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Senso teologico della liturgia o/e teologia liturgica – 24 opp.

Una visione teologica della liturgia

Raccordo tra finalità pastorale del concilio e tema della liturgia, intesa come un momento
qualificante la vita della chiesa – 36

Chiara volontà di avviare una riforma generale della liturgia … si ha la consapevolezza che il
concilio delineerà un quadro di riferimento rinnovato e globale per la vita della Chiesa… un
elemento importante (o quello di sintesi)…. – 37

La visione teologica e il rito-celebrazione sono reciprocamente innestati---- 38


La riforma della liturgia è strettamente legata e in buona parte coincide con la riforma della Chiesa
– 49 (SC 1)

La visione teologica riconosca fin dal suo inizio il valore originario della liturgia e la forma
celebrativa sia capace di promuovere una determinata esperienza ecclesiale della fede 38

(NDM- SE EPISCOPATO È PIENEZZA DELL’ORDINE, CHE PRESIEDE ALLA CELEBRAZIONE, AL GOVERNO


E ALL’ANNUNCIO (TRIA MUNERA) A CUI PARTECIPA TUTTO IL POPOLO DI DIO ALLA CUI
TESTIMONIANZA SONO CHIAMATI PRESBITERI E TUTTI I BATTEZZATI, LA FORMAZIONE DOVREBBE
OCCUPARSI PIÙ DEI VESCOVI. OGGI SI INVESTE SULLA FORMAZIONE DEI PRETI E IN MINIMA PARTE SU
QUELLA DEI VESCOVI, NON PERCHÉ’ MANCHINO INIZIATIVE E NON SI VOGLIA RICONOSCERE LA
PRASSI PASTORALE PRESBITERALE COME INIZIATIVA E PROBATORIO PER QUELLA EPISCOPALE, MA
L’ESIGENZA INTRINSECA ALLA SACRAMENTALITÀ DELLA CHIESA, DELL’EPISCOPATO E … CHIEDE DI
ASSUMERE LA FORMAZIONE DEI VESCOVO CHE A CASCATA COINVOLGERANNO I PRETI E IL POPOLO
DI DIO.)

La liturgia è il luogo in cui l’opera della salvezza, annunciata dalla Chiesa, si realizza tramite l’agire
liturgico della Chiesa stessa… l’opera della salvezza continua a essere tale nell’opera liturgica…
unisce i fedeli al mistero pasquale di Cristo e li rende partecipi della sua stessa vita – 39
Perciò deve dettare una luce nuova sulla comprensione della rivelazione e della fede, oltre i termini
dottrinali (sacramentalità della fede e rivelazione cfr. ) – 40

La deriva ritualistica deve essere superata … azione liturgica come mediazione simbolica originaria
della fede – 40

Viene superata infatti una visione clericale che vedeva solo nei ministri ordinati la piena titolarità
dell’esercizio del culto come preghiera della Chiesa … viene riportata in primo piano la realtà
dell’assemblea come soggetto integrale dell’azione liturgica – 41 – a partire dal battesimo diritto
dovere di ogni fedele a partecipare alla celebrazione (SC 14.30.31) nella ricchezza dei ministeri (28-
29)

SC 2: liturgia manifesta ed edifica la Chiesa e SC 41


SC 10: fons et culmen

Ecclesiologia eucaristica – 43

Actuosa partecipatio: partecipazione integrale – 45… che eviti intellettualismo, attivismo di


stampo-cerimoniale o etico e devozionalismo sentimentale – 46
La partecipazione attiva è dunque la parola-chiave di una ridefinizione dei rapporti tra liturgia,
Cristo e Chiesa, nella quale viene recuperata una ministerialità articola e ampia, che non si
identifica con la presidenza, anche se da essa non può mai prescindere - 50
Inoltre: la natura radicalmente comunitaria dell’unica azione rituale - 50

La riforma della vita ecclesiale è l’obiettivo ultimo del concilio sostenuto dalla riforma della liturgia
a partire dalla actuosa partecipatio… 47

Resistenza alla riforma liturgica = resistenza all’intero disegno conciliare – 57

La liturgia si riconosce come culmen ma non come fons – 61

Ricette su ciò che possiamo fare con la liturgia - -Ratzinger 62

SC come criterio unitario di tutta la produzione conciliare – 65

Grillo – pag. 70

Non è sufficiente cambiare testi, modificare competenze e ministeri… ars celebrandi


Visione d’insieme 71

Quale costituzione fa da criterio di unione? La visione d’insieme… la sinergia del vederle insieme

Supera l’idea clericale di liturgia perché è di tutta la Chiesa – 72 !!!

Non è la Chiesa a riformare la liturgia ma è la liturgia riformata a rinnovare la Chiesa 73

Tutti celebrano qualcuni esercita un ministero, uno presiede … riconoscere la comunità come
sogggetto e non solo la gerarchia – il sacerdote non è l’unico ministro del sacramento - 74

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