Sei sulla pagina 1di 24

Giuseppe Casoni

Nota sull'artiglieria
veneziana
in Venezia e le sue Lagune, Venezia, nell'I. R. privil. Stabilimento Antonelli, 1847, I, 2, pp. 167-187.

http://www.expovenice.it/index.php?option=com_fabergallery&task=view&id=2&Itemid=11&pg=2&lang=it
ALBERGHETTI, Giust'Emilio, da Venezia
Iscrizione sotto il ritratto: "Justus Aemil. Alberg. terra marique bellicis tormentis praepositus, per venetas Lombardiae
civitates bombardariorum delectum amplissima auctoritate senatus missus". D'Ayala ipotizzava che Sigismondo (v.
infra) gli fosse nipote (1854, p. 136).

Compendio della fortificatione Scritto da Giust'Emilio Alberghetti per comando dell'Ill.mo, &
Ecc.mo, Si.r Sebastiano Mocenigo capitano delle galeazze
In Venetia, per Girolamo Albrizzi, 1694. 2°, front. inciso, tavv. [BNCF - Magl. 1. -. 40]
[D'Ayala, 1854, p. 82 cita ed. "1695"].

Esame ed istruzioni del capo maggiore alli scolari bombardieri


Venetia, 1718, in-8. [D'Ayala 1854, p. 136].

ALBERGHETTI, Sigismondo, da Venezia


(m. nel 1702)
Maestro fonditore d'artiglieria nell'Arsenale di Venezia contemporaneo di Francesco, Zuan Battista e Giust'Emilio, tutti
della ditta familiare di pubblici fonditori attiva dal XV al XVIII secolo [V. Cesare Quarenghi, "Tecno-cronografia delle armi
da fuoco italiane, con aggiunta di notizie intorno agli scrittori d'artiglierie e di fortificazioni", in Atti del R. Istituto d'Incoraggiamento
alle Scienze Naturali, Economiche e Tecnologiche di Napoli, 2a Serie, T. XVII, 1880, passim]. Nel 1684 fu inviato in Inghilterra
dal Senato per studiare le nuove tecniche di fusione dell'artiglieria inglese e di fare le prime fusioni in ferro anziché in
bronzo. L'attività come fonditore è attestata dal 1685 al 1698. Certamente non è da identificare con l'omonimo citato
nelle lettere di F. Micanzio a Galilei (1634-39) come suo "amico di Arsenale che ha fatto la sfera Copernicana" e lo
specchio parabolico (Le Opere di Galileo Galilei, XVI, XVII, XVIII). Sotto il ritratto del ms relativo alla nuova
artiglieria compare l'iscrizione: "Sigisdmundus Alb. novae artilleriae inventor et ex Anglia redux obiit mdccii". Peraltro
un testo del 1699 è dichiarato postumo, il che escluderebbe l'identificazione con con l'altro Sigismondo che negli anni a
cavallo della pace di Carlowicz fu segretario del Provveditor soprintendente sopra la camera de confini (Nani e poi
Venier), e fu poi sostituito dal figlio Francesco (Claudio Donati, Alle frontiere della Lombardia: politica, guerra e
religione nell'età moderna, Milano, FrancoAngeli, 2006, p. nt. 32). V. Marco Morin, Artiglierie navali in ambito
veneziano: tipologia e tecniche di realizzazione, doc. online (http://www.scribd.com/doc/18506893/Venetian-Naval-
Artillery-Morin). Massimo Persico e Carlo Remino, Le fucine della Valle Trompia alla base della metallurgia
bresciana, pp. 1107-1116. Carlo Maria Cipolla, Tecnica, società e cultura. Alle origini della supremazia tecnologica
dell'Europa (XIV-XVII secolo), Il Mulino, Bologna, 1989. Guido Candiani, "La corsa ai grossi calibri durante la prima
Guerra di Morea e i 'cannoni di nuova invenzione' di Sigismondo Alberghetti", in Convegno internazionale Ships and
Guns. The Sea ordnance in Venice and in Europe between the 15th and the 17th century, Venezia, Facoltà di Lettere e
filosofia, 11-12 dicembre 2008.

Essame de’ bombisti Venezia, 1685 [Haym IV, p. 169, N. 12]. 1686 [D'Ayala 1841].

Compendio della fortificazione Venezia, 1688. 1694. [D'Ayala 1841].


Il direttore delle proiettioni orizontali: Instromento inuentato: per il meglior uso dell’artigliaria
In Venetia, per Antonio Pinelli, MDCXCI, 1691; 1694; in-8. pp. 64. [D'Ayala 1841 e 1854 p. 136].
[Haym IV, p. 169, N. 13]. (fermi.imss.fi.it/rd/bdv?/bdviewer/bid=980385).

Il direttore delle proiettioni orizzontali: Instromento inuentato per il meglior uso dell’artigliaria
(di Giust'Emilio Alberghetti?)
In Venetia, per Antonio Pinelli, 1694.

Nuova artillieria veneta ictibus praepollens, usu facillima et projectionibuis theoriae tabularum
universalium ejusdem respondens: opus posthumum (in latino e in italiano), dedicato a Clemente XI
e con parecchie incisioni in rame
Venezia, 1699; 1703.
[D'Ayala 1854 p. 136: "La quale opera provocò quella di Vincenzo Polizzy in Napoli intorno alle
palle cilindriche, e non è altro che una collezione d'incisioni in rame"]

Nuova artiglieria veneta vantaggiosa ne' colpi, facilissima nell'uso, e corrispondente nei tiri alla
teorica [Codice della Marciana, classe vii, num. dxxii. D'Ayala 1854, p. 136.]

GASPERONI, Domenico
Brigadiere, soprintendente all'artiglieria e riordinatore del Museo dell'Arsenale di Venezia

Artiglieria Veneta dedicato al Serenissimo Principe Polo Renier Doge di Venezia, dal
Soprintendente all'Artiglieria Domenico Gasperoni Venezia, AD MDCCLXXIX, 1779, mss, in-
folio, 20 ff.

Potrebbero piacerti anche