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ROSA PARKS

Grazie a un suo rifiuto ebbe


inizio la battaglia non
violenta per i diritti civili
degli afroamericani che
investì tutti gli Stati Uniti.

nata il 4 febbraio 1913 in un’umile famiglia di


confessione metodista nella cittadina di Tuskegee,
poco distante da Montgomery. A diciannove anni, nel
1932, Rosa sposò Raymond Parks, barbiere che
faceva parte del movimento per i diritti civili.
1 DICEMBRE 1955
Rosa, senza rifletterci troppo
terminata la giornata lavorativa, la
risponde che non intendeva alzarsi.
quarantaduenne Rosa Parks, di pelle nera e di
Quel rifiuto la trasforma
professione sarta, prende l’autobus 2857,
all’improvviso in un’eroina dei diritti
diretta a casa. Si siede in una fila centrale, ma
dei neri, impegnati nella lotta contro
quando dopo poche fermate sale un
la segregazione che opprimeva
passeggero bianco, il conducente le chiede di
l’Alabama e altri Stati del Sud.
alzarsi per lasciargli il posto, come impongono
le regole.
Rosa conosce bene le regole: i neri
siedono dietro, i bianchi davanti, mentre i
posti centrali sono misti e si possono
usare solo se tutti gli altri sono occupati,
ma la precedenza spetta sempre ai
bianchi.
STANCA DI SUBIRE
Quando il primo dicembre 1955 si verificò l’episodio del bus, Rosa Parks

era ormai giunta allo stremo della sopportazione per il trattamento

riservato alla sua gente. Dopo il rifiuto di alzarsi l’autista chiamò le forze

dell’ordine per risolvere la faccenda. Rosa fu incarcerata per “condotta

impropria”, ma poi, già a poche ore dall’arresto, venne rilasciata grazie

alla cauzione pagata da Clifford Durr, avvocato bianco vicino alle

posizioni dei neri. Nel frattempo la comunità afroamericana aveva

iniziato a scalpitare e il nervosismo stava per sfociare in violenza, con il

rischio di rappresaglie bianche. Si decise allora che la reazione

all’ingiustizia sarebbe stata sì netta, ma pacifica, e ancora una volta a

prendere in mano la situazione fu una donna.


All’alba, l’attivista distribuì i volantini in scuole,
BOICOTTAGGIO negozi e chiese. Proprio nei saloni di
Jo Ann Robinson, presidente di un’associazione parrucchiere ed estetiste, più acculturate e
femminile afroamericana, stampò in migliaia di indipendenti di altre lavoratrici, le attiviste erano
copie un comunicato anonimo in cui si invitava la pronte a fare proseliti tra le clienti, aiutandole
popolazione nera a boicottare i mezzi pubblici di nell’alfabetizzazione, spiegando loro le pratiche
Montgomery il 5 dicembre, giorno del processo a per votare e invitandole anche a non imitare le
Rosa, alla fine se la caverà con una multa. acconciature delle bianche.
In poche ore, tutta la comunità nera di
Montgomery seppe del boicottaggio, che Martin
Luther King e gli altri leader neri decisero tra
l’altro di non limitare a un solo giorno: bisognava
procedere a oltranza, finché non fossero state
accettate proposte «minime» come quella di
poter prendere posto sui bus «secondo l’ordine di
salita».
La rimostranza coinvolse migliaia di persone e L'anno dopo, siamo nel 1956, il caso di Rosa Parks
durò fino al 26 dicembre 1956: un totale di 381 arriva alla Corte Suprema degli Stati Uniti
giorni, durante i quali i tassisti neri sostennero la d'America che emette una sentenza storica in
protesta abbassando le tariffe al livello dei biglietti grado di cambiare le relazioni sociali del Paese. La

dei bus. Gli eventi di Montgomery ebbero visibilità Corte infatti decreta come incostituzionale la

in tutto il Paese, passando alle cronache come la segregazione sugli autobus pubblici
dell'Alabama. Una sentenza, questa, che farà
più importante manifestazione non violenta del
clamore e che stabilirà un punto di partenza per la
movimento per i diritti civili.
rivendicazione dei diritti civili dei neri d'America.
Per questi motivi Rosa Parks ne diviene icona
rappresentativa.

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