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Introduzione al corso.
Cenni di teoria degli insiemi: unione, intersezione, differenza, prodotto cartesiano.
Notazione dei quantificatori.
Cenni sui numeri naturali, interi relativi, razionali, reali, complessi. N, Z, Q, R, C.
Definizione assiomatica dei numeri reali.
Proposizione 1.1 Non esiste alcun numero razionale q tale che q 2 = 2. (dim)
Intervalli.
[a, b] := {x ∈ R, a ≤ x ≤ b}
[a, b) := {x ∈ R, a ≤ x < b}
(a, b] := {x ∈ R, a < x ≤ b}
(a, b) := {x ∈ R, a < x < b}
(a, ∞) := {x ∈ R, x > a}
[a, ∞) := {x ∈ R, x ≥ a}
(−∞, b) := {x ∈ R, x < b}
(−∞, b] := {x ∈ R, x ≤ b} .
1
Funzioni e rappresentazione cartesiana
Definizione 1.11 Funzioni crescenti e decrescenti, non decrescenti e non crescenti. Fun-
zione monotona.
1 √
Esercizio 1.12 Studio( delle funzioni f (x)(= 5, f (x) = 3x + 1, f (x) = x , f (x) = x,
0 x∈Z 2 x≤1
f (x) = x2 , f (x) = , f (x) = .
1 x∈R−Z 4 x>1
|x| ≤ r ⇔ −r ≤ x ≤ r.
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2 COMPLEMENTI AI NUMERI REALI
Definizione 2.1 Massimo e minimo di un insieme A di numeri reali.
Proposizione 2.5 Un insieme A è limitato se e soltanto se esiste M tale che |a| < M,
∀a ∈ A.
Osservazione 2.6 Ci sono insiemi limitati superiormente che non ammettono massimo.
3
Numeri complessi
Definizione 2.13 Unità immaginaria. Forma algebrica. Parte reale Re(z) e parte im-
maginaria Im(z) di un numero complesso. Numero complesso coniugato. Modulo di un
numero complesso.
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3 LIMITI DI SUCCESSIONI
Definizione 3.1 Successioni.
Osservazione 3.7 Cambiare un numero finito di termini della successione non modifica
il suo limite.
Osservazione 3.15 L’esempio della successione an = (−1)n mostra che il viceversa non
è vero.
Si può dimostrare che da ogni successione limitata si può estrarre una sottosuccessione
convergente.
5
Definizione 3.16 Successione estratte o sottosuccessioni.
Forme indeterminate
∞
∞−∞ ∞·0 ∞
0
0
00 (±∞)0 1±∞
Osservazione 3.23 Dire che un limite è una forma indeterminata non vuole dire che il
limite non esiste ma che è necessario uno studio più approfondito.
Esercizio 3.24
√ Calcolare √ i seguenti limiti
limn→∞ n + 2 − n − 1 = 0
4
limn→∞ 4n38n+6n+12 +2 = ∞
2
limn→∞ 5n n+9n+4 =0
√ 6 +1
limn→∞ n + 1 − n
limn→∞ √1−n
n+1
Teoremi di confronto
Teorema 3.27 Teorema del limite del prodotto di una successione limitata per una in-
finitesima. Se an è limitata e bn è infinitesima, allora an bn è infinitesima. (dim)
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sin n
limn→∞ n
=0
Successione monotone
Osservazione 3.31 Una successione crescente an ammette sempre limite, uguale a supn an .
Tale limite è quindi finito se an è limitata superiormente, altrimenti vale +∞.
n
Esempio 3.32 Si può dimostrare che la successione an = 1 + n1 è crescente e limitata,
quindi converge. Si dimostra che il suo limite è un numero irrazionale che si denota con
e il cui sviluppo decimale comincia con 2,7182818284....
limn→∞ a√n
n
limn→∞ nb
n
limn→∞ 1 + n1
n
limn→∞ 1 + nx = ex
an → 0 ⇒ sin an → 0
an → 0 ⇒ cos an → 1
an → 0 ⇒ sinanan → 1
log n, nb , an , n!, nn .
Osservazione 3.33 Il precedente ordinamento degli infiniti continua a valere anche nel
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caso in cui ciascun elemento sia elevato alla stessa potenza positiva. Esempio: limn→∞ (logn5n) =
0.
log n, nb , an , nn
continua a valere anche nel caso in cui ciascun elemento sia elevato ad una potenza
n)5000000
positiva differente. Esempio: limn→∞ (log69897543
n = 0.
3
Osservazione 3.37 Non vale il viceversa: due successioni che hanno lo stesso limite non
sono necessariamente asintoticamente equivalenti. Esempio: an = n1 , bn = n12 .
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Proposizione√3.38 Formula di Stirling
n! ∼ nn e−n 2πn
log n! ∼ n log n − n.
limn→∞ √n!nn = ∞
q
n 5n +n3
limn→∞ n!
=0
enα cos5 n
lim
n→∞ n(e2n − 1)
√ √
n4 + n3 − n4 − n3
lim
n→∞ nα + n
αn + (−1)n
lim
n→∞ n log n
α 1
lim log n + α+1
n→∞ n
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4 LIMITI DI FUNZIONI
Introduzione del concetto di limite.
Teorema 4.4 TEOREMA PONTE. Le seguenti relazioni sono tra loro equivalenti (x0 , l ∈
IR)
∀xn → x0 , xn ∈ A − {x0 } ∀n ∈ IN ⇒ f (xn ) → l
limx→0 ln(1+x)
x
=1
(1+x)b −1
limx→0 x
=b
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Funzioni continue
Osservazione 4.11 Molte funzioni elementari sono continue nel loro insieme di definizione:
le potenze f (x) = xa , le funzioni esponenziali f (x) = ax , con a > 0, le funzioni logarit-
miche logaritmi f (x) = loga x, con a > 0, a 6= 1, le funzioni trigonometriche f (x) = sin x,
f (x) = cos x, f (x) = tan x, la funzione valore assoluto f (x) = |x|.
Discontinuità
Esercizio 4.15 Determinare a e b in modo tale che la seguente funzione sia continua in
IR
sin x
x ≤ − π2
f (x) = a sin x + b − π2 < x < π2
cos x x ≥ π2
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Osservazione 4.21 Se l’intervallo non è limitato, il risultato è falso. Esempio: f (x) = x1
in [1, ∞).
(
x x ∈ [0, 1)
Osservazione 4.22 Se f non è continua, il risultato è falso. Esempio: f (x) =
0 x=1
in [0, 1].
limx→∞ x2 = ∞
limx→∞ −x7 = −∞.
limx→∞ x12 = 0
limx→∞ x1b = 0 ∀b ∈ N
3x4 +3x+1 3
limx→∞ 5x 4 +8x2 +2 = 5
8
limx→∞ xx6 −1 = ∞.
√+1 √
limx→∞ x − 1 − x + 2 = 0
x4
limx→∞ 3x3 +6x 2 +2 = ∞
5x8 +9x4 +4
limx→∞ x9 +1 = 0
√
limx→∞ x + 1 − x
limx→∞ √1−xx+1
x
limx→∞ 1 + x3 = e3
4
limx→∞ logxx = 0
limx→∞ sin x non esiste
limx→∞ sin( x1 ) = 0
limn→∞ sinx2x = 2
limx→∞ 5x = ∞
x
limx→∞ 16 = 0
limx→∞ 9x − 7x = ∞
limx→∞ x − log x =2 ∞
x+2 x
limx→∞ x = e 1
1 x
limx→∞ 1 − 3x = √ 3e
e2x −1
limx→0 2x
=1
e5x −1
limx→0 2x
= 52
1−cos 2x
limx→0 x
=0
1−cos x
limx→0 x3
=∞
e4x −1
limx→0 sin 2x
11
ln(1+2x)
limx→0 x
=2
sin 4x
limx→0 sin 2x
ln(1+2x)
limx→0 sin 3x
= 23
sin 4x
limx→0 tan 2x
ln(1+sin x)
limx→0 x2
(x−1)2
limx→1 2
e3(x−1) −1
= 13
4
limx→3+ (ex(x−3)
2 −9
−1)4
= 614
cos( π2 x)
limx→1 1−x = π2
Esercizio 4.28 Determinare α ∈ IR, in modo tale che la seguente funzione sia continua
in IR ( 3x
e −1
x
+ 2 x 6= 0
f (x) =
α x=0
Esercizio 4.29 Determinare α ∈ IR, in modo tale che la seguente funzione sia continua
in (−π, ∞)
( x3
1−e
−π < x < 0
f (x) = sin x3 2
−(x + α) x ≥ 0
Esercizio 4.31 Determinare α ∈ IR, in modo tale che la seguente funzione sia continua
in IR
( 2
e−x x≤0
f (x) = − x1α
1+e x>0
Esercizio 4.32 Determinare α ∈ IR, in modo tale che la seguente funzione sia continua
in IR
(
1 x=0
f (x) = sin(x 13 )
xα
x 6= 0
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5 DERIVATE
Introduzione del concetto di derivata.
Osservazione 5.5 Una funzione continua può non essere derivabile. Ad esempio, f (x) =
|x| è continua in IR ma non è derivabile in x = 0.
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f (x) = 2x + 4x + 5
f (x) = sin(log x)
f (x) = log(sin
√ x)
f (x) = 3 sin√x
f (x) = sin( 3 x)
f (x) = ln(ln x)
f (x) = ln(ln(ln x))
f (x) = (x + 1)x+2
1
f (x) = arctan √1
x
Esercizio 5.10 Calcolare l’equazione della retta tangente alla funzione f (x) = 3ex + 4 in
x = 2.
Esercizio 5.14 Studiare la derivabilità delle funzioni degli esercizi 4.28, 4.29, 4.30, 4.31,
4.32, 4.33.
14
Teorema 6.7 Teorema di Lagrange.
Osservazione 6.12 Una funzione strettamente monotona può avere derivata nulla in
qualche punto. Esempio: la funzione f (x) = x3 è strettamente crescente in IR, ma la sua
derivata si annulla in x = 0.
Teorema 6.18 Criterio per i punti di massimo e di minimo (valido per funzioni che
ammettono derivata seconda).
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|x−1|
f (x) = e x
|x−1|
f (x) = xe x
x −x
f (x) = sinh x = e −e 2
(seno iperbolico)
ex +e−x
f (x) = cosh x = 2 (coseno iperbolico)
sinh x
f (x) = tanh x = cosh x
(tangente iperbolica)
f (x) = x log x
f (x) = xx
x
f (x) = |x|+|1−x|
√ √
f (x) = 2 − x − x
f (x) = sin2 x − sin x
specificandone dominio; segno e zeri di f ; limiti agli estremi degli intervalli costituenti
il dominio; asintoti; continuità, esistenza e calcolo delle derivata prima f 0 ; segno e zeri di
f 0 ; intervalli di monotonia di f e punti stazionari; massimi e minimi relativi; esistenza
e calcolo della derivata seconda f 00 : intervalli di concavità e convessità e punti di flesso;
grafico di f.
√
Esercizio 6.20 Determinare massimo e minimo della funzione f (x) = sin2 x + 2 cos x
in [0, 2π].
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La formula di Taylor
7 SERIE
Introduzione.
Definizione 7.1 Serie. Somma ridotta parziale di una serie. Serie convergente, diver-
gente, indeterminata. Somma di una serie.
P∞ 1
Esercizio 7.2 Studio del carattere della serie (di Mengoli) k=1 k(k+1 . Le serie tele-
scopiche.
Teorema 7.10 Una serie a termini non negativi è sempre convergente o divergente. Con-
verge se e solo se la somma delle ridotte n-esime è limitata superiormente. (dim)
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Criteri per la convergenza delle serie a termini non negativi
Teorema 7.11 Criterio del confronto.
Teorema 7.12 Criterio degli infinitesimi.
Teorema 7.13 Criterio del rapporto.
Teorema 7.14 Criterio della radice.
Serie a termini di segno alterno.
Teorema 7.15 Criterio di convergenza per le serie alternate (Criterio di Leibniz).
Serie a termini di segno qualsiasi.
Definizione 7.16 Convergenza assoluta di una serie.
Teorema 7.17 Se una serie converge assolutamente, allora converge.
Osservazione 7.18 Il viceversa non è vero. Esempio: ∞ k1
P
k=1 (−1) k .
Esercizio
P∞ k27.19 Studiare la convergenza semplice e assoluta delle seguenti serie
+2
k=1 k2 +5
P∞
√1
k=1 k
P∞ n!
n=1 nn
P∞ n3
n=1 en
8 n
P∞
n=1 5
8 n
P∞
n=1 9
n+1 n
P∞
n=1 2n−1
2 n
P∞ 1
n=1 n 5
P∞ k2 +2k
k=1 k2 +3k
P∞ k√ 1
k=1 (−1) k(k+1)
P∞ k+1
k=1 2k+7
P∞ k 1
k=1 (−1) k2
P∞ k 1
k=1 (−1) log k
P∞ 1
k=1 sin k2
P∞ k k+7
k=1 (−1) k2 +3
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8 INTEGRALI
Definizione 8.1 Partizione. Somme integrali.
Definizione 8.2 Integrale definito di una funzione limitata f in un intervallo [a, b].
Esercizio
R2 5 8.16 Calcolare
R1 i seguenti
R integrali R R x R R x5 −3x4 +x+3
4 2
(x +3x+6) dx, (x+1) dx, cos x sin x dx, tan x dx, dx, tan x dx, dx,
R1 x+7 R x
0 R 1
R x
R x x+1 R R 2
Rx2 −1
dx, x2 +2x+1 dx, x2 +2x+5 dx, x2 +x+1 dx, xe dx, log x dx, cos x dx, x cos x dx,
R x22−x−2
sin2 x dx,
R R R R R 1 R
x cos x dx, ex sin x dx, tan 3x dx, x4 log x dx, e3x sin 2x dx, 5+x 2 dx,
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Esercizio
Rx√8.17 Stabilire per quali numeri reali x risulta derivabile la seguente funzione
F (x) = 0 t dt.
R √x 2
Esercizio 8.18 Calcolare la derivata della seguente funzione integrale F (x) = 0
et dt.
R 3x
Esercizio 8.19 Calcolare la derivata della seguente funzione integrale F (x) = 2x
sin2 t dt.
Esercizio 8.21 Calcolare l’area della regione piana racchiusa dall’ellisse di equazione
2
x2
a2
+ yb2 = 1.
Esercizio 8.22 Calcolare l’area della regione piana compresa fra le 2 parabole di equazioni
y 2 = 9x e x2 = 9y.
Integrali impropri.
Definizione 8.23 Integrale improprio in [a, b) di una funzione f non negativa, continua
in [a, b) e non limitata in un intorno sinistro di b.
Definizione 8.24 Integrale improprio in (a, b] di una funzione f non negativa, continua
in (a, b] e non limitata in un intorno destro di a.
R1
Esercizio 8.25 Studio dell’integrale improprio √1 dx
0 x
R1 1
Esercizio 8.26 Studio dell’integrale improprio 0 xp
dx
Definizione 8.27 Integrale improprio in [a, +∞) di una funzione continua e non nega-
tiva.
Definizione 8.28 Integrale improprio in (−∞, b] di una funzione continua e non nega-
tiva.
R∞
Esercizio 8.29 Studio dell’integrale improprio 1 x13 dx.
R∞
Esercizio 8.30 Studio dell’integrale improprio 1 x1p dx.
Esercizio 8.34 Calcolare, se esiste, il massimo nell’intervallo [0, ∞) della funzione in-
tegrale
Z x
cos t − 2
F (x) = dt.
0 t3 + 2
20