1. 1. Hatha Yoga per il fitness Dott. Roberto Tricoli 1
2. 2. CHE COS’E’ LO YOGA? 2Dott. Roberto Tricoli 3. 3. CHE COS’E’ LO YOGA? LO YOGA DEVE ESSERE CONOSCIUTO PER MEZZO DELLO YOGA; LO YOGA SI MANIFESTA ATTRAVERSO LO YOGA […] Mircea Eliade Lo Yoga - Immortalità e libertà ,1954 3Dott. Roberto Tricoli 4. 4. CHE COS’E’ LO YOGA? Yuj Legare insieme Tenere stretto Aggiogare Mettere sotto il giogo 4Dott. Roberto Tricoli 5. 5. CHE COS’E’ LO YOGA? Yuj = mettere sotto il giogo Lo sforzo dell’uomo, La sua autodisciplina, Con cui puo’ raggiungere la Concentrazione dello spirito, Prima ancora di chiedere L’aiuto della divinita’ Mircea Eliade Lo Yoga - Immortalità e libertà ,1954 5Dott. Roberto Tricoli 6. 6. CHE COS’E’ LO YOGA? Un po’ di storia: Agli inizi del 1900 vengono rinvenute le rovine di due città: Harappa e Mohenjo Daro fiorenti tra la metà del III millennio a. C. e la metà del II millennio a. C. di queste rovine facevano parte anche dei sigilli raffiguranti divinità in posizioni “Yogiche” 6Dott. Roberto Tricoli 7. 7. CHE COS’E’ LO YOGA? PATANJALI Vissuto tra il V e il II secolo a.c., la leggenda narra che fosse un’anima incarnata di propria volontà che assunse sembianze umane e, dopo aver sperimentato le sofferenze e le gioie della vita terrena, insegnò a trascenderle. 7Dott. Roberto Tricoli 8. 8. CHE COS’E’ LO YOGA? PATANJALI È l’autore degli Yoga-sutra, la prima opera sistematica e organica sullo Yoga. 8Dott. Roberto Tricoli 9. 9. CHE COS’E’ LO YOGA? PATANJALI II – 26, 27 “Se il pensiero, la parola e l’azione si snodano nel flusso dell’autentica conoscenza, l’ignoranza, sorgente di tutte le sofferenze, viene annientata. Attraverso questo flusso ininterrotto di consapevolezza si raggiunge la conoscenza perfetta che ha sette stadi.” 9Dott. Roberto Tricoli 10.10. CHE COS’E’ LO YOGA? PATANJALI II –28, 29 “ Per effetto della pratica diligente dei vari aspetti dello Yoga, le impurità vengono dissolte e i lumi della conoscenza risplendono in gloria. Gli otto elementi che compongono lo Yoga sono: YAMA, NIYAMA, ASANA, PRANAYAMA, PRATYARA, DHARANA, DHYANA, SAMADHI” 10Dott. Roberto Tricoli 11.11. CHE COS’E’ LO YOGA? SAMADHI DHYANA SAMYAMA DHARANA PRATYARA PRANAYAMA ASANA NIYAMA YAMA 11Dott. Roberto Tricoli 12.12. CHE COS’E’ LO YOGA? YAMA I cinque pilastri relativi a ciò che si deve evitare 1. NON VIOLENZA 2. SINCERITA’ 3. ONESTA’ 4. CONTINENZA 5. ASSENZA DEL DESIDERIO DI POSSESSO AL DI LA’ DEI PROPRI BISOGNI Patanjali, II - 30 12Dott. Roberto Tricoli 13.13. CHE COS’E’ LO YOGA? NIYAMA I precetti da osservare • PUREZZA • APPAGAMENTO • SPIRITO RELIGIOSO • RICERCA DI SÉ • ABBANDONO AL SÉ SUPREMO Patanjali, II - 32 13Dott. Roberto Tricoli 14.14. CHE COS’E’ LO YOGA? YAMA NIYAMA CONOSCENZA Attaccamento Rabbia Conoscenza illusione superficiale VIOLENZA DOLORE E IGNORANZA SENZA FINE Patanjali, II - 34 14Dott. Roberto Tricoli 15.15. CHE COS’E’ LO YOGA? YAMA NIYAMA CONOSCENZA “L’AUTODISCIPLINA BRUCIA E DISPERDE TUTTE LE IMPURITA’, RENDE VIGILI IL CORPO, LA MENTE E I SENSI […]” Patanjali, II - 43 ASANA (LA POSTURA) SIGNIFICA FERMEZZA DEL CORPO, SALDEZZA INTELLETTIVA E BUONA DISPOSIZIONE DI SPIRITO Patanjali, II - 46 15Dott. Roberto Tricoli 16.16. CHE COS’E’ LO YOGA? COME PRATICARE L’ASANA? ASANA Si acquisisce la perfezione in un’Asana quando cessa lo sforzo per realizzarla e si raggiunge l’essere infinito che è in noi. Da questo momento l’aspirante non e’ più turbato dai dualismi. Patanjali, II - 47, 48 16Dott. Roberto Tricoli 17.17. CHE COS’E’ LO YOGA? PRANAYAMA E’ LA REGOLAZIONE DEL FLUSSO DELL’ESPIRAZIONE E DELL’INSPIRAZIONE UNITO A PRATICHE DI RITENZIONE. Patanjali, II - 47 17Dott. Roberto Tricoli 18.18. CHE COS’E’ LO YOGA? COME RESPIRARE DURANTE L’ASANA? PRANAYAMA IL PRANAYAMA HA TRE MOVIMENTI: UNA PROLUNGATA E DELICATA INSPIRAZIONE, UN’ESALAZIONE E UNA RITENZIONE Patanjali, II - 48 18Dott. Roberto Tricoli 19.19. CHE COS’E’ LO YOGA? PRANA - YAMA I PILASTRI DEL PRANA 19Dott. Roberto Tricoli 20.20. CHE COS’E’ LO YOGA? SU COSA CONCENTRARSI DURANTE L’ASANA? PRATYARA “RITIRARE I SENSI, LA MENTE E L’ATTENZIONE DAGLI OGGETTI ESTERNI E RIVOLGERLI ALL’INTERNO DI SE STESSI” Patanjali, II - 54 20Dott. Roberto Tricoli 21.21. CHE COS’E’ LO YOGA? SAMYAMA L’ARTE DELL’INTEGRAZIONE DHARANA, DHYANA, SAMADHI 21Dott. Roberto Tricoli 22.22. CHE COS’E’ LO YOGA? DHARANA CONCENTRAZIONE SI OTTIENE LA CONCENTRAZIONE QUANDO L’ATTENZIONE VIENE PORTATA INDIVISA SU UN SOLO PUNTO Patanjali, III - 1 22Dott. Roberto Tricoli 23.23. CHE COS’E’ LO YOGA? DHARANA CONCENTRAZIONE L’ASANA E’ UNA EKAGRATA (concentrazione in un solo punto) M. Eliade “Tecniche dello Yoga”, ed. Bollati Boringhieri 23Dott. Roberto Tricoli 24.24. CHE COS’E’ LO YOGA? DHYANA MEDITAZIONE LA MEDITAZIONE E’ UN FLUSSO ININTERROTTO DI ATTENZIONE SU UN SOLO PUNTO Patanjali, III - 2 24Dott. Roberto Tricoli 25.25. CHE COS’E’ LO YOGA? SAMADHI QUANDO L’OGGETTO DEL FLUSSO CONTINUO DI ATTENZIONE SI FONDE CON IL MEDITATORE, LA COSCIENZA DI QUEST’ULTIMO SI DISSOLVE. QUESTO E’ IL SAMADHI Patanjali, III - 3 25Dott. Roberto Tricoli 26.26. CHE COS’E’ LO HATHA YOGA 26Dott. Roberto Tricoli 27.27. CHE COS’E’ LO HATHA YOGA Lo Hatha Yoga prende in esame le posizioni del corpo (Asana) e le tecniche respiratorie (Pranayama) per preparare alle pratiche Yoga più elevate, quali dharana, dhyana e samadhi. Le tecniche dello Hatha Yoga: Asana, Pranayama, Bandha, Kriya, Mudra. M. M. Gore “Anatomia e fiosiologia delle tecniche Yoga”, ed. Magnanelli Lo Hatha Yoga può essere considerato una sintesi di Yoga e Tantra. Vivifica la concezione arcaica del corpo umano che può essere divinizzato. Il corpo umano può diventare divino e la preghiera avviene nella carne stessa. M. Eliade “Tecniche dello Yoga”, ed. Bollati Boringhieri 27Dott. Roberto Tricoli 28.28. CHE COS’E’ LO HATHA YOGA? Hatha Yoga I sentieri Raja Yoga dello Yoga Karma Yoga Bhakti Yoga 28Dott. Roberto Tricoli 29.29. CHE COS’E’ LO HATHA YOGA?I sentieri dello Yoga Bhakti Yoga «Yoga della devozione»Il bhakta yogin crede in qualcosa più grande diLui che ha un potere creativo sullUniverso ed èAmore Assoluto. Spesso Gli dà un nome o una forma: Dio, Allah, dea Kali, Shiva.Dedica molto tempo alle preghiere, nei luoghi diculto, nel cantare le lodi alla sua Divinità diriferimento 29Dott. Roberto Tricoli 30.30. CHE COS’E’ LO HATHA YOGA?I sentieri dello Yoga Bhakti Yoga «Yoga della devozione»Devozione sincera che viene dal cuore, non haorigine nel timore di punizioni divine o neldesiderio di avere in cambio qualcosa.Il bhakta yogin ama e basta. 30Dott. Roberto Tricoli 31.31. CHE COS’E’ LO HATHA YOGA?I sentieri dello Yoga Bhakti Yoga «Yoga della devozione» Esistono diverse forme di devozione, che il praticante sceglie in base alla sua indole: cantare il Divino (kirtanam), dedicarsi al silenzio ed allascolto (svaranam), ricordarLo (smaranam) dedicarsi agli altri (pada sevanam). ricordarlo ripetendone il Suo nome (japa: recitazione dei mantra), vivere la comunità dei devoti (sakyam), dedicarsi ai riti e cerimonie (arcanam), servire tutti con umiltà (dasyam) dedicarsi alla preghiera (vandanam), sottomissione (atma-nivedanam). 31Dott. Roberto Tricoli 32.32. CHE COS’E’ LO HATHA YOGA?I sentieri dello Yoga Bhakti Yoga «Yoga della devozione»Come ogni altra azione, anche la praticadelle âsana può essere bhakti.Se si pratica con il cuore aperto, pieno di devozione, abnegazione eumiltà, lamore entra nella pratica, labbandono del cuore entra nel corpo equesti cede molto più in fretta. Il vigore del corpo che man mano siacquisisce con le asana non alimenta lorgoglio, ma linfinito spazio allinternodel cuore. Si apre la porta allempatia ed alla compassione. 32Dott. Roberto Tricoli 33.33. CHE COS’E’ LO HATHA YOGA? Karma YogaI sentieri dello Yoga Yoga dellAzione radice sanscrita «kr» che significa «agire», «compiere» Si tratta del sentiero che utilizza «lagire» come strumento per raggiungere lobiettivo finale dellauto-realizzazione. Mira al conseguimento del moksha (liberazione dal ciclo delle rinascite) tramite uno yoga empirico, pratico, applicabile nella vita di tutti i giorni ed alle azioni quotidiane. 33Dott. Roberto Tricoli 34.34. CHE COS’E’ LO HATHA YOGA?I sentieri dello Yoga Karma Yoga Yoga dellAzione Sono quattro le caratteristiche principali che deve avere lazione nel Karma Yoga:Lattitudine allazione deve essere pura e distaccataIl karma yogin deve compiere lazione senza avere lidea di essernelarteficeLazione deve essere disinteressata «Fai il tuo meglio e lascia andare»Lazione deve essere compiuta in uno stato di totale presenza econsapevolezza, sviluppando lo stato didhâranâ (concentrazione) 34Dott. Roberto Tricoli 35.35. CHE COS’E’ L’HATHA YOGA?I sentieri dello Yoga Raja Yoga sanscrito Raja - re la Via Regale Ashtanga Yoga Il Raja Yoga è il “percorso regale” che porta allunione con dio tramite la padronanza di sé ed il controllo della mente. 35Dott. Roberto Tricoli 36.36. CHE COS’E’ LO HATHA YOGA?I sentieri dello Yoga Raja Yoga Insegna la padronanza dei sensi e delle fluttuazioni e onde di pensieri che costituiscono lattività della mente e come sviluppare la concentrazione (dharana) e comunicare con dio. 36Dott. Roberto Tricoli 37.37. CHE COS’E’ LO HATHA YOGA? Il sentiero dell’ Hatha Yoga :1. Shat-Karma: kriya = purificazioni2. Asana: il corpo fisico assume un atteggiamento che corrisponde ad un atteggiamanto mentale3. Pratyahara4. Mudra: rivitalizzazione e stimolazione dei plessi nervosi, ghiandole endocrine e organi interni.5. Pranayama6. Dhyana = meditazione7. Samadhi = stato di consapevolezza insito in tutti, ma che se non riscoperto rimane celato dai dualismi (mio, io) Gheranda Samhita, I . 37Dott. Roberto Tricoli 38.38. HATHA YOGA E FITNESS PERCHE’? 38Dott. Roberto Tricoli 39.39. HATHA YOGA E FITNESS: PERCHE’? FITNESS: benessere psicofisico dell’individuo. Attività motoria è uno dei primi step per la prevenzione di numerose patologie gravemente invalidanti quando non fatali. (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) 39Dott. Roberto Tricoli 40.40. HATHA YOGA E FITNESS: PERCHE’? CARATTERISTICHE RACCOMANDABILI PER L’ATTIVITÀ FISICA UTILE PER PREVENZIONE E CURA DI PATOLOGIE: -percezione di pochi impedimenti alla pratica - piacevolezza -intensità moderata (Sallis, Hovell, Hofstetter, Faucher, Elder, Blanchard, Caspersen, Powell, Christenson, 198 9; Pollock, 1988) 40Dott. Roberto Tricoli 41.41. HATHA YOGA E FITNESS: PERCHE’? HATHA YOGA • richiede, per essere praticato, poco spazio • nessuno o pochi attrezzi specifici (gli attrezzi sono richiesto solo da alcuni stili di pratica dell’Hatha Yoga, quali ad esempio l’Iyengar Yoga) • non ha effetti collaterali o rischi di infortuni • particolare attenzione al rilassamento, alla consapevolezza corporea e alla meditazione, fornisce un’esperienza di esercizi qualitativamente differenti che vengono percepiti come profondamente piacevoli 41Dott. Roberto Tricoli 42.42. HATHA YOGA E FITNESS: PERCHE’? American Heart Association (AHA) American College of Sports Medicine (ACSM) Per promuovere e mantenere la salute tra le persone comprese tra i 18 e i 65 anni raccomandabili: attività aerobiche di moderata intensità per un minimo di 30 minuti, 5 giorni a settimana oppure esercizi ad alta intensità per 20 minuti, 3 giorni a settimana. 42Dott. Roberto Tricoli 43.43. HATHA YOGA E FITNESS: PERCHE’? American College of Sports Medicine (ACSM) percentuale di frequenza cardiaca massima compresa tra il 55%-90% 3-5 giorni a settimana per una durata di 20-60 minuti. 43Dott. Roberto Tricoli 44.44. HATHA YOGA E FITNESS: PERCHE’? I valori minimi che definiscono l’attività di moderata intensità : 3.0 METs 55% di frequenza cardiaca massima per (%MHR) individui sedentari 65% (%MHR) per individui con una condotta non sedentaria 44Dott. Roberto Tricoli 45.45. HATHA YOGA E FITNESS: PERCHE’? Clay, Lloyd, Walker, Sharp, Pankey (2005) Hatha Yoga Riposo Su Sedia Camminata (5,6Km/H) Vo(2) 0,45 l/min 114% in più 54% in meno %Vo(2)R 14,5 % 4,294% in più 68 % in meno MET 2,17 MET 111% in più 53 % in meno spesa 2,23 Kcal/min 108% in più 53 % in meno energetica HR 105,29 b/min 24% in più 21 % in meno %MHR 56,89 % 24% in più 21 % in meno 45Dott. Roberto Tricoli 46.46. HATHA YOGA E FITNESS: PERCHE’? Mody (2011) si è occupato di misurare la risposta cardiorespiratoria e metabolica di una seduta di Hatha Yoga composta da quattro ripetizioni del Saluto al Sole. Ripetizione %MHR V(O2) SPESA ENERGETICA 1° 26 ml/kg/min 230 kcal 2° 80% 26 ml/kg/min 230 kcal 3° 84% 26 ml/kg/min 230 kcal 4° 90% 26 ml/kg/min 230 kcal 46Dott. Roberto Tricoli 47.47. HATHA YOGA E FITNESS: PERCHE’? Mody (2011) Ripetizione %MHR V(O2) SPESA ENERGETICA 1° 26 ml/kg/min 230 kcal 2° 80% 26 ml/kg/min 230 kcal 3° 84% 26 ml/kg/min 230 kcal 4° 90% 26 ml/kg/min 230 kcal La pratica regolare del saluto al sole può mantenere e addirittura incrementare la salute cardiorespiratoria e la gestione del peso corporeo 47Dott. Roberto Tricoli 48.48. HATHA YOGA E FITNESS: PERCHE’? Uday, Anjana, Omveer (2011), hanno selezionato un protocollo di Asana e per ognuna hanno fornito i valori: •EQCO2: equivalente ventilatorio per il biossido di carbonio •RQ •MET•V˙ O2 (lmin−1): volume di ossigeno inspirato; •Spesa energetica (kcal)•V˙ CO2 (l min−1): volume di anidride carbonica • %V˙ O2max: percentuale capacità massima diespirata; immissione di ossigeno.• VE (lmin−1): ventilazione;• Fr (breaths/min): frequenza di respirazione;• VT (l/breath): TIDAL VOLUME quantità dariache viene mobilizzata con ciascun atto respiratorio non forzato(300-500 ml)• EQO2: equivalente ventilatorio per l’ossigeno 48Dott. Roberto Tricoli 49.49. HATHA YOGA E FITNESS: PERCHE’? VALORI MEDI •V˙ O2 (lmin−1): volume di ossigeno inspirato; tra 0,626 e 0.533 lmin−1. •V˙ CO2 (l min−1): volume di anidride carbonica espirata; • VE (lmin−1): ventilazione; tra 0,57 e 0,68 l/respiro •Fr (breaths/min): frequenza di respirazione; Tra 27 e 24 respiri/minuto •VT (l/breath): TIDAL VOLUME Uday, Anjana, Omveer (2011), 49Dott. Roberto Tricoli 50.50. HATHA YOGA E FITNESS: PERCHE’? VALORI MEDI •EQCO2: equivalente ventilatorio per il biossido di carbonio Come negli esercizi dinamici tradizionali con un graduale aumento di intensità EQCO2 rimane tra 26 e 30. •RQ quoziente massimo respiratorio 0,94 e non ha mai superato il valore 1,0. •MET 1-3 MET •Spesa energetica (kcal) 2.29 kcal min-1 %V˙ O2max: percentuale della capacità massima di tra 9,9% e 26,5% eccetto per immissione di O2 Savasana Uday, Anjana, Omveer (2011), 50Dott. Roberto Tricoli 51.51. HATHA YOGA E FITNESS: PERCHE’?Uday, Anjana, Omveer (2011)Asana che coinvolgono una maggiore attivazione muscolare (ad esempio entrambe legambe) si riscontra un VO2 maggiore rispetto a quelle posizioni che coinvolgonopattern muscolari di minore estensione (ad esempio coinvolgendo solo una gamba).Come accade negli esercizi convenzionali, il VCO2 è risultato più basso rispetto alcorrispondente VO2.Il valore di spesa energetica maggiore rilevato è stato di 3,02 kcalmin−1. kcalmin−1 Asanas 2.29 Pranayama 1.91 Meditation 1.37 51Dott. Roberto Tricoli 52.52. HATHA YOGA E FITNESS: PERCHE’? Uday, Anjana, Omveer (2011) In general, the values of energy expenditure and intensity of exercise indicate that in yoga, exercise stimulus may not be that high to improve physical performance. Still, our previous studies and also of others have indicated the improvement of physical and mental performance by its practice. Therefore, hatha yoga practice may be a more energy-efficient way to accrue the meaningful physiological benefits for the general public as well as for people who are not able to undergo high intensity exercises as in diseased individuals. It may be performed by selecting appropriate yoga postures/practices with due consideration on intensity of exercise and duration of practice based on the physical fitness of the individual. 52Dott. Roberto Tricoli 53.53. SISTEMI DI RIFERIMENTO OCCIDENTALI E YOGA 53Dott. Roberto Tricoli 54.54. • ANATOMIA • FISIOLOGIA • BIOMECCANICA DEL LAVORO MUSCOLARE 54Dott. Roberto Tricoli 55.55. ASSI DI RIFERIMENTO ASSE LONGITUDINALE è una linea che partendo dal capo, si estende perpendicolarmente al terreno fino ai talloni. Passa per la centralità del corpo e attraverso essa è possibile individuare laASSE TRASVERSALE parte alta da quella bassa.Si estende dall’acromion dellaspalla destra all’acromiondella spalla sinistraparallelamente al terreno. ASSE SAGITTALEAttraverso essa è possibiledeterminare la parte destra da Rappresentata dalla linea chequella sinistra. parallelamente al terreno si estende dal processo xifoideo dello sterno anteriormente fino alla vertebra dorsale corrispondente posteriormente. L’asse sagittale delimita la parte anteriore del corpo e la parte posteriore del corpo.Dott. Roberto Tricoli 56.56. PIANO SAGITTALE PIANO FRONTALE PIANO TRASVERSODott. Roberto Tricoli 57.57. LE POSIZIONI DEL CORPO• Stazione eretta• Decubito supino (“a pancia in su”)• Decubito prono (“a pancia in giù”)• Decubito laterale• QuadrupediaDott. Roberto Tricoli 58.58. SISTEMI DI RIFERIMENTO OCCIDENTALI E ORIENTALI ANATOMIA ESSENZIALE 58Dott. Roberto Tricoli 59.59. • Delimita gli spazi• Protegge gli organi vitali• Riccamente vascolarizzato (richiesta dienergia metabolica)• Composto da ossa (deposito di saliminerali), articolazioni e muscoli 59 Dott. Roberto Tricoli 60.60. epifisi sostanza spugnosa periostio Rivestite da periostio e con un canale midollare all’interno diafisi epifisi 60Dott. Roberto Tricoli 61.61. LE VERTEBRE E LA COLONNA VERTEBRALE LE VERTEBRE• Sono ossa corte disposte una sulle altre a formare la colonna vertebrale• Sono di numero variabile da 32 a 34• Sono distinte in: • 7 vertebre cervicali • 12 vertebre toraciche (o dorsali) • 5 vertebre lombari • 5 vertebre sacrali • 3-5 vertebre coccigeePossono essere distinte in:• vertebre libere• vertebre fuse 61 Dott. Roberto Tricoli 62.62. LE VERTEBRE E LA COLONNA VERTEBRALELe vertebre cervicali• Sono di dimensione più piccola rispetto alle altre vertebre della colonna vertebrale• Presentano un corpo grossomodo di forma quadrangolare ed un foro vertebrale di forma triangolare• Il numero delle vertebre cervicali è di 7 ma non tutte hanno le stessa forma• Differiscono la I, la II e la VII che hanno forma e dimensione diversa • La I vertebra cervicale è chiamata atlante • La II vertebra cervicale, chiamata epistrofeo • la VII vertebra presenta un’apofisi spinosa molto allungata e sporgente. Essa è chiamata vertebra prominente 62 Dott. Roberto Tricoli 63.63. Le vertebre cervicali ATLANTE EPISTROFEODott. Roberto Tricoli 64.64. LE VERTEBRE E LA COLONNA VERTEBRALE Le vertebre toraciche• Corpo molto largo e molto spesso• Presentano un canale midollare cilindrico• I processi spinosi sono lunghi e rivolti verso il basso• Le vertebre toraciche sono tutte tastabili al tatto nella parte medio-alta del dorso 64 Dott. Roberto Tricoli 65.65. LE VERTEBRE E LA COLONNA VERTEBRALE Le vertebre lombariPresentano:• un corpo molto voluminoso a causa del carico che in questa parte della colonna risulta essere più gravoso• un canale vertebrale di forma triangolare• un processo spinoso quadrangolare diretto orizzontalmente in dietro 65 Dott. Roberto Tricoli 66.66. LE VERTEBRE E Osso sacro LA COLONNA VERTEBRALE Coccige Osso sacro• Formato dalla fusione delle 5 vertebre sacrali• Le vertebre vanno diminuendo di grandezza dall’altro verso il basso Coccige• Formato dalla fusione delle vertebre coccigee• Sono vertebre molto rudimentali e di forma e dimensione molto piccola rispetto a tutte le altre 66 Dott. Roberto Tricoli 67.67. LE VERTEBRE E LA COLONNA VERTEBRALEConsiderando la colonna vertebrale sul piano sagittale, essa presenta 4 curve, due concave e due convesse• curva a concavità posteriore chiamata lordosi cervicale.• curva a concavità anteriore chiamata cifosi dorsale o toracica.• curva a concavità posteriore sul piano sagittale chiamata lordosi lombare.• L’osso sacro e il coccige sono disposti fra di loro a formare una curva a concavità anteriore chiamata cifosi sacro-coccigea. 67 Dott. Roberto Tricoli 68.68. LA COLONNA VERTEBRALE E SUSUMNA 68Dott. Roberto Tricoli 69.69. PRANA E APANA L’impossibilità da parte di una cellula di trarre nutrimento o di eliminare scorie ne determina la morte o per mancanza di nutrimento o per tossicità PRANA IL NUTRIMENTO DI UN ESSERE VIVENTEAPANA TUTTO CIO’ CHE VIENE ELIMINATO DA UN ESSERE VIVENTE E L’AZIONE STESSA DI ELIMINAZIONE 69 Dott. Roberto Tricoli 70.70. STHIRA E SUKHA Una buona funzionalita’ cellulare richiede condizioni che permettono al nutrimento di penetrare nella cellula e alle scorie di uscirne. La membrana dovra’ essere permeabile nella giusta misura, garantendo l’equilibrio tra pressione interna e pressione esternaSTHIRA FERMO, DURO, SOLIDO, COMPATTO, FORTESUKHA FACILE, PIACEVOLE, GENTILE, MITE. Uno spazio centrale che permette il buon funzionamento. 70 Dott. Roberto Tricoli 71.71. SUKHA Ogni essere vivente deve avere contenimento e permeabilità, rigidità e plasticità, persistenza e adattabilità, spazio e contorni.L’intera area dell’essere umano devetrovarsi in uno stato di SUKHA, spaziobuono, determinato da una relazione traprana e apana dove le vie di immissioneed eliminazione non devono presentareostruzioni 71 Dott. Roberto Tricoli 72.72. SUKHA E DUKHALINTERO SISTEMA YOGA POTREBBEESSERE VISTO COME IL TENTATIVODI AUMENTARE SUKHA, spazio buono,LASCIANDO CHE LE FORZE PRANAAGISCANO PIU’ LIBERAMENTE EDIMINUIRE DUKHA, LO SPAZIOSOFFERENTE Questa è la grande differenza con una certa medicina “tradizionale” che si basi su un modello in base al quale al corpo umano manca qualcosa di essenziale che deve essere introdotto dall’esterno. 72 Dott. Roberto Tricoli 73.73. I CHAKRAI Chakra si trovano incorrispondenza dei ganglinervosi del sistemanervoso simpatico,interessano la sfera emotiva, influenzano il respiro, ilbattito cardiaco, ilmetabolismo ed influisconosullattività ghiandolare delcorpo umano.Dott. Roberto Tricoli 73 74.74. I CHAKRAFig. 838 del Gray -Il sistema nervoso Chakra della coronasimpatico e le sue corteccia cerebraleconnessioni con i plessitoracici, addominali epelvici. Plesso carotideo Plesso faringeo Chakra 6 Chakra 5 Plesso polmonare e cardiaco Chakra 4 Plesso solare Chakra 3 Plesso sacrale Chakra 2 Plesso coccigeo Chakra 1 Dott. Roberto Tricoli 74 75.75. I CHAKRA E IL SISTEMA ENDOCRINO Nuclei ipotalamici epifisi ipofisi paratiroidi tiroide Ghiandole surrenali pancreas testicoli ovaieDott. Roberto Tricoli 75 76.76. I CHAKRAChakra superiori 7 cognizionerappresentano aree mentali e la loro 6 intuizionefunzione è simbolica e simanifesta attraverso parole, 5comunicazioneimmagini e concetti. 4 amore 3 potenza e forzaChakra più bassisono fisicamente più vicini alla 2 sessualitàterra, sono in rapporto con gli 1 sopravvivenzaaspetti più pratici della nostra vita Dott. Roberto Tricoli 76 77.77. I CHAKRA ELEMENTI 7 cognizione pensiero 6 intuizione luce 5comunicazione suono 4 amore aria 3 potenza e forza fuoco 2 sessualità acqua 1 sopravvivenza terraDott. Roberto Tricoli 77 78.78. I CHAKRADott. Roberto Tricoli 78 79.79. I CHAKRA Muladhara (radice)• Alla base della colonnavertebrale, nella zona del perineo,sul pavimento pelvico.• collegato alle gonadi •E diretto verso il basso, rappresenta le nostre radici, permette il contatto con la Terra e con la realtà materiale. •Si relaziona con il livello di coscienza che ci consente la sopravvivenza nel MondoDott. Roberto Tricoli 79 80.80. IL SISTEMA ENDOCRINO GONADI OVAIE E TESTICOLI OVAIE Estradiolo: responsabile della crescita ossea e adiposa tipiche del sesso femminile Progesterone: contrasta le contrazioni uterine perinatali e ottimizza la ventilazione polmonareTESTICOLITestosterone: ha molteplici effetti, dalla differenziazione fetaledei caratteri sessuali alla crescita e distribuzione dei peli.Stimola la sintesi proteica e l’aumento di massa muscolare,aumenta le dimensioni delle fibre muscolari. (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci)Dott. Roberto Tricoli 80 81.81. I CHAKRA Svadhistana (dolcezza)• Localizzato nella parte inferioredelladdome, collegato alle ghiandolesurrenali.•sessualità, desiderio, paura, ansietà.•Lelemento di questo chakra è lAcqua e lefunzioni che lo riguardano sono connessecon i liquidi: • Circolazione • eliminazione urinaria • sessualità – riproduzione.Dott. Roberto Tricoli 81 82.82. IL SISTEMA ENDOCRINO GHIANDOLE SURRENALI •sul polo superiore dei reni. •Sono considerate le ghiandole dellomeostasi per eccellenza; infatti, consentono agli animali superiori di sopravvivere, per quanto lambiente che li circonda si modifichi continuamente. Ciascuna ghiandola è costituita da due parti: •midolla surrenale che secerne ADRENALINA E NORADRENALINA che favoriscono "la reazione di attacco o di fuga". In situazioni di stress stimolano la vasocostrizione della muscolatura liscia e vasodilatazione sulla muscolatura scheletrica. •la corteccia surrenale (esterna), che secerne ormoni a struttura steroidea (ormoni corticoidi), controlla principalmente lomeostasi salina ed il metabolismo organico. SECERNE: • glicocorticoidi come il cortisone, che interviene su varie funzioni metaboliche ed enzimatiche. Ha un ruolo assai importante nella risposta dellorganismo allo stress e promuove le reazioni dellorganismo allemergenza. • mineralcorticoidi come laldosterone e gli ormoni androgeni, che integrano lazione delle ghiandole sessuali dellapparato genitale. La midolla surrenale (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci)Dott. Roberto Tricoli 82 83.83. I CHAKRA Manipura (gioiello)• Situato allaltezza del plesso solare• Rappresenta la trasformazione la suaazione si manifesta con il metabolismo,che consente la trasformazione deglialimenti in energia.• è associato al pancreas. si identifica con il verbo "io posso", con la volontàDott. Roberto Tricoli 83 84.84. IL SISTEMA ENDOCRINO PANCREAS Ghiandola situata nelladdome, fra la colonna vertebrale e lo stomaco, vicino al duodeno, a cui è collegato. funzioni digestive produce due ormoni di grande importanza che si immettono nella circolazione sanguina: linsulina e il glucagone. Essi sono fondamentali per metabolizzare e sfruttare le proprietà dei carboidrati e degli zuccheri. Linsulina abbassa il tasso di zucchero nel sangue, il glucagone lo fa alzare, stimolando il fegato a liberare il glucosio.INSULINA E MUSCOLI: sul muscolo l’insulina stimola il metabolismo proteico e ha ancheun effetto anticatabolico. Durante una pratica sportiva il corpo tende a contrastare il rilasciodi insulina perché esso implicherebbe una precoce captazione degli zuccheri e un loroprecoce utilizzo determinando una minore disponibilità energetica in termini di tempo (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) Dott. Roberto Tricoli 84 85.85. I CHAKRAAnahata (non colpito)• Ha sede nella zonacardiaca e più precisamentesul cuore.•La ghiandola collegata aquesto chakra è il timo, dalgreco thymós, "anima“. punto di integrazione mente/ corpo. pace, armonia tra gli opposti, lamore.Dott. Roberto Tricoli 85 86.86. IL SISTEMA ENDOCRINO TIMO È un piccolo organo linfoide situato nel torace dietro lo sterno. Regola laccrescimento del corpo, svolge unimportante funzione nella produzione degli anticorpi e nella loro distribuzione nelle ghiandole linfatiche influenzando le risposte immunologiche dell’organismo.(De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci)Dott. Roberto Tricoli 86 87.87. I CHAKRAVishudda (purificazione)• Ha sede nella gola• Suono, ritmo, vibrazione,parole… lacomunicazione è ilmezzo che ci relaziona congli altri.• La ghiandola associata al centro del suono, della vibrazione e dellautoespressione.quinto chakra è la tiroide,situata alla base del collo. il principio di connessione che rende possibile la vita, è larte di ricevere e trasmettere informazioni, di esprimerci.Dott. Roberto Tricoli 87 88.88. IL SISTEMA ENDOCRINO TIROIDE Controllata dal sistema nervoso vegetativo. Gli ormoni secreti hanno grande rilevanza nella regolazione del ritmo metabolico cellulare influenzando la velocità con cui il nutrimento diventa energia e nell’accrescimento corporeo. Accelerano i processi di accrescimento e ossidazione energetica incrementando notevolmente il metabolismo e la T corporea (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci)Dott. Roberto Tricoli 88 89.89. IL SISTEMA ENDOCRINO PARATIROIDI Controllo sui livelli di calcio. Attraverso la secrezione dell’ormone paratiroideo (PTH) viene influenzata l’azione di reni, tessuto osseo e intestino allo scopo di promuovere il passaggio di calcio al torrente ematico. (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci)Dott. Roberto Tricoli 89 90.90. I CHAKRA Ajna (Centro del comando)• Situato nel centro dellafronte, appena sopra gli occhi,corrisponde al terzo occhio.• ipofisi o ghiandolapituitaria Percepire, intuizione, sentire lambiente che ci circonda. Dott. Roberto Tricoli 90 91.91. IL SISTEMA ENDOCRINO IPOFISI AGISCE PRINCIPALMENTE NELLA REGOLAZIONE DELLE ALTRE GHIANDOLE ED E’ A SUA VOLTA REGOLATA DALL’IPOTALAMOORMONI SECRETI:ADH: compito di conservare l’acqua e quindi il volume vascolareOTC: produzione di latte e stimolazione delle contrazioni uterineGH: dalla fase neonatale alla pubertà favorisce i processi di crescita, in seguito governail metabolismo corporeoACTH: tono, crescita e modulazione delle ghiandole surrenali + influenza i reni nellaproduzione di eritropoietinaTSH: influenza trofismo e sviluppo della tiroideFSH, LH, LTH: agiscono sulle gonadiENDORFINE: funzione antidolorifica a seguito di stress psicofisico (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) Dott. Roberto Tricoli 91 92.92. I CHAKRASahasrara (mille petali)•Situato sulla sommitàdella scatola cranica.•Al settimo chakra èassociata lepifisi. E il centro della coscienza cosmica ed in particolare della consapevolezza dellordine cosmico. Rappresenta laspetto del pensiero ed è associato alla comprensione.Dott. Roberto Tricoli 92 93.93. IL SISTEMA ENDOCRINO EPIFISI Una ghiandola a forma di pigna (corpo pineale) situata nella parte dorsale dellencefalo. Elabora due ormoni:Attraverso la trasmissione di La melatoninasegnali da parte della retina relativi Ladreno-glomerulotropinaalle fasi di luce e oscurità regola iritmi circadiani e la crescita Attività più fini delluomo comedell’individuo attraverso la sintesi memoria, pensiero, equilibrio.di melatonina a partire dallaserotonina (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) Dott. Roberto Tricoli 93 94.94. LA GABBIA TORACICA E’ costituita: • Posteriormente dalle vertebre toraciche • In avanti dallo • Lateralmente dalle coste e dalle cartilagini costali Delimita e protegge gli organi interni costituiti dal cuore e dai polmoni 94Dott. Roberto Tricoli 95.95. LA GABBIA TORACICAEssa è in grado di dilatarsi,aumentando il suo volume, nelletre dimensioni dello spazio:• Larghezza• Lunghezza• ProfonditàLa superficie interna delle coste è a contatto con il tessuto polmonare, cheancorandosi a esse, viene trascinato quando la gabbia toracica aumenta ilproprio volume, aumentando in tal maniera la superficie di scambio gassoso 95 Dott. Roberto Tricoli 96.96. IL BACINO 96Dott. Roberto Tricoli 97.97. IL BACINOCostituito:• In avanti e sui lati dai due ossi dell’anca, congiunti anteriormente tra loro tramite la sinfisi pubica,• Posteriormente dall’osso sacro che si articola con i due ossi dell’anca mediante le articolazioni sacro- iliache e del coccige 97 Dott. Roberto Tricoli 98.98. IL BACINOL’osso dell’anca è costituito dalla fusione di tre ossa primitivamentedistinte,• ILEO• ISCHIO• PUBE ILEO PUBE ISCHIO 98 Dott. Roberto Tricoli 99.99. MUSCOLATURA E BIOMECCANICA DEL LAVORO MUSCOLARE 99Dott. Roberto Tricoli 100.100. Distinguiamo: • Muscolatura liscia INVOLONTARIA visceri e dei vasi sanguigni • Muscolatura striata scheletrica VOLONTARIA• Muscolatura striata cardiaca INVOLONTARIA MA STRIATA 100Dott. Roberto Tricoli 101.101. LE FIBRE MUSCOLARI • Fibre bianche a contrazione rapida. TIPO IIB (IIA-IIC)Le fibre a contrazione rapida, intervengono nelle azionimuscolari rapide ed intense. Sviluppano forze elevate masi affaticano rapidamente • Fibre rosse a contrazione lenta. TIPO IVengono reclutate in azioni muscolari di scarsa entità madi lunga durata. Più sottili delle bianche, concentrano glienzimi associati al metabolismo aerobico. 101Dott. Roberto Tricoli 102.102. UNITÀ MOTORIE E TONO DI BASE ALTERNANZA DI RECLUTAMENTO DELLE UNITÀ MOTORIE TONO DI BASEIl tono di base, non è dovuto ad una costante e continuacontrazione isometrica dei muscoli del corpo, poiché sistancherebbero troppo velocemente, ma esso è il risultatodell’alternanza di reclutamento delle unità motorie checompongono ogni singolo muscolo.In questa direzione si spiegherebbe anche la presenza del“rumore di base” del tono muscolare Ruggieri 2003 102Dott. Roberto Tricoli 103.103. MOVIMENTO E CONTRAZIONE LE CONTRAZIONI POSSONO ESSERE CLASSIFICATE SULLA BASE DEI PARAMETRI FORZA, LUNGHEZZA, TEMPO ISOMETRICHE ISOTONICHE CONCENTRICHE ISOCINETICHE AUXOTONICHE ECCENTRICHE PLIOMETRICHE 103Dott. Roberto Tricoli 104.104. MOVIMENTO E CONTRAZIONE LE CONTRAZIONI POSSONO ESSERE CLASSIFICATE SULLA BASE DEI PARAMETRI FORZA, LUNGHEZZA, TEMPO PLIOMETRICHETIPO DI CONTRAZIONI IN CUI ALLA FORZAESPRIMIBILE DALLA CONTRAZIONE DELMUSCOLO, VIENE SOMMATA L’ENERGIAACCUMULATA NELLA FASE DI PRESTIRAMENTO.Esempio: calcio ad un pallone (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) 104Dott. Roberto Tricoli 105.105. MOVIMENTO E CONTRAZIONE LE CONTRAZIONI POSSONO ESSERE CLASSIFICATE SULLA BASE DEI PARAMETRI FORZA, LUNGHEZZA, TEMPO AUXOTONICHE CONTRAZIONI TIPICHE DEI MOVIMENTI IN CUI, LA RESISTENZA DA VINCERE, AUMENTA PROGRESSIVAMENTE CON LO SVILUPPO DEL MOVIMENTO. Esempio: allenamento con gli elastici (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) 105Dott. Roberto Tricoli 106.106. MOVIMENTO E CONTRAZIONE LE CONTRAZIONI POSSONO ESSERE CLASSIFICATE SULLA BASE DEI PARAMETRI FORZA, LUNGHEZZA, TEMPO ISOCINETICHE Il parametro tempo è costante detrminando la costanza della velocità di spostamento della resistenza per l’intera escursione. (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) 106Dott. Roberto Tricoli 107.107. MOVIMENTO E CONTRAZIONE LE CONTRAZIONI POSSONO ESSERE CLASSIFICATE SULLA BASE DEI PARAMETRI FORZA, LUNGHEZZA, TEMPO CONCENTRICHEDURANTE UN’AZIONE IL MUSCOLO SIMUSCOLARE SUPERANTE (la ACCORCIA E Iforza esercitata da un muscolo è CAPIin grado di vincere una ARTICOLARI SIdeterminata resistenza) AVVICINANO FASE POSITIVA/CONCENTRICA (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) 107Dott. Roberto Tricoli 108.108. MOVIMENTO E CONTRAZIONE LE CONTRAZIONI POSSONO ESSERE CLASSIFICATE SULLA BASE DEI PARAMETRI FORZA, LUNGHEZZA, TEMPO ECCENTRICHE IL VENTRE MUSCOLARE TENDE AD ALLUNGARSI E I CAPI ARTICOLARI AD ALLONTANARSI. Tipiche della fase negativa di un movimento. Esempio: quando si asseconda la resistenza esercitata dall’esterno ed il muscolo agisce rallentando il movimento. (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) 108Dott. Roberto Tricoli 109.109. MOVIMENTO E CONTRAZIONE LE CONTRAZIONI POSSONO ESSERE CLASSIFICATE SULLA BASE DEI PARAMETRI FORZA, LUNGHEZZA, TEMPO ISOTONICHE SONO QUELLE CONTRAZIONI CHE SOLLECITANO IL MUSCOLO CON UNA RESISTENZA COSTANTE DURANTE TUTTA L’ESCURSIONE ARTICOLARE. IL GRADO DI TENSIONE MUSCOLARE RIMANE INVARIATO PER TUTTA LA DURATA DEL MOVIMENTO DETERMINATO DA FASE CONCENTRICA E FASE ECCENTRICA (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) 109Dott. Roberto Tricoli 110.110. MOVIMENTO E CONTRAZIONE LE CONTRAZIONI POSSONO ESSERE CLASSIFICATE SULLA BASE DEI PARAMETRI FORZA, LUNGHEZZA, TEMPO ISOMETRICHE NON E’ PREVISTA VARIAZIONE DI LUNGHEZZA DEL MUSCOLO E’ IL TIPO DI TENSIONE CHE CARATTERIZZA ESERCIZI IN CUI VIENE RICHIESTO DI MANTENERE PER UN CERTO PERIODO DI TEMPO UNA POSIZIONE. (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) 110Dott. Roberto Tricoli 111.111. MOVIMENTO E CONTRAZIONE LE CONTRAZIONI POSSONO ESSERE CLASSIFICATE SULLA BASE DEI PARAMETRI FORZA, LUNGHEZZA, TEMPO NON E’ PREVISTA VARIAZIONE DI LUNGHEZZA DEL ISOMETRICHE MUSCOLOE’ IL TIPO DI TENSIONE CHE CARATTERIZZA ESERCIZI IN CUI VIENE RICHIESTO DIMANTENERE PER UN CERTO PERIODO DI TEMPO UNA POSIZIONE.L’UNICO PARAMETRO INCREMENTALESARA’ LA FORZA ESPRESSA DALMUSCOLO SENZA VARIAZIONE DILUNGHEZZA. (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) 111Dott. Roberto Tricoli 112.112. MOVIMENTO E CONTRAZIONEISOMETRICHEL’UNICO PARAMETRO INCREMENTALE SARA’ LA FORZAESPRESSA DAL MUSCOLO SENZA VARIAZIONE DILUNGHEZZA. ASANA(LA POSTURA) SIGNIFICA FERMEZZA DEL CORPO,SALDEZZA INTELLETTIVA E BUONA DISPOSIZIONE DISPIRITO Patanjali, II - 46 112Dott. Roberto Tricoli 113.113. MOVIMENTO E CONTRAZIONE FLESSORI ED ESTENSORII MUSCOLI SULLA ADDUTTORI ED ABDUTTORIBASE DEI CRITERI PRONATORI E SUPINATORIFUNZIONALI,POSSONO ESSERE AGONISTI ANTAGONISTIDEFINITI COME SINERGICI (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) 113Dott. Roberto Tricoli 114.114. MOVIMENTO E CONTRAZIONEDEFINIZIONE DEI MUSCOLI SULLA BASE DEI CRITERI FUNZIONALI FLESSORI ED ESTENSORI Sono quei muscoli che consentono di piegare due estremità articolari contigue sino a porle tra loro contrapposte per poi allontanarle (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci)Dott. Roberto Tricoli 114 115.115. MOVIMENTO E CONTRAZIONEDEFINIZIONE DEI MUSCOLI SULLA BASE DEI CRITERI FUNZIONALI ADDUTTORI ED ABDUTTORI Consentono di avvicinare (adduttori) ed allontanare (abduttori) un segmento anatomico dal centro del corpo rispetto al piano sagittale con un movimento compiuto sul piano frontale (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) Dott. Roberto Tricoli 115 116.116. MOVIMENTO E CONTRAZIONEDEFINIZIONE DEI MUSCOLI SULLA BASE DEI CRITERI FUNZIONALIPRONATORI E SUPINATORI Consentono la rotazione sul proprio asse dei segmenti corporei Palmo della mano verso la schiena è una pronazione (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci)Dott. Roberto Tricoli 116 117.117. MOVIMENTO E CONTRAZIONE DEFINIZIONE DEI MUSCOLI SULLA BASE DEI CRITERI FUNZIONALI Più muscoli si contraggono esprimendoAGONISTI concordanza nell’espressione del movimento L’azione dei muscoli è fra loroANTAGONISTI contrastante Contrastano movimenti indesiderati inSINERGICI armonia con l’azione dei muscoli agonisti (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) 117Dott. Roberto Tricoli 118.118. Gli addominali comunemente dettisono rappresentati dal rettodell’addome, il m. obliquo interno,il m. obliquo esterno, il m.trasverso. m. obliquo esterno m. Obliquo interno m. trasverso 118Dott. Roberto Tricoli 119.119. Non è meccanicamente possibile sollecitare in modo differente le varie porzioni del muscolo retto dell’addome (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) 119Dott. Roberto Tricoli 120.120. Fonte img.: ab-core- and-stomach- exercises.com 120Dott. Roberto Tricoli 121.121. IL BACINO IL MUSCOLO ILEOPSOAS Partecipa attivamente all’anteroversione del bacino attraverso la sua contrazione Fonte Beraldo www.sportmedicina.com 121Dott. Roberto Tricoli 122.122. MUSCOLO DIAFRAMMA E’ un muscolo impari disposto trasversalmente a separare la cavità toracica da quella addominale SEPARA AGISCE 122Dott. Roberto Tricoli 123.123. MUSCOLO DIAFRAMMA Ha forma laminare con una forte convessità verso l’alto Psoas 123Dott. Roberto Tricoli 124.124. MUSCOLO DIAFRAMMAIl diaframma è il più importante dei muscoli inspiratoriLa sua contrazione tende ad appiattire la sua convessità superiore, portandosi dietro i polmoni che aumentano il loro diametro longitudinale 124 Dott. Roberto Tricoli 125.125. MUSCOLO DIAFRAMMA L’ANTEROVERSIONE DEL BACINO (ILEOPSOAS) AGEVOLA L’ATTO INSPIRATORIO IN SINERGIA CON LA CONTRAZIONE DEL MUSCOLO DIAFRAMMA 125Dott. Roberto Tricoli 126.126. E’ un muscolo molto potente, di forma triangolare, che si estende dal cranio sino alla 12a vertebra 12L dorsale, inserendosi a livello scapolare. 126Dott. Roberto Tricoli 127.127. 127Dott. Roberto Tricoli 128.128. Contraendosi eleva e adduce la spalla, flette il collo lateralmente.Si opponeall’abbassamentodelle scapole sotto carico 128 Dott. Roberto Tricoli 129.129. • E’ il principale muscolo della regione dorsale ed il più vasto, per superficie, di tutto il corpo. E’ appiattito e di forma triangolare. • Origina dai processi spinosi delle ultime 6 vertebre toraciche, e dalle vertebre lombari e sacrali, dalla cresta iliaca e dalle ultime coste, per poi inserirsi anteriormente sull’omero.gran dorsale 129 Dott. Roberto Tricoli 130.130. http://www.sportmedicina.com 130Dott. Roberto Tricoli 131.131. -E’ costituita da 4 ventri muscolari: vasto mediale, vasto laterale, vasto intermedio e retto femorale. Originano da regioni differenti e si inseriscono con un tendine laminare a livello rotuleo e nella zona infraglenoidea della tibia -L’allenamento di questa porzione muscolare deve essere adeguato eretto femorale proporzionale a quanto previsto per la porzione posteriore della coscia. 131Dott. Roberto Tricoli 132.132. -E’ un muscolo estremamente potente cheinterviene in modo marcato nelladeambulazione.-La sollecitazione dei flessori dell’anca deveessere bilanciata con gli estensori dell’anca(anteroversione del bacino). 132Dott. Roberto Tricoli 133.133. Bicipite femorale, assieme al muscolo semitendinoso e semimembranoso occupano il versante posteriore della coscia. 133Dott. Roberto Tricoli 134.134. -E’ costituita da 2 ventri muscolari: il capo lungo ed il capo breve. Il capo breve decorre in profondità rispetto al capo lungo. Entrambi convergono in un unico tendine capo lungo che si inserisce a livello fibulare. 134Dott. Roberto Tricoli 135.135. -La muscolatura del polpaccio è distribuita su 2 strati. Uno superficiale occupato dal gastrocenemio ed uno profondo occupato dal soleo. -Tutti e tre i muscoli che compongono la struttura del polpaccio, convergono verso il basso per inserirsi, attraverso il tendine calaneale, sul tallone. -Il gastrocnemio è composto da due ventri muscolari (isoleo gemelli) che originano dall’area posterosuperiore dei condili femorali -Il soleo origina dal margine laterale della fibula. 135 Dott. Roberto Tricoli 136.136. -Il gastrocnemio è composto da due ventri muscolari (i gemelli) che originano dall’area posterosuperiore dei condili femorali -Il soleo origina dal margine laterale della fibula. 136Dott. Roberto Tricoli 137.137. 137Dott. Roberto Tricoli 138.138. ASANA MECCANISMI DI DEFINIZIONE E GENERAZIONE DELLA DINAMICA POSTURALE 138Dott. Roberto Tricoli 139.139. ASANA MECCANISMI DI DEFINIZIONE E GENERAZIONE DELLA DINAMICA POSTURALE Ruggeri (2001) La posizione che noi assumiamo nello spazio è frutto dell’organizzazione integrata che l’IO attua nella gestione del tono muscolare “la regolazione del tono muscolare è opera dei processi immaginativi” 139Dott. Roberto Tricoli 140.140. ASANA MECCANISMI DI DEFINIZIONE E GENERAZIONE DELLA DINAMICA POSTURALE LO SCHEMA CORPOREO E L’IMMAGINE CORPOREA Lo schema corporeosistema sensomotorio CORTECCIA CELEBRALE(sensibilitàesterocettiva epropriocettiva) raccoglie in sé tutte le diverse proiezioni corticali delle vie sensoriali 140Dott. Roberto Tricoli 141.141. ASANA MECCANISMI DI DEFINIZIONE E GENERAZIONE DELLA DINAMICA POSTURALE A livello corticale diamo al nostro corpo una forma e una dimensione per costruire l’immagine corporea Classificazione di Brodmann (1909) 14 1Dott. Roberto Tricoli 142.142. ASANA MECCANISMI DI DEFINIZIONE E GENERAZIONE DELLA DINAMICA POSTURALE L’immagine corporea viene costruita attraverso meccanismi di feedback 14 2Dott. Roberto Tricoli 143.143. ASANA MECCANISMI DI DEFINIZIONE E GENERAZIONE DELLA DINAMICA POSTURALE RAPPORTO CIRCOLARE Classificazione di Brodmann (1909) 14 3Dott. Roberto Tricoli 144.144. ASANA MECCANISMI DI DEFINIZIONE E GENERAZIONE DELLA DINAMICA POSTURALE LO SCHEMA CORPOREO La circolarità centro-periferia• L’immagine di se deficitaria, in maniera circolare modula i recettori periferici, che se non sono rappresentati vengono inibiti e non hanno la possibilità di raccogliere le informazioni sensoriali.• Le afferenze sensoriali periferiche concorrono a formare lo schema centrale, ma d’altronde lo schema centrale modula e regola l’attività periferica Ruggeri 2001 144 Dott. Roberto Tricoli 145.145. ASANA MECCANISMI DI DEFINIZIONE E GENERAZIONE DELLA DINAMICA POSTURALE LO SCHEMA CORPOREO La circolarità centro-periferia• Lo schema corporeo centrale è in grado di influenzare e modificare la periferia corporea e in particolare è in grado di modificare il tono posturale• Le re-afferentazioni di ritorno periferiche contribuiscono alla ristrutturazione e alla rielaborazione dello schema corporeo, secondo un processo circolare polifasico in continuo divenire di tipo bidirezionale (periferia - centro; centro - periferia; periferia -centro e così via. Ruggeri 2001 145 Dott. Roberto Tricoli 146.146. ASANA MECCANISMI DI DEFINIZIONE E GENERAZIONE DELLA DINAMICA POSTURALEAttraverso l’esperienza del movimento prendiamo percezione sin dalla nascita della forma e dimensione del nostro corpo, della sua evoluzione attraverso il trascorrere del tempo e dei gradi di libertà che il nostro corpo acquisisce nella pratica dell’apprendimento motorio. 146 Dott. Roberto Tricoli 147.147. ASANA MOVIMENTO STABILITA’ EQUILIBRIO ASANA(LA POSTURA) SIGNIFICA FERMEZZA DEL CORPO,SALDEZZA INTELLETTIVA E BUONA DISPOSIZIONE DISPIRITO Patanjali, II - 46 147Dott. Roberto Tricoli 148.148. EQUILIBRIO: BIOMECCANICA ASANA POSTURALE E STRATEGIE PRATICA PERDERE L’EQUILIBRIO (sperimentare) MANTENERE L’EQUILIBRIO (cercare di mantenere l’equilibrio riproducendo quello che si fa in condizioni di equilibrio precario – aumento della tensione) EQUILIBRIO DINAMICO "Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà […]"(Mat. 15.24 ). 148Dott. Roberto Tricoli 149.149. ASANA LA FORZALE ASANA POSSONO ESSERE VISTECOME ESERCIZI IN CUI VIENE RICHIESTODI MANTENERE PER UN CERTOPERIODO DI TEMPO UNA POSIZIONE. NON E’ PREVISTA VARIAZIONE DICARATTERIZZATE DA TENSIONI ISOMETRICHE LUNGHEZZA DEL MUSCOLO L’UNICO PARAMETRO INCREMENTALE SARA’ LA FORZA ESPRESSA DAL MUSCOLO SENZA VARIAZIONE DI LUNGHEZZA. (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) 149Dott. Roberto Tricoli 150.150. ASANA LA FORZA L’UNICO PARAMETRO INCREMENTALE SARA’ LA FORZA ESPRESSA DAL MUSCOLO SENZA VARIAZIONE DI LUNGHEZZA. Capacità del muscolo di opporsi e vincere una La forza muscolare resistenza. Forza massimale Forza resistente Forza rapida La massima forza La capacità di La capacità di esprimibile con vincere una vincere una una sola resistenza per un resistenza nel contrazione periodo di tempo minor tempo volontaria mediamente possibile lungo (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) 150Dott. Roberto Tricoli 151.151. ASANA LA FORZA Componenti determinanti la completa espressione del potenziale di forza intrinseco del muscoloSezione trasversa dei muscoli: indizi sul potenziale di forzaesprimibile Frequenza di scarica: frequenza degliComponenti nervose impulsi trasmessi al muscolo Capacità di reclutamento: numero di fibre reclutate dallo stimolo nervoso Feed back sensoriale (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) 151Dott. Roberto Tricoli 152.152. ASANA LA FORZA L’incremento della forza che si realizza attraverso la pratica Hatha Yoga è imputabile non ad un incremento reale della forza ma ad un miglioramento nella gestione delle risorse da parte del sistema nervoso (De Pascalis, A scuola di fitness, ed. Calzetti Mariucci) 152Dott. Roberto Tricoli 153.153. Approfondimenti e fonti bibliografiche Patanjali “Yoga Sutra” “Gheranda Samhita” Iyengar “Teoria e pratica dell’Hatha Yoga” M. Eliade “Lo Yoga. Immortalità e libertà” C. G. Jung “La Psicologia del Kundalini Yoga” M. M. Gore “Anatomia e Fisiologia delle tecniche Yoga” D. Goleman “La Forza della Meditazione” V. Ruggieri “Semeiotica dei processi psicofisiologici e psicosomatici” “L’identità in psicologia e teatro” “l’intervento psicofisiologico integrato” P. De Pascalis “A scuola di fitness”Uday S. R., Anjana P., Omveer (2011). Hatha Yoga Practices:Energy Expenditure, Respiratory Changes and Intensity ofExercise. Evidence-Based Complementary and AlternativeMedicine Volume 153Dott. Roberto Tricoli 154.154. Clay CC, Lloyd LK, Walker JL, Sharp KR & Pankey RB. (2005). The metabolic cost of hatha yoga. Journal of Strength & Conditioning Research, 19(3), 604-10.Danucalov MA, Simoes RS, Kozasa EH & Leite JR. (2008). Cardiorespiratory and metabolic changes during yoga sessions: the effects of respiratory exercises andmeditation practices. Applied Psychophysiology & Biofeedback, 33(2), 77-81.Fan, Jue-Ting & Chen, Kuei-Min. (2011). Using silver yoga exercises to promote physical and mental health of elders with dementia in long-term care facilities.International Psychogeriatrics, 23, 1222-1230.Khattab K, Khattab AA, Ortak J, Richardt G & Bonnemeier H. (2007). Iyengar yoga increases cardiac parasympathetic nervous modulation among healthy yogapractitioners. Evidence-Based Complementary & Alternative Medicine: eCAM, 4(4), 511-7.Mody BS. (2011). 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