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Nell'ordine più alto una serie di splendidi bassorilievi raffiguranti

Storie di Ercole, di Ruggero Bascapè

QUANDO - iniziata nel 1580 Il progetto si ispirava al


DOVE - Vicenza modello di teatro "all'antica",
COMMITTENTE - Accademia olimpica di Vicenza sulla scia della riscoperta Al di là delle tre aperture della scenafronte si staccano le prospettive Il Teatro Olimpico è rimasto praticamente intatto a partire dalla sua
rinascimentale degli studi di Palladio dispone una monumentale scenafronte fiancheggiata da due
DESCRIZIONE GENERALE - Capolavoro e ultima opera di lignee raffiguranti le vie di Tebe, realizzate da Vincenzo Scamozzi Al Teatro si giunge attraverso l'Odeo e antiodeo, due ampie sale costruzione nonostante la delicatezza e la fragilità della struttura,
Vitruvio, e nel contempo ali o versure e una cavea semiellittica di tredici gradoni, conclusa
Andrea Palladio, il Teatro Olimpico è il teatro coperto più alla sommità da un'esedra a colonne per lo spettacolo inaugurale dell'Edipo e divenute fisse e immutabili realizzate da Vincenzo Scamozzi e decorate rispettivamente da prevalentemente realizzata in materiali poveri quali legno, stucco e
fungeva da luogo Nei tabernacoli e sui plinti della struttura
antico del mondo ed è stato dichiarato dall'UNESCO nel tempo. affreschi di Francesco Maffei gesso.
autocelebrativo per architettonica sono collocate le statue degli
Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
l'aristocrazia vicentina, Accademici committenti del Teatro, abbigliati
all'antica.

TEATRO OLIMPICO

LA BIOGRAFIA
Nasce a Padova nel 1508 e lavora L'ARCHITETTURA
LE VILLE PALADIANE, caratterizzate da
la committenza da parte delle ricche famiglie patrizie venete,
inizialmente a Vicenza come manovale. Andrea di Pietro della Gondola, dal QUANDO - iniziata nel 1556-1557 -il forte rapporto con il territorio circostante, I loggiati consentono di godere della natura
circostante ovunque si volga lo sguardo.
Grazie al letterato Gian Giorgio Trissino, soprannome classicheggiante Palladio, è il DOVE - collinetta fuori Vicenza -la doppia funzione di luogo di svago e di unità produttiva con
i suoi fabbricati a uso agricolo,
riceve un’educazione umanistica. maggiore architetto del Cinquecento
COMMITTENTE - Paolo Almerico
-la pianta regolare, quadrata o rettangolare, con uno o più In ognuna delle quattro facciate si apre un La villa si presenta
DESCRIZIONE GENERALE - fa parte del gruppo di ville
Nel 1541 compie il suo primo viaggio a veneto. Stimolato dagli umanisti veneti, palladiane. La villa è pensata non solo come luogo di loggiati, accesso preceduto da un pronao classico come un compatto
esastilo a cui si accede tramite una scalinata. blocco cubico.
Roma. studia i monumenti classici, scrive abitazione ma anche come luogo di intrattenimento -il salone centrale quale ambiente principale dell’edificio,
attorno a cui si dispongono simmetricamente tutti gli altri
Scrive i Quattro Libri dell’Architettura, trattati e crea uno stile architettonico fatto ambienti
la villa è a pianta quadrata co una
è rialzato su un podio perchè pensato per doveva originariamente essere coperto da una cupola
ripatrizione simmetrica degli ambienti
pubblicato a Venezia nel 1570. di forme pure. attorno a un salone centrale
essere un tempio romano

Si trasferisce a Venezia, dove assume la VILLA LA ROTONDA


ANDREA PALLADIO
carica di architetto ufficiale della
Serenissima.
Muore forse a Vicenza nel 1580.

la posizione fissa delle semicolonne e


un doppio ordine di pilastri con semicolonne l’ampiezza costante degli archi suggerisce una
addossate include un sistema di serliane scansione regolare che è solo apparente.
doppie

QUANDO - iniziata nel 1549


DOVE - Vicenza
COMMITTENTE - prima delle ville di commissione pubblica
DESCRIZIONE GENERALE - Con un sistema ingegnoso e
QUANDO - 1512-1513 fortemente decorativo, Palladio riesce ad aggiornare l’aspetto
DOVE - Gemaldegalerie, Dresda ancora medievale della piazza dei Signori. Il suo nome è
Ai piedi della santa COMMITTENTE - indissolubilmente legato a Palladio, che riprogettò il Palazzo
Santa Caterina è Due angioletti, in Per rispettare la posizione dei varchi preesistenti, Palladio cambia di
giacciono i suoi attributi, il
piedi sul TECNICA - olio su tavola della Ragione aggiungendo alla preesistente costruzione il progetto dimostra una precisa volontà ordinatrice
libro simbolo di Sapienza e la ruota voltata verso il volta in volta la distanza tra i pilastri e le coppie di colonne delle
muretto, scostano i DIMENSIONI - 167x122 cm gotica le celebri logge in marmo bianco a serliane serliane.
del martirio. Al centro anche San Bambino che,
Giovannino è raffigurato con i suoi sorridente, sta per pesanti DESCRIZIONE GENERALE - Nel dipinto si ritrovano i
Ai margini del gruppo infilarle l’anello al tendaggi verdi, caratteri delicati del modo di dipingere dell'artista.
attributi, la pelle di cammello e la
sacro si trova il drago
croce. dito. all’interno gialli, del
Le figure appaiono soffici, come fatte della materia LA BASILICA DI VICENZA O BASILICA
alato, simbolo del Male, baldacchino.
che minaccia l’agnello.
dell’ovatta, mentre il sorriso giocoso del Bambino PALLADIANA
investe l’intera composizione. LA COMPOSIZIONE
E' COSTITUITA SECONDO UNO SCHEMA DI
TRIANGOLI INTRECCIATI
SPOSALIZIO DI SANTA CATERINA

LA BIOGRAFIA
QUANDO - 1517 Le tappe della biografia
DOVE - Galleria degli Uffizi, Firenze
LE OPERE - Nasce a Firenze nel 1486. la licenza dalla regola, cioè la
Andrea fonde in una personale - Allievo di Piero di Cosimo, inizia possibilità di allontanarsi dalle
COMMITTENTE - monache di S francesco de Macci
visione di perfezione lo sfumato di l’attività pittorica come frescante regole precostituite (come le
TECNICA - olio su tavola
Ai lati San Francesco e Il ponderato Leonardo, la grazia di Raffaello e la nel chiostro della Santissima proporzioni o la prospettiva) e di
San Giovanni Evangelista equilibrio DIMENSIONI - 207×178 cm
La posa di San Giovanni hanno pose compositivo è
DESCRIZIONE GENERALE - la tavola deve il suo nome alle
monumentalità di Michelangelo: la Annunziata a Firenze. inventarne di nuove, basandosi sul L'ARCHITETTURA
Evangelista ripropone quella contrapposte e instabili. i simbolicamente
sua pittura nutre le inquietudini - Divenuto celebre, è chiamato a giudizio personale (o «occhio») LA BIOGRAFIA Pittore e architetto, fondatore QUANDO - iniziata nel 1560
di Anassagora nella Scuola di corpi hanno forme imperniato sulla figure mostruose che decorano il basamento ottagonale della la grazia, l’eleganza, la dolcezza e DOVE - Firenze
Atene di Raffaello. serpentinate tipiche del figura di Maria.
Vergine. Nella tavola l’accentuato naturalismo trae spunto
degli allievi manieristi con cui negli Venezia, a Roma e in Francia Nasce ad Arezzo nel 1511 dell’Accademia del Disegno e animatore COMMITTENTE - Cosimo de Medici
Mnierismo
ANDREA DEL SARTO la facilità dell’esecuzione derivante
dalla plasticità di
ultimi anni dovrà confrontarsi. presso Francesco I. l’inusuale e anche la Lavora inizialmente come pittore a Firenze e a Roma della politica culturale di Cosimo I, Vasari DESCRIZIONE GENERALE - Il palazzo era la sede degli uffici
Con Andrea di Agnolo, detto Andrea dal lungo esercizio del disegno, che amministrativi e giudiziari del Ducato, nonché
Michelangelo, addolcita dallo sfumato di Leonardo e dal MADONNA DELLE ARPIE - Muore di peste a Firenze, a bizzarria, l’eccentrico, il Rientrato a Firenze pubblica nel 1550 la prima edizione deve la sua fama alle Vite de’ più eccellenti degli archivi di Stato, e luogo di conservazione delle
L’architettura è pensata come una successione di

del Sarto dalla professione paterna, si consente di riprodurre a memoria campate, inquadrate da paraste e a triplice
colorismo veneto. quarantaquattro anni, nel 1530. capriccio. delle Vite pittori, scultori et architectori, primo e collezioni d’arte medicee. apertura trabeata nel piano terra, e a finestre nei Per chi guarda dall’altra parte dell’Arno, è
Nel 1565 due passaggi coperti congiungono gli Uffizi con Palazzo
consuma la transizione dal qualunque soggetto senza rivelare due piani superiori. l’unica apertura nel tessuto urbano:
Per vent’anni è sovrintendente alle arti per Cosimo I de’ compiuto modello di trattatistica d’arte. e' attraverso lo spazio a cannocchiale, lo
Vecchio e, attraverso il Corridoio vasariano, con Palazzo Pitti, per
la fatica del lavoro; GLI UFFIZI Vasari crea una struttura a U, che unisce assicurare ai Medici un’utile e nascosta via di fuga.
Rinascimento al Manierismo. Medici l'architetto manierista più emblematico due corpi di fabbrica paralleli a uno più
sguardo è spinto fino a Palazzo Vecchio.

LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA Muore a Firenze nel 1574


piccolo e che racchiude una stretta piazza

viene meno tratto rinascimentale di GIORGIO VASARI


- ordine
- equilibrio
- razionalità

QUANDO - 1526-1528
DOVE - Chiesa di Santa Felicita a Firenze
COMMITTENTE - ludovico Capponi, BIOGRAFIA
TECNICA - temepra a uovo su tavola Jacopo Carucci detto il Pontormo, dal nome
DIMENSIONI - 313x192 IL PONTORMO del borgo natale, incarna più di ogni altro
l'ambientazione DESCRIZIONE GENERALE - La scena ha LE OPERE Jacopo Carucci detto il Pontormo, dal artista lo spirito del primo Manierismo
risulta un’ambientazione innaturale, Il Pontormo più di ogni altro è in grado di nome del borgo natale, incarna più di fiorentino. Uomo scontroso e volubile,
irrealistica e
gli sgurdi dei personaggi gli abiti sono talmente aderenti indefinita priva di paesaggi e architetture. I sintetizzare nelle sue opere lo spirito ogni altro artista lo spirito del primo nasce a Pontorme d'Empoli nel 1494 e
QUANDO - iniziata nel 1524-1534
sono stupiti e guardano alla pelle da mostrare
perfettamente l'anatomia dei personaggi si dispongono secondo una manierista fiorentino Manierismo fiorentino. trascorre la sua intera vita a Firenze, a DOVE - Mantova
l'esterno
i corpi sono oltremodo snodati corpi tragica composizione teatrale. Ogni corpo è eccezione di un viaggio a Roma COMMITTENTE - Federico II Gonzaga
esageratamente esile e snodato. Le tinte DESCRIZIONE GENERALE - Nella Sala dei Giganti, Giulio
Romano impiega tutte le risorse offerte dall’illusionismo
sono chiarissime e le ombre appaiono per lo pittorico per suscitare paura e sorpresa nello spettatore.
più inesistenti. LA DEPOSIZIONE Vi si raffigura il momento in cui, dopo aver
dato assalto all’Olimpo, i Giganti, colpiti dai
La pittura avvolge l’intera stanza, aperture fulmini di Giove, precipitano rovinosamente
LA SALA DEI GIGANTI NEL PALAZZO TE comprese, dando il senso di un’immersione verso il basso, sprofondando infine nelle
totale nel racconto delle immagini. viscere dell’Etna.

LA BIOGRAFIA
Giovanni Battista di Jacopo, detto Rosso
LE OPERE Fiorentino, è interprete con Pontormo della
QUANDO - 1537-1540
DOVE - Louvre, Parigi Disegnatore espertissimo e pittore audace, fase sperimentale e anticlassica del
il corpo è sollevato da San Giovanni,
inginocchiato in un complesso moto
COMMITTENTE - Anne de Montmorency, connestabile di
diviene figura centrale della cosiddetta Manierismo. nasce nel 1495, studia nella
Francesco I di Francia
contrapposto:
piegato sulle ginocchia, fa forza sul piede TECNICA - olio su tavola trasferita su tela Scuola di Fontainebleau, un insieme di bottega di Andrea del Sarto e si trasferisce LA BIOGRAFIA
la Maddalena, in basso a
lo spazio è completamente saturato dalle figure, il
destra, tiene le gambe sinistro puntellato a terra, DIMENSIONI - 270x201 cm
artisti italiani riuniti a Fontainebleau con ROSSO FIORENTINO a Roma e in Francia dove muore suicida nel Nasce a Roma intorno al 1499
Cristo percorre la profondità del quadro con il suo il bacino volge a sinistra e il busto a destra,
sollevate a Gesù il gruppo si trova sulla soglia del sepolcro, il DESCRIZIONE GENERALE - Nei rossi e nei verdi, Rosso 1560
corpo e i corpi sono costruiti grazie a linee spezzate la vergine allarga le braccia in
la testa ruota da destra a sinistra.
sperimenta accostamenti cromatici inediti che stridono quasi l’incarico di decorare la reggia del sovrano Giovanni Battista di Jacopo, detto Rosso Fiorentino, Allievo di Raffaello, collabora alla
segno di disperazione e per cui fondo nero blocca la profondità spaziale
L'ARCHITETTURA QUANDO - iniziata nel 1524-1534
abbracciare il Cristo a materializzare un ultimo grido vitale prima della di Francia Francesco I. è interprete con Pontormo della fase sperimentale decorazione delle Stanze Vaticane e porta DOVE - Mantova Le facciate, decorate a
deposizione. Nella tela la luce colpisce con crudezza i Pittore, decoratore e architetto, Giulio
e anticlassica del Manierismo. avanti i progetti del maestro dopo la sua COMMITTENTE - Federico II Gonzaga bugnato liscio, si innalzano
corpi e fa risaltare impietosamente il corpo di Cristo. Romano supera progressivamente le DESCRIZIONE GENERALE - L'architettura viene realizzata nell'isola Le facciate Nord e Ovest
scomparsa di Tejeto dove il marchese teneva i suoi cavalli. Rappresenta un
Il palazzo si compone
La lesene giganti, che sono divise in campate su un alto basamento e terminano in alto
COME? premesse del classicismo a favore di un solo piano Rompono il ritmo gli
LA PIETA' Nel 1524 è chiamato a Mantova dai Gonzaga luogo di delizia e di svago sovrastato da un mezzanino, su cui si includono il pianterreno e il mezzanino, servono a dare l’idea di un da lesene giganti e delimitate agli angoli da con una trabeazione dorica.
dell’invenzione e della licenza dalla regola Il palazzo, di forma quadrata, si articola piano unico. lesene accoppiate ingressi a tre arcate e
I manieristi tendono a portare alle ottenendo un ruolo di prestigio a corte
di segno manierista, con esiti sorprendenti
attorno a un cortile interno, il Cortile d’onore, e a Est si apre in un
giardino delimitato dalle stalle e concluso da un esedra
La facciata Est, che dà sul giardino, è la più ariosa e
aprono finestre quadrangolari. ad arcata singola e le
campate strette a finestre
Muore a Mantova nel 1546 Palazzo te si ispira alla domus romana monumentale: all’estremità c’è la Sala dei Giganti.
estreme conseguenze la lezione di nella creazione di Palazzo Te. La Loggia di Davide ne è la porzione
cieche e nicchie
centrale, affacciata sulle peschiere .
Bramante, Raffaello e
Michelangelo. L'architettura PALAZZO TE
manierista si segnala per la forte GIULIO ROMANO
spinta sperimentale, volta a
sollecitare lo spettatore con
LO SPERIMENTALISMO effetti scenografici e spettacolari.
ANTICLASSICO vede
protagonisti tra gli
L’intervento più significativo è rappresentato
altri Pontormo e Rosso QUANDO - iniziata nel 1446 - 1587
CHI? L'ARCHITETTURA DOVE - Firenze.
dal cortile a U aperto verso il giardino.
Fiorentino. Rappresenta la fase
iniziale del manierismo
ARCHITETTURA gli architetti maniersti sono lavora come architetto e scultore di fiducia
del granduca Cosimo I de’ Medici, subendo
COMMITTENTE - Luca Pitti ed Eleonora di Toledo, moglie di
Luca
al pianterreno,
generalmente allievi o una trasformazione profonda come uomo e
DIMENSIONI - h 36 m, l 250 m
DESCRIZIONE GENERALE - Palazzo Pitti, con i suoi 250 metri semicolonne doriche
fasciate da bugne

IL MANIERISMO collaboratori dei grandi maestri come artista negli anni della Controriforma. di lunghezza, è il più grandioso fra i palazzi fiorentini. I
rustiche ad anello

PITTURA
Sulla trabeazione del grandioso porticato del
numerosi musei che ospita e il giardino di Boboli ne fanno
del Rinascimento. E' uno tra i più rilevanti architetti manieristi uno dei monumenti più importanti della città All’esterno i due ingressi
pianterreno si impostano i balconi del primo piano, un tempo aperto
in un loggiato e poi chiuso da finestroni.
PALAZZO PITTI laterali di facciata vengono
al secondo, semicolonne chiusi con due enormi finestre
COSA? al primo piano, semicolonne ioniche
con bugne parallelepipede corinzie con bugne ad «inginocchiate», cioè poste su mensole
come se imitassero una genuflessione.
anello alternate a vuoti
Oggetto di questa
sperimentazione sono le tipologie BARTOLOMEO AMMANATI
LA MANIERA, fase
Con il termine Manierismo si indicano oggi del palazzo privato urbano, della
finale, rappresentata
alcune tendenze dell’arte cinquecentesca villa fuori porta, di giardini e
emblematicamente dalla
successive al 1520 (anno della morte di parchi, rinnovate da un
figura di Giorgio Vasari.
approfondito studio dell’Antico e
Raffaello), diffusesi in Italia soprattutto LA BIOGRAFIA
rielaborate con originalità e
dopo il Sacco di Roma del 1527. Nasce a Settignano, presso Firenze, nel 1511
fantasia in soluzioni che spesso Lavora a Venezia con il Sansovino, a Lucca e a Firenze
coinvolgono l’intero tessuto Dal 1550 è attivo a Roma assieme a Vasari
urbano. A Firenze dirige i lavori per il vestibolo
michelangiolesco della Biblioteca Laurenziana
Muore a Firenze nel 1592

QUANDO - 1540-1545 BIOGRAFIA

SCULTURA
DOVE - national gallery londra Nasce a Monticelli di Firenze nel 1503
COMMITTENTE - Cosimo de Medici
È un’opera raffinata che si segnala per:
TECNICA - colore ad olio LE OPERE Dal 1518 è apprendista nella bottega di
il colore smagliante e prezioso
lo scherzo o follia Nella mano di
la luce emanata dagli incarnati DIMENSIONI - 146x116 cm
Allievo prediletto di Pontormo, Bronzino Pontormo
lancia rose e fa
suonare i
Venere è
tenuto il pomo il disegno preciso dei dettagli DESCRIZIONE GENERALE - Allegoria dell’amore carnale o
porta alle estreme conseguenze le Entra nel 1539 nell’orbita della corte
della bellezza che disarma, il dipinto rimanda
campanellini delle sue
cavigliere In alto il Tempo vince la forza
della discordia la varietà delle posture
all’agire giudizioso e accorto del regnante, che deve novità artistiche del suo maestro, nel corso medicea, divenendone pittore ufficiale
dell'Oblio, fanciulla senza cranio
cupido abbraccia e bacia venere che allontana una sua freccia
smascherare chi, fingendo devozione, nasconde la vera
di una vita che, al contrario di questi, è Nel 1563 è tra i fondatori dell’Accademia
natura dei suoi sentimenti.
la gelosia si strappa i capelli
costellata di onori e apprezzamenti nel del Disegno
contesto tradizionale di corte. AGNOLO BRONZINO Muore a Firenze nel 1572
Agnolo di Cosimo di Mariano Tori, detto
ALLEGORIA CON VENERE E CUPIDO LE CARATTERISTICHE DELLA SCULTURA
Bronzino, è il pittore ufficiale della Firenze
granducale al tempo di Cosimo I. -La rappresentazione della figura umana tende verso
una marcata stilizzazione e prevede spesso pose
contorte e innaturali.
-Alcuni artisti allungarono le membra delle figure in
modo elegante, altri le deformarono con esiti
grotteschi.
-Nonostante ogni artista cercasse di far risaltare i QUANDO - 1543 Il contenitore del
QUANDO - 1534-1535 LA BIOGRAFIA caratteri individuali e riconoscibili del proprio stile, DOVE - Kunsthistorisches Museum Vienna.
COMMITTENTE - Francesco I di Francia
pepe è un arco
trionfale con una
DOVE - Galleria degli Uffizi Firenze
COMMITTENTE - Elena Bagliardi Tagliaferri Nasce a Parma nel 1503 l’artificiosità e la complessità sono tratti che TECNICA - scultura: oro, ebano e smalto CARATTERISTICHE FONDAMENTALI
attenzione all’anatomia e alle proporzioni Sul piedistallo vi sono le personificazioni dei venti e delle parti del giorno
figura femminile
divina
TECNICA - colore ad olio LE OPERE Si forma nella bottega degli zii paterni e DIMENSIONI - h 26 cm (aurora, giorno, crepuscolo e notte) ispirate alle sculture della Sagrestia

DIMENSIONI - 216x132 cm Osannato dai contemporanei come nuovo accomunano le opere di quest’epoca rendendole del DESCRIZIONE GENERALE - Benché di piccole dimensioni, equilibrio compositivo Nuova di Michelangelo.
lavora al fianco di Correggio nel Duomo di Cellini mostra una grazia nelle pose
la croce
sull'anfora
DESCRIZIONE GENERALE - L’opera, anche nota come
Madonna dal collo lungo per l’appariscente caratteristica Raffaello, Parmigianino arricchisce la Parma tutto diverse dall’arte limpida del tardo Rinascimento cura nell’esecuzione che è pari a quella riservata alle opere molteplicità di tecniche orafe
La figura maschile di nattuno
monumentali. Bisogna infatti ricordare che Cellini fu orafo
Piccolo San Girolamo mostra gli
scritti all'interlocutore
allude alla fisica attribuita alla Vergine, riflette il gusto manierista per grazia di Correggio, appresa in patria, con la Trasferitosi a Roma, vi rimane fino al Sacco
rappresenta il mare, impugna il tridente
ed è sostenuto da 4 cavalli marini
la figura femminile di Gea rappresenta la terra
morte di
Cristo
ciò che è inusuale e ricercato. L’incompiuta Madonna con il
monumentalità e la sensuale bellezza delle del 1527 LA SALIERA PER FRANCESCO I
il corpo della vergine è messo in risalto da una Bambino e
veste delicata e aderente angeli, iniziata a Parma nel 1535, è uno dei dipinti più opere romane di Raffaello, Michelangelo, PARMIGIANINO Rientra a Parma nel 1531 e qui conduce una
la posa del bambino è un richiamo alla
affascinanti del Parmigianino. Giulio Romano e Rosso Fiorentino.
Pietà di Michelangelo
Francesco Mazzola, detto Parmigianino, è vita segnata da inquietudine
uno degli interpreti più Muore a Castelmaggiore, presso Cremona,
LA MADONNA DAL COLLO LUNGO nel 1540
raffinati dello stile sviluppatosi a Roma alla
corte di Clemente VII.
LA BIOGRAFIA LE OPERE
Nasce a Firenze il 3 novembre del 1500. Il fiorentino Benvenuto Cellini è stato uno
Si forma come orafo e lavora a Firenze e a scultore e un orafo manierista di
Roma. straordinaria abilità e dalla personalità
Dal 1540 al 1545 è alla corte del re di eccentrica. Artista dal temperamento QUANDO - 1545 - 1554
Francia Francesco I. stravagante e dall’esistenza tumultuosa e DOVE - Loggia dei Lanzi, Firenze
COMMITTENTE - Cosimo I de Medici La posizione
Rientrato a Firenze entra al servizio del violenta, Cellini porta avanti una ricerca TECNICA - scultura CARATTERISTICHE FONDAMENTALI
La testa di Medusa,
grondante sangue in dell'eroe è

granduca Cosimo I. artistica che si confronta con il grande DIMENSIONI - 519 cm si segnala per: rivoli stuidtaa in
modo da
il virtuosismo tecnico ondulati, è tenuta alta
Muore a Firenze nel 1571. modello di Michelangelo. DESCRIZIONE GENERALE - Si tratta di un grande bronzo, fuso
la precisione dell’anatomia da Perseo, il cui volto mostrare diversi
a cera persa, che si eleva su un basamento in marmo, punti di vista
BENVENUTO CELLINI decorato a imitazione di un’ara antica con motivi fantastici e la finezza dei particolari decorativi ritrae Cencio, un
garzone di bottega di
vegetali. la potenza espressiva Cellini.
LA RITRATTISTICA
- tintoretto esegue ritratti al naturale Perseo ha un atteggiamento calmo
La muscolatura è visibile ed accentuata ismbolo della pacatezza tipica di un dio
- Stupisce non solo la varietà delle tipologie
umane, ma soprattutto la capacità di far
vivere in ciascuno le caratteristiche e PERSEO
l’individualità del singolo.
QUANDO - 1548 - con poche pennellate modella i lineamenti
DOVE - Galleria dell'Accademia Venezia COMMITTENTE - LA BIOGRAFIA
Scuola di San Marco a Venezia e permette loro di emergere rispetto allo
TECNICA - olio su tela sfondo Nasce a Venezia nel 1518. LA BIOGRAFIA
San Marco è arretrato
LE OPERE
la scena si svolge tra un
e in prospettiva dal DIMENSIONI - 415x541 cm A 15 anni è già nella bottega di Tiziano, da lavora prevalentemente a Firenze per la LE OPERE
basso. E' visibile solo DESCRIZIONE GENERALE - Con il Miracolo dello schiavo, Debitore del colore di Tiziano e del disegno
edificio colonnato e delle
all'osservatore del anche noto come Miracolo di San Marco, Tintoretto si impone cui, secondo tradizione, è presto corte granducale di Cosimo I, anticipando Gianbologna è l'artista conclusivo del
rovine di Michelangelo, Tintoretto manifesta uno
quadro
all’attenzione dei suoi contemporanei. La protagonista è la allontanato. Nella seconda metà del secolo gli sviluppi della scultura barocca. manierismo. la grande lezione che lasciò QUANDO - 1574-1580
luce, ora straordinario talento e grande originalità
è a capo di una fiorente bottega: oltre alle Nasce a Douai (oggi in Francia, ma alloranei nella città di Firenze fece sì che la sua
DOVE - Loggia dei Lanzi, Firenze
vivace e naturale nella piazza retrostante, ora cupa e tragica nel trattamento della luce, con risultati che COMMITTENTE - Cosimo I de Medici
Al centro c'è uno spazio vuoto investito dalla luca di San Marco
sotto il pergolato, ora sfolgorante al centro. MIRACOLO DELLO SCHIAVO commissioni private, lavora per le Paesi Bassi) nel 1529. maniera fosse seguita ben oltre la sua TECNICA - scultura
prefigurano la futura sensibilità barocca.
Il colore collabora allo sfondamento prospettico
La folla è scossa da un moto violento e le espressioni ricordano quelle della Confraternite di San Marco e di San Rocco, Compie il suo apprendistato in patria e nel morte, rendendo vana qualsiasi concessione
DIMENSIONI - 410 cm
DESCRIZIONE GENERALE - L’opera, concepita dallo scultore
pittura di Michelangelo
IL DISEGNO di cui è pittore ufficiale. Muore a Venezia 1550 si reca a Roma per un viaggio di troppo originale a influenze esterne, come i come prova
- tutti i suoi mdoelli non erano corpi vivi ma JACOPO TINTORETTO nel 1594. studio. fasti della stagione barocca romana dimostrativa della propria abilità tecnica, fu subito
Jacopo Tintoretto, così chiamato dalla ammiratissima, tanto che venne replicata in un elevato
manichini costruiti da lui stesso nella sua Sulla via del ritorno decide di fermarsi numero di piccoli bronzetti.
bottega professione paterna, è, assieme al stabilmente a Firenze. GIANBOLOGNA
- tratto morbido e pastoso, gli Veronese, il protagonista del Manierismo È attivo alla corte dei Medici dal 1557.
elementi anatomici appaiono enfatizzati e veneto Muore a Firenze nel 1608. Il gruppo, formato da tre corpi
sovrapposti e intrecciati, può il giovane romano si configura come
in parte anche deformati al fine di esaltarne essere guardato da più strumento di unione fra il vecchio e la sabina I modelli di riferimento
la tensione e la drammaticità. IL RATTO DELLE SABINE punti di vista, girandogli attorno, e
la sabina si divincola inarcando il corpo
sono Michelangelo e la statuaria
ciascuna veduta ha una sua il vecchio sabino è a terra sconfitto dal trionfante romano antica, come il gruppo ellenistico
- muscolatura esaltata dal chiaroscuro del caratterizzazione. del Toro Farnese.

QUANDO - 1562-1566 gesso


DOVE - Pinacoteca di Brera, Milano
COMMITTENTE - Tommaso Rangone guardiano della scuola
Grande di San Marco
TECNICA - olio su tela
DIMENSIONI - 405x405 cm
Lampi di luce irrompono sulla scena, enfatizzano il volume dei corpi, DESCRIZIONE GENERALE - Lungo una straordinaria
estrapolando dai cadaveri un pallore innaturale prospettiva obliqua di arcate che attraversano la Basilica di
nginocchiato di fronte a San Marco, Tintoretto inserisce il committente
dell'opera, il medico e filosofo Tommaso Rangone.
Boucolis ad Alessandria va in scena un episodio "teatrale"
legato ai miracoli di San Marco. Tintoretto ricrea la vicenda
si intitola Ritrovamento del corpo di San Marco, anche se in realtà il soggetto
raffigurato è quello dei Miracoli di san Marco nella Chiesa di Boucolis ad come fosse una sorta di palcoscenico con attori
In un dinamico intreccio di figure scorgiamo l'indemoniato, rappresentato
San Marco viene ritratto a figura intera, ben piantato al suolo, con il libro Alessandria
sulla destra, avvinghiato a una figura femminile, mentre viene condotto al
cospetto del Santo. sotto il braccio, reso vivo da da luce divina energica

RITROVAMENTO CORPO DI SAN MARCO

QUANDO - 1592-1594
DOVE - Basilica di San Giorgio Maggiore
COMMITTENTE - Scuola del SS sacramento
TECNICA - olio su tela
DIMENSIONI - 365x568 cm
DESCRIZIONE GENERALE - Il dipinto presenta idee
innovative: rovesciando la visione consueta, Tintoretto crea
una
i bagliori della luca colpiscono le figure facendole emergere dal buio l'ambiente è un'osteria popolare rappresentata con estremo realismo prospettiva obliqua che, lungo le linee dei tavoli, dei
ULTIMA CENA
Gli angeli sono presenze incorporee fatta di sola luce
cassettoni del soffitto e delle piastrelle del pavimento, guida
Gli apostoli emenano una luce quasi fluorescente che si mescola col chiarore. lo sguardo dello spettatore verso il fondo.
intorno a gesù il chiarore è fortissimo, l'aureola crea luce propria
Il colore accentua il senso di visione soprannaturale

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