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Alessio Lenti
I catechisti
Pagina 3 Vita in parrocchia Anno IX — Numero 6
Ed è stato così. Non posso far altro che ringraziare la nostra parrocchia per il bellissimo servizio che ci fa con la
Scuola Materna Sacro Cuore, dove insegnanti e suore si dedicano veramente con il cuore all'educazione dei nostri
bambini.
L'asilo parrocchiale è un posto speciale per i nostri bambini perchè vi si sentono come a casa: una casa dove in-
contrano per la prima volta, oltre a maestre ed amici, Gesù.
L'asilo è il loro primo contatto con il mondo esterno, senza genitori né nonni, la loro prima esperienza da grandi.
E' quindi importante che trovino l'ambiente più adatto a loro. Le maestre hanno una sensibilità speciale (forse
tutte le maestre d'asilo sono così, ma io posso parlare solo di loro perché credo ormai di conoscerle bene): sanno
sempre prendere i bambini per il verso giusto, sono pazienti, ma sanno anche farsi ubbidire. Noi genitori ci stupia-
mo sempre nel vedere i bambini che ripongono i giochi dopo averli usati, che pregano prima di mangiare, che
mangiano seduti e composti, come spesso a casa non succede!
La disponibilità delle insegnanti, Giovanna e Barbara, va ben oltre il loro normale orario di lavoro: sono sempre
pronte ad organizzare bellissime feste e recite per i nostri bambini, cercando di coinvolgere il più possibile noi
genitori e facendoci sentire veramente partecipi del cammino formativo che i nostri figli compiono presso la
scuola. Ed anche le suore, benché non si dedichino all'insegnamento, sono sempre presenti e di aiuto con i bambi-
ni.
Mi stupisce sempre accompagnare la sera Giovanni ed Elena a dormire, e scoprire che hanno già imparato il loro
modo di parlare con Dio e con semplici preghiere lo ringraziano. Di tutto questo non posso altro che rin-
graziare la nostra scuola materna!
Laura Magrini Vitali
Domenica 22 giugno
Pellegrinaggio a Roma
sulla tomba dell'Apostolo Paolo
a conclusione di un anno di Catechesi
sulla lettera ai Romani
“Coloro che crederanno in me, nel mio nome scacce- assommarsi di fenomeni psichiatrici unitamente a
ranno i demoni” (Mc 16,17); tale potere Gesù lo ha quelli parapsicologici non è un criterio sufficiente per
conferito a tutti i credenti ed ancora oggi, conserva in la diagnosi. Solo per mezzo dell’esorcismo si ha la
pieno la propria validità; è un potere generale, basato certezza di trovarsi di fronte ad un intervento diaboli-
sulla fede e sulla preghiera. Il demonio può essere co o meno.
cacciato da singoli ovvero da comunità, ciò è sempre A questo punto è necessario addentrarci un poco in
possibile e non richiede alcuna autorizzazione; tutta- un tema del quale, purtroppo, non vi è alcun cenno
via, è opportuno precisare il linguaggio: in tali casi nel Rituale, inolte, è un tema totalmente sconosciuto
trattasi di preghiere di liberazione, non di esorcismi. da quasi tutti coloro che hanno scritto in materia.
La Chiesa, al fine di attribuire maggior efficacia al Abbiamo rilevato l’effetto diagnostico dell’esorci-
potere di cacciare i demoni, conferito da Cristo, non- smo, ossia, l’idoneità del medesimo ad accertare la
ché, per salvaguardare i fedeli dagli imbroglioni e dai presenza o meno di una causa malefica dei disturbi,
maghi, ha istituito un apposito sacramentale: l’esorci- ovvero, una presenza malefica nella persona.
smo, il quale può essere amministrato esclusivamente In ordine di tempo, l’ultimo scopo menzionato, è il
dai vescovi o dai sacerdoti (mai dai laici), questi ulti- primo che viene raggiunto ed è il primo a cui si mira;
mi, solo ove abbiano ricevuto dal vescovo specifica in ordine d’importanza il fine specifico degli esorci-
ed espressa licenza. A norma del diritto canonico, smi è quello di liberare dalla presenze malefiche o dai
(can. 1172) i sacramentali si avvalgono della forza disturbi malefici, tuttavia, è molto importante tener
d’impetrazione della Chiesa, diversamente dalle pre- presente questa successione logica: prima la diagnosi
ghiere private (can. 1166), inoltre, gli stessi devono poi la cura, tutto al fine di valutare rettamente i segni
essere amministrati osservando accuratamente i riti e su cui l’esorcista si deve basare. Si deve rilevare subi-
le formule approvate dalla Chiesa (can. 1167). to che rivestono molta importanza: i segni prima del-
Solo al sacerdote autorizzato, oltre al vescovo esor- l’esorcismo, i segni durante l’esorcismo, i segni dopo
cizzante, (magari ce ne fossero!) spetta il nome di l’esorcismo, lo sviluppo dei segni nel corso dei vari
esorcista. E’ un termine oggi inflazionato. Molti, sa- esorcismi.
cerdoti e laici, si definiscono esorcisti mentre non lo Si ritiene che, sia pure indirettamente, il Rituale tenga
sono. Tanti sostengono di amministrare esorcismi, conto di tale successione, dal momento che, dedica
mentre fanno soltanto preghiere di liberazione, quan- una norma (n. 3) a mettere in guardia l’esorcista, di
do non fanno addirittura magia… Esorcismo è solo il modo che, non sia facile a credere ad una presenza
sacramentale istituito dalla Chiesa. demoniaca; ma successivamente lo stesso Rituale de-
L’esorcista deve attenersi alle preghiere del Rituale. dica varie norme a mettere in guardia l’esorcista stes-
Vi è però una differenza rispetto agli altri sacramenta- so dai vari trucchi che il demonio pone in atto per
li. L’esorcismo può durare pochi minuti come può nascondere la propria presenza. Agli esorcisti appare
protrarsi per varie ore, infatti, non è necessario recita- corretto ed importante porre attenzione a non farsi
re tutte le preghiere del Rituale, mentre, invece, se ne “gabbare” da malati psichici, da fissati, da chi in so-
possono aggiungere tante altre, come il Rituale mede- stanza non ha nessuna presenza demoniaca e nessun
simo suggerisce. bisogno di esorcismi. Tuttavia, si deve segnalare an-
Lo scopo dell’esorcismo è duplice: 1) liberare gli os- che il pericolo opposto, ad oggi assai più frequente,
sessi; tale aspetto viene messo in luce in tutti i libri quindi, più da temere: il pericolo di non saper ricono-
sull’argomento; 2) diagnosticare, (scopo diagnostico); scere la presenza malefica e conseguentemente di o-
questo scopo viene troppo spesso ignorato. E’ vero mettere l’esorcismo quando, invece, è necessario. Gli
che l’esorcista, prima di procedere, interroga la perso- esorcisti concordano nel riconoscere che mai un esor-
na stessa od i familiari al fine di comprendere se sus- cismo non necessario ha fatto del male. Per questo
sistano o meno le condizioni per amministrare l’esor- motivo nei casi dubbi non si sono avuti motivi di pen-
cismo, tuttavia, solo mediante l’esorcismo si può timento tra gli esorcisti, mentre, invece, ci si è dovuti
comprendere con certezza se esiste o meno intervento pentire di non aver saputo riconoscere la presenza del
diabolico. Tutti i fenomeni che si presentano, per demonio e di aver omesso l’esorcismo in casi in cui
quanto strani o apparentemente inspiegabili, possono, tale presenza è emersa più tardi, da segni evidenti,
in realtà, trovare una spiegazione naturale. Anche l’- quando la stessa era assai più radicata. Continua pag. 5
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Prosegue da pag. 4: Si ripete, riguardo all’importanza ed se fossero un poco più istruiti saprebbero che le prime
al valore dei segni: ne bastano pochi ed incerti perché a mettere in guardia da questo possibile errore sono
si possa procedere all’esorcismo. Se durante l’esorci- state le autorità ecclesiastiche. Sin dal 1583, nei decre-
smo si avvertono già altri segni, logicamente l’esorci- ti del sinodo di Reims, la Chiesa aveva messo in guar-
sta si dilungherà quanto riterrà necessario, anche se, il dia da tale possibile equivoco, affermando che talune
primo esorcismo viene amministrato con relativa bre- forme di sospetta possessione diabolica potevano es-
vità. E’ possibile l’assenza di manifestazione di segni sere semplicemente delle malattie mentali. Ma in quel
durante l’esorcismo, ma in seguito il paziente riferisce tempo la psichiatria non era nata ed i teologi credeva-
di averne avuto effetti (in genere sono effetti benefici) no al Vangelo.
di sicura rilevanza. In tale ultimo caso si decide di ri- Oltre alla diagnosi, l’esorcismo ha scopo curativo:
petere l’esorcismo e se gli effetti benefici proseguono, liberare il paziente. Qui ha inizio un percorso spesso
accade sempre che, prima o poi, si manifestino dei difficoltoso e lungo. E’ necessaria la collaborazione
segni anche durante l’esorcismo. E’ molto utile osser- dell’individuo, e questi molte volte ne è impedito; de-
vare lo sviluppo dei segni, seguendo la successione ve pregare molto e non vi riesce; deve accostarsi spes-
dei vari esorcismi. Certe volte tali segni sono progres- so ai sacramenti e molte volte non ce la fa; anche al
sivamente in diminuzione: è un segnale di avviata fine di recarsi dall’esorcista a ricevere il sacramentale
guarigione. Altre volte i segni seguono un crescendo deve, in certi casi, superare impedimenti che appaiono
ed una varietà del tutto imprevedibile: significa che insormontabili; per questo ha molto bisogno di essere
sta affiorando interamente il male che prima rimaneva aiutato, invece, nella maggioranza dei casi, non è
nascosto, e quando è affiorato tutto, solo allora comin- compreso da nessuno.
cia a retrocedere. Quanto tempo occorre per liberare un colpito dal de-
Dalle parole dette si comprenderà quanto sia sciocco monio? Questa è proprio una domanda a cui nessuno
attendere a somministrare l’esorcismo quando sussi- sa rispondere. Chi libera è il Signore, il quale agisce
stano segni sicuri di possessione; è altrettanto frutto di con divina libertà, anche se, certamente tiene conto
totale inesperienza attendere, prima degli esorcismi, delle preghiere, specialmente se rivolte con l’interces-
quel tipo di segni che il più delle volte si manifesta sione della Chiesa. In generale si può affermare che il
soltanto durante gli esorcismi, ovvero dopo di essi, tempo occorrente dipende dalla forza iniziale della
ovvero in seguito a tutta una serie di esorcismi. Se- possessione diabolica e dal tempo intercorso tra que-
condo l’esperienza di alcuni esorcisti, esistono casi in sta e l’esorcismo. Ad un esorcista è capitato il caso di
cui sono stati necessari anni di esorcismi perché il ma- una ragazza di 14 anni, colpita da pochi giorni, la qua-
le si manifestasse in tutta la sua gravità. E’ inutile, in le appariva furiosa: calciava, mordeva, graffiava. E’
questo campo, volere ridurre la casistica a modelli stato sufficiente un quarto d’ora di esorcismo per libe-
standard. Chi, tra gli esorcisti, ha più esperienza cono- rarla completamente. Tuttavia, i casi così sono rarissi-
sce sicuramente le forme più varie di manifestazioni mi, oppure si verificano se l’intervento malefico è
demoniache. Ad esempio, è comune nell’esperienza molto leggero. Il più delle volte l’esorcista ha a che
degli esorcisti un fatto significativo; i tre segni indicati fare con situazioni pesanti. Questo perché ormai all’e-
dal Rituale come sintomi di possessione: parlare lin- sorcista nessuno pensa più. Sottopongo un caso tipico.
gue sconosciute, possedere una forza sovrumana, co- Un bambino manifesta segni strani; i genitori non ap-
noscere cose occulte, si sono sempre manifestati du- profondiscono, non vi danno importanza, pensano che
rante gli esorcismi e mai prima. Sarebbe stato del tutto crescendo tutto si risolverà. Questo accade anche per-
da stolti pretendere che si verificassero quei segni in ché, si precisa, i sintomi, inizialmente, sono lievi. Suc-
antecedenza, al fine di poter procedere agli esorcismi. cessivamente, con l’aggravarsi dei fenomeni, i genito-
Si aggiunge che non sempre si arriva ad una diagnosi ri incominciano a rivolgersi ai medici: ne provano u-
certa. Possono configurarsi casi di fronte ai quali si no, poi un altro, sempre senza risultati. Infine, dietro il
rimane perplessi, anche perché, e sono i casi più diffi- consiglio di qualche amico o “sapientone”, nasce il
cili, talvolta, ci si trova innanzi a soggetti che hanno sospetto che non si tratti di un male dovuto a cause
contemporaneamente mali psichici ed influenze male- naturali, e viene suggerito il ricorso a qualche mago.
fiche. In questi casi è molto utile che l’esorcista sia Da questo momento il danno iniziale viene duplicato.
coadiuvato da uno psichiatra. Solo per caso, in seguito a chissà quale suggerimento
Suscitano il sorriso certi teologi moderni, quando af- (quasi mai dovuto a sacerdoti…), si ricorre all’esorci-
fermano come una grande novità il fatto che alcune sta. Ma intanto di anni ne sono passati molti ed il male
malattie possano essere confuse con la possessione si è sempre più radicato. Continua pag. 6
diabolica, egualmente taluni psichiatri e parapsicologi;
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Prosegue da pag. 5: A questo punto di esorcismi ne occor- sacre se ne incontrano ben poche. E’ un grave errore.
rono molti, spesso per anni, e non sempre si giunge Molte sono le testimonianze di esorcisti che hanno
alla liberazione. sperimentato l’efficacia delle medagliette portate ad-
Si ripete però: i tempi sono di Dio. Giova molto la dosso con fede.
fede dell’esorcista e la fede dell’esorcizzato; giovano
le preghiere dell’interessato, della sua famiglia, di altri Simone Leoni
(suore di clausura, comunità parrocchiali, gruppi di
preghiera, in particolare quei gruppi che recitano pre-
ghiere di liberazione); giova moltissimo l’uso degli SIECIOLINO DELL’ANNO
appositi sacramentali, opportunamente utilizzati per
gli scopi indicati dalle preghiere di benedizione: acqua
2008
esorcizzata o almeno benedetta, olio esorcizzato, sale
esorcizzato. Al fine di esorcizzare acqua, olio, sale, E’ stata dura ma ce l’abbiamo
non occorre un esorcista, è sufficiente un qualunque fatta!!! I candidati si sono sfidati a
sacerdote. Bisogna però cercare (e trovare…) un sa-
cerdote che ci creda e che conosca l’esistenza, nel Ri- suon di nomination, un vero duello
tuale, di tali specifiche benedizioni. I sacerdoti infor- all’ultima preferenza! Questi i pre-
mati su tali argomenti sono rarissimi; i più non li co-
noscono e ridono in faccia al richiedente. scelti e ora sta a voi fedeli votatori,
Di fondamentale importanza la frequenza ai sacra- votateli, votateli, votateli...
menti ed una condotta di vita conforme al Vangelo.
Tangibile è la potenza del rosario e, in generale, del Mettete 2 preferenze per i maschi
ricorso a Maria Vergine; molto potente l’intercessione e 3 per le femmine.
degli angeli e dei santi; utilissimi i pellegrinaggi ai
santuari, che spesso sono i luoghi scelti da Dio per la
liberazione preparata dagli esorcismi. Dio ci ha elargi- MASCHI
to in sovrabbondanza i mezzi di grazia: dipende solo
da noi farne uso. Quando i vangeli narrano le tentazio- Walter Baquè
ni di Cristo ad opera di satana, danno conto su come Stefano Bonini
Gesù replichi al demonio tramite una frase della Bib-
bia. La parola di Dio è di grande efficacia; ed è di Simone Francalanci
grande efficacia la preghiera di lode, sia quella spon- Federico Galanti
tanea, sia, in particolare, quella biblica: i salmi ed i
cantici di lode a Dio. Don Tomasz
Pur con tutto questo, l’efficacia degli esorcismi impo- Alessio Lenti
ne all’esorcista molta umiltà, poiché gli fa sperimenta-
re il suo niente: chi opera è Dio; inoltre, sia l’esorcista Lorenzo Miris
sia l’esorcizzato sono sottoposti a dure prove di sco-
raggiamento; i frutti sensibili sono spesso lenti e fati- FEMMINE
cosi, in compenso si toccano con mano grandi frutti
spirituali, che aiutano, in parte, a comprendere perché Suor Andreina
il Signore permetta queste dolorosissime prove. Si
procede nel buio della fede, ma consapevoli di cam- Angela Baquè
minare verso la luce vera. Giulia Baquè
Aggiungo l’importanza protettiva delle immagini sa-
cre, sia sulla persona, sia nei luoghi: sulla porta di ca- Lucrezia Del Soldato
sa, nelle camere da letto, nella stanza da pranzo ovve- Marta Matassoni
ro nel luogo più usuale in cui si riunisce la famiglia.
L’immagine sacra richiama non l’idea pagana di un Benedetta Pezzatini
porta-fortuna, ma il concetto di imitazione della figura Adriana Pifferi
rappresentata e di protezione che si invoca. Purtroppo,
oggi capita di entrare in case in cui sulla porta d’in- Laura Sani
gresso campeggia un bel cornetto rosso e di immagini Fedora Terenzi
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ATTENZIONE ed IMPEGNO
COERENTE e RESPONSABILE
I frutti concreti dell’annuncio cristiano sul sociale
Esperienza interessante, che arricchisce e stimola la riflessione sulle nostre scelte, comportamenti e stili
di vita è stata quella della Scuola di Formazione sulla Dottrina Sociale della Chiesa, conclusasi lo scor-
so 8 maggio presso i locali della Parrocchia di San Giovanni Gualberto a Pontassieve.
Osservando la difficile realtà attuale, ove sembrano prevalere la superficialità, la violenza ed il deside-
rio d’affermazione individuale, ha senso parlare di bene comune, di tolleranza e di decisioni basate su
criteri etici?
Sicuramente sì se il nostro intento è quello di provare ad interrompere tante spirali distruttive che sem-
brano essersi innescate.
Provare, dopo aver ascoltato la voce del magistero in campo sociale trasmessa da competenti relatori,
senza la presunzione di fornire risposte già pronte e sempre valide.
La situazione è certamente complessa e spesso pensiamo di essere impotenti o di poterci nascondere
dietro luoghi comuni e giustificazioni, mentre forse sarebbe importante, come persone e come cristiani
nel mondo, conoscere le diverse posizioni e i diversi punti di vista, cercando di gettare un ponte di col-
legamento con l’altro e non d’innalzare un muro fatto di paura e incomprensione.
A volte bastano gesti semplici per testimoniare la consapevolezza delle nostre scelte quotidiane, cariche
di attenzione verso coloro che non vivono nelle nostre opulente società o verso la salvaguardia dell’am-
biente, orientando i nostri consumi nell’ottica della sobrietà e riscoprendo l’importanza del tempo da
dedicare alle relazioni umane.
«…[L’uomo] è aperto anche verso l’altro, gli altri uomini e il mondo, perché solo in quanto si com-
prende in riferimento a un tu può dire io. Esce da sé, dalla conservazione egoistica della propria vita,
per entrare in una relazione di dialogo e di comunione con l’altro» (Compendio della dottrina sociale
della chiesa, 130).
Affermare il proprio io senza aver cura e rispetto di colui che si trova sullo stesso cammino non condu-
ce ad una realizzazione piena, gioiosa e duratura, quella che si concentra in modo essenziale, alto e
concreto al tempo stesso, nel comandamento dell’Amore annunciatoci da Gesù.
Elena Briccolani
Una famiglia
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I’ Papaparla
“Nell’esercizio del mio ministero di Successore di Pietro sono venuto in
America per confermare voi, cari fratelli e sorelle, nella fede degli Apostoli
(cfr Lc 22,32). Sono venuto per proclamare nuovamente, come san Pietro
proclamò nel giorno di Pentecoste, che Gesù Cristo è Signore e Messia,
risuscitato da morte, seduto alla destra del Padre nella gloria e costituito
giudice dei vivi e dei morti (cfr At 2, 14ss). Sono venuto per ripetere l’ur-
gente esortazione degli Apostoli alla conversione per il perdono dei peccati
e per implorare dal Signore una nuova effusione dello Spirito Santo sulla
Chiesa in questo Paese. Come abbiamo sentito in questo tempo pasquale, la
Chiesa è nata mediante il pentimento e la fede nel Signore risorto - doni dati dallo Spirito. In ogni epoca essa è spinta
dallo stesso Spirito a portare a uomini e donne di ogni razza, lingua e popolo (cfr Ap 5,9) la buona novella della nostra
riconciliazione con Dio in Cristo.”(…)
“Prego, poi, affinché questo anniversario significativo nella vita della Chiesa negli Stati Uniti e la presenza del Successo-
re di Pietro in mezzo a voi siano per tutti i cattolici un’occasione per riaffermare la loro unità nella fede apostolica, per
offrire ai loro contemporanei una ragione convincente della speranza che li ispira (cfr 1 Pt 3,15) e per essere rinnovati
nello zelo missionario a servizio dell’espansione del Regno di Dio.” (…) Il mondo ha bisogno della testimonianza! Chi
può negare che il momento presente costituisca una svolta non solo per la Chiesa in America, ma anche per la società nel
suo insieme? È un tempo pieno di grandi promesse, poiché vediamo la famiglia umana in vari modi avvicinarsi di più
diventando sempre più interdipendente. Allo stesso tempo, tuttavia, vediamo segni evidenti di un crollo preoccupante
negli stessi fondamenti della società: segni di alienazione, rabbia e contrapposizione in molti nostri contemporanei; cre-
scente violenza, indebolimento del senso morale, involgarimento nelle relazioni sociali e accresciuta dimenticanza di
Cristo e di Dio. Anche la Chiesa vede segni di immense promesse nelle tante sue parrocchie solide e nei movimenti viva-
ci, nell’entusiasmo per la fede dimostrato da tanti giovani, nel numero di coloro che ogni anno abbracciano la fede catto-
lica e in un interesse sempre più grande per la preghiera e per la catechesi. Allo stesso tempo essa percepisce, in modo
spesso doloroso, la presenza di divisione e polarizzazione al suo interno, e fa pure la sconcertante scoperta che tanti bat-
tezzati, invece di agire come lievito spirituale nel mondo, sono inclini ad abbracciare atteggiamenti contrari alla verità del
Vangelo.” (…) “Desidero a questo punto rivolgere una parola particolare di gratitudine e di incoraggiamento a tutti colo-
ro che hanno raccolto la sfida del Concilio Vaticano II, ripetuta tante volte da Papa Giovanni Paolo II, e hanno dedicato
la loro vita alla nuova evangelizzazione. (…) La fedeltà e il coraggio, con cui la Chiesa in questo Paese riuscirà ad af-
frontare le sfide di una cultura sempre più secolarizzata e materialistica dipenderà in gran parte dalla vostra fedeltà perso-
nale nel trasmettere il tesoro della nostra fede cattolica. I giovani hanno bisogno di essere aiutati nel discernere la via che
conduce alla vera libertà: la via di una sincera e generosa imitazione di Cristo, la via della dedizione alla giustizia e alla
pace. Sono stati fatti molti progressi nello sviluppo di programmi solidi per la catechesi, ma molto di più rimane ancora
da fare per formare i cuori e le menti dei giovani nella conoscenza e nell’amore del Signore. Le sfide che ci vengono in-
contro richiedono un’istruzione ampia e sana nella verità della fede. Ma richiedono anche di coltivare un modo di pensa-
re, una “cultura” intellettuale che sia genuinamente cattolica, fiduciosa nell’armonia profonda tra fede e ragione, e prepa-
rata a portare la ricchezza della visione della fede a contatto con le questioni urgenti che riguardano il futuro della società
americana.” Cari amici, la mia visita negli Stati Uniti intende essere una testimonianza a “Cristo nostra speranza”. Gli
americani sono sempre stati un popolo della speranza: i vostri antenati sono venuti in questo Paese con l’aspettativa di
trovare una nuova libertà e nuove opportunità, mentre la vastità del territorio inesplorato ispirava loro la speranza di esse-
re capaci di cominciare completamente da capo creando una nuova nazione su nuovi fondamenti. Certo, questa attesa non
è stata l’esperienza di tutti gli abitanti di questo Paese; basti pensare alle ingiustizie sofferte dalle native popolazioni a-
mericane e da quanti dall’Africa furono portati qui forzatamente come schiavi. Ma la speranza nel futuro fa profonda-
mente parte del carattere americano. E la virtù cristiana della speranza – la speranza riversata nei nostri cuori per mezzo
dello Spirito Santo, la speranza che purifica e corregge in modo soprannaturale le nostre aspirazioni orientandole verso il
Signore e il suo piano di salvezza – questa speranza ha anche caratterizzato, e continua a caratterizzare, la vita della co-
munità cattolica in questo Paese. È nel contesto di questa speranza nata dall’amore e dalla fedeltà di Dio che io prendo
atto del dolore che la Chiesa in America ha provato come conseguenza dell’abuso sessuale di minorenni. Nessuna mia
parola potrebbe descrivere il dolore ed il danno recati da tale abuso. È importante che a quanti hanno sofferto sia riserva-
ta un’amorevole attenzione pastorale. Né posso descrivere in modo adeguato il danno verificatosi all’interno della comu-
nità della Chiesa. Sono già stati fatti grandi sforzi per affrontare in modo onesto e giusto questa tragica situazione e per
assicurare che i bambini – che il nostro Signore ama così profondamente (cfr Mc 10,14) e che sono il nostro tesoro più
grande – possano crescere in un ambiente sicuro.(…) Oggi incoraggio ognuno di voi a fare quanto gli è possibile per pro-
muovere il risanamento e la riconciliazione e per aiutare quanti sono stati feriti. Inoltre vi chiedo di amare i vostri sacer-
doti e di confermarli nel lavoro eccellente che fanno. E soprattutto pregate affinché lo Spirito Santo effonda i suoi doni
sulla Chiesa, i doni che conducono alla conversione, al perdono e alla crescita nella santità. Benedetto XVI
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Vita in parrocchia Anno IX — Numero 6
_VENERDì 27 GIUGNO
ORE 21.15 PROIEZIONE DEL FILM DOCUMENTARIO SULLE SIECI:
“C’ERA UNA VOLTA UN BORGO…”
_SABATO 28 GIUGNO
ORE 21.15 “E ORA.....ARRANGIATEVI!” COMMEDIA BRILLANTE IN 3 ATTI
LIBERAMENTE TRATTA, A CURA DELLA COMPAGNIA TEATRALE DEI “4 GATTI
E 1 CANARINO”
_DOMENICA 29 GIUGNO
ORE 21.15 VARIETA’: “LA CORRIDA: SIECIOLINI ALLO SBARAGLIO!”
_MARTEDì 1 LUGLIO
ORE 21.15 LA PICCOLA COMPAGNIA DI PELAGO PRESENTA UNA COMMEDIA
BRILLANTE. IL RICAVATO DELLA SERATA SARA’ DESTINATO PER L’OSPEDA-
LE MAMA ASHU - CHACAS IN PERU’.
_MERCOLEDì 2 LUGLIO
SERATA GIOVANI PIZZA E LATTINA 6€
ORE 21.00 SPETTACOLO DI MAGIA DI MAGO MAGONE IN ARTE FRA ADRIANO
_GIOVEDì 3 LUGLIO
ORE 21.15 LA COMPAGNIA DEI “4 GATTI E 1 CANARINO” VI PORTERà INDIE-
TRO NEL TEMPO CON LE “SCENETTE FIORENTINE”
_VENERDì 4 LUGLIO
ORE 21.15 ESIBIZIONE MUSICALE DEL COMPLESSO “AUDIO BEAT”
_SABATO 5 LUGLIO
ORE 21.15 “LA NONNA” COMMEDIA TRAGICOMICA IN 2 ATTI DI ROBERTO M.
COSSA A CURA DELLA COMPAGNIA TEATRALE “L’ACQUA BAGNATA DELLA
SIEVE”
_DOMENICA 6 LUGLIO
ORE 10.00 RADUNO IN PIAZZA DI AUTO E MOTO D’EPOCA
ORE 13.00 PRANZO DEI PARTECIPANTI
ORE 21.15 CHIUSURA DELLA FESTA CON IL MUSEO “I MISTERI DEL FARAONE”
ORGANIZZATO DAI BAMBINI E RAGAZZI DELLA PARROCCHIA
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Vita in parrocchia Anno IX — Numero 6
Domenica 8 Ore 11:30 - 17:00 Incontro Vicariale dei Giovani “Strada Facendo”
Ore 17:30 Catechesi Adulti e Famiglie. Ultimo incontro. Seguirà cena conviviale.
Sab. 21 e Dom. 22 Giornata per i Padri Missionari Comboniani, che raccoglieranno le offerte nelle S. Messe
da loro celebrate.
Domenica 22 Pellegrinaggio per Adulti e Famiglie a Roma, sulla Tomba dell’Apostolo Paolo. (pag. 3)
15 GIUGNO 2008
Incontro Vicariale dei Catechisti
ore 17.30 ritrovo presso S. Giovanni Gualberto ai Villini
preghiera iniziale
lavoro nei laboratori con i seguenti argomenti:
- esperienze di coinvolgimento delle famiglie nella catechesi
- esperienze di coinvolgimento delle famiglie nella liturgia
- cura della vita spirituale del catechista
- prassi sacramentale
- orari e metodologie degli incontri
seguirà cena.
E' importante partecipare per conoscere i catechisti delle altre parrocchie, condividere con loro esperienze e pen-
sieri perché come ha detto il Papa a Genova: “Abbiate cura della formazione spirituale e catechistica più che mai
necessaria per vivere bene la vocazione cristiana nel mondo di oggi.”