Le primedonne : cantanti, strumentisti, direttori d’orchestra
a cosa si riferisce il termine primadonna?. In origine indicava un ordine di elencazione nel
manifesto di una stagione d’opera: nome e cognome della cantante più famosa e meglio pagata erano preceduti da “prima donna” ed erano stampati più in alto, se l’opera poi comprendeva altre parti femminili di grande importanza la prima donna diventava prima donna assoluta e precedeva l’altra prima donna. Siccome il tempo in cui si a ermò il melodramma i castrati costituivano il polo alternativo alle donne nell’equilibrio dello spettacolo oltre alla prima donna i manifesti portavano anche il nome del primo uomo. Con il tempo poi il signi cato del primo della prima donna fu applicato sia alle donne che ai maschi:. Prima donna è colei o colui che risulta un condensato di tutti I capricci, le bizze di cui da secoli è costellata la vita del teatro musicale e non, Anche del cinema come essere più o meno intrattabile E pretenziosa a cui si cede sempre perché di fronte al pubblico ha ragione lei. Da un lato la volontà di dettar legge, dall’altro il carisma che sa incatenare l’Attenzione degli spettatori farli piangere farli gridare e farli sentire di voler tornare a sentire musica. Nei tre principali personaggi femminili dei racconti d’Hofmann di Jacques O enbach Composti tra il 1876 e il 1880 noi troviamo una metafora della prima donna infatti possiamo notare tre diversi tipi di Donne: Olimpia che incarna il virtuosismo canoro, la seconda Antonia la passione, Giulietta la terza la sensualità. La prima nasce dal mito barocco dell’usignolo la seconda e la terza nascono dal mito di Orfeo che ammansisce col canto le ere. Alla prima donna è richiesto di raggiungere un livello di espressione ssato in un suono incandescente e Di dominare la tecnica della sua arte con alto virtuosismo: ciò costituisce l’essenza del carisma che si riscontra in lei. Inizialmente nei racconti di Hofmann questi tre diversi ruoli dovevano essere assunti da una sola cantante mentre poi con i successivi rimaneggiamenti i ruoli vengono a dati a tre diverse cantanti nessuna delle quali è una vera prima donna. Già nel 1839 Czerny maestro di Liszt constatava la di erenza tra un concerto eseguito in maniera quieta e dolce che suscita una grata impressione su un pubblico attento ma mai particolare calore che invece viene suscitato nel pubblico se il concerto viene eseguito nella brillante maniera, perché “ un numeroso pubblico suole essere più trasportato all’ammirazione che non alla commozione.” Ciò che nel pubblico musicale non desta mai ammirazione è il suono piatto, privo di barbagli di luce. Eccitanti sono i sopracuti, eccitante è la rapidità di successione dei suoni, eccitanti sono gli sbalzi di registro, ma tutto ciò non vale nulla se l esecutore non domina il suono e se non mantiene viva la qualità di questo suono. Il novecento ha portato anche gli esecutori a considerare come primario il colore del suono, il secolo si aprì con l’ascesa di Enrico Caruso la cui voce aveva un fondo vellutato e una delicatezza di estrema suggestione. Ad Adelina patti prima donna assoluta del dell’ultimo ottocento, succedeva Nelie Melba.Nell’800 donne uomini avevano voci agili ed eseguivano Cabalette e oriettate con facilità, mentre nel primo novecento I Cantanti preferiscono accorciare o eliminare del tutto i virtuosismi . L’ottocento era stato ancora il secolo dell’attualità musicale mentre il 900 è il secolo della cultura e della storia. Cultura e storia signi cano interpretazione. Di fronte al cantante protagonista si erge sempre più minacciosamente un novello primo uomo armato di bacchetta il direttore d’orchestra che pretende di avere sempre l’ultima parola.Nell’ottocento le scene erano veristiche e i costumi rispondenti all’ambientazione storica dell’opera, il regista veniva chiamato ancora poeta del teatro e si limitava a regolare i movimenti delle masse cioè di coro e comparseria. Per questo il cantante creava musicalmente e gestualmente il personaggio così come lui pensava dovesse essere indossando il costume di cui era proprietario. Il novecento ebbe tra i cantanti primedonne Beniamino gigli, Lauri volpi, Tito Schipa, Corelli nonché il trio Carreras Domingo Pavarotti. E tra le donne oltre alla Callas, rosa ponselle, Tebaldi, Caballé. Tra le voci scure Ezio pinza come basso Fiorenza cossotto mezzosoprano. Il cinema crea qualche prima donna ovvero qualche cantante che attraverso il lm si conquistò uno status di fame internazionale non ho tenuto in teatro per esempio il tenore Jan Kiepura Che insieme alla moglie inventò la formula del tenore famoso che dopo una serie di avventure riesce a conquistare con il suo canto la donna amata. Alla ne del secolo il concerto dei detenuti prime donne è stata l’unica autentica manifestazione di divismo vincente nel campo del canto. Le prime donne sono emigrati in campi della musica che non sono quelli dell’opera. Questo lento declino si incrocia con la rapida ascesa nel rmamento delle prime donne del direttore d’orchestra. L’ottocento aveva visto Berlioz, liszt e Wagner, Malher, il novecento conta invece i divi della bacchetta il numero maggiore:Il progressivo abbandono dell’attualità in favore del passato trasforma l’esecutore legato a convenzioni abitudini in interprete. In secondo luogo il potere del direttore d’orchestra deriva dal riconoscimento del diritto d’autore e dei conseguenti diritti dell’editore. Il direttore diventa duciario dell’editore e ha diritto di protestare Per motivazioni artistiche i contratti stipulati dal teatro con i collaboratori. Questo diritto viene esercitato fi ff fi ff fi fi fi fi fi fi ff ffi fi costantemente nei confronti dei professori d’orchestra e degli artisti del coro ma anche verso le prime donne.se pensiamo ad Arturo Toscanini pensiamo ai suoi scoppi di malumore, le sue rabbiose esortazioni: È di cile ottenere risultati elevati da una massa di persone se non si è psicologicamente padroni della situazione; ma il potere del direttore fu spesso esercitato dispoticamente. Lascia poco spazio alla prime donne perché scelse di preferenza cantanti giovani Aureliano Pertile, Toti dal monte per esempio, che grazie a lui raggiunsero la notorietà.la radio e il disco caratterizzano il novecento rispetto ai secoli precedenti e consentono che la risonanza della fama si ampli a dismisura e che si incrementino le entrate delle prime donne.All’inizio l’attività di gestione si basa soprattutto sui cantanti più tardi poi fu l’inserimento nel mercato discogra co dei direttori d’orchestra. Documentato dal disco è l’attività di grandi direttori come Toscanini, mitropolus, bernstein, Kleiber, abbado, muti e altri. Ma è purtroppo evidente che anche nel campo direttoriale oggi le prime donne si stanno estinguendo. Prima dei direttori d’orchestra cominciarono a rivaleggiare con le prime donne del canto gli strumentisti. Negli anni 30 dell’ottocento Paganini stregone del violino era celebre quanto la Malibran e la Pasta. All’inizio degli anni 40 il pianista liszt E nel corso del secolo certi violinista e certo i pianisti hanno modo di non cedere in popolarità i cantanti. All’inizio del 900 le prime donne del violino de sarasate, kreisler, e i pianisti kubelik , Pachmann e eugen d’albert (uno dei maggiori donnaioli che siano esistiti in campo musicale sposato 6 volte). La secondo moglie di costui fu Teresa Carreno una pianista venezuelana bellissima con cui formò anche un Duo pianistico che fece storcere il naso agli agenti che vennero retribuiti a percentuale sugli onorari che riuscivano a strappare. Nell’ascesa dei pianisti come prime donne giocarono quindi un ruolo determinante gli agenti e fabbricanti di pianoforti. Anton Rubistein Negli Stati Uniti nel 1872 73 svolse 215 concerti in 239 giorni: il pianista prima donna era dunque una piccola miniera d’oro, ma chi gli organizzava la vita era la gente che si appoggiava su una rete internazionale di agenzie che lo faceva viaggiare più o meno come un baule. I fabbricanti di pianoforti fornivano gratuitamente al pianista primadonna lo strumento, i tecnici e un robusto supporto pubblicitario.per un quarto di secolo il pianoforte meccanico a ancò il disco rendendo celebri grandi pianisti. La fama dei pianisti continuo anche verso la seconda metà del 900 con Rachmaninov, Hofmann e Paderewski. Un grande violoncellista che fu prima donna è lo spagnolo Pablo Casals Che rivoluzionò il repertorio e la tecnica del suo strumento, fondò un festival e fece accorrere spettatori da tutto il mondo.per una posizione di principio morale ancor prima che politica (era oppositore di Francisco Franco), rinunciava a girare il mondo e rinunciava i guadagni che avrebbe potuto intascare ma non rinunciava però alla musica e continua a di ondere la sua morte. Anche i autisti nel 900 il loro ruolo da prime donne i quali diedero molto spazio anche alla musica contemporanea d’ Avanguardia. Un’autentica prima donna fu Wanda Landowska Che portò il clavicembalo sale da concerto. Anni del 900 furono ancora soprattutto i pianisti violinisti: da ricordare Arturo benedetti Michelangeli, Glenn Gould, Maurizio pollini, perlman e uto ughi. Oggi il pianista Kissin e il violinista Vengerov. Tuttavia anche gli strumenti ci stanno facendo sempre più rari probabilmente anche perché attraverso i dischi sono ancora presenza viva nella cultura musicale di oggi e lo stesso si può dire di cantanti e direttori d’orchestra. I miti del passato circolano tra di noi e i miti del presente stentano a raggiungere il pubblico. La funzione positiva della prima donna è quella dell’esploratore, quando la musica classica in grado di conquistare nuovo pubblico. Oggi l’espansione si è arrestata, le prime donne ricompariranno quando il pubblico riprenderà a crescere. ffi ffi ff fl fi