente formato,
si pone come obiettivo la costruzione di una storia di cura in cui tutti i punti di vista dei soggetti
coinvolti possano essere ascoltati e presi in considerazione.
Empowerment. Processo attraverso il quale le persone, le organizzazioni e le comunità
acquisiscono competenza sulle proprie vite, al fine di cambiare il proprio ambiente sociale e
politico per migliorare l’equità e la qualità di vita.
Integrazione dei saperi. È una modalità per affrontare realtà complesse come quella della
malattia utilizzando logiche coerenti. L’integrazione dei saperi richiede ai professionisti capacità
di dialogo e di ascolto che vengono favorite dal possesso di competenze comunicative e
narrative.
Linee di indirizzo. Raccomandazioni clinico-assistenziali e/o di carattere organizzativo, non
necessariamente evidence-based.
PDTA. Acronimo di Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale. È uno strumento di
intervento clinico che comprende l’iter del paziente dal primo contatto con le strutture sanitarie
alla diagnosi e terapia e l’iter organizzativo che si realizza dal momento della presa in carico del
paziente, sia in ospedale che sul territorio. Implica la presa in carico totale, dalla prevenzione alla
riabilitazione e prevede interventi multiprofessionali e multidisciplinari.
Personalizzazione della cura. Intervento di cura centrato sulle caratteristiche individuali del
paziente. Obiettivo della personalizzazione delle cure è individuare un terreno di collaborazione
tra strutture sanitarie e pazienti in modo da potenziare le risorse e le capacità di ognuno.
Pluralità di punti di vista. Ogni soggetto coinvolto nel processo di cura (personale sanitario,
pazienti, familiari) è portatore di un punto di vista proprio sulla malattia. La medicina narrativa
favorisce l’emergere di questi punti di vista e permette di prenderli in considerazione nella
costruzione del percorso di cura.

Febbraio 2015 23
Team di cura. Insieme dei professionisti che prendono in carico un paziente.
To cure, to care. Letteralmente “curare” e “prendersi cura”. Queste espressioni inglesi
vengono utilizzate per contrapporre un atteggiamento centrato sull’aspetto clinico a uno che
prende in considerazione l’insieme del mondo della vita del paziente.
Traiettoria di malattia. Lo sviluppo di una malattia dall’insorgenza ai suoi esiti finali.

ALLEGATO

Relazioni degli esperti


Le Relazioni degli esperti sui temi dei tre quesiti, allegato del presente documento, sono
disponibili nella sezione “Medicina Narrativa” del sito web del Centro Nazionale Malattie
Rare dell’Istituto Superiore di Sanità.
www.iss.it/cnmr

24 Febbraio 2015

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