Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Argomenti trattati.
B/3) Ancora in tema di sfratto per morosità: qualora la morosità sia stata
sanata per il capitale, ma non anche per gli interessi e/o le spese del
procedimento, è ammissibile l’emissione dell’ordinanza di convalida ex art.663
cpc ? – Il problema, naturalmente, si pone solo qualora il difensore del
locatore intimante, precisando che la morosità persiste esclusivamente su dette
voci (interessi e/o spese), chieda convalidarsi lo sfratto per morosità. In tal
caso, bisogna distinguere: se la descritta situazione si verifica in prima
udienza, essendo avvenuto il pagamento dopo la notifica dell’atto di intimazione
di sfratto, deve escludersi che si sia in presenza di una dichiarazione di
persistenza della morosità idonea a consentire la valida pronunzia
dell’ordinanza ex art.663 cpc (v. Cass.332/01) (salvo la possibilità di
dichiarare risolto il contratto all’esito del giudizio a cognizione piena);
qualora, invece, ciò avvenga in seguito alla concessione del termine c.d. di
grazia per sanare la morosità, ex art.55 l.392/78, secondo l’orientamento
tradizionale della giurisprudenza l’ordinanza di convalida è legittimamente
emessa, attesa la perentorietà del termine assegnato dal giudice per la
sanatoria (cfr., tra le altre, Cass.13538/00).
Riferimenti: - Cass.7.8.96, n.7253 (Foro it., 1997, I, 1569, con n.rich.)
- Cass.7.2.2000, n.1336 (Arch.locaz., 2000, 414)
- Cass.11.10.2000, n.13538
- Cass.11.1.2001, n.332
- Cass.29.10.2001, n.13407 (Giust.civ., 2002, I, 669)
Domenico Piombo
Tribunale di Milano
Sezione X^ civile