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ESEMPI APPLICATIVI:
(a) Telaio di riferimento: soluzione a base fissa, classe di duttilità CD “B”
… perché fare un confronto con una struttura non isolata a bassa duttilità?
Dalle NTC-08, Paragrafo 7.10.2, in riferimento alle strutture isolate: “La sovrastruttura e la
sottostruttura si devono sostanzialmente mantenere in campo elastico. Per questo la struttura può
essere progettata con riferimento ai particolari costruttivi della zona 4 (…)”
Dalle NTC-08, Introduzione al Capitolo 7: “Le costruzioni da edificarsi in siti ricadenti in zona 4
possono essere progettate e verificate applicando le sole regole valide per le strutture non soggette
all’azione sismica, alle condizioni di seguito enunciate: (…); gli elementi strutturali devono rispettare
le limitazioni, in termini di geometria e quantitativi d’armature, relativi alla CD “B” (…)”
Inoltre la scelta della classe di duttilità bassa è anche finalizzata ad offrire un esempio più
rappresentativo nell’ambito dell’adeguamento sismico di strutture esistenti.
S 13.85m
6m 7,2m
1 2 3 4 5 6
3,5m
6m 6m 6m 6m 6m
A A
3,5m
7,2m
17,5m
13.85m
3,5m
B B
6m
3,5m
C 30.65m
C
3,5m
1 2 3 4 5 6
A A
Vita nominale VN : 100 anni
7,2m
Coefficiente d’uso CU : 1.5
13.85m
Edificio regolare in • Pianta fabbricato: 13.85m x 30.65m B B
pianta e in elevazione: • Interasse allineamenti A-B-C: 7.2m , 6m
• Interasse allineamenti 1-2-3-4-5-6: 6m
6m
• Altezza complessiva 17.5m: 5 orizzontamenti con C C
30.65m
3.5m di interpiano
1 2 3 4 5 6
Strutture in elevazione • Pilastri in c.a. 65cm x 65cm
(*): • Travi fuori-spessore in c.a. 40cm x 60cm S'
13.85m
• Solai in latero-cemento 6m 7,2m
3,5m
strutturale nei fuori-spessore in c.a.
confronti delle azioni • Solai considerati come diaframmi infinitamente
3,5m
sismiche: rigidi
Localizzazione
17,5m
3,5m
Località Avellino (Campania) – ag = 0.279g
3,5m
Categoria di C
sottosuolo
3,5m
Categoria topografica T1
(*) Dimensioni del telaio governate dalle verifiche allo SLD SEZIONE S-S'
A
0,16m
C.M.
13.80m
13,2m
B C.T.
6,56m
6,4m
X
C
1 2 3 4 5 6
Ex CM
CM
B CT
5% di 13.85m
0.3Ey
X
C
1 2 3 4 5 6
0.15% 0.50%
OK
0.27% 0.50%
OK
0.37% 0.50%
OK
0.40% 0.50%
OK
0.25% 0.50%
OK
0.3Ex CM
CM
B CT
5% di 13.85m
Ey
X
C
1 2 3 4 5 6
0.22% 0.50%
OK
0.36% 0.50%
OK
0.48% 0.50%
OK
0.50% 0.50%
OK
0.31% 0.50%
OK
Legame isteretico
(entro il limite 3Tf T 3.0 secondi, se si progetta 3Tf = 3 · C1 · H3/4 = 1.92 secondi T=2.8s
3.0 secondi
mediante analisi statica lineare)
1) Si approssima il sistema isolato come un oscillatore semplice di massa pari alla massa totale dell’edificio
M=2718 tonn; quindi si stima la rigidezza a traslazione KH,TOT richiesta al sistema di isolamento:
M 4π 2 4π 2 kN
T = 2π ⋅ K H ,TOT = M ⋅ 2 = 2718tonn ⋅ 2
= 13686
K H ,TOT T (2.8s ) m
(Se l’eccentricità tra centro di massa e centro di taglio è maggiore del 3% della dimensione in pianta trasversale alla direzione
del sisma, tale rigidezza va spartita in maniera differenziale tra gli appoggi al fine di ridurre/annullare l’eccentricità).
ESEMPIO: Malgrado per questo esempio l’eccentricità sia 3%, si impone a titolo di esempio C.T. C.M.
Sapendo che C.M.≡(15.00m ; 6.56m); si può per esempio imporre agli allineamenti A, B e C che:
K H ,i ⋅ y i
K H , A ⋅ 13 . 2 m + K H , B ⋅ 6 m + K H , C ⋅ 0 m
Y C .T . = i
= = 6 . 56 m
K H ,i kN
13686 kN
i m K H , A = 4777
m kN
K H , A , i = 796
kN kN m
K H , A + K H , B + K H ,C = 13686 K H ,B = 4455
M m kN
kN K H , B / C ,i = 742
K H ,C = 4455 m
m
K H , B = K H ,C
2) Si calcola lo spostamento orizzontale di progetto per il C.T. del sistema S.D.O.F. precedentemente
definito,
2 2
S e, SLC (T ) T 2 .8 s
S De , SLC (T ) = = S e, SLC (T ) ⋅ = 0.167 g ⋅ = 0.325m
ω 2
2π 2π
quindi la richiesta di spostamento per gli isolatori più esterni, per i quali gli effetti torsionali (eccentricità
accidentale) risultano più rilevanti; si può in via semplificata utilizzare il fattore amplificativo :
x
δ = 1 + 0.6 ⋅ = 1.3 d bd = 1.3 ⋅ 0.325m = 0.423m
Le
3) Una delle verifiche di deformazione degli isolatori richiede che la deformazione a taglio associata al solo
spostamento orizzontale di progetto dbd sia inferiore a 2.5; invertendo tale relazione di verifica si può
imporre che:
d bd d bd 423mm
ε q,E = ≤ 2 .5 Tq ≥ = = 169mm
Tq 2 .5 2.5
t r = 7 mm
Tq = 175mm
nr = 25 strati
4) Si definisce quindi la sezione degli isolatori (in questo esempio si sceglie per una geometria circolare):
kN
G ⋅ AA,i K H , A,i ⋅ Tq 796 ⋅175mm
kN m
K H , A,i = = 796 AA,i = = = 348250mm2 DA,i = 665mm
Tq m G N
0.4
mm2
kN
G ⋅ AB / C ,i K H , B / C ,i ⋅ Tq 742 ⋅175mm
kN m
K H , B / C ,i = = 742 AA,i = = = 324625mm2 DB / C ,i = 645mm
Tq m G N
0.4
mm2
Alternativamente è possibile, fissato il diametro D per tutti gli isolatori, imporre agli allineamenti A e
B/C altezze Tq differenti.
5) Si calcolano il diametro dei bulloni d’ancoraggio e lo spessore delle piastre d’acciaio esterne
[ISO 22762-3:2007, Annex I; EC3 Eq. 6.5.5.5]
Caratteristiche lineari
equivalenti degli isolatori
• i vincoli di incastro alla base sostituiti con delle molle lineari caratterizzate dalle rigidezze lineari degli isolatori
elastomerici
• gli elementi strutturali a rigidezza flessionale piena (la struttura rimane elastica!)
Ex CM
CM
B CT
5% di 13.85m
0.3Ey
X
C
1 2 3 4 5 6
HDRB Incastro
Y
A
5% di 30.65m
0.3Ex CM
CM
B CT
5% di 13.85m
Ey
X
C
1 2 3 4 5 6
HDRB Incastro
Dispositivo di isolamento
più dissipativo del sistema HDRB,
Gli isolatori LRB hanno un comportamento non lineare dato dalla combinazione del comportamento
pressoché lineare della gomma ed elasto-plastico del nucleo in piombo.
↓
G ⋅ A ' A p ⋅τ py
K H ,i (d bd ) = +
Rigidezza orizzontale KH,i e Tq d bd
smorzamento viscoso efficace ξ
funzione dello spostamento da Ed E d , p + E d ,r 4 ⋅ Ap ⋅τ py ⋅ d bd 2 ⋅ Ap ⋅ τ py
ξ (d bd ) = = ≈ + ξr = + ξr
analisi effettivamente raggiunto (dbd ) 4π ⋅ W 4π ⋅ W K H ,i ⋅ d bd
2
π ⋅ K H ,i ⋅ d bd
4π ⋅
2
dove: A’ è la sezione dell’isolatore, al netto della sezione del nucleo in piombo; Tq è lo spessore totale della sola gomma; (Ap · py ) è
il taglio di snervamento del nucleo in piombo ( py = 10MPa); ξ r è lo smorzamento viscoso equivalente della gomma.
È necessario un percorso progettuale ITERATIVO
Si può fare comunque uso di una modellazione lineare equivalente purché
valgano le condizioni precedentemente illustrate per gli isolatori HDRB
4t r
• Caratteristiche della gomma: Modulo di elasticità tangenziale G
Modulo di compressibilità volumetrica Eb
Smorzamento viscoso equivalente: ξ r (%) KV =
A' G ⋅ A' Ap ⋅τ py
tr KH = +
Tq dbd
i Ec
K H ,TOT = M TOT
4π
⋅ 2
2
KH
Kϕ = ξ(dbd) = +ξr
T
512 ⋅ nr ⋅ t r3 π ⋅ KH ⋅ dbd
S e , SLC (T ; ζ )
2
T
S De , SLC (T ; ζ ) = = S e , SLC (T ; ζ ) ⋅ dbd = δ ⋅ SDe,SLC
ω2 2π
ANALISI
Dimensionamento Isolatori: SI
dbdanalisi
aggiorno dbd
d bd d bd π ⋅ KH ⋅ dbd dbd ?
AP = (ξ − ξr ) ⋅
correggo Ap / A’ / ξ
Tq ≥ = Dp
ε q , E _ MAX 2.5 2 ⋅τ py
A p ⋅ τ py Tq NO
A'= K H − ⋅ D
d bd G
Verifica degli isolatori [ved. HDRB]
Caratteristiche lineari
equivalenti degli isolatori
allo SLC
(agli altri stati limite, date le
diverse entità di spostamento,
variano anche le proprietà effettive
degli isolatori…per ogni SL le
proprietà lineari vanno ricalcolate
iterativamente!!)
Come per gli isolatori HDRB, il modello numerico è mantenuto, ma con la sostituzione dei vincoli rigidi in
molle lineari e gli elementi strutturali considerati a rigidezza flessionale piena
Y
A OSS:
OSS Il sistema di isolamento LRB risulta allo SLD più rigido di circa il 65%
5% di 30.65m rispetto allo SLC, a causa della minor richiesta di spostamento.
Ex CM
CM Al contrario gli isolatori HDRB mantengono anche allo SLD la stessa rigidezza
B CT
5% di 13.85m progettata in riferimento allo SLC.
0.3Ey
X Allo SLD, la soluzione LRB, malgrado il suo elevato smorzamento, imprime alla
C struttura una sollecitazione leggermente maggiore rispetto al sistema di isolamento
1 2 3 4 5 6 HDRB. Da ciò deriva il maggior drift interpiano rispetto all’isolamento HDRB.
0.034% 0.27%
0.038% (x 0.89) (x 7.11)
0.053% 0.37%
0.059% (x 0.89) (x 6.27)
0.078% 0.40%
0.089% (x 0.88) (x 4.50)
0.161% 0.25%
0.195% (x 0.83) (x 1.28)
Y
A OSS:
OSS Il sistema di isolamento LRB risulta allo SLD più rigido di circa il 65%
5% di 30.65m rispetto allo SLC, a causa della minor richiesta di spostamento.
CM
0.3Ex
CM Al contrario gli isolatori HDRB mantengono anche allo SLD la stessa rigidezza
B CT 5% di 13.85m
progettata in riferimento allo SLC.
Ey
X Allo SLD, la soluzione LRB, malgrado il suo elevato smorzamento, imprime alla
C
struttura una sollecitazione leggermente maggiore rispetto al sistema di isolamento
1 2 3 4 5 6 HDRB. Da ciò deriva il maggior drift interpiano rispetto all’isolamento HDRB.
0.052% 0.36%
0.058% (x 0.89) (x 6.21)
0.077% 0.48%
0.086% (x 0.90) (x 5.58)
0.110% 0.50%
0.126% (x 0.87) (x 3.96)
0.180% 0.31%
0.219% (x 0.82) (x 1.41)
ISOLAMENTO HDRB
NO ISOLAMENTO CONFRONTO
ISOLAMENTO LRB
h P
Sisma Piano dr da dr* = dr da
[mm] [kN] V V dr* = dr·q d * r , ISOL . VISOL .
analisi dr·q analisi
[kN] [kN] [mm] d * r , NO _ ISOL . VNO _ ISOL .
[mm] [mm] [mm]
372 1.28 1.92 0.11 0.40
Cop. 3500 4452 931 4.50 17.61
260 0.93 1.40 0.08 0.27
869 2.37 3.56 0.13 0.48
4F 3500 10002 1796 7.26 28.39
608 1.70 2.55 0.09 0.34
1361 3.69 5.53 0.15 0.56
Ex 3F 3500 15553 2447 9.50 37.14
952 2.65 3.98 0.11 0.39
1844 5.46 8.19 0.20 0.63
2F 3500 21103 2906 10.04 39.20
1290 4.02 6.03 0.16 0.44
2313 10.65 15.98 0.70 0.74
1F 3500 26653 3139 5.88 22.96
1617 8.69 13.03 0.56 0.52
I valori di taglio e deformazione risultano di molto inferiori, sia rispetto al telaio a base fissa che rispetto alla
soluzione HDRB:
l’entità di spostamento allo SLV, malgrado porti gli isolatori LRB ad essere leggermente più rigidi e meno
dissipativi rispetto allo SLC, è comunque tale da renderli molto più dissipativi dei dispositivi HDRB.
ISOLAMENTO HDRB
NO ISOLAMENTO CONFRONTO
ISOLAMENTO LRB
h P
Sisma Piano dr da dr* = dr da V ISOL .
[mm] [kN] V V dr* = dr·q d * r , ISOL .
analisi dr·q analisi V NO _ ISOL .
[kN] [kN] [mm] d * r , NO _ ISOL .
[mm] [mm] [mm]
367 2.08 3.12 0.14 0.41
Cop. 3500 4452 884 5.66 22.10
256 1.55 2.33 0.11 0.29
858 3.55 5.33 0.16 0.52
4F 3500 10002 1639 8.53 33.31
598 2.59 3.89 0.12 0.37
1340 5.34 8.01 0.19 0.61
Ey 3F 3500 15553 2199 10.78 42.11
934 3.89 5.84 0.14 0.43
1812 7.66 11.49 0.27 0.69
2F 3500 21103 2605 11.01 43.01
1262 5.71 8.57 0.20 0.48
2265 12.36 18.54 0.77 0.80
1F 3500 26653 2824 6.14 23.97
1577 9.86 14.79 0.62 0.56
I valori di taglio e deformazione risultano di molto inferiori, sia rispetto al telaio a base fissa che rispetto alla
soluzione HDRB:
l’entità di spostamento allo SLV, malgrado porti gli isolatori LRB ad essere leggermente più rigidi e meno
dissipativi rispetto allo SLC, è comunque tale da renderli molto più dissipativi dei dispositivi HDRB.
dove: V è la forza orizzontale trasmessa dall’isolatore ; NEd è la forza verticale agente sull’isolatore in condizione sismica ; R è il
raggio di curvatura della/e superfici di scorrimento ; è il coefficiente d’attrito dinamico, funzione dei materiali di scorrimento
• Caratteristiche del materiale di scorrimento: Coefficiente di attrito dinamico 1 µ
K H ,eff ,i (d bd ) = N Ed ,i ⋅ +
R d bd
1 stima domanda di spostamento per gli isolatori:
S e , SLC (T ; ζ 1 )
2
T 2 µ
d bd = S De , SLC (T ; ζ 1 ) = = S e , SLC (T ; ζ 1 ) ⋅ ξ (d bd ) = ⋅
ω 2
2π π µ+
d bd
R
NB: IL CENTRO DELLE MASSE COINCIDE SEMPRE CON
QUELLO DELLE RIGIDEZZE
LO SPOSTAMENTO dbd E’ PARI PER TUTTI GLI ISOLATORI
ANALISI
Dimensionamento Isolatori:
1
Coeff. Attrito Din. / 0.03
1 stima spostamento SDe, SLC mm 218
eff
eff
Accelerazione (step i+1 ) a m/s2 1.349 1.454 1.506 1.517 1.525 1.526
Spostamento (step i+1 ) ddb mm 267 289 299 301 303 303
ITERAZIONE CONCLUSA: VALORI DI PROGETTO ALLO SLC PER GLI ISOLATORI
Spostamento massimo ddb mm 303
Raggio di curvatura R mm 2413
Smorzamento eff. % 12.28
eff
(*) Nella procedura iterativa qui illustrata, ad ogni step, si è mantenuto costante il valore del periodo, correggendo quindi il valore del raggio di
curvatura.
Alternativamente è possibile mantenere un valore specifico del raggio ed aggiornare il valore del periodo, rispettando però la soglia di T=3.00 sec.
1
Periodo (1 ip.) T s 2.80
/ 0.03
1 stima spostamento SDe, SLV mm 258
eff
A partire dallo spettro SLV grazie a Teff e ↓ ↓ ↓ ↓
eff
Accelerazione (step i+1 ) a m/s2 1.282 1.279 1.277 1.277
Spostamento (step i+1 ) ddb mm 246 242 241 241
ITERAZIONE CONCLUSA: VALORI DI PROGETTO ALLO SLV PER LA SOVRASTRUTTURA
Spostamento massimo ddb mm 241
Periodo eff. Teff s 2.73
Smorzamento eff. % 14.70
eff
Peso struttura WTOT kN 26653
Rigidezza totale KH,TOT kN/m 14363
Taglio alla base (q=1.5) Vbase kN 2307
Spostamento (1 ip.) ddb,X/Y_1 mm 303
Procedura di calcolo iterativa -------------------------------- ANALISI --------------------------------
0 1 2 3
Grandezza Sigla Unità di misura
dir. X dir. Y dir. X dir. Y dir. X dir. Y dir. X dir. Y
Keff (A1 e A6, NEd = 1018kN) kN/m 523 523 527 530 529 532 530 532
Keff (A2 e A5, NEd = 1520kN) kN/m 780 780 787 791 790 794 791 795
Keff (A3 e A4, NEd = 1516kN) kN/m 778 778 785 789 788 792 789 792
Keff (B1 e B6, NEd = 1448kN) kN/m 743 743 750 754 753 756 754 757
Keff (B2 e B5, NEd = 2100kN) kN/m 1078 1078 1088 1093 1092 1097 1093 1098
Keff (B3 e B4, NEd = 2094kN) kN/m 1075 1075 1084 1090 1089 1094 1090 1095
Keff (C1 e C6, NEd = 910kN) kN/m 467 467 471 474 473 475 474 476
Keff (C2 e C5, NEd = 1363kN) kN/m 700 700 706 709 709 712 709 712
Keff (C3 e C4, NEd = 1363kN) kN/m 700 700 706 709 709 712 709 712
Smorzamento % 12.28 12.28 12.72 12.97 12.93 13.15 12.97 13.19
eff
eff, X/Y
Come per gli altri isolatori, il modello numerico è mantenuto, ma con la sostituzione dei vincoli rigidi in
molle lineari e gli elementi strutturali considerati a rigidezza flessionale piena
Y
A OSS:
OSS Il sistema a pendolo determina nel presente caso un drift interpiano maggiore
5% di 30.65m
rispetto agli altri due sistemi. In corrispondenza dello spostamento esibito allo stato
Ex CM limite di danno, il sistema a pendolo progettato risulta leggermente più rigido delle
CM
B CT
5% di 13.85m
altre due soluzioni di isolamento, con conseguente trasmissione di forze di piano più
0.3Ey
elevate.
X Inoltre è particolarmente elevata la richiesta di spostamento del primo interpiano a
C
causa della rigidezza rotazionale nulla al piede dei pilastri.
1 2 3 4 5 6
HDRB
PS Incastro
LRB
0.018% 0.15%
0.022% 0.021% (x 6.82)
0.034% 0.27%
0.040% 0.038% (x 6.75)
0.053% 0.37%
0.063% 0.059% (x 5.87)
0.078% 0.40%
0.095% 0.089% (x 4.21)
0.161% 0.25%
0.225% 0.195% (x 1.11)
Y
A OSS:
OSS Il sistema a pendolo determina nel presente caso un drift interpiano maggiore
5% di 30.65m
rispetto agli altri due sistemi. In corrispondenza dello spostamento esibito allo stato
0.3Ex CM limite di danno, il sistema a pendolo progettato risulta leggermente più rigido delle
CM
B CT 5% di 13.85m altre due soluzioni di isolamento, con conseguente trasmissione di forze di piano più
Ey
elevate.
X Inoltre è particolarmente elevata la richiesta di spostamento del primo interpiano a
C
causa della rigidezza rotazionale nulla al piede dei pilastri.
1 2 3 4 5 6
HDRB
PS Incastro
LRB
0.031% 0.22%
0.038% 0.035% (x 5.79)
0.052% 0.36%
0.067% 0.058% (x 5.37)
0.077% 0.48%
0.092% 0.088% (x 5.22)
0.110% 0.50%
0.133% 0.126% (x 3.76)
0.180% 0.31%
0.225% 0.219% (x 1.36)
La richiesta di spostamento interpiano allo SLV è intermedia rispetto a quella associata agli altri due sistemi,
tranne che ai primi piani dove la rigidezza rotazionale nulla del piede dei pilastri determina, per tagli
comparabili, spostamenti maggiori.
DISPOSITIVI ANTISISMICI – Bologna, 10 Giugno 2010
Agostino Marioni
Progettazione di strutture protette dal terremoto mediante dispositivi antisismici
La richiesta di spostamento interpiano allo SLV è intermedia rispetto a quella associata agli altri due sistemi,
tranne che ai primi piani dove la rigidezza rotazionale nulla del piede dei pilastri determina, per tagli
comparabili, spostamenti maggiori.
DISPOSITIVI ANTISISMICI – Bologna, 10 Giugno 2010
Agostino Marioni
Progettazione di strutture protette dal terremoto mediante dispositivi antisismici
L’utilizzo dei controventi dissipativi è una tecnica di protezione passiva, nata per
strutture nuove, ma che si adatta molto bene (forse meglio) alle strutture esistenti.
Analisi
pushover
Genericamente la richiesta di
spostamento per la struttura è
maggiore di quella che è in grado di
sostenere senza attivare meccanismi
di collasso fragili.
COME?
M
Teq = 2π
K eq
Procedura di progettazione:
1) Si esegua un’analisi modale per stimare il periodo proprio principale della struttura non
controventata Tu
Tb
< 0.4
Tu
Procedura di progettazione:
V0 a g T T
= ⋅Q b ; b ; N f
W g Tg Tu
Tg Tg
⋅ (− 1.24 ⋅ N f − 0.31)⋅
Tb
Q= + 1.04 ⋅ N f + 0.43 se 0 ≤ ≤1
Tu Tu Tu
T T Tg
Q = b ⋅ (0.01 ⋅ N f + 0.02 )⋅ g − 1.25 ⋅ N f − 0.32 + g ⋅ (0.002 − 0.002 ⋅ N f ) + 1.04 ⋅ N f + 0.42
T
se >1
Tu Tu Tu Tu
Procedura di progettazione:
V0
ncv ⋅ N f
N D ,i =
nb ⋅ cos α i
dove: - ND,i è il carico di snervamento da assegnare all’i-esimo dissipatore dell’i-esimo controvento
- ncv è il numero di controventature che interessano la direzione in esame
- nb è il numero di bielle inclinate per piano di ciascuna controventatura
- è l’angolo di inclinazione rispetto all’orizzontale delle bielle inclinate.
Procedura di progettazione:
5) Mediante analisi non lineari si verifica che i controventi dissipativi così progettati siano in grado
di offrire una rigidezza e uno smorzamento lineare equivalente tali che dtarget dy_telaio , dove
dtarget è lo spostamento ottenuto a fine convergenza, ossia per cui:
M M 1 Ed 1 4 ⋅ V0 ⋅ (d t arg et − d y _ dissipatori )
S D ,e Teq = 2π ⋅ = 2π ⋅ ; ξ eq = ⋅ = ⋅ = d t arg et
K eq F (d t arg et ) 2π K Eq ⋅ d t2arg et 2π F (d t arg et ) ⋅ d t arg et
d t arg et
" -
• Travi prefabbricate (fino a 7) con soletta gettata in opera
" -
" -
DEFINIZIONE
SPETTRO
3,00
2,50
γI 1,3
2,00 ag 0,24g
m/s2
1,50
1,00
β0 2,75
0,50
TB
0,00
s 0,16
0 0,16 0,4 0,7 1 1,3 1,6 1,9 2,2 2,5 2,8 3,1 3,4 3,7 4
T[s]
TC
s 1,6
TD
s 2,0
" -
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• CB 8 1 /
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2 0,-
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APSM 2100/1020/20 1 2 3 4
peso V kN 1215 1215 1215 1215
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A " > !
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2 G * 4
Ubicazione del ponte e terremoti dell’ultimo secolo (1900-2006) con M>4
2 G * 4
2,5
1,5
SOIL CLASS NEHRP D
Sa (g)
0,5
0
0 1 2 3 4 5 6
Period (sec)
2 G * 4
2 & # &4H ))
DISPLACEMENT SPECTRUM-SAKARYA-2 VIADUCT
2,5
1,5
SOIL CLASS NEHRP D
D(m)
0,5
0
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Period (sec)
2 G * 4
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2 G *
4
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4
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3
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4
80
60
Velocity [cm/sec]
40
20
0
-20
-40
-60
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45
Time [sec]
4 ! /
"" !
2 G * 4
6
RSP COMPARISON
5
4
Sa (g)
1.3AASHTOCODE
3
SRSS AVERAGE OF
2
7 RECORDS
0
0 1 2 3 4 5 6
Periodo di isolamento Period (sec)
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4
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4
Risultati tipici prove
dinamiche su LRB1
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4 I5
2 G *
4 I5
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4 I5
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DISPOSITIVI ANTISISMICI – Bologna, 10 Giugno 2010
Agostino Marioni
Progettazione di strutture protette dal terremoto mediante dispositivi antisismici
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accelerazione (g)
0,5
0,4 0.42g
0,3
0,2 0.14g
0,1
0
0 0,5Tinc 1 1,5Tisol 2 2,5 3
periodo (s)
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ISOLATORI CIRCOLARI C1 C2 C3 C4
Diametro (mm) 300 350 400 450
Spessore totale di gomma
72.0 72.0 72.0 72.0
(mm)
Altezza totale isolatore (mm) 150.0 144.0 138.0 138.0
Fattore di forma primario 15.36 14.38 12.34 13.91
Rigidezza orizzontale
0.759 1.039 1.362 1.728
(kN/mm)
Carico verticale di progetto
595 1080 1400 2200
(kN)
Spostamento orizzontale di
90 90 90 90
progetto (mm)
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