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Romanzo gotico

Per Letteratura gotica (o,


semplicemente, romanzo
gotico) si intende un tipo di
letteratura sviluppatasi,
attraverso un tipo di romanzo
ben caratterizzato, nel corso del
Settecento.
Gotico è un temine usato in
architettura per indicare lo stile
caratterizzato da archi acuti
molto slanciati verso l’alto,
grandi rosoni intarsiati e alte
guglie, con cui venivano
costruite imponenti cattedrali
nell’XI e nel XII secolo. Questa
parola di origine rinascimentale
ha come significato generico
quello di “barbaro” ( l’antico
popolo barbaro “I GOTI”),
selvaggio distruttore della
tradizione classica. Per
comunanza di elementi fantastici
e spirituali è stato dato lo stesso
nome al genere letterario nato
nella seconda metà del settecento
in Inghilterra. Infatti il romanzo
gotico (chiamato anche nero) è
caratterizzato da un’abbondanza
di luoghi religiosi tetri e
pittoreschi come conventi,
abbazie, oppure antichi castelli,
labirinti, rovine. E’ ambientato
solitamente in epoca medievale,
età che però non interpreta nella
sua realtà culturale e sociale. Il
medioevo cupo, sinonimo di
barbarie e di violente passioni
offre ai lettori il piacere di un
coinvolgimento in un’atmosfera
oppressiva. Diventa uno spazio
narrativo ideale di sogno e di
mistero, che trasuda angoscia ed
avvolge col fascino
dell’irrazionale.
 
L’iniziatore del genere è
considerato Horace Walpole con
il suo libro “Il castello di
Otranto“.
Il romanzo gotico è spesso
ambientato nel medioevo, epoca
buia per antonomasia, e i luoghi
in cui si svolgono le vicende
sono spesso tetri e tenebrosi. I
personaggi che animano il
romanzo gotico sono spesso
ambigui, misteriosi, preda di
passioni violente.
l genere è costituito da romanzi e
racconti prevalentemente
ambientati in lugubri abbazie e
castelli medievali diroccati,
popolati di fantasmi e dotati di
passaggi segreti. Concepito,
soprattutto in origine, per
suscitare spavento nel lettore,
esso è strutturato secondo schemi
narrativi fissi in cui si muovono
tenebrosi o demoniaci
personaggi maschili che
attentano al pudore di inermi
ragazze virtuose. L’intrigo,
infarcito di elementi legati al
misterioso e al sovrannaturale,
assicura invariabilmente una
punizione finale dei cattivi e il
trionfo della morale imperante.
Nella seconda metà
del Settecento si raggiunge
l’apice dell’esplicitazione del
macabro e dell’ambiguo con il
romanzo nero o dell’orrore, che
si pone l’obiettivo di suscitare
nel lettore forti emozioni, usando
tutti quegli elementi (la paura,
l’angoscia, il turbamento) che
provocano terrore.
In Inghilterra, la nuova
sensibilità per il lato oscuro e il
subconscio, favorisce la nascita
del romanzo gotico; le sue
caratteristiche sono
l’ambientazione
medievale stravagante e la trama
complicata nella quale i
protagonisti sono fanciulle
perseguitate, fatti di sangue,
fantasmi, vendette, matrimoni
mancati e monaci corrotti.
Solitamente gli scenari sono cupi
conventi, castelli pieni di segreti
ed infestati dai fantasmi, luoghi
pieni di significati simbolici. In
questi romanzi il protagonista
non è mai l’eroe che incarna
valori positivi, ma sempre un
personaggio inquietante.
Nonostante le sue origini
inglesi, il romanzo gotico colloca
le sue storie in Italia, in Spagna e
in Corsica.

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