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L’Arena
D’Italia L’Arena D’Italia
D’Annunzio Vita di un Artista-Eroe-RIBELLESANO
Gabriele D’Annunzio – scrittore, drammaturgo, poeta nazionalistico per la vittoria “mutilata”.
italiano ed eroe di guerra – nacque a Pescara il 12 marzo Con il trattato di Rapallo, Fiume divenne città libera e
“Ma l’azione 1863 per morire il 1 marzo 1938 a Gardone Riviera. Zara passò sotto l’Italia. Trattato che a D’Annunzio non
più clamorosa andò mai giù ma il governo fece sgomberare i legionari
Fu un personaggio molto eccentrico e per questo suo con la forza.
la compii nel
atteggiamento divenne molto famoso in Italia. Il periodo
1919 quando dei suoi successi si chiuse però nel 1910 quando Coniò molti motti ma i più famosi sono indubbimante
insieme ai suoi dovette scappare dall’Italia per rifugiarsi in Francia per “Memento Audere Sempre” (Ricorda di osare sempre),
scappare ai suoi creditori. Vi tornò nel 1915 quando “Eja eja alalà” per soppiantare il barbarico “hip hip urrà”
legionari
scoppiò la prima guerra mondiale. A Parigi D’Annunzio e il “Me ne frego”
occupò la città era già una celebrità in quanto le sue opere furono
di Fiume che i tradotte in lingua francese da Georges Hérelle e fu quindi Costretto a ritirarsi, D’Annunzio si esiliò al Vittoriale a
in grado di mantenere il suo stile di vita indebitandosi, Gardone Riviera per morirvi nel 1938.
vincitori della
spendendo denaro e coltivando amicizie femminili.
guerra non
avevano voluto Durante il periodo francese D’Annunzio si occupò di
politica partecipando al dibattito circa l’intervento
cedere alla
dell’Italia in guerra. Aderì all’Associazione Nazionalista
legittima Italiana di Enrico Corradini. Partecipò alla prima guerra
proprietaria: mondiali con azioni dimostrative navali, aeree ed il
famoso volo su Vienna. Al suo ritorno in Italia si schierò,
l’Italia”
ovviamente, con gli interventisti. Nel gennaio del 1916,
costretto a un atterraggio d'emergenza subì una lesione,
all'altezza della tempia e dell'arcata sopraccigliare,
sbattendo contro la mitragliatrice del suo aereo. Non
curò la ferita per un mese, perdendo un occhio ma ben
presto tornò in guerra contro i consigli dei medici
continuando a partecipare ad azioni belliche.
L’Arte
Di
D’Annunzio
Novembre 2007 Volume 1, Uscita 2
L’Arena D’Italia
La Pagina da Malta(continuata)—GIOVANNI
La questione della Lingua cultura indigena Italiana di Malta. Nell’1932 dopo un duro
braccio di ferro tra gli Sricklandiani e il Vescovo e la
Nell’1878 e arrivato come un colpo il rapporto della Regia sospensione della costituzione, il Partito Nazionalista
Commissione sull’educazione da Sir Patrick Keenan. In ritornò all’governo. Enrico Mizzi divenne ministro
questo rapporto il Keenan raccomandava alle autorità dell’Educazione, dopo la morte di Monsignor Dandria, e si
Britanniche di cambiare la lingua di istruzione, delle corti mise a lavorare aprendo scuole come l’Umberto I° a
di giustizia, e dell’amministrazione dall’Italiano all’Inglese Valletta che era tra le migiliori scuole di Malta, borse di
“Ma soffrirono nell’rapporto dice “English and English Only” – “Inglese e studio furono donate a studenti di talento e non solo per
anche di gente Inglese solamente” con l’aiuto dell’dialetto locale quale l’appartenenza a una fazione politica. Tutto questo non
secondo lui dovrebbe essere più arabizzato per piaque alle autorità Britanniche anche perche l’Italia sotto
semplice,
distaccarla di più dall’Italia. Questo avrebbe avuto varie Mussolini stava diventando meno passiva, e nell’annus
lavoratori, conseguenze su Malta dato che il maggiore datore di terribilis 1933 gli inglesi hanno revocato definittivamente
operai dei lavoro era proprio il governo Britannico, questo avrebbe la costituzione abolendo l’Italiano come lingua ufficiale di
assicurato la distruzione della lingua Italiana, e con la Malta.
cantieri navali,
distruzione dell’Italiano e l’epurazione delle componenti
vittime Italiane nell’dialetto Maltese a favore delle componenti Poi l’abominio – la corruzione della lingua Maltese
dell’esclussivis arabe avrebbe relegato i Maltesi a sudditi di seconda epurando le influenze storiche italiane il piu possibile,
classe e non un “White Settled Colony” cosi assicurandosi l’arresto, l’Internamento e l’esilio illegale in Uganda non
mo Inglese
che la funzione di Malta come fortezza non sia disturbata solo di uomini politici, ma soffrirono anche di gente
vittime di quel da un governo autonomista. semplice, lavoratori, operai dei cantieri navali, vittime
“English and dell’esclussivismo Inglese vittime di quel “English and
Questa politica anti-Italiana puo anche essere valutata English only” – traditi da i propri connazionali. Poi tutto
English only” –
nella luce che l’Italia sotto il governo di Crispi aveva fatto distrutto dalle bombe Tedesche e dall’odio Inglese e dei
traditi da i troppi passi falsi per l’amministrazione Britannica. Infatti loro collaboratori. Dopo la Guerra Enrico Mizzi ritornò ma
propri la legge Crispi che dava pari opportunita a i Maltesi in anche se riusci a fare dell’Partito Nazionalista da un
Italia fu vista dalle autorita Britanniche come una partito moribondo a un partito di governo in soli tre anni,
connazionali”
dichiarazione che Malta in un futuro sara un area di un lui mori solo tre mesi dopo che divenne Primo Ministro.
rivale interesse. La guerra e la conquista della Tripolitania Con lui morirono le ultime speranze per l’italianità
e della Cirenaica dagli Ottomani poi circondava Malta da culturale di Malta, i suoi successori politici si rifiutarono di
tutte le parti con terre che erano parte dell’Italia, e in caso continuare la lotta e accettarono senza alcuna
di una guerra contro l’Italia la difesa di una cosi vitale opposizione il fatto compiuto dell’Anglicizzazione culturale
fortezza sarebbe stata difficile. di Malta.
L’Arena D’Italia
Pagine Dalmate(continuata)—DECLEGIO
Intanto, ritiratisi gli Avari, erano calati verso il mare taluni napoleoniche riunivano presto Dalmazia ed istria al Regno
popoli slavi, a settentrione i croati, nell’estremità meridionale d’Italia (1806/1810), poi separandole da questo nelle
i serbi; ed i croati, terminato il dominio che su di essi Province Illiriche, nelle quali si spegneva anche la piccola
avevano conquistato i Franchi, divennero indipendenti e Repubblica di Ragusa (1810/1815).
verso il termine del IX secolo si fecero padroni della costa
dalmata settentrionale: più a mezzogiorno, nella terraferma, Crollata la potenza di Napoleone la monarchia austriaca
Bisanzio manteneva la sua signoria, più nominale che riotteneva la eredità di Venezia (1815/1866) e solo con la
effettiva; mentre molte isole e le principali città costiere perdita dei territori veneti nella Penisola rimase in possesso “La Dalmazia
cadevano sotto il dominio di Venezia, ormai indipendente e della Dalmazia, senza che questa avesse più alcun legame dunque appare
già forte sul mare, ed i cui Dogi presero nel 1.052 il titolo di politico con la vicina Italia (1866 ad oggi - con esclusione
Duchi di Dalmazia (830/1.091). della città di zara e dell’isola di Lagosta 1918/1947 ndr.-)
necessaria
all’Italia come
Nuovi rivolgimenti avvenivano nell'oriente vicino: la Croazia La Serbia soltanto durante un breve periodo ebbe il dominio l’Italia alla
ed i suoi possessi dalmati passavano sotto il dominio degli della Dalmazia, e soltanto per un breve tratto della sua
Ungheri, mentre invece più tardi la Bosnia e la Serbia si estrema costa meridionale, e questo pure non intero: La
Dalmazia.”
facevano indipendenti, sì che a questa era sottoposta la croazia, come stato indipendente, ne possedè la costa
estrema parte meridionale della Dalmazia, e all’Ungheria il settentrionale e parte delle isole solo dentro lo spazio di un
rimanente, non senza però che isole e citttà costiere fossero secolo e mezzo, ma con dominio contrastato e spesso qua e
a più riprese sottoposte a Venezia con frequente ed alterna là sottratto dalla Repubblica veneta. Più lunga la signoria
vicenda di fortuna (1091/1240). degli ungheresi, tra la fine dell’XI secolo e quella del XV
secolo, ma quasi mai estesa alle isole.
Si iniziava così il periodo della maggiore potenza della
Ungheria, la quale assoggettava la Bosnia ed anche parte del Chi ebbe il completo possesso della Dalmazia fu Roma per
territorio appartenente al regno di serbia; però il dominio quasi sei secoli continuativi; e poi il Regno Italiano di
della Ungheria sulla Dalmazia non fu sempre né effettivo né Odoacre, e poi quello pure italiano degli Ostrogoti, e poi
completo: giacchè da un lato sorse una signoria locale dei l’Impero d’Oriente quando riconquistò l’Italia: Poi l’ebbe
conti di Dalmazia nella famiglia Subich, da un altro Venezia completo, o in parte, Venezia tra il X secolo e la fine del XVIII
otteneva o conquistava gran parte del territorio, secolo. E Venezia, del resto, mai abbandonò il suo dominio
restituendolo in seguito, ma pur mantenendo il suo su isole o su città costiere della Dalmazia neppure nei periodi
predominio quasi costante sulle isole e su alcune città minori, nei quali questa fu in parte croata od ungherese.
costiere (1240/1410).
Soltanto alla fine del XVIII secolo la Dalmazia venne in
E le stesse condizioni continuarono ancora; sorse di nuovo possesso della monarchia austriaca, e solo in quanto questa
un regno di bosnia, ma cadde poi sotto la marea dei Turchi, e ereditava i domini della repubblica Veneta ma senza perdere
sotto questa cadde anche il Regno di Serbia, mentre si la sua impronta latina e, quindi, Italiana; ancora dunque la
espanse sul territorio di quest’ultima anche uno stato Dalmazia rimaneva legata all’Italia. E rimase unita sia
indipendente di Albania; ma la Dalmazia rimase ancora all’effimero Regno d’Italia napoleonico, staccatane per breve
contesa tra l’Ungheria e Venezia, ormai stato non più tempo nelle Province Illiriche. Ritornò quindi, ma con
soltanto lagunare e marittimo e che andò accrescendo il suo Venezia, all’Austria e solo dal 1866 essa appare, fino ad oggi
dominio in specie lungo la costa meridionale verso l’Albania (1918 ndr), staccata politicamente dalla penisola.
(1.410/1492).
La Dalmazia dunque, come per la lingua parlata
E la marea dei Turchi cominciò ad avanzare riducendo il ininterrottamente per XVIII secoli, come per la natura, come
dominio dalmata dell’Ungheria solo alla terra ferma che si per l’arte, come per la civiltà, così anche per la storia
bagna nel canale della Morlacca; mentre si accresceva il appartiene essenzialmente all’Italia e lo studio delle vicende
dominio territoriale di Venezia e si affermava la piccola storiche attraversate dalla Dalmazia ci dà ancora altri
Repubblica di Ragusa (1492/1618): Ma la marea avanzava insegnamenti, a cominciare da quando i cartaginesi,
ancora, sì che il dominio dei turchi si stabilì anche esso in guerreggiando con Roma, credettero opportuno creare a
Dalmazia a diminuzione di quello di Venezia, mentre questa nemici di là dell’Adriatico, si può dire che sempre,
permaneva il governo repubblicano di Ragusa (1618/1669). attraverso i secoli, si sia ripetuto come un ricorso costante
questo fatto, che dalla Dalmazia e dalle regioni vicine
Però Venezia, combattendo strenuamente i Turchi, si venivano le più dirette minacce all’Italia: fosse dalle invasioni
impossessò in un primo momento di tutta una fascia barbariche, o dai pirati costieri, o dai turchi, o dagli slavi (o
costiera, oltre alle isole, ed in un secondo momento anche di per spontanea iniziativa di questi, o per accordi con nemici
gran parte dell’interno (1669/1718). Cominciava così oramai d’altrove). E per contrasto Roma e Venezia furono sopra tutto
il deciso regresso della marea turca; l’Ungheria rimaneva potenti quando ebbero il possesso della Dalmazia; come
signora della costa settentrionale, e Venezia di tutto il d’altronde la Dalmazia fiorì, nelle isole e nelle sue coste, di
territorio che rientra nei confini amministrativi della Dalmazia prosperità e ricchezza soltanto quando fu Romana e quando
odierna, con la eccezione del territorio indipendente di fu Veneziana.
Ragusa (1718/1798).
La Dalmazia dunque appare necessaria all’Italia come l’Italia
Soltanto alla fine del secolo XVIII la monarchia austriaca alla Dalmazia.
sostituì in Dalmazia, come nell’Istria e come nell’Italia
settentrionale la gloriosa Repubblica della laguna
(1798/1806) ma per poco tempo perché le vittorie (fine)
Novembre 2007 Volume 1, Uscita 2
L’Arena D’Italia
Miracolo a Sant’ Anna, Nessun Miracolo a Seattle—HRODLAND
Nelle ultime settimane, più precisamente, da quando il satrapo di Roma Walter E' stato ingiusto processare i neri.... Solo perchè avevano ucciso un italiano... Così
Veltroni ha ricevuto la visita del regista afroamericano Spike Lee (noi dobbiamo hanno detto i vertici militari, tra cui, vergogna nella vergogna, c'era pure un italo-
chiamarli “afroamericani”, ma fra di loro si chiamano tutt’oggi “niggaz”, negri…), in americano, Dan Baggio che, pur di “onorare” il politicamente corretto, non ha esitato
Italia si parla spesso del film che il suddetto regista ha intenzione di fare, un film che a sputare sulla memoria di un italiano ucciso per l'invidia dei neri.
riesce ad unire la propaganda antinazista con la propaganda antirazzista. Già da
queste poche righe possiamo capire come mai il film sia già così famoso, seppure
ancora non hanno iniziato a girarlo, e già possiamo prevedere che, quando questo
Ora riportiamo più nel dettaglio i fatti del 1944: i neri si lamentavano del fatto che gli
film uscirà, sarà pompatissimo dai mass-media ed avrà un enorme successo.
italiani potessero bere nei bar dei bianchi, mentre loro non potevano ubriacarsi, e
che potevano corteggiare le donne bianche, mentre loro non potevano violentarle. I
Il film si chiama “Miracolo a Sant’Anna”, e, per confermare i nostri pensieri sul suo
neri, invidiosi per questi motivi, iniziarono a prendere di mira i prigionieri italiani, i
“Loro sono i veri valore propagandistico, la sua struttura è chiara, semplice, senza sfumature
quali, giustamente, si difendevano, ma il 14 agosto 1944 non poterono nulla quando
psicologiche di rilievo, ma che fa capire bene da che parte stanno i buoni, e da quale i neri invasero la sezione riservata agli italiani, con il compito di ucciderne quanti più
eroi, non certo parte stanno i cattivi. I cattivi, naturalmente, sono i soldati tedeschi che sono italiani possibile. “Purtroppo” per loro, riuscirono solamente ad ucciderne uno, ma
impegnati in una delle loro “solite” stragi (ai propagandisti non importerà di certo che comunque riuscirono a portarne all'ospedale 24.
quei bianchi le rappresaglie, in verità, erano fatte seguendo le leggi di guerra de l’Aia allora
vigenti...), naturalmente contro gli italiani, visti come dei poveri fessi che si fanno Nel documento-farsa che difende i linciatori neri, e che li premia pure per aver subito
razzisti (razzisti ammazzare dai nazisti con una facilità impressionante. E qui sta la differenza coi il carcere, i fondamenti della ridicola sentenza sono 3:
precedenti film di guerra antinazista/antifascista: mentre i film precedenti mettevano
in quanto che gli italiani potevano anche essere eroi, e salvare i propri compatrioti dalla furia 1- gli avvocati della difesa ha avuto solo 10 giorni per interrogare i 43 accusati del
del nemico, adesso sono solo delle povere vittime che attendono i salvatori…. Ma no, linciaggio. In tempo di guerra, che cosa pretendevano? Un anno? Due anni?
bianchi!) dei film i nuovi eroi non sono dei novelli principi azzurri, né quegli americani bianchi che
fanno troppo WASP e troppo demodè, sono troppo bianchi!!!! I nuovi eroi sono loro, 2- dicono che gli avvocati non hanno potuto ottenere l'investigazione generale...
di John Wayne!” sono il “futuro” dell’Italia (nei piani del ministro Amato), sono loro, belli come il Considerando che le truppe che erano presenti a Fort Lawton dovevano partire per
carbone e preziosi come il petrolio, i soldati di colore delle truppe americane!!!! una campagna militare in Nuova Guinea, come si poteva pensare a bloccare un
intero corpo militare (in partenza per una guerra) per un'investigazione?
Loro sono i veri eroi, non certo quei bianchi razzisti (razzisti in quanto bianchi!) dei
3- a quel tempo c'era la segregazione razziale.
film di John Wayne!
Non solamente i neri americani erano adusi alle violenze, ma anche i neri francesi
Da diverso tempo i soldati neri si lamentavano di essere discriminati, dicendo che le
non facevano complimenti, basta ricordarsi delle marocchinate del giugno 1944: era
autorità americane privilegiavano i prigionieri di guerra italiani, di contro ai soldati
una fase di stanca della guerra in Italia, e l’avanzata alleata, da diverso tempo, era
neri. Queste lamentele (che ricordano le lamentele odierne dei neri ogni volta che
ferma, e fu a quel punto che Alphonse Juin, ben conoscendo l’anima dei suoi
non vengono privilegiati…) non rimasero a lungo solo parole: il 14 agosto del 1944 i
sottoposti, fece un proclama agghiacciante:
neri passarono ai fatti.
Soldati! Questa volta non è solo la libertà delle vostre terre che vi offro se vincerete
Quella notte i neri devastarono l’entrata della sezione dove erano tenuti i prigionieri questa battaglia. Alle spalle del nemico vi sono donne, case, c'è un vino fra i migliori
italiani, dandosi alla violenza. Erano in 50, e picchiarono una ventina di soldati del mondo, c'è dell'oro. Tutto ciò sarà vostro se vincerete. Dovrete uccidere i tedeschi
italiani, e fra questi c’era il soldato Guglielmo Olivotto, vittima di un linciaggio da fino all'ultimo uomo e passare ad ogni costo. Quello che vi ho detto e promesso
parte degli assalitori, e morto a causa del pestaggio che ha subito da parte di 23 neri mantengo. Per 50 ore sarete i padroni assoluti di ciò che troverete al di là del
(23 contro 1, che coraggio, non c’è che dire!), come stabilì l’autopsia. nemico. Nessuno vi punirà per ciò che farete, nessuno vi renderà conto di ciò che
prenderete.
Nonostante le prove fossero tutte evidenti, già evidenziate nel processo che seguì al
linciaggio, c’è stato qualcuno che, probabilmente in cerca di una promozione Ahimè, i soldati, principalmente maghrebini, ma anche moltissimi neri provenienti
giornalistica, nel 2005 fece una “inchiesta” per dimostrare l’indimostrabile. Jake dalle colonie africane francesi, presero alla lettera questo proclamo, ed in soli due
Hamann scrisse un libro dove, partendo dal pensiero dogmatico che i neri non giorni violentarono più di tremila fra donne, anziane e bambine, quasi 1000 uomini, e
possono commettere crimini, voleva dimostrare che ad uccidere Guglielmo Olivotto persino degli animali, e naturalmente si diedero al saccheggio di ogni bene che si
fosse stato in verità l’uomo che aveva ritrovato il cadavere dello sventurato soldato poteva mangiare e bere. Quello che avvenne in Ciociaria fece troppo clamore, per
italiano. E’ ovvio dire che tutto il libro-inchiesta fosse patetico e risibile, tanto che poter essere passato sotto silenzio. Infatti il papa Pio XII mandò una lettera al
comando alleato, chiedendo che, quando le truppe sarebbero state mandate a
neanche i neri credono alle corbellerie scritte su di esso (anzi, ancora oggi
Roma, fra queste non dovevano esserci truppe di colore. In effetti, se fosse accaduto,
giustificano l’omicidio del prigioniero di guerra italiano!), ma ai mass-media
i neri si sarebbero dati alle peggio gozzoviglie, ed i romani, invece di salutare gli
americani, sempre in cerca della notizia che esalti la razza nera, hanno sperticato
alleati, li avrebbero attaccati per ogni strada…
elogi di questo libro.
Di storie ce ne sarebbero ancora da raccontare, dai neri che si compravano i bambini
Quest'opera di falsificazione non ha tardato ad avere i suoi effetti: è notizia di venerdì a Napoli, a quelli che violentavano le donne toscane che cercavano di solidarizzare
26 ottobre che le famiglie dei neri che hanno partecipato al linciaggio di Guglielmo con gli americani, ma ci vogliamo fermare qui, sapendo che quanto scritto qui può
Olivotto saranno “ricompensate”, perchè, come dicono, “il processo è stato ingiusto”. bastare a far capire l’immonda falsificazione storica che il cinema, ancora una volta,
ha compiuto.
Novembre 2007 Volume 1, Uscita 1
L’Arena D’Italia
Memorie
Tre difensori dell’Italianita’ di Malta (da sinistra) Herbert Ganado, Enrico Mizzi
e Carmelo Borg Pisani.
L’Arena D’Italia
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L’Angolo Poetico-EDERICO
Impegno!
Una riflessione impegnata e centrata verso il futuro.