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25 febbraio 2019 - 14:08 > Versione online

Roma, test del dna e nuovi farmaci:


all’università le startup del medtech
tecnologia

I progetti più innovativi nel campo delle tecnologie mediche


presentati all’interno di «Dock3», il programma dell’università di
RomaTre che offre un’opportunità a studenti e giovani
ricercatori: «Serve interdisciplinarietà e collaborazione tra atenei
e imprese»
di Redazione Roma
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Un test del dna che individua i disturbi a cui siamo predisposti e suggerisce una dieta per
prevenirli. O la tecnologia per incapsulare i farmaci nei globuli rossi per la cura delle malattie
neurodegenerative. Sono solo due delle idee delle startup italiane specializzate nella tecnologia
medica che hanno preso parte a «Dock3-the startup lab» il programma per l’imprenditorialità
dell’università Roma Tre aperto a studenti e ricercatori di ogni ateneo e dipartimento.

Dna e globuli rossi


L’iniziativa che si è svolta di lunedì alla Sapienza è stata occasione per fare il punto con aziende,
investitori, startup, istituzioni e università sulle più recenti innovazioni bio-mediche rese possibili
grazie alle nuove tecnologie. Tra le startup presentate c’è Allelica, un test del Dna che individua i
disturbi a cui siamo predisposti e suggerisce una dieta su misura per prevenirli. «Ci siamo resi
conto che i progressi fatti dalla ricerca scientifica negli ultimi 2-3 anni non si traducono ancora in
benefici reali per le persone» ha detto Giordano Bottà, co-fondatore di Allelica, biologo
molecolare e bioinformatico. Ma anche EryDel (nominata migliore startup dell’anno allo
startupitalia Open Summit 2018), spin-off dell’UniversitàdiUrbino, che ha sviluppato una
tecnologia per incapsulare i farmaci in globuli rossi prelevati dal sangue del paziente che vengono
poi re-iniettati nel soggetto per la cura delle malattie neurodegenerative. Il prodotto principale
della startup è EryDex, che può essere impiegato per il trattamento dell’Atassia Telangiectasia, un
raro disturbo recessivo autosomico. L’ultimo finanziamento, in aprile, è stato di 25,6 milioni di
euro da parte di Sofinnova.

Eccezione alla regola


Dock3 – The Startup Lab è un programma dell’università RomaTre in collaborazione con
«Started» (progetto finanziato dalla Commissione Europea per sviluppare le competenze
imprenditoriali dei ricercatori) che si rivolge ai 34.000 iscritti e ai circa 100.000 laureati dei 12
dipartimenti dell’ateneo. Il progetto è aperto anche a studenti e professionisti esterni che possono
contribuire con le proprie competenze allo sviluppo di un progetto imprenditoriale degli iscritti a
RomaTre. «L’interdisciplinarietà e la collaborazione – spiega Carlo Alberto Pratesi, delegato di
Ateneo per le startup e imprese - sono le chiavi per creare innovazione. Purtroppo non è questa la
prassi delle università, dove spesso si lavora in autonomia e nell’ottica della iper-specializzazione.
Il percorso Dock3, per come è stato progettato, rappresenta una esemplare eccezione alla regola».
«Vogliamo stimolare e aiutare gli studenti e i ricercatori a creare startup innovative– aggiunge
Paolo Merialdo, co-founder di Dock3 - . La collaborazione con La Sapienza permetterà di dare un
impulso anche alla creazione di startup healthcare, settore che attrae un interesse crescente da
parte degli investitori».

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