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D
usata in italiano
ab imis
dalle fondamenta, dalle basi.
(fundaméntis)
ab iove "il principio viene da Giove", locuzione comune nei proemi delle
princìpium opere poetiche latine.
ab uno disce "da uno impara a conoscerli tutti", cioè dal comportamento di uno
omnes solo si può conoscere quello di tutti coloro che sono come lui.
ad apertùram
"ad apertura di libro". (saper tradurre ad aperturam libri)
libri
ad audièndum "ad udire la parola". Si dice, con scherzosa solennità, di chi si presenta
verbum ad un superiore per ricevere istruzioni.
(ad) ìnterim si dice di incarico assunto per breve periodo. (subentrare ad interim)
ad multos annos "per molti anni", è frase augurante una lunga vita.
"per uso del Delfino (il primogenito del re di Francia)", si usa per
ad ùsum Delphìni indicare scritti alterati a certi e interessati fini. (il giornale ha dato una
versione ad usum Delphini)
"secondo il valore", riferito ai tributi calcolati sul valore el bene
ad valòrem
considerato. (dazio ad valorem)
àlea (i)acta est "il dado è tratto", frase detta da Cesare dopo aver varcato il Rubicone.
"a chi piace una cosa, a chi un'altra", espressione con cui nel mondo
àliis àlia plàcent
classico si indicava il concetto della relatività dei gusti.
"un altro me stesso", detto di persona che fa le veci di un'altra. (tu sei
àlter ego
il mio alter ego!)
amìcus òmnibus,
"amico di tutti, amico di nessuno", antico proverbio.
amìcus némini
apèrtis vèrbis "con parole esplicite". (dire apertis verbis ciò che si pensa)
a priòri/a detto di dimostrazione che procede dalle cause agli effetti/dagli effetti
posteriòri alle cause.
"arte lunga, vita breve", nota frase di Seneca. Oggi il detto viene
ars longa, vita
utilizzato per sottolineare che la vita è troppo breve per imparare tutto
brevis
di una disciplina.
audàces fortùna
"la fortuna arride agli audaci".
iuvat
aut aut alternativa, scelta a cui non ci si può sottrarre. (imporre un aut aut)
aut Caesar aut "o Cesare o nulla". Motto che Cesare Borgia detto il Valentino aveva
nihil assunto per indicare la sua volontà di diventare potente a tutti i costi.
ave Caesare,
"ave Cesare, i morituri ti salutano", il saluto rituale con cui i gladiatori
morituri te
si apprestavano a combattere nell'arena.
salutant
C
captatio
il carpire in modo subdolo la benevolenza altrui.
benevolentiae
Carthago delènda
"Cartagine deve essere distrutta".
est
atto che provoca l'inizio di una guerra fra due stati, può anche indicare
casus belli
un motivo di attrito, di contrasto fra persone.
(condìtio) sine qua formula usata per indicare una condizione necessaria al verificarsi
non dell'azione.
conquìbus
indica scherzosamente denaro, deriva dal latino "cum quibus".
(cumquìbus)
damnòsa
"dannosa eredità", è ciò che diceva Gaio.
hereditas
D
"si da a tutti", iscrizione sulle porte di alcuni monasteri. Talora il detto
dàtur òmnibus viene ripetuto ironicamente da chi si sente chiedere continuamente
regali o favori.
de gustibus non
"non bisogna discutere sui gusti (d'ogni persona)".
est disputandum
"dal profondo", il salmo che si recita per i defunti, frase usata anche
de profùndis
scherzosamente.
persona in grado di risolvere situazioni difficili e complesse, in senso
deus e(x) machina dispregiativo chi dirige e organizza la trama di un intrigo restando
nell'ombra.
"il giorno dell'ira", il giorno del Giudizio universale, termine usato per
dies irae
indicare il momento della resa dei conti. (verrà il dies irae!)
"dividi (il potere) e comanda", modo di dire del linguaggio degli
storici. L'espressione si riferisce al sistema imperiale romano, per cui i
dìvide et ìmpera
popoli sottomessi venivano divisi in più entità amministrative, allo
scopo di evitare spinte autonomistiche.
"ho finito", formula di chiusura con cui l'oratore terminava i suoi
dìxi discorsi, talora usata anche oggi ad indicare che l'argomento è chiuso
e non si ammettono repliche.
"un'ignoranza dotta", espressione attribuita al filosofo Niccolò
Cusano, che ne fece il titolo di una sua opera. In realtà il detto
appartiene alla tradizione neoplatonica secondo la quale l'uomo,
docta ignoràntia
essendo per natura limitato, non può conoscere a fondo il mistero
della divinità, per cui, pur essendo dotto, rimane sempre
fondamentalmente ignorante.
"casa", usato per indicare chi parla a favore di una cosa a cui ha
domo interesse, pur volendo dare l'impressione di non averlo. (Cicero pro
domo sua)
"ti do perchè tu mi dia". Abbreviazione di formula giuridica, si usa nel
do ut des linguaggio popolare per indicare un accordo vantaggioso sia per chi fà
un dono, che per chi lo riceve.
"il dolce alla fine (dei pasti)", frase usata metaforicamente ad indicare
dulcis in fundo
un lieto evento che si verifica alla conclusione di qualcosa.
dura lex, sed lex "dura legge, ma è la legge", iscrizione presente in molti tribunali.
Latinismi
E-I forma latina usata
in italiano
spiegazione
"e", termine usato nei telegrammi per non creare confusione con
et
è, voce del verbo essere.
facere de necessitate
"fare di necessità virtù", famoso proverbio antico.
virtùtem
F
facsìmile persona o cosa assai simile ad un'altra.
"ciò che è lecito", si usa nella locuzione per fas et nefas, per
fas
indicare "a ragione o a torto".
"sia fatta la luce", parole con cui la Bibbia descrive il primo atto
fiat lux della creazione, cioè il passaggio del mondo dalle tenebre alla
luce per volere di Dio.
fiat voluntas tua "sia fatta la tua volontà", dal Pater Noster.
"fine", usato scherzosamente in varie espressioni. (questa storia
finis
non ha mai finis)
hoc "ciò".
"gli uomini, mentre insegnano, imparano", (Seneca). Si tratta di
homines, dum docent, un concetto diffuso nel mondo classico, secondo cui il rapporto
discunt docente-discente si basa su uno scambio reciproco che arricchisce
entrambi.
homo homini lupus "l'uomo è lupo per l'altro uomo", famoso verso di Plauto.
homo sum, nihil a me "sono un uomo, e non ritengo nulla di umano estraneo a me",
alienum puto celebre verso di Terenzio.
honòris causa/ad indicano una laurea o simile, ottenuta per meriti eccezionali.
honòrem (laurea honoris causa)
"il terrore del vuoto", principio aristotelico per cui nella natura
hòrror vàcui
non esistono spazi vuoti, ma tutto è riempito di materia.
I ibìdem
"nello stesso luogo", si usa nelle citazioni per non ripetere per
esteso un riferimento già fatto.
in hoc signo vinces "sotto questo segno vincerai". Secondo la leggenda Costantino,
prima della battaglia sul ponte Milvio, fece incidere sugli scudi
una croce con questa scritta, e riuscì a vincere, rendendo sicuro il
suo potere. L'anno dopo (313 d.C.) si convertì al Cristianesimo
per riconoscenza nei confronti di Dio che l'aveva aiutato.
in medio stat virtus "la virtù sta nel mezzo", la famosa mediocritas dei latini.
A-D
L-Q R-V
Latinismi
L- forma latina
usata in italiano
spiegazione
Q
"sassolino", usato dai romani per segnare i giorni. In italiano ha
lapis
assunto il significato di matita.
L
una momentanea mancanza di memoria nel trovare il termine giusto.
lapsus (linguae)
(avere un lapsus)
lippis et "ai cisposi e ai barbieri", tratta da un verso di Orazio, indica "a tutti".
tonsoribus (esser noti lippis et tonsoribus)
"il lupo della favola", motto rivolto a chi, arrivando inaspettato mentre
lupus in fabula
si parla di lui, toglie la possibilità di continuare il discorso.
manus manum
"una mano lava l'altra".
lavat
gran quantità, gran confusione. (nel mare magnum di quella
mare magnum
amministrazione non si capisce nulla)
mater rerum
"la natura è madre di tutte le cose", frase di Cicerone.
omnium natura
melius abundare
"meglio abbondare che difettare".
quam deficere
"ricordati", nome di due preghiere che si recitano durante la messa, il
termine può essere usato scherzosamente nella locuzione "dare un
memènto
memento ad uno", cioè infliggergli una punizione tale che se ne ricordi
a lungo.
"cosa che deve essere ricordata", breve nota in cui sono riassunti i
memorandum
termini di una questione.
mìnimum "la cosa minima", il minimo. (non ha ottenuto il minimum dei voti)
"che ha meno", usato come sostantivo per indicare chi ha scarse doti
minus habens
intellettuali. (è un minus habens)
"la morte mette fine ad ogni causa", proverbio che trova la sua origine
nel linguaggio giuridico romano, ove la morte significava la fine del
mors omnia solvit matrimonio. Da questo ambito ristretto la sentenza ha finito per
riferirsi a qualsiasi tipo di controversia o impegno contrattuale, per poi
scadere nel significato banale secondo cui la morte mette fine a tutto.
"morte tua, vita mia", ad indicare il cinismo della vita quando lo
mors tua, vita mea
svantaggio di uno significa il vantaggio di un altro.
"di iniziativa propria", formula che in atti e decreti regi indicava che
motu proprio essi erano stati emanati per iniziativa del sovrano. (il re lo nominò
conte motu proprio)
natura non facit "la natura non fa salti", massima di Linneo secondo la quale in natura
saltus non avviene nulla che non sia parte di una catena di cause ed effetti..
N
ne discere cessa "non smettere mai di imparare", nota frase di Catone.
nemo omnia
"nessuno può conoscere tutto", così diceva Varrone.
potest scire
nemo propheta in
"nessuno è profeta in patria", antico proverbio.
patria
nemo sua sorte "nessuno è contento della sua sorte", celebre verso di Orazio che
contentus indica l'incontentabilità umana.
non omnis moriar "non morirò del tutto", nota frase di Orazio.
O
"odio e amo".(Catullo) Siamo nella fase finale della storia d'amore tra
Catullo e Lesbia, quando il poeta si è oramai reso conto che la sua
odi et amo amata è in realtà una donna corrotta ed infedele, ma ciò nonostante
non può fare a meno di amarla. La celebre frase esprime tutto il suo
conflitto interiore e l'ambivalenza dei suoi sentimenti.
"per tutti", diligenza a cavalli usata nel secolo scorso per trasportare
òmnibus
viaggiatori e merci. (treno omnibus)
P Roma.
"la Pace Romana", espressione usata dagli storici per indicare la pace
pax romana che Roma impose a tutto l'impero, grazie alla quale la civiltà romana
aveva potuto diffondersi.
pecunia non olet "i soldi non puzzano", celeberrima battuta attribuita a Vespasiano.
per àspera ad "attraverso le asperità fino alle stelle", motto dei gesuiti, per indicare
astra le difficoltà del cammino che porta alla gloria.
ciò che si aggiunge alla fine di una lettera dopo averla già conclusa e
postscriptum
firmata. Di solito si abbrevia con p.s..
letteralmente "il primo fra i pari", si usa ad indicare una persona che
primus inter pares
spicca fra le altre di pari grado.
"il punto che duole", termine usato per indicare una difficoltà, una
pùnctum dòlens
questione spinosa.
indica un qualcosa di indefinibile. (nel suo fare c'è un quid che non mi
quid
convince)
qui multum habet, "chi ha molto, desidera di più", proverbio che esprime l'incontentabile
plus cupit avidità umana.
quod erat
"come volevasi dimostrare", nota frase del matematico greco Euclide.
demostrandum
"quello che ho scritto, ho scritto", frase detta da Pilato ai sacerdoti che
quod scripsi, non avevano gradito la scritta sulla croce di Gesù (rex Iudaeorum) e
scripsi volevano modificarla. La frase è diventata proverbiale, come rifiuto da
parte di un'autorità di riesaminare una questione.
quondam "una volta", ciò che si era un tempo. (quel tale , quondam frate)
A-D
E-I R-V
Latinismi
R-V forma latina
usata in
italiano
spiegazione
R raptus
impulso improvviso a compiere azioni spesso violente e aggressive
senza averne piena coscienza. (gli è venuto un raptus di follia)
propriamente "uccello raro", espressione usata da Giovenale per
rara àvis descrivere probabilmente la fenice, indica una persona o cosa
eccezionale o particolarmente apprezzabile per la sua rarità.
rebus sic
"così stando le cose", perdurando queste condizioni.
stantibus
risus abundant
"le risa abbondano sulle labbra degli sciocchi", antico proverbio.
in ore stultorum
(Roma) caput
"(Roma) capitale del mondo".
mundi
S sancta
sanctorum
luogo riservato e accessibile a pochi, usato anche in modo
scherzoso.
"santa semplicità", espressione di San Girolamo riferita alla
sancta
semplicità del linguaggio di Gesù; oggi viene usata per indicare un
simplicitas
atteggiamento di totale incoscienza o ingenuità.
"sia santificato", una delle parole del Pater Noster, usata in italiano
sanctificètur come sostantivo per designare persona bigotta, che ostenta viva
pietà religiosa.
semel in anno
"una volta l'anno è lecito fare follie", antico proverbio.
licet insanìre
sic transit gloria "così passa la gloria del mondo", per indicare la caducità delle
mundi glorie terrene.
sicut erat in "come era in principio". Si usa l'alterazione sicutera per alludere al
principio ripetersi monotono di uno stesso fatto. (torniamo al sicutera)
senza fissare una scadenza, a giorno indeterminato. (rimandare sine
sine die
die)
"senza ira, né passione" espressione di Tacito con cui si ripromette
di raccontare gli avvenimenti dell'epoca imperiale in maniera
sine ira et studio
oggettiva e distaccata. Oggi viene usata anche fuori del contesto
storico, ogni volta che ci si riprometta di giudicare in modo equo.
si vis amari, ama "se vuoi essere amato, ama", frase di Seneca.
si vis pacem,
"se vuoi la pace, prepara la guerra", motto proverbiale.
para bellum
"il sole nella notte", motto presente sullo stemma dell'Università
sol per noctem degli Studi di Cassino, derivante da un'antica leggenda relativa alla
città di Cassino.
il finanziatore di spettacoli e simili, allo scopo di ricavarne
sponsor
pubblicità.
T tabula rasa
generalmente usata nel significato di "fare piazza pulita". (fare
tabula rasa)
"non c'è una terza possibilità", uno dei principi fondamentali della
tertium non logica aristotelica, quello detto del "terzo escluso", secondo il quale
datur un'affermazione deve essere vera o falsa, senza altre possibilità
intermedie.
U
(trovare l'ubi consistam)
unguibus et "con le unghie e con il rostro", con tutte le forze ed i mezzi di cui si
rostris dispone.
V vacatio legis
"vacanza della legge", periodo intercorrente tra la pubblicazione di
una legge sulla Gazzetta Ufficiale e la sua entrata in vigore.
vae victis "guai ai vinti", frase storica di Brenno, capo dei Galli.
vale "sta bene", voce di saluto.
verba volant,
"le parole passano rapidamente, le cose scritte perdurano".
scripta manent
veritas filia
"la verità è figlia del tempo", antico proverbio.
tèmporis
vèritas
"la verità non muore mai", motto di Seneca.
numquam perit
vèritas odium
"la verità genera odio", verso di Terenzio.
parit
"la strada della croce", quella che Gesù dovette seguire fino al
supplizio, la crocifissione sul monte Calvario. L'espressione viene
via crucis
usata metaforicamente per indicare le difficoltà incontrate per
raggiungere un obiettivo.
dal latino vice versa: "mutata la vicenda", significa in direzione
vicevèrsa
contraria, all'inverso. (viaggio da Bologna a Firenze e viceversa)
vulnus "ferita".