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TECNICA
AERONAUTICA
Principi del volo
Propulsori aeronautici
Meccanica del volo
Nozioni generali
sugli aeromobili
HOEPLI
TECNICA
AERONAUTICA
MICHELANGELO FLACCAVENTO
TECNICA
AERONAUTICA
Principi del volo
Propulsori aeronautici
Meccanica del volo
Nozioni generali sugli aeromobili
www.hoepli.it
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V
Indice
Prefazione
7 Fluidodinamica
7.1 Considerazioni generali ………………………………… ……. 125
7.2 Equazione della continuità …………………………….……… 125
7.3 Principio di conservazione dell’energia …………………...….. 127
7.4 Teorema di Bernoulli ……………………………………...….. 130
7.5 Applicazioni del teorema di Bernoulli ……………..………… 133
7.5.1 Il tubo di Venturi ………………………………... ……. 134
7.5.2 Il tubo di Pitot …………………………………..……… 137
7.5.3 Velocità indicata, calibrata, equivalente e vera ………… 138
7.6 Distribuzione teorica di pressione attorno a un corpo .......…… 140
7.6.1 Studio del cilindro indefinito ………………………….. 140
7.6.2 Bordo d’attacco…………………………………………. 142
8 Aerodinamica
8.1 Introduzione all’aerodinamica ……………………………….. 145
8.1.1 Scopo dell’aerodinamica ……………………………….. 145
8.1.2 Principio di reciprocità ………………………………… 146
8.1.3 Induzione mutua aerodinamica ………………………… 146
8.1.4 Assi di riferimento ….………………………………….. 146
8.2 Portanza, resistenza e devianza - Coefficienti aerodinamici …. 147
8.3 Analisi fisica della portanza ……………………….…………. 150
8.3.1 Spiegazione intuitiva del fenomeno della portanza ……. 150
VIII
12 Indagini sperimentali
12.1 La sperimentazione aerodinamica …………………………… 263
12.2 La similitudine dei modelli ………………………………….. 264
12.3 Le gallerie aerodinamiche - Classificazione …………………. 269
12.4 Analisi ed esempi di gallerie subsoniche ……….……..……… 273
12.4.1 Galleria tipo Eiffel ……………………………………. 273
12.4.2 Galleria tipo Prandtl ………………………………….. 274
12.4.3 Galleria a densità variabile …………………………… 275
12.4.4 Galleria verticale …………………………………….. 275
12.5 Analisi ed esempi di gallerie supersoniche …………………… 276
12.6 Prove su modelli in grandezza naturale ………………………. 276
12.7 Tecniche di prova …………………………………………….. 277
12.8 Ruolo delle prove in galleria nella progettazione del velivolo ... 279
X
15 Studio dell’elica
15.1 Considerazioni generali sull’impiego delle eliche ……………. 319
15.2 L’aerodinamica dell’elica ……………………………………. 320
15.2.1 La trazione generata dall’elica ……………………….. 320
15.2.2 Geometria dell’elica …………………………………. 322
15.2.3 L’elica come elemento d’ala - Formule di Renard …… 325
15.2.4 Famiglie di eliche ……………………………………. 327
15.2.5 Regimi di funzionamento dell’elica ………………….. 329
15.2.6 Formule di Renard di seconda specie ………………… 331
15.3 Adattamento dell’elica al velivolo …………………………… 332
15.4 Elica a pale orientabili ..……..……………………………….. 333
15.5 Il campo aerodinamico dell’elica …………………………….. 335
15.6 Calcolo della spinta e della potenza disponibili ………………. 338
15.7 Interferenze fra elica e velivolo ……………………………… 338
XI
31 La struttura dell’aeromobile
31.1 Soluzioni costruttive tipiche ..………………………………… 665
31.1.1 Le costruzioni in legno ……………………………….. 665
31.1.2 Le costruzioni metalliche …………………………….. 666
31.1.3 Le costruzioni in tubi e tela …………………………… 667
31.1.4 Le costruzioni in materie plastiche …………………… 667
31.2 Analisi strutturale dell’ala ….…………………………………. 668
31.2.1 Soluzioni costruttive - Elementi strutturali ..………….. 668
31.2.2 Longheroni - Centine - Rivestimento …………………. 671
31.2.3 Superfici mobili dell’ala ………………………………. 680
31.3 Analisi strutturale della fusoliera …………..…………………. 685
31.3.1 Architettura esterna e geometria della fusoliera ………. 685
XVII
32 Organi di comando
32.1 Funzione e requisiti degli organi di comando ……..………… 709
32.2 Soluzioni costruttive ………………………………………… 712
32.2.1 Comandi flessibili …………………………………… 712
32.2.2 Comandi rigidi ……………………………………….. 713
32.2.3 Comandi misti ………………………………………… 714
32.3 Servocomandi ………………………………………………… 715
32.4 Comandi assistiti ……………………………………………… 718
32.5 Il fly-by-wire …………………………………………………. 719
32.6 Caratteristiche accessori vari ………………………………… 720
Prefazione
Il terzo modulo (meccanica del volo) tratta delle prestazioni e delle qualità
di volo, analizza le evoluzioni che il velivolo può compiere in sicurezza entro i
limiti per cui è stato rilasciato il certificato di navigabilità.
Infine il quarto modulo (nozioni generali sugli aeromobili), dopo una analisi
dei carichi agenti sul velivolo e la descrizione dei materiali impiegati, tratta delle
costruzioni aeronautiche (strutture e impianti di bordo del velivolo).
Nel primo capitolo che funge da introduzione a tutto il volume, vengono
forniti cenni storici sotto forma di “breve storia dell’aeronautica”.
Nella compilazione del presente volume ho cercato di travasare l’esperienza
acquisita svolgendo l’attività di progettista aeronautico in una grande azienda e
nel contempo l’attività didattica presso gli Istituti Tecnici e le Scuole di Volo. La
materia è stata trattata con rigore scientifico, ma al tempo stesso con semplicità e
chiarezza; tuttavia in alcuni casi è stato necessario far uso di nozioni non sempre
completamente note. Il lettore che trova queste nozioni fuori dalle sue compe-
tenze, in quanto è richiesta la conoscenza dell’analisi matematica, può limitarsi
agli aspetti qualitativi, ritenendo solo le conclusioni cui si arriva; ciò non com-
promette la comprensione di quanto viene esposto successivamente.
È stato impiegato il Sistema di Misura Internazionale, obbligatorio per leg-
ge in Italia dal 1° gennaio 1979; è però noto che la pratica, anche se sono tra-
scorsi parecchi anni, non si è ancora uniformata a questo indirizzo per cui le case
costruttrici forniscono ancora dati e diagrammi nel sistema tecnico; vengono
fornite, quando necessario, le relative formule di trasformazione.
La trattazione copre tutti gli aspetti della tecnica aeronautica ed è articolata
in modo che ogni capitolo possa essere letto separatamente, pur essendo parte
integrante di un discorso logico; in tal modo il docente può scegliere il percorso
didattico più idoneo alla classe affidatagli e all’indirizzo della scuola; lo studio
sarà aderente alla realtà in cui il futuro tecnico (laureando in ingegneria, costrut-
tore, pilota, assistente di volo ecc.) dovrà operare. Ciò comporta necessariamente
qualche ripetizione, che comunque non appesantisce il testo, ma lo rende di ra-
pida consultazione al pari di un manuale di tecnica aeronautica.
Alla fine di ogni capitolo viene proposto un certo numero di domande a ri-
sposta multipla per ognuno dei capitoli in cui è articolato il testo. La risposta
corretta viene data in appendice, a fianco al numero di ciascuna domanda.
Michelangelo Flaccavento
1
Breve storia dell’aeronautica
possibilità di variare l’inclinazione delle ali e delle altre superfici. Iniziarono le lo-
ro prove con un aliante trainato da cavi e condussero centinaia di voli librati. Suc-
cessivamente misero a punto il primo aeroplano a motore che permettesse il volo
sicuro di un uomo.
In dieci anni studiarono e realizzarono ogni aspetto del loro prototipo, com-
preso il motore a benzina che sviluppava 12 CV con una massa di 70 kg, nume-
rosi alianti per ottimizzare il profilo dell’ala e perfino un tunnel aerodinamico.
Il 17 dicembre 1903, sulla spiaggia di
Kitty Hawk nel North Carolina, alla guida
di Orville Wright, “per la prima volta nel-
la storia del mondo una macchina con un
uomo a bordo era riuscita a sollevarsi
nell’aria, in pieno volo, con forza propria;
aveva proceduto in avanti senza ridurre la
velocità, e alla fine era riuscita ad atterrare
in un punto alto quanto quello di parten-
za”. Durante il primo volo era stata per-
corsa una distanza di 37 metri; il volo era Figura 1.13 - Lo storico volo di
Orville Wright il 17 dicembre 1903
durato 12 secondi (fig. 1.13).
Era nato l’aeroplano; ancora per alcuni anni gli inventori avrebbero ignora-
to i problemi di controllo e di stabilità concentrandosi sul sistema di propulsione.
Durante il XIX secolo, mentre teorici e sperimentatori affrontavano il volo
del “più pesante dell’aria” si registrarono notevoli passi avanti nella costruzione
e nell’impiego dei palloni che sarebbero culminati nella realizzazione del dirigi-
bile.
Il primo abbinamento del motore a benzina con il dirigibile fu effettuato da
Alberto Santos-Dumont, un brasiliano che viveva a Parigi. Il dirigibile di Santos-
Dumont era del tipo “flessibile”, cioè l’involucro assumeva la forma definitiva
dopo il gonfiaggio.
In Germania furono realizzati i giganteschi dirigibili ad opera del conte
Ferdinand von Zeppelin; questi
raggiunsero un livello di perfe-
zione per cui si potevano consi-
derare vere e proprie “navi volan-
ti” (fig. 1.14). La società Zeppe-
lin realizzò il primo regolare ser-
vizio passeggeri tra il lago di Co-
stanza, Berlino e altre città della
Germania.
Il primo a volare in Europa fu
Figura 1.14 - Il dirigibile Zeppelin Santos-Dumont, il costruttore di
8 CAPITOLO 1
le; la fusoliera e le ali erano quasi totalmente di legno, ricoperto di tela che veni-
va irrigidita e impermeabilizzata da una speciale vernice tenditela. Il motore era
sostenuto da una struttura in acciaio; anche l’elica, che sosteneva l’aereo in aria,
era in legno.
Più tardi, quando gli aerei si affrontarono nel cielo in duelli per abbattere i ve-
livoli avversari, furono costruiti velivoli specializzati, chiamati appunto “caccia”:
per essere più leggeri e manovrabili trasportavano solo il pilota e le armi di bordo.
Si citano il Nieuport, lo Spad, il Sopwith-Camel e l’Hanriot, adatti sia per la caccia
che per la ricognizione.
Gli aerei da bombardamento, per
portare un grosso carico di bombe, erano
invece di dimensioni maggiori e con più
motori, come il triplano Caproni (fig.
1.20) che aveva un’apertura alare di 30
metri e una lunghezza di 13 metri circa;
raggiungeva la velocità massima di 126
km/h e una quota di 3000 metri con
Figura 1.20 - Il triplano Caproni
un’autonomia di volo di 7 ore.
tori MD80, che hanno riproposto in chiave tecnologica il grande successo otte-
nuto negli anni precedenti dal DC9.
Il velivolo denominato “jumbo jet” nacque negli Stati Uniti, prima con i
Super DC8 della Mc Donnel Douglas in grado di trasportare 259 passeggeri, poi
con il Boeing 747 da 308-490 posti (fig. 1.30). Quest’ultimo ha una cabina larga
quasi 7 metri e alta 2,60 metri; si considera il capostipite di una nuova genera-
zione di aerei di grande capienza. Il primo volo avvenne nel 1969; l’aereo si sa-
rebbe affermato come il primo al del mondo per il trasporto commerciale ad am-
pia fusoliera.
ESERCITAZIONI