Sei sulla pagina 1di 59

IL CURRICOLO E LA METAFORA DEL VIAGGIO

«Per raggiungere una destinazione nuova dobbiamo utilizzare una mappa. La


mappa rappresenta un modello degli itinerari possibili. Così una disciplina si
presenta modellizzata dall'analisi disciplinare: la mappa di una disciplina è
un insieme di basi di conoscenze tra loro collegate da relazioni di senso,
grappoli di nuclei concettuali interconnessi.
Una mappa aiuta per raggiungere una destinazione.
Il curricolo rappresenta il percorso dell’allievo.
Lungo alcuni tratti, nei diversi segmenti del percorso formativo l'allievo sarà
accompagnato dagli insegnanti,....
La partecipazione dello studente alla costruzione del curricolo è
determinante; il percorso dovrebbe essere costruito insieme all'allievo»
(Tessaro, 2002)
Alcune premesse fondamentali

La costruzione del curricolo non è un


adempimento formale, ma è “il processo
attraverso il quale si sviluppano e organizzano
la ricerca e l’innovazione educativa”;
è un cammino di costante miglioramento
dell’aspetto centrale della scuola, il processo di
insegnamento-apprendimento.
Nelle Indicazioni si indicano anche le condizioni
necessarie per la realizzazione della scuola del
curricolo: la trasformazione di tutte le scuole in
comunità professionali caratterizzate da
“partecipazione e apprendimento continuo”
“Questo processo richiede attività di studio, di
formazione e di ricerca da parte di tutti gli operatori
scolastici e in primo luogo da parte dei docenti.
Determinante al riguardo risulta il ruolo del
Dirigente scolastico”
IL CURRICOLO NELLE INDICAZIONI

 Il primo ciclo d’istruzione […] ricopre un arco di tempo


fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità
degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono
gradualmente le competenze indispensabili per continuare
ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita

 La generalizzazione degli istituti comprensivi crea le


condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base che
prenda in carico i bambini dall’età di tre anni e li guidi fino
al termine del primo ciclo di istruzione e che sia capace di
riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro
un unico percorso strutturante p. 15 Annali, Profilo dello
studente
6

Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle scuole, le


Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione
curricolare affidata alle scuole, con particolare attenzione alla
continuità del percorso educativo dai 3 ai 14 anni.

Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola


dell’infanzia e attraverso le discipline nella scuola del primo ciclo
(scuola primaria e secondaria di primo grado)
. Discipline e aree disciplinari
Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove
l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente
orientata ai saperi disciplinari
Il curricolo rappresenta un Nelle Indicazioni 2012 si dice
piano, teorico e pratico, di che alla scuola e agli
apprendimento/insegnamento insegnanti spettano la cura e
costruito dagli insegnanti, ma la costruzione del curricolo,
pensando continuamente agli “elaborando specifiche scelte
allievi, che possono essere relative a
coinvolti attivamente già nella contenuti,
fase di progettazione.  metodi,
Per l’insegnante è uno  organizzazione e
strumento di lavoro utile per  valutazione
organizzare il percorso coerenti con i traguardi
formativo. (F. Tessaro, 2015) formativi previsti dal
documento nazionale”.
Caratteri propri del curricolo sono
trasversalità: discipline e saperi si raccordano orizzontalmente intorno a
principi di:
• formazione cognitiva
• acquisizione di competenze
• assimilazione di conoscenze e abilità
• coordinate da criteri di base di chi si vuol formare

• verticalità: relativa allo sviluppo del curricolo per


gradi di scuola
Centralità dello studente

Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi


aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali […]

Sin dai primi anni di scolarizzazione è importante che i docenti


definiscano le loro proposte in una relazione costante con i
bisogni fondamentali e i desideri dei bambini e degli adolescenti.
[...]
La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e
degli adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi
successive della vita p. 9 Annali, Centralità della persona.
organicità e coerenza: nella progressione
attraverso età diversificate per
• strutture cognitive
• capacità comunicative
• organizzazione verbale
• sviluppo etico e sociale
• crescita di paradigmi culturali, didattici
ed epistemologici
La progettazione del curricolo verticale

L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie
di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e
professionale, è progressivo e continuo. La presenza, sempre più diffusa, degli
istituti comprensivi consente la progettazione di un unico curricolo verticale e
facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione.
Negli anni dell’infanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza
vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva, le attività educative offrono
occasioni di crescita all’interno di un contesto educativo orientato al benessere,
alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle
diverse età, dai tre ai sei anni.
Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a
valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare i
ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline
e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi.
( p. 18, Annali, Continuità e unitarietà del curricolo )
Il raggruppamento delle discipline in aree promuove la ricerca di
connessioni
12 tra saperi disciplinari e la collaborazioni tra docenti.

Area Linguistico-artistico-espressiva
L’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si
realizza con il concorso di più discipline: Lingua Italiana;
Lingue comunitarie; Musica; Arte e Immagine; Corpo,
Movimento e Sport.

Area storico-geografica
L’area storico-geografica è composta dalle scienze che si
occupano dello studio delle società umane, nello spazio e nel
tempo

Area matematico-scientifico-tecnologica
Le conoscenze matematiche, scientifiche e tecnologiche
contribuiscono in modo determinante alla formazione culturale
delle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di
mettere in stretto rapporto il "pensare" e il "fare"
I riferimenti “imprescindibili” per progettare e
valutare competenze

OBIETTIVI TAGUARDI PROFILO STUDENTE e COMPETENZE


CHIAVE

Declinano i traguardi Competenze disciplinari a Profilo dello studente al


Aggregati in nuclei termine cl.5° primaria, termine di un ciclo di
tematici cl.3° secondaria istruzione
tematici Concorrono al profilo
Suddivisi in scansioni a
termine cl.3 e 5 primaria,
cl. 3 secondaria

Indicazioni 2012
I traguardi per lo sviluppo delle competenze vengono
individuati al termine

Della Scuola dell’Infanzia


Della Scuola Primaria
Della Scuola Secondaria di 1°Grado

Tali traguardi, posti al termine dei più significativi


snodi del percorso curricolare dai 3 ai 14 anni,
rappresentano riferimenti, piste da percorrere per gli
insegnanti e aiutano a finalizzare l’azione educativa
allo sviluppo integrale della persona.
.
15

Il Regolamento dell’obbligo di istruzione (D.M.


139 del 22.8.2007) a 10 anni sottolinea che I
saperi e le competenze… assicurano
l'equivalenza formativa di tutti i percorsi, nel
rispetto dell'identità dell'offerta formativa e
degli obiettivi che caratterizzano i curricoli dei
diversi ordini, tipi e indirizzi di studio. I saperi
sono articolati in abilità/capacità e conoscenze.
Gli obiettivi di apprendimento
individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti
indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo
sviluppo delle competenze.

Rappresentano per i docenti


* punti di riferimento dell’azione didattica
* Indicano percorsi da costruire
* Indicano criteri di gradualità da seguire
* Aiutano a finalizzare l’azione educativa al completo
sviluppo dell’alunno

Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in


relazione a periodi didattici lunghi:… [sono grossi blocchi
di contenuti]
Secondo il Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli
(Raccomandazione
17 del Parlamento Europeo e del Consiglio del
7.09.2006):
Le “conoscenze” indicano il risultato dell’assimilazione delle
informazioni attraverso l’apprendimento.
Le “abilità/capacità” indicano la capacità di applicare
conoscenze e usare Know-how per portare a termine e risolvere
problemi.
Le “competenze” indicano la comprovata capacità di usare le
conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o
metodologiche in situazioni di lavoro o si studio e nello sviluppo
professionale e/o personale; le competenze sono descritte in
termini di responsabilità e autonomia.
I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo di
istruzione sono riferiti ai quattro assi culturali:
- Asse dei linguaggi;
- Asse matematico;
- Asse scientifico-tecnologico
- Asse storico-sociale
Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012
Competenze chiave e profilo

Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui


tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente
definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea
(Raccomandazione del 18 dicembre 2006i) che sono:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale .
Queste sono il punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e
culturale sulle competenze utili per la vita al quale l’Italia ha attivamente
partecipato.
Il profilo …descrive… le competenze riferite alle discipline di insegnamento e
al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di
possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle
competenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema
educativo e formativo italiano.
Nodi Concettuali nelle Indicazioni

cardine della
Piano disciplina
fondazionale,
epistemologico
della disciplina valore strutturante e
generativo di
conoscenze

NODI
esplorati da un punto di
CONCETTUALI
vista formativo già
nelle Indicazioni
Piano didattico
e metodologico organizzati in piste di
lavoro

oggetto dell’analisi
formativa della
disciplina
La funzione dei nodi concettuali nella costruzione del curricolo
 Sono economici e efficaci , in quanto sintesi che si dispiega in una
trama concettuale, strategica e logica,

 Sono organizzatori di pensiero e di azione


poiché
evincono i vuoti e i pieni, continuità/utile discontinuità e sono
traducibile in piste di lavoro

 Assumono un esplicito valore formativo


allorché si leggono i processi promossi in chi apprende e anche le
modalità e le circostanze di impiego di concetti , procedure… che
coinvolgono

 Generano relazioni e proiezioni perché operano la connessione


pedagogico-didattica tra l’allievo, la sua realtà, il contesto sociale e
culturale di apprendimento e il processo di insegnamento.

l’individuazione dei nodi è sempre una operazione culturale e


professionale
La funzione generativa e proiettiva del nodo verso
IL SISTEMA INCROCIATO DELLE COMPETENZE

Traguardi
di
competenza
disciplinare

Compe-
tenze del
Profilo

Competenze
chiave
europee

Per: Integrare le discipline Condurre le attività


Progettare
Roberta Rigo 2015
Valutare Certificare
Il curricolo verticale

I bisogni

La Gradualità Le competenze

Il contesto

La metodologia

Le finalità
Il setting/gli strumenti
La valutazione

L’alunno L’insegnante Il Dirigente Scolastico


Nella progettazione del curricolo

L’insegnante
-applica criteri di gradualità alla propria disciplina, ad
esempio la gradualità della complessità dell’oggetto; dei
testi; dei compiti, …
Il consiglio di classe
- applica criteri di gradualità alle abilità trasversali; ad
esempio la lettura per l’apprendimento
-alle modalità di lavoro; ad esempio «quali strategie di
facilitazione rispetto allo studio del testo», quali
mediazioni rispetto al testo di studio; «come formare i
gruppi». …
CURRICOLO ESPLICITO
Una didattica disciplinare e interdisciplinare
- una didattica curricolare, attraverso l’utilizzo delle TIC e della
ricerca-azione
- Una didattica disciplinare ed interdisciplinare, con
un’accentuazione sul valore formativo delle discipline non in senso
frammentaristico ma come unitarietà del sapere (NUOVO
UMANESIMO)
- Una didattica della cittadinanza attiva, responsabile – solidale –
multiculturale.
Costruttivismo – costruzionismo – La conoscenza viene
costruita dal singolo soggetto (educazione integrale) attraverso
l’interazione con l’ambiente sociale e il piccolo gruppo
(cooperative learning).
24
Dimensione sociale+dimensione individuale
Costruttivismo – costruzionismo – La conoscenza viene
costruita dal singolo soggetto (educazione integrale)
attraverso l’interazione con l’ambiente sociale e il piccolo
gruppo (cooperative learning).
Dimensione sociale+dimensione individuale.
Nelle Indicazioni l’ambiente di apprendimento diventa il
nuovo baricentro, si presenta come

CURRICOLO IMPLICITO
Particolare importanza viene data alla didattica
laboratoriale, non istruttiva, ma collaborativa,
autoapprenditiva. Bisogna portare avanti <<ambienti di
apprendimento integrati>> appositamente organizzati per la
costruzione della conoscenza da parte del singolo individuo
e del gruppo, con una rivalutazione dello spazio vissuto.
25
Nelle Indicazioni l’ambiente di apprendimento diventa il nuovo
baricentro, si presenta come

CURRICOLO IMPLICITO
Particolare importanza viene data alla didattica laboratoriale, non
istruttiva, ma collaborativa, autoapprenditiva. Bisogna portare avanti
<<ambienti di apprendimento integrati>> appositamente organizzati
per la costruzione della conoscenza da parte del singolo individuo e
del gruppo, con una rivalutazione dello spazio vissuto.

26
Comunità e ambiente di apprendimento
Dalle indicazioni vengono alcune impostazioni
metodologiche:
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni
Intervenire nei riguardi delle diversità perché non diventino
disuguaglianze
Favorire l’esplorazione e la ricerca
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di
apprendere
Realizzare percorsi in forma di laboratorio

Clima della classe – Importante è l'aspetto


socio-affettivo all'interno delle relazioni tra
scolari e scolari e tra scolari ed insegnanti.
Questo aspetto può contribuire non poco alla
qualità dell'apprendimento e può permettere
positive interazioni tra docenti e discenti
educando ad “essere”. 27
L’INNOVAZIONE e la sperimentazione dovrà puntare proprio
sull’incrocio tra curricolo esplicito e curricolo implicito

CURRICOLO
CURRICOLO ESPLICITO IMPLICITO
organizzazione
-area linguistico-
dell’ambiente
espressiva;
autoapprenditivo:
-area storico – geografica;
-Tempo
-area matematico- -Spazio
scientifica-tecnologica.
-Organizzazione
scolastica
-Clima educativo

28
VALUTAZIONE FORMATIVA
Criteri per la gradualità del curricolo

Sviluppo
cognitivo

Formalizzazione
del linguaggio Responsabilità

Consapevolezz
Autonomia a
 Dal pensiero operativo al pensiero astratto, al pensiero riflessivo e critico

Ad esempio.
- lavorare con /su concetti e regole formali (vedi
grammatica)
- lavorare su testi che usano un linguaggio
scientifico ipotetico-deduttivo o che implicano
astratte relazioni logiche (problema della leggibilità
dei manuali e della complessità dei testi)
- far «prendere distanza» dal testo, differenziando il
proprio punto di vista da quello dell’autore, di
confrontare punti di vista diversi.
Sviluppo linguistico
La formalizzazione del linguaggio

Ad esempio. Quando è in momento giusto


per …
- Sollecitare l’uso di vocaboli più precisi (di
alto uso e di alta disponibilità) negli usi scritti
e orali della lingua?
- -Sollecitare l’uso di parole e forme di
registro più controllato in relazione ai
destinatari e ai contesti comunicativi.
-Sollecitare l’uso delle terminologie delle
discipline.
 Conoscere e saper scegliere
procedure efficaci rispetto al
compito

 Padroneggiare competenze
Un allievo competente è un allievo che
è diventato autonomo nello svolgere un
compito.
L’autonomia è in relazione alla
 complessità del testo /dell’oggetto
 complessità del compito
 facilitazione dell’insegnante
(consegna, modalità di lavoro, …)
La continuità verticale

Si realizza dalla scuola primaria alla scuola


secondaria di primo grado attraverso
la progressione degli obiettivi relativi alle diverse
competenze,
lo sviluppo delle strategie per imparare,
la condivisione delle metodologie,
la discussione comune delle scelte didattiche.
Nella scuola
 Organizzazione delle risorse in un quadro coerente e sistemico,
secondo una logica processuale focalizzata sull’alunno
 Realizzazione di percorsi di insegnamento verificabili e coerenti con
le finalità istituzionali e gli obiettivi che si perseguono
 Attenzione al contesto di apprendimento e all’ambiente che deve
essere ricco di proposte e stimolante
Competenza

Insieme di capacità sottese a


un’azione che permettono di agire in
modo efficace su dati, informazioni,
procedure , modelli rispetto a un
contesto specifico.

Sono direttamente verificabili ed


eventualmente certificabili
Le competenze non costituiscono
direttamente lo scheletro
dell’impianto curricolare che è
piuttosto un insieme di occasioni
di insegnamento/apprendimento
a partire dai bisogni e perciò
come un percorso che ha un
senso ed è riconoscibile dagli
alunni e dagli insegnanti.
Importante ricordare che

Le competenze
(come insiemi complessi e solo in parte affioranti in
superficie) sono applicabili a situazioni diverse e
tendenzialmente sono trasversali cioè comuni a più
discipline.
Il riferimento alle competenze permette di tracciare
profili d’uscita dai vari cicli scolari a medio livello di
analiticità
Il curricolo di una disciplina non
dovrebbe essere eccessivamente
analitico.

Il riferimento alle competenze


permette di tracciare profili d’uscita
dai vari cicli scolari a medio livello
di analiticità
Il contesto

Come situazione di partenza

Come risorsa extra e intrascolastica

Come ambiente di apprendimento


Il contesto

Nuove caratteristiche dell’utenza


(più lingue, più culture)

Società dell’informazione

Esigenza di economia, flessibilità,


continuità
I soggetti coinvolti nel curricolo:
alunni, insegnanti, dirigente

sono portatori di

 Bisogni
 Competenze
 Risorse
Finalità educative

 Individuate all’interno di
un quadro di riferimento
anche in base alle scelte
educative della scuola e della
comunità locale.
Competenze poste a obiettivi
(disciplinari e interdisciplinari,
trasversali).

 Individuate a seconda di una


serie di variabili all’interno di un
quadro nazionale di riferimento e
selezionate in base all’analisi
disciplinare
Metodologia - Strategie di lavoro

 Si collegano alle competenze


e richiedono scelte non solo
didattiche, ma organizzative

(organizzazione di gruppi –
scansione temporale – modalità
di utilizzo delle risorse)
Metodologia
 tiene conto delle differenze individuali

 punta a promuovere negli apprendenti fiducia e


sicurezza

 è orientata ai processi e non solo ai contenuti

 utilizza ricerca e problem solving

 prepara lo studente al lavoro di équipe, ma


anche alla competizione
Situazioni didattiche

In alcune situazioni In altre situazioni

L’insegnante (autorità) L’insegnante (consulente)


espone “conoscenze” allo problematizza e offre allo studente
studente, che opportunità di costruire conoscenze
sulla base di bisogni.
comprende e applica.
Al centro del curricolo sta lo
Al centro del curricolo ci studente
sono le “conoscenze”
Strumenti e materiali

Necessari alla realizzazione


delle sequenze didattiche.

Elementi di costruzione degli


ambienti di apprendimento.
Attività didattiche

Attività di verifica

Fase di realizzazione del


curricolo
La valutazione precede, accompagna e segue i
percorsi curriculari. Attiva le azioni da intraprendere,
regola quelle avviate, promuove un bilancio critico su
quelle condotte a termine. Assume una preminente
funzione formativa, di accompagnamento ai processi di
apprendimento e di stimolo al miglioramento.

Per una VALUTAZIONE adeguata si deve prevedere:


1. La responsabilità degli insegnanti
2. L’autovalutazione da parte delle singole istituzioni
scolastiche
3. L’intervento dell’INVALSI con il compito di rilevare la
qualità dell’intero sistema scolastico nazionale
4. La centralità della cultura scientifica anche a fronte
dei modesti risultati conseguiti nelle indagini
internazionali 50
Valutazione nazionale

Riflettere sull’organizzazione scolastica


nel suo complesso per le azioni
didattiche dei consigli di classe e dei
singoli docenti
per l’autovalutazione (considerando il
contesto e altre informazione) delle
scuole per identificare propri punti di
forza e criticità, per individuare possibili
interventi di miglioramento
La comunità professionale dei
docenti
Al suo interno assume particolare rilievo la comunità
professionale dei docenti che, valorizzando la libertà,
l’iniziativa e la collaborazione di tutti, si impegna a
riconoscere al proprio interno le differenti capacità,
sensibilità e competenze, a farle agire in sinergia, a
negoziare in modo proficuo le diversità e gli eventuali
conflitti per costruire un progetto di scuola partendo dalle
Indicazioni nazionali.
p. 20, Annali Comunità educativa, comunità professionale,
cittadinanza
L’insegnante

All’interno del quadro


generale degli obiettivi
disciplinari compie una prima
scelta e una prima
gerarchizzazione sulla base
della sua conoscenza della
situazione.
Definisce i prerequisiti per gli
obiettivi

Verifica la situazione della


classe rispetto ai prerequisiti

Ridefinisce in forma specifica


gli obiettivi correlando
capacità e contenuti
Decide la sequenza didattica e
i tempi di attuazione

Stabilisce la metodologia

Stabilisce le modalità di verifica


intermedia e finale.

Stabilisce le modalità di
recupero
Ripensare il percorso di ricerca-azione sul
curricolo verticale, che molte scuole
hanno già sperimentato con successo a
partire dal 2007 (Indicazioni Fioroni)
Avviare un percorso di ricerca-azione
dall’infanzia alla secondaria di primo grado
partendo da un traguardo di competenza di
fine ciclo e approntare un modello che
preveda le fasi del percorso
Ripensare il percorso di ricerca-azione
sul curricolo verticale, che molte
scuole hanno già sperimentato con
successo a partire dal 2007 (Indicazioni
Fioroni)
Avviare un percorso di ricerca-azione
dall’infanzia alla secondaria di primo
grado partendo da un traguardo di
competenza di fine ciclo e approntare un
modello che preveda le fasi del percorso
Ricercare nuovi modelli organizzativi:
• affrontare i nodi disciplinari in un’ottica più evolutiva
spaziando tra le competenze di un bambino di tre anni e quelle
di un adolescente di quattordici anni;
• immaginare interventi fondati e differenziati su un lungo arco
di tempo (3-14 anni);
• condividere idee tra docenti con professionalità differenti e
capire come si ragiona in altri ordini di scuola;
• ripensare ai tempi dedicati al lavoro, alla composizione dei
gruppi, alle modalità di rendicontare;
• rivedere gli organismi a supporto della crescita professionale a
cui assegnare compiti specifici,affinché siano riconosciuti, ma
anche monitorati per evitare derive autoreferenziali;
• privilegiare l’approccio sperimentale per potenziare la didattica
in tutti i suoi aspetti, dalla metodologia alla valutazione;
Ma è necessario che i docenti riflettano anche su
un curricolo che viene prima del curricolo in
quanto, per dare una veste scientifica al fare
scuola nelle pratiche educative e formative di
tutti i giorni, ci si deve basare su
• presupposti di partenza
• mete da raggiungere
• passi da compiere per conseguirle
cioè l’insieme delle abilità, attitudini, esperienze,
valori su cui si considera importante lavorare.

Potrebbero piacerti anche