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LE CATEGORIE DI IMPRENDITORI
a.a. 2019/2020
IL DIRITTO COMMERCIALE 2
Il Diritto commerciale
• Tutela della proprietà e della libertà di iniziativa economica (artt. 41 e 42 Cost.)
– Libertà di competizione economica
• Legislazione economica di diritto pubblico e di diritto privato, con l’obiettivo
della creazione di un ambiente giuridico favorevole allo sviluppo delle imprese
e che ne assicuri un funzionamento razionale e ordinato
• Diritto privato: regole che riguardano sia i singoli rapporti economici in cui si
sviluppa l’attività d’impresa sia l’attività di impresa complessivamente
considerata
• Diritto commerciale: parte del diritto privato che ha ad oggetto e disciplina
l’attività e gli atti d’impresa (a dispetto del nome, non solo dell’impresa
commerciale)
– Diritto speciale (deroghe a taluni aspetti della disciplina generale: es. trasferimento
d’azienda)
– Diritto che converge a livello internazionale
– Origine storica: diritto degli affari mercantili, diverso dal diritto comune (importanza
degli usi mercantili)
LA NOZIONE DI IMPRESA 3
La nozione di impresa
• Il codice civile non contiene una definizione di impresa, ma definisce
esclusivamente l’imprenditore
• Impresa: attività economica organizzata dall’imprenditore (soggetto titolare
dell'attività) e da questi esercitata professionalmente al fine della produzione o
dello scambio di beni e servizi
– Nozione derivata dall’art. 2082 c.c. che definisce l’imprenditore
• Art. 2082 c.c. – imprenditore: «è imprenditore chi esercita professionalmente
un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di
beni o servizi»
• L’art. 2082 c.c. definisce i criteri che consentono di distinguere tra chi è
imprenditore e chi è invece lavoratore autonomo. Solo al primo si applica la
disciplina dell’impresa
LA NOZIONE DI IMPRESA 4
La nozione di impresa
Lo statuto dell’imprenditore
• Statuto generale dell’imprenditore: norme applicabili a tutti gli imprenditori e
che fanno riferimento all’impresa o all’imprenditore senza ulteriori
specificazioni
• Statuto generale dell’imprenditore:
1. disciplina dell’azienda
2. disciplina dei segni distintivi
3. disciplina della concorrenza e dei consorzi
• Statuto dell’imprenditore commerciale (integrativo di quello generale):
1. registro delle imprese
2. pubblicità legale
3. rappresentanza commerciale
4. scritture contabili
5. fallimento e altre procedure concorsuali
LA NOZIONE DI IMPRESA 6
La nozione di imprenditore
Chi è l’imprenditore?
La nozione di imprenditore
oggetto scopo
organizzazione
1. L’attività produttiva
Le holding svolgono
attività di impresa? E’ attività d’impresa l’impiego delle proprie
disponibilità finanziarie per l’attività di
compravendita di strumenti finanziari?
LA NOZIONE DI IMPRESA 9
2. L’organizzazione
Lavanderie automatiche
Gioielleria gestita dal solo titolare
2. L’organizzazione
E’ necessaria la creazione di un apparato strumentale fisicamente
percepibile?
3. Economicità
3. Economicità
• È necessario lo scopo di lucro?
• Lucro soggettivo movente psicologico dell’imprenditore consistente nella
volontà di realizzare il massimo profitto consentito dal mercato
• Lucro oggettivo svolgimento dell’attività produttiva secondo modalità
oggettive astrattamente lucrative
Metodo economico ≠ metodo lucrativo
• Lo scopo di lucro è un elemento naturale dell’attività di impresa, nel senso che
nella maggior parte dei casi essa è effettivamente esercitata al fine di realizzare
un guadagno
• Il lucro soggettivo non è elemento necessario alla nozione di imprenditore
• Non è necessario nemmeno il lucro oggettivo, ma la mera sussistenza del
metodo economico
• Nozione unitaria di impresa: esistono imprese che non sono tenute a realizzare
profitti ma che sono tenute a operare secondo criteri di economicità (es.
impresa pubblica). Requisito essenziale può essere solo quello che accomuna
tutti gli imprenditori
LA NOZIONE DI IMPRESA 14
3. Economicità
• Impresa pubblica è tenuta ad operare secondo criteri di economicità
(c.d. metodo economico), ma non è necessariamente preordinata alla
realizzazione di un profitto
• Impresa mutualistica è preordinata a un vantaggio patrimoniale in
quanto opera per fornire beni, servizi o occasioni di lavoro a condizioni
più vantaggiose di quelle che sarebbero disponibili sul mercato, ma
non è finalizzata istituzionalmente al conseguimento di ricavi
eccedenti i costi
• Impresa sociale svolge un’attività economica organizzata, ma è fatto
esplicito divieto di distribuire utili in qualsiasi forma ai soci, agli
amministratori, ai lavoratori, partecipanti e collaboratori
LA NOZIONE DI IMPRESA 15
4. Professionalità
• Abitualità (non occasionalità)
• Stabile inserimento nel settore della produzione o distribuzione
L’impresa illecita
• Impresa illecita: l’attività svolta è contraria a norme imperative, all’ordine
pubblico o al buon costume
• Esempi: contrabbando di sigarette, gestione organizzata della prostituzione,
produzione o commercio di droga etc.
• L’impresa illecita è impresa?
L’impresa illecita
• Un’attività di impresa illecita può dare luogo al compimento di una
serie di atti leciti e validi
• Nonostante si acquisti ugualmente la qualità di imprenditore, non ne
possono derivare effetti favorevoli
• Impresa illegale: l’illiceità è determinata dalla violazione di norme
imperative che richiedono il rilascio della concessione o
dell’autorizzazione
• Nel caso di impresa illegale, si acquista la qualità di imprenditore con
pienezza di effetti (sia favorevoli che sfavorevoli), ferma restando
l’applicazione delle sanzioni amministrative o penali che possono
anche giungere all’inibizione dell’esercizio ulteriore dell’attività
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Le categorie di imprenditori
• Il codice civile non distingue tra diverse categorie di imprese ma tra
diverse categorie di imprenditori
• Classificazione in base all’oggetto dell’attività svolta
– Imprenditore agricolo (art. 2135 c.c.)
– Imprenditore commerciale (art. 2195 c.c.)
Impresa agricola
• Art. 2135 c.c.: definizione di imprenditore agricolo
• Distinzione tra attività agricole essenziali e connesse
• Attività agricole essenziali:
1. coltivazione del fondo;
2. silvicoltura (= cura del bosco);
3. allevamento di animali
• All’imprenditore agricolo si applica lo statuto generale
dell’imprenditore
• L’imprenditore agricolo beneficia di un regime di favore rispetto
a quello commerciale
LE CATEGORIE DI IMPRENDITORI 24
Impresa agricola
• Testo originario art. 2135 c.c.: «E’ imprenditore agricolo chi esercita
un’attività diretta alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura,
all’allevamento del bestiame e attività connesse. Si reputano connesse le
attività dirette alla trasformazione o all’alienazione dei prodotti agricoli,
quando rientrano nell’esercizio normale dell’agricoltura»
• Problema: l’attività agricola è notevolmente cambiata dal 1942 ad oggi e
può dar luogo a ingenti investimenti di capitali e risorse. Fino a che
punto l’evoluzione tecnologica dell’agricoltura è compatibile con la
qualificazione agricola dell’impresa?
• E’ corretto che il regime di favore dettato per l’imprenditore agricolo si
estenda anche a coloro che investono ingenti capitali e fanno ampio
ricorso a strumentazioni tecnologiche?
Impresa agricola
• Coltivazione del fondo: solo la coltivazione diretta del fondo e il
semplice sfruttamento della produttività naturale della terra o anche le
attività agricole industrializzate?
• Costituisce attività di coltivazione del fondo anche la coltivazione fuori
terra (es. coltivazioni artificiali con l’ausilio di apparecchiature e di
soluzioni chimiche nutritive) o la coltivazione in serra?
• Costituisce attività di allevamento di animali anche l’allevamento in
batteria, condotto in capannoni industriali e con mangimi chimici?
• Due teorie: (i) produzione fondata sullo svolgimento di un ciclo
biologico naturale o (ii) rilievo al modo di produzione tipico
dell’agricoltore (sfruttamento della terra e delle sue risorse)?
LE CATEGORIE DI IMPRENDITORI 26
Impresa agricola
• Art. 2135, c. 2, c.c.: «Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per
allevamento di animali si intendono le attività dirette alla cura ed allo
sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di
carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il
bosco o le acque dolci, salmastre o marine»
Impresa agricola
• Attività agricole per connessione: sono attività a carattere commerciale
svolte in connessione con un’attività agricola essenziale
• Art. 2135, comma 3, c.c.: «Si intendono comunque connesse le attività,
esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla
manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e
valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti
prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o
dall'allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di
beni o servizi mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o
risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attività agricola
esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del
patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come
definite dalla legge»
LE CATEGORIE DI IMPRENDITORI 28
Impresa agricola
• Le attività agricole per connessione, pur essendo oggettivamente
commerciali, sono trattate come agricole (e quindi l’imprenditore potrà
beneficiare del regime agevolato previsto per l’imprenditore agricolo) a
condizione che sussistano:
1. connessione soggettiva il soggetto che esercita l’attività deve essere
già qualificabile come imprenditore agricolo in quanto svolge una delle
attività agricole tipiche. L’attività agricola essenziale deve essere
coerente con quella connessa
2. connessione oggettiva l’attività connessa deve riguardare prodotti
ottenuti prevalentemente dall’esercizio dell’attività agricola essenziale
o mediante l’utilizzazione prevalente delle attrezzature o risorse
dell’azienda agricola
LE CATEGORIE DI IMPRENDITORI 29
Impresa commerciale
• Art. 2195 c.c.: imprenditore commerciale obbligo di iscrizione nel
registro delle imprese
• Sono imprenditori commerciali gli imprenditori che svolgono:
– Un’attività industriale diretta alla produzione di beni o servizi
– Un’attività intermediaria nella circolazione di beni
– Un’attività di trasporto per terra, per acqua o per aria
– Un’attività bancaria o assicurativa
– Altre attività ausiliarie alle precedenti.
• Tutte le imprese sulla base del loro oggetto possono essere
qualificate come agricole o commerciali o esiste un tertium genus?
LE CATEGORIE DI IMPRENDITORI 30
Statuto dell’imprenditore
commerciale (cenni)
1. Pubblicità commerciale (iscrizione nel registro delle imprese)
2. Obbligo di tenuta delle scritture contabili
3. Rappresentanza commerciale
4. Assoggettamento al fallimento e alle altre procedure concorsuali
Statuto “speciale”
dell’imprenditore Statuto generale
commerciale dell’imprenditore
LE CATEGORIE DI IMPRENDITORI 31
Piccolo imprenditore
• Piccolo imprenditore (art. 2083 c.c.): “Sono piccoli imprenditori i coltivatori diretti
del fondo, gli artigiani, i piccoli commercianti e coloro che esercitano un'attività
professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti
della famiglia”
• L’art. 1 legge fallimentare (L.F.) non definisce più il piccolo imprenditore, ma
stabilisce i parametri al di sotto dei quali l’imprenditore commerciale non fallisce,
quindi nessuna interferenza tra c.c. e L.F.
– Attivo patrimoniale nei tre esercizi antecedenti all’istanza di fallimento di
ammontare complessivo non superiore ad Euro 300.000
– Ricavi lordi per un ammontare complessivo annuo non superiore a Euro
200.000
– Ammontare di debiti anche non scaduti non superiore a 500.000 Euro
• Piccolo imprenditore nel c.c. individua i piccoli imprenditori che non sono soggetti
allo statuto dell’imprenditore commerciale, ma solo a quello generale
dell’imprenditore
• L.F. individua quali imprenditori commerciali (incluse le società) sono troppo
«piccoli» per essere dichiarati falliti
• La piccola impresa non corrisponde all’impresa familiare (art. 230-bis c.c.)
LE CATEGORIE DI IMPRENDITORI 32
Piccolo imprenditore
Piccolo Impresa
imprenditore familiare