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8/12/2020 Il Castello di Torrechiara

Il Castello di Torrechiara

Il castello dell’Innamorato
Incantevole nido d’amore voluto dal nobile Pier Maria Rossi a metà
del ‘400 per l’amante Bianca Pellegrini e superba scenografia
dell’amore cinematografico del capitano Navarre per la sua Lady
Hawke, il Castello di Torrechiara adagiato su dolci colli ricamati a
vigneti è un’apparizione di incredibile suggestione per chi da Parma
risale l’antica “valle del prosciutto” e una perla di raro valore
artistico, perfetta unione tra Medioevo e Rinascimento.Pier Maria
Rossi, conte di Berceto, marchese di San Secondo, è certamente uno
dei personaggi più interessanti del ‘400, spesso paragonato a Lorenzo
il Magnifico. Alle doti del valente condottiero militare unisce quelle
del fine umanista e colto intellettuale, ama la musica e la poesia,
conosce le scienze astrologiche, matematiche ed architettoniche: è lui
stesso il probabile artefice del complesso progetto del maniero di Torrechiara. Nelle sua lunga frequentazione
della corte milanese raccoglie i successi militari di capitano al servizio prima dei Visconti e poi degli Sforza, ma
non riesce a sfuggire al dardo fatale di Cupido! Conosce qui infatti la nobile Bianca Pellegrini e i due si
innamorano perdutamente: sono entrambi giovani, bellissimi, raffinati e...sposati! Ma come era consuetudine in
passato, raramente in ambito nobiliare ‘matrimonio’ e ‘amore’ coincidevano. E la distanza tra queste due
espressioni nella nostra storia, fortunatamente e con buona pace dei rispettivi consorti, non causò tragedie in stile
dantesco, incrementò invece il fiorire di dimore e rocche ad opera di Pier Maria Rossi: mentre la residenza
ufficiale della moglie rimarrà il castello di San Secondo, in onore dell’amata Bianca il nobile Pier Maria
costruisce il castello di Roccabianca, nei suoi possedimenti della bassa parmense, e soprattutto lo spettacolare
Castello di Torrechiara, dove i due amanti vivranno la loro folgorante passione amorosa fino alla fine dei giorni.
Questo gioiello dell’architettura militare diviene così possente e “gentile” al tempo stesso, combinando
armoniosamente l’imponenza della struttura fortificata all’eleganza e alla ricercatezza delle forme tipica delle
strutture residenziali: i beccatelli sottili e lunghissimi che ornano le torri angolari, snelle e leggere sulla base
maschia della fortezza, dissimulano la loro utilità difensiva e si fanno ammirare per la loro astratta bellezza.
L’interno offre al visitatore un tripudio di sale affrescate, tra le quali la splendida Camera d’Oro considerata
una delle più alte espressioni pittoriche del gotico internazionale in Italia: la stanza celebra il trionfo dell’amore
dei due giovani signori del luogo, ma anche il prestigio della famiglia Rossi nel parmense, attraverso il viaggio
immaginario di Bianca, “pellegrina” per amore, tra i vasti possedimenti e le terre del feudo. Questo mirabile
capolavoro attribuito a Benedetto Bembo, documento iconografico prezioso per la precisa e minuziosa
descrizione “al vero” dei castelli e del territorio, avvolge e coinvolge il visitatore in un susseguirsi dinamico
quasi ‘cinematografico’ di scene, dove la protagonista avanza con soave leggiadria tra le balze appenniniche,
sotto un sole che trapunta di fiammeggianti raggi dorati il cielo patinato di cobalto. L’oro che ancora si coglie nel
bagliore degli astri, nel fogliame e nei broccati degli abiti, rivestiva un tempo interamente le formelle di
terracotta che ricamano la parte inferiore di tutte le pareti inondando di luce i visitatori della camera, la quale da
ciò ha tratto il suo nome. Il ricordo di quella magia è adesso solo evocato nelle sobrie e “nude” formelle rosse,
dove spiccano i due cuori di Bianca e Pier Maria avvinghiati in un abbraccio “digne et in eternum”. Di altissima
qualità anche gli affreschi degli altri ambienti di rappresentanza del maniero, molti dei quali realizzati da Cesare
Baglione e la sua scuola: le sale di Giove, degli Angeli, dei Paesaggi, il salone degli stemmi e il magnifico
salone degli acrobati. L’intero complesso, che avvicenda a queste preziosissime sale suggestivi ambienti di
servizio quali le cucine e le scuderie, è distribuito su due piani attorno prestigioso Cortile d’Onore, oggi teatro di
importanti spettacoli ed eventi estivi. La struttura castellana è dotata di un ampio ed interessante sistema
sotterraneo di segrete, aperte alle visite in alcune straordinarie occasioni; i recenti restauri hanno inoltre reso
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nuovamente fruibili gli originari e panoramici camminamenti di ronda. Il castello è oggi monumento nazionale,
tutelato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Da non perdere, all’interno delle possenti mura fortificate
che circondano la rocca, una passeggiata tra le case del delizioso borgo medioevale, che conserva intatto
l’impianto costruttivo originale dell’antico abitato annesso al castello.

LIBERO INGRESSO LA PRIMA DOMENICA DI OGNI MESE

DOVE Langhirano – Località Torrechiara

COME ingresso a pagamento.


Solo contanti intero € 5,00 ridotto € 3,00 (insegnanti di ruolo scuole
statali italiane, giovani 18-25 anni)
gratuito (portatori di handicap, cittadini UE minori 18)

Per scolaresche e gruppi numerosi si consiglia di comunicare in


anticipo la visita alla Biglietteria (tel. fax 0521.355255)

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