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l’orientamento permanente
COSA SI INTENDE PER
ORIENTAMENTO?
“L’orientamento è un processo che comprende una serie di
attività finalizzate a mettere in grado la persona di ogni età
ed in ogni momento della sua vita di:
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MIUR:
LINEE GUIDA NAZIONALI SULL'ORIENTAMENTO
Elaborate dal Gruppo di lavoro Interistituzionale
sull’orientamento permanente a Febbraio 2014
Le politiche dell'orientamento, al fine di contrastare il disagio formativo, di
favorire l'occupabilità, di incoraggiare l'inclusione sociale, mettono al CENTRO
la persona con le sue esigenze educative, formative, professionali e lavorative.
...si attuano nell'ambito delle reti territoriali con riferimento alle seguenti
priorità:
- favorire nella persona l'acquisizione della capacità di orientamento al lavoro
lungo tutto l'arco della vita
- facilitare l'accesso di tutti i cittadini ai servizi di orientamento...
- rafforzare la garanzia di qualità dei servizi di orientamento...
- assicurare strumenti e prestazioni rispondenti ai mutevoli e diversificati bisogni
orientativi delle persone
- incoraggiare il coordinamento e la cooperazione dei vari soggetti a livello
nazionale, regionale e locale anche attraverso la condivisione di strumenti,
servizi,..
Le FUNZIONI del processo orientativo all’interno della
scuola:
PREVEDE:
► 10 ANNI DI FREQUENZA SCOLASTICA
(perché l’anno sia valido è richiesta la frequenza di
almeno tre quarti dell’orario annuale)
http://www.istruzione.it/urp/obbligo_scolastico.shtml 9
L’orientamento permanente è un punto cardine
delle strategie europee di istruzione e formazione.
La Risoluzione del Consiglio d’Europa del 21
novembre 2008 definisce l’orientamento come
“un insieme di attività che mette in grado i
cittadini di ogni età, in qualsiasi momento della
loro vita, di identificare le proprie capacità,
competenze, interessi: prendere decisioni
consapevoli in materia di istruzione, formazione,
occupazione; gestire i propri percorsi personali
di vita nelle situazioni di apprendimento, di
lavoro e in qualunque altro contesto in cui tali
capacità e competenze vengano acquisite e/o
sviluppate”.
In questa prospettiva il Miur ha emanato nel dicembre 2013
le Linee guida nazionali per l’orientamento permanente con lo
scopo di “contribuire allo sforzo congiunto avviato da più parti
per la definizione di un coerente sistema integrato, unitario e
responsabile di orientamento centrato sulla persona e sui suoi
bisogni, finalizzato a prevenire e contrastare il disagio giovanile e
favorire la piena e attiva occupabilità, l’inclusione sociale e il
dialogo interculturale”. Come “punto di partenza e base del
nuovo sistema”, le Linee guida pongono “ la centralità del sistema
scolastico nella sua interezza, che costituisce il luogo insostituibile
nel quale ogni giovane deve acquisire e potenziare le competenze
di base e trasversali per l’orientamento, necessarie a sviluppare la
propria identità, autonomia, decisione e progettualità. Senza
questo ‘zoccolo’ di competenze è difficile pensare di poter
innestare con successo gli ulteriori processi di transizione, di
consulenza, di professionalizzazione, di cambiamento, di
successivi apprendimenti”.
In questo contesto alla scuola è riconosciuto un ruolo centrale nei
processi di orientamento e ad essa spetta il compito di sviluppare
le competenze orientative di base e le competenze chiave di
cittadinanza e realizzare attività di accompagnamento e di
consulenza orientativa per aiutare i giovani “a
utilizzare/valorizzare quanto appreso a scuola per costruire
progressivamente la propria esperienza di vita e per operare le
scelte necessarie”. Le Linee guida specificano, inoltre, come nei
casi più complessi possa rendersi necessario il coinvolgimento di
persone esperte ed esterne alla scuola “con competenze
professionali specifiche e necessarie ad accompagnare i giovani
nella transizione scuola lavoro per una piena inclusione socio
lavorativa”.
Le premesse delle Linee guida per l’orientamento
permanente
Si realizza
nell’insegnamento/apprendimento
disciplinare, finalizzato all’acquisizione
dei saperi di base, delle attività
cognitive, logiche e metodologiche, delle
abilità trasversali comunicative e
metacognitive
Per realizzare concretamente i percorsi di orientamento
formativo la scuola è chiamata ad individuare
specifiche figure di sistema, sin dalla scuola primaria,
a formare i docenti sia in ambito di formazione iniziale,
con moduli di formazione iniziale obbligatoria, che in
servizio, documentando le attività realizzate in specifici
archivi e documentando le fasi essenziali del percorso
scolastico e di orientamento, a partire dalla scuola
dell’infanzia (portfolio e e-portfolio), sia promuovendo
la cultura del lavoro e dell’imprenditorialità come parte
integrante dell’orientamento. Particolare attenzione
viene riservata ad azioni di sensibilizzazione e
formazione dei genitori da prevedere all’interno del
Patto di corresponsabilità educativa fra scuola, famiglia
Attività di accompagnamento e di
consulenza orientativa
Aiutano gli studenti a utilizzare/valorizzare
quanto appreso a scuola per costruire
progressivamente la propria esperienza di vita e
per operare le scelte necessarie. Possono
riguardare l’intera classe (orientamento di
gruppo), piccoli gruppi (orientamento per
specifici bisogni orientativi) o singole persone
( consulenza breve individuale e/o con i
genitori)
La scuola è il luogo nel quale si acquisiscono le
competenze orientative attraverso:
La predisposizione di un curricolo formativo
unitario e verticale
Un insegnamento finalizzato al valore orientativo
delle singole discipline
L’erogazione di servizi di orientamento e di attività
di tutorato e di accompagnamento
La predisposizione di un “piano di orientamento”
inserito nel PTOF
Il sostegno della scuola ai percorsi di
orientamento formativo
a)TUTOR DELL’ORIENTAMENTO(figura di sistema)
Funzioni:
Organizzare/coordinare le attività di
orientamento interne e relazionarsi con il gruppo
dei docenti della commissione orientamento
Organizzare/coordinare attività di orientamento
per sia per studenti “plusdotati”sia per studenti in
situazione di disagio
Relazionarsi con altri orientatori esterni
Allegati alle Linee guida nazionali per l’orientamento permanente