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Premessa: l’anfiteatro di Statilo Tauro na, con molta probabilità, venne utilizzata dal primo
imperatore per offrire delle venationes alla cittadinanza,
A T. Statilio Tauro1 (fedele sostenitore di Ottavia- nelle quali perirono complessivamente 3.500 animali
no nella Guerre Civili2, cos. suff. nel 37 a.C.3, proconso- selvatici provenienti dall’Africa16. La struttura, tuttavia,
le d’Africa4 e poi comandante delle forze di terra nella non fu impiegata in occasione dei munera connessi ad
battaglia di Azio contro Antonio e Cleopatra5, console importanti avvenimenti, come il funerale di Agrippa17
ordinario con Augusto nel 26 a.C.6) si deve, com’è noto, (7 a.C.), o l’inaugurazione del tempio di Marte Ultore18
la paternità della costruzione del primo anfiteatro in (2 a.C.); in entrambe le circostanze venne favorita la scel-
muratura di Roma7, finanziato con le manubiae dopo il ta di un edificio pubblico di carattere politico: i Saepta
trionfo decretatogli nel 34 a.C., a seguito delle vittorie Iulia19. Il giovane Tiberio organizzò nell’anfiteatro dei
riportate in Africa8. L’area deputata ad accogliere l’edi- giochi gladiatori in onore del nonno Druso20; Caligola,
ficio è stata presumibilmente quella del Campo Marzio invece, disprezzava il monumento a causa delle ridotte
sud-occidentale9, come si evincerebbe dal celebre passo dimensioni dell’arena21, che venne adoperata per alcu-
di Strabone, che descrive una zona delimitata da templi, ni spettacoli di minore entità22. La costruzione, infine,
portici, boschi, tre teatri e un anfiteatro10. I lavori di co- andò distrutta nel devastante incendio del 64 d.C.23, e
struzione furono incoraggiati dallo stesso Ottaviano11, non venne più ricostruita24; gli studiosi, per questo mo-
e vennero portati a compimento tra il 30 e il 29 a.C.12. Il tivo, hanno ipotizzato che la parte interna della struttu-
complesso fu realizzato in solo privato e continuò ad es- ra fosse realizzata in legno25. L’arena, secondo Golvin,
sere gestito come una proprietà degli Statilii13; tale ipo- non costituirebbe un edificio importante nella pianifica-
tesi sembrerebbe essere avvalorata dal rinvenimento, zione urbana di età augustea26; Welch, al contrario, ritie-
all’interno del colombario di famiglia14, di alcune iscri- ne che il complesso, al momento della sua realizzazione,
zioni che menzionano un custos de amphitheatro, un ostia- rappresentasse un’opera dal notevole valore architetto-
rius ab amphitheatro e un vicarius de amphitheatro15. L’are- nico27. La studiosa ipotizza che l’anfiteatro fosse carat-
terizzato da una facciata costituita da arcate intervallate
1 Nagl 1929, 2199-2203 n. 34.
2 App. civ. 5.97-99, 104-109, 118-122; Oros. apol. 6.19-22. Cfr. Lana 16 Res Gestae 22.
1952, 88-89; Syme 2014, 224 n. 75, 258; Eck 2008, 798 [II 11]. 17 Cass. Dio 55.8.5.
3 CIL I² 651; IV 2437. 18 Cass. Dio 55.10.6-8; Vell. Pat. 2.100.2.
4 Cass. Dio 49.14.6. 19 Ville 1981, 103-105, nn. 59-60; Golvin 1988, 53; Viscogliosi 1993,
5 Vell. Pat. 2.85.2; Cass. Dio 50.13.5. Il generale venne nominato 36.
duovir onorario di Durazzo (ILS 2678) e presumibilmente primo go- 20 Suet. Tib. 7.2.
vernatore della Macedonia: Syme 1986, 274; 2014, 335, 345 n. 41. 21 Cass. Dio 59.10.5. Cfr. Golvin 1988, 53; Viscogliosi 1993, 36-37.
6 Suet. Nero 35.1; Cass. Dio 53.23.1; CIL I² 28, 58; Eck 2008, 798 [II 11]. 22 Suet. Cal. 18.1. Cfr. Golvin 1988, 53; Viscogliosi 1993, 36-37.
7 Il complesso architettonico venne terminato nell’anno corri- Probabilmente l’edificio, all’epoca di Caligola, doveva apparire assai
spondente al quarto consolato di Ottaviano: Cass. Dio 51.23.1; Tac. piccolo e con uno stile architettonico antiquato rispetto agli anfiteatri
Ann. 3.72. di epoca giulio-claudia, come quelli di Pola e Verona: Golvin 1988,
8 Cass. Dio 49.42.3; Suet. Nero 35.1; Fast. Triumph. Capitol. per il 171-173; 169-171; Welch 2007, 113.
34 a.C.: CIL I² 50, 77. Cfr. Nagl 1929, 2200 n. 34.; Eck 2008, 798 [II 11]. 23 Cass. Dio 62.18.2.
9 Castagnoli 1947, 91 ss. 24 Vari complessi monumentali (ad es. i Saepta Iulia e il Forum Ro-
10 Strab. 5.3.8. manum) vennero restaurati, mentre per quanto concerne l’anfiteatro
11 Il futuro princeps esortò i cittadini più eminenti ad imprezio- di Tauro non abbiamo altre notizie: Ville 1981, 384 n. 83; Golvin 1988,
sire la città mediante il restauro, l’abbellimento, o la costruzione di 53 n. 91. Alcuni studiosi ipotizzano che il monumento fu sostituito da
monumenti: Suet. Aug. 29.4-5; Tac. Ann. 3.72. Nerone con una struttura temporanea in legno (cfr. Palombi 1993, 36),
12 Statilio Tauro, durante il quarto consolato di Ottaviano, edi- ma l’edifico per spettacoli venne edificato nel 57 a.C. (7 anni prima
ficò l’arena a proprie spese e, per questo motivo, gli fu concesso dal della distruzione dell’anfiteatro di Tauro): Tac. Ann. 13.31. Cfr. Welch
popolo di eleggere annualmente un pretore: cfr. supra n. 7. 2007, 304 n. 30.
13 Mau 1902, 224-225. Lo studioso ipotizza che la famiglia degli 25 Golvin 1988, 52-53, 98-101; Welch 2007, 115-116. Tale ipotesi po-
Statilii fosse in possesso di un ludus, e che traesse guadagno dal forni- trebbe non convincere completamente, poiché anche l’Anfiteatro Fla-
re gladiatori per gli spettacoli. vio, pur essendo costruito interamente in muratura, venne distrutto
14 La ricchezza della gens è testimoniata dal columbarium di fami- da svariati incendi: Coarelli 2001, 44.
glia, dal quale provengono più di quattrocento iscrizioni appartenen- 26 Golvin 1988, 53; si veda anche Gros 1996, 320-323; Favro 1996,
ti a schiavi (CIL VI 6213-40 e 994 ss.): Caldelli, Ricci 1999, 59-68; Syme 164. Cfr. Welch 2007, 302-303 n. 18. Svetonio, infatti, riporta che Augu-
2014, 429 n. 54. sto avesse in programma di erigere un grande anfiteatro nel centro di
15 CIL VI 6226-6228. Cfr. Golvin 1988, 53 n. 97; Coarelli 2001, 44; Roma: Suet. Vesp. 9.1.
Welch 2007, 116. 27 Cfr. supra n. 11.
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Edificio per spettacoli o magazzini? Sulle strutture attribuite all’anfiteatro di Statilio Tauro nel Campo Marzio meridionale
di preservare i costumi tradizionali della società roma- Ubicazioni proposte per l’anfiteatro
na35, ma potrebbe esser stato suggerito anche da moti- di Statilio Tauro
vazioni di ordine politico: si temeva, invero, che gli an-
fiteatri (in quanto luoghi di assembramento della plebe) Nella storia degli studi sono state avanzate varie
potessero facilitare il verificarsi di torbidi urbani36. La ipotesi circa il posizionamento topografico dell’arena.
costruzione del primo edificio stabile, quindi, indiche- Piranesi riteneva che l’altura di Monte Citorio fosse
rebbe un aumento della pubblica sicurezza nell’urbe, a stata generata dall’accumulo delle rovine attribuibili
seguito di una ristabilita pace sociale, dopo decenni di all’anfiteatro di Statilio Tauro39 (fig. 2). L’architetto ba-
contrapposizione tra fazioni politiche avverse37. Per al- sava tale ipotesi sull’interpretazione di alcuni blocchi
tro la realizzazione di un anfiteatro in muratura avrebbe di marmo come i resti delle gradinate40, considerando
consentito di preservare la struttura da eventuali crolli, che l’andamento curvilineo della Curia Innocenziana
causati dalla presenza e dal movimento simultaneo di fosse determinato dai resti sottostanti, attribuibili alla
migliaia d’individui38. cavea dell’edificio. Tale ricostruzione sembrava trova-
In base a quanto riportano le fonti, l’ubicazione del re conferma nel rinvenimento del piano antico (su cui
monumento nel Campo Marzio meridionale parrebbe poggiava la colonna di Antonino Pio) e di altri presun-
naturalmente sicura, più incerta, tuttavia, sembrerebbe ti sedili41. La tesi del Piranesi, tuttavia, venne smentita
l’identificazione oggi corrente dei resti dell’edificio con (tra il 1908 e il 1909) in occasione della costruzione della
le ipotetiche strutture che si troverebbero sotto palaz- Camera dei Deputati, quando furono scoperti i resti di
zo Cenci. Il presente contributo, partendo dallo studio un’ara consecrationis42, la cui cornice architettonica43, di
analitico di mappe, stampe, disegni catastali e della do- forma parzialmente curvilinea, aveva fatto supporre la
cumentazione d’archivio, intende proporre una diversa presenza di gradinate44.
collocazione per tali avanzi di costruzione, che verreb-
bero posti presso gli attuali civici nn. 84-85 di via S. Bar-
tolomeo de’ Vaccinari, e sarebbero interpretati non più
come i ruderi dell’anfiteatro, ma bensì come un comples-
so di magazzini, disposti a poca distanza dal Tevere.
primo teatro stabile, realizzato alle pendici del Palatino dai censori
Marco Valerio Messalla e Caio Cassio Longino: Savarese 1996, LIII.
35 Tac. Ann. 14.20.2.
36 Il senato consulto, tuttavia, venne aggirato da Pompeo in oc-
presso l’anfiteatro di Pompei, nel 59 d.C., tra gli abitanti della città e i
coloni di Nocera, che causarono numerosi morti e feriti, e la successi- 39 Piranesi 1762, 15-16 n. b.
va interdizione, ad opera del senato di Roma, dei giochi gladiatori per 40 Nello scavo per la realizzazione delle fondamenta del palaz-
dieci anni: Tac. Ann. 14.17. Cfr. Bomgardner 2000, 50-53. zo della Curia Innocenziana vennero alla luce i resti di alcune strut-
38 Lo stesso Augusto, in occasione di uno spettacolo indetto per ture, scavando ad una profondità di 100 palmi: Piranesi 1784, t. I 10 n.
i nipoti, non riuscendo verbalmente a placare la folla impaurita per 74; Venuti 1803, t. II 104.
un possibile crollo dell’edificio, andò a sedersi dove le gradinate sem- 41 Tali resti furono scoperti nel 1705 durante i lavori di costru-
bravano collassare: Suet. Aug. 43. Il senato, a seguito del cedimento zione di una chiesa e di alcune case appartenenti ai Padri della Con-
di un anfiteatro in legno a Fidene (nel 27 d.C.), legiferò che nessun gregazione della Missione, scavando alla profondità di 80 palmi sotto
edificio potesse essere adoperato previo il collaudo e l’approvazione l’altura di Montecitorio: Piranesi 1784, t. I 10 n. 74; Venuti 1803, t. II 104.
delle fondazioni. Nell’incidente furono coinvolte circa 50.000 persone 42 Pasqui 1909, 429-430; Gatti 1910, 245; Mancini 1913, 14 s.
tra morti e feriti: Tac. Ann. 4.62-63; secondo Svetonio, invece, persero 43 Danti 1985, 424-426.
la vita più di 20.000 spettatori: Suet. Tib. 40. 44 Gatti 1979, 245 n. 21; Viscogliosi 1993, 37.
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ferito agli anfiteatri (fig. 3). La collinetta, inoltre, presen- 50 Lanciani (2007, tav. XXVIII) probabilmente ha collocato i setti
tava una circonferenza di m. 400, che portò a teorizzare murari descritti dal Piranesi nell’area che si credeva occupata dal tea-
tro di Balbo: Marchetti Longhi 1940, 237-242; Welch 2007, 306 n. 51.
la presenza, nel sottosuolo, di un edificio dalla forma 51 La corrispondenza di tali strutture con il teatro di Balbo è sta-
circolare45; tale localizzazione, tuttavia, non troverebbe ta negata dal Gatti (1960, 9; 1979, 237-313), che identificò i resti dell’e-
una corrispondenza con la testimonianza di Strabone, dificio con la Crypta in via delle Botteghe Oscure. Le murature rap-
presentate dal Piranesi furono allora ipoteticamente attribuite al lato
curvo del Circus Flaminius: Gatti 1960, 11; Marchetti Longhi 1970, 143
45 Lanciani 1985, 321-322. fig. 11. Una simile ricostruzione, tuttavia, è stata smentita dal rinveni-
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Fig. 9. Resti del teatro di Balbo secondo l’ubicazione proposta dal Piranesi (da
Piranesi 1762, tav. II, n. 14).
Fig. 8. Estratto topografico della pianta del Censo di Roma. Rione VII: Rego-
la. Scala metrica nel rapporto di 1: 500. In evidenza il perimetro dei presunti 57 ASVR, ArcDottrCrist, vol. 524, D IV, 6bis 27; cfr. Tucci 1996, 766
resti antichi inglobati nell’edificio (da A.S.C. Titolario Postunitario, Titolo n. 30.
54, 29749/1872). 58 Vedi supra nn. 52, 53.
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Fig. 11. Dettaglio della Nuova Pianta di Roma di G.B. Nolli: 1. Mola del Fig. 12. Estratto della pianta di Roma eseguita dagli ingegneri Gambarini e
Ghetto, o mola degli Ebrei; 2. Area dove sarà istallata la “sega de’ marmi”; Chiesa per Benedetto XIV. In evidenza la mola di Ghetto (da Segarra Lagunes
3. Portone del Ghetto; 4. Chiesa di S. Tommaso ai Cenci; 5. Palazzo Cenci. 2004, 281).
(da Nolli 1748).
provenienti dalla fogna della Giuditta68, che scorreva Più in generale andrà sottolineato come, nel corso
sotterranea di fronte al portone del Ghetto, consentendo del tempo, siano sorte maggiori incertezze rispetto al
il deflusso degli scarti di produzione delle concerie di- corretto posizionamento di alcuni resti, e rinvenimenti
rettamente nel Tevere (fig. 13). archeologici, nella Forma Urbis del Lanciani71.
La nuova collocazione proposta, infine, sarebbe com- In base alla nuova ipotesi di ubicazione dei muri il-
provata archeologicamente dal rinvenimento “esterno lustrati dall’architetto veneto (non più posizionati sotto
in strada” (presso il civico n. 85 di via S. Bartolomeo dei palazzo Cenci), si potrebbe ipotizzare che questi appar-
Vaccinari) di “un portale di peperino a bugne”, visibile tenessero ad un edificio commerciale, forse una serie di
ad una profondità di m. 3.40 – 469, che potrebbe coinci- horrea disposti in modo allineato e parallelo al corso del
dere con la facciata della struttura rappresentata nella fiume, dalla forma architettonica simile ai magazzini
ricostruzione prospettica del Piranesi (tav. XXVIII)70. A prospicienti la banchina del Portus Tiberinus, che pre-
tale riguardo è da notare come i lavori di costruzione sentavano una muratura in opus latericium, con pilastri
degli argini del Tevere avevano determinato, alla fine di travertino in facciata72. Tale ricostruzione troverebbe
del XIX secolo, l’innalzamento del piano stradale, e l’as- una corrispondenza nei numerosi complessi mercantili
segnazione di nuovi numeri civici che corrispondono distribuiti simmetricamente e rappresentati in prossi-
agli attuali. mità del Tevere nella lastra di via Anicia73 e nei fram-
menti 32 (g, h, i) della pianta marmorea severiana74. Se
accettassimo la proposta di localizzare il tempio di Ca-
del Governo (il cavalier Linotte) e Giacomo Palazzi, purché i lavori
store e Polluce presso la chiesa di S. Tommaso, allora, le
di realizzazione dell’officina non andassero “ad interferire il minimo
danno a verun, né a qualunque privata azione o ragione”: Summa- murature raffigurate dal Piranesi (da me posizionate tra
rium additionale, 8 luglio 1833, in ASR, Camerale II Tevere, busta 10, gli attuali civici 84-85 di via S. Bartolomeo de’ Vaccinari)
fasc. 70. Cfr. Narducci 1889, 33-34; Segarra Lagunes 2004, 247. andrebbero a coincidere con gli horrea (riprodotti nella
68 Narducci 1889, 24-34. Sembrerebbe che Lanciani (vedi di-
forma marmorea di via Anicia) appartenenti a Cornelia
dascalia della tav. XXI), e successivamente Castagnoli (1985, 210) ab-
biano confuso il percorso della fogna della Giuditta con il chiavicone
dell’Olmo, che sfociava nel Tevere a poca distanza più a est.
69 SBCAS, Faldone 92, inv. 19455: “Via di San Bartolomeo dei 71 Castagnoli 1983, 101; Attilia 2015, 373, 389.
Vaccinari n. 85 magazzino internamente nn. esterno in strada un por- 72 Pisani Sartorio, Colini, Buzzetti 1986, 157-197.
tale di peperino a bugne visibile m. 3.40 – 4. qui infiltra sotto il piano 73 Castagnoli 1985, 205-211; 1993, 123-130.
stradale. 17 Luglio 1937 XV. Il guardiano di servizio Silvagni Anto- 74 Studi recenti, tuttavia, ipotizzano che il frammento g andreb-
nio”. be rimosso dal gruppo 32, perché non sarebbe adiacente al pezzo h:
70 Vedi fig. 4. Tucci 2013, 92, n. 3; Filippi, Liverani 2015, 78; 2016, 108.
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e ai suoi soci75 (fig. 14). L’ubicazione dell’aedes, tuttavia, centro dell’isolato con i quattro “villini” edificati all’ini-
è assai controversa e numerose sono le ipotesi suggeri- zio del secolo scorso nell’area occupata dalle sinagoghe
te dagli studiosi: Tucci propone di collocare il tempio al ebraiche76 (fig. 15); Ciancio Rossetto, al contrario, iden-
75 Conticello de’ Spagnolis 1984, 21-24. Castagnoli (1993, 128) ipo- 76 Tucci 1993, 231-235; 1994, 127; 1996, 768-770; 2007, 411-425; 2013,
tizzava che il tempio dovesse trovarsi circa 20-30 m. più ad est. 91-127.
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tifica l’edificio con i resti emersi in piazza delle Cinque che ha ipotizzato di collocarlo in via Arenula, nell’area
Scole, trenta metri più ad ovest77. Quale che sia, fra que- parzialmente occupata dal Ministero della Giustizia.
ste, la proposta che si voglia accettare, l’intera area in L’edificio scenico, pur essendo stato distrutto dall’incen-
prossimità del Tevere sembrerebbe caratterizzata da un dio del 64 d.C., dovrebbe aver lasciato traccia delle pos-
contesto omogeneo, costituito da numerosi edifici com- senti fondazioni che, a detta dello studioso, potrebbero
merciali destinati alla conservazione dei beni, che con- essere identificate con la grande platea in calcestruzzo,
fluivano nel vicino porto fluviale, come si evincerebbe rinvenuta (alla profondità di 8 m.) nel settore nord-est
dal rinvenimento, nelle immediate vicinanze, di alcuni del complesso ministeriale. La struttura (con uno spes-
resti archeologici attribuibili a magazzini78. In base a sore di oltre 8 m.) presentava un orientamento parallelo
tale ricostruzione il Monte dei Cenci, secondo un’ipo- alla riva del Tevere ed era delimitata, verso l’esterno, da
tesi avanzata da Tucci, si sarebbe formato sopra i resti un muro a pietrame con nucleo in cementizio (spesso m.
di alcuni horrea, o sui loro scarichi, allo stesso modo del 1.50)81, che poggiava probabilmente ad una palificata di
“monte dei cocci”a Testaccio79. rinforzo82 (fig. 16). Tale sistema fondazionale potrebbe
Alla luce di quanto precedentemente argomenta-
to sembrerebbe necessario posizionare l’anfiteatro di il 1916-1917, e successivamente nel 1929) sono pressoché inediti; Buz-
Statilio Tauro non più sotto palazzo Cenci, ma altrove: zetti era in procinto di pubblicarli quando è sopraggiunta la morte,
una nuova proposta di ubicazione, assai suggestiva ma ma ha realizzato una pianta in base ai disegni eseguiti da E. Gatti:
Buzzetti 2010, 80 fig. 1.
difficilmente verificabile, è stata avanzata da Buzzetti80, 81 ACS, Arch. Gatti, Tacc. 1225.
82 Nel corso dello scavo è stato rinvenuto (alla profondità di circa
77 Ciancio Rossetto 1994-95, 200; 1996, 274-277; Ciancio Rossetto, 10.50 m. dal piano stradale) un palo, forse di quercia, che presentava
Vitti 2001, 575-586; Vitti 2011, 109-134. una sezione di m. 0.22 x 0.12: Buzzetti 2005-2006, 31. Fondazioni “in-
78 Tucci (1996, 747-770) ha ipotizzato di riconoscere l’entrata di dirette” su palizzate di consolidamento furono largamente impiegate
un magazzino romano sotto la chiesa di S. Tommaso ai Cenci; Ciancio nei terreni alluvionali del Campo Marzio, come testimoniato dal rin-
Rossetto (1994-1995, 200) attribuisce alcuni muri in laterizio, rinvenuti venimento di numerosi pali di rovere nelle sottofondazioni del coevo
in piazza delle Cinque Scole, a strutture commerciali. teatro di Marcello. Gli impalcati lignei consentivano di consolidare i
79 Tucci 1996, 766. terreni poco solidi in prossimità del fiume, garantendo una maggiore
80 Gli scavi presso il Ministero di Grazia e Giustizia (condotti tra stabilità e impedendo il dissesto degli edifici, causato dal cedimento
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Edificio per spettacoli o magazzini? Sulle strutture attribuite all’anfiteatro di Statilio Tauro nel Campo Marzio meridionale
indicare la presenza di un edificio dalla notevole mole Fig. 17. Fondazioni e sezione ricostruttiva del Colosseo (da Mocchegiani
e complessità architettonica, e troverebbe un confron- 1977, 12).
lo, Lombardi, Marra 2002, 161-167. 88 L’Ufficio Scavi di Roma ha ipotizzato la presenza di magazzi-
85 Bozzano, Funiciello, Marra, Rovelli, Valentini 1995, 417-436; ni in base al ritrovamento di numerosi ambienti paralleli con ingressi
Funiciello, Heiken, De Rita, Parotto 2006, 145-148. molto ampi e pavimenti in terra battuta. Tale supposizione sembrava
86 Il sistema fondazionale venne realizzato mediante la gettata essere comprovata dal rinvenimento di pilastri in laterizio dotati di
di strati orizzontali di calcestruzzo (composto prevalentemente da mensole in travertino, e dalla scoperta di guide basolate, non attribu-
malta pozzolanica e scapoli di leucite) all’interno di una trincea a for- ibili ad una pavimentazione stradale: Parisi 1931, 29-31.
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rea Vespasiani, edificati da Domiziano nel corso di una que, di ricostruire la presunta posizione della conceria
nuova pianificazione urbanistica, in seguito all’incendio di pelli, che ospitava i resti delle strutture attribuite da
dell’80 d.C.89. alcuni studiosi, prima, al teatro di Balbo, e in seguito
Per concludere, lo studio comparato delle fonti d’ar-
chivio e della cartografia storica90 mi ha consentito, dun-
mae: un sistema informativo geografico nato dalla collaborazione fra
il Dipartimento di Studi Urbani dell’Università Roma Tre, la Sovrin-
89 Quilici 1986-1987, 190-191 n. 27; Attilia 2015, 383. tendenza Capitolina ai Beni Culturali, e l’Archivio di Stato di Roma.
90 La consultazione della Pianta di Roma del Nolli, e del Catasto Chi scrive ha collaborato al progetto digitalizzando i brogliardi cata-
Urbano Pio-Gregoriano mi è stata facilitata dal WebGIS Descriptio Ro- stali: s.v. http://dipsuwebgis.uniroma3.it/site/ws/
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Edificio per spettacoli o magazzini? Sulle strutture attribuite all’anfiteatro di Statilio Tauro nel Campo Marzio meridionale
all’anfiteatro di Statilio Tauro. Quest’ultima identifica- Ciancio Rossetto, Vitti 2001 = P. Ciancio Rossetto, M. Vitti,
zione, tuttavia, sembrerebbe essere smentita dalla nuo- Le pavimentazioni marmoree del tempio dei Castori in circo
Flaminio, in A. Paribeni (ed.), Atti del VII Colloquio dell’As-
va collocazione topografica (non più coincidente con
sociazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico,
palazzo Cenci) e dalle caratteristiche strutturali dei re- Ravenna 2001, 575-586.
sti, che potrebbero essere meglio interpretati come gli
Coarelli 1997 = F. Coarelli, Il Campo Marzio: dalle origini alla fine
avanzi di una serie di horrea disposti a poca distanza della Repubblica, Roma 1997.
dal Tevere. Tale proposta porterebbe a teorizzare una Coarelli 2001a = F. Coarelli, Sangue e arena, Milano 2001.
diversa ubicazione per l’anfiteatro di Statilio Tauro, an-
Coarelli 2001b = F. Coarelli, Roma, Roma 2001.
che se l’ipotesi suggerita da Buzzetti (che lo posiziona in
Coarelli 2009 = F. Coarelli, Gli spazi della vita sociale, in E. Lo
via Arenula, presso l’attuale Ministero della Giustizia) si
Cascio (ed.), Roma imperiale: una metropoli antica, Roma
basa principalmente su alcune presunte affinità costrut- 2009, 221-247.
tive, tra le fondazioni rinvenute e quelle del Colosseo. Conticello de’ Spagnolis 1984 = M. Conticello de Spagnolis, Il
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Edificio per spettacoli o magazzini? Sulle strutture attribuite all’anfiteatro di Statilio Tauro nel Campo Marzio meridionale
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