1. GRUPPO BENEDETTA:
Irene, Barbara, Emanuele, Benson, Christian, Giovanna, Lorenzo, Geri
2. GRUPPO JOSHUA:
Caterina, Matteo Lorenzo, Giampaolo, Francesco, Giovanni, Maria,
Marco, Simone
3. GRUPPO MADDALENA:
Camilla, Vladimir, Chrisler, Alessandro, Emilio, Federica, Alessandro,
Angelica
4. GRUPPO CAMILLA:
Matteo, Federico, Francesco, Cecilia, Riccardo, Cristina, Riccardo, Silvia
5. GRUPPO ALBERTO:
Susanna, Pietro, Michele, Samuele, Laura, Kirian, Seiana, Alessandro
6. GRUPPO MARTA:
Eleonora, Giorgio, Alessandro, Franco Maria, Pietro Domenico, Claudio,
Gaia, Valerio
7. GRUPPO CATERINA:
Marilisa, Chiara, Giuseppe, Chiara, Vitalik, Diletta, Olimpia, Luca
8. GRUPPO FRANCESCO:
Lorenzo, Mikhail, Anita, Lorenzo, Anastasia, Sara, Gaetano, Giorgia
2
1. GRUPPO BENEDETTA
BRUNI BENEDETTA
BELLO GIOVANNA
BONTEMPI LORENZO
BARONE CHRISTIAN
PRENCE GERI
BENEDETTI BARBARA
BALDASSARI IRENE
ANGELONI EMANUELE
BACALOR BENSON
3
Edith Stein nasce il 12 ottobre 1891. Suo padre muore quando aveva 21
anni e sua madre dovrà prendersi cura dell’azienda del marito e della
famiglia. Quando ella inizia a frequentare la scuola, perde interesse nella
religione ebraica ed è ammirata da tutti per la sua intelligenza.
Ci ha colpito molto il fatto che, in futuro, grazie al suo disinteresse, può
dedicarsi alla ricerca scientifica e si investe della figura della madre che,
da sola, porta avanti la famiglia.
EDITH STEIN
Da ebrea ad atea,
da atea a cristiana,
vita difficile e complicata,
quella di Edith.
Amava la scienza,
dove cercava risposte,
quelle profonde e necessarie.
Non le trovava con spiegazioni razionali,
5
ma con la fede ecco tutto.
Lei ci credeva,
nonostante sua madre,
Dio l’ha chiamata,
l’ha convertita,
l’ha illuminata,
riguardo anche al male
inflitto agli Ebrei.
Lei si è mossa
ed ha fatto qualcosa,
ma è morta
in aiuto al suo popolo.
Ora è santa,
il 27 gennaio
ricordiamo anche lei,
per non dimenticare
ciò che è incancellabile.
Edith Stein,
una ragazza dalle mille risorse,
è nata ad ottobre,
durante lo Yom kippur,
giorno importante per gli Ebrei.
Il Padre è morto.
La madre non accetta
lei cristiana.
Il suo ruolo è l’insegnante,
ma come ebrea finisce
nel campo di concentramento,
dove muore nella camera a gas.
ULTIMI GIORNI
7
GIORNI TREMENDI
GRANDE DONNA
Povera Edith,
tanto studio,
impegno…
Alla fine uccisa
da un uomo
spregevole.
Dedicò la sua vita al Signore,
fu una grande donna.
BOCCANEGRA CATERINA
BRAMUCCI MATTEO LORENZO
BELLUCCI GIAMPAOLO
BRUNOZZI FRANCESCO
BONO GIOVANNI
CASTRO MARIA
EPSTEIN JOSHUA
TANSELLA MARCO
GAMBINI SIMONE
10
Edith Stein, povera ragazza, travagliata dall’indecisione e da una guerra
scoppiata senza alcun motivo umano. Edith si è sempre data da fare, si
impegnava a scuola, fino alla laurea. Ella ha sempre lavorato sodo per
insegnare ed il suo sogno è stato realizzato.
Per molti anni ha insegnato malgrado le difficoltà, affrontate da lei a
testa alta e senza nessuna paura.
Edith, per via dei suoi studi scientifici, si è dichiarata atea, ma proveniva
da una famiglia ebrea, che credeva in tutto ciò che la fede possa dare.
Passati diversi anni in un monastero, Edith ha iniziato ad osservare i
comportamenti, le credenze e le usanze di noi cristiani e fu amore a prima
vista fra la ragazza e il cristianesimo.
Così Edith decise di entrare con tutto il suo corpo e la sua anima in questo
convento carmelitano. La ragazza convinse anche la sorella Rosa ma per
non deludere la famiglia raggiunse Edith
solo dopo la morte della madre.
Per fuggire alla minaccia nazista, il suo
ordine la trasferì al convento
Carmelitano nei Paesi Bassi. Neanche in
Olanda era al sicuro e poco tempo dopo
fu arrestata, deportata, uccisa ad
Auschwiz nel 1942.
Nel 1998 papa Giovanni Paolo II l'ha
proclamata santa e l'anno successivo l'ha
dichiarata compatrona d'Europa.
Questa vita, ci deve solamente far
capire come bisogna vivere la vita, con
impegno e con totale adesione a Cristo e
alla sua Parola, vivendo una religione che
irradi la sua forza in tutto il mondo.
EBREI
12
GRANDE TRISTEZZA
RELIGIONI
La vita di Edith,
profonda e sincera,
bella ed innocente,
come la primavera.
Si è sempre data da fare
e la sua religione
si è impegnata a professare.
Religione, unica speranza,
per vivere bene ed in armonia,
gli Ebrei, uccisi e maltrattati,
non avevano commesso alcun reato.
Perché venivano trattati così?
Solo per pregiudizio,
unica ragione di una tragedia,
come quella causata dai nazisti.
13
La TRISTEZZA
UN LIBRO
14
3 GRUPPO MADDALENA
CANUTI CAMILLA
CHIODONI VLADIMIR
CANCREJO CHRISLER
CESARONI ALESSANDRO
GALLETTI EMILIO
GIOVAGNONI FEDERICA
MESSI ALESSANDRO
PETROLINI ANGELICA
D’AMICO MADDALENA
15
Edith Stein è stata una grande filosofa, che ha avuto la possibilità di
conoscere e di entrare in relazione con alcuni dei maggiori pensatori del
novecento, da Edmund Husserl a Max Scheller, da Martin Heidegger a
Jacques Maritain. Il 1° maggio 1987 Giovanni Paolo Secondo, a Colonia, l’ha
proclamata beata, poi l’11 ottobre 1988 l’ha dichiarata santa, infine,
nell’ottobre 1999 Edith Stein, Suor Teresa benedetta della Croce, viene
proclamata patrona d’Europa con Caterina da Siena e Brigida di Svezia.
17
Il lavoro che abbiamo svolto è stato davvero interessante perché ci
ha aperto gli occhi sulla vita di una santa straordinaria, vissuta in un epoca
davvero difficile e piena di intralci.
La parte più bella e significativa è rappresentata di certo dalla sua
conversione al cattolicesimo. Edith, infatti, da atea convinta, pensa solo
ai suoi studi. Un giorno, però, trova per caso un libro che narra le vicende
di S. Teresa d’Avila che la coinvolge a tal punto da leggerlo per tutta la
notte.
In questo avvenimento non si può non vedere la chiamata o l’intervento di
Dio che, con la sua misericordia, illumina Edith e le apre una nuova strada
che la conduce alla salvezza.
La sua vita, da quel momento in poi, è indirizzata sui passi della fede e del
sacrificio perché, essendo ebrea, le amarezze e le angustie della vita sono
anche maggiori; Edith, però, confida sempre in Gesù, nella sua chiarezza e
nella sua luce poiché fino all’ultimo avrà sempre speranza e non
abbandonerà mai il cammino che Dio le ha riservato. Sempre coerente alla
sua scelta e ubbidiente alla chiamata di Dio, Edith entra in clausura dove
la preghiera e la vita spirituale la impegneranno fino all’ultimo.
Purtroppo la sua vita viene interrotta bruscamente e dopo essere stata
catturata, viene uccisa ad Auschwitz, perché ebrea. È una fine triste, che
commuove e, forse, abbatte ma da una parte ricorda che la fede e la
speranza non si possono distruggere… Gesù è lì con te e ti tiene la mano;
Edith aveva capito questo ed è morta perdonando anche i suoi
persecutori.
Un vero esempio di vera conversione, di fede e di perseveranza
nell’insegnamento di Dio. Grazie Edith, la tua vita così piena e dura ha
dato un buon esempio a tutti noi.
EDITH STEIN
18
subentra un calvario più grande.
RICORDO INFINITO
Ricordare è triste,
a volte, il cuore
sotto il suo peso
piange e stride.
GRANDE FILOSOFA
CONVERSIONE
Edith Stein,
tu hai fatto molti sacrifici
per aiutare il tuo popolo
dalla brutta sorte
in cui era incappato.
Oh Edith,
tu ti sei convertita,
grazie ad un libro
20
che rispecchiava la tua vita
e la tua ricerca di verità.
LA MORTE DI EDITH
Edith Stein,
tu hai scoperto la vera vita,
hai capito il vero significato
del dono e hai offerto te stessa
per salvare i tuoi fratelli
non ci sei riuscita,
ma tutti ti siamo grati.
COME EDITH
22
4. GRUPPO CAMILLA
COZZOLINO MATTEO
DELL’AQUILA FEDERICO
DE ROSA FRANCESCO
FRATERNALE CECILIA
GRILLI CICILIONI RICCARDO
LEPORONI CRISTINA
IOANNACCI RICCARDO
IPPOLITI CAMILLA
MARCELLETTI SILVIA
23
Puntualizzando la vita di Edith Stein
abbiamo creduto opportuno mettere in
evidenza i suoi pensieri e le sue opere,
ma anche la triste situazione degli Ebrei
in quegli anni terribili. Ciò che
maggiormente ci ha colpito è stata la
cattiveria dei soldati nazisti, comandati
da una mente malata, come Hitler, i quali
hanno commesso il fatidico genocidio di
seimilioni di Ebrei nei famosi lager, o
campi di sterminio o di concentramento. Questi gesti ed
atteggiamenti crudeli ci hanno fatto provare un senso di
disprezzo per coloro che compivano queste azioni disumane e
tanta tristezza verso quella povera gente uccisa ingiustamente.
MARTIRE AD AUSCHWITZ
24
E’ stata ed è tutt’ora
un grande esempio di vita.
Donna stimata, intelligente,
originale ed apprezzata.
Muore vittima della crudeltà
e malvagità umana.
MARTIRE AD AUSCHWITZ
EDITH STEIN
Edith Stein
ragazza dalle grandi doti intellettive.
Ha rinunciato ad esse
per consacrare la sua vita a Dio,
continuando il cammino
con fermezza e forza di volontà,
nonostante i gravi pericoli
che incombevano sulla sua razza.
Ha offerto se stessa per liberare
il suo popolo e per la pace.
E’ diventata patrona d’Europa,
per i suoi grandi gesti d’amore.
GUERRA E DISTRUZIONE
La guerra è tristezza,
la guerra è il contrario
di dove ti porta il cuore.
Porta distruzione e morte:
quante vittime innocenti
cadono sotto i suoi strali,
che seminano sangue e rovine.
Cosa risolve la guerra? Niente!
Fa solo soffrire, piangere
e seminare distruzione.
Edith Stein,
donna intelligente,
forte e coraggiosa.
Tutto quello che ti hanno fatto
non te lo meritavi.
Tu, donna eccezionale,
sarai sempre nel mio cuore.
Cristina Leporoni - II A
Scuola Secondaria I Grado
27
5. GRUPPO ALBERTO
FARELLA SUSANNA
FARINELLI PIETRO
FRATERNALE MICHELE
GATTO SAMUELE
LEPORONI LAURA
LUCCHETTI ALBERTO
PILETA MONIER KIRIAN
PRIANTE SEIANA
RAFFAELE ALESSANDRO
28
La lettura della vita di Edith Stein è stata molto interessante sotto molti
punti di vista. Quello che ci ha colpito di più è stata la sua fermezza nel
voler continuare a studiare. Una
donna molto intelligente ed è stata
una delle menti più acute
dell’Europa del ‘900. Un altro
elemento che ci ha colpito ed
interessato è stata la sua
caparbietà nella ricerca della
verità, che poi ha trovato nella
fede cristiana cattolica. Il suo
esempio ha lasciato in ognuno di noi
tanta voglia di mettercela tutta in
ciò che facciamo per dare il meglio di noi stessi.
ANIMO LIBERO
A parole di disperazione,
si passa a quelle di liberazione.
Dopo la fredda ragione
di un uomo che porta
dolore e tristezza,
Edith, donna ebrea,
con grande forza d’animo
cambiò religione.
Nel suo cuore rimase
un unico e grande dolore,
la non comprensione
della famiglia.
Un animo libero
sempre la guidò.
Muore martire,
ma la Chiesa la proclama
prima beata e poi santa.
29
PATRONA D’EUROPA
LA VITA DI EDITH
30
Pietro Farinelli - classe V A
Scuola Primaria
GIOVANE LAUREATA
Ragazza giovane,
intelligente e volenterosa,
piena di grinta
ed aspirazioni profonde
e responsabili.
Martirizzata per il suo popolo,
insieme alla giovane sorella.
Un bel cammino hai compiuto:
beata, santa ed infine patrona d’Europa.
Edith ha percorso
una strada molto difficile,
ma anche molto bella e significativa:
beata, santa e patrona d’Europa.
Di origine ebraica,
ma attraverso i suoi studi
filosofici diventa atea.
Solo più tardi,
grazie ad un libro prezioso
si converte al cristianesimo
e si fa religiosa.
Era Ebrea,
quindi è stata perseguitata
e martirizzata,
ma lei offre tutta se stessa
per il suo popolo,
pienamente abbandonata
alla volontà di Dio.
32
Approfondire questa figura straordinaria ci ha fatto capire l’importanza
della giornata della memoria. Ascoltando le varie opinioni dei membri del
nostro gruppo ci siamo resi conto di come parlano in profondità le
testimonianze in genere, ma in particolare ci ha toccato la dinamica e la
grandezza di questa donna di eccezione, Edith Stein. Ha fatto proprio
bene il Papa Giovanni Paolo II a dichiararla patrona d’Europa. Ci ha molto
colpito l’unione e l’amore che legava Edith con Rosa, sua sorella… Insieme
donano la loro vita in una camera a gas. Ci ha insegnato a volerci bene sul
serio, superando ogni piccolo elemento che possono dividerci.
UN RICORDO
LA CONVERSIONE
Edith mi ha mostrato
com’è possibile capire
tutti quei perché profondi,
di cui non si hanno risposte:
aprirsi con la fede a Dio!
All’inizio era un fiore chiuso
nei confronti di Dio,
ma dopo aver letto il libro
di Santa Teresa d’Avila,
la corolla si è aperta
e Dio l’ha irrorata
33
con la sua dolce rugiada.
E’ stata veramente
una donna straordinaria,
per le sue doti naturali,
ma soprattutto per quelle
che Dio con il battesimo le ha donato.
UN SOGNO
Edith Stein,
donna colta e coraggiosa-
Quel tuo sogno scomparso
come pietra polverosa,
la tua idea venne gettata via,
come niente
ed Hitler che non aveva
niente in mente
uccise tutta la tua gente.
Di fronte alla prova,
tu rimanesti ferma,
ma lui fuggì disperatamente,
non voleva morire,
nonostante avesse fatto
soffrire e sparire tanta gente.
Tu, Edith, devi rimanere viva
in mezzo a noi
per non farci dimenticare
tutte le atrocità subite.
DONNA COLTA
Edith Stein,
donna colta e coraggiosa,
34
laureata in filosofia
ed anche in psicologia.
Dopo essersi convertita,
si lasciò trasportare e guidare
dalla bellezza della fede.
Gli obiettivi si illuminarono
con una intensità nuova.
Tutta la sua vita cambiò
forma, stile e direzione.
Muore ad Auschwitz
in una camera a gas
con la sorella Rosa.
VITA FATICOSA
Edith Stein
ha avuto una vita faticosa,
a causa della sua religione
ebraica,
era esclusa dalla società.
Fece ugualmente domanda
per insegnare, ma per poco
tempo poté esercitare.
Donna dalle capacità fuori del comune,
lasciò un segno ovunque operò.
QUESTO GIORNO
Ricordare è importante.
La morte degli Ebrei
nei campi di concentramento
è stata una grande ingiustizia.
L’unica colpa era quella
di essere di origine ebraica.
LACRIME AMARE
36
7. GRUPPO CATERINA
GAGLIARDI MARILISA
GAMBINI CHIARA
PIERSIGILLI GIUSEPPE
RENZI CHIARA
PANNELLI VITALIK
PERILLI DILETTA
ZEILER OLIMPIA
SABBATINI CATERINA
SALVUCCI LUCA
37
Con la giornata della memoria vogliamo ricordare le migliaia di persone
vittime di atrocità, di tortura, uccise nei campi di concentramento a causa
della loro religione. Tutto questo è stato uno sbaglio irreparabile, che ha
posto fine alla vita di uomini, bambini e donne, ad eccezione della razza
ariana, ritenuta perfetta.
Per me bisogna pensare più spesso alle vittime di queste atrocità, per non
ricadere negli stessi errori. Hanno patito la fame, il freddo, le torture, le
ingiustizie… dovremmo soprattutto ricordarli per il coraggio che hanno
avuto e non solo pensare a loro il 27 gennaio, ma in continuazione, perché
hanno subito discriminazioni, hanno versato sangue, sono stati trattati in
modo disumano, sono morti senza colpa. La stessa fine ha fatto anche la
nostra Edith Stein, che ho ammirato per la sua grandezza d’animo e
generosità.
CAMPI DI CONCENTRAMENTO
Ebrei rapiti,
portati nei campi
di concentramento.
Un mondo diverso,
senza amore ed amicizia.
Lavorando sempre,
senza fermarsi mai,
per non essere uccisi.
Unica colpa: essere
di razza ebraica.
LA MORTE DI EDITH
SE FOSSI LIBERO
Se fossi libero,
ti porgerei una mano.
Se fossi libero
scaccerei l’odio da ogni persona
Se fossi libero
farei capire il senso della vita
39
Se fossi libero
ti insegnerei la pace.
Se fossi libero
starei con te
EDITH
La patrona d’Europa
si chiama Edith Stein.
Beata e Santa l’hanno dichiarata
e alla fine patrona è diventata.
Ebrea era, ma anche studiosa,
intelligente e laboriosa.
Atea è diventata,
i testi l’hanno influenzata
Nella scienza le risposte non trova.
Una volta battezzata,
al cattolicesimo si è avvicinata,
la chiamata di Dio le è arrivata…
Suora è diventata,
Teresa Benedetta della Croce
si è chiamata.
I tedeschi l’hanno deportata
e poi nel cielo è volata.
SE POSSO VIVERE
VIVERE
Vivere?
In quei tempi era un lusso
Vivere?
Grazie all’impero russo.
Vivere?
Non c’è stato molto tempo.
Vivere?
Neanche per provare sgomento
Vivere?
Si chiedevano se ce la facevano.
Vivere?
Neanche sorridevano
Edith Santa è diventata
e nel cuore ci è restata.
LA VITA DI EDITH
Edith Stein
è la patrona degli Europei.
A me la guerra non va
e speriamo che più non verrà.
In ogni fucile bisognerebbe
mettere un fiore,
segno d’amore e di libertà.
41
Cosa che prima o poi
in certi paesi si capirà.
Da Dio la chiamata
le è arrivata
e suora è diventata.
Poi Dio l’ha richiamata
e su in cielo è arrivata.
42
8. GRUPPO FRANCESCO
43
Sin dai tempi del Mein Kampf, Hitler proponeva la
discriminazione razziale come strumento per l’affermazione
della razza ariana tedesca, la cui purezza doveva essere
salvaguardata dal pericolo costituito dagli Ebrei, quindi per la
loro inferiorità essi dovevano essere eliminati. Per questo Edith
Stein, di origini ebree, durante gli anni di Hitler, si trovava in
pericolo e non poteva pubblicare le proprie produzioni. Per molto
tempo lei si dichiara atea, ritenendo che dalla riflessione
filosofica possa venire la risposta agli interrogativi che l’uomo si
pone. Dopo aver letto la storia di Santa Teresa D’Avila, in cui si
riconosce, decide di convertirsi al cristianesimo, capendo che
tutto ciò che fino allora aveva cercato nelle filosofia e nella
scienza, cioè la verità, lo avrebbe sicuramente trovato nella
fede. Comunque sia, Edith Stein, anche durante la sua vita da
atea era riuscita a compiere opere grandi e belle su Hitler,
cristiano battezzato. Quando si è convertita al cristianesimo ha
compreso una grande verità: che la via della fede porta sempre a
credere in qualcosa più grande di te, impossibile da spiegare con
la scienza; è a quel punto che smette di capire e inizia a credere.
EDITH STEIN
44
LA FEDE
Ha visto un’alba
su di un campo
tutto grigio…
Gli uomini in fila
45
per la camera a gas…
fumo…
Offre se stessa,
la propria vita
per la pace nel mondo
e un sorriso…
CIAO, DONNA
Edith, grazie!
Come un soffio
te ne sei andata.
Come una bufera,
però, hai scosso
le nostre umili
e spoglie membra.
Grazie, donna!
SPAZIO INFINITO
Lo spazio è infinito
come la vita e le cose.
Edith Stein,
donna dal cuore grande,
ha dato tutta se stessa,
perché aveva scoperto
la forza dell’amore
gratuito…
47
Edith Stein nacque a Breslavia il 12 ottobre 1891 da una coppia di
commercianti. Il padre in un viaggio d'affari muore improvvisamente e la
madre di Edith, Auguste Stein, è costretta a sostenere tutta la famiglia.
Nel mese di ottobre del 1807 Edith inizia a frequentare la scuola e si
distingue subito per la sua precoce intelligenza. Ottenuta al maturità
liceale inizia a studiare germanistica e psicologia all'università di
Breslavia. Nel 31 luglio 1914 è scoppiata la prima guerra mondiale. Edith,
contro il parere della madre, inoltra la domanda alla Croce Rossa per
essere assunta come crocerossina. Edith il 1° gennaio1922 si fa
battezzare a Bergzabern e da lì comincia la sua vita da cristiana. Edith,
un volta cristiana, scelse di entrare nel Carmelo. Nel 1933 Edith non può
più insegnare perché i nazisti erano al potere. Una cosa che a me e al mio
gruppo ha colpito molto, sono state le domande che lei si poneva. Esse
erano molto profonde e sembravano delle incertezze o perplessità che lei
teneva dentro di sé. Una di esse che ci ha colpito è stata la seguente: “Chi
muterà questa colpa orribile in una benedizione per entrambe le stirpi?”.
Questa frase ci fa capire che Edith intelligentemente sa perché i
tedeschi fanno queste cose brutte, ma sa anche che gli ebrei hanno fatto
qualcosa per provocare questo macello. Dice anche che il Signore non li
deve castigare, anzi li deve benedire per far capire ad entrambi che
hanno sbagliato.
Il 2 agosto 1942 Edith e la sorella Rosa vengono prelevate dal loro
convento dalla Gestapo e deportate prima nel campo di Amerfost. Il 7
agosto Edith Stein e la sorella vengono fatte salire su un treno che da
Westerbork le porta ad Auschwitz dove arrivano il 9 agosto. Lì Edith e
Rosa vengono mandate nelle camere a gas con altre persone destinate alla
loro stessa fine. Nell'agosto del 1942 ad Auschwitz i forni crematoi non
erano ancora entrati in funzione e probabilmente Edith e Rosa furono
sepolte vive in fosse comuni.
La storia di Edith ha senz’altro suscitato rancore ma anche aperto gli
occhi sulla cruda realtà: il primo perché tutti abbiamo sofferto per la
triste fine che ha fatto lei e sua sorella, il secondo perché ci ha fatto
capire quanto era atroce vivere in quegli anni.
IL SACRIFICIO
Il sacrificio
fino all’ultimo,
48
il terrore
che non vince sulla fede.
Mettendo tutti contro di lei,
tranne Dio, il Giusto.
Rischiando lei stessa
per gli altri…
Una cristiana vera
con l’amore e la verità
nel cuore…
EDITH STEIN
Ebrea era.
Atea diventò
Suora si fece.
Hitler l’ammazzò
AUSCHWITZ
Luogo di lutto…
Brutti ricordi...
Per i sopravvissuti,
dove Hitler sterminò
anche gli innocenti:
mosche che volano,
proprio come gli uomini.
Alessio Pignocchi II A
Scuola Secondaria I Grado
49
ANGELO FELICE
Edith Stein,
all’inizio ebrea era,
poi atea diventò,
infine cristiana si dichiarò.
Studiosa era,
con la lode si laureò
e ad insegnare cominciò.
Suora si fece,
sua sorella la seguì.
Per la pace nel mondo
alla morte si donò.
Una donna dal cuore
grande lei era
e per la fede
contro la madre andò.
UN GRANDE EVENTO
CARA EDITH
Il tuo amore
è rivelazione
ed aiuto a noi oggi.
Hai salvato
molte persone
e le hai rese libere
nella loro fede.
52
10. GRUPPO SOFIA
FIORANELLI SOFIA
POLITO ETTERO
POLONARA MICHELE
SPROVIERI SOFIA
SPAZIANI CAMILLA
ROSI DIEGO
SARDONE GIANNI BATTISTA
TRICOLI ELENA
VINCI ALESSIO
53
Secondo il nostro parere questa lettura è stata meravigliosa perché narra
la vita di una straordinaria ebrea, Edith Stein, ricca di emozioni, a volte,
anche tristi , ma molto significative. Ci ha particolarmente colpiti la
sofferenza provata dall’umile ragazza che, a causa dei nazisti, è morta
come martire.
Grazie alla lettura dell’articolo abbiamo potuto comprendere quanto siano
negativi i pregiudizi, infatti è proprio per questo che la povere Edith
Stein ha avuto una morte ingiusta.
IL TEMPO E’ PASSATO
Il tempo è passato,
ma la memoria inestinguibile
di uomini ridotti a bestie
per colpa di un odio
ingiustificato, rimane.
Razza ariana, definita
superiore, importante, perfetta.
Chi è così perfetto
per decidere la morte
di bambini, anziani?
Distruggere famiglie
che si amano? Nessuno!
Chi riporterà i padri
alle loro famiglie?
I giovani al loro nido?
Chi risanerà le ferite
del cuore e della mente?
Solo un uomo può
seminare tanto male,
ma l’amore e la fede
sono le uniche forze
che gli Ebrei vivono
profondamente.
54
EDITH STEIN
All’Università si è laureata,
nelle camere a gas è stata eliminata.
Suora lei si è fatta.
Per cambiar religione ha lottato.
E’ stata sottoposta a persecuzione.
Auschwitz , un luogo molto brutto,
nei nostri tenebrosi ricordi rimarrà.
AUSCHWITZ
Auschwitz…
Luogo di tristi ricordi,
luogo che ha infranto
meravigliosi sogni,
luogo che ha tolto agli Ebrei,
la libertà…
Luogo che non ci farà mai
smettere di piangere i morti…
Luogo tenebroso e spaventoso
Auschwitz…
EDITH STEIN
EDITH STEIN
GIOVANE DONNA
UNA MARTIRE
57
58
L’OLOCAUSTO
Valerio Romagnoli
IN MEMORIA…
In memoria…
degli Ebrei sterminati
nei campi ormai annientati.
In memoria…
delle madri senza i loro figli
strappati dai nazisti.
In memoria…
dei padri pensierosi
per la loro brutta fine
In memoria…
dei poveri bambini
privati dei loro beni
e dell’amore dei loro cari.
Simone Gambini
59
IL VERO PIANTO
Le farfalle,
la minestra,
i lettini,
le tendine,
la bella casa,
la calda casa.
La camera grigia,
i letti neri,
il cielo grigio:
il pianto di un bambino.
NOTTE A TEREZIL
Sofia Fioranelli
60
LO SHOA
La shoa, ricordata
come il giorno della memoria,
un momento molto triste
per gli ebrei, morti
nei campi di concentramento.
Tutti la ricordiamo, grazie
alla televisione e ai mass media.
Dovrebbe essere , ricordato sempre
come un giorno importantissimo,
dovrebbe essere impresso nella mente!
Perché anche i bambini
che non avevano nessuna colpa,
sono morti,
solo perché erano ebrei
e questo non va bene.
Per concludere il 27 gennaio
dobbiamo ricordarci
di questi avvenimenti.
Angelica Petrolini
Maddalena D’Amico
LA TRISTE VERITA’
La Shoah
è la triste tragedia
degli Ebrei
morti in campi di concentramento,
la falsa verità
raccontata dai Nazisti.
La storia passa,
la tragedia no,
il disastro umano
non sarà mai coperto
né di fango,
né di cemento.
La pace ci attende
e l’uomo ne approfitterà,
non commettendo lo stesso errore?
Pace in terra ci sarà
se prendiamo la giusta strada,
così il mondo ancora girerà.
Geri Prence
Benedetta Bruni
VITA PERDUTA
Silvia Marcelletti
63
FOLLIA
Caterina Sabbatini
DISEGNI
Marta Renzi
ANGELI
VITE DISTRUTTE
Vite mutilate,
vite stracciate,
65
vite calpestate,
vite straziate,
vite torturate,
vite distrutte e uccise.
Nel tempo il ricordo
non si dissolverà mai,
perché la vita è un dono immortale
che non va gettato
in stanze buie
e stretti fossi.
Questa dolorosa memoria
ci accompagni sempre
e ci aiuti a capire ciò che è bene
da ciò che è male.
Giorgia Vignoni
LA MEMORIA
Alessandro Leone
LA GUERRA
Francesco Tansella
EDITH STEIN
Lorenzo Bontempi
67