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monosintomatiche
remittenti
progressive primarie
progressive secondarie
il miglioramento o remissione dopo una recidiva avviene molto di più nei primi giorni e settimane,
rispetto a un anno o più. La riabilitazione perciò va fatta il prima possibile.
SINTOMI DI ESORDIO: disturbi motori e coordinazione insorgono per il 40% dei casi, neurite ottica
25%, diplopia 15%, parestesie 60%, vertigini 5%, disturbi della minzione 5%.
Vi sono specialmente sintomi piramidali come deficit di forza muscolare, spasticità (relativa a
singoli muscoli coinvolti), spasmi in flessione.
Disturbi del sistema neurovegetativo: dipende dalla localizzazione delle placche;
alterazioni della funzione vescicale (urgenza minzionale);
disturbi intestinali (colon irritabile, diarrea);
disfunzioni sessuali.
Si presentano inoltre sintomi aspecifici e disturbi mentali: fatigue (non da intendere come
stanchezza, ma è un tipo di affaticamento che si avverte anche a riposo, si alleggerisce un po’ con
dei farmaci che agiscono a livello centrale), disturbi cognitivi (perché nella sclerosi viene coinvolta
anche la sostanza grigia, che è importante per l’aspetto cognitivo), disturbi di tipo psichiatrico
(spesso nell’avanzare della malattia i pazienti hanno atteggiamenti simil psichiatrici, o ansiosi,
ossessivi, dovuti anche al carattere tipico di ogni persona).
Nistagmo, oftalmoplegia internucleare (alterazione dei movimenti coniugati degli occhi)
LA SCALA DI KURTZKE mette in evidenza come i disturbi piramidali all’esordio siano meno
dominanti rispetto alla fase conclamata, cosi come i sintomi cerebellari, quelli del tronco invece
non subiscono un cambiamento così drastico ma sono quasi ugualmente presenti in fase d’esordio
e fase conclamata.
CRITERI DIAGNOSTICI:
una prima modalità diagnostica della SM, è definita Triade di Charcot.
Per "triade di Charcot" si intende la presenza di nistagmo, tremore intenzionale e la parola
scandita. Questa triade caratterizza il quadro clinico della SM. Oltre alla triade si valuta la presenza
di:
-lesione della sostanza bianca, che non deve essere giustificata da altre patologie
-disseminazione spaziale delle lesioni, cioè in aree diverse del cervello
-disseminazione temporale delle lesioni, cioè con due o più recidive.
DIAGNOSI ASSISTITA DAL LABORATORIO:
RM con contrasto
Indagini liquorali, bande IgG oligoclonali e sintesi intratecale di IgG: si calcolano le
immunoglobuline del plasma e del liquor, si fa il rapporto e deve essere un indice non superiore a
07 per essere negativo.
Indicazione neurofisiologica: Si studiano i potenziali evocati somato-motori (PASS) o anche visivi (si
manda stimolo attraverso uno schermo, gli stimoli passano il nervo ottico e arrivano alla corteccia,
si danno 128 stimoli, solitamente il tempo dello stimolo per arrivare dalla retina alla corteccia è
100 millisec, si vede la differenza tra i due occhi), ciò serve per testimoniare una precedente
neurite ottica.
Per i potenziali del tronco (acustici) si mettono le cuffie alle orecchie del paziente, hanno due
stimoli diversi, uno è lo stimolo continuo, e la macchina calcola degli stimoli random (secondo
stimolo)che vengono dati al paziente e li deve percepire. Lo stimolo dall’orecchio interno deve
attraversare 5 stazioni, alla terza stazione siamo nel cervello, se c’è un rallentamento nello spazio
3’,5’, il test è positivo.
DISABILITY STATUS SCALE:
con un punteggio da 0: normalità a 10:morte dovuta a SM. dà un indice del grado di disabilità da
SM e mette in evidenza la necessità di assistenza per disabilità motorie.