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Piero Rattalino.

Le primedonne : cantanti, strumentisti, direttori d’orchestra

a cosa si riferisce il termine primadonna?. In origine indicava un ordine di elencazione nel


manifesto di una stagione d’opera: nome e cognome della cantante più famosa e meglio pagata
erano preceduti da “prima donna” ed erano stampati più in alto, se l’opera poi comprendeva altre
parti femminili di grande importanza la prima donna diventava prima donna assoluta e precedeva
l’altra prima donna. Siccome il tempo in cui si a ermò il melodramma i castrati costituivano il polo
alternativo alle donne nell’equilibrio dello spettacolo oltre alla prima donna i manifesti portavano
anche il nome del primo uomo. Con il tempo poi il signi cato del primo della prima donna fu
applicato sia alle donne che ai maschi:. Prima donna è colei o colui che risulta un condensato di
tutti I capricci, le bizze di cui da secoli è costellata la vita del teatro musicale e non, Anche del
cinema come essere più o meno intrattabile E pretenziosa a cui si cede sempre perché di fronte al
pubblico ha ragione lei. Da un lato la volontà di dettar legge, dall’altro il carisma che sa incatenare
l’Attenzione degli spettatori farli piangere farli gridare e farli sentire di voler tornare a sentire
musica. Nei tre principali personaggi femminili dei racconti d’Hofmann di Jacques O enbach
Composti tra il 1876 e il 1880 noi troviamo una metafora della prima donna infatti possiamo
notare tre diversi tipi di Donne: Olimpia che incarna il virtuosismo canoro, la seconda Antonia la
passione, Giulietta la terza la sensualità. La prima nasce dal mito barocco dell’usignolo la
seconda e la terza nascono dal mito di Orfeo che ammansisce col canto le ere. Alla prima donna
è richiesto di raggiungere un livello di espressione ssato in un suono incandescente e Di
dominare la tecnica della sua arte con alto virtuosismo: ciò costituisce l’essenza del carisma che
si riscontra in lei. Inizialmente nei racconti di Hofmann questi tre diversi ruoli dovevano essere
assunti da una sola cantante mentre poi con i successivi rimaneggiamenti i ruoli vengono a dati
a tre diverse cantanti nessuna delle quali è una vera prima donna. Già nel 1839 Czerny maestro di
Liszt constatava la di erenza tra un concerto eseguito in maniera quieta e dolce che suscita una
grata impressione su un pubblico attento ma mai particolare calore che invece viene suscitato nel
pubblico se il concerto viene eseguito nella brillante maniera, perché “ un numeroso pubblico
suole essere più trasportato all’ammirazione che non alla commozione.” Ciò che nel pubblico
musicale non desta mai ammirazione è il suono piatto, privo di barbagli di luce. Eccitanti sono i
sopracuti, eccitante è la rapidità di successione dei suoni, eccitanti sono gli sbalzi di registro, ma
tutto ciò non vale nulla se l esecutore non domina il suono e se non mantiene viva la qualità di
questo suono. Il novecento ha portato anche gli esecutori a considerare come primario il colore
del suono, il secolo si aprì con l’ascesa di Enrico Caruso la cui voce aveva un fondo vellutato e
una delicatezza di estrema suggestione. Ad Adelina patti prima donna assoluta del dell’ultimo
ottocento, succedeva Nelie Melba.Nell’800 donne uomini avevano voci agili ed eseguivano
Cabalette e oriettate con facilità, mentre nel primo novecento I Cantanti preferiscono accorciare
o eliminare del tutto i virtuosismi . L’ottocento era stato ancora il secolo dell’attualità musicale
mentre il 900 è il secolo della cultura e della storia. Cultura e storia signi cano interpretazione. Di
fronte al cantante protagonista si erge sempre più minacciosamente un novello primo uomo
armato di bacchetta il direttore d’orchestra che pretende di avere sempre l’ultima
parola.Nell’ottocento le scene erano veristiche e i costumi rispondenti all’ambientazione storica
dell’opera, il regista veniva chiamato ancora poeta del teatro e si limitava a regolare i movimenti
delle masse cioè di coro e comparseria. Per questo il cantante creava musicalmente e
gestualmente il personaggio così come lui pensava dovesse essere indossando il costume di cui
era proprietario. Il novecento ebbe tra i cantanti primedonne Beniamino gigli, Lauri volpi, Tito
Schipa, Corelli nonché il trio Carreras Domingo Pavarotti. E tra le donne oltre alla Callas, rosa
ponselle, Tebaldi, Caballé. Tra le voci scure Ezio pinza come basso Fiorenza cossotto
mezzosoprano. Il cinema crea qualche prima donna ovvero qualche cantante che attraverso il lm
si conquistò uno status di fame internazionale non ho tenuto in teatro per esempio il tenore Jan
Kiepura Che insieme alla moglie inventò la formula del tenore famoso che dopo una serie di
avventure riesce a conquistare con il suo canto la donna amata. Alla ne del secolo il concerto dei
detenuti prime donne è stata l’unica autentica manifestazione di divismo vincente nel campo del
canto. Le prime donne sono emigrati in campi della musica che non sono quelli dell’opera.
Questo lento declino si incrocia con la rapida ascesa nel rmamento delle prime donne del
direttore d’orchestra. L’ottocento aveva visto Berlioz, liszt e Wagner, Malher, il novecento conta
invece i divi della bacchetta il numero maggiore:Il progressivo abbandono dell’attualità in favore
del passato trasforma l’esecutore legato a convenzioni abitudini in interprete. In secondo luogo il
potere del direttore d’orchestra deriva dal riconoscimento del diritto d’autore e dei conseguenti
diritti dell’editore. Il direttore diventa duciario dell’editore e ha diritto di protestare Per motivazioni
artistiche i contratti stipulati dal teatro con i collaboratori. Questo diritto viene esercitato
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costantemente nei confronti dei professori d’orchestra e degli artisti del coro ma anche verso le
prime donne.se pensiamo ad Arturo Toscanini pensiamo ai suoi scoppi di malumore, le sue
rabbiose esortazioni: È di cile ottenere risultati elevati da una massa di persone se non si è
psicologicamente padroni della situazione; ma il potere del direttore fu spesso esercitato
dispoticamente. Lascia poco spazio alla prime donne perché scelse di preferenza cantanti giovani
Aureliano Pertile, Toti dal monte per esempio, che grazie a lui raggiunsero la notorietà.la radio e il
disco caratterizzano il novecento rispetto ai secoli precedenti e consentono che la risonanza della
fama si ampli a dismisura e che si incrementino le entrate delle prime donne.All’inizio l’attività di
gestione si basa soprattutto sui cantanti più tardi poi fu l’inserimento nel mercato discogra co dei
direttori d’orchestra. Documentato dal disco è l’attività di grandi direttori come Toscanini,
mitropolus, bernstein, Kleiber, abbado, muti e altri. Ma è purtroppo evidente che anche nel campo
direttoriale oggi le prime donne si stanno estinguendo. Prima dei direttori d’orchestra
cominciarono a rivaleggiare con le prime donne del canto gli strumentisti. Negli anni 30
dell’ottocento Paganini stregone del violino era celebre quanto la Malibran e la Pasta. All’inizio
degli anni 40 il pianista liszt E nel corso del secolo certi violinista e certo i pianisti hanno modo di
non cedere in popolarità i cantanti. All’inizio del 900 le prime donne del violino de sarasate,
kreisler, e i pianisti kubelik , Pachmann e eugen d’albert (uno dei maggiori donnaioli che siano
esistiti in campo musicale sposato 6 volte). La secondo moglie di costui fu Teresa Carreno una
pianista venezuelana bellissima con cui formò anche un Duo pianistico che fece storcere il naso
agli agenti che vennero retribuiti a percentuale sugli onorari che riuscivano a strappare.
Nell’ascesa dei pianisti come prime donne giocarono quindi un ruolo determinante gli agenti e
fabbricanti di pianoforti. Anton Rubistein Negli Stati Uniti nel 1872 73 svolse 215 concerti in 239
giorni: il pianista prima donna era dunque una piccola miniera d’oro, ma chi gli organizzava la vita
era la gente che si appoggiava su una rete internazionale di agenzie che lo faceva viaggiare più o
meno come un baule. I fabbricanti di pianoforti fornivano gratuitamente al pianista primadonna lo
strumento, i tecnici e un robusto supporto pubblicitario.per un quarto di secolo il pianoforte
meccanico a ancò il disco rendendo celebri grandi pianisti. La fama dei pianisti continuo anche
verso la seconda metà del 900 con Rachmaninov, Hofmann e Paderewski. Un grande
violoncellista che fu prima donna è lo spagnolo Pablo Casals Che rivoluzionò il repertorio e la
tecnica del suo strumento, fondò un festival e fece accorrere spettatori da tutto il mondo.per una
posizione di principio morale ancor prima che politica (era oppositore di Francisco Franco),
rinunciava a girare il mondo e rinunciava i guadagni che avrebbe potuto intascare ma non
rinunciava però alla musica e continua a di ondere la sua morte. Anche i autisti nel 900 il loro
ruolo da prime donne i quali diedero molto spazio anche alla musica contemporanea d’
Avanguardia. Un’autentica prima donna fu Wanda Landowska Che portò il clavicembalo sale da
concerto. Anni del 900 furono ancora soprattutto i pianisti violinisti: da ricordare Arturo benedetti
Michelangeli, Glenn Gould, Maurizio pollini, perlman e uto ughi. Oggi il pianista Kissin e il violinista
Vengerov. Tuttavia anche gli strumenti ci stanno facendo sempre più rari probabilmente anche
perché attraverso i dischi sono ancora presenza viva nella cultura musicale di oggi e lo stesso si
può dire di cantanti e direttori d’orchestra. I miti del passato circolano tra di noi e i miti del
presente stentano a raggiungere il pubblico. La funzione positiva della prima donna è quella
dell’esploratore, quando la musica classica in grado di conquistare nuovo pubblico. Oggi
l’espansione si è arrestata, le prime donne ricompariranno quando il pubblico riprenderà a
crescere.
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