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PARTE 2: Radiologia
Nicola Belcari
Radiografia della mano della moglie Radiografia eseguita dal Prof. Augusto
di W. C. Roentgen Righi al Dipartimento di Fisica a
eseguita il 22 Dicembre 1895 Bologna della mano del suo meccanico
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Realtà e grandezze fisiche misurate
Diagnosi Terapia
Imaging a trasmissione Imaging ad emissione Radiometabolica A fasci esterni
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Spettro della radiazione di frenamento
» Esempio di spettro di
brehmsstrahlung ottenuto a
90 kVp
» La componente a bassa
energia, non utile per la
formazione dell’immagine, è
filtrata per ridurre la dose al
paziente
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Produzione di raggi X
Radiazione caratteristica
» Se, invece, l'interazione dell'elettrone incidente avviene con uno degli
elettroni più interni dell'atomo bersaglio il processo di produzione dei
raggi X prende il nome di "radiazione caratteristica".
– A seguito di questa interazione, entrambi gli elettroni sono diffusi fuori
dall'atomo, così che nell'orbitale rimane un posto libero o "lacuna".
– Successivamente uno degli elettroni più esterni si sposta per colmare la
lacuna. È durante quest'ultimo processo che l'atomo emette radiazione
X con un'energia che individua in maniera esatta il materiale di cui è
composto l'atomo bersaglio.
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Spettro della radiazione caratteristica
Esempio:
» Nel W l’energia di legame del livello K
è 69.53 keV; per produrre raggi X
caratteristici sono necessari elettroni
proiettile di almeno 70 keV, cioè ddp
tra anodo e catodo di 70 kV.
» Con ddp di ~120kV, circa il 15% del
fascio sono RX caratteristici.
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Spettro dei raggi X
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Parametri di controllo del fascio di raggi X
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Attenuazione raggi X
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Attenuazione raggi X
(approccio sperimentale)
» I raggi X (e gamma) non hanno un range finito
» Evidenze sperimentali
– Uguali spessori di materiale riducono l’intensità di un fascio incidente
della stessa frazione indipendentemente dall’intensità stessa.
– L’intensità del fascio non si riduce mai a zero
I0
e-
Fotoelettrone
Elettrone diffuso
e-
» Effetto Compton (diffusione) incidente (h E0) Elettrone fermo
a) b) c)
(visualizzazione in negativo)
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Influenza dell’energia dei raggi X nella
formazione dell’immagine radiografica
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Filtraggio del fascio di raggi X
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Requisiti prestazionali per imaging a raggi X
(radiografia)
Fattori importanti
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Effetto della diffusione dei raggi X nell’oggetto
sulla risoluzione spaziale e sul contrasto
(a) (b) –Si suppone che non vi sia
penombra (fascio di raggi X
paralleli).
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Fattori che influiscono sulla qualità
dell’immagine radiografica
» Scelta dell’energia (kVp)
» Tempo di esposizione
» Dimensioni del fuoco del tubo a raggi X
» Qualità della superficie dell’anodo
» Intensità del fascio (mAs)
» Dimensione del fascio
» Distanza fuoco-rivelatore e paziente-rivelatore
» Mezzi di contrasto
» Rivelatore
» Sviluppo della pellicola (se usata)
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Altri fattori che influiscono sulla qualità
dell’immagine radiografica
Altri fattori indipendenti possono influire sulla qualità
dell’immagine diagnostica sia in termini di contrasto che di
risoluzione spaziale, ad esempio:
» Rivelatori analogici
– Pellicole (film) / combinazioni film/screen
• Rappresentano la tecnica di riferimento (eventuali nuovi rivelatori,
come quelli digitali, devono confrontarsi con questi)
» Rivelatori digitali
– digitised output from an “image intensifier” / “photostimulable plates”
– CCD – per sistemi RX dentali o per imaging di biopsie
– Rivelatori a matrice (TFT) + scintillatore
– Rivelatori a matrici di am-Si
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Rivelatori per radiografia a raggi X
= (D2-D1)/ (log10E2-log10E1)
I0 I0
» CR = log10(I2/I1) = 0.43 (μ1x1-μ2x2)
CF = CR ×
Contrasto radiografico = contrasto di radiazione × gamma
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Tecnologie di rivelazione per raggi X
» Screen-film
(conversione indiretta)
» Rivelatori digitali
standard
(conversione indiretta)
» Rivelatori digitali a
conversione diretta
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Tecnologie di rivelazione per raggi X
» Screen-film
(conversione indiretta)
» Rivelatori digitali
standard
(conversione indiretta)
» Rivelatori digitali a
conversione diretta
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Tecnologie di rivelazione per raggi X
» Screen-film
(conversione indiretta)
» Rivelatori digitali
standard
(conversione indiretta)
» Rivelatori digitali a
conversione diretta
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Tecnologie di rivelazione per raggi X:
Risoluzione spaziale (LSF)
» Nei sistemi basati su screen-film e nei sistemi digitali standard (che utilizzano uno
scintillatore per la conversione) ho una LSF più larga della dimensione del “grain”/pixel
» Nei sistemi a conversione diretta la larghezza della LSF è data dalla dimensione del pixel
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Rivelatori per radiografia digitale
(esempi)
» Conversione indiretta » Conversione diretta
Hamamatsu Hologic DirectRay
– CsI + TFT – a-Se + TFT
– Pixels: 200 μm – Pixels: 127 μm
– Area: 12 cm × 24 cm – Area: 35 cm × 43 cm
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Sistemi ad integrazione
» Sistemi ad integrazione
– Vantaggi:
• Semplicità, costi, disponibili su grandi aree
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Vantaggi della radiografia digitale
rispetto ai film a raggi-X
» Migliore linearità ( ) e range dinamico (latitudine)
– Risoluzione di 10-16 Bit (tipicamente 14 Bit)
– Fino a 10000:1 di range dinamico e più
– Possibilità di “windowing”
– Visualizzazione di caratteristiche dei tessuti a basso contrasto
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Combinazione aritmetica delle immagini
esempio: principio della Angiografia Digitalizzata
Maschera (Im) Immagine viva (I) Differenza (Is)
Is ln(I m ) - ln(I) v v s
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Combinazione aritmetica delle immagini
esempio: Angiografia Digitalizzata
» Si noti come la morfo-
logia dei vasi sia difficil-
mente identificabile
nella immagine origi-
naria, a causa della
sovrapposizione delle
strutture anatomiche.
Arteria femorale
» Le tonalità di grigio
nell’immagine sottratta
sono in relazione allo
spessore dei vasi.
Fattori importanti
» Differenziazione tessuti molli (anodo al Molibdeno)
» Piccole lesioni per diagnosi precoce
– Rivelatore: è necessario raggiungere una risoluzione di 10 lp/mm
– Se necessario si può usare un leggero ingrandimento
» Minime dimensioni del fuoco
– Per ridurre la penombra
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Confronto tra mammografia
digitale e screen-film
Screen-film a-Se
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Esempio di sistema di imaging digitale per
mammografia a raggi X
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Riduzione della dose tramite
tecnologie digitali
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Avvisi
Nicola Belcari:
E-mail: belcari@df.unipi.it
Tel.: 050 2214941
http://www.df.unipi.it/~fiig/
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