Sei sulla pagina 1di 6

12 dicembre

La poetica di Calvino

- presentare le cose di scorcio, posizioni, marginali, mondi marginali, similmente al romanzo


d’esordio

- tematizzare gli attuali problemi sociali – ma tramite la scelta di una prospettiva sposata,
straniata – quella di un mondo chiuso → ANTIMONDO

La giornata d’uno scrutatore

- in primo piano sempre pensiero di Amerigo, anche se la narrazione è in 3° persona

- che cosa significa essere o dirsi comunista dal punto di vista del protagonista?

- esilio dal mondo in cui dominano schemi di comportamento abituali + distinzioni politiche

- antimondo di Cottolengo – situazione eccezionale di un universo deforme, chiuso e diverso


→ microcosmo

- si apre uno spazio per riflessioni e rovesciamenti

- rimandi espliciti agli avvenimenti che fanno parte dalla realtà storica

Cottolengo: un preciso riferimento storico – elemento documentaristico

//

- tuttavia Cavino supera documentarismo

- la prospettiva rovesciata – serve a motivare una rielaborazione di concetti-chiave prestabili

Concetti riesaminati:

- amore

- comunismo

- procreazione

- futuro della società umana

- rapporto tra l’uomo e le istituzioni sociali


L’uomo arriva dove arriva l’amore: non ha confini se non quelli che gli diamo (La
Giornata…, fine del XII capitolo)

Racconti realistici/ma non di realismo ottocentesco

- per un mondo labirintico e frammentario ci vuole un altro tipo di realismo

- racconti ellittici, saggismo, il frantumarsi delle coordinate spazio-temporali,


digressioni riflessive / ma protagonisti pensano più’ per immagini che per concetti –
speculare + scrutare = indagare con lo sguardo + con l’intelletto

- alla scrittura narrativa riserva il compito di esprimere ‘le nuove situazioni esistenziali’, di
scoprire ‘il mondo, i centomila nuovi modi in cui si configura il nostro inserimento nel
mondo

- la tendenza a privilegiare angolazioni prospettiche spesso oblique

- evita di narrare casi clamorosi o a rappresentare delle vicende pubbliche

- metodo narrativo-conoscitivo preferito di Calvino

Calvino – definito da Pavese uno scoiattolo della penna – che ha avuto l’astuzia di
arrampicarsi sulle piante, a osservare la vita partigiana come una favola di bosco, clamorosa,
variopinta, diversa.

- fiaba, favola = parole chiave della critica sul primo Calvino

I critici – sulle prime opere narrative di Calvino

- osservazione precisa della realtà

- trasfigurazione della realtà, presenza della dimensione favolosa

- sul piano morale = il rapporto tra l’io osservante e il mondo delle cose e delle passioni

L’interesse di Calvino per le fiabe –negli anni ’50 si materializza in due volumi di Fiabe
italiane che escono nel 1956..

- raccoglie fiabe provenienti dalle diverse tradizioni regionali d’Italia

- procedimento di riscrittura
Studiosi di fiabe italiane:

Giuseppe Pitrè in Sicilia, Vittorio Imbriani a Firenze e altri

Scrittori: Luigi Capuana, Carlo Collodi, Guido Gozzano e altri

- Capuana riscrive le fiabe di Perrault +inventa ‘fiabe d’autore’

Alcuni procedimenti semiotici propri del genere fiaba – saranno sempre presenti nelle opere
di Calvino

- tipicamente fiabesco = il rapporto tra umano e non umano

- il mondo della natura = cosi vicino a Calvino che in realtà l’umano e il non umano
formano per lui una sola continuità

- l’importanza della natura

Nel saggio Natura e storia nel romanzo (1958) – una conferenza tenuta a Sanremo, ora
pubblicata in Una pietra sopra

= la natura come simbolo di vita ultraindividuale

- la narrativa ottocentesca // non solo romanzo sociale

- la natura = una presenza importante

Tre correnti del romanzo italiano d’oggi, in Una pietra sopra

1. una elegiaca, spesso di tematica morale


2. l’altra dialettale e sperimentale nel senso linguistico + tematica esistenziale
3. la terza corrente – alla quale appartiene il suo lavoro

Terza corrente = trasfigurazione fantastico- favolosa

Calvino – convinto che il compito della rappresentazione artistica non sia quello di
informare i lettori su com’è fatto il mondo, quanto piuttosto di esprimere le nuove
situazioni esistenziali, di scoprire ‘il modo, i centomila nuovi modi in cui si configura il
nostro inserimento nel mondo’
Anni’50, dopo il 1948 : gli anni della guerra fredda

- la crisi dell’unità antifascista (la crisi politica in Italia subito dopo la guerra) + la crisi
della cultura di sinistra

- nel 1956, sul piano internazionale

- la rivoluzione ungherese

- per Calvino: un periodo d tormento etico e conoscitivo – che si manifesta pure nella
scelta di forme espressive più differenziate:

- dai racconti alla fiaba, dai scritti memorialistici ai romanzi allegorici

- per raccontare queste trame articolate, che tendono a uno scopo, a una conclusione = C.
ha trasfigurare la realtà + ricorrere alla tradizione letteraria, ai generi che gli sono
congeniali (fiaba, poema, cavalleresco …) – RIUSO DELLA TRADIZIONE

- protagonisti della trilogia = mancanti e iperbolici

In partenza = un’immagine (sta per diventare una ‘regola’) = un uomo tagliato in due per
lungo = la storia di un soldato, in una guerra moderna?

- sceglie tempi lontani, la guerra contro i Turchi, per poter usare il cannone – ha dovuto
risalito al ‘600

- ma la storia – lasciata vaga, il romanzo storico non gli interessa ancora

- ricorre al sistema di dimidiamento già usato da Stevenson

IL DIMIDIAMENTO / non il conflitto tra il bene e male

- Dimidiamento – perché’ l’uomo contemporaneo è dimidiato, mutilato, incompleto,


alienato, represso (secondo Freud e Marx)

- questo era il nocciolo ideologico-morale

- Le immagini del romanzo – giungono a noi filtrate dallo sguardo del personaggio-
narratore e i suoi commenti

= in questo modo le vicende che sono inverosimili – diventano più plausibili.


- questo sguardo soggettivo di chi racconta – giustifica omissioni, digressioni, mutamenti di
tono

Medardo personifica una MALVAGITA’ IPERBOLICA: esagerata, inverosimile,


fiabesca (vige la logica bianco-nera tipica delle fiabe)

MASTRO PIETROCHIODO = rappresenta metaforicamente lo scienziato moderno che


costruisce bombe atomiche

TRELAWNEY = figura stevensoniana – lo scienziato ‘puro’, che non può integrarsi con
l’umanità vivente

I LEBBROSI – provengono da vecchie tradizioni locali, rappresentano l’edonismo,


l’irresponsabilità, la felice decadenza

- scienza / edonismo

- scienza / corporalità, materialità

UGONOTTI – dimidiamento opposto

- moralismo

- un’illustrazione satirica delle origini protestanti del capitalismo secondo Max Weber

- e per analogia, di ogni altra società basata su un moralismo fattivo

- evocazione di un’etica religiosa senza religione

- una serie di personaggi disposti in coppie, per lo piu’ ANTINOMICHE:

- lebbrosi / ugonotti

- Trelawney / Lebbrosi

- Medardo il Buono / Medardo il Cattivo

- Pamela /Medardo

- Biagio/Esau

- la pastorella Pamela è ‘appena uno schematico ideogramma di concretezza femminile in


contrasto con la disumanità del dimezzato’ (Calvino)

Potrebbero piacerti anche