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LA VALIDAZIONE DEI
METODI ANALITICI
Graziano Bonacchi
ARPAT
Agenzia regionale protezione ambientale della Toscana
Il Gruppo di lavoro ANPA - ARPA-APPA ha ritenuto
utile proporre le Linee Guida sulla “ Validazione dei
metodi ” e sulla “Stima dell’incertezza di misura”, dopo
aver verificato che è condivisa l’esigenza di avere
riferimenti comuni per affrontare questi temi , da
sempre all’attenzione degli operatori delle Agenzie
impegnati nell’attività di prova, che devono
confrontare i risultati con “ limiti di legge ” o produrre
valutazioni sui fattori di pressione e di rischio
ambientale supportate dalla qualità e dalla
confrontabilità dei dati ottenuti in laboratorio.
Limite di
Limite di
determinazione Linearità Accuratezza
rivelabilità o quantificazione
Precisione
Esattezza Ripetibilità Incertezza Robustezza
Riproducibilità
Tipo di prova
Prove Titoli composti Prove rispetto Saggi di purezza Saggi di purezza Prove di
Parametro identificazione principali valore fissato quantitativi al limite comportamento
Accuratezza * * *
Precisione * * * *
Specificità ;
recupero * * * * *
Limite di
rivelabilità * *
Limite di
quantificazione *
Taratura * * *
Campo di
applicazione * *
Robustezza * * * * * *
Definizione:
“ Grado di accordo tra i risultati indipendenti ottenuti con un
procedimento d’analisi in condizioni ben specificate ”.
Queste condizioni sono individuate da alcuni fattori : metodo, materiale
esaminato , laboratorio, operatore, apparecchiatura, sua taratura ,
intervallo di tempo tra le prove.
Premesso che il metodo ed il materiale esaminato devono , in ogni
caso, essere sempre gli stessi , si possono avere, a seconda della
variazione degli altri fattori, tre tipi di precisione:
- Ripetibilità stretta o ripetibilità
- Ripetibilità intermedia o riproducibilità intermedia
- Riproducibilità.
∑ (X )
n
2
i − X
Scarto tipo di ripetibilità
Sr = i =1
n −1
n
∑X i
Media X= i =1
n
∑ (X )
n
2
i − X
V r = S r2 = i =1
n −1
n
∑X i
X= i =1
n
Limite di ripetibilità r = X 2 − X1 = t × Sr × 2
Limite di ripetibilità ri = X 2 − X 1 = t × S I × 2
intermedia
Limite di riproducibilità R = X 2 − X1 = t × SR × 2
r = t( p =0,95;ν = n −1) × S r × 2
Serve una premessa.
Lo scarto tipo, ottenuto con un numero elevato di prove documenta che
l’oscillazione intorno al valore medio definita dall’intervallo ±1S copre il
68% dei dati dentro la distribuzione gaussiana (a due code), mentre
l’oscillazione dentro l’intervallo ± 2S copre il 95 % ( vedi slide n.21).
Il laboratorio fa riferimento ad un intervallo di fiducia del 95%, , per cui il
valore di t, se il numero di prove è sufficientemente elevato (diciamo
n>20), dovrebbe essere 2 ed il limite di riipetibilità diventa :
r = 2×Sr × 2 = 2,8×Sr
S
Risultato= X ± t ×
n
Sr
A≤ ≤B
σr
S r2(max,ν = n −1) )
2
≤ F(ν = n −1;ν = m −1; p =0,95 )
S r ( min,ν = m −1)
r = X2 − X1 = Sr × 2
S differenza = S + S = S r 2
2
r
2
r
La cosa più importante da considerare e da ricordare è questa:
• la relazione, per essere valida, comporta che lo scarto tipo di
ripetibilità , calcolato, ad esempio, sei mesi prima, sia ancora valido e
che, quindi, i risultati delle due prove , eseguite “oggi” appartengano
alla stessa popolazione dei risultati delle n prove di ripetibilità iniziali.
Per poter essere sicuri di questo , il laboratorio deve assicurare il
controllo statistico del metodo:
DEVE AVERE LE CARTE DI CONTROLLO
σ = σ +σ
2
R
2
L
2
r
∑ j
S 2
j =1
σ r2 =
σ r2 p
σ L2 = σ M2 −
( )
p 2
1
n
∑
Numero repliche effettuate dai
laboratori σ M2 = Xj−X
( p − 1) j =1
2
S
σ =σ −
2
L
2
R
r
Numero prove effettuate in
Media delle
prove in doppio
m routine
Incertezza = 2 × σ R
2
S
Incertezza = 2 × σ L2 + r
m
Graziano Bonacchi Ancona 27 ottobre 2003 38
ESATTEZZA
( ACCURATEZZA DELLA MEDIA )
Definizione : “ Grado di accordo tra il valore medio ottenuto da una larga
serie di risultati ed il valore di riferimento accettato ”
Se laboratorio ha eseguito le n prove di ripetibilità su un materiale di
riferimento in cui è noto il valore , presunto vero, dell’analita, la differenza
tra la media dei valori trovati ed il valore noto misura l’esattezza del
risultato , che viene espressa con il termine “ scostamento” ( “bias”).
C CRM − X
≤ t p ,ν
2
s r
+ u CRM
2
ν= ⎝ n ⎠ × (n − 1)
2 2
⎛ Sr ⎞
⎜⎜ ⎟⎟
⎝ n ⎠
e concludere che lo scostamento riferibile al metodo e quello riferibile al laboratorio
sono trascurabili.
Sr2 2
U = tp,ν +uCRM
m
Con m = numero delle prove eseguite sul campione vero . Per prova singola m =1.
N.B. La relazione non tiene conto di altri contributi all’incertezza , quali ad esempio,
l’incertezza di taratura ecc.
CCRM − X
≤ t p,ν
2
s
σ + + uCRM
2
L
2 r
m
Il metodo da validare viene confrontato con uno normalizzato che dispone di dati di
scarto tipo di ripetibilità e di riproducibilità . Se il laboratorio esegue sullo stesso
campione due serie di prove na e nb , con il metodo da validare e con quello
normalizzato , ottenendo due valori medi e due valori di scarto tipo sa e sb non
significativamente diversi tra loro ed entrambi compatibili con gli scarti tipo ( vedi
PG 99-022) del metodo normalizzato allora il metodo interno può essere considerato
esatto se :
xa − xb
≤ t p ,ν
1 1
S× +
na nb
S=
(na − 1)S a2 + (nb − 1)Sb2
(na + nb − 2)
PRECISIONE = Differenza (scarto aleatorio) tra un singolo valore e la media degli n valori
ESATTEZZA ( accuratezza della media) = Differenza (scostamento) tra il valore presunto vero ed il valore
medio degli n. valori
ACCURATEZZA = Differenza ( scarto) tra il valore presunto vero ed il valore singolo del misurando
* *
xR xM
15
5 10 25
0 + 0,8 20
- 0,2
- 7,2 + 1,8
+ 2,8
PRECISIONE
- 9,2
+ 3,8 Scarto aleatorio = (Xi – XM)= + 4,8
+ 4,3
+ 4,8
xR = valore di riferimento accettato Dati distribuiti normalmente test Shapiro-Wilks ( α = 0,05 %) n<40
xM = media delle misure
* Dati anomali per test di Grupps coppia di dati ( α = 0,05 %)
x1, x2, x3, x4…. xn = risultati singole misuse
bias = Xm − X R
Esattezza
Scostamento (bias) 4,2 6,2
Scostamento (bias) % 42,0 62,5
Xm − X R Verifica esattezza per confronto t di student NON ESATTO NON ESATTO
bias % = × 100 t calcolato ( ν = n-1 ; p=0,95) > t tabulato 2,769 > 2,262 7,689 > 2,364
XR
Xm − X R
tcalcolato = =
Sr
n
x
n−2
Sx =
Sy
x 1 1
+ +
( y − y)
2
b m n b 2 ∑ ( xi − x )2
Dalle considerazioni precedenti si desume l’importanza di conoscere le
modalità di stima del limite di ripetibilità . Il metodo progettato dal laboratorio
deve quindi dare evidenza a questa informazione.
Graziano Bonacchi Ancona 27 ottobre 2003 50
LIMITE di QUANTIFICAZIONE:
Il limite di quantificazione = limite di determinazione : minimo valore del
determinando che può essere rivelato e calcolato con accettabile
precisione
Il limite di quantificazione può essere stimato dai dati della retta di taratura,
disponendo di opportuni programmi statistici, impostando il livello di
precisione desiderato: ad esempio una precisione non inferiore al 10%.
IUPAC stima ,ad un livello di fiducia del 95%, il limite di quantificazione
come il livello di concentrazione corrispondente al segnale del bianco + 10
volte lo scarto tipo del bianco.
LIMITE di DECISIONE
Il limite di decisione non deve essere confuso con il limite di rivelabilità:
esso è definito come il livello di segnale con una probabilità del 50% di
essere confuso con quello del bianco e quindi con la stessa probabilità di
appartenere al determinando.
σ R = 0,22 × C
Graziano Bonacchi Ancona 27 ottobre 2003 53
INCERTEZZA
Modalità di stima
Approccio metrologico
-Legge di propagazione degli errori
⎡ ⎛ δ f (x ) ⎞⎟ ⎤
y = f ( x1 , x2 ,...xi ...x N )
2
N
u c (y ) = ∑ ⎢ ⎜⎜ i
⎟ .u ( x i )⎥
2
i =1 ⎢⎣ ⎝ δ x i ⎠ ⎥⎦
Nella maggior parte dei casi che interessano i calcoli sono semplificabili,
come risulta dai due esempi: