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ERBE AROMATICHE E MEDICINALI

BELLEZZA E SALUTE A CURA DI FRANCO PEREGO


Caratteri botanici
Anice verde - Pimpinella anisum L. Pianta dal fusto rotondeggiante e cavo all'interno; può
Famiglia: Ombrelliferae raggiungere il metro d'altezza.
specie: Pimpinella anisum L. Le foglie non sono molto numerose e appaiono
differenti per forma a seconda della posizione che
occupano lungo i fusti: quelle situate presso la base
del cespo, di forma ovata rotondeggiante, dentate,
lobate sono dotate di un picciolo lungo, che forma una
piccola guaina verso la base; quelle superiori
finemente incise e piumose hanno il picciolo più breve.
I fiori dell'anice sono piccoli, biancastri, e disposti in
infiorescenze a forma di ombrella. La fioritura avviene
in piena estate. Il frutto è un achenio.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
L'anice possiede una sostanza oleosa, l'anetolo.
Viene usato in confetteria, liquoreria, farmacia.
Entra nella composizione di numerosi dolci e
pani aromatici, nonché di caramelle e di varie
bevande alcoliche, tra cui l'anisette e l'assenzio.
Il masticare, a fine pasto, dei semi di anice
leggermente tostati funge da digestivo e
profuma l'alito
Proprietà terapeutiche: carminative,
stomachiche, spasmolitiche, balsamiche.
Alloro - Laurus nobilis L. • Introdotta in Europa dall'Asia Minore, questa
bella pianta ebbe in Grecia la sua leggenda,
Famiglia: Lauraceae dedicata ad Apollo; con i suoi rami si
Specie: Laurus nobilis L. incoronavano gli eroi, i personaggi illustri delle
arti e della vita sportiva. Dal Peloponneso, le
piante di alloro si sono diffuse in tutta Europa
in particolare nei giardini, raggiungendo le
coste della Manica e dell'Atlantico. E' pianta
usata in cucina, per profumare intingoli e
aromatizzare selvaggina; è bene fare
attenzione e non confondere le sue fogli con
quelle del lauroceraso o dell'oleandro che
sono tossiche. Con l' aglio, il prezzemolo, il
timo, e altre, fa parte delle piante aromatiche,
note ed usate nelle ricette tipiche dei Paesi
mediterranei. L'alloro è dotato di ben altre
virtù meno note di quelle di stimolare le
papille gustative. Infatti è uno stimolante ed
un antisettico; un infuso delle sue foglie aiuta
la digestione. L'olio ricavato dalle drupe è
prodigioso per curare i dolori articolari. E'
usato in veterinaria per il medesimo scopo.
Uno strato sottile sparso sul pelame difende
gli animali dalle mosche.
Achillea - L'Achillea, pianta dall'odore grato e penetrante, è alta
Achillea - Achillea millefolium fino a cinquanta centimetri e ha delle foglie strette con
Habitat: terreni incolti dal piano alla zona divisioni sottilissime. In cima allo stelo si notano fiori
bianchi con tenui sfumature rosacee. Fiorisce
montana. dall'estate all'autunno e tutta la pianta fiorita è
medicinale. Le sue qualità terapeutiche sono note fin
dall'antichità. È una pianta utilissima per calmare gli
spasmi uterini, nella cura delle malattie nervose,
dell’asma. Viene inoltre usata per arrestare qualsiasi
emorragia esterna ed interna, utilizzandola in decotto
o in infuso oppure applicandola, tritata finemente,
sulle ferite o sulle piaghe. Frena le diarree, favorisce le
funzioni urinarie ed è un potente antiemorroidale.
In questi casi si usa l'infuso preparato versando mezzo
litro di acqua bollente su una manciata di sommità
fiorite di Achillea secca. Infuso e decotto sono sempre
consigliabili come antispasmodici, nelle debolezze di
stomaco, nelle cattive digestioni e nelle acidità. Nelle
emorroidi purulente e nelle ulcere varicose si può
impiegare per lavaggio un infuso concentrato (pari
peso di acqua e di erba). Dopo il lavaggio, l'erba
residua sarà applicata tiepida sulle parti dolenti. Un
ottimo vino di Achillea, curativo, nella misura di due
bicchieri al giorno, delle malattie sopra elencate, si
ottiene lasciando macerare due manciate di erba in un
fiasco di generoso vino bianco.
Aneto - Anethum graveolens L. • L'aneto, originario dell'Asia Minore,
Famiglia:
Famiglia:Ombrelliferae
Ombrelliferae acclimatato e coltivato in tutto il
Specie: Anethum
Anethum graveolens
graveolensL.L. meridione d'Europa, è sfuggito dalle
colture degli orti e dei giardini e si è
diffuso e riprodotto largamente. Predilige
terreni aridi e soleggiati, i bordi dei
viottoli, le colture. E' pianta annuale,
benché allo stato libero si comporti sia
come annuale sia come biennale; è molto
aromatica e può essere confusa con il
finocchio, del quale ricorda l'odore. Noto
fin dall'antichità, l'aneto è citato in molti
testi antichi e anche nel Vangelo secondo
Matteo, dove si dice che, nel I secolo
dell'Era cristiana, l'aneto era soggetto a
un'imposta come il cumino e le diverse
mente. Dai semi si estrae un olio
essenziale, già conosciuto al tempo dei
gladiatori romani, che se ne servivano per
cospargersi il corpo prima dei
combattimenti. Attualmente, oltre
all'impiego medicinale, simile a quello
dell'anice e del finocchio, i semi dell'aneto
si adoperano come condimento dei crauti
e delle marinate.
Arnica - Arnica montana • Giustamente l'arnica è stata definita fin dai tempi più antichi "la panacea
dei caduti", infatti miracolosi sono i suoi effetti negli infortuni in genere,
Habitat: pascoli della regione nelle distorsioni e nelle botte solenni che lasciano lividi bluastri su tutto il
montana. corpo. L'arnica fiorisce sui prati piuttosto umidi di montagna e si presenta
come una grande margherita tutta giallo-aranciata, dall'odore aromatico e
dal sapore decisamente amaro. A scopo medicinale si raccolgono i capolini
che si seccano accuratamente all'ombra. E' buona precauzione, però,
verso agosto o settembre sradicare una decina di piante - non di più
secondo una moda vandalica troppo diffusa - ed essiccarle con molta
accuratezza, radice compresa.
Con i fiori di arnica si può preparare un efficace anti-reumatico
mettendone a macerare, per 8 o 10 giorni, trenta grammi in mezzo litro di
alcol puro. Quindi si cola, aggiungendo un dado di canfora, un bicchierino
di trementina e sbattendo a lungo finché la canfora si sia sciolta. Alla fine
si aggiunge al tutto un bicchiere di acqua per ridurre la gradazione di
questo efficace linimento, che si usa esternamente per energici massaggi
sulle parti dolenti.
Contro le distorsioni, le contusioni o le botte in genere si usa la tintura
d'arnica preparata mettendo a macerare in un bicchiere d'alcol 10 grammi
di radice di arnica secca, sbattendo il tutto una volta al giorno e per venti
giorni consecutivi.
Quindi si cola e si conserva il liquido ottenuto in luogo oscuro.
Quando abbisogna, si versano in una scodella un cucchiaio di questa
tintura, due cucchiai di glicerina e tre di acqua. Con una pezzuola bene
imbevuta di questa soluzione si fanno numerosi impacchi sulle parti
doloranti, accertandosi, però, che non ci siano piaghe. Se si soffre di naso
otturato e di testa appesantita da un catarro lento a risolversi, si
ottengono dei grandi benefici annusando qualche pizzico di fiori di arnica
finemente polverizzati. L'arnica serve, infine, per curare i foruncoli che
deturpano la pelle. Si applica sulla parte dolente un impasto di due
cucchiai di miele ed un cucchiaio di tintura d'arnica, sopra ricordata.
ALLIUM SATIVUM Esigenze ambientali
Famiglia: Liliaceae L'aglio predilige terreni sciolti, dotati di
Specie: Allium buona fertilità, tessitura e struttura, in grado
di garantire un rapido smaltimento delle
acque piovane, anche in considerazione del
periodo in cui viene spesso coltivata
(dall'autunno all'inizio dell'estate).
• Uso in cucina e proprietà terapeutiche
• I bulbilli vengono usati fin dall’antichità come
condimento di cibi. Utilizzati, crudi, in insalate
o aggiunti a sughi, stufati, piatti di pesce o
verdure. Molto impiegati anche nella
preparazione di insaccati (salame all’aglio) e
nell’industria conserviera per antipasti sott’olio
e sott’aceto.
Proprietà terapeutiche: antielmintiche contro
gli ascaridi e gli ossiuri, ipotensive,
espettoranti, digestive, carminative,
antisettiche, ipoglicemizzanti.
Dall'aglio si può estrarre anche un olio (60 g da
100 kg di bulbi), di color giallo-bruno,
contenente composti solforati tra cui il più
importante è il bisolfuro di allile da cui si
ottiene un battericida, l'allicina.
• L´ANICE è un´erbacea annua (30-50 cm) ramosa, pelosa,
ANICE (Pimpinella Anisum) con radice fusiforme biancastra. Il picciolo a guaina nelle
foglie arrotondate o cuoriformi nelle inferiori si
Famiglia : contrappone a quello piuttosto allungato delle foglie
caulinari, trifide ed a segmenti lanceolati. Fiori piccoli,
Ombrellifere quasi regolari, a 5 petali, bianco-porporini, uniti in
ombrelle composte senza involucro ne involucretti. La
fioritura è in luglio-agosto.I frutti sono coppie di acheni
convessi, pelosi, con forte odore di anice. Si usano i frutti
(semi) raccolti in agosto-settembre ed essiccati
all´ombra. L´Anice non deve essere confuso con l´Anice
Stellato (Illicium verum) della famiglia Magnoliacee,
albero coltivato, originario della Cina, i cui frutti a forma
di stella hanno più o meno le stesse proprietà In cucina :
• In cucina l´anice è utilizzato come aromatizzante e in
liquoreria per preparare l´Anisetta. I semi vengono
utilizzati per aromatizzare pizze, dolci (Ancini) e pane.
• Curarsi :
• Uso Interno: proprietà stomachiche, carminative,
antispasmodiche, espettoranti, sedative.. Uso Esterno:
antiparassitario, cosmetico. FRUTTI diuretici, digestivi,
analettici, sudoriferi, spasmolitici, stomachici POLVERE
(si ricava dal secco) per tisane e bevande Digestivo: 2 g
circa di polvere (si ricava dal secco). Sciolta in una tazza
di acqua calda è un ottimo digestivo Dissetante: 2 g circa
di polvere (si ricava dal secco). Sciolta in una tazza di
acqua fredda è un ottimo dissetante Antiparassitario:
L´essenza o l´infuso in alcool e olio si utilizza per frizioni
antiparassitarie .
• Bellezza :
• Utilizzato per fare dentifrici e saponi
• e principi attivi.
Arcangelica - Angelica archangelica L. Caratteri botanici
Famiglia: Ombrelliferae Alta fino a 2 metri, presenta radici fusiformi
e grosse (a succo aromatico) e fusti verdi,
cilindrici e striati. Le foglie sono larghe,
verde brillante e profondamente divise
intorno alla base della pianta e che si fanno
più piccole sullo stelo. I fiori (luglio-agosto),
bianchi o giallognoli, dolcemente profumati,
sono riuniti in ombrelle. Il frutto,
comunemente chiamato seme, è un achenio
ellittico munito di 3 coste dorsali ben rilevate
ed acute.
• Uso in cucina e proprietà terapeutiche
• Le foglie e gli steli possono essere cucinati
come verdure o aggiunte per dare sapore
nella cottura del pesce. Le foglie crude
possono essere aggiunte a insalate e salse.
Gli steli decorticati possono essere canditi o
utilizzati nella preparazione di liquori d’erbe.
Proprietà terapeutiche: aperitive, digestive,
carminative, diuretiche, toniche, aromatiche,
espettoranti.
Assenzio -
• È una pianta diffusissima lungo i muri, tra i sassi, nei luoghi aridi sia
Habitat: terreni aridi soleggiati dal montani che di pianura. Fiorisce da maggio a settembre con grappoli
piano alla zona submontana. minuti di fiorellini gialli e sono, appunto, questi rametti in fiore, essiccati
accuratamente all’ombra, che costituiscono la parte propriamente
medicinale.
L’assenzio è considerato il principe degli amari e, grazie alle particolari
essenze contenute, è ritenuto una pianta tonica, stomatica, febbrifuga e
diuretica. È sempre stato molto ricercato fin dall’antichità ed ancora
oggi è usato nella preparazione di tutti gli aperitivi a base amarognola.
L’assenzio, oltre che aperitivo, è pure diuretico, essendo ricco di quei sali
di potassio che hanno un’azione energica sui reni; è un ottimo tonico ed
ha una decisa azione vermifuga. Come tale si usa l’infuso, da prendersi
ogni mattina a digiuno nella misura di un bicchiere e che si prepara
versando un litro di acqua bollente su due cucciai d’assenzio, lasciando
riposare per dieci minuti e quindi colandolo. Per chi si sente stanco e
svogliato, si metta ogni sera un pizzico di fiori di assenzio in una tazza di
acqua bollente, si lasci a macero l’intera notte, e si beva al mattino
completamente digiuni. Ottimo è pure il vino di assenzio che stimola
l’appetito e favorisce una facile digestione. Si prepara mettendo una
manciata di fiori di assenzio in un litro di vino bianco o rosso al quale sia
stato aggiunto un bicchiere di grappa.
Si lasci macerare per una settimana, si filtri e se ne prenda un
bicchierino prima e dopo i pasti. L’assenzio, infine, è uno dei
componenti principali di un famoso elisir di giovinezza, del quale è
opportuno riportare la ricetta. In 700 grammi di alcool puro si mettano a
macerare per un mese 30 grammi di fiori d’assenzio, 20 grammi di
radice di genziana, 20 grammi di centaurea, 20 grammi di scorza di
arancio amaro, 15 grammi di rabarbaro cinese e 3 grammi di aloè. Si
coli, a macero avvenuto, molto accuratamente e spremendo forte,
aggiungendo al tutto mezzo litro di vino bianco. La cura per giungere …
all’eterna giovinezza consiste nel sorseggiare ogni mattina, a digiuno, un
bicchierino di questo amaro veramente amaro.
Altea • Caratteristiche botaniche
Nome Botanico • Pianta erbacea perenne con foglie lobate e acuminate
ricoperte di peli e fiori riuniti grappolo bianco-rosati.
Althaea officinalis L. • Proprietà ed indicazioni secondo medicina
Famiglia Malvaceae. popolarAttività: emolliente, bechica, lassativa. Uso
interno: infiammazioni delle vie respiratorie (mal di
gola, faringiti, bronchiti), tosse, infiammazioni della
bocca (stomatiti, glossiti, afte) e del tratto gastro-
intestinale, affezioni urinarie (cistiti). Uso esterno: per
applicazioni locali per infiammazioni della pelle
(foruncoli), piaghe, ferite, ustioni, e gargarismi per
affezioni del cavo orale.
Viene usata come alimento. Le foglie fresche in
particolare vengono usate in insalata e consigliate
per chi soffre di stitichezza.
In cosmesi: in creme idratanti ed emollienti, in
detergenti per viso e corpo.
In tecnica farmaceutica: la polvere come
eccipiente.
• Avvertenze:
Sconsigliata in gravidanza e allattamento.
Consultare il medico in caso di terapie
farmacologiche concomitanti.
Sconsigliato l’ uso in caso di diabete o uso di
farmaci ipoglicemizzanti orali e insulina.
• Uso in cucina e proprietà
BASILICO terapeutiche
(Ocimum BasiliAcum • Il basilico è una delle piante
A aromatiche più usate in cucina per
dare sapore ad insalate, sughi,
minestre, formaggi, salse, ecc. E’ il
principale ingrediente del
celeberrimo pesto alla genovese.
Il succo delle foglie strofinato sulla
pelle allontana le zanzare.
Proprietà terapeutiche: stimolanti,
antispasmodiche, diuretiche, tonico-
digestive, antisettiche,
antinfiammatorie.

Di origini africane e indiane, il


basilico si è acclimatato in Europa
da secoli; è largamente coltivato
in tutte le parti del globo a
temperatura invernale mite;
viene usato per aromatizzare
insalate, minestre e carni; se ne
estrae anche, un'essenza.
• Dimensione e portamento
Biancospino - Crataegus monogyna Arbusto o alberello spinoso di forma molto
Classe: Dicotyledones variabile. Raramente negli esemplari arborei
raggiunge altezze di 10 m ed ha una crescita
Famiglia: Rosaceae lenta.
Tronco e corteccia
I rami sono molto spinosi, prima bruno-rossicci e
lisci poi grigi.
Foglie
Caduche, alterne e di forma molto variabile;
lamina ovoidale a lobi acuti (da 3 a 7) e base
tronca o cuneata; il margine fogliare è dentellato
solo all'apice; la pagina inferiore è più chiara.
Strutture riproduttive
I fiori sono ermafroditi a cinque petali biancastri,
riuniti in gruppi. I fiori compaiono in aprile-
maggio e presentano peduncoli lanosi.
I frutti sonocostituiti da piccoli pomi ovoidali con
diametro di circa 1 cm., a fine estate rossi;
contengono un solo seme.
• Usi
• I frutti vengono impiegati a scopo alimentare; le
foglie ed i fiori sono utilizzate a scopo medicinale
per le loro proprietà antispasmodiche,
cardioattive ed ipotensive.
Specie simile ma meno frequente è il Crataegus
laevigata Poir. e l'Azzeruolo (C. azarolus L.).
Altra specie è il Crataegus lavallei (Biancospino di
Lavalle), originario della Francia (ibrido tra il C.
crus-gallo e il C. mexicana) con frutti un po' più
grandi.
• La bardana è un'erba alta più di un metro, ha le foglie slargate
Bardana - Arctium lappa e fiorisce nel gran caldo dell'estate con mazzetti di fiorellini
rossi. E' nota, soprattutto ai più giovani, per i suoi frutti,
Habitat: zone incolte dal piano monte. chiamati "petole", che lanciati sulle persone si appiccicano
sulle vesti o sui capelli, di qui il suo nome dialettale di
"petolara".
E' una pianta decisamente brutta, ma ha, invece, pregi
notevoli come pianta diaforetica, diuretica e depurativa,
soprattutto quando si è afflitti da foruncoli ed altre eruzioni
della pelle che al dolore fastidioso aggiungono una vera e
proprio deturpazione della bellezza. In questi casi si usa il
decotto, preparato facendo bollire per dieci minuti, in un litro
d'acqua, settanta grammi di radice di bardana. Si cola e si
beve, nel corso della giornata, il liquido rimasto,
possibilmente a stomaco vuoto e ripetendo la cura per
almeno cinque o sei giorni. Con questo decotto, poi, ci si può
lavare il viso, ottenendo una pelle delicata e vellutata. La
bardana, inoltre, è efficace per gli erpetici, gli artritici, i
sofferenti di ingorghi e di calcoli renali. E' sufficiente
prepararsi un decotto con mezzo litro di acqua nel quale
siano stati fatti bollire 25 grammi di foglie di bardana e 35
grammi di foglie di salvia. Il decotto va bevuto nel corso della
giornata, lontano dai pasti e protraendo la cura per diversi
giorni. Le foglie rimaste di questo decotto possono essere
utilizzate come impiastri soffrendo di croste o di pruriti anali.
Un impiastro ben caldo di foglie di bardana cotte nel latte ed
applicate sulle piaghe le risana velocemente e fa guarire
ugualmente la tigna e numerose altre affezioni della pelle. La
tisana preparata con mezzo litro di acqua e 25 grammi di
radice di bardana, somministrata ai bambini affetti da
morbillo nella misura di un cucchiaio ogni cinque minuti,
favorisce lo sfogo di questa affezione ed una pronta
guarigione. Contro tutti questi malanni e soprattutto nel caso
di affezioni alla pelle, ottimi risultati si ottengono con lo
squisito vermut di bardana. Si fa bollire un etto di radici di
bardana in mezzo litro d'acqua finché questa si sia ridotta alla
metà. Raffreddata che sia, si versa in un litro di vermut e si
lascia riposare per quattro o cinque giorni. La cura prevede
tre bicchierini ... o più di questo delicato e squisito vermut di
bardana, di questa negletta e tanto disprezzata erbaccia dalle
caratteristiche terapeutiche così importanti.
• Un'altra pianta che ha proprietà quasi analoghe a quelle dell'uva
Betulla bianca - Betula pendula ursina è la betulla, albero elegante, dalla scorza chiara e dalle foglie
Roth tremanti, che si trova in quasi tutti i nostri boschi, dal piano al monte.
Classe: Dicotyledones Famiglia: Anche per la betulla vengono utilizzate le foglie che, una volta
raccolte, si essiccano accuratamente all'ombra e si conservano in
Betulaceae sacchetti o vasi di vetro.
Molto usato terapeuticamente è l'infuso di betulla. Si prepara con
mezzo etto di foglie sminuzzate sulle quali si versa un litro di acqua
bollente. Quando questa ultima si è molto intiepidita, vi si aggiunge
un grammo - una punta di cucchiaio - di bicarbonato di sodio che
rende più facile e veloce lo scioglimento dei principi attivi contenuti
nella foglia di betulla. Questo infuso, molto efficace, serve nelle più
diverse manifestazioni dell'idropisia, negli edemi o tumori di origine
cardio-renale, nelle difficoltà di urinazione così tipiche nelle persone
anziane, nell'albuminuria e nei gonfiori. Tipico effetto di questo
decotto è un benefico aumento delle urinazioni, che possono
raggiungere le cinque o sei unità senza che i reni abbiano a
denunziare alterazione alcuna per il maggior lavoro al quale sono
sottoposti.
L'infuso di betulla, inoltre, porta sensibili e rilevanti benefici ai
gottosi, facilitando lo scioglimento e la relativa eliminazione dei
calcoli urinari.
Utilizzando insieme le foglie di uva ursina e quelle di betulla, si
otterrà un farmaco miracoloso per tutti i disturbi delle vie urinarie e
che farà registrare, inoltre, sensibili benefici e sollievi a chi soffre di
dolori artritici. All'acqua, sia sotto forma di decotto o di infuso, si
potrà naturalmente sostituire un ottimo vino dai risultati altrettanto
efficaci. Il vino di betulla si prepara bollendo in un litro di generoso
vino bianco due abbondanti manciate di foglie di betulla, e viene
consumato nella misura di un abbondante bicchiere al mattino e di
uno, altrettanto abbondante, alla sera. La cura, naturalmente, per
essere debitamente efficace, dovrà prolungarsi per qualche mese
almeno.
Borragine - Borago officinalis L. Caratteri botanici
E’ una erbacea annuale con fusti eretti,
Famiglia: Boraginaceae
ramificati, alti fino a 50 cm. Le foglie sono
Specie: Borago officinalis L.
opposte, spicciolate ovato-bislunghe, a
volte bollose. I fiori generalmente bianchi
(o rosei) sono riuniti in spighe suddivise in
singoli verticilli. Fiorisce da giugno ad
agosto.
• Uso in cucina e proprietà
terapeutiche
• Le foglie e i germogli si consumano
nelle insalate e cotti come spinaci
e nelle minestre; gli steli vengono
fritti. I fiori freschi, dal sapore
delicato di cetriolo, possono
essere aggiunti a insalate o messi a
macerare in aceto bianco
conferendogli un piacevole colore
azzurro. Consumare con
moderazione.
Proprietà terapeutiche: diuretiche,
depurative, emollienti, lenitive
della pelle e delle mucose
arrossate (per uso esterno) u
Calluna vulgaris • La Calluna vulgaris (L.) Hull (1808), volgarmente detta Brugo, è
l'unica specie del genere Calluna nella famiglia delle Ericacee. Si
Famiglia: Ericacee tratta di un piccolo arbusto perenne che cresce fino ad un'altezza
di 20-50 cm (raramente fino a 1 – 1,5 m).
• Cucina [modifica]
• Può essere usata come condimento, oppure (dalle foglie) si ricava
del te.
In certe zone d’Italia (poche) con il Brugo si produce del miele
uniflorale molto scuro. All’estero tale produzione è più consistente
(Nord Europa, Nord America e Nuova Zelanda). Il miele prodotto
dal brugo è tixotropico : ossia normalmente si presenta sotto
forma di gel, ma se sottoposto ad agitazione si fluidifica; torna
gelatinoso se lasciato a riposo.
Farmacia [modifica]
Proprietà della pianta : astringente, vasocostrittrice,
antisettiche delle vie urinarie, diaforetica, antiinfiammatoria,
antireumatiche.
Sostanze presenti nella pianta : glucoside arbutina, tannini,
acido fumarico, varie sostanze amare, idrochinone arbutasi,
leucodelfidina, ericina, eucaliptolo.
Il Brugo, nella medicina popolare, viene usato (tramite decotti)
nei disturbi alle vie urinarie (cisti e leucorree) in quanto facilita
la secrezione urinaria. Ma è usato anche in casi di
infiammazioni intestinali (i tannini hanno un buon potere
astringente). Vengono sconsigliate dosi troppo elevate : può
causare irritazione.
Esternamente viene usato, sotto forma di lavaggi, per
attenuare le infezioni dell’apparato boccale.
Camomilla - Matricaria chamomilla Caratteri botanici
Specie: Matricaria camomilla L. Alta 20-40 cm., presenta foglie
pennatosette, a lacinie sottili, piane di
sotto. Presenta (da maggio ad agosto)
infiorescenze a capolino con fiori a
linguetta esterni bianchi e fiori tubulosi
interni gialli, a ricettacoli conici acuti a
maturità e cavi internamente riuniti in
corimbi. I fusti sono eretti o
ascendenti, spesso ramificati.
• Uso in cucina e proprietà
terapeutiche
• Entra nella composizione di alcuni
liquori e vini aromatici (es. Xeres).
Proprietà terapeutiche:
stomachiche, toniche,
antispasmodiche, diaforetiche,
analgesiche, emmenagoghe,
digestive. Per uso esterno come
lenitivo e detergente di pelle e
mucose arrossate e
decongestionante per bagni
oculari.
Cassia fistula L. • Albero a tronco eretto alto fino a 10 metri,
Fabaceae con foglie grandi paripennate,con stipule
Purging cassia, caduche e composte da 4-6 paia di foglioline
ovate lanceolate. I fiori, di colore giallo, sono
raccolti in grappoli lunghi, pendenti. Il frutto
è un grosso legume cilindrico, interamente
diviso in setti trasversali, che formano tanti
scompartimenti ripieni di una polpa cremosa
nera, in ognuno dei quali è immerso un seme
liscio, piatto, rossiccio, brillante.
• Originario dell’Etiopia e dell’India, è
coltivato in quasi tutte le regioni tropicali e in
America.
• La droga è data dalla polpa del frutto,
costituita da un tessuto lasso, le cui pareti
cellulari sono ricche di cristalli di ossalato di
calcio.
• I principi attivi sono: acido tannico, fruttosio,
gomme e pectine. Ha azione di mito
lassativo, che lo rende indicato per le
persone anziane e i bambini. E’ spesso
associato ad altri purganti, quali il tamarindo
la manna ecc..
Cedrina - Lippia citriodora Kuntze

Famiglia: Verbenaceae
Caratteri botanici
Specie: Lippia citriodora Kuntze
• Arbusto alto fino a circa 2,5 metri,
deciduo; il fusto è legnoso e le foglie
sessili, riunite in verticilli di 3-4, sono
verdi, ruvide superiormente, lanceolate
e con profumo e sapore intensi di
limone. I fiori, dal leggero sapore di
limone, sono piccoli, bianco-violetti,
posti in pannocchie terminali.

Uso in cucina e proprietà terapeutiche


Le foglie fresche o essiccate servono per
preparare infusi o liquori d’erbe, per
insaporire olio e aceto o marmellate,
macedonie, gelatine o gelati. Un utilizzo
prolungato e regolare può provocare
indigestione o mal di stomaco.
Proprietà terapeutiche: antinevralgiche,
neurotoniche, stimolanti.
• CAPPERO
CAPPERO Capparis rupestris
( Capparis Rupèestris ) •
• Indigeno delle coste mediterranee, il
cappero cresce addossato ai muri o alle
rocce, che orna delle sue belle foglie
lucide e dei caratteristici fiori bianchi.
Fu coltivato, nei luoghi d'origine, fin
dall'antichità; i greci e i latini
apprezzavano le virtù gastronomiche
dei boccioli fiorali giovani, i capperi. Un
tempo i medici impiegavano la scorsa
delle radici, ritenendola diuretica; la
prescrivevano contro le malattie del
fegato e della milza. Usato
esternamente, il decotto della radice
serviva a lavare piaghe e ulcere. I
capperi freschi, non conservati
sott'aceto, contengono in misura
abbastanza elevata un flavone
restauratore delle pareti dei vasi
capillari.

• Caratteri botanici
Cannella - Cinnamomum zeylanicum•L. Il Cinnamomum zeylanicum è un albero
- Cinnamomum cassia L. sempreverde. La cannella è la corteccia dei rami di
circa tre anni che si arrotola per effetto
dell'essiccazione. Le foglie sono coriacee, opposte,
ovate, lunghe in media una dozzina di centimetri; I
fiori sono piccoli, bianchi, raccolti in pannocchie.
Il Cinnamomum cassia è un imponente albero; la
cannella che si ottiene dalla corteccia dei suoi rami
giovani presenta superficie rugosa, spessore
superiore al millimetro, colore esterno tendente al
grigiastro e aroma meno spiccato rispetto a quella di
Ceylon. Le foglie della cannella cinese sono
decisamente acuminate.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
Grazie al suo aroma forte e gradevole la
cannella, dopo essere stata ridotta in polvere,
viene impiegata in cucina per insaporire la
frutta cotta, i budini, il tè e il vin brulé. E' una
delle spezie utilizzate dai tempi più remoti.
La cannella di Ceylon, pregiata, è pianta
medicinale, mentre non lo è la cassia.
Proprietà terapeutiche: antisettiche, stimolanti,
digestive, carminative.
• Questa specie di Anthriscus
CERFOGLIO cresce spontaneamente nel Sud-
Anthriscus cerfolium Est europeo. Già apprezzato dagli
antichi Romani, nel medioevo fu
eccessivamente stimato in
rapporto alle reali proprietà
terapeutiche. Per uso aromatico o
medicinale si adopera il cerfoglio
fresco, perché il calore ne
valorizzerebbe l' aroma e i
principi attivi. La pianta contiene
vitamina C, a un tasso elevato, un
principio amaro e il medesimo
glucoside flavonico del
prezzemolo. Il sapore stimola
l'appetito; è digestivo. E' molto
importante saper distinguere il
cerfoglio da alcune ombrellifere
dello stesso genere, alcune di
queste infatti possono essere
tossiche; però nessuna ha il
gradevole profumo del cerfoglio.

CORIANDOLO • E' pianta annuale
Coriandrum sativum mediterranea, parente del
prezzemolo. Si raccolgono i
piccoli frutti, appena maturi,
ponendoli a seccare insieme
alle ombrelle che li portano. Si
battono poi, facendone uscire
i semi, che hanno una aroma
gradevole e fresco, che ricorda
quello dell'arancia disseccata.
E' una delle spezie più antiche:
si hanno prove del suo utilizzo
già 5000 anni prima di Cristo
ed era usata dagli Egizi. Oggi in
disuso da noi, è invece usata
spesso nella cucina greca e dei
paesi arabi, per insaporire
piatti a base di ortaggi, come
patate, carciofi, funghi.

CICORIA Cichorium intybus • Erbacea perenne spontanea nei luoghi erbosi incolti e
Famiglia: Compositae asciutti di preferenza argillosi o anche calcarei, cresce
bene anche in alta montagna ai margini di colture di
Origine: Europa, Asia, Africa patate, grano saraceno; si comporta da annuale o
settentrionale biennale o perenne secondo il clima.
• È una pianta laticifera dalla radice a fittone con caule
eretto assai ramificato e lungo fino anche ad un metro,
un po’ ruvido che porta foglie di forma assai variabile:
quelle basali a rosetta, piuttosto grandi, dentate o
frastagliate, le altre sono lunghe, lanceolate, intere.
• Tutte le parti della pianta contengono un latice amaro più
o meno presente anche nelle varie entità coltivate come
insalate, tra le quali le più importanti sono: la cicoria da
foglia, la cicoria belga e la cicoria da radice, tutte
indistintamente chiamate anche col nome di radicchi.
• Tutte le parti della pianta contengono un latice amaro più
o meno presente anche nelle varie entità coltivate come
insalate, tra le quali le più importanti sono: la cicoria da
foglia, la cicoria belga e la cicoria da radice, tutte
indistintamente chiamate anche col nome di radicchi.
• La Cicoria è una pianta rustica, poco esigente in quanto a
clima e terreno; le numerose varietà da foglia prediligono
i terreni freschi e asciutti, profondamente lavorati e ben
concimati.
• Le radici della cicoria, mediante torrefazione forniscono
un prodotto che è un succedaneo del caffè.
Caratteri botanici
Cipolla - Allium cepa L. La cipolla (Allium cepa L.) appartiene alla famiglia delle
Famiglia: Liliaceae Liliaceae. Alcuni studiosi, per la forma dell'infiorescenza, la
Specie: Allium cepa L inseriscono, come l'aglio, nella famigla delle Amarillidaceae.
L'apparato radicale è costituito da numerse radici fascicolate
e superficiali (in genere nei primi 20-25 cm di terreno), di
colre biancastro, normalmente sprovviste di peli radicali e
carnose.
Alla germinazione presenta una piccola foglia che fuoriesce
dal terreno con forma ad anello ed in seguito si solleva ed
assume l'aspetto di una frusta. Compaiono poi lentamente le
altre foglie che sono cave, fistolose, rigonfie nella parte
inferiore. Il bulbo (la parte edule della pianta) è costituito
dall'ingrossamento della parte basale delle foglie che si
ispessiscono, divengono carnose, bianche o leggermente
colorate di rosso o violetto. Le guaine esterne si presentano
invece sottili, cartacee, di colore variabile dal bianco, al
dorato, al rosso al violetto, a seconda della varietà.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
I bulbi di cipolla sono ampiamente impiegati in
cucina per preparare minestre, carni, sughi,
insalate, ecc.
Proprietà terapeutiche: antibatterica e
antinfettiva, stimola la funzionalità renale
favorendo l'eliminazione delle scorie azotate e
combatte i vermi intestinali.
• CHINA - CINCHONA SUCCIRUBRA
CHINA
cinchona succirubra Pavon Famiglia: Rubiaceae
• Pianta officinale
famiglia: Rhubiaceae
• Parte utilizzata: corteccia dei rami
• PRINCIPI ATTIVI
• I principi attivi sono costituiti da alcaloidi chinolinici
(chinina, cinconina, ecc.); glicosidi (chinovina); tannini.
• PROPRIETA'
• Ha proprietà: amaro-tonica, febbrifuga, antimalarica,
astringente intestinale, antidispeptica.
• Albero che raggiunge e spesso supera i 25 metri di
altezza , con corteccia rossastra, prevalentemente
screpolata,Appartenente alla famiglia delle Rubiaceae.
Le foglie sono grandi e picciolate, i fiori rossi sono riuniti
in pannocchie comcomposte terminali, il frutto è una
cassula. Originaria del Perù e della Bolivia, è coltivata sia
in India che nell’isola di Giava e alle Antille.
• La droga è data dalla corteccia del tronco e dei rami ma
a volte anche dalle radici delle diverse specie. I principi
attivi sono costituiti da una ventina di alcaloidi, tra cui la
chinina, la chinidina, la cinconidina, acidi
chinotannici,ecc. L’impiego prevalente è quello
febbrifugo,tonico, stomachico, astringante,
antifermentativo nei catarri cronicidell’apparato
digerente, nelle dispepsie. E’ un buon stimolante e
neurotonico nell’anemia. La chinina della corteccia è
usata nei suoi Sali (solfato e cloridrato) che agiscono
come disinfettanti e attivatori nei reumatismi e nelle
febrri malariche. Ha azione preventiva nell’influenza.
Cumino dei prati - Carum carvi L.
Famiglia: Ombrelliferae • Caratteri
Famiglia: botanici
Boraginaceae
Pianta erbacea biennale o perenne con fusto
Specie: Carum carvi L.
Specie: Borago officinalis
eretto, ramificato, alto fino a 60 cm. foglie 2-3
volte pennatosette a segmenti in forma di
L.
lacinie, sublineari o lanceolate quelle inferiori,
capillari o filiformi quelle superiori. Le
infiorescenze sono delle ombrelle a 7-12 raggi,
che portano fiori piccoli, bianchi o rosei. I frutti
(detti semi) sono degli acheni ovoidali-oblunghi
con coste ben rilevate e fortemente aromatici.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
Le foglioline giovani hanno un sapore che
ricorda l’anice e sono ottime in insalate e
minestre. I semi vengono usati per preparare
dolci e pani, piatti di carne e il noto liquore
Kümmel aromatico e digestivo.
Proprietà terapeutiche: digestive, aperitive,
carminative
Generalità
Pianta molto diffusa nell’Europa centrale. In Italia è
presente nei prati e nei pascoli dell’arco alpino (da
800 a 2400 metri), più rara nell’Appennino
settentrionale, assente nelle restanti zone.
Crescione d'acqua - Nasturtium officinale• L. Caratteri botanici
Famiglia: CruciferaeCrescione d'acqua • Erbacea perenne con fusti prostrati o ascendenti, che
emettono radici ai nodi, lunghi fino a 60 cm. Ha foglie
Specie: Nasturtium officinale L. pennatosette con 2-3 paia di segmenti laterali ovali e uno
apicale, reniforme e più grande; i fiori bianchi (6-7 mm.) sono
riuniti in racemi. I frutti sono silique allungate con molti semi.
• Uso in cucina e proprietà terapeutiche
• Usato per insalate e minestre, ha un sapore piccante e
gradevole; serve anche per aromatizzare salse e formaggi
teneri.

Proprietà terapeutiche: diuretiche, stimolanti, espettoranti,
antiscorbutiche, purificanti.
• Crescione dei prati (Cardamine pratensis L.)
• Famiglia: Cruciferae
Altro nome comune: Billeri
Pianta erbacea perenne, originaria dell’Europa; in Italia è
presente nelle Alpi e rara o assente nel resto del territorio. Si
trova nei prati umidi e ricchi di sostanza organica, dal piano ai
1.700 metri circa.
Ha fusti eretti alti fino a 40 cm, con foglie basali riunite in
rosette, imparipennate divise in 3.5 segmenti ovali o
cuoriformi. I fiori hanno 4 petali bianco-rosei e sono riuniti in
racemi corimbosi.
Raccolta, conservazione e proprietà terapeutiche
Le piante vengono raccolte prima della fioritura e utilizzate
fresche o essiccate; hanno proprietà ricostituenti,
antianemiche, depurative e per impacchi antireumatici.
Taraxacum officinale • Il dente di cane ( dente di leone ) o Taraxacum
officinalis è un’erba della famiglia delle
Dente di leone Asteracee, molto comune, che cresce in
Insalata matta primavera sia nei campi che nelle zone collinari. I
contadini la raccolgono fin dai tempi
antichissimi, conoscendone le preziose virtù. Il
dente di cane, infatti, pare possieda qualità
depurative. In particolare, può aiutare a
purificare il sangue e il fegato. Le sue radici, che
contengono molti principi medicamentosi,
vengono utilizzate come coadiuvanti nella cura
dei calcoli biliari, come antipiretico, e
antiemorroidi. Vengono usate, in infuso, anche
come tonico, lassativo e per aiutare la diuresi.
Per i dettagli del suo uso è preferibile recarsi in
erboristeria dove radici e foglie vengono
preparate secondo le dosi e la tipologia di
assunzione idonea all’uso di cui si necessita. Il
decotto depurativo si ottiene facendo bollire per
30 minuti 50 grammi di radici secche in un litro
d’acqua. In linea di massima se ne dovrebbe
assumere una tazza al mattino a stomaco vuoto.
Considerato che le piante medicinali, oltre alle
qualità terapeutiche possiedono anche effetti
indesiderati e interazioni con alcune medicine, è
importante porre molta attenzione al loro uso e
consigliarsi col proprio medico o erborista di
fiducia prima di assumerle a qualunque titolo.
ERBA CIPOLLINA • L'erba cipollina, europea
Allium Schenoprasum o Allium Schoenoprasum,
è l' unica cipolla che
cresce spontanea sia nel
vecchio che nel nuovo
mondo. E'più gracile e
bassa della cipolla
d'inverno, presenta, alla
fioritura, delle graziose
ombrelle globose di fiori
rosa o porporini. Le sue
foglie aghiformi
ricrescono dopo il taglio.
Il suo impiego in
medicina è identico a
quello della cipolla. Ha
uno stelo sottile e cavo e
viene molto usata per
aromatizzare formaggi,
brodi, zuppe, omelette.
Dragoncello estragone - Artemisia Caratteri botanici
dracunculus L. Alta fino a 1 metro, presenta fusti eretti
Famiglia: Asteracee Specie: Artemisia e ramificati, con foglie lineari,
dracunculus L. strettamente lanceolate, lucenti, di
colore verde scuro. Corimbi di minuscoli
fiori gialli compaiono in estate, nelle
regioni calde, e raramente in quelle
fredde. Le foglie aromatiche se
schiacciate emanano un aroma
piccante.
• Uso in cucina e proprietà
terapeutiche
• Per il suo profumo delicato tra
l’anice e il sedano è adatto per
insaporire piatti di pesce, frittate,
formaggi frechi, salse e ripieni.
Proprietà terapeutiche: toniche,
stomachico-digestive, aperitive,
carminative. In infuso può alleviare
l’insonnia e la costipazione.
Caratteri botanici
Finocchio selvatico - Foeniculum vulgare Mill. Pianta erbacea perenne, a volte biennale,
Famiglia: Ombrelliferae rizomatosa, con fusti eretti, ramificati, alti
Specie: Foeniculum vulgare Mill. fino a 150 cm. Le foglie sono 3-4
pennatosette, divise in lacinie quasi
capillari. I fiori gialli sono riuniti in ampie
ombrelle. Il frutto è un achenio molto
aromatico.
• Uso in cucina e proprietà terapeutiche
• In cucina i frutti (detti semi) si abbinano
con la porchetta e tutte le carni grasse.
I giovani getti e le foglie fresche sono
indicate per aromatizzare insalate, piatti
di pesce, salse e aceti aromatici. Il
finocchietto selvatico (raccolto a fine
inverno, utilizzando solo la parte tenera
e le foglie filiformi) si usa in Sicilia per la
preparazione della pasta con le sarde.
Proprietà terapeutiche: depurative,
tonico-aperitive, carminative,
antispasmodiche.
Elicriso - Helichrysum italicum (Roth) Don • Caratteri botanici
Famiglia: Asteracee • Pianta suffruticosa, alta fino a 50
Specie: Helichrysum italicum (Roth) Don cm, con foglie argentee, lineari-
filiformi; i capolini, di colore dorato
brillante, sono riuniti in una densa
infiorescenza corimbosa; i frutti
sono lucenti, bianchi, di forma
cilindrica.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
Le foglie dell’elicriso forniscono un
moderato aroma di curry e possono
essere impiegate per insaporire risotti,
minestre, carne di pollame e ripieni.
Proprietà terapeutiche: sudorifere,
astringenti, antiasmatiche e, per uso
esterno, come lenitivo antinevralgico.
Simile e con le stesse proprietà
terapeutiche è Helichrysum stoechas
(L.) Moench, poco diffusa in Italia, che
presenta capolini emisferici anziché
conici.
• Caratteri botanici
Erba di San Pietro - Balsamita major Desf.
• Pianta rizomatosa con fusti eretti e
Famiglia: Asteracee - Specie: ramificati, alti fino a 120 cm.
Balsamita major Desf. Presenta foglie alterne e coriacee,
ovato-oblunghe, dentate ai
margini. I fiori di colore giallo oro.
• Uso in cucina e proprietà
terapeutiche
• Usare con moderazione (per il
gusto amaro) per dare aroma a
frittate, ripieni, piatti a base di
volatili, torte di verdura.
Proprietà terapeutiche:
antispasmodiche, carminative,
diuretiche, emmenagoghe.
Generalità
Pianta erbacea perenne originaria
dell'Asia occidentale. In Italia è
coltivata e di rado rinselvatichita
presso gli orti.
La
FRAGOLA DI BOSCO Fragaria vesca (fragola di bosco) è una pianta erbacea
FRAGARIA VESCA della famiglia delle rosacee. Spontanea nei sottoboschi
Famiglia: Rosacee italiani, è coltivata per i suoi frutti: piccole fragole dal
profumo molto intenso. Si distingue dalle varietà ibride
coltivate di Fragaria per il fatto che il frutto è piccolo e
morbido (da cui il nome vesca che in latino significa
molle). È da notare che, secondo alcune fonti, il nome
fragaria derivi dal sanscrito ghra, il cui significato è
"fragranza".[1]
Preferisce un suolo fresco, piuttosto acido ed
un'esposizione soleggiata o di mezz'ombra.
La riproduzione avviene per moltiplicazione vegetativa
agamica.
I frutti possono esser raccolti non prima di 8 mesi
dall'impianto. Inoltre sono di difficile conservazione e
devono essere consumati o lavorati rapidamente.
Usi [modifica]
Come erba medicinale la fragola di bosco può essere
impiegata per alleviare disturbi gastrointestinali.
I principi attivi contenuti nella pianta sono olii
essenziali, tannino e flavone.
Contiene buoni dosi di vitamina C, di iodio, di ferro, di
calcio, di fosforo. Da non sottovalutare la presenza, nel
frutto, di acido salicilico. Le sono attribuite le proprietà
di depurativa e diuretica. È indicata nelle infammazioni
del cavo orale.[1]
Ginepro - Juniperus communis L. Caratteri botanici
Famiglia: Cupressaceae Arbusto alto fino a 3 metri,
Specie: Juniperus communis L. presenta fusti tortuosi e
ramificati, con corteccia bruno-
rossastra. Le foglie sono
aghiformi, pungenti, verticillate a
tre. I fiori sono unisessuali,
verdognoli. I frutti globosi
(coccole) sono simili a bacche
pruinose, blu-viola quando sono
maturi.
Uso in cucina e proprietà
terapeutiche
In cucina si abbina con
selvaggina, porchetta, arrosti,
lessi, spiedini.
Proprietà terapeutiche:
diuretiche, antisettiche,
balsamiche, stimolanti,
espettoranti.
GENZIANA I pregi della genziana, di natura tipicamente tonica, sono racchiusi
Gentiana lutea tutti nella radice che va raccolta nel tardo autunno o al primo
germogliare della pianta, pulita accuratamente a secco, tagliata a
Habitat: pascoli delle zone montane. pezzi ed essiccata al sole. Grazie a questa radice si potranno curare
inappetenze e cattive digestioni, fugare febbri e vermi, apportare
sensibili benefici in tutte quelle malattie con manifestazioni di natura
nervosa.
Un ottimo aperitivo e digestivo è costituito dal vino di genziana,
molto facile a prepararsi: si fanno macerare in un buon bicchiere di
alcool puro, al quale sia stato aggiunto mezzo litro di acqua, circa
trenta grammi di radice di genziana. Dopo 24 ore vi si aggiunge un
litro di generoso vino bianco, lasciando macerare per 10 giorni ed
agitando almeno una volta al giorno. Terminato il macero, si filtri il
vino così ottenuto prendendone un bicchierino prima dei pasti come
aperitivo o dopo i pasti come digestivo. Non può mancare per la
genziana anche un elisir di lunga vita: si mettano a macero, in un
bicchiere di alcool puro ed in uno di acqua, 25 grammi di radice di
genziana, 15 grammi di corteccia di arancio amaro, 5 grammi di
corteccia di china.
Dopo cinque giorni si aggiunga al tutto mezzo litro di marsala e, sul
decimo giorno, si filtri e si beva un bicchierino prima dei pasti. Oltre
ai suoi numerosi pregi, questo elisir è pure indicatissimo negli stati
febbrili.

• Dalla genziana, infine, possiamo estrarre un ottimo vermifugo. In un litro e


mezzo di grappa si mettono a macerare 30 grammi di radice di genziana, 15
grammi di fiori d'assenzio, 15 grammi di rabarbaro e 15 di centaurea. Dopo
dieci giorni si filtra e vi si aggiunge dello sciroppo ottenuto sciogliendo tre
etti di zucchero in tre etti di acqua. Un bicchiere a digiuno per gli adulti, un
cucchiaino per i bambini saranno sufficienti a mettere in fuga i numerosi
vermi che spesso albergano in noi.
GINSENG • Il suo impiego risale a migliaia di anni fa e la sua efficacia è
attestata da numerosi studi scientifici[senza fonte], sebbene ci
siano alcune ricerche di segno opposto. Numerose sono,
Panax ginseng Mayer comunque, le sue virtù: dall'incremento della resistenza
fisica e delle capacità di recupero (ad esempio in seguito ad
attività sportiva) al miglioramento della circolazione,
passando per un potenziamento della memoria e della
resistenza ai fattori ambientali negativi. Nel complesso
riduce stress e nevrosi, migliora l'adattamento agli stimoli
della vita quotidiana, potenzia il rendimento fisico e
mentale, rafforza le difese immunitarie e abbassa i rischi di
contrarre diverse malattie. Inoltre, può migliorare le
prestazioni sessuali.
• Tuttavia, esistono naturalmente anche degli effetti
collaterali. Uno dei più frequenti è l'insonnia, l'irrequietezza
e l'irritabilità (è come se si avessero i 'nervi a fior di pelle').
Specialmente se assunto assieme a una quantità elevata di
sostanze stimolanti quali la caffeina si potrebbero verificare
effetti collaterali dovuti a una stimolazione eccessiva del
sistema nervoso. Un prolungato utilizzo di ginseng, inoltre,
potrebbe generare tremori ed anomalie ormonali.
Naturalmente la questione non è così semplice come
sembrerebbe.
• Nel caso in cui non si riscontrino gli effetti stimolanti
desiderati, non di rado ciò è dovuto al tipo di
preparazione utilizzata che, quasi mai, contiene un valido
quantitativo di principi attivi. Secondo alcuni autori quindi, il
problema non è imputabile al ginseng, ma ai preparati
commerciali che, di fatto, sono quasi privi di ginsenosidi.
GRAMIGNA • La Gramigna (Cynodon dactylon) è la
pianta infestante più conosciuta al
Cynodon dactylon mondo. È della famiglia delle
graminacee, molto competitiva,
presenta un esteso apparato radicale,
che può arrivare a 2 metri di
profondità. Viene anche utilizzata in
tappeti erbosi con clima caldo, vista la
sua elevata resistenza al
calpestamento. Volgarmente è anche
conosciuta con il nome di Erba Canina.
Nonostante sia una graminacea, le
proprietà allergeniche dei suoi pollini si
distinguono dalle altre piante della
famiglia.
• Usi terapeutici [modifica]
• Le informazioni qui riportate hanno
solo un fine illustrativo: non sono
riferibili né a prescrizioni né a consigli
medici – Leggi le avvertenze Sono note
le sue proprietà diuretiche e anche la
sua utilità nei processi infiammatori
delle vie urinarie alte o basse. Sempre
sotto il controllo medico, può essere
impiegata nella cura dell'ipertensione.
Issopo - Hyssopus officinalis L. • Caratteri botanici
Issopo -Labiatae
Hyssopus officinalis L. • Presenta fusti eretti o ascendenti,
Famiglia: ramificati e legnosi alla base, alti fino
a 50 cm. Le foglie aromatiche
dell'Hyssopus officinalis, da cui viene
estratto un olio usato dall'industria
profumiera e dalle distillerie, sono
strette e lunghe da pochi millimetri a
oltre due centimetri, appuntite, lineari
o lanceolate, lievemente pelose, di un
bel verde intenso. I piccoli fiori, riuniti
in gruppi ascellari e formanti una
spiga apicale, possono essere di
colore azzurro intenso o, meno più
raramente,
Uso in cucinabianco e rosa.
e proprietà terapeutiche
I fiori e le foglie più tenere si possono
aggiungere nelle insalate, minestre, ragù e
arrosti. Le sommità fiorite si usano in
alcune salse e zuppe, sono inoltre un
ingrediente dei liquori d'erbe.
proprietà terapeutiche: espettoranti,
digestive.
• Pianta perenne che può raggiungere il metro
Lavanda - Lavandula angustifolia Mill.
di altezza, suffruticosa, con fusti eretti,
Famiglia: Labiatae ramificati e legnosi alla base; le foglie sono
Specie: Lavandula angustifolia Mill. lineari o lanceolate, grigiastre, a margini
rivoltati; all’apice degli steli una specie di
spiga allungata e sottile, formata da fiori
violacei o azzurrognoli. Fiorisce da giugno a
settembre.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
In cucina, usare i fiori e le foglie con
moderazione. I fiori si possono utilizzare per
profumare lo zucchero nella preparazione di dolci
e biscotti. Le foglie si possono impiegare per
profumare l’agnello arrosto.
I fiori essiccati trasmettono un aroma persistente
alla biancheria negli armadi.
L’olio essenziale è un profumo molto apprezzato.
La tisana a base di fiori di lavanda cura stati
ansiosi, mal di testa, flatulenza, nausea, capogiri
e alitosi.
Proprietà terapeutiche: antisettiche,
antispasmodiche, sedative, aromatiche,
bechiche.
LUPPOLO Cucina [modifica]
Mazzetto di cime di luppolo selvatico
HUMULUS LUPULUS L. In cucina i getti apicali della pianta di luppolo selvatico (aspargina in
alla famiglia delle Cannabaceae; Lombardia, livertìn in Piemonte, luperi in Umbria, bruscandolo in
Veneto, vartìs in Emilia-Romagna) vengono raccolti in primavera
ordine delle Urticali. (marzo-maggio) e utilizzati come il più comune asparago (a volte
erroneamente chiamati "asparago selvatico"). Da notare come, a
differenza della maggior parte dei germogli utilizzati per uso
culinario, i getti di luppolo selvatico siano più gustosi quanto più
sono grossi. Si possono anche raccolgiere gli ultimi 20 cm di pianta
e far lessare per 15-20 minuti, condire con olio, sale e limone.
Gustosi anche in risotti, frittate e minestre.
Si usa la polvere resinosa delle infiorescenze femminili, contenente
luppolina (farm.: Strobuli lupuli).
Il luppolo è un mite sedativo con proprietà ipnogoghe (sonnifero).
In fitoterapia se ne conosce l'uso come:
•mite sonnifero p. e.:
•Rp. Sonnifero Extract. Lupuli Tinct. Valerianae aa 20.0
•D.S. orale 30! gtt. Questo è un medicamento / rimedio. Per ulteriori
informazioni chieda al suo medico o farmacista / erborista. (vedi
anche Ricetta medica magistrale)
in disturbi gastrici nervosi p.es.:
Extract. Lupuli Tinct. carminativa aa 10.0
D.S. orale 100! gtt. Questo è un medicamento / rimedio. Per
ulteriori informazionia.
Contiene 8-prenilnaringenina, un potente fitoestrogeno, la cui
concentrazione è così scarsa da non poter avere effetti biologici.
Tuttavia tale composto si forma anche in seguita alla conversione in
vivo dello xantoumolo di cui il luppolo è molto più ricco.Gli effetti
farmacologici di tali composti potrebbero essere di tipo estrogeno-
simile ma non esistono al momento studi adeguati.
Si aggiunge anche volentieri a preparati magistrali ansiolitici e
contro l'irrequietudine di bambini.
Malva (botanica) Morfologia
Pianta originaria dell'Europa e Asia temperata Di
famiglia delle Malvaceae. tipo erbaceo annuale o perenne. Il frutto è un
Malva sylvestris poliachenio circolare.
Viene usata in erboristeria: i principi attivi si trovano
nei fiori e nelle foglie, da cui si ottengono
mucillaggini e malvina . La pianta trova largo uso
come emolliente e calmante delle infiammazioni
delle mucose.
Usi [modifica]
Il nome Malva deriva dal latino malva (m) ed ha il
significato di molle, cioè capace di ammorbidire. La
droga è costituita dai fiori (Malvae flos) e dalle
foglie (Malvae folia F.U.XI)che sono ricchi di
mucillaggini, usati per le loro proprietà emollienti e
bechiche, nelle forme catarrali delle prime vie
bronchiali. Esso è utilizzato come emolliente, grazie
alle mucillagini presenti nelle foglie, in grado di
assorbire molecole di acqua. La malva può essere
assunta sotto forma di tisana per idratare e
ammorbidire l'intestino, e per regolarne le funzioni
grazie alla sua azione lassativa, dovuta alle
proprietà delle mucillaggini di rigonfiare l'intestino,
stimolandone la contrazione e quindi agevolandone
lo svuotamento.[1]
• Caratteri botanici
Maggiorana - Origanum majorana L. • Pianta perenne nelle zone desertiche di
Famiglia: Labiatae origine, presenta fusti eretti o
Specie: Origanum majorana L. ascendenti, alti fino a 60 cm. Le foglie
sono opposte, ovato-ellittiche, pelose e
verde chiaro-biancastre. I fiori, violacei
o rosei, sono riuniti in dense spighette
che formano delle pannocchie
terminali.
• Uso in cucina e proprietà terapeutiche
• Molto impiegata in cucina per
aromatizzare carni in umido, funghi,
legumi, salse, insalate di pomodori, ecc.
Entra nella composizione di vermuth e
liquori a base di erbe.
Il profumo della maggiorana è più dolce
e speziato rispetto a quello dell’origano,
che è invece più fresco e pungente.
Proprietà terapeutiche: sedative,
antispasmodiche, tonico-stimolanti,
diaforetiche. Per uso esterno, viene
impiegato per frizioni antireumatiche.
Mandragora officinarum erbacea perenne, emicriptofita, acaule.
Mandragora autumnalis È dotata di una grossa radice a fittone, di aspetto
Fam. Solanaceae grossolanamente antropomorfo
Le foglie, di forma ovato-oblunga, corrugate, sono
disposte a formare una rosetta basale al centro
della quale, in autunno, è presente un ciuffo di
fiori peduncolati, con corolla violacea,
imbutiforme, lunga 3-4 cm, suddivisa in 5 lobi.
Il frutto è una bacca ovoidale, di colore giallo-
arancio, lunga fino a 3 cm.
Diffusione e habitat
È diffusa nella area mediterranea meridionale,
dal Portogallo alla Grecia, in Nord Africa ed in
Medio Oriente.
Predilige i terreni calcarei soleggiati.
Usi
La conformazione antropomorfa delle sue radici
ha probabilmente contribuito a far attribuire alla
mandragola poteri sovrannaturali in molte
tradizioni popolari.
La mandragora contiene alcuni alcaloidi la cui
azione è simile a quella dell'atropina.
Melissa - Melissa officinalis L. Caratteri botanici
Famiglia: Labiatae Presenta fusti eretti o ascendenti, alti
Specie: Melissa officinalis L.
fino a 80 cm e molto ramificati. Le foglie
Altri nomi comuni: Erba cedronella.
sono opposte, ovato-ellittiche e crenate
ai margini. Le infiorescenze sono dei
verticillastri ascellari di pochi fiori prima
giallognoli poi bianco-rosati.
Uso in cucina e proprietà
terapeutiche
Le foglie, dal caratteristico profumo di
limone, vengono impiegate per
aromatizzare frittate, insalate, pesce,
marmellate, macedonie di frutta.
Molto impiegata per la preparazione
di liquori.
Proprietà terapeutiche: digestive,
antispasmodiche, sedative. Per uso
esterno, serve come lenitivo nelle
infiammazioni del cavo orale.
Menta piperita - Mentha x piperita L. • Caratteri botanici
Famiglia: Labiateae. • La Menta piperita è una pianta
Specie: Mentha x piperita L. erbacea perenne, con fusti stoloniferi,
eretti o ascendenti, dal colore
rossiccio, alti fino a 70 cm. Le foglie
sono opposte, ovato-ellittiche e
seghettate ai margini. I fiori, di colore
rosa-viola, sono riuniti in una densa
spiga fusiforme all'apice degli steli.

Uso in cucina e proprietà terapeutiche


Per il suo sapore molto intenso, in cucina
deve essere impiegata con molta
moderazione. Largamente usata nella
preparazione di caramelle, sciroppi e molti
liquori.
Proprietà terapeutiche: digestive,
stimolanti, espettoranti, antispasmodiche.
Per uso esterno, come deodorante e
antisettico del cavo orale.
Mentastro verde - Mentha spicata L. •
Famiglia: Labiateae. Caratteri botanici
Specie: Mentha spicata L. • Il mentastro verde presenta fusti
stoloniferi, eretti o ascendenti,
ramificati nella parte superiore e alti
fino a 1 metro. Le foglie sono
opposte, ovato-lanceolate e
seghettate ai margini. I fiori, di
colore rosa-viola, sono riuniti in una
spiga fusiforme all'apice degli steli.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
Le foglie molto aromatiche del
Mentastro verde vengono impiegate per
dare sapore a insalate, frittate, dolci,
salse, gelati e macedonie. Molto usate
anche nella preparazione di liquori e
sciroppi.
Proprietà terapeutiche: espettoranti,
digestive, tonico-stimolanti,
antispasmodiche. Per uso esterno, come
deodorante e antisettico del cavo orale.
• Il mirtillo nero e il mirtillo rosso, sono fra le piante del sottobosco, le più
Mirtillo nero - Vaccinium myrtillus apprezzata e le più conosciuta. I loro frutti si raccolgono sia per essere
consumati subito, sia per essere essiccati e trasformati in efficaci
Habitat: boschi delle zone montane. medicinali per l'inverno. Lo stesso avviene per le foglie che contengono
Mirtillo rosso degli importanti principi attivi.
Il mirtillo trova la sua più tipica applicazione nei casi di diarree ostinate,
di malattie biliari, di enteriti acute, di catarro intestinale, di dissenteria
accompagnata da evacuazioni sanguigne.
Contro tutti questi malanni serve il decotto di frutto di mirtillo che si
prepara facendo bollire per cinque minuti in mezzo litro d'acqua due o
tre manciate di mirtillo, sia fresco che secco. Si filtra e si beve nel corso
della giornata, in tre razioni e a stomaco vuoto.
Uguali risultati si ottengono masticando nel corso della giornata una
buona manciata di mirtillo secco e perseverando nella cura, fintanto che i
disturbi accusati siano scomparsi.
Queste terapie possono essere utilmente sostituite dalla tintura di
mirtillo che di è dimostrata anche molto utile in caso di infiammazioni o
di afte alla bocca. La tintura si prepara mettendo a macerare, per almeno
dieci giorni, tre manciate di bacche di mirtillo in un litro di grappa
vecchia. Un cucchiaio di questa tintura, presa in una tazzina d'acqua
calda, darà dei risultati veramente sorprendenti. La pomata di mirtillo
cura egregiamente eczemi e pruriti della pelle: si schiacciano i mirtilli, si
mettono a bollire finché sia scomparsa l'acqua di evaporazione e sia
rimasta una specie di sciroppo molto denso. Questo estratto-pomata va
conservato in recipienti ermeticamente chiusi e si usa al bisogno
spalmandolo sulla parte malata.
Le foglie di mirtillo, invece, servono a preparare un ottimo tè, utilissimo,
preso caldo, nei vomiti, nei crampi allo stomaco e nella debolezza
urinaria. Usato freddo ed esternamente questo tè guarisce le
infiammazioni agli occhi, lavandoli accuratamente tre volte al giorno ed
avendo l'accortezza di far entrare un po' di liquido negli occhi stessi.
Per concludere, le foglie di mirtillo sono in grado di apportare un
sensibile sollievo ai diabetici per una specie di insulina che esse
contengono. Si prepara un decotto facendo bollire un cucchiaio di foglie
tritate in mezzo litro d'acqua e bevendolo a più riprese nel corso della
giornata.
• È una specie spontanea delle regioni mediterranee,
Myrtus communis comune nella macchia mediterranea. In Sardegna è
un comunissimo arbusto della macchia
famiglia delle Myrtaceae, tipica mediterranea bassa, tipica delle associazioni
della macchia mediterranea. fitoclimatiche xerofile dell'Oleo-ceratonion. Meno
frequente è invece la presenza del mirto nella
macchia alta
Per il suo contenuto in olio essenziale (mirtolo,
contenente mirtenolo e geraniolo e altri principi
attivi minori), tannini e resine, è un'interessante
pianta dalle proprietà aromatiche e officinali. Al
mirto sono attribuite proprietà balsamiche,
antiinfiammatorie, astringenti, leggermente
antisettiche, pertanto trova impiego in campo
erboristico e farmaceutico per la cura di affezioni a
carico dell'apparato digerente e del sistema
respiratorio. Dalla distillazione delle foglie e dei fiori
si ottiene una lozione tonica per uso eudermico. La
resa in olio essenziale della distillazione del mirto è
alquanto bassa.
• Il prodotto più importante, dal punto di vista
quantitativo, è rappresentato dalle bacche, utilizzate
per la preparazione del liquore di mirto
propriamente detto, ottenuto per infusione alcolica
delle bacche attraverso macerazione o corrente di
vapore. Un liquore di minore diffusione è il Mirto
Bianco, ottenuto per infusione idroalcolica dei
giovani germogli, erroneamente confuso con una
variante del liquore di mirto propriamente detto
ottenuto per infusione delle bacche di varietà a
frutto non pigmentato. Il prezzo di mercato delle
bacche si aggira intorno ai 1,8-2 euro/kg.
Nepetella - Nepeta nepetella L • Caratteri botanici
Famiglia: Labiatae • Pianta perenne suffriticosa, presenta
Specie: Nepeta nepetella L. fusti ascendenti e ramificati alti fino
a 80 cm. Le foglie, opposte e
pubescenti, sono oblunghe-
lanceolate. I fiori sono biancastri o
roseo-violetti, riuniti in verticillastri
ascellari.
• Raccolta e conservazione
• Raccogliere le foglie, all'inizio della
fioritura, e farle essiccare in luogo
ombroso e ventilato. Conservare al
riparo della luce e all'asciutto.
• Uso in cucina e proprietà
terapeutiche
• Viene usata per dare aroma a piatti
di carne, pesce, funghi.
Proprietà terapeutiche: antisettiche,
sedative, antispasmodiche.
Origano comune - Origanum vulgare • Caratteri botanici
L. • Erbacea perenne, alta fino a 80 cm, ha foglie
Famiglia: Labiatae verde scuro, opposte, ovato-lanceolate, speziate.
Specie: Origanum vulgare L. I fiori, rosei o violacei, sono riuniti in glomeruli
che formano delle infiorescenze corimbose.

Raccolta e conservazione
Raccogliere le foglie e le estremità fiorite
all’inizio della fioritura. Fare essiccare in
luogo ombroso e ventilato.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
Molto impiegato in cucina per
aromatizzare carni, pesci, funghi, verdure,
insalate, ecc. Molto profumato è l’origano
meridionale, Origanum heracleoticum L.
(sin. Origanum vulgare ssp. viridulum
Nyman) diffuso al sud Italia e nelle isole,
ingrediente fondamentale della pizza e di
molti altri piatti mediterranei.
Proprietà terapeutiche: aperitive, digestive,
carminative, tonico-stimolanti.
• Perchè non aprofittare di questa generosa pianta che
Ortica, urtica dioica nasce spontanea ovunque? Dietro una facciata che le
Famiglia: Urticacee attribuisce il titolo di erbaccia fastidiosa che punge e
brucia si nasconde una pianta officinale dalle molte
qualità.
Questa è la giusta stagione per raccoglierla in campagna e
farne infusi, preparare ricette prelibate e scoprire così i
molteplici utilizzi che questa pianta possiede. Se ne
possono usare tutte le parti: la pianta, i semi e la radice,
inoltre sono disponibili in commercio preparati a base di
foglie di ortica sotto forma di succo fresco, estratto
liquido e comprese.
Contro le malattie reumatiche, l'artrite in particolare,
l'ortica sembra essere un validissimo rimedio. Nella
medicina popolare greca si consiglia di strofinare la pianta
fresca di ortica sulle giunture dolenti finchè la pelle non
brucia. Un'altra possibilità è preparare un mazzo con
ortiche fresche e passarle sui punti che fanno male in
modo che il veleno penetri nella pelle generando una
piacevole sensazione di calore. Se invece si preferiscono
rimedi già pronti per l'uso, nella maggior parte delle
erboristerie si trovano preparati a base di piante di ortica.
• L'infuso di foglie di ortica è il più semplice e più naturale
in assoluto: versate in una tazza bollente 3 o 4 cucchiaini
di ortica, lasciate in infusione per 10 minuti, poi filtrate.
Nel corso della giornata bevete 3 o 4 tazze di infuso
appena preparato.

• In cucina l'ortica si può usare nella preparazione di


frittate, minestre, ravioli, risotti. La polvere ottenuta dalle
foglie essiccate può essere sparsa sul cibo.
• Caratteri botanici
Noce moscata - Myristica fragrans L. • Albero sempreverde, dioico, alto 8-10 metri
che fiorisce tutto l'anno. Le foglie sono ovali,
Famiglia: Myristicaceae appuntite, verde scuro, con la pagina
Specie: Myristica fragrans L. superiore lucida e cerosa; produce piccoli
fiori campanulati, carnosi, quelli femminili in
piccoli racemi ascellari, quelli maschili
singoli. Due-tre volte l'anno produce
numerosi frutti, della dimensione di piccole
pesche, di colore verde, divengono gialli a
maturazione; sono succosi (utilizzati per
preparare marmellate); quando sono maturi
si aprono a metà, rivelando una noce,
ricoperta da un arillo di colore rosso acceso.
All'interno della noce (la noce moscata) si
trova un unico seme, morbido, diviene
presto di consistenza legnosa.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
Molto usato in cucina normalmente aggiunto a
dolci, budini, creme e torte ma anche a purè di
patate e cavolini di Bruxelles lessati. Viene spesso
aggiunta a ripieni a base di carne, formaggio o
spinaci per tortellini, ravioli o cannelloni.
Proprietà terapeutiche: stimola la digestione,
blocca le fermentazioni intestinali.
OLIVO • L'olivo o ulivo [1] (Olea europaea L.) è una pianta da frutto.
Olea europaea Originario del Medioriente, è utilizzato fin dall'antichità per
l'alimentazione. I suoi frutti, le olive, sono impiegate per
Famiglia : Oleaceae l'estrazione dell'olio e, in misura minore, per l'impiego diretto
nell'alimentazione. A causa del sapore amaro dovuto al contenuto
in polifenoli, l'uso delle olive nell'alimentazione richiede però
trattamenti specifici finalizzati alla deamarizzazione, realizzata con
metodi vari.
Fitoterapia [modifica]
Gli estratti di Olea europea, sotto forma di gemmoderivato, tintura
madre e, soprattutto, estratto secco titolato e standardizzato delle
foglie, hanno evidenziato una discreta attività antidislipidemica,
vasodilatatrice e ipotensiva (nelle ipertensioni arteriose
borderline), oltre a quella antiflogistica [2] È una pianta
sempreverde, la cui attività è pressoché continua con
attenuazione nel periodo invernale. Le foglie sono coriacee,
semplici, intere, ellittico-lanceolate, con picciolo corto e margine
intero, spesso revoluto. La pagina inferiore è bianco-tomentosa. Le
gemme sono per lo più di tipo ascellare.
Il fiore è ermafrodito, piccolo, con calice di 4 sepali e corolla di
petali bianchi. I fiori sono raggruppati in numero di 10-15 in
infiorescenze a grappolo, chiamate mignole, emesse all'ascella
delle foglie dei rametti dell'anno precedente. La mignolatura ha
inizio verso marzo-aprile. La fioritura vera e propria avviene,
secondo le cultivar e le zone, da maggio alla prima metà di giugno.
Il frutto è una drupa globosa, ellissoidale o ovoidale, a volte
asimmetrica, del peso di 1-6 grammi secondo la varietà, la tecnica
colturale adottata e l'andamento climatico.
Papaver rhoeas • Fitoterapia
• Le informazioni qui riportate hanno solo un fine
papavero o rosolaccio illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a
famiglia delle Papaveraceae consigli medici – Leggi le avvertenze Il rosolaccio
contiene degli alcaloidi che possono essere sfruttati
per le loro proprietà blandamente sedative, infatti un
infuso ottenuto con 4 o 5 petali per tazza viene
spesso somministrata ai bambini prima di coricarsi in
maniera da indurre loro un sonno migliore. È
importante notare che gli alcaloidi presenti sono
anche blandamente tossici, per questo motivo è
importante non eccedere le dosi consigliate e non
farne un uso prolungato. In genere un limite
superiore di somministrazione consigliato è di due
tazze giornaliere.
• Oltre ai petali, che in infuso conferiscono alla tisana
un profumo gradevole e un colore rossiccio, si
utilizzano anche le capsule alle quali i petali sono
attaccati, raccolte quando i fiore è sbocciato ma non
ancora sfiorito. Le capsule contengono gli stessi
alcaloidi presenti nei petali, ma in concentrazione
maggiore: per questo motivo si consiglia di non
utilizzare più di una capsula per tazza, eventualmente
accompagnata da qualche petalo per rendere
aromaticamente più gradevole la bevanda. Spesso
nello stesso infuso si aggiungono anche dei fiori di
camomilla rendendolo ancora più efficace e
gradevole.
• La Parietaria officinalis (Parietaria officinalis, L.) o erba
Parietaria officinalis vetriola (anche detta erba vento o gamba rossa) è una
Famiglia delle Urticaceae pianta della famiglia delle Urticaceae e quindi parente
stretta dell'ortica.
La Parietaria officinalis (Parietaria officinalis, L.) o erba
vetriola (anche detta erba vento o gamba rossa) è una
pianta della famiglia delle Urticaceae e quindi parente
stretta dell'ortica.
Proprietà : Ha proprietà diuretiche, emollienti,
sudorifere, depurative ed espettoranti.
È responsabile di una delle più comuni forme di allergia
primaverile ai suoi pollini.
Usi: Fino a pochi anni fa veniva comunemente
usata per pulire l'interno delle bottiglie e dei
fiaschi grazie all'appiccicosità delle sue foglie (da
qui il nome comune erba vetriola).
Un altro utilizzo "empirico" di questa pianta è
quello di lenire il prurito dovuto al contatto con la
sostanza urticante dell'ortica, strofindandola
senza troppo vigore sulla parte lesa.
Nell'uso popolare, le giovani foglie primaverili
private del gambo e dei fiori ascellari e lessate
(10
. minuti) vengono impiegate come gli
spinaci. Sono altresì ottime per ripieni, frittate,
minestre o come contorno insieme ad altre
erbe di campo.
Peperoncino - Capsicun annuum L.
• Caratteri botanici
Famiglia: Solanaceae • Presenta fusti eretti e ramificati, alti fino a 100
Specie: Capsicun annuum L. cm Le foglie sono alterne allungate, acuminate
all'apice. I fiori ascellari hanno una corolla
pentalobata e sono di colore bianco-giallastro. I
frutti sono bacche, in genere rosse a maturità,
di forma diversa secondo la varietà.
I peperoncini si presentano in moltissime
varietà, tutte commestibili e più o meno
piccanti.
Caratteri botanici
Presenta fusti eretti e ramificati, alti fino a 100
cm Le foglie sono alterne allungate,
acuminate all'apice. I fiori ascellari hanno una
corolla pentalobata e sono di colore bianco-
giallastro. I frutti sono bacche, in genere rosse
a maturità, di forma diversa secondo la
varietà.
I peperoncini si presentano in moltissime
varietà, tutte commestibili e più o meno
piccanti.
• Descrizione: E’ una pianta erbacea perenne, la pianta non
Piantaggine maggiore ( Plantago maior) possiede fusto, ha solo uno o più scapi senza foglie alti fino a
Famiglia delle Plantaginaceae 30 cm, che portano al loro apice l'infiorescenza.
L’infiorescenPrincipi attivi: Mucillagini, sostanze amare,
tannini e il glucoside aucubina.
• Proprietà: Rinfrescanti, depurative, diuretiche, astringenti,
aantiinfiammatorie, emollienti.
Le foglie della Piantaggine hanno valida applicazione come
astringenti intestinali nelle diarree, stimolano blandamente
la diuresi e leniscono il mal di gola e le infiammazioni delle
mucose orali. Per uso esterno, sotto forma di decotto o di
cataplasma, esse esercitano un’azione antinfiammatoria e
antipruriginosa che è utile in particolare per le tracheiti e le
gengiviti, per le piccole ustioni, per fenomeni acneici e per le
punture di insetti. I semi agiscono come regolatori intestinali
e decongestionanti nelle infiammazioni intestinali e
bronchiali.
• Uso interno
Le foglie per disturbi intestinali, tosse e mal di gola.
I semi come antinfiammatorio ed emolliente delle mucose
della bocca e dell’intestino.

La piantaggine in cucina Con la piantaggine si preparano


gustose insalate agresti e squisiti minestroni. Può essere
usata in insalata ma è sovente unita ad altre piante, lessata e
condita con olio e aceto aromatico. Tinge di verde i preparati
come fa la parietaria.
Prezzemolo - Petroselinum sativum • Caratteri botanici
Hoffm. • Pianta biennale fittonante, con fusti
Famiglia: Ombrelliferae eretti, tubolari, alti fino a 50 cm. circa.
Specie: Petroselinum sativum Hoffm. Le foglie sono triangolari, dentate,
arricciate e suddivise in tre segmenti. I
fiori, giallo-verdi, sono raccolti in
ombrelle piatte che fioriscono in estate
durante la seconda stagione.
Caratteri botanici
Pianta biennale fittonante, con fusti eretti,
tubolari, alti fino a 50 cm. circa. Le foglie
sono triangolari, dentate, arricciate e
suddivise in tre segmenti. I fiori, giallo-verdi,
sono raccolti in ombrelle piatte che
fioriscono in estate durante la seconda
stagione.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
Le foglie sono ampiamente usate in cucina
per dare sapore a ministre, pesce, verdure,
formaggi; vanno aggiunte all’ultimo
momento perché con la cottura si perde
gran parte dell’aroma.
Proprietà terapeutiche (delle radici):
depurative, emmenagoghe, diuretiche.
• Le foglie di nocciolo sono tuttora ricercate per donare
Nocciolo - Corilus avellana all'epidermide la purezza e la freschezza desiderata.
Habitat: dal piano alla zona La sostanza contenuta in queste foglie ha una decisa azione
astringente, migliora lo stato dei pori troppo dilatati,
montana. riducendo la secrezione grassa; ha, ancora, una efficace azione
tonificante sulla pelle sì da renderla fresca e candida come
quella dei fanciulli e questa azione esplica tutta la sua efficacia
soprattutto su quelle persone che, per essere vissute in
ambienti malsani o per aver abusato di impiastri chimici,
accusano una pelle aggrinzita ed afflosciata; serve, infine, a
fare scomparire i punti neri e a smorzare le lentiggini.
Per queste ragioni, sia che si voglia mantenere intatta la
propria bellezza, sia che si voglia correggere tutte quelle
imperfezioni sopraricordate, si faccia uso del decotto di foglie
di nocciolo, con il quale ci si laverà sovente, riuscendo così ad
allontanare dal viso la patina del tempo.
Per completare questa cura di bellezza a base di foglie di
nocciolo sarà opportuno suggerire qualche altra pianta con
effetti ... estetici.
Impacchi di erba giovane di prato leggermente battuta tonifica
la pelle ringiovanendo i tessuti.
Le acque ossigenate, usate per imbiondire i capelli e che
troppo spesso danneggiano e bellezza e salute, possono
essere sostituite da un decotto di "centaurea" - chiamata
anche "biondella" - con il quale ci si laveranno i capelli.
E, infine, un suggerimento pratico per aumentare il fascino dei
propri occhi. Si facciano macerare due pizzichi di fiori di
sambuco in cento grammi di olio di mandorle. Con quest'olio
medicamentoso si ungano tutte le sere i bordi delle palpebre e
le ciglia: i risultati saranno eccellenti e ... affascinanti.
Caratteri botanici
Il rabarbaro (genere Rheum) Le specie del genere Rheum hanno un robrizoma carnoso
famiglia delle Polygonaceae Da cui viene emesso ogni anno un nuovo apparato
vegetativo che può raggiungere altezze anche superiori ai
200 cm.
Proprietà officinali
I principi attivi principali contenuti nel rizoma sono
composti antrachinonici e antranolici liberi e soprattutto in
forma di derivati glucosidici, fra i quali il più importante è la
reina. Fra i principi attivi secondari vanno citati i tannini.
Il rizoma del rabarbaro è un regolatore delle funzioni
digestive. A dosi basse stimola la secrezione gastrica e la
secrezione biliare, pertanto ha proprietà aperitive,
digestive, depurative del fegato. È inoltre un blando
lassativo. A dosi più alte è un efficace lassativo. A dosi
eccessive ha invece effetti purgativi negativi, altrimenti è
consigliato come lassativo in quanto influenza la motilità
del colon irritando le pareti intestinali. Studi clinici
imputano al rabarbaro anche una funzione antisettica nei
confronti delle infezioni intestinali e, in virtù del contenuto
in tannini, di decongestionante nelle irritazioni della
mucosa intestinale.
La presenza dei tannini come principio attivo secondario fa
sì che il rabarbaro possa essere utilizzato anche come
astringente della pelle e delle mucose della cavità orale
e nasale e come antibatterico.
Rabarbaro rapontico - Rheum • Generalità
rhaponticum L. • Il Rabarbaro rapontico (o Rabarbaro europeo) si trova
Famiglia: Poligonaceae spesso negli orti familiari o anche come pianta
ornamentale; in Francia e Inghilterra viene coltivata come
Specie: Rheum rhaponticum L.
coltura intensiva.
Si utilizzano i picciolo fogliari carnosi e succulenti dal
sapore gradevolmente acidulo per preparare marmellate;
i lembi fogliari sono inutilizzabili per l'elevato contenuto di
acido ossalico. In liquoreria ed erboristeria viene
impiegata la radice dal sapore amaro. Essiccata e ridotta in
polvere, viene utilizzata a scopi medicinali (tonico e
purgativo). L'attività del rabarbaro rapontico è inferiore a
quella del rabarbaro cinese ((Rheum palmatum L.)
importato per uso erboristicGeneralità
• Il Rabarbaro rapontico (o Rabarbaro europeo) si trova
spesso negli orti familiari o anche come pianta
ornamentale; in Francia e Inghilterra viene coltivata come
coltura intensiva.
Si utilizzano i picciolo fogliari carnosi e succulenti dal
sapore gradevolmente acidulo per preparare marmellate;
i lembi fogliari sono inutilizzabili per l'elevato contenuto di
acido ossalico. In liquoreria ed erboristeria viene
impiegata la radice dal sapore amaro. Essiccata e ridotta in
polvere, viene utilizzata a scopi medicinali (tonico e
purgativo). L'attività del rabarbaro rapontico è inferiore a
quella del rabarbaro cinese ((Rheum palmatum L.)
importato per uso erboristico.
• o.
Raphanus sativus • La pianta e i fiori di Raphanus sativus possono
essere facilmente confusi con quelli del Raphanus
genere Raphanus,
raphanistrum. Un semplice metodo per distinguere
della famiglia delle Brassicaceae. le due specie è quello di osservare i frutti. Nella
siliqua di Raphanus sativus i semi sono molto
ravvicinati mentre per il Raphanus raphanistrum i
semi sono più distanziati e la siliqua si restringe
notevolmente per poi riallargarsi tra un seme e il
successivo assumendo una forma più caratteristica.
A scopo medicinale il succo è indicato contro i
calcoli biliari,nella diuresi enell’evacuazione della
cistifellea, mentre sembra che attenui le
manifestazioni artritichee l’orticaria,legate ai
disturbi della funzione epatica. Nella medicina
popolare si preparava uno sciroppo scavando
l’interno della radice per porvi acqua e zucchero:
pare si trattasse di un buon ricostituente e un
ottimo afrodisiaco.
• Pianta a ciclo annuale, provvista di radice
biancastra che presenta un caule eretto,fistoloso e
ramificato . Le foglie lirate e irregolarmente
dentate le inferiori, e indivise le superiori.
• Il Raphanus raphanistrum , molto consumato in
cucina è il classico rosso rapanello.
• Originario dell'Europa, Asia e Africa, è ora spontaneo
Rosmarinus officinalis nell'area mediterranea nelle zone litoranee, garighe,
famiglia delle Lamiaceae macchia mediterranea, dirupi sassosi e assolati
dell'entroterra, dal livello del mare fino alla zona collinare,
ma si è acclimatato anche nella zona dei laghi prealpini e
nella pianura padana nei luoghi sassosi e collinari. È noto
in Italia anche col nome volgare di ramerino o ramerrino;
il nome del genere deriva dalle parole latine ros (rugiada)
e maris (del mare).
Usi
Il Rosmarino viene utilizzato:
In cucina o nell'industria degli insaccati come pianta
aromatica
Come pianta ornamentale nei giardini, per bordure, aiuole
e macchie arbustive, o per la coltivazione in vaso su
terrazzi
Le foglie, fresche o essiccate, e l'olio essenziale, come
pianta medicinale
Nell'industria cosmetica come shampoo per ravvivare il
colore dei capelli o come astringente nelle lozioni; nelle
pomate e linimenti per le proprietà toniche.
Come insettifugo o deodorante ambientale nelle
abitazioni, bruciando i rametti secchi
In profumeria, l'olio essenziale ricavato dalle foglie, viene
utilizzato per la preparazione di colonie, come l'Acqua
d'Ungheria
I fiori sono particolarmente melliferi
Rucola - Eruca sativa Mill. • Generalità
Famiglia: Cruciferae - Brassicaceae • Pianta erbacea annuale conosciuta fin dai
Specie: Eruca sativa Mill. tempi antichi. Gli antichi romani
attribuivano alla Rucola proprietà
afrodisiache e ne consumavano anche i
semi. Un tempo la Rucola era più
apprezzata per virtù medicinali che per
l’uso alimentare. La rucola cresce
spontanea nell'Italia mediterranea, dal
livello del mare e fino agli 800 metri
d'altezza; il suo substrato prediletto è ben
sciolto e sabbioso.
• Uso in cucina e proprietà
terapeutiche
• Apprezzata fin da tempi antichi per il
suo aroma speziato e piccante, la
Rucola viene molto usata nelle
insalate e nelle salse; arricchisce di
sapore i tramezzini, le pizze, esalta
alcuni formaggi molli e può anche
essere cotta a vapore.
Proprietà terapeutiche:
vitaminizzanti, antiscorbutiche,
aperitive, digestive.
Generalità
Ruta - Ruta graveolens L.
Famiglia: Rutaceae • Pianta perenne originaria dell’Europa meridionale. In
Italia è presente spontanea, in tutte le regioni, eccetto
Specie: Ruta graveolens L
le isole (dove si trova solo negli orti e giardini; in
Gallura è piuttosto rara ma cresce anche
spontaneamente), dal piano ai 1.000 metri.
Caratteri botanici
Pianta erbacea a fusto ramoso, alta fino a 80 cm, con
foglie alterne, pennato-composte, divise in segmenti
spatolati o lineari. I fiori, giallo-verdognoli, sono riuniti
in corimbi apicali.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
Le foglie fresche possono essere usate con
moderazione per insaporire insalate, carni,
pesci, oli e aceti aromatici. Molto usata per la
preparazione di un tipo di grappa aromatica.
Proprietà terapeutiche: emmenagoghe,
sedative, digestive, carminative, vermifughe.
L'erba della ruta era ritenuta l'erba contro la
paura, Si metteva in tasca, appunto, quando si
dovevano affrontare situazioni di paura e le case
in cui cresceva erano ritenute privilegiate.
Salvia - Salvia officinalis L. • Generalità
Famiglia: Labiatae • La Salvia è una pianta originaria
dell’Europa meridionale, è presente in
Specie: Salvia officinalis L. tutte le regioni italiane, coltivata e talora
inselvatichita.
• Caratteri botanici
• Pianta suffruticosa perenne, alta fino a 70
cm, con fusto ramoso; le foglie sono
grigio-tomentose, bislunghe-lanceolate e
persistenti in inverno. I fiori, blu-violacei,
sono riuniti in verticillastri apicali. Uso in
cucina e proprietà terapeutiche
• Le foglie di salvia vengono molto usate in
cucina, per aromatizzare i cibi e facilitarne
la digestione.
Vengono comunemente impiegate per
condire pasta e gnocchi al burro, per
preparare sughi, carni arrosto e in umido,
pesci, legumi, oli e aceti aromatici. Le
foglie possono essere fritte in pastella.
Proprietà terapeutiche: digestive,
colagoghe, bechiche, espettoranti, tonico-
stimolanti, antisettiche. Per uso esterno,
come antinfiammatorio nelle
infiammazioni del cavo orale.
Sambuco - Sambucus nigra L. • Il Sambuco è una pianta originaria dell'Europa e del
Classe: Dicotyledones Caucaso; oggi è una specie ormai cosmopolita, diffusa in
tutte le aree temperate dei continenti. In Italia è presente
Famiglia: Sambucacee (Caprifoliacee)
in tutte le regioni, dal piano ai 1.400 metri circa di quota.
Usi
Molteplici sono gli usi delle varie parti della pianta di
sambuco.
Le foglie e la scorza fresca vengono impiegate per
preparazioni medicinali di tipo cutaneo (non per uso
interno perché contengono alcaloidi pericolosi).
I fiori vengono usati per preparare frittelle, dolci
casalinghi e uno squisito sciroppo.
Con i frutti ben maturi si ottiene un fermentato (vino
di sambuco) e si possono preparare sciroppi, gelatine
e marmellate.
Il midollo di sambuco veniva impiegato nella
strumentazione da laboratorio e in modellistica.
Specie simili
Il sambuco corallino o rosso (Sambucus racemosa L.) è
un arbusto che cresce in montagna in prossimità degli
alpeggi. Presenta segmenti fogliari più stretti,
pannocchie con fiori giallognoli e infruttescenze di
colore rosso.
Santolina Santolina • Generalità
chamaecyparissus L. • La Santolina è una pianta arbustiva originaria
Famiglia: Asteraceae - Compositae probabilmente dell'area mediterranea, dal
Specie: Angelica archangelica L. portamento eretto o semiprostrato, molto
aromatica. In Italia è presente, coltivata a scopo
ornamentale e talora inselvatichita, in quasi tutto
il territorio. Cresce nei luoghi aridi e sassosi, dal
piano ai 1000 metri.
Caratteri botanici
Pianta suffruticosa, grigio-tomentosa, con
piccoli fusti eretti e ramificato, alti circa 30-
50 cm. Le foglie hanno la lamina a contorno
strettamente lineare, pettinato-dentata, con
brevi lacinie cilindriche o subclavate. In
giugno-luglio, produce piccoli fiori giallo-oro,
arrotondati, riuniti in infiorescenze apicali
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
La santolina possiede proprietà digestive,
antispasmodiche, tonico-stimolanti,
antisettiche (infuso o decotto). Per uso
esterno come antipruriginoso in caso di
punture di insetti.
Santoreggia montana - Satureja • Generalità
montana L. Pianta perenne semi-sempreverde, originaria delle
regioni montane dell’Europa centromeridionale.
Famiglia: Lamiaceae (Labiatae)
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
Specie: Satureja montana L. Le foglie, fortemente aromatiche, vengono usate per
dare sapore a piatti di carne e pesce.
Proprietà terapeutiche: digestive, carminative, tonico-
stimolanti. Per uso esterno, come antisettico nelle
infiammazioni orali.
Santoreggia domestica - Satureja hortensis L.
Generalità
Pianta erbacea originaria dell’Asia occidentale e
diffusa nell’Europa meridionale. In Italia è presente,
spontanea o naturalizzata, al Nord e al Centro, nelle
zone aride. I romani la utilizzavano in grande
abbondanza per insaporire i cibi.
Caratteri botanici
E’ una erbacea annuale con fusti eretti alti circa 30
cm. Le foglie, opposte, sono lanceolate. I fiori
compaiono da giugno a settembre, sono bianchi o
rosei e riuniti in
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
Le foglie, fortemente aromatiche, vengono usate per
dare sapore a piatti di carne e pesce.
Proprietà terapeutiche: digestive, carminative, tonico-
stimolanti. Per uso esterno, come antisettico nelle
infiammazioni orali.
• pianta erbacea perenne comune in tutta Europa, in Asia
Saponaria officinalis occidentale, in Asia centro-orientale, America
famiglia delle Caryophyllaceae settentrionale, può raggiungere il metro di altezza, i
fiori hanno un colore bianco-roseo, la radice di
Saponaria era già usata dai Romani nei bagni termali,
COMPONENTI Saponaria,
saponine tritepeniche, acido quillaico, mucillagini,
zuccheri, olio essenziale, acido glicolico, acido glicerico,
zuccheri riduttori, galattano gomma, olio essenziale,
flavonoidi, saponarina, vitexina, saponaretina, la sua
zione terapeutica dipende dalle saponine
Le saponine hanno proprietà tensioattiva, quando
vengono mescolate all'acqua danno
soluzioni schiumose che hanno una azione
espettorante ovvero facilitano l'espulsione e il
riassorbimento del muco.
ATTIVITA’ Saponaria
espettorante, azione diuretica, depurativa, catarro delle
vie aeree superiori
Saponaria
Utile come espettorante e diuretico, va usata per via
interna solo sotto stretto controllo medico, ha una
azione antiinfiammatoria, spermicida, analgesica,
mucolitica, aiuta ad abbassare il colesterolo,
• Aspetto Raggiunge un’alezza massima di 2 metri,
SENAPE.jp
• Ha foglie inferiori larghe pennatifide mentre le superiori
Famiglia delle Brassicacee o sono piccole e allungate. Il fiore è giallo a forma di
Crocifere pannocchia. Esso sviluppa il frutto, che contiene
numerosissimi semi piccoli e arrotondati da cui si ricava la
famosa salsa di condimento, dal sapore tipicamente aspro e
piccante.
• Diffusione
• La senape in Europa è nota sin dai tempi dei Romani, che ne
conoscevano le proprietà antiossidanti e la usavano per
conservare frutta, verdura, succhi di frutta e mosto di vino. In
Francia esiste una grande tradizione della senape,
soprattutto in Borgogna (in modo particolare a Digione), dove
si suppone sia stata inventata la salsa.
• Mostarda
• Il termine "mostarda" (moutarde) riferito alla senape appare
per la prima volta in Francia nel XIII secolo, col significato di
mosto che arde, appunto per il suo sapore piccante. Il
termine mostarda in Italia è invece usato per indicare un
prodotto simile ad una macedonia di frutta sciroppata in
acqua zuccherata e con una percentuale di semi di senape
(e/o aromi) nettamente inferiore: circa una parte su quattro. I
due prodotti, oltre all'etimologia del nome, hanno in comune
solo l'utilizzo della stessa pianta. Tuttavia è erroneamente
diffuso nell'uso comune il termine mostarda per indicare
anche le senapi, ossia tutte le preparazioni a base di senape.
• Salsa senape
Taraxacum officinale • Uso culinario [modifica]
pianta a fiore (angiosperma) • Nelle arti culinarie era (ed è) un'apprezzata insalata primaverile
depurativa, sia da solo che in mescolanze varie.
appartenente alla famiglia delle Anche i petali dei fiori possono contribuire a dare sapore e colore ad
Asteracee. insalate miste. I boccioli sono apprezzabili se preparati sott'olio. I
fiori si possono preparare in pastella e quindi fritti. Le tenere rosette
basali si possono consumare con soddisfazione sia lessate e quindi
condite con olio extravergine di oliva, sia saltate in padella con aglio
(o ancor meglio con aglio orsino).
• In molte regioni medioeuropee veniva preparata la marmellata di
fiori di tarassaco nel seguente modo:
• Rp. Marmellata Denti di leone Fl. Taraxaci 1 litro Acqua 2 litri bollire
a pentola aperta per ca. 20 minuti; filtrare e mantenere il liquido;
aggiungere 1 kg di zucchero bollire a pentola aperta fino alla densità
desiderata; versare (bollente) in vasi puliti e chiudere ermetica
• In medicina popolare il tarassaco viene usato per diverse indicazioni
e composizioni con altri fitorimedi come: epatico / biliare
• antireumatico spasmolitico, anaflogistico, diuretico
• antidiscratico
L'infuso è un tipo di tisana che viene utilizzata per estrarre principi
attivi delle parti più delicate di una pianta officinale: fiori, parti
erbacee e foglie.
• L'infuso viene preparato versando sulle parti idonee della pianta
(tagliata in maniera opportuna), solitamente inserite in un apposito
contenitore, dell'acqua bollente (o calda) e lasciando il tutto a
contatto (in infusione), tenendo coperto il contenitore per dieci-
quindici minuti.
• Passato questo periodo di tempo, si procede alla filtrazione, che si
può effettuare con un normale colino, e dopo aver spremuto il
residuo solido rimasto sul filtro, l'infuso si può dichiarare pronto.[1]
Timo maggiore - Thymus vulgaris L. • Generalità
Famiglia: Labiatae • Pianta originaria delle zone occidentali del
Specie: Thymus vulgaris L. Mediterraneo. In Italia è presente in quasi tutto il
territorio, allo stato spontaneo o coltivato, nei
luoghi aridi, dal piano ai 900 metri.
• Caratteri botanici
• Piccolo arbusto molto ramificato con steli legnosi
e molte piccole foglie grigio-verdi, lineari o
strettamente lanceolate, revolute al margine,
fortemente aromatiche. I fiori, biancastri, rosei o
lilla, sono riuniti in verticillastri che sbocciano
all’ascella di brattee lanceolate.
• Uso in cucina e proprietà terapeutiche
• Il timo viene molto usato in cucina per insaporire
e rendere più digeribili molti cibi, come carni
arrosto, sughi, verdure, funghi, ripieni, oli e aceti
aromatici. Si usa anche per preparare liquori e
vini aromatici.
Proprietà terapeutiche: digestive, depurative,
carminative, balsamiche, tonico-stimolanti; per
gargarismi nelle infezioni del cavo orale.
• Thymus citriodorus (Timo limone o Timo degli
agrumi)
• Il Timo Limone presenta foglie ovali con il
caratteristico prufumo di limone; i fiori sono lilla.
Zafferano - Crocus sativus L. • Generalità
• Pianta erbacea perenne originaria dell'Asia occidentale. In
Famiglia: Iridaceae
Italia viene coltivata ormai soltanto in Abruzzo. Lo zafferano
Specie: Crocus sativus L. è noto fin dai tempi antichi come pianta tintoria.
• Caratteri botanici
• I bulbi germogliano di zafferano in settembre, sviluppando 6-
10 foglie lineari; da metà ottobre a metà novembre
compaiono 1-2 fiori formati da sei tepali violetti, che
circondano uno stimma rosso arancio diviso in tre lunghe
lacinie.
• Raccolta e conservazione
• La raccolta dei fiori di zafferano (da metà ottobre a metà
novembre) si effettua al mattino prima che si schiudano. Dai
fiori si prelevano gli stimmi che vengono posti in appositi
essiccatoi per la tostatura. La produzione può raggiungere
10-15 kg/ha.
• Uso in cucina e proprietà terapeutiche
• Lo zafferano è uno dei condimenti più noti in cucina e viene
impiegato per aromatizzare e colorare molte ricette, tra le
quali il famoso risotto alla milanese.
Usato anche in liquoreria. Spesso viene sostituito con alcuni
succedanei (falso zafferano) che hanno un medesimo potere
colorante ma sono privi del caratteristico aroma del
Zafferano vero.
Proprietà terapeutiche: aperitive, digestive, stimolanti,
emmenagoghe.
Zenzero - Zingiber officinalis Rosc. • Generalità
Famiglia: Zingiberaceae • Lo Zenzero è la radice della pianta Zingiber officinalis,
Specie: Zingiber officinalis Rosc. pianta erbacea perenne originaria dell'Asia, oggi
coltivata diffusamente in quasi tutti i paesi tropicali e
subtropicali. Cina e India sono i maggiori produttori di
ginger.
Viene coltivata come pianta medicinale e terapeutiche
fin da tempi remoti Caratteri botanici
• Pianta erbacea con rizoma aromatico, steli eretti con
due file di foglie lanceolate e spighe di fiori
bianchissimi
Caratteri botanici
Pianta erbacea con rizoma aromatico, steli eretti con
due file di foglie lanceolate e spighe di fiori bianchi.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
I germogli, le foglie e le infiorescenze vengono
consumati crudi o cotti.
In cucina si abbina con carne e cacciagione e pesce,
crostacei e per preparare dolci secchi; si usa per
aromatizzare bevande (ginger), salse (curry).
Proprietà terapeutiche: stomachiche, carminative,
tonico-stimolanti, antisettiche; vitaminizzanti (ha un
alto contenuto in vitamina C).

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