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CERTIFICAZIONE DI QUALIFICA

PROFESSIONALE DI POSATORE
INSTALLATORE
Corso di formazione informale per la preparazione all’esame di qualifica professionale di
installatore/posatore ai sensi della UNI 11673-2
LA NORMA UNI 11673-2 :2019

Con la pubblicazione delle parti 2 e 3 della norma 11673, UNI ha inserito la figura del
posatore/installatore di serramenti nell’ambito del Quadro Europeo delle Qualifiche (European
Qualification Framework – EQF), ovvero il sistema europeo che delinea le qualifiche del cittadino a
partire dai percorsi di apprendimento non formale e informale.

La parte 2 della norma UNI 11673 definisce i requisiti relativi all’attività professionale
dell’installatore/posatore di serramenti con l’obiettivo di costituire uno schema standard di valutazione e
convalida dei risultati dell’apprendimento.

La norma specifica i compiti e le attività della figura professionale – riconducendosi a quanto già
sviluppato nella UNI 10818 – tramite un prospetto che descrive i compiti dell’attività
dell’installatore/posatore di serramenti in relazione a conoscenze, abilità e competenze declinate
secondo tre livelli di qualifica:

• installatore/posatore junior (livello EQF 2)


• installatore/posatore senior (livello EQF 3)
• installatore/posatore caposquadra (livello EQF 4).
Apprendimento permanente
Certificazione delle competenze

• Per ‘competenza certificabile’ si intende un insieme strutturato di


conoscenze e di abilità riconoscibili anche come crediti formativi,
previa apposita procedura di validazione nel caso degli apprendimenti
non formali e informali..
Conosce la
La certificazione delle competenze viene norma
definita come un atto pubblico finalizzato a Uni 11673 ?
garantire la trasparenza e il riconoscimento
degli apprendimenti, in coerenza con gli
indirizzi fissati dall'Unione europea.

Certamente !
la Uni 11673…..
• La certificazione conduce al rilascio di un certificato che documenta
formalmente l'accertamento e la convalida effettuati da un ente pubblico o
da un soggetto accreditato o autorizzato (organismo di certificazione del
personale ai sensi della norma UNI EN ISO /IEC 17024 – Certi.s)

In Italia gli organismi di


certificazione sono accreditati certificato
da ACCREDIA («L’organismo
degli organismi»)
Descrizione dei compiti dell'attività dell'installatore/posatore di
serramenti in relazione a conoscenze, abilità e competenze.

• Ciascun indirizzo di specializzazione deve possedere i requisiti di conoscenza, abilità e competenza


dell’indirizzo di specializzazione precedente.

• Ai fini del mantenimento, dell’aggiornamento e dell’evoluzione dei requisiti associati all’attività professionale
dell'installatore/posatore di serramenti il professionista è tenuto a seguire, almeno ogni 24 mesi, percorsi
autonomi o guidati di aggiornamento professionale continuo i cui contenuti siano allineati con quanto previsto
nella norma UNI 11673-3.

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REQUISITI DI CONOSCENZA ABILITA’ E COMPETENZA DELL’INSTALLATORE SENIOR EQF3

COMPITO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

verificare le particolarità del delle diverse tipologie di prendere atto e analizzare le Comprendere e mettere in atto le
contesto di posa alle specifiche serramento, componenti specifiche del progetto di posa o specifiche del progetto di posa o
del progetto o delle istruzioni di aggiuntivi/accessori , delle loro delle istruzioni di posa delle istruzioni di posa e le
posa caratteristiche della loro istruzioni fornite dal fabbricante
terminologia e modalità dei serramenti
applicativa in funzione del loro
impiego e destinazione d’uso
Verificare che serramenti e Delle normative e principi di Analizzare le informazioni Valutare l’idoneità del contesto
accessori , siano rispondenti alle base in materia di sicurezza contenute nella documentazione di posa
specifiche del progetto o delle igiene e salvaguardia tecnica di serramenti, accessori
istruzioni di posa e finalizzati ambientale, acustica e
all’impiego contenimento energetico
Preparare il vano di posa oppure Conoscenza delle norme Valutare e predisporre contesto Eseguire la posa in opera
verificarlo se già predisposto da tecniche di settore di posa in opera e le relative secondo le specifiche del
terzi condizioni al contorno progetto di posa o delle
istruzioni di posa fornite dal
fabbricante
REQUISITI DI CONOSCENZA ABILITA’ E COMPETENZA DELL’INSTALLATORE SENIOR EQF3
COMPITO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Eseguire le singole fasi di posa Dei processi e cicli di lavoro Individuare e segnalare eventuali Gestire i processi e i cicli di lavoro
correlati alle diverse tipologie di anomalie in relazione in relazione a :
posa in opera dei diversi all’applicabilità in opera delle • criteri di organizzazione
serramenti specifiche del progetto di posa , • modalità di organizzazione e
del contesto e alle relative pianificazione delle attività nel
condizioni al contorno rispetto del contesto cantieristico
e delle norme di igiene ,
sicurezza , acustica…
• soluzioni attrezzature di lavoro
,macchinari idonei alle diverse
fasi di attività
Verificare l’idoneità funzionale dei Delle modalità di funzionamento Proporre e se autorizzati impiegare Riconoscere anomalie e difformità
serramenti ed eventuali accessori delle attrezzature di lavoro procedure metodiche e tecniche e procedure metodiche e tecniche
posati utilizzate nonché soluzioni finalizzate al finalizzate al superamento e alla
superamento , integrazione correzione delle stesse
correzione delle eventuali
anomalie
Provvedere allo sgombero e alla Delle differenti tipologie di vani di Impiegare procedure e tecniche di Per intervento di rispristino e/o di
pulizia dei locali degli imballi e posa delle loro caratteristiche e dei approntamento ed utilizzo di manutenzione assicurare l’efficacia
degli sfridi di lavorazione e al criteri di idoneità alle diverse materiali e prodotti complementari, dell’intervento effettuato
conferimento in discarica tipologie di serramenti e accessori attrezzature di lavoro finalizzate
alle diverse tipologie di posa e al
risultato richiesto
REQUISITI DI CONOSCENZA ABILITA’ E COMPETENZA DELL’INSTALLATORE SENIOR EQF3
COMPITO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Consegnare all’utilizzatore finale


la documentazione prescritta

Segnalare eventuali anomalie e


difformità in ordine all’opera finita
e proporre procedure metodiche e
tecniche , comportamenti e
soluzioni correttive
Se autorizzati mettere in atto
procedure , metodiche , tecniche e
soluzioni correttive alle eventuali
anomalie difformità in ordine
all’opera finita
Provvedere alla pulizia dei Relazionarsi con gli altri soggetti coordinarsi con gli altri soggetti
serramenti e degli eventuali coinvolti nelle attività di posa coinvolti nelle attività di posa
componenti aggiuntivi al termine come definiti in UNI 10818 come definiti in UNI 10818
della posa , SE previsto
contrattualmente
Provvedere alla custodia Coordinare e sovraintendere al
guardiania e conservazione dei lavoro di eventuali collaboratori di
serramenti e degli eventuali supporto alla propria attività (es
componenti accessori installati in posatore Junior)
opera Se previste contrattualmente
REQUISITI DI CONOSCENZA ABILITA’ E COMPETENZA DELL’INSTALLATORE CAPOSQUADRA
EQF4

COMPITO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Relazionarsi con committente , • Di criteri di progettazione • Individuare l’impiego di nuovi Coordinarsi con committente ,
progettista e direttore lavori in esecutiva e/o innovativi materiali e progettista e direttore lavori in
merito alle soluzioni operative • Delle principali metodologie prodotti, attrezzature di merito alle soluzioni operative
da attuare , in considerazione di verifica e diagnosi in lavoro da attuare in considerazione
delle specifiche di progetto, del cantiere • Collaborare alle verifiche delle specifiche di progetto e
contesto cantieristico, e delle finali delle opere in accordo del contesto cantieristico e delle
verifiche finali delle opere con committente e direttore verifiche finali (collaudi)
lavori
Coordinare squadre di posa in Delle tecniche di pianificazione Nel caso di attività con squadre Curare coordinare e
opera del processo di posa e relative di posa , individuare sovraintendere alle attività di altri
attrezzature di lavoro e delle competenze e attribuire compiti soggetti coinvolti al processo,
risorse necessarie e ruoli dei singoli operatori assumendo la relativa
responsabilità per la valutazione
e il miglioramento delle attività di
posa
ASPETTI ETICI E DEONTOLIGICI
Che si applicano all’installatore / posatore di serramenti
Si tratta di principi che impegnano l’installatore/posatore di serramenti al rispetto delle norme
legislative e di comportamento professionale per contribuire al corretto agire, al corretto
relazionare , al rispetto delle altre parti e alla buona immagine di tutti gli esercenti la professione.

• Competenza ed esercizio professionale


• l’esercente dovrà essere sempre in grado di indicare e spiegare al committente le
metodologie applicate evitando di dar corso ad aspettative errate e comunque suo
preciso dovere utilizzare metodologie e tecniche non di dubbia o incerta efficacia e
sicurezza

• Aggiornamento professionale
• Mantenere adeguato livello di preparazione e di aggiornamento professionale
ASPETTI ETICI E DEONTOLIGICI
Che si applicano all’installatore / posatore di serramrenti

• Correttezza professionale e relazionale


• Diligenza nell’operare nell’interesse del committente informandolo delle operazioni
compiute e del risultato ottenuto
• concordare preventivamente il compenso per l’incarico ed informare tempestivamente
il cliente su eventuali possibili variazioni

• Riservatezza
• sull’incarico ricevuto, sulle prestazioni professionali richieste oltre che su documenti e
dati personali dello stesso committente ai sensi delle disposizioni legislative vigenti in
materia di privacy e trattamento dei dati sensibili e delle informazioni
OBIETTIVO:MANTENERE LE PRESTAZIONI
IN OPERA

PROGETTO MARCATURA
STRTIGRAFIA Prestazioni??? (Trasmittanza, permeabilità
aria/acqua, carico vento;
PARTIZIONE facoltativo: abbattimento acustico,
fattore solare, trasmissione
MURARIA luminosa…)
(Trasmittanza, attenuazione,
sfasamento, diagramma
Glaser permeabilità aria…)

12 12
Incidenza del serramento sulla
prestazione totale dell’involucro

15-25%
Benessere abitativo e economico
dispersione termica dei
serramenti
Benessere acustico
IL CONCETTO “SISTEMA POSA QUALIFICATA WUERTH”
Tenuta
Aria

Carico Tenuta
Vento Tenuta Aria
(Sicurezza) Acqua
Serramento
Marcato CE
Sicurezza Posa Tenuta
Acqua

Tenuta
Qualificata
Tenuta
Termica Acustica
WUERTH
Tenuta Tenuta
Termica Acustica

SODDISFAZIONE NORME E RAGGIUNGMENTO DEGLI OBIETTIVI


16
Correlazioni
Sistema Edificio
Involucro Serramento Installazione
Tenuta aria Permeabilità all’aria Perdite per ventilazione
Isolamento termico Trasmitt. Termica Ponti termici
Igiene, salute, benessere Trasmitt. termica Formazione muffe e
Permeabilità all’aria – COV condense - COV
Isolamento acustico Isolamento acustico Contributo all’isolamento
acustico
Sicurezza degli utenti Resist. al vento e caratt. Caratteristiche e sistema di
meccaniche fissaggio
Durabilità Durabilità materiali Comportamento termo-
igrometrico dei giunti -
durabilità materiali e loro
impiego
Obblighi legislativi

LEGGI - DECRETI LEGGE -


DECRETI LEGISLATIVI - DECRETI MINISTERIALI
DIRETTIVE - CIRCOLARI - NORME ……

Non solo carte da leggere o compilare

Un quadro complesso da ricomporre

Responsabilità ma anche tutela


Regolamento prodotti da costruzione UE 305/11
Fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione
Entrato in vigore 1° Luglio 2013 ( è una vera e propria legge , quindi obbligatorio) sostituisce la direttiva
89/106 è stato concepito per il superamento delle barriere al commercio causate dai diversi livelli di
attestazione richiesti nei vari stati per gli stessi prodotti, contiene una serie di importanti indicazioni per la
verifica e l’adeguatezza dei prodotti che devono essere immessi sul mercato indicando chiaramente che
qualsiasi prodotto non idoneo all’impiego previsto non può essere commercializzato.
A tal fine vengono riportati i requisiti essenziali che devono essere soddisfatti dai prodotti da costruzione al
fine di renderne evidente l’idoneità alle specifiche di utilizzo
1.Resistenza meccanica e stabilità
2.Sicurezza in caso di incendio
3.Igiene, salute, ambiente
4.Sicurezza nell’impiego
5.Protezione contro il rumore
6.Risparmio energetico e ritenzione del calore
7.Sostenibilità

Il regolamento EU 305/2011 trova la sua applicazione pratica,


campo serramenti, nella norma UNI EN 14351-1
MARCATURA CE DI PRODOTTO
FINESTRE E PORTE PEDONALI ESTERNE: UNI EN 14351-1:2010
CHIUSURE OSCURANTI: UNI EN 13659:2015

Non “coprono” i processi di installazione


Indicano come obiettivo
il mantenimento in opera delle prestazioni del prodotto

Il fabbricante deve fornire informazioni su quanto segue:


- requisiti e tecniche di installazione (sul posto), se il fabbricante
non è responsabile dell’installazione del prodotto;
- manutenzione e pulizia;
- istruzioni d’uso finali incluse le istruzioni per la sostituzione di
componenti
LA MARCATURA CE DEL SERRAMENTO

CPR prodotti da costruzione


Regolamento Europeo Produzione Controllo della produzione

Acquisto barre /frese da parte del AVCP


fabbricante assestment verification costancy performance

Norma armonizzata di prodotto Cessione ITT sistemista-


Serramento UNI EN 14351-1 fabbricante Emissione della marcatura CE e DoP
„CASCADING“ FABBRICANTE

Tenuta acqua
ITT Tenuta aria
Prove di laboratorio Carico al vento
„Prodotto tipo“ SISTEMISTA Isolamento termico Immisione del prodotto sul mercato

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Obblighi legislativi
MARCATURA CE DI
PRODOTTO
FINESTRE E PORTE PEDONALI ESTERNE: UNI
EN 14351-1:2010
Esempi di etichette
15 15 La Marcatura CE deve essere apposta in
modo visibile, leggibile ed indelebile sul
prodotto da costruzione o su un etichetta
LEGNO LEGNO
ad esso applicata.
950 x 1480 1230 x 1480
Se ciò non fosse possibile deve essere
apposta sull’imballo o sui documenti di
accompagnamento.

4769 /01/02 4769 /01/02 Importante:


AVCP (assestment verification constancy perfomance)
sistema 1 per vie di esodo
Sistema Controllo della Costanza
di Produzione
Attenzione all’impiego previsto del serramento
Sistemi di attestazione della conformità
Obblighi legislativi
MARCATURA CE DI PRODOTTO
FINESTRE E PORTE PEDONALI ESTERNE: UNI EN 14351-1:2010
La DoP il concetto chiave del regolamento 305/2011
DEVE essere fornita nella lingua dello stato membro in cui viene immesso

Il produttore del serramento nel momento in cui immette il prodotto sul mercato
dovrà rilasciare una dichiarazione formale attraverso la quale attesta :
• Codice d’identificazione unico del prodotto
• Numero di lotto
• Tipi di impiego previsti per il prodotto
• Nome e marchio registrato e indirizzo del fabbricante
• Sistema di valutazione e verifica della costanza delle prestazione del
prodotto AVCP (vedi tabella)
• Organismo di certificazione
• Prestazione dichiarate
• Dichiarazione di responsabilità e firma

Il fabbricante (soggetto che redige la DoP) SI ASSUME LA RESPONSABILITA’


DEL PRODOTTO DA COSTRUZIONE
Obblighi legislativi
Legge 81/08
SICUREZZA IN CANTIERE
D.Lgs 81/2008 ovvero il « TESTO UNICO PER LA SICUREZZA
DEL LAVORO» rappresenta la base disciplinare in materia di
tutela dei lavoratori e di sicurezza su luogo di lavoro.
Gli obbiettivi del decreto riguardano la sistematica ricerca dei
rischi lavorativi e non, ( indicati nella «Relazione sulla
valutazione dei rischi») e la loro eliminazione o contenimento
prima che producano effetti indesiderati. Una tale impostazione
presuppone il coinvolgimento attivo di vari «soggetti» per
ognuno dei quali sono previsti obblighi e sanzioni e passa
attraverso una adeguata formazione / informazione degli
stessi.
Sicurezza del lavoro accenni…
attività e sigle
Pianificazione delle operazioni che devono essere eseguite in cantiere:
• Scarico del materiale (quando, dove, come, chi)
• Movimentazione in cantiere (q,d,c,c/trasporto al piano-movimentazione al piano)
• Procedure di installazione (q,d,c,c)
• Utensili necessari
• Pulizia cantiere (materiali di sfrido, cartucce, bombolette esauste, ecc.)
Alcuni Acronimi e significato:
• POS : Piano operativo di sicurezza (contiene la valutazione dei rischi , le misure di prevenzione e
protezione , descrizione delle attività di cantiere)
• DVR : documento di valutazione dei rischi
• DUVRI : documento unico di valutazione dei rischi di interferenza
• DURC : documento unico di regolarità contributiva
• RSPP : responsabile del servizio di prevenzione e protezione (coordina il servizio di prevenzione e
protezione dai rischi)
• RLS : rappresentante per la sicurezza dei lavoratori (nominato dai lavoratori di un azienda agisce da
puto di riferimento tra datore di lavoro , lavoratori, sindacato , istituzioni)

A seconda del contesto potrebbero venire richiesti anche documenti comprovanti la formazione in ambito
sicurezza di PRIMO SOCCORSO, ANTINCENDIO, ALTA QUOTA ( piedi oltre i 2 metri di altezza).
Obblighi legislativi
DLgs 206/05
CODICE DEL CONSUMO
SICUREZZA
Prodotto sicuro: qualsiasi prodotto che, in condizioni di uso
normali o ragionevolmente prevedibili, compresa la durata e,
se del caso, la messa in servizio, l'installazione e la
manutenzione, non presenti alcun rischio oppure presenti
unicamente rischi minimi, compatibili con l’impiego del
prodotto e considerati accettabili nell’osservanza di un livello
elevato di tutela della salute e della sicurezza delle
persone …in funzione delle caratteristiche del prodotto della
presentazione del prodotto, della sua etichettatura, delle
eventuali avvertenze e istruzioni per il suo uso e la sua
eliminazione, nonché di qualsiasi altra indicazione o
informazione relativa al prodotto
Obblighi legislativi
DLgs 206/05
CODICE DEL CONSUMO
DIFETTOSITÀ
Il difetto che deriva dall’imperfetta
installazione del bene è equiparato ad
un difetto del bene acquistato quando
l’installazione è compresa nel contratto
di vendita.

Tale equiparazione si applica anche nel caso in cui il prodotto, concepito


per essere installato dal consumatore, sia da questo installato in modo
non corretto a causa di una carenza delle istruzioni di installazione
Riferimenti normativi

UNI 10818
“Finestre, porte e schermi
Linee guida generali per la posa in opera”

Norma “metodologica”, che individua qualifiche e attribuisce responsabilità.


Non entra nel merito tecnico della posa, né ne definisce prestazioni
specifiche.

Si specifica che:
Il produttore deve assicurare
il mantenimento in opera delle prestazioni del prodotto
UNI 10818
Scopo della norma è individuare le competenze e le
responsabilità dei diversi operatori che intervengono nel
processo di posa in opera, dalla progettazione alla
verifica finale dei serramenti esterni (finestre,
portefinestre, interne ed esterne, chiusure oscuranti).
QUINDI

Non è una norma “tecnica”, non da indicazioni sui


sistemi di posa, ma ne regolamenta il processo e
definisce le responsabilità
SALVO SE DIVERSAMENTE
CONCORDATOTRA LE PARTI
UNI 10818
Finestre, portefinestre, porte e chiusure oscuranti
Ruoli, responsabilità e indicazioni nel processo di posa in opera
a) Progettista
b) Direttore lavori
c) Fabbricante
d) Distributore/rivenditore
e) Importatore
f) Mandatario
g) Installatore/posatore
h) Fornitore/installatore di vetrazioni
i) Costruttore edile
j) Committente
k) Utente

VEDIAMO INSIEME
I COMPITI PRINCIPALI E LE RESPONSABILITÀ
Progettista
- Scelta tipo di serramento, in relazione all’impiego previsto e alle
disposizioni in tema di sicurezza dei prodotti

- Individuazione dei livelli prestazionali, in conformità alle norme


tecniche e ai disposti legislativi vigenti

- Progettazione esecutiva dei giunti tra serramento ed elementi


tecnici di contorno, con particolare riferimento al fissaggio del
serramento al supporto, alla riduzione di eventuali ponti termici e
acustici e alla ventilazione degli ambienti.

- La valutazione della compatibilità (morfologica, dimensionale,


chimico fisica) tra serramento ed elementi di contorno.

IN ASSENZA DEL PROGETTISTA LE PARTI DEVONO INDIVIDUARE IN SEDE


CONTRATTUALE LE RELATIVE COMPETENZE E RESPONSABILITÀ
Direttore Lavori
- Accettazione e verifica di conformità dei serramenti…con relativa
segnalazione di eventuali difformità.

- Verifica di idoneità del giunto primario preliminare alla posa del


serramento

- Valutazione di eventuali ponti termici e acustici strutturali e/o


determinati da lavorazioni specifiche della realizzazione in sito

- Esecuzione dei controlli finali in accordo con


l’installatore/posatore e il costruttore edile

IN ASSENZA DEL DIRETTORE LAVORI LE PARTI DEVONO INDIVIDUARE IN SEDE


CONTRATTUALE LE RELATIVE COMPETENZE E RESPONSABILITA’
Fabbricante
- Il Fabbricante è responsabile del proprio prodotto in termini di
qualità dei materiali, qualità dei prodotti e materiali
complementari ove sia il fabbricante stesso a fornirli, in CONFORMITÀ
ALLE CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI DICHIARATE.

- Il fabbricante deve fornire al cliente (installatore/posatore,


costruttore edile,disributore rivenditore, committente, utente) tutte
le istruzioni, ritenute utili e necessarie perché le prestazioni in
opera del manufatto si mantengano anche dopo l’installazione.

- Le istruzioni devono essere relative al trasporto, allo stoccaggio,


ALLA POSA IN OPERA e comprendere le istruzioni per la pulizia e la
manutenzione, evidenziando in particolar modo per ciascuna
informazione i fattori che possono pregiudicare la durabilità,
l’affidabilità, la sicurezza all’impiego del manufatto nei confronti
dell’utente e le prestazioni in genere, nonché le istruzioni per lo
smaltimento del prodotto a fine vita
Distributore/rinvenditore

A distributore che commercializza con il marchio del Fabbricante


competono:

-Mantenimento di idonee condizioni di conservazione o trasporto

- La consegna della documentazione tecnica, conformemente alle


norme di prodotto e alle disposizioni di legge esistenti, contenenti
la documentazione di accompagnamento alla marcatura CE.

- Se il distributore invece immette sul mercato il manufatto con il


proprio nome o marchio o senza marchi alcuno o modifica un
manufatto già immesso sul mercato in misura tale da variarne le
caratteristiche prestazionali, la sua figura e le sue responsabilità
sono identiche a quelle del fabbricante
Installatore/posatore
- Il posatore ha responsabilità che derivano prettamente dalla fase di posa in opera
del manufatto, affinché questo soddisfi in esercizio le prestazioni richieste in fase di
progetto e dichiarate dal fabbricante.
- Ove previsto a livello contrattuale, il posatore può assumersi il compito di posare il
controtelaio, verificare la tenuta degli ancoraggi alla muratura del controtelaio e/o
del manufatto in opera e tenuta e/o isolamento termico e acustico dei giunti tra
controtelaio e vano (giunto primario) in relazione alle prescirizioni di
progetto…OVVIAMENTE ASSUMENDOSI LA RESPONSABILITA’
PRESTAZIONALE ANCHE DEL GIUNTO PRIMARIO.
-Il posatore deve attenersi alle istruzioni fornite dal fabbricante a quelle del
costruttore edile per il vano murario.
- Il posatore deve verificare eventuali carenze di informazioni relative alla posa di
materiali rispetto a quanto indicato nei documenti di sua pertinenza e/o eventuali
discordanze che possono pregiudicare una corretta messa in opera e un corretto
funzionamento dopo posato
- Segnalare formalmente prima di iniziare la posa riserve a carico dei prodotti che
possono compromettere l’installazione e le caratteristiche del manufatto…NEL
CASO DI SEGNALAZIONI IL POSATORE E’ TENUTO AD ATTENDERE
AUTORIZZAZIONE FORMALE E MOTIVATA A PROCEDERE!
Fornitore/installatore delle
vetrazioni

-Fornire (e laddove previsto contrattualmente installare) vetrazioni


tali da rispondere alle specifiche progettuali e capitolari del
progettista, in osservanza alle norme volontarie e cogenti
applicabili per la destinazione d’uso prevista.

- In assenza della figura del progettista, il fornitore di vetrazioni


dovrà, sulla base delle informazioni fornitegli dal
fabbricante/rivenditore del serramento individuare le
caratteristiche minime di idoneità all’uso delle vetrazioni, in
osservanza alle specifiche norme volontarie e cogenti applicabili
per la destinazione d’uso prevista.
Costruttore edile
- Realizzazione del vano di posa, comprensivo del giunto primario
con messa a piombo ed a livello, in piano e in squadro, nonché il
fissaggio dei controtelai.

- Realizzazione del giunto primario, con sigillatura tra vano e


controtelaio

- Realizzazione dei fori sui distanziali o sulle soglie secondo le


indicazioni fornite dal fabbricante.

- Predisposizione della discarica in cantiere e conferimento degli


imballi e degli sfridi di lavorazione a discarica fuori dal cantiere
UNI 10818
Quadro schematico dei compiti
UNI 10818
Quadro schematico dei compiti
UNI 10818
Quadro schematico dei compiti
UNI 10818
Quadro schematico dei compiti
UNI 10818
Breve test

1. A chi compete la scelta del tipo di infisso ?

2. E delle relative prestazioni?

3. Chi si deve occupare della progettazione dei nodi e della scelta dei
materiali per la posa?

4. Chi garantisce la conformità dei lavori al progetto in fase d’opera?

5. Quali prestazioni garantisce il produttore con serramenti a norma?

6. Il produttore deve fornire istruzioni di posa?

7. In presenza di controtelaio, chi si deve occupare della sigillatura


del controtelaio al muro? E del serramento al controtelaio?
UNI 10818
Breve test

8. Chi è il responsabile della consegna della documentazione relativa


alla marcatura CE?

9. Nel caso di difformità come bisogna comportarsi?

10. Chi deve trasportare gli imballi fuori dal cantiere?

11. In caso di sola sostituzione di infissi, chi ha responsabilità


progettuali e prestazionali?

12. Nel caso di installazione di controtelaio da parte del produttore di


controtelaio chi è responsabile della tenuta del giunto primario?
UNI 10818 verifica risposte
1. A chi compete la scelta del tipo di infisso ? PROGETTISTA

2. E delle relative prestazioni? PROGETTISTA

3. Chi si deve occupare della progettazione dei nodi e della scelta dei materiali per la posa? PROGETTISTA

4. Chi garantisce la conformità dei lavori al progetto in fase d’opera? DIRETTORE LAVORI

5. Quali prestazioni garantisce il produttore con serramenti a norma? ACQUA , ARIA VENTO TRASM.TERMICA

6. Il produttore deve fornire istruzioni di posa? SI

7. In presenza di controtelaio, chi si deve occupare della sigillatura del controtelaio al muro? COSTRUTTORE EDILE E
del serramento al controtelaio? POSATORE

8. Chi è il responsabile della consegna della documentazione relativa alla marcatura CE? DISTRIBUTORE /
RIVENDITORE

9. Nel caso di difformità come bisogna comportarsi? SEGNALAZIONE AL DIRETTORE LAVORI

10. Chi deve trasportare gli imballi fuori dal cantiere? COSTRUTTORE EDILE

11. In caso di sola sostituzione di infissi, chi ha responsabilità progettuali e prestazionali? RIVENDITORE

12. Nel caso di installazione di controtelaio da parte del produttore di controtelaio chi è responsabile della tenuta del
giunto primario? LUI
Diamo qualche definizione :
1. Ponte Termico
2. Isoterme e Punto di Rugiada
3. Frsi e Temperatura minima accettabile
Ponte Termico

QUALI SONO I TIPICI PONTI TERMICI


CON CUI SIETE ABITUATI A
LAVORARE?!?!
Ponte Termico
Parte dell'involucro edilizio dove la resistenza termica, altrove uniforme, cambia
in modo significativo per effetto della compenetrazione totale o parziale di
materiali con conduttività termica diversa nell’involucro edilizio (A), e/o per via
della differenza tra l’area della superficie disperdente sul lato interno e quella
del lato esterno (B) (esempio angoli della parete esterna, giunzioni tra parete
pavimento e soffitto) e/o della variazione dello spessore della costruzione per
esempio cavedi su impianti (C)

A B C
I ponti termici producono due effetti :
• Una modifica del flusso termico
• Una modifica della temperatura interna superficiale
Fare delle analisi ad elementi finiti consente di determinare i flussi termici e le
temperature superficiali permettendo così di correggere i ponti termici
Per capire preventivamente l'entità del ponte
termico si può guardare le isoterme
Isoterma
In un analisi delle temperature del giunto, un’isoterma è
una linea di superficie immaginaria che unisce tutti i punti
che si trovano alla stessa temperatura temperatura.
SIMILITUDINI
ISOTERME E CURVE DI LIVELLO (ISOIPSE)

Curve di livello molto vicine indicano un terreno a forte pendenza.

Curve di livello diradate rappresentano un tratto pianeggiante.


Isoterma, condizioni critiche
Temp 20°C

Temp
13,2°C

UR int 65 % UR int 65 %
CURVA DEL PUNTO DI RUGIADA

Acqua

Vapore

Temp. int Umidità Temp. Est. Umidità


rel. int rel. est
Cond. normali 20 50% 0 80%

*** 20 65% A scelta 80%


Dpr 59 del 2009 0 ,-5,-10 °c ***Obbligatorio sul territorio nazionale
Nella realtà quotidiana…
Frsi e Temperatura minima accettabile
Frsi = fattore di temperatura descrive quanto il ponte termico riduce la
temperatura superficiale interna.
Con il calcolo di tale fattore è possibile individuare una temperatura media
esterna accettabile al fine di evitare a medio/lungo periodo la formazione
di muffe.

Così facendo si localizza il punto critico del sistema (quello in cui la


temperatura è più bassa) sottoposto al maggior rischio di formazione di
muffe.

Il dato deve essere congruente con la situazione climatica…


Situazioni
climatiche

prUNI
10349-1
Analisi delle isoterme e
Temperatura minima accettabile
Progetto A Progetto B
Installazione filo interno
Sigillatura interna con schiuma poliuretanica monocom.
Sigillatura esterna con silicone neutro
Controtelaio in legno Controtelaio metallico

T min T min
accettabile 4,95 accettabile 7,27
Analisi delle isoterme e
Temperatura minima accettabile
Situazione con controtelaio in legno

T min
accettabile 4,95
Analisi delle isoterme e
Temperatura minima accettabile
Situazione con controtelaio in metallo

T min
accettabile 7,27
Eccola…
ELEMENTI DI PROGETTAZIONE
DEI GIUNTI DI INSTALLAZIONE
Riferimenti normativi
NORME UNI POSA SERRAMENTO

• UNI 11673-1 IL METODO (Requisiti e criteri di verifica per la progettazione


della posa in opera)

LA CERTIFICAZIONE DELLA QUALIFICA


• UNI 11673-2 PROFESSIONALE (Attività professionali non regolamentate -
Requisiti di conoscenza, abilità e competenza degli
installatori/posatori)

• UNI 11673-3 I CONTENUTI DELLA FORMAZIONE (Requisiti minimi


per lo svolgimento dell’attività di formazione non formale da parte di
un organismo con determinati requisiti - ovvero ordini professionali e
associazioni di settore..- durata min 12 ore EQF3 -16 ore EQF4)

64 TITOLO DELLA PRESENTAZIONE © Würth Srl, Egna, 15/10/2020


UNI 11673
Scopo della norma è quello di fornire:
Il METODO (UNI 11673-1), i REQUISITI relativi all'attività
professionale del posatore (UNI 11673-2), i REQUISITI minimi per
l’erogazione di corsi di formazione non formale (UNI 11673-3)

QUINDI
UNI 11673-1 :2017 requisiti e criteri di verifica della progettazione; descrive
metodologie concepite per la verifica delle prestazioni dei giunti e della loro
coerenza alle prestazioni dei serramenti
UNI 11673-2 :2019 requisiti di conoscenza , abilità e competenza del posatore di
serramenti: definisce i requisiti relativi all’attività professionale del posatore in
conformità al Quadro Europeo delle qualifiche . EQF2, EQF3, EQF4
UNI 11673-3 :2019 requisiti minimi per l’erogazione dei corsi di istruzione e
formazione NON FORMALE per installatori/posatori di serramenti: definisce i
contenuti del corso di formazione con una durata minima (12 ore EQF3 ,16 ore per
EQF4), i requisiti minimi dell’organizzazione che esegue formazione NON FORMALE
, strumenti di valutazione del corso di formazione.
Indicazioni di base
Azioni fisiche
I due giunti
I 3 piani funzionali
Analisi delle isoterme
il posizionamento del serramento

Serramento a filo Serramento a Serramento a Serramento


interno metà muratura Filo esterno Inserito nel
muratura coibente
La trasmittanza termica
La trasmittanza termica è il flusso
di calore medio che attraversa (per
ogni metro quadrato di superficie)
una struttura che delimita due
ambienti a temperatura diversa.

Uw = W/m2 K
L’aspetto energetico – il calcolo dello PSI
ψ = PSI è la denominazione della trasmittanza termica lineare ; si misura in
W/mK (watt/metro lineare * grado Kelvin) ed esprime in termini pratici una perdita
di calore per ogni metro lineare per grado kelvin
o
20,0 C
o
11,0 C
o
0,0 C
2
U-= 0,225 W/(m ·K)

2
U-= 1,305 W/(m ·K)
B

E F D
C
A
ΦA-C= 42,287 W/m

1280,80 108,00 986,98


Φ
ψA-E-C, * = - U1·b1 - U2·b2 - U3·b3 = 0,315 W/(m·K)
∆T
Calcolo dello PSI - situazione con controtelaio in legno

Materiale λ[W/(m·K)] ε
Alluminio (Leghe Si) 160,000
Cav ità leggermente v entilate
Cav ità non v entilate
Colla 0,900
EPDM (Etilene propile diene monomero) 0,250 0,900
Ferro 50,000
Gel di silice (Agente essicante) 0,130
Intonaco 0.9 0,900
Isolante 0.04 0,040
Laterizio Forato 0,400
Legno tenero (tipico legno di costruzione) 0,130 0,900
Nastro Autoespandente 0,055 0,055
Polisulf ido 0,400 0,900
Riempimento di gas(2) 0,035
Schiuma dura di Poliuretano (PUR) 0,250
calcolo dello PSI - situazione con controtelaio in legno

0,232 W/mK
Calcolo dello PSI - situazione con controtelaio metallico
Calcolo dello PSI - situazione con controtelaio metallico

0,352 W/mK
Calcolo dello PSI - situazione con davanzale passante
Calcolo dello PSI - situazione con davanzale passante

0,488 W/mK
Calcolo dello PSI - situazione con davanzale interrotto
Calcolo dello PSI - situazione con davanzale interrotto

0,123 W/mK
Comfort é…. RISPARMIO !!

dispersione termica equivale


Isolamento acustico
Il progetto di posa deve considerare innanzitutto la prestazione del
prodotto dichiarata, espressa in termini di indice di valutazione di
potere fonoisolante RW.
D.P.C.M. 5.12.1997

Uno dei Decreti attuativi collegati alla Legge Quadro sull’inquinamento


acustico DPCM del 05/12/1997, intitolato ”Determinazione dei
requisiti acustici passivi degli edifici»
Il parametro che coinvolge implicitamente il prodotto serramento e la
sua installazione è l’indice di valutazione dell’isolamento standardizzato
di facciata D2m,nT,w.
Questo caratterizza la capacità di una facciata di abbattere i rumori
aerei provenienti dall’esterno.
Nella tabella seguente sono riportati i valori limite richiesti dal Decreto,
per i requisiti acustici passivi, in relazione alle diverse tipologie di
classificazione degli ambienti abitativi.

82
D.P.C.M. 5.12.1997
Requisiti acustici degli edifici e dei loro componenti.

83
UNI 11296 : 2018
Acustica in edilizia – Posa in opera dei serramenti e altri componenti di facciata
Scopo della norma è di fornire criteri per la posa in
opera di componenti di facciata (serramenti, sistemi di
oscuramento, sistemi e dispositivi per il passaggio
dell’aria) e fornisce indicazioni sulla verifica
dell’isolamento acustico della facciata

QUINDI

La Norma definisce i criteri per la posa in opera dei


componenti di facciata e fornisce indicazioni sulla
verifica dell’isolamento acustico della facciata dal
rumore esterno
Isolamento acustico
- E’ necessario determinare la tipologia e le modalità costruttive della
parete e la tipologia dei serramenti;

- Bisogna considerare che la pressione acustica ai bordi del


serramento può essere uguale o maggiore rispetto alla pressione al
centro del prodotto;

- Bisogna tenere presente che nella conformazione del vano murario


la presenza di una battuta o più nella parete risulta più efficace di
un giunto in luce,

Quindi riassumendo:
la presenza e la natura di una o più battute sui giunti di installazione,
il contenimento delle dimensioni dei giunti stessi ed il completo
riempimento con materiali idonei consentono il miglioramento delle
prestazioni di isolamento acustico!!!!
Acusticamente un giunto in battuta si comporta meglio
di un giunto in luce

86
Rw e Dnew del cassonetto
Indicativamente,
la presenza o
assenza
dell’avvolgibile
che “riduce” lo
spazio di
scorrimento può
incidere anche
nell’ordine
di 2-3 dB.

Nota :
Dnew = indice acustico normalizzato per
elementi con superficie inferiore a 1 mq
INDICATORI ACUSTICI
Gli indicatori acustici vengono espressi in decibel (dB)

R (C;Cr) = potere fonoisolante viene riportato, quando


richiesto, sulle schede dei prodotti

D2m, n T, w = isolamento della facciata con il serramento ed


altri elementi eventualmente presenti come le
bocchette di aria, ecc. (differenza tra il livello di pressione
sonora all’esterno alla distanza di 2 m dalla facciata e la media
spazio temporale del livello di pressione sonora nell’ambiente
ricevente, normalizzato rispetto al valore del tempo di riverberazione
dell’ambiente ricevente)

Rs = rappresenta le prestazioni acustiche del sigillante e dei


materiali di riempimento
Isolamento acustico
Test secondo norme di
riferimento
Verifica contributo del giunto
di posa al valore Rw del
campione di riferimento

Espressione dei risultati


Contributo in dB offerto dal sistema di posa

Esempio
Valore campione noto: 44 dB (luce fissa + vetro)
Valore rilevato: 42 dB
Prestazione presunta del giunto di posa: -2 dB
UNI 7697 : 2014
Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie
Scopo della norma è di fornire criteri per la scelta dei
vetri da impiegare , sia in esterni che in interni, in modo
che nella destinazione di impiego prevista , sia
assicurata la rispondenza fra prestazioni dei vetri e
requisiti minimi necessari per la sicurezza degli
utilizzatori
QUINDI

La norma permette di definire la tipologia delle lastre o


vetrate da impiegare sulla base del tipo di applicazione
(es. altezza del parapetto), sollecitazioni (es.carichi ed
urti accidentali o da impatto), danni o rischi ( es.caduta
nel vuoto, danno alla persona)
applicazioni sollecitzioni

Esempi:
• 1B1 vetro stratificato che resiste a un
impatto da un altezza di caduta di 1200
mm senza permettere la penetrazione
• 2B2 vetro stratificato che resiste a un
impatto da un altezza di caduta di 450
mm senza permettere la penetrazione
• 1C1 vetro temprato che resiste a un
impatto da un altezza di caduta di 1200
mm senza rompersi
EN 12600 – RESISTENZA ALL’IMPATTO – PROVA DEL PENDOLO – CLASSIFICA I
VETRI IN BASE ALL’IMPATTO DI UN CORPO MORBIDO (2 PNEUMATICI
ACCOPPIATI) – CONSENTE DI CLASSIFICARE I PRODOTTI RISPETTO AI RISCHI DI
FERITE E DI CADUTA NEL VUOTO.

CLASSIFICAZIONE VETRI TEMPERATI

CLASSIFICAZIONE VETRI STRATIFICATI


ESEMPI DI PERFORMANCES DI
SISTEMI DI POSA
(testati in laboratorio)
Prova n° 1
Posa in luce di serramento in situazione con
troppo agio perimetrale
Prova n° 1
Confronto spettri

Campione di Riferimento Sistema 1

55,0

50,0

45,0 Risultato - 11 dB
40,0
R [dB]

35,0

30,0

25,0

20,0

15,0
100

200

400

800

1600

3150

Frequenza [Hz]
Prova n° 2
Inserimento di nastro autoespandente di dimensioni
corrette per il giunto e aggiunta di coprifiliatura
Prova n° 2
Confronto spettri

Campione di Rif erimento Sistema 2

55,0

50,0

45,0
Risultato 0 dB
40,0
R [dB]

35,0

30,0

25,0

20,0

15,0
100

200

400

800

1600

3150

Frequenza [Hz]
INFILTRAZIONI DI ARIA DAI GIUNTI DI
INSTALLAZIONE

I giunti di installazione devono essere congruenti con i livelli prestazionali di


permeabilità all’aria dichiarati dal fabbricante del serramento; ad esempio le
classi di permeabilità all’aria per i serramenti sono:
EN 12207 (600Pa)
1
2
3
4
LA BARRIERA ESTERNA: VENTO

Immagini di prova
secondo standard
interno
Possibili conseguenze dovute alla permeabilità all’aria

Concausa / causa

effetto
INFILTRAZIONI DI ARIA DAI GIUNTI DI
INSTALLAZIONE
definizione: SD è il parametro che definisce la traspirabilità
delle membrane al passaggio del vapore acqueo; esso
definisce lo strato d’aria equivalente (in metri) che oppone
la stessa resistenza dello spessore «d» del materiale
utilizzato
UNI 11470
Sd ≤ 0,3 m ---- traspirante (indicato per locali residenziali)
Sd tra 2 e 20 m --- freno al vapore (indicato per locali ad
alto affollamento)
Sd ≥ 100 m --- barriera al vapore (indicato su riqualificaz.
con cappotto interno e cartongesso)
Il progetto di posa deve :

• considerare la continuità della sigillatura interna sull’intero perimetro per garantire la


continuità nel piano di permeabilità dell’involucro (prestare attenzione ai raccordi);
• prevedere l’utilizzo di materiali sigillanti testati secondo UNI EN 12114 con valori di
permeabilità all’aria calcolati;
• prevedere impiego guaine e membrane con Sd tra 2 m e 20, secondo UNI 11470;
• prevedere l’utilizzo di materiali tra loro compatibili;
TENUTA ALL’ACQUA

Al fine di garantire l’impermeabilità alle infiltrazioni di acqua dei


giunti di installazione, il progetto di posa in opera deve:

considerare la regolarità della sigillatura esterna sia del giunto


primario che del giunto secondario, sull’intero perimetro del foro;

consentire la continuità del piano funzionale di tenuta agli agenti


atmosferici dell’involucro dell’edificio;

prevedere nelle sigillature delle traverse superiori di utilizzare con


continuità esclusivamente materiali in grado di garantire la tenuta
all’acqua stagnante o alla pioggia battente (esempio materiali a celle
chiuse);
LA BARRIERA ESTERNA: ACQUA
Infiltrazione d’acqua dovuta ad un’errata posa
RESISTENZA MECCANICA AL CARICO DEL
VENTO
Le caratteristiche di resistenza meccanica dei fissaggi del serramento
al vano di posa devono essere in grado di trasferire ad una adeguata
struttura dell’edificio almeno i carichi determinati da:

• carico del vento;


• movimentazioni delle ante;
• peso proprio del prodotto;
• variazioni dimensionali proprie dei materiali;
• false manovre dell’utenza e carichi accidentali;
• spinta da folla;
• tentativi di effrazione (ove tale prestazione sia dichiarata dal
fabbricante del serramento).
UNI 11173 : 2015
Scopo della norma è di fornire criteri per la scelta , in
fase progettuale , di serramenti esterni e facciate
continue in relazione alle caratteristiche prestazionali di
permeabilità all’aria, tenuta all’acqua e resistenza al
carico di vento in funzione del contesto ambientale e
della morfologia dell’edificio
QUINDI

La norma permette di definire con precisione il livello


prestazionale delle caratteristiche che i serramenti
dovranno offrire per essere «efficienti» nella zona in cui
verranno installati ad esempio determinando il numero
di fissaggi necessari
Zone di vento

Zone di
vento
da 1 a 9
1 è la più mite
9 la più rigida
Prestazioni meccaniche
Carichi del vento – classificazione serramenti
Prova P1 P2 P3 La prova di resistenza al carico di
vento è obbligatoria in base alla
Classe A B C
UNI EN 14351-1 ed è conforme
1 400 Pa 200 Pa 600 Pa qualunque sia la classe ottenuta.
2 800 Pa 400 Pa 1200 Pa La prova di resistenza al carico di
vento avviene secondo la norma
3 1200 Pa 600 Pa 1800 Pa UNI EN 12211 è una prova
4 1600 Pa 800 Pa 2400 Pa DISTRUTTIVA.
La classificazione avviene
5 2000 Pa 1000 Pa 3000 Pa secondo tre prove P1- P2- P3
E xxxx AE xxxx BE xxxx CE xxxx
P1 : prova che misura la deformazione massima nei punti più critici ,esempio metà altezza montante centrale
sottoposto a pressione e depressione
P2 : prova che verifica la resistenza complessiva del serramento sottoposto a 50 cicli di pressioni negative e
positive
P3 :prova che verifica la capacità del serramento di non diventare pericoloso dopo l’applicazione di una
fortissima pressione sia negativa che positiva per un breve lasso di tempo
UNI 11173:2015
Prestazioni meccaniche
L

NUMERO FISSAGGI
?
Esempio:
Serramento di dimensioni

? L= 1500 mm
H
? H= 2300 mm

?
Quante viti sui montanti?

Quante su traversa superiore?


Quante su traversa inferiore?
Prestazioni meccaniche
Prestazioni rilevanti dei fissaggi meccanici

F
Estrazione

Taglio
Prestazioni meccaniche
Perché correlare correttamente fissaggi e sigillanti?
Prestazioni meccaniche

Carichi del vento

1200 Pa = 120 Kg/mq --- Finestra 3,45 mq --- 400 Kg = 4000 N

Carico ammissibile al taglio x tassello = 0,45 kN = 450 N

Numero minimo tasselli = 4000/450 = 9


Resistenza all’effrazione
La progettazione dei sistemi di installazione di prodotti con specifiche prestazioni di
resistenza all’effrazione, deve tener conto delle indicazioni fornite dal fabbricante, in
particolar modo in riferimento a:

coerenza dei vani nei quali può essere installato il prodotto con i carichi previsti in
relazione alle classi di resistenza;
dettagli riguardanti eventuali punti di fissaggio aggiuntivi rispetto a quelli prescritti dal
fabbricante assieme a una descrizione precisa dei componenti per il fissaggio;
dettaglio dei punti che richiedono fissaggi particolarmente rigidi, per esempio vicino a
serrature e cerniere;
caratteristiche dei riempimenti da utilizzarsi nei giunti primari;
altri dettagli ove influenzino le proprietà di resistenza all’effrazione del prodotto.
Resistenza all’effrazione su finestre e porte
DURABILITÀ E MANUTENIBILITÀ
Dipende da:
Scelte adottate in ambito progettuale
Caratteristiche dei materiali di posa
Corretto impiego dei materiali di posa
ATTENZIONE
Problematiche Cause Raccomandazioni
Corrosione/deterioramento L’alcalinità delle malte può Protezione ed isolamento delle
per contatto con malte determinare corrosione degli aree interessate
cementizie elementi metallici.

Corrosione per contatto con Il contatto tra superfici Isolamento di elementi


strutture metalliche. metalliche, soprattutto se una metallici diversi e valutazione
delle due è significativamente di previsione eventuale sistema
più piccola e ad di messa a terra.
elettropotenziale inferiore, può
generare fenomeni di
corrosione galvanica.
Composti organici volatili (COV/VOC),
sostenibilità
Dipendono da:
Materiali impiegati
Modalità d’impiego
Corretta informazione del produttore del
materiale
IN SOSTANZA…
Verificare la documentazione dei materiali a
contatto con gli ambienti INTERNI
Verificare il dato TVOC (secondo ISO 16.000)
Verificare (e seguire) le indicazioni di smaltimento
dei residui di lavorazione e a fine vita
Comportamento termo-igrometrico
Traspirabilità del giunto
Utilizzare in modo idoneo materiali freno o barriera vapore

UNI 11470
Sd ≤ 0,3 m -> traspirante
Sd tra 2 e 20 m -> freno al vapore
Sd ≥ 100 m -> barriera al vapore
COME/DOVE LI IMPIEGHERESTE?
Installazione «classica» locali residenziali

Installazione classica locali ad alto affollamento

Installazione su riqualificazione con cappotto interno e


cartongesso
Breve test
1. Di cosa tratta la norma uni 7697 ? E quando è entrata in vigore ?
2. Cosa definisce la norma Uni 11296 : 2018 sull’isolamento acustico ?
3. Che condizioni di temperatura e di umidità devo avere affinché il vapore
si trasformi in condensa ?
4. Per assicurare un adeguato fissaggio meccanico quale dei seguenti
parametri prestazionale del serramento devo tenere in considerazione ?
a) Tenuta all’acqua
b) Tenuta all’aria,
c) carico di vento
5. Cos’è la trasmittanza termica ? Come si misura ?
6. Quanti e quali sono i piani funzionali ?
7. D2m,nT,w --- Rw --- Rs cosa rappresentano ?
Breve test

1. Di cosa tratta la norma uni 7697 ? E quando è entrata in vigore ? La


norma è entrata in vigore nel 2014 e permette di definire la
tipologia delle lastre o vetrate da impiegare sulla base del tipo di
applicazione (es. altezza del parapetto), sollecitazioni (es.carichi ed
urti accidentali o da impatto), danni o rischi ( es.caduta nel vuoto,
danno alla persona)

2. Cosa definisce la norma Uni 11296 : 2018 sull’isolamento acustico ? La


Norma definisce i criteri per la posa in opera dei componenti di
facciata e fornisce indicazioni sulla verifica dell’isolamento acustico
della facciata dal rumore esterno

3. Che condizioni di temperatura e di umidità devo avere affinché il vapore


si trasformi in condensa ? Temp.13,2 °C umidità >=65 %
Breve test
4. Per assicurare un adeguato fissaggio meccanico quale dei seguenti parametri
prestazionale del serramento devo tenere in considerazione ?
a) Tenuta all’acqua
b) Tenuta all’aria,
c) carico di vento Carico di vento

5. Cos’è la trasmittanza termica ? Come si misura ? La trasmittanza termica è il


flusso di calore medio che attraversa (per ogni metro quadrato di superficie) una
struttura che delimita due ambienti a temperatura diversa. Si misura in W/m² K

6. Quanti e quali sono i piani funzionali ? Sono 3 e sono quello esterno di tenuta
acqua e vento, quello intermedio di tenuta meccanica e isolamento termo
acustico, quello interno di tenuta aria.

D2m,nT,w --- Rw --- Rs cosa indicano ?


D2m, n T, w = isolamento della facciata con il serramento ed
altri elementi eventualmente presenti come le
bocchette di aria, ecc
Rw (C;Cr) = potere fonoisolante del serramento
Rs = rappresenta le prestazioni acustiche del sigillante e dei
materiali di riempimento
ESEMPI DI ANALISI SU PROGETTI REALI
Ambiente esterno T = 0° C

Simulazioni software ΔT 20°C


Progetto n°1
Parete con cappotto esterno

• Serramento in PVC

• Presenza zanzariere

• Presenza avvolgibile

• Posa a filo interno

• Nodo laterale
Progetto n°1: analisi delle isoterme
Osservazioni

Isoterma 13,2 a contatto


con superficie interna

Cause:
• Tipologia di posa a filo
interno
• Presenza di elementi
metallici (zanzariera)
a contatto con il
serramento
• Piccolo spessore del
controtelaio
Progetto n°2
Parete con cappotto esterno

• Serramento in legno

• Presenza zanzariere

• Oscurante tipo persiana

• Posa a centro muro

• Nodo laterale
Progetto n°2: analisi delle isoterme
Progetto n°3

Parete con isolante e mattoni


faccia a vista

• Serramento in allumino TT

• (Oscurante tipo persiana)

• Posa a filo interno

• Nodo inferiore
Progetto n°3: analisi delle isoterme
Progetto n°4

Parete con isolamento interno

• Serramento in PVC

• (Presenza avvolgibile)

• Posa a filo interno

• Nodo inferiore
Progetto n°4: analisi delle isoterme
Progetto n°5

Parete monolitica

• Serramento alluminio TT

• Presenza zanzariere

• Oscurante tipo persiana

• Posa a centro muro

• Nodo laterale
Progetto n°5: analisi delle isoterme
Progetto n°6

Parete monolitica

• Serramento in legno

• Presenza zanzariere

• Presenza avvolgibile

• Posa a filo interno

• Nodo inferiore
Progetto n°6: analisi delle isoterme
Sui dui lati verticali e
superiormente il progetto
funziona mentre c’è la
presenza di isoterma
critica 13,2 °C interna nel
giunto inferiore

Cause:
Controtelaio inferiore
estremamente sottile non
adatto a garantire un
isolamento termico
adeguato
Come intervenire? Una prima soluzione
Controtelaio
maggiorato
Come intervenire? Una seconda soluzione
Scasso con
isolante
MATERIALI, PRODOTTI
Ambiente esterno ETACCESSORI
= 0° C PER
L’INSTALLAZIONE
Principali caratteristiche
• Viti per fissaggi meccanici
• Sigillanti fluidi
• Cordoli fondogiunto
• Guaine e membrane
• Nastri autoespandenti
• Schiume poliuretaniche
• Controtelai

Ciascuno di questi prodotti ha delle caratteristiche proprie (e relativi


vantaggi/svantaggi), deve essere scelto in fase di progetto del sistema di posa
e utilizzato conformemente alle indicazioni del produttore.
Caratteristiche Metodo di
Tipologia Limite ammesso Metodo di prova
prestazionali classificazione
≤ 0,4 N/mm2
Proprietà a trazione
23°C
(allungamento a UNI EN ISO 8339
≤ 0,6 N/mm2 -
rottura)
20°C
Proprietà a trazione in
condizioni di estensione Nessun difetto UNI EN ISO 8340 UNI EN 15651-1
mantenuta UNI EN ISO 11600
Perdita di volume
≤10% UNI EN ISO 10563
(ritiro)
Sigillanti
Resistenza al flusso Valore dichiarato UNI EN ISO 7390

Recupero elastico*** ≥70% UNI EN ISO 7389 UNI EN ISO 11600

UNI EN ISO 9047


Proprietà adesive*** Nessun difetto UNI EN ISO 11600
UNI EN ISO 10590

Emissione VOC*** Valore dichiarato UNI EN ISO 16000


*** Caratteristiche non essenziali ai sensi della UNI EN 15651
NB: i sigillanti devono essere conformi alla normativa UNI EN 15651-1 e le prestazioni
dichiarate nella documentazione della MARCATURA CE.
Conducibilità termica ≤ 0,050 EN12667
Resistenza alle
variazione di Da -30°C a + 80°C DIN 18542
temperatura
Permeabilità del giunto Specificati in 5.3 UNI EN 12114
UNI EN 1027
≥ 600 Pa
Tenuta alla pioggia
battente
BG1 DIN 18542
Nastri autoespandenti
Compatibilità con altri
Vedi prospetto 4 DIN 18542
materiali edili
Specificati in 5.3 e
Permeabilità UNI 11470
5.8

Isolamento acustico Specificati in 5.2 UNI EN ISO 10140-1


Emissione di sostanze
Valore dichiarato UNI EN ISO 16000
volatili VOC
Conducibilità
Conducibilità termica ≤ 0,050 EN12667
termica
Resistenza alle Resistenza alle
variazione di Da -30°C a + 80°C DIN 18542 variazione di
temperatura temperatura
Permeabilità del
Permeabilità del giunto Specificati in 5.3 UNI EN 12114
giunto
Tenuta alla pioggia ≥ 600 PA UNI EN 1027 Tenuta alla
Nastri auto espandenti battente BG1 DIN 18542 pioggia battente
multifunzione Compatibilità con altri
Vedi prospetto 4 DIN 18542
materiali edili
Specificati in 5.3 e
Permeabilità UNI 11470
5.8
UNI EN ISO 10140-
Isolamento acustico Specificati in 5.2
1
Emissione di sostanze
Valore dichiarato UNI EN ISO 16000
volatili VOC
Traspirabilità Specificati in 5.8 UNI 11470
Traspirabilità Specificati in 5.8 UNI 11470

Compatibilità con altri


Membrane/guaine/ Vedi prospetto 4 DIN 18542
materiali edili
pellicole

Isolamento acustico Specificati in 5.2 UNI EN ISO 10140-1

Emissione VOC Valore dichiarato ISO 16000

Isolamento acustico Specificati in 5.2 UNI EN ISO 10140-1

Allungamento a rottura ≥ 40% UNI EN ISO 1798

Capacità di recupero
Valore dichiarato UNI EN ISO 1856
elastico
Schiume poliuretaniche
Permeabilità Specificati in 5.3 UNI EN 12114

Emissione VOC Valore dichiarato UNI EN ISO 16000

Perdita di volume
≤5% UNI EN ISO 10563
(ritiro)
Controtelai UNI EN ISO 10077-
Usb Valore dichiarato
e monoblocchi 2

UNI EN ISO
10140/2 - UNI EN
Rw Valore dichiarato
ISO 10140/1 -
Appendice I

Emissione VOC dei


Valore dichiarato UNI EN ISO 16000
materiali costituenti
Fissaggi Meccanici
Prestazioni meccaniche
Carichi del vento – classificazione serramenti
Classe P1 P2 P3

1 400 Pa 200 Pa 600 Pa

2 800 Pa 400 Pa 1200 Pa

3 1200 Pa 600 Pa 1800 Pa

4 1600 Pa 800 Pa 2400 Pa

5 2000 Pa 1000 Pa 3000 Pa


Quanti punti di fissaggio?
Carichi del vento

1800 Pa = 180 Kg/mq --- Finestra 2 mq --- 360 Kg = 3600 N

Carico ammissibile al taglio x tassello = 0,45 kN = 450 N

Numero minimo tasselli = 3600/450 = 8


Sigillanti fluidi
Prestazioni da considerare:

Proprietà a trazione
(allungamento a rottura)
Perdita di volume (ritiro)
Recupero elastico
Proprietà adesive
Compatibilità diversi
materiali
Le compatibilità (UNI 11296)
Tipo di supporto Tipo di sigillante
Alluminio/Alluminio Siliconico acetico (se alluminio anodizzato)
Siliconico neutro (se alluminio verniciato)
Poliuretanico (se protetto dagli UV)
Butilico
MS Polimero
Alluminio/Vetro Siliconico acetico (se alluminio anodizzato)
Siliconico neutro
Poliuretanico (se protetto dagli UV)
Polisolfurico
MS Polimero
Alluminio/Muro Siliconico neutro
(mattoni, CLS) Poliuretanico (se protetto dagli UV)
Polisolfurico
Acrilico
MS Polimero
Vetro/Vetro Siliconico acetico (se vetro senza coating)
Siliconico neutro (se vetro con coating)
Poliuretanico (se protetto dagli UV)
Polisolfurico
Vetro/Legno Siliconico neutro
Acrilico (se legno non verniciato)
Poliuretanico (se protetto dagli UV)
Polisolfurico
MS Polimero
Le compatibilità (UNI 11296)
Tipo di supporto Tipo di sigillante
Materie plastiche/Materie plastiche Siliconico neutro
Poliuretanico (se protetto dagli UV)
MS Polimero
Pietre naturali (marmi, graniti, Siliconico neutro specifico
ecc.)/Pietre naturali (marmi, graniti, MS Polimer
ecc.) Altri sigillanti: solo se dichiarati compatibili dal fabbricante degli
stessi
Rame - ottone - lamiere Siliconico neutro
zincate/verniciate Poliuretanico (se protetto dagli UV)
MS Polimero
Acciaio/Acciaio inox Siliconico acetico
Siliconico neutro
Poliuretanico (se protetto dagli UV)
Polisolfurico
Butilico
MS Polimero
Muro (mattoni, CLS, ecc.)/Muro Siliconico neutro
(mattoni, CLS, ecc.) Poliuretanico (se protetto dagli UV)
Polisolfurico
Acrilico
MS Polimero
I SIGILLANTI NELL'EDILIZIA E NELLA POSA
DEL SERRAMENTO

Chi progetta e/o costruisce un qualsiasi edificio


sà che dovrà considerare dei “GIUNTI”
per permettere ai materiali i necessari movimenti
che normalmente sono di natura:

Atmosferica: dilatazioni materiali per temperatura, umidità

Vibrazionale cicli di apertura/chiusura, onde sonore

Meccanica assestamenti o movimenti dell’edificio,


Dimensionamento giunto sbagliato
PRESTAZIONI MECCANICHE E SIGILLATURA

Perché correlare correttamente fissaggi e sigillanti


Sigillanti fluidi e UNI EN ISO 11600
Cosa significa HM o LM?
Forza N/mm2

Se > 0,4 Se ≤ 0,4

HM LM
Sigillanti fluidi e UNI EN ISO 11600

Basso modulo LM

Alto modulo HM
Sigillanti fluidi e UNI EN ISO 11600
Dimensionamento della fuga

a
Sigillante fluido

Fondogiunto
b=½a
Sigillanti fluidi e UNI EN ISO 11600
Cosa significa LM 25 ??
A

nessun
Amax = a·(1+25%)
distacco
DIMENSIONAMENTO DEL GIUNTO

Un parametro di calcolo molto importante per il dimensionamento dei


giunti è la variazione dimensionale
del giunto stesso una volta realizzato.

L’allungamento massimo d’esercizio


non dovrebbe superare il 25%.

In genere, la larghezza minima dovrebbe essere 6 mm.


Perché questi problemi?
SIGILLANTE ACRILICO
SIGILLANTE NEUTRO
Campi d’impiego :
Per la sigillatura tra vetro e serramento e tra serramento e parete. Idoneo per vari tipi
di serramento in metallo preverniciato, alluminio e alluminio anodizzato, PVC e legno.

Eccellente adesione su un vasto numero di superfici : utilizzabile per la sigillatura di


serramenti in legno, metallo e PVC, applicabile su materiali porosi e non porosi,
indicato per sigillature su vetro, legno grezzo e verniciato, plastica, calcestruzzo,
intonaco, piastrelle in ceramica.

Non emana fastidiosi odori durante la fase di indurimento

Non intacca le superfici metalliche o eventuali trattamenti di verniciatura.


Sigillanti fluidi
MS polymer

Recupero elastico
Modulo elastico
Elevate proprietà adesive
Capacità di movimento
Compatibilità diversi
materiali senza primer
Compatibilità con nastri
autoespandenti
Sopraverniciabile
Sigillare il 4° lato….
MATERIALE A CELLULE CHIUSE
Sigillatura davanzale e
soglie

Bassa conducibilità
termica

Ottime prestazioni in
accoppiamento con
sigillante fluido di
protezione

Possibilità di
compensazione
irregolarità morfologiche
Sigillare il 4° lato….

NASTRO IN PVC

MS POLYMER
NASTRI A CELLULE CHIUSE
•Compensa irregolarità
Vantaggi per il •Fondogiunto per sigillante fluido
serramentista/posatore •Sigillatura sotto soglie portafinestra

•Tenuta all’acqua – no infiltrazioni


•Buon isolamento termico e freno
Benefici per il cliente vapore: no muffe e condense
finale
•Durabilità

ATTENZIONE
Ai raccordi negli angoli con le sigillature dei montanti
NASTRI AUTOESPANDENTI
1 Funzione : Tipicamente usati in
sostituzione di fondo giunto e
sigillante fluido (“silicone”)

3 Funzioni : Usati per riempimento


totale del giunto
NASTRI AUTOESPANDENTI
Posizionamento

Giunto SECONDARIO – lato esterno:


traspirante, tenuta acqua e aria
Nastri autoespandenti
Scopi e modalità di utilizzo
Posizionamento

Ambiente esterno

Nastro multifunzione BG1

Nastro multifunzione BG2


Nastri autoespandenti
Scopi e modalità di utilizzo
Nastri autoespandenti

Scopi e modalità di utilizzo


NASTRI AUTOESPANDENTI
Alcune avvertenze...
• Il tempo d’espansione del nastro dipende esclusivamente dalla
temperatura: più questa è elevata, più veloce avverrà l’espansione.
Se fa molto caldo, per rallentarne l’espansione, è consigliabile
mantenere il prodotto in luogo fresco per almeno 12 ore prima
dell’applicazione

• Se il nastro è a compressione differenziata, il lato con maggior


spessore va rivolto verso l’interno della stanza

• Applicare il nastro senza tenderlo, lasciare 1-2 cm


in eccesso ogni metro di nastro
Nastri autoespandenti
Scopi e modalità di utilizzo
NASTRI AUTOESPANDENTI

Nastri

Sigillante fluido Sigillante fluido


Acusticamente un giunto in battuta si comporta meglio di un giunto in luce

175
NASTRI AUTOESPANDENTI
• Nastro triplice funzione: unico
prodotto per tre livelli di tenuta
• Adattabilità a piccoli fuori quadro /
Vantaggi per il fuori piombo
serramentista/posatore • Elevata elasticità
• Riempimento per profili a Z (PVC e
alluminio TT)

• Freno vapore: evitare muffe/degradi


internamente al giunto
• Se adeguatamente compresso: ottima
Benefici per il cliente finale tenuta acqua/aria/acustica/termica
• Isolamento termico: no muffe e
condense
Schiume poliuretaniche
Utilizzo molto diffuso nel campo:
per riempimento giunti di installazione?
OK

per fissaggio serramenti ?

ASSOLUTAMENTE NO !!

Non esporre ai raggi UV per evitare


deterioramento

Evitare taglio pellicola

Tempo di vita limitato

Attenzione stoccaggio e temperature di


utilizzo
Non garantisce impermeabilità all’aria
Schiume poliuretaniche
Indicazioni generali
Non debbono essere utilizzate in sostituzione ai
fissaggi meccanici dei serramenti
Tendono a ritirarsi (fare verifica comparativa tra
diversi prodotti)
Non garantiscono lavoro elastico all’interno del
giunto (salvo alcune)
Non garantiscono prestazioni di tenuta all’acqua
Non debbono essere rifilate
Contengono isocianati

Sul mercato sono presenti schiume poliuretaniche


monocomponenti con un buon grado di elasticità residua,
certamente interessanti al fine di assicurare il lavoro
elastico all’interno del giunto di posa.
Impiego nei giunti
Giunto secondario: da gestire con idonei
materiali (nastro, sigillanti, schiume, ecc)

Ricordarsi che la schiuma non


è un sigillante

Giunto primario: la schiuma può


essere idonea?

La schiuma non ha tenuta all’acqua (e limitata al vapore)…cosa succede


se vi è presenza di acqua nei giunti?
Come risolvere?
Schiume poliuretaniche
• Facilità di utilizzo (importante pulizia e
umidificazione giunto)
• Adattabilità a giunti con larghezze non
Vantaggi per il
uniformi
serramentista/posatore
• Elasticità – possibile applicazione del
coprifilo
• Irrigidimento per PVC

• Buon isolamento acustico


• Isolamento termico elevato
Benefici per il cliente finale • Possibilità di verniciatura – vantaggio
estetico
Guaine e membrane
Materiale che nasce per applicazione su tetti e coperture

Può avere funzione di tenuta all’acqua, di barriera/freno/traspirazione


al vapore acqueo, di tenuta all’aria
Abuso di utilizzo di isolanti non traspiranti e conseguentemente di
barriere al vapore possono creare rilevanti problemi di condensa e
muffe all’interno del giunto e i conseguenti problemi igienico-sanitari e
danni costruttivi.

Il parametro che permette di valutare il comportamento al passaggio


del vapore acqueo è lo spessore d’aria equivalente alla diffusione del
vapore acqueo (Sd): maggiore è il valore dello spessore d’aria
equivalente, maggiore sarà la tenuta al vapore.

Per valori inferiore a 0,3 si è in presenza di una guaina traspirante, per


valori compresi tra 2 e 20 m abbiamo una guaina di freno al vapore, per
valori > 100 m abbiamo una guaina barriera al vapore.
Guaine e membrane

Lato esterno - traspirante

Lato interno – barriera


vapore
Posizionamento
Guaine e membrane – utilizzo
Guaine e membrane – applicazione
Guaine e membrane
Applicazione su controtelai
Guaine e membrane

• Applicabilità al controtelaio per guida


a cappottista/muratore
Vantaggi per il
• Possibilità di un unico prodotto per
serramentista/posatore freno vapore / traspirabilità giunto

• Freno vapore: evitare muffe/degradi


internamente al giunto
Benefici per il cliente • Intonacabile: continuità tenuta aria –
finale no spifferi
• Intonacabile – vantaggio estetico
Controtelai
Si trattava di un prodotto molto “povero”, che è stato
riconsiderato e riprogettato, in funzione dell’importante ruolo
che svolge.

Produttori, serramentisti progettano il controtelaio in modo da


evitare problematiche relative alla gestione di due giunti.

E’ la vera «interfaccia con il vano murario.

Attenzione all’impiego di controtelai metallici o con parti


termoconduttrici, in ragione della possibilità di ponti termici
(si veda quanto illustrato relativamente ai ponti termici).
Controtelai
Controtelai

Guaina Traspirante

Nastro triplice funzione

Freno/Barriera vapore
Controtelai: come interrompere il
davanzale?
In generale…
Evitare controtelai metallici (conduzione)
Tenuta all’aria con nastro espandente
oppure silicone + fondogiunto

Profilo per tenuta vento-pioggia

Regola: a = 2b

Tenuta all’aria
Tenuta all’aria del controtelaio !
In generale…

Tenute a vento e pioggia


Tenuta all’aria
Tenuta all’aria del
controtelaio !
«Sistema» finestra+cassonetto

Le principali criticità’

Cassonetti ad alte prestazioni in grado di mantenere le


prestazioni del prodotto

Riempimento e sigillatura adeguati tra cassonetto e vano


murario e tra cassonetto e finestra

Posizione/fissaggio/isolamento finestra rispetto a


cassonetto
«Sistema» finestra+cassonetto
La giunzione finestra-cassonetto

Le principali criticità’
Minimizzare la larghezza del giunto

Utilizzare di materiale con densità elevata e/o elevato


fonoassorbimento

Curare la sigillatura del giunto

Verificare la capacità di aggrappaggio del materiale di


riempimento nei confronti dei materiali al contorno

Valutare e mitigare l’eventuale ponte termico


Rw e Dnew del cassonetto
Indicativamente,
la presenza o
assenza
dell’avvolgibile
che “riduce” lo
spazio di
scorrimento può
incidere anche
nell’ordine
di 2-3 dB.
E le ristrutturazioni?
Non cambia nulla, si può fare di tutto….

Ma almeno…..
…almeno mettiamo in «sicurezza» il
sistema
ISOLAMENTO TERMICO
Situazioni critiche Criticità Possibili modalità di intervento
Presenza controtelai preesistenti in elevata Eliminazione controtelaio preesistente o, in
materiale termoconduttore subordine, realizzazione di interruzione della
continuità di dimensione adeguata alle
caratteristiche del materiale isolante da
interporre in corrispondenza della larghezza del
telaio fisso del serramento
Presenza soglia/davanzale in elevata Interruzione continua della soglia/davanzale con
materiale termoconduttore e in realizzazione di taglio termico di dimensione
continuità interno/esterno adeguata alle caratteristiche del materiale
isolante da interporre. Deve essere
adeguatamente valutata l’altezza del materiale
isolante interposto, in ragione dei materiali
sottostanti.
In caso di stratigrafia muraria con elevata Realizzazione di un adeguato raccordo
presenza di cappotto esterno, isolamento di facciata/telaio fisso del serramento
giacitura/posizionamento del prodotto in materiale isolante.
a centro vano o a filo interno senza
raccordo di materiale isolante tra
facciata e serramento
Mancata progettazione del giunto elevata Progettazione e realizzazione di idonee soluzioni
primario per il giunto primario
…almeno mettiamo in «sicurezza» il
sistema
SICUREZZA IN USO E RESISTENZA MECCANICA
Situazioni critiche Criticità Possibili modalità di intervento
Non conoscenza del elevata Sondaggio conoscitivo
substrato di fissaggio

Non conoscenza del elevata Sondaggio conoscitivo o, in subordine,


fissaggio del telaio fisso utilizzo di sistemi di fissaggio di
preesistente non collegamento diretto alla parete
asportabile

Fissaggi a cassonetti o elevata Valutare la necessità di introdurre


elementi accessori specifici elementi di irrigidimento
…almeno mettiamo in «sicurezza» il
sistema
TENUTA AGLI AGENTI ATMOSFERICI
Situazioni critiche Criticità Possibili modalità di intervento
Telaio fisso preesistente non elevata Sovrapposizione del nuovo telaio fisso
eliminabile e/o non e progettazione dei sistemi di
riducibile sigillatura sui tre piani funzionali,
considerando anche il giunto primario
presistente e il giunto tra i due telai
fissi
Mancata progettazione del elevata Progettazione e realizzazione di
giunto primario idonee soluzioni per la gestione del
giunto primario
Giacitura/posizionamento moderata Realizzazione di adeguati sistemi o
del serramento a filo metodiche per la protezione dei giunti
esterno facciata primario e secondario dagli agenti
atmosferici
…almeno mettiamo in «sicurezza» il
sistema
ACCESSORI COMPLEMENTARI E SISTEMI OSCURANTI
Situazioni critiche Criticità Possibili modalità di intervento

Cassonetto coprirullo elevata Mitigazione dei ponti termici ed


preesistente non acustici e delle perdite per ventilazione
sostituibile mediante interposizione e/o
sovrapposizione di materiali isolanti e
sigillanti.

Presenza di accessori e moderata Individuare diverso posizionamento di


guide in materiale accessori e guide, con interposizione
termoconduttore a contatto tra guide e telaio fisso di materiale
con il telaio fisso del isolante di dimensione adeguata alla
serramento conduttività termica del materiale
stesso
SPERIMENTAZIONI ED ESPERIENZE
PRESTAZIONI REALI: diagnosi in opera
Verifica della tenuta all’aria del serramento in opera e localizzazione
delle perdite (Blower Door Test e A-Wert)

Visualizzazione e rilevazione dei ponti termici conduttivi e convettivi –


Diagnosi termografiche per rilevazione problematiche (Termografia)

Misurazioni in opera dell’isolamento acustico per via aerea degli


elementi di facciata e delle facciate (Acustica in opera)
BLOWERDOOR TEST
Attraverso un apposito ventilatore l'aria viene
immessa o aspirata dall'edificio oggetto del test.
La forza del ventilatore viene regolata in modo che
tra pressione interna e pressione esterna ci sia una
prestabilita differenza di pressione che è causa dei
flussi d’aria. Azionando il ventilatore che è regolato
in modo tale da generare una ben determinata
differenza di pressione tra l'interno e l'esterno si
induce un flusso d’aria che compensa le perdite di
pressione dovute alle infiltrazioni. Il flusso d’aria
misurato viene diviso per il volume dell’edificio.
Poiché a infiltrazioni d'aria corrispondono carichi
termici che l'eventuale impianto di
riscaldamento/condizionamento deve compensare,
il blower door test è fondamentale per valutare il
comportamento termico-energetico degli edifici,
specialmente se si vogliono raggiungere elevate
prestazioni.
Esecuzione delle prove
IL BLOWER DOOR TEST SI ESEGUE IN TRE FASI :
1. Nella prima fase viene creata e mantenuta una
depressione costante di 50 Pa. Durante questa fase
viene ispezionata l’intera superficie dell’involucro
dell’edificio alla ricerca delle perdite: le perdite
maggiori si possono sentire con la mano, mentre per
quelle di intensità ridotta è necessario un
anemometro

2. Nella seconda fase viene creata una depressione


crescente (da circa 10 Pa procedendo a passi di 5 o
10 Pa sino a raggiungere un valore finale di 70-80
Pa)
3. Nella terza fase viene creata una sovrapressione e le
medesime misurazioni eseguite nella fase 2 vengono
ripetute

Al termine i dati registrati vengono elaborati in funzione del volume


dell’ambiente in cui la prova è stata eseguita
Tipici valori di n50 (differenza di pressione 50 Pa) sono:

• casa passiva <= 0,6 /h


• edificio a basso consumo energetico <= 2,0 /h
• edificio con impianto di ventilazione forzata <= 1,5 /h
• edificio tradizionale <= 3,0 /h

Un valore di n50 di 4 all'ora significa che con una differenza di pressione di


50 Pa il volume d'aria dell'edificio viene cambiato per 4 volte in un'ora.
BLOWERDOOR TEST

Nota Bene: IL RISULTATO DEL TEST E’


RELATIVO ALL’ALLOGGIO O ALL’EDIFICIO E
NON AI SOLI SERRAMENTI !
BLOWER DOOR TEST: Localizzazione delle perdite
TERMOGRAFIA
Come anticipato, una termocamera IR è in grado di
rilevare le temperature dei corpi.
Utilizzata prima e durante il Blower Door Test, la
termografia permette di localizzare con precisione le
zone non a tenuta, da dove entra aria esterna

TERMOANEMOMETRO A FILO CALDO


Permette di misurare la velocità dell’aria in base alla velocità
di variazione della temperatura del sensore esposto al
flusso. Utilizzato durante il Blower Door Test, consente di
localizzare con precisione anche i più piccoli passaggi d'aria.
In depressione questi flussi d'aria tendono a infiltrarsi
all'interno dell'edificio attraverso le connessioni e le
articolazioni non a tenuta stagna.
Prove specifiche sui serramenti
A-WERT
La procedura A-Wert permette di determinare la tenuta di
un singolo serramento verificandone l'effettiva qualità
anche con l’edificio in servizio.

Il test viene svolto impiegando un dispositivo Blower Door.

Sul serramento è applicato un foglio plastico di dimensioni


note. Mettendo in depressione la stanza con il sistema
Blower Door, si crea differenza di pressione nello spazio
tra finestra e telo, che richiama un flusso d‘aria attraverso i
giunti non a tenuta della finestra.

Si determina l’esatta entità delle perdite del al serramento.

Procedura LL determina le perdite dei singoli giunti.


QUALIFICA DELL’IMMOBILE E DEL LAVORO ESEGUITO
Esperienza derivante da un progetto di studio
RILEVIAMO LA PRESTAZIONE DI OGNI
GIUNTO
I VALORI RILEVATI

Giunto analizzato Perdita m3/hm Classe UNI EN


50 Pa 12207
Muro - controtelaio 2,54 Classe 2

Controtelaio – 0,22 Classe 4


serramento
Anta - Telaio 0,06 Classe 4

TOTALE 2,82 CLASSE 2

Una errata gestione del giunto primario ha


vanificato le prestazioni del serramento
ANALISI TERMOGRAFICHE IN OPERA
Termografia dall’esterno
Termografia dall‘esterno:
attenzione all’interpretazione
ANALISI TERMOGRAFICHE IN OPERA
ANALISI TERMOGRAFICHE IN OPERA
Termografia dall’interno: dettaglio serramenti
CASI CONCRETI….
CANTIERE
Gestire in maniera non corretta il giunto di posa

Analisi documentale
- valore acustico dichiarato dal serramentista = 38db
- rilevazioni in opera dell'isolamento acustico di facciata
D2m,nT,w = 34 (-1, -3) dB

Risultato : sistema serramento in opera 33 dB


220
VERIFICA DI TENUTA DEI GIUNTI DEL SERRAMENTO
(ANTA-TELAIO)

Buona tenuta dei giunti del serramento, ma rilevate


perdite complessive molto elevate…
PERDEVA IL PRODOTTO ?
CASI CONCRETI….
CANTIERE
ANOMALIE TERMICHE
Difformità tra stato di fatto e situazione di progetto

Contesto: Analisi richiesta dal


serramentista per cercare di
risolvere una
“incomprensione”
con il cliente finale che si
protraeva da tempo
I
N
F
I
L
T
R
A
Z
I
O
N
I
ATTENZIONE: la quantità di infiltrazioni misurata in tutto l’edificio non era
“giustificata” dalle perdite di aria dei serramenti… si è pertanto andati alla
ricerca delle altre perdite
ELEVATE PERDITE TRA LE COMPONENTI DEL
TETTO IN LEGNO E TRA GIUNZIONE PARETI
VERTICALI – TRAVONI IN LEGNO

TRAMITE DIAGNOSI IN OPERA IL


SERRAMENTISTA SI È TUTELATO … IL
CLIENTE HA RICHIESTO DI
CONFRONTARSI CON UN ALTRO ATTORE
GRAZIE PER
L‘ATTENZIONE

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