La comprensione passa attraverso la corteccia motoria, neuroni mirror = neuroni
specchio, guardo cosa fa l’altro e anticipo il movimento. La scoperta dei neuroni mirror è stata una scoperta cardine della neurologia moderna, fu nata osservando i movimenti degli atleti. Vedendo un movimento lo ripeto e ne comprendo la finalità. Si comprende l’intenzione dell’altra ripetendo il movimento. Se confronto pattern espressivi di specie diverse questo può dare luogo a malintesi. Le varianti sono = adattamento di quella sequenza motoria= vedo, adatto. Metto in esecuzione. Attivazione di precise aree corticali. Compreso il fine eseguo il movimento adattandolo al mio schema. Questo per noi è la base dell’apprendere. Tutto questo si attiva al di fuori della coscienza, esempio nessuno si ricorda quando a 6 mesi (ricordo motorio) apprendere un movimento significa prima comprenderne la finalità. È fondamentale fare vedere il gesto nella sua interezza. La cosa migliore per apprendere un movimento è osservarla da uno che la fa molto bene. Tutto questo per comprendere la finalità di un movimento e solo dopo aver visto eseguire un movimento. L’apprendimento non passa attraverso fasi coscienti. La comprensione del movimento avviene attraverso corteccia motoria non tramite ragionamento. Pattern motorio= sequenza di movimenti che costituiscono un tutt’uno. Gli esseri viventi non fanno che rilasciare molecole odorose. Dal lobo occipitale verso la corteccia si hanno delle comunicazioni, e nella corteccia frontale inferiore si hanno dei recettori che ordinano la sequenza motoria. Si attivano delle aree legate al significato cognitivo solo dopo si attiva la corteccia motoria. Questo è misurabile. Il trasferimento di un informazione è una sequenza di eventi selettivi. Da quando insorgono hanno una certa velocità con cui percorrono il filamento nervoso poi giungono a una sinapsi e c’è un ritardo della percorrenza e allora posso misurare il tempo che un informazione impiega per andare da una parte all’altra dell’encefalo. Il tempo che passa da un punto all’altro della corteccia passa da un cosa voglio fare a con che cosa voglio fare. IL PRIMO PUNTO PER VARIARE LA VELOCITà è IL RITARDO SINAPTICO. Avere eliminato del tutto un valore antagonista interno vuol dire rallentare un meccanismo interno. L’idea è stata quella di prendere una persona e analizzare il suo movimento fase per fase
-COME DEVO ALLENARE LA VELOCITà?
1> ritardo sinaptico 2> costruire una sequenza motoria richiede un ‘attività di copia incolla 3> nella progettazione di cosa fare aver eliminato il tutto.