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Kisebia è un ragazzino di 17 anni che vive con la nonna Liz e il suo servo Albert Liravale a Korvosa

dopo che i suoi genitori sono stati uccisi da un rapinatore;


Lavora per la nonna che è propietaria di varie attività tra cui il negozio “Pozioni Pozioni e Pozioni”
un tempo gestito dai genitori;
La nonna anche se abbastanza ricca non da un soldo di tasca sua al nipote da quando ha compiuto
13 anni costringendolo a usare e ad affinare la poca cultura alchemica insegnata dai genitori nel
vecchio negozio di famiglia facendolo campare con le poche risorse che ottiene offrendoli solo uno
scarso vitto e alloggio.
Quello di cui la nonna è all'oscuro è che Kisebia sa molte cose riguardo ai suoi genitori,
non è stato un volgare rapinatore a ucciderli;
Da piccolo ha sempre avuto interesse per le storie di avventura e per le chiacchere sul misterioso
Blackjack, che ha sempre voluto emulare in casa con giochi molto pericolosi e fin troppo bizzarri,
il suo intrattenimento preferito era infatti sgattaiolare fuori dalla camera durante le ore di sonno e
spiare le misteriose riunioni che i suoi genitori facevano con i loro strani amici;
Anche da piccolo si poteva capire che c'era qualcosa che non andava in quelle attività notturne, sia
per i genitori nervosamente troppo cortesi con gli ospiti sia per il trattamento che questi ultimi
riservavano ai padroni di casa con scherzi e battute un po' pesanti non ricambiando assolutamente
l'ospitalità dei genitori e sia per lo strano movimento di merci che quelle persone facevano arrivare
nel negozio e che turbava tremendamente il padre anche nei giorni seguenti a questi avvenimenti
che si ripetevano ciclicamente negli anni;
Sin da ragazzino Kisebia odiava quegli uomini che stava ore e ore a spiare imprimendo nella sua
memoria le facce i lineamenti di quelle persone;
La sua curiosità una volta lo spinse a cercare di vedere cosa c'era in quelle misteriose casse venendo
però scoperto dalla madre che gli tirò per la prima volta uno schiaffo,
non fu tanto il dolore, anche perchè i suoi giochi gli avevano fatto sviluppare una notevole
accortezza nei riflessi e quindi riuscì a evitare parte del colpo, ma fu la prima volta che sua madre lo
colpì in 12 anni, e fu questo a farlo scappare in lacrime dalla casa, con lo sguardo rivolto a una
madre evidentemente pentita di quel gesto ma non abbastanza per permettergli di accorgersene, per
delle ore trovando però al suo ritorno una casa insanguinata; Nonostante i cadaveri dei genitori a
terra nel laboratorio riuscì a vedere nell'ombra una delle persone di quelle riunioni con un coltello
sanguinoso in mano intenta a cercare qualcosa; era chiaro anche per un ragazzino il collegamento
elementare;
Anche se la disperazione di quella visione fu sopraffatta dalla consapevolezza di essere stato visto a
sua volta da quell'uomo dopo che lui terminò la ricerca trovando a quanto pare quello che stava
cercando;
Ci fu una colluttazione per così dire poiché non ci volle molto per l'uomo a sopraffarlo, solo il
rumore da fuori di alcune guardie evitò che il pugnale entrasse in profondità nel torace poiché
l'uomo venne distratto da quella consapevolezza e finì per scappare via;
Quando si svegliò il suo primo pensiero fu il fatto di dire alle guardie tutto quello che sapeva
riguardo all'aggressione anche se dopo aver parlato di quelle strane riunioni si ricordò benissimo
delle facce che fecero le guardie e che in maniera molto brusca sbrigativa e poco sincera spiegarono
al giovane che il tizio era un comune rapinatore e che doveva lasciar perdere;
Ma la vista di nuovo dei corpi dei genitori anche se coperti impediva che il sentimento di rabbia e
vendetta lasciassero la sua mente.
Dopo che l' attività fu rilevata e restaurata dalla nonna e preso lui in custodia Kisebia ha sempre
dedicato il suo tempo a fare ricerche su quel tipo di attività e allenandosi per diventare un soldato
dedito al compito, fu lì che nacque “Asso” il portatore della giustizia dove chi dovrebbe non la fa
arrivare giurando di annientare le operazioni criminali e chi ne fa parte.
Poichè non si può fidare di nessuno, mai ha rivelato la sua identità, solo Albert che lo scoprì in una
delle sue scorribande e visto il rapporto di amicizia tra i due gli fece giurare di non dirgli niente; da
quel momento Albert è diventato una sua spalla molto importante aiutandolo negli allenamenti e
coprendolo con la nonna inconsapevole di questa follia.

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