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Ernesto Cavallini (1807–1874) di questo strumento obsoleto. Nel 1860 lo Zar decise di fare corretti e Giampieri aggiunse numerosi cambiamenti nella
adottare lʼintonazione francese alle Orchestre Imperiali e dinamica e nellʼagogica.
30 Capricci per clarinetto • Tre Duetti per clarinetti solo allora Cavallini si risolse ad ordinare alla ditta milanese Questa è attualmente la versione più conosciuta. Negli
Ernesto Cavallini nacque a Milano il 30 Agosto 1807. Allʼetà attraverso Spagna, Francia, Belgio, Olanda, Germania e Piana un nuovo strumento a 12 chiavi nella nuova esami dei Conservatori di musica italiani cinque sono i
di nove anni, fu ammesso al Conservatorio di Milano nella Polonia lo portò in Russia dove, giunto nel 1854 a San intonazione più bassa. Capricci richiesti come studi dʼobbligo: i numeri 3, 5, 14, 23
e 29 (numerazione di Giampieri). È interessante anche
classe di Benedetto Carulli. Il 30 Settembre 1824 si
diplomò completando i propri studi al Conservatorio di
Pietroburgo, venne nominato solista del neo-fondato Teatro
Imperiale dallo Zar stesso. Ebbe quindi modo di suonare 30 Capricci per clarinetto notare che molti temi tratti dai capricci furono impiegati in 2 CDs
musica milanese. Fu poi secondo clarinetto assieme al suo assieme al celebre compositore russo Mikhail Glinka col Le cinque raccolte di Capricci Opp. 1-5, rappresentano numerose altre composizioni e pezzi da concerto da
maestro al Teatro Re di Milano, dove, nel 1827, si esibì più quale si esibì a Berlino. Dal Giugno del 1854 accettò senzʼombra di dubbio la sua opera didattica più importante Cavallini stesso.
volte come solista. Nello stesso anno fu molto apprezzato lʼimpiego come docente di clarinetto presso il e tuttʼora i Conservatori e le Accademie musicali di tutto il La presente registrazione si basa prevalentemente
per lʼesecuzione del suo Concerto in mi maggiore per Conservatorio di musica di San Pietroburgo. mondo ne prevedono lʼimpiego nei loro programmi di sullʼedizione Ricordi del 1904. Il capriccio n. 2 (Op. 2, n. 5)
clarinetto e orchestra al Ridotto del Teatro alla Scala. Nel Nel 1862 suonò alla prima rappresentazione dellʼopera studio. Queste opere coprono, condensandole assieme ad esempio viene da me eseguito con il gruppetto e nel
1828 lavorò al Teatro La Fenice di Venezia e, durante La forza del destino di Giuseppe Verdi. Il famoso lungo tutte le possibilità tecniche del clarinetto della prima metà tempo Andante come previsto dalla versione originale,
lʼanno successivo, suonò più volte a Milano come solista ed assolo per clarinetto allʼinizio del terzo atto di questʼopera dellʼOttocento, dal virtuosismo “alla Paganini” allo stile anziché nel tempo di Allegro brillante di Giampieri, mentre
in varie formazioni orchestrali. fu composto dal grande compositore italiano espressa- cantabile operistico. A non tutti però è noto che in realtà nel Capriccio n. 14 ( Op. 3, n. 4 ) sono riprodotte le artico-
Successivamente fu primo clarinetto nella banda della mente per il suo amico clarinettista. Nel 1865 Cavallini furono pubblicati in diversi periodi. lazioni stampate nellʼedizione del 1904.
Brigata dei Granatieri Guardie del Governo piemontese. tornò a Milano per esibirsi come solista e nel 1869, ottenuta I primi Sei capricci Op. 1¸ dedicati al suo allievo
Nel 1831 venne nominato primo clarinetto nellʼOrchestra la pensione dallo zar, decise di ristabilirsi in Italia. Alla fine Cristoforo Ballabio furono pubblicati a Milano dallʼEditore Trois Duos
del Teatro alla Scala di Milano. Durante i due anni dellʼanno pubblicò a Milano una serie di composizioni che Bertuzzi nel 1827; a quel tempo Cavallini era ancora I tre duetti, registrati per la prima volta su questo CD, furono
successivi, assieme al fratello violinista Eugenio e il aveva scritto in Russia tra le quali figurano anche pezzi studente del Conservatorio di Milano. LʼOp. 2 fu pubblicata dedicati al fratello Pompeo Cavallini, “Musicien en chef du
flautista Giuseppe Rabboni, suonò in diverse città italiane. vocali con accompagnamento di pianoforte, Cavallini in solo nel 1837 dallʼEditore Lucca a Milano e dedicata al suo 18me Regiment de S. M. Britannique” e pubblicati a Milano
Nel 1839 si esibì con successo a Venezia, Trieste, Vienna, Russia aveva infatti anche insegnato canto. Negli anni allievo Antonio Urio. Gli ultimi tre gruppi di capricci, Op. 3 dallʼeditore Lucca nel 1836. Cavallini compose anche altri
Bratislava e Budapest. Nel 1841 suonò a Milano assieme successivi proseguì la sua carriera solistica suonando a dedicati a Benedetto Carulli, Op. 4 dedicati al fratello M. Trois Duos, dedicati a Edward Berti, pubblicati da Ricordi
al grande virtuoso del violoncello Alfredo Piatti e, a Novara, Milano, Firenze e Napoli. Alla fine del 1871 ricevette per un Pompeo Cavallini e Op. 5 “a Prospero Barigozzi”, furono negli anni 1845/46 ed i Sei gran duetti dedicati a Saverio
fu apprezzato per lʼinterpretazione delle sue Variazioni su breve tempo un incarico come supplente di clarinetto al pubblicati da Ricordi nel 1840. Nel 1904 lʼeditore Ricordi Mercadante e pubblicati da Ricordi nel 1849.
un tema di Mercadante per clarinetto assieme a Saverio Conservatorio di Milano. Nel 1872 tenne il suo ultimo pubblicò i 30 Capricci per clarinetto solo tutti uniti assieme Tutte queste composizioni che si possono considerare
Mercadante che in quellʼoccasione diresse personalmente concerto pubblico al Teatro Carcano di Milano. Morì a per la prima volta. Successivamente i 30 capricci furono opere didattiche, furono scritte in Forma Sonata, piuttosto
lʼorchestra. Suonò poi a Parigi dove fu eletto membro
dellʼAcadémie des Beaux Arts.
Cavallini, dopo i successi parigini, viaggiò alla volta di
causa di un ictus il 7 gennaio 1874.
Numerosi articoli e recensioni del tempo descrivono le
grandi doti tecniche e musicali di Ernesto Cavallini. Veniva
editi nuovamente da Ricordi nella revisione dal clarinettista
italiano Alamiro Giampieri. In questa versione i capricci
appaiono in una sequenza completamente diversa
distanti dallo stile operistico in voga, e possono essere
paragonate a talune composizioni manierate di Alessandro
Rolla. Le melodie spesso ricorrenti in queste opere sono
Ernesto
Londra dove si esibì per la Philharmonic Society. Nel 1844
intraprese una nuova tournée di concerti suonando a
Ginevra, Parigi e Londra. A Bruxelles tenne un concerto
privato a casa del famoso compositore Fétis, assieme a
particolarmente apprezzato per la bellezza del suo suono
e per le sue brillanti esecuzioni e, in merito al suo personale
stile, sappiamo che il suo staccato era particolarmente
dolce e che era in grado di eseguire la respirazione
seguendo apparentemente un ordine di crescente
difficoltà. Alcune incongruenze ed errori di stampa furono
comunque ispirate fortemente dal “bel canto” italiano.
Ernesto Cavallini (1807–1874) rendering of his Canto greco variato with the eminent violinist the Tsar decided that the imperial orchestras should adopt of His Britannic Majestyʼs 18th Regimentʼ, and published by then fashionable operatic style, and are comparable to some
Vieuxtemps; that same year, back in Brussels, he directed the French clarinet, and it was only at this point that Cavallini Lucca in 1836. Cavallini composed another set of three of Alessandro Rollaʼs stylised compositions. That said, the
30 Capriccios for Clarinet • Three Duos for Clarinets an Italian opera company in a number of productions. decided to order a new twelve-key instrument from the duets, dedicated to Edward Berti, issued by Ricordi in melodies, many of which recur, are clearly inspired by Italian
CD 1 ) II. Tempo di romanza 2:31 In 1846 he returned to La Scala for a concert promoted Milanese instrument-maker Piana. 1845/46 and a set of Six Grand Duets dedicated to composer bel canto vocal music.
30 Capriccios for Clarinet: Nos. 1–13 33:20 ¡ III. Allegro 5:12 by publishers Ricordi to celebrate the inauguration of a bust Saverio Mercadante and published by Ricordi in 1849.
1 No. 1 in A minor, Op. 2, No. 2: Allegro mosso 1:54
of Rossini at which he performed a work he had written Thirty Capriccios for Clarinet All of these works were written for teaching purposes, Nicola Bulfone
CD 2 especially for the occasion, the Capriccio ʻFiori rossinianiʼ. Cavalliniʼs five collections of Capriccios, Opp. 1-5, are and all are written in sonata form, rather different from the English translation by Susannah Howe
2 No. 2 in C major, Op. 2, No. 5: Andante 2:26
30 Capriccios for Clarinet: Nos. 14–30 77:08 Cavallini left Italy in 1851 on a long tour that took him to unquestionably his most significant didactic works, and are
3 No. 3 in C minor, Op. 1, No. 3: Agitato 1:27
1 No. 14 in E minor, Op. 3, No. 4: Andante sostenuto 5:09 Spain, France, Belgium, Holland, Germany, Poland and, still used in music schools around the world today. They
4 No. 4 in B minor, Op. 4, No. 2: Andante Nicola Bulfone
Ernesto Cavallini (1807–1874) rendering of his Canto greco variato with the eminent violinist the Tsar decided that the imperial orchestras should adopt of His Britannic Majestyʼs 18th Regimentʼ, and published by then fashionable operatic style, and are comparable to some
Vieuxtemps; that same year, back in Brussels, he directed the French clarinet, and it was only at this point that Cavallini Lucca in 1836. Cavallini composed another set of three of Alessandro Rollaʼs stylised compositions. That said, the
30 Capriccios for Clarinet • Three Duos for Clarinets an Italian opera company in a number of productions. decided to order a new twelve-key instrument from the duets, dedicated to Edward Berti, issued by Ricordi in melodies, many of which recur, are clearly inspired by Italian
CD 1 ) II. Tempo di romanza 2:31 In 1846 he returned to La Scala for a concert promoted Milanese instrument-maker Piana. 1845/46 and a set of Six Grand Duets dedicated to composer bel canto vocal music.
30 Capriccios for Clarinet: Nos. 1–13 33:20 ¡ III. Allegro 5:12 by publishers Ricordi to celebrate the inauguration of a bust Saverio Mercadante and published by Ricordi in 1849.
1 No. 1 in A minor, Op. 2, No. 2: Allegro mosso 1:54
of Rossini at which he performed a work he had written Thirty Capriccios for Clarinet All of these works were written for teaching purposes, Nicola Bulfone
CD 2 especially for the occasion, the Capriccio ʻFiori rossinianiʼ. Cavalliniʼs five collections of Capriccios, Opp. 1-5, are and all are written in sonata form, rather different from the English translation by Susannah Howe
2 No. 2 in C major, Op. 2, No. 5: Andante 2:26
30 Capriccios for Clarinet: Nos. 14–30 77:08 Cavallini left Italy in 1851 on a long tour that took him to unquestionably his most significant didactic works, and are
3 No. 3 in C minor, Op. 1, No. 3: Agitato 1:27
1 No. 14 in E minor, Op. 3, No. 4: Andante sostenuto 5:09 Spain, France, Belgium, Holland, Germany, Poland and, still used in music schools around the world today. They
4 No. 4 in B minor, Op. 4, No. 2: Andante Nicola Bulfone
Ernesto Cavallini (1807–1874) rendering of his Canto greco variato with the eminent violinist the Tsar decided that the imperial orchestras should adopt of His Britannic Majestyʼs 18th Regimentʼ, and published by then fashionable operatic style, and are comparable to some
Vieuxtemps; that same year, back in Brussels, he directed the French clarinet, and it was only at this point that Cavallini Lucca in 1836. Cavallini composed another set of three of Alessandro Rollaʼs stylised compositions. That said, the
30 Capriccios for Clarinet • Three Duos for Clarinets an Italian opera company in a number of productions. decided to order a new twelve-key instrument from the duets, dedicated to Edward Berti, issued by Ricordi in melodies, many of which recur, are clearly inspired by Italian
CD 1 ) II. Tempo di romanza 2:31 In 1846 he returned to La Scala for a concert promoted Milanese instrument-maker Piana. 1845/46 and a set of Six Grand Duets dedicated to composer bel canto vocal music.
30 Capriccios for Clarinet: Nos. 1–13 33:20 ¡ III. Allegro 5:12 by publishers Ricordi to celebrate the inauguration of a bust Saverio Mercadante and published by Ricordi in 1849.
1 No. 1 in A minor, Op. 2, No. 2: Allegro mosso 1:54
of Rossini at which he performed a work he had written Thirty Capriccios for Clarinet All of these works were written for teaching purposes, Nicola Bulfone
CD 2 especially for the occasion, the Capriccio ʻFiori rossinianiʼ. Cavalliniʼs five collections of Capriccios, Opp. 1-5, are and all are written in sonata form, rather different from the English translation by Susannah Howe
2 No. 2 in C major, Op. 2, No. 5: Andante 2:26
30 Capriccios for Clarinet: Nos. 14–30 77:08 Cavallini left Italy in 1851 on a long tour that took him to unquestionably his most significant didactic works, and are
3 No. 3 in C minor, Op. 1, No. 3: Agitato 1:27
1 No. 14 in E minor, Op. 3, No. 4: Andante sostenuto 5:09 Spain, France, Belgium, Holland, Germany, Poland and, still used in music schools around the world today. They
4 No. 4 in B minor, Op. 4, No. 2: Andante Nicola Bulfone
Ernesto Cavallini (1807–1874) di questo strumento obsoleto. Nel 1860 lo Zar decise di fare corretti e Giampieri aggiunse numerosi cambiamenti nella
adottare lʼintonazione francese alle Orchestre Imperiali e dinamica e nellʼagogica.
30 Capricci per clarinetto • Tre Duetti per clarinetti solo allora Cavallini si risolse ad ordinare alla ditta milanese Questa è attualmente la versione più conosciuta. Negli
Ernesto Cavallini nacque a Milano il 30 Agosto 1807. Allʼetà attraverso Spagna, Francia, Belgio, Olanda, Germania e Piana un nuovo strumento a 12 chiavi nella nuova esami dei Conservatori di musica italiani cinque sono i
di nove anni, fu ammesso al Conservatorio di Milano nella Polonia lo portò in Russia dove, giunto nel 1854 a San intonazione più bassa. Capricci richiesti come studi dʼobbligo: i numeri 3, 5, 14, 23
e 29 (numerazione di Giampieri). È interessante anche
classe di Benedetto Carulli. Il 30 Settembre 1824 si
diplomò completando i propri studi al Conservatorio di
Pietroburgo, venne nominato solista del neo-fondato Teatro
Imperiale dallo Zar stesso. Ebbe quindi modo di suonare 30 Capricci per clarinetto notare che molti temi tratti dai capricci furono impiegati in 2 CDs
musica milanese. Fu poi secondo clarinetto assieme al suo assieme al celebre compositore russo Mikhail Glinka col Le cinque raccolte di Capricci Opp. 1-5, rappresentano numerose altre composizioni e pezzi da concerto da
maestro al Teatro Re di Milano, dove, nel 1827, si esibì più quale si esibì a Berlino. Dal Giugno del 1854 accettò senzʼombra di dubbio la sua opera didattica più importante Cavallini stesso.
volte come solista. Nello stesso anno fu molto apprezzato lʼimpiego come docente di clarinetto presso il e tuttʼora i Conservatori e le Accademie musicali di tutto il La presente registrazione si basa prevalentemente
per lʼesecuzione del suo Concerto in mi maggiore per Conservatorio di musica di San Pietroburgo. mondo ne prevedono lʼimpiego nei loro programmi di sullʼedizione Ricordi del 1904. Il capriccio n. 2 (Op. 2, n. 5)
clarinetto e orchestra al Ridotto del Teatro alla Scala. Nel Nel 1862 suonò alla prima rappresentazione dellʼopera studio. Queste opere coprono, condensandole assieme ad esempio viene da me eseguito con il gruppetto e nel
1828 lavorò al Teatro La Fenice di Venezia e, durante La forza del destino di Giuseppe Verdi. Il famoso lungo tutte le possibilità tecniche del clarinetto della prima metà tempo Andante come previsto dalla versione originale,
lʼanno successivo, suonò più volte a Milano come solista ed assolo per clarinetto allʼinizio del terzo atto di questʼopera dellʼOttocento, dal virtuosismo “alla Paganini” allo stile anziché nel tempo di Allegro brillante di Giampieri, mentre
in varie formazioni orchestrali. fu composto dal grande compositore italiano espressa- cantabile operistico. A non tutti però è noto che in realtà nel Capriccio n. 14 ( Op. 3, n. 4 ) sono riprodotte le artico-
Successivamente fu primo clarinetto nella banda della mente per il suo amico clarinettista. Nel 1865 Cavallini furono pubblicati in diversi periodi. lazioni stampate nellʼedizione del 1904.
Brigata dei Granatieri Guardie del Governo piemontese. tornò a Milano per esibirsi come solista e nel 1869, ottenuta I primi Sei capricci Op. 1¸ dedicati al suo allievo
Nel 1831 venne nominato primo clarinetto nellʼOrchestra la pensione dallo zar, decise di ristabilirsi in Italia. Alla fine Cristoforo Ballabio furono pubblicati a Milano dallʼEditore Trois Duos
del Teatro alla Scala di Milano. Durante i due anni dellʼanno pubblicò a Milano una serie di composizioni che Bertuzzi nel 1827; a quel tempo Cavallini era ancora I tre duetti, registrati per la prima volta su questo CD, furono
successivi, assieme al fratello violinista Eugenio e il aveva scritto in Russia tra le quali figurano anche pezzi studente del Conservatorio di Milano. LʼOp. 2 fu pubblicata dedicati al fratello Pompeo Cavallini, “Musicien en chef du
flautista Giuseppe Rabboni, suonò in diverse città italiane. vocali con accompagnamento di pianoforte, Cavallini in solo nel 1837 dallʼEditore Lucca a Milano e dedicata al suo 18me Regiment de S. M. Britannique” e pubblicati a Milano
Nel 1839 si esibì con successo a Venezia, Trieste, Vienna, Russia aveva infatti anche insegnato canto. Negli anni allievo Antonio Urio. Gli ultimi tre gruppi di capricci, Op. 3 dallʼeditore Lucca nel 1836. Cavallini compose anche altri
Bratislava e Budapest. Nel 1841 suonò a Milano assieme successivi proseguì la sua carriera solistica suonando a dedicati a Benedetto Carulli, Op. 4 dedicati al fratello M. Trois Duos, dedicati a Edward Berti, pubblicati da Ricordi
al grande virtuoso del violoncello Alfredo Piatti e, a Novara, Milano, Firenze e Napoli. Alla fine del 1871 ricevette per un Pompeo Cavallini e Op. 5 “a Prospero Barigozzi”, furono negli anni 1845/46 ed i Sei gran duetti dedicati a Saverio
fu apprezzato per lʼinterpretazione delle sue Variazioni su breve tempo un incarico come supplente di clarinetto al pubblicati da Ricordi nel 1840. Nel 1904 lʼeditore Ricordi Mercadante e pubblicati da Ricordi nel 1849.
un tema di Mercadante per clarinetto assieme a Saverio Conservatorio di Milano. Nel 1872 tenne il suo ultimo pubblicò i 30 Capricci per clarinetto solo tutti uniti assieme Tutte queste composizioni che si possono considerare
Mercadante che in quellʼoccasione diresse personalmente concerto pubblico al Teatro Carcano di Milano. Morì a per la prima volta. Successivamente i 30 capricci furono opere didattiche, furono scritte in Forma Sonata, piuttosto
lʼorchestra. Suonò poi a Parigi dove fu eletto membro
dellʼAcadémie des Beaux Arts.
Cavallini, dopo i successi parigini, viaggiò alla volta di
causa di un ictus il 7 gennaio 1874.
Numerosi articoli e recensioni del tempo descrivono le
grandi doti tecniche e musicali di Ernesto Cavallini. Veniva
editi nuovamente da Ricordi nella revisione dal clarinettista
italiano Alamiro Giampieri. In questa versione i capricci
appaiono in una sequenza completamente diversa
distanti dallo stile operistico in voga, e possono essere
paragonate a talune composizioni manierate di Alessandro
Rolla. Le melodie spesso ricorrenti in queste opere sono
Ernesto
Londra dove si esibì per la Philharmonic Society. Nel 1844
intraprese una nuova tournée di concerti suonando a
Ginevra, Parigi e Londra. A Bruxelles tenne un concerto
privato a casa del famoso compositore Fétis, assieme a
particolarmente apprezzato per la bellezza del suo suono
e per le sue brillanti esecuzioni e, in merito al suo personale
stile, sappiamo che il suo staccato era particolarmente
dolce e che era in grado di eseguire la respirazione
seguendo apparentemente un ordine di crescente
difficoltà. Alcune incongruenze ed errori di stampa furono
comunque ispirate fortemente dal “bel canto” italiano.
Ernesto Cavallini (1807–1874) di questo strumento obsoleto. Nel 1860 lo Zar decise di fare corretti e Giampieri aggiunse numerosi cambiamenti nella
adottare lʼintonazione francese alle Orchestre Imperiali e dinamica e nellʼagogica.
30 Capricci per clarinetto • Tre Duetti per clarinetti solo allora Cavallini si risolse ad ordinare alla ditta milanese Questa è attualmente la versione più conosciuta. Negli
Ernesto Cavallini nacque a Milano il 30 Agosto 1807. Allʼetà attraverso Spagna, Francia, Belgio, Olanda, Germania e Piana un nuovo strumento a 12 chiavi nella nuova esami dei Conservatori di musica italiani cinque sono i
di nove anni, fu ammesso al Conservatorio di Milano nella Polonia lo portò in Russia dove, giunto nel 1854 a San intonazione più bassa. Capricci richiesti come studi dʼobbligo: i numeri 3, 5, 14, 23
e 29 (numerazione di Giampieri). È interessante anche
classe di Benedetto Carulli. Il 30 Settembre 1824 si
diplomò completando i propri studi al Conservatorio di
Pietroburgo, venne nominato solista del neo-fondato Teatro
Imperiale dallo Zar stesso. Ebbe quindi modo di suonare 30 Capricci per clarinetto notare che molti temi tratti dai capricci furono impiegati in 2 CDs
musica milanese. Fu poi secondo clarinetto assieme al suo assieme al celebre compositore russo Mikhail Glinka col Le cinque raccolte di Capricci Opp. 1-5, rappresentano numerose altre composizioni e pezzi da concerto da
maestro al Teatro Re di Milano, dove, nel 1827, si esibì più quale si esibì a Berlino. Dal Giugno del 1854 accettò senzʼombra di dubbio la sua opera didattica più importante Cavallini stesso.
volte come solista. Nello stesso anno fu molto apprezzato lʼimpiego come docente di clarinetto presso il e tuttʼora i Conservatori e le Accademie musicali di tutto il La presente registrazione si basa prevalentemente
per lʼesecuzione del suo Concerto in mi maggiore per Conservatorio di musica di San Pietroburgo. mondo ne prevedono lʼimpiego nei loro programmi di sullʼedizione Ricordi del 1904. Il capriccio n. 2 (Op. 2, n. 5)
clarinetto e orchestra al Ridotto del Teatro alla Scala. Nel Nel 1862 suonò alla prima rappresentazione dellʼopera studio. Queste opere coprono, condensandole assieme ad esempio viene da me eseguito con il gruppetto e nel
1828 lavorò al Teatro La Fenice di Venezia e, durante La forza del destino di Giuseppe Verdi. Il famoso lungo tutte le possibilità tecniche del clarinetto della prima metà tempo Andante come previsto dalla versione originale,
lʼanno successivo, suonò più volte a Milano come solista ed assolo per clarinetto allʼinizio del terzo atto di questʼopera dellʼOttocento, dal virtuosismo “alla Paganini” allo stile anziché nel tempo di Allegro brillante di Giampieri, mentre
in varie formazioni orchestrali. fu composto dal grande compositore italiano espressa- cantabile operistico. A non tutti però è noto che in realtà nel Capriccio n. 14 ( Op. 3, n. 4 ) sono riprodotte le artico-
Successivamente fu primo clarinetto nella banda della mente per il suo amico clarinettista. Nel 1865 Cavallini furono pubblicati in diversi periodi. lazioni stampate nellʼedizione del 1904.
Brigata dei Granatieri Guardie del Governo piemontese. tornò a Milano per esibirsi come solista e nel 1869, ottenuta I primi Sei capricci Op. 1¸ dedicati al suo allievo
Nel 1831 venne nominato primo clarinetto nellʼOrchestra la pensione dallo zar, decise di ristabilirsi in Italia. Alla fine Cristoforo Ballabio furono pubblicati a Milano dallʼEditore Trois Duos
del Teatro alla Scala di Milano. Durante i due anni dellʼanno pubblicò a Milano una serie di composizioni che Bertuzzi nel 1827; a quel tempo Cavallini era ancora I tre duetti, registrati per la prima volta su questo CD, furono
successivi, assieme al fratello violinista Eugenio e il aveva scritto in Russia tra le quali figurano anche pezzi studente del Conservatorio di Milano. LʼOp. 2 fu pubblicata dedicati al fratello Pompeo Cavallini, “Musicien en chef du
flautista Giuseppe Rabboni, suonò in diverse città italiane. vocali con accompagnamento di pianoforte, Cavallini in solo nel 1837 dallʼEditore Lucca a Milano e dedicata al suo 18me Regiment de S. M. Britannique” e pubblicati a Milano
Nel 1839 si esibì con successo a Venezia, Trieste, Vienna, Russia aveva infatti anche insegnato canto. Negli anni allievo Antonio Urio. Gli ultimi tre gruppi di capricci, Op. 3 dallʼeditore Lucca nel 1836. Cavallini compose anche altri
Bratislava e Budapest. Nel 1841 suonò a Milano assieme successivi proseguì la sua carriera solistica suonando a dedicati a Benedetto Carulli, Op. 4 dedicati al fratello M. Trois Duos, dedicati a Edward Berti, pubblicati da Ricordi
al grande virtuoso del violoncello Alfredo Piatti e, a Novara, Milano, Firenze e Napoli. Alla fine del 1871 ricevette per un Pompeo Cavallini e Op. 5 “a Prospero Barigozzi”, furono negli anni 1845/46 ed i Sei gran duetti dedicati a Saverio
fu apprezzato per lʼinterpretazione delle sue Variazioni su breve tempo un incarico come supplente di clarinetto al pubblicati da Ricordi nel 1840. Nel 1904 lʼeditore Ricordi Mercadante e pubblicati da Ricordi nel 1849.
un tema di Mercadante per clarinetto assieme a Saverio Conservatorio di Milano. Nel 1872 tenne il suo ultimo pubblicò i 30 Capricci per clarinetto solo tutti uniti assieme Tutte queste composizioni che si possono considerare
Mercadante che in quellʼoccasione diresse personalmente concerto pubblico al Teatro Carcano di Milano. Morì a per la prima volta. Successivamente i 30 capricci furono opere didattiche, furono scritte in Forma Sonata, piuttosto
lʼorchestra. Suonò poi a Parigi dove fu eletto membro
dellʼAcadémie des Beaux Arts.
Cavallini, dopo i successi parigini, viaggiò alla volta di
causa di un ictus il 7 gennaio 1874.
Numerosi articoli e recensioni del tempo descrivono le
grandi doti tecniche e musicali di Ernesto Cavallini. Veniva
editi nuovamente da Ricordi nella revisione dal clarinettista
italiano Alamiro Giampieri. In questa versione i capricci
appaiono in una sequenza completamente diversa
distanti dallo stile operistico in voga, e possono essere
paragonate a talune composizioni manierate di Alessandro
Rolla. Le melodie spesso ricorrenti in queste opere sono
Ernesto
Londra dove si esibì per la Philharmonic Society. Nel 1844
intraprese una nuova tournée di concerti suonando a
Ginevra, Parigi e Londra. A Bruxelles tenne un concerto
privato a casa del famoso compositore Fétis, assieme a
particolarmente apprezzato per la bellezza del suo suono
e per le sue brillanti esecuzioni e, in merito al suo personale
stile, sappiamo che il suo staccato era particolarmente
dolce e che era in grado di eseguire la respirazione
seguendo apparentemente un ordine di crescente
difficoltà. Alcune incongruenze ed errori di stampa furono
comunque ispirate fortemente dal “bel canto” italiano.
8.557232 8.557492
8.572399 8.572731
NAXOS
NAXOS
Renowned throughout Europe, Ernesto Cavallini became known as ‘the Paganini of the
clarinet’ for his beautiful tone and dazzling performances. The Capriccios are un-
questionably his most significant didactic works and are still used as mandatory exam
pieces at Italian conservatoires. They push the performer to the technical limits of the time, 8.573133-34
ranging from Paganini-esque virtuosity to operatic cantabile writing. Recorded here for the
CAVALLINI: Capriccios for Clarinet • Duos
CAVALLINI: Capriccios for Clarinet • Duos
first time, the Three Duos were also composed for teaching purposes, placing animated DDD
musical conversations and elegant Italian bel canto vocal style into classical sonata form.
Playing Time
Ernesto 155:31
CAVALLINI
(1807–1874)
CD1 (78:19)
1–# 30 Capriccios for Clarinet: Nos. 1–13 33:20
Three Duos for Clarinets* 44:59
$–^ No. 1 in C major 14:15
&–* No. 2 in A minor 14:36
(–¡ No. 3 in B flat major 16:03
www.naxos.com
Made in Germany
CD2 (77:08)
1–& 30 Capriccios for Clarinet: Nos. 14–30 77:08
A detailed track list will be found in the booklet
* WORLD PREMIÈRE RECORDING
Nicola Bulfone, Clarinet C
Marco Giani, Clarinet *
M
8.573133-34
8.573133-34
Recorded at the Auditorium Bratuz, Gorizia, Italy, August 2005 (Capriccios) and
at Fraferu’s Studio, Tricesimo, Italy, October 2012 (Duos) Y
Producer: Nicola Bulfone • Engineers: Franco Policardi (Capriccios) & Franco Feruglio (Duos)
Booklet notes: Nicola Bulfone • Publishers: Edizioni Ricordi (Capriccios); Edizioni Lucca (Duos) K
Cover photo © Stuart Blyth / Dreamstime.com