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caduta di Veio e il primo sacco di Roma

Veio è stata la prima città che i romani presero per espandersi, solo a scopo espansionistico. Dal V secolo
quando avevano già risolto i liti all'interno iniziarono le guerre espansionistiche.

La prima città contro Roma fu Veio. Era una cittadina grande quanto Roma anche più forte militarmente ma
vinsero comunque i Romani. Il conflitto iniziò per fatti commerciali e per il controllo delle Saline. La guerra
decisiva durò molti anni circa 10 anni(405-396 a.C.), e Veio fu distrutta. I romani fanno del territorio di Veio
lo ammette nella loro zona d'influenza e le terre di Veio vengono distribuite ai più poveri. Riuscirono anche
a  rafforzare i plebei nei comizi centuriati che grazie alle terre potevano armarsi e far parte dell'esercito. Un
altra parte dei territori veniva assegnata ai alleati latini(Featus Cassiarum).Una volta che Roma conquista
Veio iniziano nuovi conflitti interni per via dell'invasione di vari popoli in particolare i Celti o Galli. Nel 391
una tribù di Galli guidata varca da Brenno l'Appennino e assedia le città etrusche Come Cerveteri e poi
Arrivano a Roma. Questa volta i romani devono fare i conti con i Galli e nel 390 a.C. il primo sacco di Roma,
viene saccheggiata tranne il Capidoglio. I romani si liberano dei Galli pagandoli in oro e denaro. Ma questo
evento segnò molto la storia romana tanto che nel calendario viene segnato come evento nefasto.
Cercarono di rialzarsi ricostruendo le città saccheggiate. Inizia la ricrescita romana. In questo periodo
iniziano pe prime concessioni di cittadinanza romana alle città più vicine, ma alla fine tali concessioni non
avevano nessun diritto politico. Roma vive un periodo di splendore dove cerca di definire meglio le relazioni
con le città latine. La lega latina fu sciolta perché non rispettarono l'equa distribuzione delle terre, e i latini
si sollevano contro i romani ma riesce a tenere a bada j latini conquistando il porto Anzio 338 a.C.

Roma inizia quindi una sorta di espansione in tutta Italia. Iniziano così le guerre sannitiche.

I sanniti e le guerre sannitiche

I sanniti vivevano nell’Italia centro meridionale, vivendo inizialmente negli appennini scesero nella pianura
campana dove entrano in contatto con etruschi e Greci. Questo contatto determina con una fusione tra le
tribù dove si ha uno sviluppo culturale e arrivarono ad occupare anche Capua. Ma i sanniti fusi
interrompono i contatti con i sanniti sugli appennini. I sanniti in montagna scendono minacciando le città
campane nel 343 a.c. Le città campane chiedono aiuto a Roma dove si avrà la prima guerra sannitica. Capua
riesce a salvarsi perché si allea con Roma.

Capua viene consigliata alla resa sotto suggerimento dei romani e stringe un’alleanza con Roma.

Anche Napoli deve fare lo stesso nel 326 a.C. (Seconda guerra sannitica) fino al 304a.c.

La seconda guerra vede i romani in una situazione molto brutta dove riorganizzarono l'esercito, uno dei
momenti più significativi dove nel 321a.c i romani devono passare sotto le forche caudini un giogo per
creare difficoltà, costruito con delle lance incrociate. La guerra riprende del 315 dove finisce e i romani la
riprendono dove si impadroniscono di boviano nel 304 dove fanno un trattato di pace viene assegnata la
Campania, ora Roma ha anche il meridione oltre all'Italia centrale.

La terza guerra sannitica va dal 298 a.c al 290.

entrano nuovi attori ovvero etruschi e galli.

queste abitazioni fanno una coalizione anti romana con etruschi galli e sanniti. I galli cerano di entrare di
nuovo a Roma dopo il primo sacco. Si alleano con etruschi e sanniti e allora i romani cercano di impedire
che l'esercito nemico si coalizzi. Nel 295 a.C. si scontrano i romani e la coalizione a Sentino. I galli si ritirano
e cedono i territori dell'Adriatico. I romani per controllarli formano delle colonie di semi galli e Rimini. Gli
etruschi e galli decidono di fare pace e rimangono solo i sanniti. Il console Mallio Curio Dentato li costringe
a chiedere la pace e nel 290 a.c anche i sanniti cedono.

La guerra di Taranto

I romani quando erano occupati con i sanniti non si sono preoccupati delle colonie greche. Quindi iniziano a
provare un interesse verso le colonie greche. Ma quando cercano di instaurare dei rapporti le colonie erano
già decadute. L'unica in vita era Taranto perché in essa venivano depositate le merci dell’Italia meridionale.

Nel 282 a.C. inizia lo scontro tra Taranto e Roma, i tarantini chiedono aiuto a Pirro re dell'Epiro e voleva
creare una coalizione anti romana.

Inizia lo scontro con Taranto, Pirro sbarca a Taranto nel 280 a.C. col suo esercito che aveva la falange
macedone. Riescono a creare la coalizione anti romana con i popoli che volevano ribellarsi ai romani. Erano
i sanniti i lucani e bruzzi. I romani per la prima volta si resero conto di andare contro un grande esercito.

Primo scontro ad Eraclea sulla costa Lucana nel 280 a.c. La falange macedone riesce a sbaragliare i romani e
allora si ritirano i romani anche per la vista degli elefanti che non avevano mai visto. Per contrastare gli
elefanti sulle lance mettono una torcia per scacciarli.

il secondo scontro lo abbiamo ad Ascoli Satriano nel 279 a.c.(Foggia). Iniziano lo scontro e la battaglia fu
favorevole a Pirro, però quando Pirro si rese conto che i Romani stavano trovando un modo per sconfiggerli
allora decide di ritirarsi in Sicilia, anche perché era stato chiamato dai siciliani per scacciare i cartaginesi ma
senza grandi risultati. Torna in Italia a Maleventum i romani vincono e la città diventa Beneventum e nel
272 Taranto si arrese e così i romani avevano tutta la penisola.

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