Il principio Gli sviluppi Critiche, accoglienze, rifiuti Ch. Darwin nel 1859 pubblica - A livello scientifico la teoria - Critiche a livello scientifico L’origine della specie ipotizzando è stata approfondita e si è soprattutto in relazione a “salti evolutivi” (senza prove sufficienti) che tutta sviluppata nel neodawinismo, che che non si giustificano con l’evoluzione l’evoluzione dei viventi è dovuta ad un vede l’evoluzione a livello di della specie per selezione. In ogni caso unico meccanismo: davanti ai modifiche del DNA ed accetta una non è applicabile all’evoluzione mutamenti ambientali sono maggior partecipazione del vivente umana, per i tempi evolutivi rapidissimi sopravvissuti solo i viventi che al suo sviluppo, in una interazione che questa ha avuto. casualmente, per modificazioni con l’ambiente. L’evoluzione per selezione può essere una occasionali, avevano assunto - A livello filosofico è delle dinamiche evolutive, non l’unica. caratteristiche adatte alla divenuto la teoria scientifica idonea - Rifiuto da parte di correnti sopravvivenza nel nuovo ambiente. per rifiutare all’uomo un particolare creazioniste ancora in voga (cattolici Davanti alle modificazioni ambientali il statuto di dignità all’interno del tradizionalisti, chiese evangeliche vivente è totalmente passivo. creato. statunitensi, islam tradizionalista) - A livello sociale è stato - Da parte della chiesa cattolica, Darwin applica questo principio anche utilizzato per giustificare accoglienza della teoria evoluzionista nelle all’evoluzione umana e, senza l’eliminazione degli elementi deboli sue forme più evolute e rifiuto delle prove, interpreta l’uomo come della specie (eugenetica, selezione conseguenze filosofiche che negano la una scimmia evoluta. razziale, liberismo economico). specificità dell’uomo.
Il “cespuglio” dell’origine dell’umanità
- 65 mil. anni: primi viventi da cui è derivato l’uomo (“primati”) - 4-5 mil. anni: primi “ominidi” (v. australopiteco “Lucy”) - 35.000 anni: Homo Sapiens Sapiens (uomo africano), che siamo noi. Prima in Europa era esistito l’uomo di Neanderhtal (uomo europeo), estinto 35-30.000 anni fa. E’ opinione quasi concorde fra gli scienziati che tutta l’umanità attuale deriva da un unico ceppo, un'unica “famiglia”: non esistono “razze umane”, anche biologicamente siamo “tutti fratelli e sorelle”.