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AI VINI VENETI
Doc Docg Igt
Settembre 2010
Guida ai Vini Veneti Doc Docg Igt
€ 3,50 Versione pdf
49 ■ Bardolino Superiore DOCG
17 ■ Colli Berici DOC
50 ■ Recioto di Soave DOCG
20 ■ Colli di Conegliano DOC
51 ■ Soave Superiore DOCG
22 ■ Colli Euganei DOC ■ Recioto di Gambellara
52
DOCG
■ Prosecco di Conegliano ■ Prosecco di Conegliano
24
Valdobbiadene DOC e Valdobbiadene DOCG
53
■ Valpolicella: Amarone
DOCG e Recioto DOCG
26 ■ Gambellara DOC
54 ■ I vini IGT del Veneto
28 ■ Garda DOC
55 ■ Qualità ed etichette
29 ■ Lessini Durello DOC
56 ■ Tecniche di vinificazione
31 ■ Lison Pramaggiore DOC
58 ■ I termini tecnici
34 ■ Lugana DOC
62 ■ Strumenti del sommelier
35 ■ Merlara DOC
64 ■ La Vinoterapia
■ Montello
36
e Colli Asolani DOC ■ Il vino tra preistoria
65
e un futuro da fantascienza
■ Vini del Piave Vigneti a Custoza (Verona)
38
o Piave DOC 66 ■ Glossario
Introduzione
A
nche se ci sono Berici DOC; Colli di Cone‐ DOC; Soave DOC; Valdadi‐ 19 Consorzi
23 zone di pro‐ gliano DOC; Colli Euganei ge DOC sottozona Terra dei Volontari di Tutela,
duzione di vini DOC; Conegliano Valdob‐ Forti; Valpolicella DOC; Vi‐ con oltre 25.500
DOC nel Vene‐ biadene DOC; Gambellara cenza DOC. Dal 2004 si so‐ aziende agricole
to, soltanto sette i vini pos‐ DOC; Garda DOC; Lessini no aggiunti: Corti Benedet‐ iscritte all’albo
sono utilizzare la sigla Durello DOC; Lison Pramag‐ tine del Padovano DOC e dei vigneti vini DOC
DOCG, vale a dire la giore DOC; Lugana DOC; Riviera del Brenta DOC. ■
“Denominazione di Origine Merlara DOC; Montello e
Controllata e Garantita”. E Colli Asolani DOC; Piave
sono: Recioto di Soave,
Bardolino Superiore, Soave
Superiore, Recioto di Gam‐
bellara e da ultimo in ordi‐
ne di tempo, il Prosecco
Conegliano Valdobbiadene
DOCG, l’Amarone Docg e il
Recioto Docg. I produttori
di questi ultimi due grandi
vini veronesi rincorrevano
l’obiettivo da 15 anni.
Una nuova realtà in
quest’area veronese che
coinvolge 152 imbottigliato‐
ri, 5 cantine sociali (Negrar,
Soave, Monteforte d'Alpo‐
ne, Valpantena e S. Pietro in
Cariano) e oltre 1.800 azien‐
de agricole associati al Con‐
sorzio per la tutela dei vini
della Valpolicella.
E questa è la lista com‐
pleta dei Doc del Veneto,
in ordine alfabetico: Arcole
DOC; Bagnoli DOC; Bardoli‐
no DOC; Bianco di Custoza
DOC; Breganze DOC; Colli Valpolicella (Verona), vigneti e sullo sfondo il lago di Garda
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◄
Arcole (Verona)
I vigneti
delle “Terre di Sabbia”
ARCOLE
(DOC: Dd 04/09/00, G.U. n. 214 del 13/09/00)
C
on il riconoscimento della logna Veneta, Veronella, Zevio, Albare‐ ad antiche divagazioni del fiume stes‐
denominazione di origine do d’Adige. La caratteristica di so. Mentre i depositi limosi di origine
“Arcole” pubblicata il quest’area consiste nell’avere buona lessinea presentano una colorazione
13/09/2000, un’ampia zona parte del suolo caratterizzato da marron‐rossastra, i depositi limosi ori‐
dalla grande tradizione viticola sul un’alta percentuale di sabbia, un para‐ ginati dall'Adige invece assumono una
limitare del veronese e del vicentino metro che rende il terreno particolar‐ colorazione marron chiaronocciola.
ha riqualificare ulteriormente le pro‐ mente adatto alla coltivazione della Nell’area vicentina della zona di produ‐
prie produzioni. L’area include i comu‐ vite con prospettiva di ottenere un zione del vino Arcole DOC, il Frassine
ni di Arcole, Cologna Veneta, Albaredo, vino di grande qualità. avrebbe deposto, sopra i terreni for‐
Zimella, Veronella, Zevio, Belfiore, Cal‐ mati nell'epoca quaternaria dal ghiac‐
diero, San Bonifacio, Soave, Colognola ciaio Adige‐Sarca, uno strato di terreno
ai Colli, Monteforte, Lavagno, Pressa‐
“Terre di sabbia” alluvionale colore rosso scuro, derivan‐
na, Vago e San Martino Buon Albergo Caratteristiche te dal dilavamento di dolomie marno‐
in provincia di Verona, ed i comuni di se, basalti, porfidi, calcari gessosi ecc.
Lonigo, Sarego, Monte, Orgiano e Sos‐ La morfologia del territorio di produ‐
sano nella provincia di Vicenza. zione del vino Arcole DOC è legata ai “Arcole Pinot Bianco”. Colore: giallo
La superficie coltivata a vite che rien‐ fenomeni di erosione e di sedimenta‐ paglierino. Odore: fine caratteristico,
tra nella zona delimitata dall’iscrizione zione, del fiume Adige e in misura mi‐ tendente al fruttato. Sapore: asciutto,
nell’Albo vigneti della Doc Arcole si nore anche dei corsi d'acqua secondari talvolta morbido, vellutato, armonico.
sviluppa su 2.500 ettari in provincia di e che sono: Illasi, Alpone, Agno, Guà, Titolo alcolometrico volumico totale
Verona e in circa 1.000 ettari nella Frassine e Fratta. minimo: 11% vol; acidità totale mini‐
provincia di Vicenza. All’interno di que‐ Questi terreni sono composti preva‐ ma: 5 g/l.
sta ampia zona di produzione, il Disci‐ lentemente da depositi sabbiosi e se‐ “Arcole Chardonnay”. Colore: giallo
plinare della DOC prevede un’area più condariamente ghiaiosi; localmente, i paglierino. Odore: fine caratteristico,
ristretta che può inserire, accanto al depositi sabbiosi contengono percen‐ elegante. Sapore: asciutto, talvolta
nome della denominazione “Arcole”, tuali variabili di limo. Le aree ove affio‐ morbido e fine. Titolo alcolometrico
anche l’identificazione, il nome del rano dossi limoso ‐ sabbiosi e che si volumico totale minimo: 11 per cento
vitigno. Questa zona comprende nove sviluppano in direzione variabile, com‐ vol.; acidità totale minima: 5 g/l.
comuni del veronese: San Bonifacio, presa fra N‐S e NW‐SE, corrispondono “Arcole Chardonnay Frizzante”. Co‐
Arcole, Caldiero, Belfiore, Zimella, Co‐ lore: giallo paglierino tendente, a vol‐
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Guida ai Vini Veneti ‐ DOC
pore: asciutto di medio corpo e armo‐
nico. Titolo alcolometrico volumico
totale minimo: 11% vol.; acidità totale
minima: 5 g/l.
“Arcole Novello”. Colore: rosso rubi‐
no chiaro. Odore: vinoso intenso frut‐
tato caratteristico con sentore di cilie‐
gia. Sapore: asciutto, sapido, legger‐
mente acidulo; zuccheri riduttori resi‐
dui massimo: 6 g/l. Titolo alcolometri‐
co volumico tot. min. 11 % vol.; acidità
tot. min.: 5,5 g/l. ■
te, al verdognolo, brillante. Odore: vinoso caratteristico con profumo più
vinoso con caratteristico profumo in‐ intenso se invecchiato. Sapore: asciut‐
tenso e delicato. Sapore: di medio cor‐ to, armonico, austero e vellutato se
po, armonico, leggermente amarogno‐ invecchiato. Titolo alcolometrico volu‐
lo. Titolo alcolometrico volumico totale mico totale minimo: 11,5% vol., e 12%
minimo: 10,5% vol; acidità totale mini‐ vol. nella versione riserva; acidità tota‐
ma: 5,5 g/l; estratto secco netto mini‐ le minima: 5 g/l.
mo: 15 g/l. “Arcole Cabernet”. Colore: rosso
“Arcole Pinot Grigio”. Colore: da rubino carico, talvolta tendente al gra‐
giallo paglierino ad ambrato, talvolta nato. Odore: gradevole, con profumo
con riflessi ramati. Odore: delicato, più intenso se invecchiato. Sapore:
caratteristico, fruttato. Sapore: asciut‐ asciutto, armonico, vellutato se invec‐
to, armonico, caratteristico. Titolo al‐ chiato. Titolo alcolometrico volumico
colometrico volumico totale minimo: totale minimo: 11,5% vol., e 12% vol. La battaglia di Arcole
11 % vol.; acidità totale min. 5 g/l. nella versione riserva; acidità totale (rappresentazione di Vernet)
“Arcole Garganega”. Colore: giallo minima: 5 g/l.
paglierino tendente al verdognolo. “Arcole Bianco”. Colore: giallo pa‐
Odore: vinoso con caratteristico profu‐ glierino a volte tendente al verdogno‐
Arcole, il monumento
mo intenso e delicato. Sapore: asciut‐ lo. Odore: vinoso con caratteristico
to, leggermente amarognolo, acidulo. profumo intenso e delicato. Sapore:
Titolo alcolometrico volumico totale asciutto, di medio corpo, armonico,
minimo: 10,5% vol.; acidità totale mini‐ leggermente amarognolo. Titolo alco‐
ma: 5 g/l. lometrico volumico totale minimo:
“Arcole Merlot”. Colore: rosso rubi‐ 10,5 vol.; acidità totale minima 5 g/l.
no se giovane, tendente al granato se “Arcole Bianco Spumante. Spuma:
invecchiato. Odore: vinoso piuttosto fine e persistente. Colore: giallo paglie‐
intenso caratteristico. Sapore: asciutto rino più o meno intenso. Odore: carat‐
leggermente amarognolo. Titolo alco‐ teristico, leggermente fruttato. Sapo‐
lometrico volumico totale minimo: re: sapido, caratteristico, delicato, nei
11,5 per cento vol., e 12 per cento vol. tipi extra brut, brut, extra dry, dry,
nella versione riserva; acidità totale abboccato e dolce. Titolo alcolometri‐
minima: 4,5 g/l. co volumico tot. min. 11% vol.; acidità
“Arcole Cabernet Sauvignon. Colore: tot. min. 5,5 g/l.
rosso rubino intenso, tendente al gra‐ “Arcole Rosso”. Colore: rosso rubino.
nato con l’invecchiamento. Odore: Odore: vinoso, intenso e delicato. Sa‐
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VALDADIGE DOC
Sottozona “Terra dei Forti”
(DOC: 24/03/75 G.U. n. 194 del 23/07/75)
N
ella “Terra dei Forti” tutto stata innalzata la colonna. È diventato
parla dell’epopea napole‐ il mausoleo dove riposano i resti dei
onica e della battaglia di soldati dell’Armée. È luogo di pellegri‐
Rivoli Veronese che qui si naggio “storico” per i francesi, presenti
Rivoli (Verona). Il forte austriaco
combatté furiosamente e sanguinosa‐ in ogni periodo dell’anno. “Wohlgemuth” in posizione strategica
mente il 14 e 15 gennaio 1797. Fu un domina la “Terra dei Forti”
capolavoro della strategia di Napoleo‐ La sottozona
ne. Sul campo di battaglia si fronteg‐ “Terra dei Forti”
giarono 23.000 francesi e 28.000 au‐
striaci. Alla fine sul terreno le perdite Le uve
Abbandonato il solco della Grande
furono: 5.000 tra morti e feriti france‐ Storia torniamo tra i filari delle vigne.
si; 14.000 tra morti, feriti, prigionieri Il Valdadige Bianco nasce da uve dei
Come si diceva siamo davanti ad una vitigni: Pinot Bianco, Pinot Grigio, Rie‐
austriaci. Per ricordare il sacrificio dei
microarea, una sottozona “Terra dei
suoi soldati e la gloriosa vittoria, Napo‐ sling Italico, da soli o congiuntamente
Forti” o “Terradeiforti” della DOC in misura non inferiore al 20%; Nosio‐
“Valdadige”. L’area comprende la par‐ la, Trebbiano toscano, da soli o con‐
te collinare dei comuni di Avio (in pro‐ giuntamente per la differenza. Il Valda‐
vincia di Trento), Brentino ‐ Belluno, dige Rosso e Rosato nasce da uve dei
Dolcè e Rivoli (in provincia di Verona) e vitigni: Schiava (sottovarietà e sinoni‐
costituisce la parte più a sud della Val‐ mi) e Lambrusco a foglia frastagliata da
lagarina. soli o congiuntamente, in misura non
È un’area geografica ben identificata, inferiore al 30% di cui almeno il 20% in
lunga 25 Km e larga non più di 2, deli‐ Schiava. Merlot e Negrara, da soli o
Rivoli (Verona). Il basamento su cui mitata da una corona di monti (catena
si innalzava la grande colonna congiuntamente, per la differenza. Il
del Baldo e dei Lessini), solcata dal Valdadige Pinot Grigio nasce dalle uve
alta 20 metri fatta erigere
da Napoleone a ricordo fiume Adige, chiusa a nord dal Castello dell’omonimo vitigno corrispondente
della sua vittoria contro gli austriaci di Avio (Castelbarco) e a sud dal Forte per almeno l’85%. Il Valdadige Schiava
austriaco di Rivoli (costruito tra il 1849 nasce da uve dell’omonimo vitigno
e il 1852), denominato “Wohlgemuth” nella varietà Schiava grossa, Schiava
leone, intitolò alla località una via cen‐ dal nome di un generale austriaco.
tralissima di Parigi: “Rue de Rivoli”. gentile e Schiava grigia da sole o con‐
I cinquecento produttori e le diciotto giuntamente per almeno l’85%. Il Val‐
Successivamente, nel giro di qualche cantine della Terra dei Forti sono im‐
anno fece erigere sul campo di batta‐ pegnati nel sostenere, valorizzare e dadige Pinot Bianco nasce da uve
glia di Rivoli, in località Piana di Canale, difendere questo importante patrimo‐ dell’omonimo vitigno nella varietà Pi‐
un’imponente colonna di 20 metri nio, con l’obiettivo di migliorare la not Bianco. Il Valdadige Chardonnay
d’altezza. La colonna oggi non c’è più. qualità e garantire che la denominazio‐ nasce da uve dell’omonimo vitigno
Fu abbattuta qualche anno dopo dagli ne di origine controllata “Valdadige nella varietà Chardonnay.
austriaci, nel 1814, con l’inizio del Con‐ Terra dei Forti” contraddistingua esclu‐ I comuni di Brentino Belluno, Dolcè e
gresso di Vienna. Oggi nel punto in cui sivamente i vini di alta qualità prodotti Rivoli Veronese si allungano
sorgeva il glorioso monumento è visibi‐ in quest’area. nell’anfiteatro morenico glaciale
le solo il grande basamento su cui era dell’Adige. Il fiume scorre tra anse e
terrazze ricoperte da vigneti. In questa
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zona, la Piana dei Trecomuni e delle 12,0 % vol (riserva 12,50 %vol). Acidità asciutto, pieno, armonico, caratteristi‐
molte frazioni, vino è sinonimo di tot. min. 4,5 g/l; estratto non riduttore co. Titolo alcolometrico volumico tot.
“Valdadige”. La resa massima ammes‐ minimo: 22 g/l (riserva 25 g/l). min. 11,5% vol (superiore 12.0 %vol);
sa alla produzione dei vini “Valdadige” “Valdadige Enantio passito”. Colore: acidità tot. min. 4,5 g/l; estratto non
non deve superare i 140 q.li per ettaro rosso rubino intenso, con riflessi gra‐ riduttore minimo: 18 g/l ( superiore 20
di vigneto a coltura specializzata. La nati se invecchiato. Odore: intenso, g/l)
resa massima in vino non deve supera‐ con sentori di frutti maturi. Sapore: da “Valdadige Chardonnay e superio‐
re il 70%. Le uve devono assicurare amabile a dolce, armonio, gradevole. re”. Colore: giallo paglierino. Odore:
una gradazione alcolica complessiva Titolo alcolometrico volumico totale delicato, gradevole, caratteristico. Sa‐
naturale min. di 9,5 gradi per Bianco, minimo: 14,5 % vol. Acidità totale mi‐ pore: secco, armonico. Titolo alcolo‐
Rosato, Pinot Grigio, Pinot Bianco, nima: 4,5 g/l. Estratto non riduttore metrico volumico totale minimo:
Chardonnay, Schiava e di 10 gradi per minimo: 30 g/l 11,5% vol (superiore 12 %vol); acidità
il Rosso. Ammesse correzioni fino al “Valdadige Casetta e riserva”. Colo‐ totale minima: 4,5 g/l; estratto non
15% con mosti e vini di altre zone. re: rosso rubino intenso, con riflessi riduttore minimo: 18 g/l (superiore 20
granati se invecchiato. Profumo: carat‐ g/l)
Le caratteristiche teristico, leggermente speziato. Sapo‐ “Valdadige Passito”. Colore: giallo
re: secco, pieno, armonico. Titolo alco‐ dorato, con eventuali riflessi ambrati.
“Valdadige Enantio e riserva”. Colo‐ lometrico volumico totale minimo: 12 Odore: delicato, intenso. Sapore: dol‐
re: rosso rubino intenso, con riflessi % vol (riserva 12,5%vol). Acidità totale ce, vellutato. Tit. alcolometrico vol.
granati se invecchiato. Odore: fruttato, minima: 4,5 g/l. Estratto non riduttore tot. min.: 14,0 % vol. acidità tot. Min:
caratteristico, leggermente speziato. minimo: 21 g/l (riserva 24 g/l) 4,5 g/l. Estratto non riduttore minimo:
Sapore: secco, pieno, armonico. Titolo “Valdadige Pinot grigio e superiore”. 28 g/l. ■
«
alcolometrico volumico totale minimo: Colore: giallo paglierino, talvolta rama‐
to. Odore: gradevole, fruttato. Sapore:
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I sette DOCG Guida ai Vini Veneti
C
on decreto del 1 agosto 2001 è stata assegnata Veronese, Pastrengo, Bussolengo, Sona, Sommacampagna,
la denominazione di origine controllata e garan‐ Castelnuovo, Peschiera, Valeggio sul Mincio.
tita (DOCG) al vino “Bardolino Superiore”. La
zona di produzione rientra in tutto o in parte nel Il Bardolino prende il nome dall’omonimo paese situato
territorio dei comuni scaligeri di Bardolino, Garda, Lazise, sulla sponda orientale (veronese) del lago di Garda. In que‐
Affi, Costermano, Cavaion, Torri del Benaco, Caprino, Rivoli sta zona la vite viene coltivata fin dall’età del bronzo (dal
È
stato il primo vino veneto ad giallo dorato più o meno intenso. Pro‐
ottenere la Denominazione di fumo: Gradevole, intenso e di fruttato.
origine controllata e garantita Sapore: amabile o dolce, vellutato,
(DOCG). L’esistenza nel terri‐ armonico, di corpo con eventuale per‐
torio veronese di un vino bianco dolce, cezione di legno. Gradazione alcolica
simile all’attuale Recioto di Soave è minima sul volume: 14% di cui almeno
testimoniato ancora nel V secolo, in 11,5% in alcol effettivo svolto. Acidità
una scritto di Cassiodoro, ministro di totale minima: 5 g/l.
re Teodorico. Spumante Recioto di Soave DOCG.
L’uva con la quale si preparava Spuma: fine e persistente. Colore: gial‐
l’acinatico (vino nato dagli acini) era, a lo dorato più o meno intenso.Odore:
quel tempo, genericamente chiamata duzione il Recioto di Soave ha un profi‐ gradevole, intenso e di fruttato. Sapo‐
“retica” e solo nel secolo XIV troviamo lo più complesso ed elaborato diven‐ re: abboccato o dolce, vellutato, armo‐
citata per la prima volta l’uva tando un grande vino da meditazione nico, di corpo. Titolo alcolico volume‐
“garganica” che poi si diffuse nel terri‐ (ma senza esagerare altrimenti si ve‐ trico totale minimo: 14% di cui almeno
torio veronese dove è tuttora predo‐ dono gli ufo in cielo). 11,5% in alcol effettivo svolto. Acidità
minante. totale minima: 5,5 g/l.
■ Recioto è un vocabolo dialettale Le zone di produzione
Gli accompagnamenti
della zona, deriva da “recia”. Termine del Recioto di Soave DOCG
con il quale si indica la parte alta del
Il profumo ricorda il miele d’acacia. Il
grappolo di Garganega, quella più ricca Il territorio di produzione del Recio‐
bouquet è vellutato, armonioso, cor‐
di zuccheri e meglio esposta al sole. to di Soave D.O.C.G. comprende parte
poso e gradevolmente mandorlato. Lo
Poco prima della raccolta vera e pro‐ del territorio dei comuni scaligeri di
spumante viene consigliato anche con
pria si procede ad una selezione dei Soave, Monteforte d’Alpone, S. Marti‐
torte a base di frutta o con macedonie
grappoli migliori che poi vengono posti no Buon Albergo, Mezzane di Sotto,
in genere. Raffinato l’abbinamento con
sui graticci per l’appassimento. L’uva a Roncà, Montecchia di Crosara, S. Gio‐
i formaggi stagionati. Il Recioto di Soa‐
riposo viene costantemente seguita e vanni Ilarione, Cazzano di Tramigna,
ve si serve ad una temperatura di 8‐
pulita dai quattro ai sei mesi fino al Colognola ai Colli, Illasi e Lavagno.
10°C in piccoli bicchieri, mentre lo Spu‐
momento della pigiatura.
mante si consuma in flûte alla tempe‐
La fermentazione, avviene solita‐ Le caratteristiche ratura di 6‐7°C. ■
mente in piccoli botti, è lenta e molto
lunga. Con il nuovo disciplinare di pro‐ La denominazione di origine control‐
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Guida ai Vini Veneti
I sette DOCG
RECIOTO DI GAMBELLARA
(DOCG: D.M. del 01.08.08 – G.U. n. 196 del 22.08.08)
I
l “Recioto di Gambellara” nelle metrico volumico totale minimo: 14%
due tipologie Classico e Spuman‐ vol. di cui almeno 11,30 % in alcool
te è la quarta Docg del Veneto. Il effettivo. Acidità totale minima: 4,5 g/
relativo decreto ministeriale è l. Estratto non riduttore minimo: 22 g/
stato pubblicato nella Gazzetta Ufficia‐ l.
le della Repubblica Italiana n. 196 del Recioto di Gambellara Spumante.
22 agosto, decreto 1 agosto 2008 Spuma: fine e persistente. Colore: da Gambellara (Vi). I “picai” di uva
La denominazione di origine control‐ paglierino a giallo dorato più o meno garganega
lata e garantita “Recioto di Gambella‐ intenso. Odore: intenso, profumo di
ra” è riservata ai seguenti vini che ri‐ fruttato. Sapore: caratteristico, velluta‐
spondono alle condizioni ed ai requisiti to, armonico, fruttato, tipico, con e‐ usa destinare alla produzione di que‐
stabiliti dal presente disciplinare: ventuali sfumature di vaniglia. Titolo sto vino i migliori grappoli della ven‐
“Recioto di Gambellara Classico”, alcolometrico volumico totale min.: demmia di uva Garganega. I grappoli
“Recioto di Gambellara Spumante”. I 14% vol di cui almeno 11,% in alcool vengono deposti sui graticci o appicca‐
vini DOCG “Recioto di Gambellara” effettivo. Acidità totale minima: 5,0 g/ ti alle travi, i cosiddetti
devono essere ottenuti dalle uve pro‐ l. Estratto non riduttore min.: 18 g/l. “picai” (appendere), in locali arieggiati
venienti, in ambito aziendale, per il e privi di umidità. L’uva rimarrà ad
100% dal vitigno Garganega. La produzione appassire, sotto sapiente controllo,
Le uve destinate all’appassimento fino a dicembre‐gennaio, per essere
devono avere un titolo alcolometrico La modalità di produrre il Recioto di poi pigiata.
volumico naturale min. dell’10,50% Gambellara ha origini molto antiche. Si Il mosto così ottenuto subirà una
vol. Le uve destinate alla vinificazione fermentazione in bianco che si protrar‐
del “Recioto di Gambellara”, dopo rà per l’inverno, assumendo alla fine
essere state sottoposte ad appassi‐ caratteristiche peculiari. Il vino che
mento, devono assicurare un titolo esce da questo procedimento ha un
alcolometrico volumico naturale mini‐ colore giallo dorato, vivo e brillante,
mo del 14% vol. con intenso profumo di fruttato e dal
sapore caratteristico, armonico, con
Le caratteristiche leggero gusto di passito e delicato re‐
trogusto amarognolo.
Recioto di Gambellara Classico. Co‐
lore: da paglierino a giallo dorato più o Il Recioto di Gambellara si coniuga
meno intenso con eventuali sfumature molto bene con i dolci (esclusi quelli al
ambrate. Odore: intenso, profumo di cioccolato), gelati, zabaione e biscotti
frutta matura con eventuali sfumature di tutti i tipi, come ad esempio, sa‐
di vaniglia. Sapore: caratteristico, ar‐ voiardi, integrali, secchi, pasta frolla,
monico, tipico, amabile o dolce, con farciti. ■
leggero retrogusto amarognolo, anche
Gambellara (Vi). Grappoli maturi
vivace come da tradizione, con eventu‐ di uva garganega
ale percezione di legno. Titolo alcolo‐
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Guida ai Vini Veneti ‐ Qualità ed etichette
QUALITÀ ED ETICHETTE
N
elle pagine precedenti affinamento in bottiglia, è il disciplina‐
abbiamo visto tre classifi‐ re di produzione che per il DOCG. è
cazioni dei vini, ossia particolarmente severo e restrittivo. La
Doc, Docg e IGT. La quarta normativa prevede per i DOCG che ci
classificazione è quella meno pregiata sia il contrassegno di stato per ogni
e va sotto il nome generico di “Vino bottiglia, attestante una produzione
da tavola”. In sintesi. conforme alle quantità dichiarate. Per i VINI DA TAVOLA E DOC
DOC. La Denominazione di Origine
D.O.C. questo non è previsto. LUCI E OMBRE
La dicitura DOCG è acquisibile dai
Controllata è stata istituita nel 1963 e vini DOC con almeno 5 anni di produ‐
viene concessa a prodotti di qualità zione. Per i DOCG sono obbligatori due do dal basso abbiamo: 1) Vino da Ta‐
con una precisa origine territoriale, sia e s a m i o r g a n o l e t t i c i p r i m a vola; 2) IGT, Vino da tavola con Indica‐
ampia (una regione) sia ristretta (una dell’immissione al consumo. Per i vini zione Geografica Tipica; 3) VQPRD,
zona o una provincia). Possiedono un DOC è previsto un solo esame organo‐ Vino di Qualità Prodotto in Regione
disciplinare di produzione che regola‐ lettico. Determinata; DOC, Vino a Denomina‐
menta tutte le fasi produttive dall’uva IGT. L’Indicazione di Origine Geogra‐ zione di Origine Controllata; DOCG,
al vino. Iinoltre subiscono un controllo fica Tipica è stata istituita nel 1992 e Vino a Denominazione di Origine Con‐
amministrativo e analitico a volte orga‐ viene concessa a vini identificati da un trollata e Garantita (DOCG). Un ulterio‐
nolettico, prima della messa in vendi‐ nome geografico tipico che comprende re passo avanti è stato fatto consen‐
ta. un’area generalmente ampia (le Vene‐ tendo ai VQPRD (sia DOC e DOCG) di
DOCG. La Denominazione di origine zie). Rispetto ai DOC possiedono un riportare in etichetta la sottozona,
controllata e garantita è stata istituita disciplinare di produzione meno re‐ intendendo con questo termine
nel 1984 e viene concessa a vini già strittivo. Anche gli IGT subiscono un un’entità dalle specifiche caratteristi‐
riconosciuti DOC da almeno 5 anni controllo amministrativo e analitico che ambientali o tradizionalmente
rispetto ai quali hanno dei disciplinari prima della messa in vendita. note, designata con specifico nome
di produzione specifici e ancora più Vino da Tavola. Sono i meno pregia‐ geografico o storico‐geografico, pur‐
restrittivi. Devono possedere un parti‐ ti (ma non sempre) e, in base alla legge ché espressamente prevista nel disci‐
colare pregio e rinomanza nazionale del 1992, non possono riportare in plinare di produzione e purché sia as‐
ed internazionale, inoltre subiscono un etichetta l’annata, il vitigno e la zona di sociata alla relativa denominazione
controllo amministrativo, analitico ed provenienza, ma soltanto il colore d’origine.
organolettico prima della messa in (bianco, rosato e rosso) e la tipologia
vendita. di appartenenza (frizzante, spumante, ■ Queste classificazioni sono state
Ciò che differenzia i DOC. dai DOCG, ecc...). Non hanno disciplinari di pro‐ concepite nella sicurezza che potesse
fatti salvi quei parametri comuni che duzione però sono sottoposti a con‐ esistere una separazione netta tra i
ne caratterizzano la qualità, legati, trolli amministrativi e analitici prima vini di qualità (DOC e DOCG) e vini me‐
come abbiamo visto, alla delimitazione della messa in vendita. no pregiati, cosiddetti da tavola. Il fat‐
della zona di produzione, alle rese di Se vogliamo stabilire una classifica to è che tra gli stessi DOC esisteva,
uva in vino e per ettaro, al titolo alco‐ dei vini analizzando tutte le sigle che specialmente in passato, una notevole
lometrico delle uve vendemmiate e del troviamo nelle etichette delle bottiglie diversità qualitativa. Per questo moti‐
vino prodotto, ai sistemi di vinificazio‐ in vendita in un supermercato, oggi vo alcune importanti aziende vitivini‐
ne e di invecchiamento, al periodo di abbiamo anche delle sorprese. Parten‐ cole italiane a suo tempo decisero di
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Guida ai Vini Veneti ‐ Tra preistoria e futuro
E UN FUTURO
più gradevole.
Con il crollo dell'Impero Romano la
viticoltura entrò in una crisi. Fu una
“FANTASCIENTIFICO” fase lunga che durò fino al medio evo
quando i monaci benedettini e cister‐
I
censi rilanciarono la coltivazione della
l vino è una bevanda alcolica quindi circa 5.000 anni fa. I primi docu‐ vita. È in questo periodo che si metto‐
fermentata, ottenuta esclusiva‐ menti riguardanti la coltivazione della no a punto quelle tecniche di coltiva‐
mente dalla fermentazione vite risalgono al 1.700 a.C., ma è solo zione e produzione che arriveranno
(totale o parziale) del frutto del‐ con la civiltà egizia che si ha lo sviluppo praticamente immutate fino al XVIII
la vite, l'uva pigiata o meno, o del mo‐ delle coltivazioni e di conseguenza la secolo, quando la produzione ha inizia‐
sto. Il vino si può ottenere da uve ap‐ produzione del vino. to ad avere un carattere “moderno”.
partenenti alla specie Vitis vinifera o Nella Bibbia si legge che il processo Un processo favorito dalla qualità e
provenienti da un incrocio tra questa di lavorazione del vino fu scoperto da dal gusto dei vini, nonché all'introdu‐
specie e altre specie del genere Vitis. Noè. Dopo il diluvio universale, avreb‐ zione delle bottiglie di vetro e dei tappi
Diversi ritrovamenti archeologici be piantato una vigna dal cui frutto di sughero.
dimostrano che la Vitis vinifera cresce‐ fece il vino che iniziò a bere come un
va spontanea già 300.000 anni fa, epo‐ tricheco fino ad ubriacarsi dalla cima IL FUTURO. Sarà completamente di‐
ca in cui in Europa giravano ancora dei capelli fino alla punta dei piedi. verso e certamente migliore. Già forse
piccole comunità di neanderthaliani. I romani diedero un forte contributo entro la fine di questo secolo ognuno
Studi recenti tendono ad associare i alla produzione del vino, tanto che di noi (pagando ovviamente le tasse
primi degustatori di tale bevanda già al durante l'impero non veniva più consi‐ che ci saranno anche a quel tempo)
neolitico. derato un prodotto d'elite ma una be‐ potrà farsi in casa, in appartamento, o
vanda di uso quotidiano tra il popolo. in una base terrestre su Titano, qualsi‐
ETIMOLOGIA. Il termine “vino” ha origi‐ La vite accompagnava sempre i legio‐ asi tipo di vino e invecchiarlo a piaci‐
ne dal verbo sanscrito vena (“amare”), nari, raggiungendo così ogni angolo mento con risultati eccellenti, qualita‐
da cui deriva anche il nome latino Ve‐ dell'impero tanto da arrivare fino in tivamente migliori rispetto agli attuali
nus (la dea Venere). Lo stesso termine Gran Bretagna, complice la mitezza del dal punto di vista delle proprietà orga‐
sanscrito deriva da una radice proto clima che ad un certo punto accompa‐ nolettiche, del sapore, della genuinità,
indoeuropea “win‐o‐” . Dal termine gnò per qualche secolo le fasi di espan‐ della salute, della ... meditazione. Si
latino vinum, anche attraverso la riela‐ sione dell'impero. passerà così dalla fase distributiva
borazione delle lingue celtiche, ebbero A quei tempi però il vino prodotto all'autoproduzione. Gli studi sull'anima
luogo in altre lingue molte altre deno‐ era molto differente da quello di oggi. della materia, oggi in corso nei grandi
minazioni del vino. Le tecniche di conservazione prevede‐ laboratori scientifici di mezzo mondo,
vano la bollitura per cui il vino si pre‐ ci fanno già intravedere queste grandi
GLI ARCHEOLOGI. I ricercatori ormai sentava come una sostanza sciroppo‐ e rivoluzionarie possibilità. ■
certificano che il vino è stato prodotto
per la prima volta, forse casualmente,
tra 9 e 10.000 anni fa nella zona del Vigneti in Georgia Titano (luna di Saturno), immagine
Caucaso, forse per la fermentazione artistica su foto da sonda Cassini -
accidentale di uva dimenticata in un Huygens (Jpl/Nasa)
recipiente. Nulla di strano. Moltissime
sono le scoperte scientifiche avvenute
per caso o per circostanze fortunate
che accompagnano la storia dell’uomo.
È accertato che la produzione di vino
sia iniziata poco dopo il 3.000 a.C.,
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Guida ai Vini Veneti ‐ Glossario
floreale che derivano dal succo d'uva;
GLOSSARIO
secondario, per le sensazioni derivate
dalla fermentazione e dall'invecchia‐
mento e terziario, per i profumi, evolu‐
ti e complessi, derivati dall'affinamen‐
to del vino e dall'ossidazione dei suoi
nella categoria degli “alimenti funzio‐ componenti.
A nali”, detti anche “nutraceutici”, termi‐
Abboccato vino con leggero residuo
ne derivante dalla fusione delle parole C
“nutrizione” e “farmaceutici”, cioè cibi
zuccherino. che forniscono al corpo sostanze che
Acerbo vino non ancora pronto , con Caldo. Vino ricco di alcool e glicerina
aiutano nella prevenzione e/o nel trat‐ che fanno percepire una sensazione
acidità in eccesso. tamento di alcune malattie.
Acidità fissa. Acidità determinata dagli calorica.
Armonico. Vino con elementi in pro‐ Cantiniere. Addetto alla conservazione
acidi fissi (non volatili). porzioni equilibrate.
Acidità' totale. Somma dell'acidità, sia dei vini in cantina.
Aroma. Sensazione olfattiva, dovuta ai Cantiniere. Addetto alla gestione e alla
volatile sia fissa ‐ componente fonda‐ profumi del vino dati dalla presenza di
mentale di un vino . presentazione della cantina di un risto‐
sostanze aromatiche. rante. Ruolo ricoperto anche dal
Acidulo. Vino con acidità in eccesso. Aromatico. Vino ricco di sostanze aro‐
Allappante. Vino aspro, astringen‐ Sommelier.
matiche, spesso sono profumi che ci Cappello. Massa schiumosa costituita
te,dovuto ad eccesso di tannino. riportano ai componenti aromatici
Alcoolico . Vino con elevato titolo alco‐ da residui solidi (grume, sostanze pep‐
naturali del vitigno di provenienza. tiche e mucillaginose, raspi, ecc.) che
lometrico (15‐ 18 gradi), generalmente Astringente. Vino che dà la sensazione
sono vini speciali ottenuti con partico‐ l'ebollizione dei mosti di uve rosse fa
di asciugare la bocca, dovuto all'ecces‐ salire sulla superficie dei tini durante la
lari tecniche enologiche. so di tannino.
Amabile. Vino dolce. fermentazione.
Austero. Vino importante, con Carato. Fusto con capacità variabile da
Ambrato. Colore di un vino bianco, in bouquet ben definito leggermente
genere vini passiti,liquorosi. 200 a 300 litri (218 a 228 in Borgogna).
amarognolo. In Champagne unità di misura pari a
Ampio. Caratteristica del profumo di
un vino ricco e complesso. 205 litri.
Antociani o antocianine. Pigmento B Caratteristico. Vino in cui risulta evi‐
rosso‐violetto, glucoside, che colora gli dente la provenienza da un determina‐
acini neri e si trova, in seguito, nei mo‐ Barrique. Botte in rovere con la carat‐ ti vitigno.
sti e nei vini rossi. Tende a diminuire teristica di essere fatta con doghe pie‐ Champagne. È la regione di produzio‐
nel corso dell’invecchiamento del vino. gate a fuoco diretto e quindi con la ne del vino Champagne, situata a 150
Gli antociani sono composti poliaroma‐ superficie interna con diversi livelli di km. a nord‐est di Parigi. Addossata al
tici poliossidrilati in grado di reagire tostatura a secondo del tempo di per‐ pilastro geologico primitivo delle Ar‐
con gli ossidanti quali l'ossigeno mole‐ manenza a contatto col fuoco. Gene‐ denne occupa il vasto bacino di quello
colare e i radicali liberi riducendo così i ralmente ha la capacità di 225 litri. che fu un mare interno. Contea prima,
danni che queste molecole possono Dona un aroma caratteristico di vani‐ poi Governo Militare, la Champagne,
provocare alle cellule ed ai tessuti. glia ai vini che vi maturano. durante la rivoluzione francese, conta‐
Numerosi studi condotti su cellule in Botritizzato. Vino derivante da uve va 2.500.000 ettari (la ventesima parte
coltura hanno dimostrato la loro eleva‐ colpite una muffa nobile, da cui si ot‐ della Francia). Nel 1970 il territorio fu
ta capacità antiossidante e suggerito tengono anche vini passiti in modo suddiviso nei distretti dell'Aube, della
che possano svolgere nella dieta un naturale. Haute‐Marne, della Marne e delle Ar‐
ruolo di protezione nei confronti di Bouquet. È un termine enologico in‐ denne e, in parte, in quelli dell'Yonne e
numerose patologie come il cancro e ternazionale per indicare un ampio dell'Aisne. Dal 22 luglio 1927 la legge
le malattie cardiovascolari, degenerati‐ complesso di profumi olfattivi e retrol‐ ha fissato i limiti della zona viticola
ve legate all’età e croniche come obe‐ fattivi. Il bouquet può essere di tre della Champagne, che si estende su
sità e diabete. Cibi contenenti un alto specie: primario, quando presenta 35.000 ettari di terreno di cui circa
livello di antociani rientrano quindi sensazioni fresche di tipo fruttato e 32.000 coltivati a vigna.
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