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Stereotipi e body shaming:

una donna su tre viene discriminata per il suo fisico.


Oggi ci ritroviamo in una società in cui l’odio e la cattiveria sono onnipresenti e molto spesso sono
usate come armi le forme del corpo. Frecciatine e battute che mirano a distruggere le persone con
presunti chili “di troppo” nei modi più classici che conosciamo bene e che vengono tutti racchiusi
nel cosiddetto fenomeno di “body shaming”. In particolare si tratta di uno stereotipo fisico: un
preconcetto che riguardo il modo di presentarsi,vestirsi,truccarsi, ecc..

Le conseguenze di questo preconcetto si manifestano attraverso lo straniamento nel vedere una


persona uscire dagli schemi, queste conseguenze provocano l’esclusione del “diverso” che infine
si concretizzano nel body shaming. Gli stereotipi fisici molto spesso dovuti alle tendenze di moda
del momento o dai modelli di moda che ci vengono proposti,un esempio molto attuale potrebbe
essere la pubblicità di intimo; quante volte abbiamo pensato “Magari avessi il suo fisico!” oppure
abbiamo pensato lo stesso guardando un post di instagram?

Tuttavia dobbiamo ricordarci che il fisico perfetto non esiste. Ognuno di noi può avere le giuste
misure in proporzione del proprio corpo, ognuno di noi può avere delle forme più voluminose
oppure no, ognuno di noi può essere perfetto a modo suo ma soprattutto deve esserlo per se
stesso. Nella società in cui viviamo il body shaming colpisce troppo spesso e riesce quasi sempre
nel suo intento, questo accade a causa di una scarsa autostima che si trova nella maggior parte
degli individui di oggi. In un articolo del Vanity Fair infatti è stato sottolineato quest aspetto del
body shaming, bisogna scagliarsi contro questi sterotipi e contro questi atteggiamenti che
distruggono la vita di moltissime persone e per farlo bisogna amare se stessi più di chiunque altro.

E come diceva Simone Beaviour:

“Perdere fiducia nel proprio corpo significa perdere fiducia in se stessi.

Ma ci siamo mai chiesti perché? Si tratta di un problema di mancata inclusione per diversi motivi:
agendo in questo modo non solo si manca di rispetto alla persona derisa ma si ignora totalmente il
suo diritto di essere trattato come essere umano. Secondo diverse ricerche la maggior parte degli
episodi di body shaming avvengono nei confronti delle donne, per le quali le offese vengono
accompagnante da commenti sessisti.

Ma per evidenziare ancora di più questo fenomeno basta analizzare studi e statistiche riguardo
quest’ultimo; infatti una studio recentemente condotto dal Nutrimente Onlus associazione per la
prevenzione e cura dei disturbi alimentari, ha condotto un indagine che coinvolse un campione di
4mila italiani tra uomini e donne dai 18 ai 55 anni attraverso un monitoraggio dei principali social
network,blog,forum e community con l’intento di studiare il rapporto che hanno gli italiani con il
proprio aspetto fisico. Secondo i risultati della ricerca una donna su tre viene colpita dal body
shaming soprattutto in periodi “delicati” come l’estate in cui è più frequente mostrare il proprio
fisico al mare. Ma non solo l’Italia è colpita da questo fenomeno, basti pensare alle Olimpiadi di
Rio nel 2016 in cui parecchi cronisti TV non hanno risparmiato giudizi e affermazioni spregevoli
riguardo il corpo delle atlete: Alexa Moreno è stata definita ifatti troppo grassa e paragonata
Peppa Pig.

M a quale parte del corpo viene mirata maggiormente e dunque colpita di più dal body shaming?

Al primo posto sono le gambe, avere le cosce scoperte comporta espressioni dispregiative che
riguardano il disinteressamento nei confronti del proprio benessere fisico. Al secondo posto la
pancia secondo uno studio viene colpita al 45% al terzo il fondoschiena 41% e all’ultimo posto il
fondoschiena 22%.

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