di organi ed apparati, molto prossima alla soglia della comparsa clinica di sintomi di scompenso d’organo. È
anche definibile come una condizione di perenne rischio di disabilità. Gli anziani fragili sono quei soggetti
cronicamente affetti da patologie multiple, con stato di salute instabile. La fragilità comporta un rischio
elevato di rapido deterioramento della salute e dello stato funzionale e un elevato consumo di risorse. I
sintomi chiave sono: perdita di peso, debolezza muscolare, astenia, anoressia, inattività. Comporta gravi
rischi di: disabilità e dipendenza, cadute e traumi, ricovero ospedaliero, eventi acuti, istituzionalizzazione,
mortalità e problemi cognitivi. La valutazione della fragilità ha uno scopo di prevenzione e promozione della
qualità di vita. in pratica è utile pensare alla fragilità come una condizione di rischio. La riabilitazione
dell’anziano fragile non è semplice in quanto il fisioterapista si trova di fronte un paziente privo di
motivazione e forze, paziente non compliante. Importante è quindi stabilire un’alleanza terapeutica. È
importante parlare prima degli esercizi e se il paziente ha una malattia dementigena è importante usare un
tono di voce pacato mantenendo il contatto visivo. L’anziano fragile richiede una grande flessibilità
nell’esecuzione della fisioterapia, non seguendo uno schema fisso, ma prendendo spunto dalla sua iniziativa
e dai suoi movimenti spontanei per accompagnarlo e per fare una fisioterapia adatta e possibile al paziente
in questione.
La geriatria (dal greco geron, cioè "vecchio, anziano" e iatreia, ossia "cura") è la branca della
medicina interna che ha per oggetto lo studio delle malattie dell’anziano e le loro conseguenze
disabilitanti, con l'obiettivo fondamentale di ritardare il declino funzionale e mentale, e preservare
l'autosufficienza e la miglior qualità di vita possibile.
Ogni persona invecchia con velocità e modalità differenti, non esiste un indice obiettivo in grado di
correlare l’età biologica con quella funzionale e cronologica, tuttavia per convenzione sono stati
definiti parametri indicativi.
Tipi di invecchiamento:
Invecchiamento secondario
Riguarda quei cambiamenti che non sono inevitabili,causati per lo più dalle condizioni ambientali e
da agenti esterni, e che dipendono molto dallo stile di vita del soggetto (ad esempio mancanza di
esercizio fisico, comportamenti d’abuso, quali fumo o assunzione di alcol). Si presenta quando, al
quadro dell’invecchiamento primario, si aggiungono alcune malattie croniche o meno
Invecchiamento terziario
Caratterizzato da perdite delle abilità mentali e fisiche e da una serie di processi deteriorativi che si
verificano precipitosamente e pervasivamente nei mesi che precedono la morte